Rivoluzione nella cardiologia: il futuro dei pacemaker è senza fili

È stato presentato a Milano, nel corso di un evento rivolto alla stampa medica, il primo pacemaker bicamerale senza fili brevettato da Abbott. Ne abbiamo parlato con il professor Stefano Guarracini, Primario di Cardiologia e Responsabile Emodinamica alla Clinica Pierangeli di Pescara che ci ha illustrato i vantaggi di questa rivoluzione nella cardiologia. A differenza dei pacemaker tradizionali, questo dispositivo è miniaturizzato, completamente interno al cuore, senza necessità di tasca sottocutanea e di fili. La comunicazione tra atrio e ventricolo destro permette una doppia sincronizzazione. L'impianto è meno invasivo, in anestesia locale e presenta un rischio di infezione di tasca praticamente nullo. I pazienti possono così godere di una maggiore qualità di vita, senza limitazioni nei movimenti e con un impatto estetico minimo. Questa innovazione apre nuove prospettive per i pazienti con bradicardia, soprattutto perché può essere impiantato anche nei pazienti giovanissimi.