@@isaacrimor Vero,ma piace così.Come dire un esempio: lo pneumatico è esatto ma rimane un orrore fonosintattico della nostra perfettibile lingua.Saluti.
Adoro ascoltare le storie che racconti. Mi fai scoprire aneddoti, personaggi e vicende ecceIonali che, personalmente, ignoravo e lo fai in maniera semplice, chiara e coinvolgente. Che dire, bravissimo.
Grazie Mr. Naska. Questo video è uno dei migliori che ho visto (me ne mancano ancora tanti della tua collezione). Ma come ex DG di una scuderia di F1, e folle amante del motor sport, trovo il tuo modo di presentare "assolutamente fantastico" e geniale. BRAVISSIMO, oltre che conoscitore sei dotato di grande tecnica di comunicazione. Direi che sei davvero un grande artista!!!!
E oltre a ciò, dal 1996 al 1999, All American Racers fu il team che portò per la prima volta in CART Series la Toyota come casa fornitrice di motori. Il primo split USAC-CART ebbe cause molteplici, è una storia molto complicata che vide moltissime motivazioni, ma queste furono le principali. La prima la possiamo ricercare dal 1971-72, quando il campionato perse il supporto economico della Marlboro come sponsor principale, mentre nel frattempo la NASCAR si accaparrò la sponsorizzazione della R.J. Reynolds Tobacco, divenendo così da NASCAR Grand National Series a NASCAR Winston Cup Series dal 1972 al 2003. Il secondo punto della discordia fu dovuto all'arrivo dei motori sovralimentati Cosworth che di fatto posero fine all'epoca dei leggendari propulsori aspirati Offenhauser, in grado di dominare lo sport per oltre 30 anni. Un motore che vinse fino al 1978 e gareggiò fino al 1983. Il motivo di discussione era dovuto al fatto che i turbo Cosworth erano costosi e nettamente superiori agli Offenhauser, non abbordabili per i team più piccoli, così gli organizzatori pensarono di mettere delle limitazioni alla pressione di sovralimentazione del turbo, limite che però era variabile di gara in gara. Il terzo punto fu, come già citato, la morte in un incidente aereo di 8 figure di spicco dello United States Auto Club. Ma oltre a ciò, poco tempo prima morì improvvisamente a 76 anni Tony Hulman, colui che salvò l'Indianapolis Motor Speedway dopo la guerra dall'abbandono certo divenendone proprietario e che di fatto era la figura di spicco a cui i team potevano rivolgersi. Gurney e Roger Penske di fatto provarono a far sentire la loro voce allo USAC su cosa si poteva e doveva cambiare, non venendo ascoltati tuttavia. Tenteranno poi una riappacificazione nel 1980, ma si uscì dagli accordi prestabiliti con lo USAC che di fatto si vide la stagione e il calendario concluse dopo 5 gare, valide anche per la CART. Avrebbero dovuto tra l'altro gareggiare al Talladega Superspeedway, follia pura considerando che già nel 1974 A.J. Foyt raggiunse la velocità media di 217 mph con un pistone bruciato, altrimenti sarebbe andato oltre le 220 mph, velocità medie che ad Indianapolis si sarebbero viste e superate in qualifica solo con Rick Mears nel 1988, per dire quanto si va forte a Talladega, con una Indycar ogni incidente se non morte certa sarebbe comunque sempre molto grave. Per quanto concerne lo split CART-IRL, effettivamente l'internazionalità era uno dei temi caldi. Tony George, nipote di Tony Hulman e proprietario dell'Indianapolis Motor Speedway, lamentava che la serie non era più un campionato per piloti pressoché esclusivamente statunitensi, così come il fatto di correre su più cittadini e road courses al posto degli ovali snaturava e toglieva quella personalità propria del mondo Indycar. Una serie automobilistica esclusivamente su ovali secondo lui avrebbe garantito al campionato una sua unicità che l'avrebbe resa differente da qualsiasi altro campionato di monoposto. Oltre a ciò era fermamente convinto che un pilota proveniente dal panorama dei dirt ovals dove correva con Sprint Cars, Midgets, Late Models, Modified, Super Late Models, Super Modified, Silver Crowns e quant'altro sarebbe tranquillamente riuscito a gareggiare nella 500 Miglia di Indianapolis e diventare un riferimento dell'Indycar, come era stato fino agli anni '50-'60, si voleva evitare il caso di un nuovo Jeff Gordon, un fenomeno che voleva correre in CART ma non aveva i soldi per competere ed'è passato in NASCAR, il resto è storia. Tony Stewart è quello che ci riuscì meglio di tutti, vincendo la Triple Crown USAC nel 1995 e partendo in pole position da rookie alla Indy 500 del 1996, vincendo il titolo IRL nel 1997, per poi passare un po' a sorpresa in NASCAR Winston Cup Series nel 1999. Tra i vari pessimi segnali poi ci fu quello delle televisioni. La NASCAR Winston Cup Series era trasmessa in diretta televisiva, mentre spesso la CART Series poteva capitare che veniva trasmessa il giorno dopo lo svolgimento della corsa. Infine, un altro punto essenziale fu nei costi. Già in NASCAR Winston Cup Series per una stagione di 29 gare nel 1988 spendevi 2 milioni di Dollari per essere competitivo, con più sponsor, più team e più supporto da parte dei costruttori (Ford e General Motors con i suoi marchi Chevrolet, Pontiac, Buick e Oldsmobile). Invece in CART Series il budget era sui 5 milioni di Dollari se volevi avere un team in top 5 nel 1988 (nel 1995 il Team Menard spese 6 milioni di Dollari per la sola Indy 500 con i loro folli motori Buick V6 preparati da loro stessi, propulsori potentissimi ma stabili come il pomodoro sulla bruschetta). Quando nacque la IRL il confronto dal punto di vista economico fu semplicemente impietoso. Fu una guerra vinta dalla IRL ma ad un prezzo sanguinosissimo. IRL: 75'000 Dollari di motore di proprietà del team (Oldsmobile Aurora V8 o Infiniti Nissan aspirati). Lo chassis costava sui 265'000 Dollari, utilizzabile per più stagioni. CART: 140'000 Dollari di motore in leasing, più altri 35'000 Dollari di revisione da parte del costruttore (che fosse Ford Cosworth, Ilmor Chevrolet, Mercedes-Benz, Honda, Toyota, Porsche, Alfa Romeo, Buick, Menard, Judd o Greenfield). Per lo chassis ti partivano 420'000 Dollari+il pacchetto aerodinamico per i Superspeedway come Indy o in Michigan, senza contare che ogni anno cambiava il design.
C'è un libro con un titolo che spiega tutto ciò: "Piloti, Che Gente!" E questo è quanto di più vero si può dire a riguardo queste persone che, inconsapevolmente in quel momento, avrebbero scritto una pagina di storia con tanto di firma a stampatello nel motorsport. Persone, sconosciute ai più ma destinate a diventare vere leggende. Ringrazio te Naska per dare il giusto merito a tali Eroi tramite questi video-storia mettendo in risalto il valore umano che si nascondeva dietro un casco ed una tuta. Complimenti 👏👏👏
Grande Alberto!!! Spero che tu possa cogliere quell'occasione che tanto ti meriti. La tua professionalità il tuo amore per il motorsport, unito alla tua voglia di condividerlo con tutti, ti fa essere la persona che sei Grazie
Fun fact: Nel film “Le Mans ‘66: La Sfida” con Matt Damon e Christian Bale, Dan Gurney è interpretato da suo figlio Alex! Infatti se ci si fa caso la somiglianza è impressionante!
Bellissima storia e' bellissimo video!🙏 . Ho 74 anni quindi mi ricordo del Eagle Westlake 😊ma non sapevo nulla di niente della sua affascinante vita. Grazie mille!❤
Alberto sei un mito. Grazie. Muoio da un’invidia sana per quello che fai sia in pista che attraverso questi video. Sei bravissimo. Spero di conoscerti prima o poi. Grazieeeee
Io lo conoscevo perché era pilota in F1 nel '72 anno in cui iniziai a seguire la F1 documentandomi grazie al corriere dei ragazzi, ed una seria malattie renale che mi costrinse a casa per 10 mesi. Però non conoscevo nulla della sua bella storia raccontata qui molto bene (come sempre!)
meravigliose queste storie e tu le presenti in modo che si amano i soggetti. le corse sono meravigliose e queste storie sono il succo delle corse. grazie naska per farmi scoprire l'anima e il cuore delle corse e il valore della vita. te lo gia detto ma lo ripeto tu sai esporre e narrare le storie in modo esemplare, grazie , grazie , grazie
video STUPENDO, una storia ben scritta e magistralmente raccontata, non sapevo quasi nulla di quello che hai raccontato e devo dire che è stato emozionante guardare il video! grazie!
Sei un grande, come racconti e assembli sti video mi lasciano sempre sbalordito. Che gran uomo den... Continua così e vedrai un decollo di likes almeno ti auguro... ❤
Grande Alberto! Una storia di una vita bellissima raccontata benissimo. Bravo, finalmente qualcuno che si ricorda di Dan Gurney! Da tifoso Lotus, mi vergogno perchè non sapevo la storia della rocambolesca vittoria della 3h di Daytona con la rossa Lotus 19 del team Arciero. Grazie per questo "documento", ciao e continua così ... a quando una storia sui fratelli Rodriguez? E sui nostri mitici Arturo Merzario e Gianni Giudici? ... e Mario Andretti ... e ... e ... 😊
Da ex pilota non posso che farti i miei complimenti, sei bravissimo. Un unico appunto, tu chiami parabolica quella che in realtà si chiama sopraelevata. La parabolica è la curva di Monza alla fine del rettilineo opposto alle rettilineo delle tribune.
Anche a me sulla mia Panda del 99 mi si addormenta la gamba perché ho una mazzetta di notifiche di Equitalia in tasca. Da bambino a casa avevamo l'enciclopedia della Formula uno, seguivo tutte le gare e fino ad oggi conoscevo o avevo visto in prima persona le storie che racconti. Ma oggi hai tirato fuori una chicca di cui non sapevo assolutamente nulla.
Anche con la DeltaWing ci è andato vicino a rivoluzionare le corse, se solo avesse concluso qualcosa di più, anche solo finire LeMans probabilmente avrebbe creato un seguito. Era veramente un genio ma soprattutto in visionario, che vedeva ciò che non c'era ancora e lo creava.
Ciao naska comunque sei il mio idolo vorrei essere come te, anchio come voglio inseguire un sogno molto difficile (fare il pilota) ed è affascinate il modo in cui ci sei riuscito duro lavoro, impegno e dedizione, veramente grandeeee ti adoro sei il numero uno continua cosi 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Albi dovresti fare un video o una serie dove spieghi per intero le storie dalle origini fino ai tempi recenti delle più importanti aziende automobilistiche, partendo dalla Ferrari
Alberto, splendida storia che in parte conoscevo. Mi risulta però che Dan è alto 1,93 (almeno da fonte Wikipedia) e infatti mi sono sempre chiesto se per farlo correre dovevano costruirgli l’auto su misura 🙂
Io lo ricordo benissimo, Dan Gurney. Avevo le sue figurine nei "Campioni dello sport", della Panini - ché la Panini non faceva figurine solo coi calciatori. So tutto - infatti non sono più di primo pelo. Gurney, Surtees, Bandini, Rindt, Stewart, Cevert, Siffert, Vaccarella, Mitter, Scarfiotti... sembra ancora ieri.
Non lo sapevo: grazie a te per avermelo fatto sapere! Chiudi dicendo grazie Dan. No, grazie a te Alberto, ma ho come il sospetto che Naska non sia il tuo vero cognome. Le magliette non le compero (anche se hanno prezzi onesti), perché ho 68 anni e se non sono in pigiama è perché mi sono messo in in giacca e cravatta per andare a comprare il pane, o in farmacia, alcune magliette tipo le tue che mi hanno regalato, le metto all'incontrario perché mi vergogno ad attirare con loghi e colori la mia oscena pancia di anziano, comunque grazie. Fossero tutti come te.
Gramnde Gurney uno dei miei idoli da bambino! Lo ricordo a Monza nel '67 quando diede la 2a auto al ns Scarfiotti, in una gra fantastica vinta da Surtees sulla Honda, ma che sarà ricordata per la fantatica rimonta di un giro del fantastico Clark, tornato in testa ma senza benzina all'ultima curva, che tempi 26:02
Non mi posso abbonare e non posso farti donazioni, sono povero c'è poco da fà, ma tu meriti tanto, sei davvero bravo e i tuoi video sono sempre molto interessanti..grazie Alberto 💪 buona vita
7:15 ..urca... ma.. ho sentito bene? "...PHIL Collins e Luigi Musso..." PETER Collins, please.. Più che col volante il buon Phil se la cava alla grande con bacchette e microfono.. Ciao Naska: i tuoi video sono stupendi. ;-)
Nonno Naska Sarà bravissimo a raccontar le storie ai nipotini davanti al camino,apparte gli scherzi dovrebbe farla una serie sulla storia delle corse.
Vero
I nipoti faranno prima a vedere questi video
a parte non apparte
@@isaacrimor Vero,ma piace così.Come dire un esempio: lo pneumatico è esatto ma rimane un orrore fonosintattico della nostra perfettibile lingua.Saluti.
@@chaos.complessita si, ma poi la gente si abitua e rovini la nostra lingua
Una leggenda che probabilmente non conosceva il 90% degli iscritti compreso me. Grazie Alberto 👍
amo questi video sulla storia dei piloti, grande naska❤
Adoro ascoltare le storie che racconti. Mi fai scoprire aneddoti, personaggi e vicende ecceIonali che, personalmente, ignoravo e lo fai in maniera semplice, chiara e coinvolgente. Che dire, bravissimo.
Storia bellissima e avvincente! Era veramente un visionario ❤
Grazie Naska che ci fai conoscere storie di grandi leggende del motor sport di cui non ne eravamo a conoscenza
Grazie Mr. Naska. Questo video è uno dei migliori che ho visto (me ne mancano ancora tanti della tua collezione). Ma come ex DG di una scuderia di F1, e folle amante del motor sport, trovo il tuo modo di presentare "assolutamente fantastico" e geniale. BRAVISSIMO, oltre che conoscitore sei dotato di grande tecnica di comunicazione. Direi che sei davvero un grande artista!!!!
Grande Naska, questo nn lo sapevo, impariamo sempre cose nuove ,grande👏👏👏
E oltre a ciò, dal 1996 al 1999, All American Racers fu il team che portò per la prima volta in CART Series la Toyota come casa fornitrice di motori.
Il primo split USAC-CART ebbe cause molteplici, è una storia molto complicata che vide moltissime motivazioni, ma queste furono le principali. La prima la possiamo ricercare dal 1971-72, quando il campionato perse il supporto economico della Marlboro come sponsor principale, mentre nel frattempo la NASCAR si accaparrò la sponsorizzazione della R.J. Reynolds Tobacco, divenendo così da NASCAR Grand National Series a NASCAR Winston Cup Series dal 1972 al 2003.
Il secondo punto della discordia fu dovuto all'arrivo dei motori sovralimentati Cosworth che di fatto posero fine all'epoca dei leggendari propulsori aspirati Offenhauser, in grado di dominare lo sport per oltre 30 anni. Un motore che vinse fino al 1978 e gareggiò fino al 1983. Il motivo di discussione era dovuto al fatto che i turbo Cosworth erano costosi e nettamente superiori agli Offenhauser, non abbordabili per i team più piccoli, così gli organizzatori pensarono di mettere delle limitazioni alla pressione di sovralimentazione del turbo, limite che però era variabile di gara in gara.
Il terzo punto fu, come già citato, la morte in un incidente aereo di 8 figure di spicco dello United States Auto Club. Ma oltre a ciò, poco tempo prima morì improvvisamente a 76 anni Tony Hulman, colui che salvò l'Indianapolis Motor Speedway dopo la guerra dall'abbandono certo divenendone proprietario e che di fatto era la figura di spicco a cui i team potevano rivolgersi. Gurney e Roger Penske di fatto provarono a far sentire la loro voce allo USAC su cosa si poteva e doveva cambiare, non venendo ascoltati tuttavia. Tenteranno poi una riappacificazione nel 1980, ma si uscì dagli accordi prestabiliti con lo USAC che di fatto si vide la stagione e il calendario concluse dopo 5 gare, valide anche per la CART. Avrebbero dovuto tra l'altro gareggiare al Talladega Superspeedway, follia pura considerando che già nel 1974 A.J. Foyt raggiunse la velocità media di 217 mph con un pistone bruciato, altrimenti sarebbe andato oltre le 220 mph, velocità medie che ad Indianapolis si sarebbero viste e superate in qualifica solo con Rick Mears nel 1988, per dire quanto si va forte a Talladega, con una Indycar ogni incidente se non morte certa sarebbe comunque sempre molto grave.
Per quanto concerne lo split CART-IRL, effettivamente l'internazionalità era uno dei temi caldi. Tony George, nipote di Tony Hulman e proprietario dell'Indianapolis Motor Speedway, lamentava che la serie non era più un campionato per piloti pressoché esclusivamente statunitensi, così come il fatto di correre su più cittadini e road courses al posto degli ovali snaturava e toglieva quella personalità propria del mondo Indycar. Una serie automobilistica esclusivamente su ovali secondo lui avrebbe garantito al campionato una sua unicità che l'avrebbe resa differente da qualsiasi altro campionato di monoposto. Oltre a ciò era fermamente convinto che un pilota proveniente dal panorama dei dirt ovals dove correva con Sprint Cars, Midgets, Late Models, Modified, Super Late Models, Super Modified, Silver Crowns e quant'altro sarebbe tranquillamente riuscito a gareggiare nella 500 Miglia di Indianapolis e diventare un riferimento dell'Indycar, come era stato fino agli anni '50-'60, si voleva evitare il caso di un nuovo Jeff Gordon, un fenomeno che voleva correre in CART ma non aveva i soldi per competere ed'è passato in NASCAR, il resto è storia. Tony Stewart è quello che ci riuscì meglio di tutti, vincendo la Triple Crown USAC nel 1995 e partendo in pole position da rookie alla Indy 500 del 1996, vincendo il titolo IRL nel 1997, per poi passare un po' a sorpresa in NASCAR Winston Cup Series nel 1999.
Tra i vari pessimi segnali poi ci fu quello delle televisioni. La NASCAR Winston Cup Series era trasmessa in diretta televisiva, mentre spesso la CART Series poteva capitare che veniva trasmessa il giorno dopo lo svolgimento della corsa.
Infine, un altro punto essenziale fu nei costi. Già in NASCAR Winston Cup Series per una stagione di 29 gare nel 1988 spendevi 2 milioni di Dollari per essere competitivo, con più sponsor, più team e più supporto da parte dei costruttori (Ford e General Motors con i suoi marchi Chevrolet, Pontiac, Buick e Oldsmobile). Invece in CART Series il budget era sui 5 milioni di Dollari se volevi avere un team in top 5 nel 1988 (nel 1995 il Team Menard spese 6 milioni di Dollari per la sola Indy 500 con i loro folli motori Buick V6 preparati da loro stessi, propulsori potentissimi ma stabili come il pomodoro sulla bruschetta). Quando nacque la IRL il confronto dal punto di vista economico fu semplicemente impietoso. Fu una guerra vinta dalla IRL ma ad un prezzo sanguinosissimo.
IRL: 75'000 Dollari di motore di proprietà del team (Oldsmobile Aurora V8 o Infiniti Nissan aspirati). Lo chassis costava sui 265'000 Dollari, utilizzabile per più stagioni.
CART: 140'000 Dollari di motore in leasing, più altri 35'000 Dollari di revisione da parte del costruttore (che fosse Ford Cosworth, Ilmor Chevrolet, Mercedes-Benz, Honda, Toyota, Porsche, Alfa Romeo, Buick, Menard, Judd o Greenfield). Per lo chassis ti partivano 420'000 Dollari+il pacchetto aerodinamico per i Superspeedway come Indy o in Michigan, senza contare che ogni anno cambiava il design.
Correva in FORMULA 1 con LE MAZZETTE in Tasca: Pensavo stessimo parlando di Stroll.
io ho pensato a Berlusconi per primo...
C'è un libro con un titolo che spiega tutto ciò: "Piloti, Che Gente!"
E questo è quanto di più vero si può dire a riguardo queste persone che, inconsapevolmente in quel momento, avrebbero scritto una pagina di storia con tanto di firma a stampatello nel motorsport.
Persone, sconosciute ai più ma destinate a diventare vere leggende.
Ringrazio te Naska per dare il giusto merito a tali Eroi tramite questi video-storia mettendo in risalto il valore umano che si nascondeva dietro un casco ed una tuta.
Complimenti 👏👏👏
Grande Alberto!!! Spero che tu possa cogliere quell'occasione che tanto ti meriti. La tua professionalità
il tuo amore per il motorsport, unito alla tua voglia di condividerlo con tutti, ti fa essere la persona che sei
Grazie
Bravo!!! Video stupendo. Ricchissimo di informazioni. Ancora una volta bravissimo chi lo ha realizzato!
Sei troppo bravo a parlare di motorsport, molto di più dei finti esperti di Sky
Alberto.....TI ascolterei per OOOOOORE.
La tua enfasi nel raccontare, e i pezzi di storia che proponi. Semplicemente fantastico. Grazie mille 🤜🤛👏👏👏👏
Fun fact: Nel film “Le Mans ‘66: La Sfida” con Matt Damon e Christian Bale, Dan Gurney è interpretato da suo figlio Alex! Infatti se ci si fa caso la somiglianza è impressionante!
Ancora una volta Grazie Naska per queste storie
Bellissima storia e' bellissimo video!🙏 . Ho 74 anni quindi mi ricordo del Eagle Westlake 😊ma non sapevo nulla di niente della sua affascinante vita. Grazie mille!❤
Contributo eccezionale che ha reso onore alle gesta di Dan come meglio non si poteva, 26 minuti di puro entertainment.
👏🏻👏🏻👏🏻
Che storie… sempre grazie Alberto per il tuo lavoro mostruoso
Alberto sei un mito. Grazie. Muoio da un’invidia sana per quello che fai sia in pista che attraverso questi video. Sei bravissimo. Spero di conoscerti prima o poi. Grazieeeee
Che video ragazzi! 👍complimenti Naska magari anche tu un domani farai cose fantastiche che qualcuno le racconterà 😊
Io lo conoscevo perché era pilota in F1 nel '72 anno in cui iniziai a seguire la F1 documentandomi grazie al corriere dei ragazzi, ed una seria malattie renale che mi costrinse a casa per 10 mesi.
Però non conoscevo nulla della sua bella storia raccontata qui molto bene (come sempre!)
Solo tu potevi condividerci questi contenuti unici e stupendi. Grazie veramente Naska.... ti stimo.
Una storia incredibile che ho gustato momento per momento grazie a te. Grazie
Storia di altri tempi, raccontata magistralmente.
Tutto travolgente.
Grazie.❤
meravigliose queste storie e tu le presenti in modo che si amano i soggetti. le corse sono meravigliose e queste storie sono il succo delle corse. grazie naska per farmi scoprire l'anima e il cuore delle corse e il valore della vita. te lo gia detto ma lo ripeto tu sai esporre e narrare le storie in modo esemplare, grazie , grazie , grazie
Grande naska video fantastici non so cosa dire veramente ti faccio i miei complimenti Continua così 💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻grandeeeeeeeee!!!!!❤️🔝🔝🔝
Ciao Alberto 😊 come al solito chicche speciali per chi ama i motori, splendido grazie grazie😊❤
Video favoloso....grandissimo naska...mi fai emozionare quando racconti queste storie...quasi sempre sconosciute ai più...
Grazie per questo splendido video!!!
Personaggio fantastico che per fortuna ha creduto nei sogni
Un bellissimo Documentario, Alberto. Complimenti di vero cuore.
video STUPENDO, una storia ben scritta e magistralmente raccontata, non sapevo quasi nulla di quello che hai raccontato e devo dire che è stato emozionante guardare il video! grazie!
Grazie Alberto ❤️❤️❤️la Storia più bella che ho mai sentito su TH-cam!!!❤❤❤
Sei il più coinvolgente, nel raccontare le storie.
Complimenti.
Video 💣 , punto!!
Qualità, narrativa super ed entusiasmo di chi vive il motorsport , trasmessa degnamente!!
Per simpatia, ho acquistato la tua tazza, continua così! Grazie per il bel video.
Grazie, molto bello: avevo perso la sua storia del dopo F1 anni 60; tempi davvero d'oro!
Che storia stupenda, grazie Naskino! :)
😂😂😂
Bravissimo Alberto. La passione che hai messo in questo video è davvero contagiosa. Spero un giorno di poterti conoscere. Ciao
Grazie per questo video. Non conoscevo nulla di questo personaggio e di ciò che ha fatto. Complimenti ☺️
Grande il mitico marine Gurney. Nota: era Peter Collins, non Phil Collins che si occupa di altro. 😂✌️
Peter Collins, quando morì, fece soffrire Enzo Ferrari come successe poi con Gilles, da quanto gli voleva bene.
Un’altra storia sulla corse di una volta, semplicemente fantastica, continua con questo video ❤️❤️😊
Bravo Alberto, questi bio v-log sono bellissimi da ascoltare. Continua così.
Sei un grande, come racconti e assembli sti video mi lasciano sempre sbalordito. Che gran uomo den... Continua così e vedrai un decollo di likes almeno ti auguro... ❤
Storia bella commovente entusiasmante, veramente una bella storia grazie❤
Grande Naska che ci dai queste storie che tutti dovrebbero conoscere. Ti ringraziamo tutti per queste perle e buona fortuna per tutto❤❤❤
Mi commuovono questi tuoi video grande Naska
Splendido video e grande capacità comunicativa. Mi sono iscritto! Grazie e 👍
Grande Alberto! Una storia di una vita bellissima raccontata benissimo. Bravo, finalmente qualcuno che si ricorda di Dan Gurney! Da tifoso Lotus, mi vergogno perchè non sapevo la storia della rocambolesca vittoria della 3h di Daytona con la rossa Lotus 19 del team Arciero. Grazie per questo "documento", ciao e continua così ... a quando una storia sui fratelli Rodriguez? E sui nostri mitici Arturo Merzario e Gianni Giudici? ... e Mario Andretti ... e ... e ... 😊
Ciao albi, sei un grande, perché non fai un video sulla storia della Lamborghini, grazie e continua così.
Si hai ragione, grazie Dan ma anche grazie a te Naska per farci conoscere storie bellissime come queste, grazie davvero continua cosi!!!
Buonissimo video! Come sempre! Non mollare!!
Bravo complimenti e grazie per questo bel video su questo grande e visionario uomo, Dan Gurney appunto.
bellissima storia e molto bene raccontata, grazie. 👍👍👍
Un vero genio del motorsport e oltre! Storia incredibile, quella che ci hai raccontato. La Eagle la ricordo grazie soprattutto al simracing! 😅
Non ho troppe parole. Un gran bel ottimo video. ❤❤❤❤❤
Bellissima storia, raccontata magistralmente 💪💪💪
Grande Naska 😎😎😎
Grande albe,bellissimo episodio,da lacrime agli occhi👍👍👍👍👍
Grazie....bellissimo recap di una leggenda che non conoscevo
Da ex pilota non posso che farti i miei complimenti, sei bravissimo. Un unico appunto, tu chiami parabolica quella che in realtà si chiama sopraelevata. La parabolica è la curva di Monza alla fine del rettilineo opposto alle rettilineo delle tribune.
Anche a me sulla mia Panda del 99 mi si addormenta la gamba perché ho una mazzetta di notifiche di Equitalia in tasca. Da bambino a casa avevamo l'enciclopedia della Formula uno, seguivo tutte le gare e fino ad oggi conoscevo o avevo visto in prima persona le storie che racconti. Ma oggi hai tirato fuori una chicca di cui non sapevo assolutamente nulla.
questa non la sapevo grazie che fai sempre questi video stupendi!
Questa è una delle storie più belle 🤩 Bello anche come l'hai raccontata 🔝
Grazie mille ....grande storia 😊😊😊😊
Queste sono leggende da seguire per mettere su le fondamenta del successo ❤️
Anche con la DeltaWing ci è andato vicino a rivoluzionare le corse, se solo avesse concluso qualcosa di più, anche solo finire LeMans probabilmente avrebbe creato un seguito. Era veramente un genio ma soprattutto in visionario, che vedeva ciò che non c'era ancora e lo creava.
Bellissimo servizio Alberto.
MAGISTRALE ! Non una parola in più....
23:06 avevo detto se e mo ha creato la indycar 😅😂😂
Che Grande Dan Gurney non la conoscevo la sua storia,che perseveranza!Se vuoi puoi!leggendario
Ciao naska comunque sei il mio idolo vorrei essere come te, anchio come voglio inseguire un sogno molto difficile (fare il pilota) ed è affascinate il modo in cui ci sei riuscito duro lavoro, impegno e dedizione, veramente grandeeee ti adoro sei il numero uno continua cosi 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Grazie.. non sapevo molte di queste cose. Naturalmente sapevo del suo valore e simpatia. Non credo che fosse alto 1,80 ma sui 2 metri.
Ma quanto sei bravo a raccontare storie??? Grazie
Bravo sicuramente ma un po' strappalacrime
@@daviddegano2942 be è il suo stile, ma ti fa stare fino alla fine quindi per me bravo.
Ottimo, Alberto. Gurney era il mio pilota preferito. Era velocissimo, tant'è che era l'unico che Jimmy Clark temesse veramente.
Adoro questi racconti ❤
ottimo lavoro sei un grande nel fare i video...... bravo.
L'anima? l'ha venduta al diavolo per forza! In ogni caso Grazie Naska per questi pezzi di storia.
Video sempre fantastici!
Belli i video storici, mi piacciono moltissimo, bravo!
Albi dovresti fare un video o una serie dove spieghi per intero le storie dalle origini fino ai tempi recenti delle più importanti aziende automobilistiche, partendo dalla Ferrari
Sei un mostro nel raccontare! 👏🏻
Grande Naska i tuoi video sono sempre interessantissimi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questi video dove raccontano le storie di Piloti sono bellissime e curiosissime, spero ne farai ancora tanti di simili
Alberto, splendida storia che in parte conoscevo. Mi risulta però che Dan è alto 1,93 (almeno da fonte Wikipedia) e infatti mi sono sempre chiesto se per farlo correre dovevano costruirgli l’auto su misura 🙂
bravo !!!!! hai dato tante notizie che non conoscevo!!!!!!!!!!😀😀😀😀😀😀😀😀😀😀
Io lo ricordo benissimo, Dan Gurney.
Avevo le sue figurine nei "Campioni dello sport", della Panini - ché la Panini non faceva figurine solo coi calciatori.
So tutto - infatti non sono più di primo pelo.
Gurney, Surtees, Bandini, Rindt, Stewart, Cevert, Siffert, Vaccarella, Mitter, Scarfiotti... sembra ancora ieri.
Sarai anche un Aspergeriano, ma sei proprio bravo! Grazie 🙂
Bellissimo Video Alberto ❤👏
Non lo sapevo: grazie a te per avermelo fatto sapere! Chiudi dicendo grazie Dan. No, grazie a te Alberto, ma ho come il sospetto che Naska non sia il tuo vero cognome. Le magliette non le compero (anche se hanno prezzi onesti), perché ho 68 anni e se non sono in pigiama è perché mi sono messo in in giacca e cravatta per andare a comprare il pane, o in farmacia, alcune magliette tipo le tue che mi hanno regalato, le metto all'incontrario perché mi vergogno ad attirare con loghi e colori la mia oscena pancia di anziano, comunque grazie. Fossero tutti come te.
Gramnde Gurney uno dei miei idoli da bambino! Lo ricordo a Monza nel '67 quando diede la 2a auto al ns Scarfiotti, in una gra fantastica vinta da Surtees sulla Honda, ma che sarà ricordata per la fantatica rimonta di un giro del fantastico Clark, tornato in testa ma senza benzina all'ultima curva, che tempi 26:02
2 giri
Che dire …..sei bravissimo a raccontare queste storie mi piace 👍
Storia bellissima 😍😍
Grazie per queste bellissime perle di storia
Adoro questo pilota
Ottimo video!
Ancora una volta Grazie Alberto 😊
Grazie Alberto, hai fatto un bellissimo ritratto di Dan Gurney!❤ Cmq si dice "scomparve" non "scomparì"... ;)
Non mi posso abbonare e non posso farti donazioni, sono povero c'è poco da fà, ma tu meriti tanto, sei davvero bravo e i tuoi video sono sempre molto interessanti..grazie Alberto 💪 buona vita
Sei semplicemente fantastico Naska
7:15 ..urca... ma.. ho sentito bene? "...PHIL Collins e Luigi Musso..." PETER Collins, please..
Più che col volante il buon Phil se la cava alla grande con bacchette e microfono..
Ciao Naska: i tuoi video sono stupendi. ;-)