Grazie gentilissima dottoressa, mi colpisce molto la sua chiarezza e il suo modo delicato di porgersi. Ricordo che nel mio percorso integrato, la dottoressa insisteva molto sulla conoscenza e consapevolezza dei bisogni e della loro non soddisfazione. Il difficile era ed è spezzare i relativi schemi maladattivi. Secondo me ci vuole molto coraggio e, a mio avviso, una vera indipendenza anche economica. Confrontarsi con una persona che non convive è molto più semplice che con un/una coinquilino/a o con cui si deve convivere per necessità. Troppo lungo da scrivere. Grazie dei video🤗
Grazie per il commento. Sì il percorso è intenso, faticoso e non privo di ostacoli. Come dico spesso, non dev'essere facile, deve valerne la pena. E aggiungo: non serve porci obiettivi perfezionistici del tipo "devo sradicare al 100% tutti i miei schemi o non starò mai bene", può creare molta frustrazione. Poniamoci obiettivi via via più ambiziosi e sempre realistici.
Ha ragione deve valerne la pena, quindi è necessario un'analisi onesta e profonda coi propri valori (e gli eventuali conflitti tra valori) e poi procedere small steps, a piccoli passi. La mia terapeuta diceva, fare ogni giorno dei piccoli cambiamenti, oppure cose semplici nuove. Ho visto che ha già trattato i diversi modelli di psicoterapia, a questo proposito, pur rimanendo per me la terapia integrata la più aperta e completa, lei cosa ne pensa della terapia breve strategica per rompere gli schemi? Grazie, il suo canale mi riporta alla mente e mi chiarisce molte cose. 👌👋
Non ne sono abbastanza della terapia breve strategica per rispondere correttamente alla tua domanda, se in questo tipo di terapia si lavori bene sugli schemi maladattivi precoci.
Grazie Dottoressa è stata esaustiva
Grazie mille, spero di fornire conoscenze e strumenti utili alla crescita personale di chi mi segue. 🌼
Grazie gentilissima dottoressa, mi colpisce molto la sua chiarezza e il suo modo delicato di porgersi.
Ricordo che nel mio percorso integrato, la dottoressa insisteva molto sulla conoscenza e consapevolezza dei bisogni e della loro non soddisfazione. Il difficile era ed è spezzare i relativi schemi maladattivi. Secondo me ci vuole molto coraggio e, a mio avviso, una vera indipendenza anche economica. Confrontarsi con una persona che non convive è molto più semplice che con un/una coinquilino/a o con cui si deve convivere per necessità. Troppo lungo da scrivere.
Grazie dei video🤗
Grazie per il commento. Sì il percorso è intenso, faticoso e non privo di ostacoli. Come dico spesso, non dev'essere facile, deve valerne la pena. E aggiungo: non serve porci obiettivi perfezionistici del tipo "devo sradicare al 100% tutti i miei schemi o non starò mai bene", può creare molta frustrazione. Poniamoci obiettivi via via più ambiziosi e sempre realistici.
Ha ragione deve valerne la pena, quindi è necessario un'analisi onesta e profonda coi propri valori (e gli eventuali conflitti tra valori) e poi procedere small steps, a piccoli passi. La mia terapeuta diceva, fare ogni giorno dei piccoli cambiamenti, oppure cose semplici nuove. Ho visto che ha già trattato i diversi modelli di psicoterapia, a questo proposito, pur rimanendo per me la terapia integrata la più aperta e completa, lei cosa ne pensa della terapia breve strategica per rompere gli schemi? Grazie, il suo canale mi riporta alla mente e mi chiarisce molte cose. 👌👋
Non ne sono abbastanza della terapia breve strategica per rispondere correttamente alla tua domanda, se in questo tipo di terapia si lavori bene sugli schemi maladattivi precoci.
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