facevano le nostre stesse operazioni con quei numeri ;-) Pensa che abbiamo dei frammenti di planimetrie catastali (la più famosa è la forma urbis traianea) con scritti, in numeri romani, le dimensioni degli edifici.
Davvero molto interessante. Non conoscevo i numeri non canonici. A parte il numero IIII. Domanda sui numeri. Nell'edilizia c'erano delle misure (e quindi dei numeri) considerate infauste e quindi evitate nella costruzione degli edifici? Allo stesso modo di alcune credenze orientali che, per esempio, arrivano a non mettere il numero 4 nella progressione dei piani di un edificio perché se non ricordo male in cinese 4 assomiglia alla parola morte. Non so.... come il numero XVII, il cui anagramma è vixi (la cui superstizione risultante non ricordo fosse nata in epoca romana o alto-medievale).
grazie del commento! Non mi risulta, ma è difficile dare una risposta. Nelle fonti scritte non ci sono dichiarazioni in questo senso, ma è anche vero che non esistono molti manuali di architettura (solo di De Architectura di Vitruvio). Sicuramente c'erano delle regole da rispettare, ma non credo che si evitasse di seguire certe misure per motivi di superstizione. La superstizione del 17 è di epoca romana... sarebbe interessante fare una verifica guardando le dimensioni dei templi. Credo sia più probabile il rispetto di certi canoni che non evitarne certi altri. Ma ripeto, sarebbe interessante indagare sulla questione :)
Perché hai scritto la I. V. X con trattino sopra e sotto ?
perché in teoria dovrebbe essere scritto così per distinguerlo dalle lettere. Ma è una pura formalità. Invece la sola linea sopra indica le migliaia
👏🏼👏🏼👏🏼
Come si fa a scrivere 1 miliardo plis?
Come facevano gli architetti a calcolare coi numeri romani? quali operazioni facevano e come le scrivevano?
facevano le nostre stesse operazioni con quei numeri ;-)
Pensa che abbiamo dei frammenti di planimetrie catastali (la più famosa è la forma urbis traianea) con scritti, in numeri romani, le dimensioni degli edifici.
Davvero molto interessante. Non conoscevo i numeri non canonici. A parte il numero IIII.
Domanda sui numeri. Nell'edilizia c'erano delle misure (e quindi dei numeri) considerate infauste e quindi evitate nella costruzione degli edifici?
Allo stesso modo di alcune credenze orientali che, per esempio, arrivano a non mettere il numero 4 nella progressione dei piani di un edificio perché se non ricordo male in cinese 4 assomiglia alla parola morte.
Non so.... come il numero XVII, il cui anagramma è vixi (la cui superstizione risultante non ricordo fosse nata in epoca romana o alto-medievale).
grazie del commento!
Non mi risulta, ma è difficile dare una risposta. Nelle fonti scritte non ci sono dichiarazioni in questo senso, ma è anche vero che non esistono molti manuali di architettura (solo di De Architectura di Vitruvio). Sicuramente c'erano delle regole da rispettare, ma non credo che si evitasse di seguire certe misure per motivi di superstizione.
La superstizione del 17 è di epoca romana... sarebbe interessante fare una verifica guardando le dimensioni dei templi. Credo sia più probabile il rispetto di certi canoni che non evitarne certi altri. Ma ripeto, sarebbe interessante indagare sulla questione :)
Mi dico sempre che devo ripassare i numeri romani ma me ne dimentico sempre o non lo faccio proprio. Ma i numeri che vanno da 60 a 900 ?
si seguono le regole già viste.
61= LXI
66= LXVI
899=DCCCICIX
etc
Il 4 a quattro I è molto diffuso nei quadranti degli orologi 🕰️
Ma in futuro un esempio di metodo di calcolo?
in che senso? :)
I romani calcolavano come noi... addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni
Lo zero non è arabo bensì indiano; gli arabi lo introdussero in occidente...
Il numero 49 non mi torna.
numeriromani.babuo.com/XLIX-numero-romano