Grazie per questa splendida, appassionante live, che mi godrò in differita. E un caro saluto al Professore Cerino Badone, sempre esaustivo e coinvolgente.
Complimenti e grazie per questa trattazione chiara e completa... Anche grazie a voi chi dichiara in pubblico che Colombo si è ispirato a Galileo non prevarrà 😊
Da quanto ricordo per ovviare a questo problema il titolo era re in Prussia e non di Prussia, nel senso che i territori prussiani erano fuori dall'impero quindi li erano re, in Brandeburgo rimanevano "semplici" margravi
38:20 se non ricordo male, il regno di Boemia, almeno nel periodo trattato, era una semplice struttura istituzionale, nel senso che l'imperatore era anche re di Boemia e perciò non sussisteva una possibile diarchia.
Venezia fu impegnata al fianco dell'Austria contro gli ottomani in una guerra parallela. L'Austria volle chiuderla al più presto dopo la vittoria a Petrovaradin e la conquista di Belgrado (perchè impegnata nell'altro grande conflitto) e la Morea passò all'impero ottomano, mentre Venezia ottenne solo alcune roccaforti in Dalmazia e Albania.
Grazie della segnalazione; C. Oury, con il suo “La guerre de succession d'Espagne: La fin tragique du grand siècle”, pubblicato nel 2020, fa parte dell’eccezionale filone storiografico della nouvelle histoire militaire francese, che ha raggiunto livelli davvero alti. Esistono i classici, come appunto il volume di Chandler, che pur essendo datato (1990), racconta molto bene l’evoluzione degli eserciti coinvolti. Certamente la parte britannica è più analizzata, ma tra il 1705/1715 per molti eserciti europei il sistema anglo/olandese divenne il modello, vedasi l’esercito del duca di Savoia che dal 1709 adottò in toto le dottrine UK. Confermo dunque la bontà del testo citato: se lo trovate, prendetelo. Per avere un giusto contraltare dedicato all’esercito francese, si può sempre leggere anche il testo di John Lynn “Giant of the grand siècle” (1997).
@@GiovanniCerinoBadone76 Per Chandler bastava la sola presenza britannica per rendere invincibile un'armata e ne esce un ritratto del periodo monocromatico e manicheo. Oury da' una visione più sfumata e realistica. La fanteria olandese aveva esperienza di combattimento superiore a quella britannica, non fosse altro per il fatto che Marlbourough tendeva ad usare i reggimenti olandesi come arma di sfondamento e quelli inglesi come riserva tattica da usare solo per completare l'opera. Per altro le truppe britanniche erano per la maggior parte formate da tedeschi e poi da scozzesi e irlandesi. Gallesi e inglesi erano una minoranza piuttosto infima. C'è anche da dire che ad Oudernade la fanteria francese si comportò almeno altrettanto bene della controparte e a Malplaquet ripristino' la propria reputazione. Dispiace che non vi siano trattazioni tradotte in italiano comunque, a parte quelle sul Principe Eugenio e la campagna di Torino 1706.
Grazie Amici! 👍
Grazie per questa splendida, appassionante live, che mi godrò in differita. E un caro saluto al Professore Cerino Badone, sempre esaustivo e coinvolgente.
Una spiegazione attenta e particolareggiata, complimenti davvero!
Complimenti e grazie per questa trattazione chiara e completa...
Anche grazie a voi chi dichiara in pubblico che Colombo si è ispirato a Galileo non prevarrà 😊
E ancora non hai visto nulla.....😉😜😎
Superlativi!
Le mappe del Professore Cerino Badone sono sempre meravigliose, come le sue slide e la chiarezza della spiegazione
Meraviglioso lavoro. Attendiamo con impazienza le altre guerre di successione e già che ci siamo non farebbe schifo anche quella dei sette anni😁😁
Bellissima live, completa, fluida. Per chi come me è interessato alla storia senza essere un esperto è davvero utile
Salve Luca ,bellissima puntata grande ospite ,come sempre, grazie .
Complimenti e grazie a entrambi per questa live
Sempre bravissimi! Complimenti!
Fantastica live!
"Rob Roy" gran bel film
Da quanto ricordo per ovviare a questo problema il titolo era re in Prussia e non di Prussia, nel senso che i territori prussiani erano fuori dall'impero quindi li erano re, in Brandeburgo rimanevano "semplici" margravi
Sempre interessantissimo
Ottima live complimenti :-)
Complimenti. È durata troppo poco!!!
38:20 se non ricordo male, il regno di Boemia, almeno nel periodo trattato, era una semplice struttura istituzionale, nel senso che l'imperatore era anche re di Boemia e perciò non sussisteva una possibile diarchia.
Presente anche se in differita !!
Sono uno stalker silenzioso, riguardo per la terza volta il video 😊
La Prussia vera e propria era fuori l”impero al contrario del Brandeburgo. Un po’ come la Sardegna e il Piemonte.
Elisabetta II Windsor alias Coburgo-Sassonia Gotha !
Yep
Riguardo in differita
Repetita iuvant
Che posizione prese Venezia ?
Neutrale se non ricordo male
Confermo. Neutralità.
Venezia fu impegnata al fianco dell'Austria contro gli ottomani in una guerra parallela. L'Austria volle chiuderla al più presto dopo la vittoria a Petrovaradin e la conquista di Belgrado (perchè impegnata nell'altro grande conflitto) e la Morea passò all'impero ottomano, mentre Venezia ottenne solo alcune roccaforti in Dalmazia e Albania.
E' molto complicata ma stabilisce il primo ingresso Inglese nel Mediterraneo
Giovanni Cecini mi ha suggerito come argomento la Guerra dei 30 anni...sappi che sto pensando di organizzare una o più live a riguardo! 😉
Grazie mille 👍
Però c'è del bullismo verso il povero Re Carlo II 😅😅
😂
Non parlate mai male dei Lerdammerd
Di estremo interesse.... peccato che le superiori non si frequentino a 50 anni quando è più facile comprendere l'importanza di certi meccanismi 🙂
Clement Oury ha scritto un libro sulla guerra di successione molto più importante del datato e partigiano Chandler.
Grazie della segnalazione; C. Oury, con il suo “La guerre de succession d'Espagne: La fin tragique du grand siècle”, pubblicato nel 2020, fa parte dell’eccezionale filone storiografico della nouvelle histoire militaire francese, che ha raggiunto livelli davvero alti. Esistono i classici, come appunto il volume di Chandler, che pur essendo datato (1990), racconta molto bene l’evoluzione degli eserciti coinvolti. Certamente la parte britannica è più analizzata, ma tra il 1705/1715 per molti eserciti europei il sistema anglo/olandese divenne il modello, vedasi l’esercito del duca di Savoia che dal 1709 adottò in toto le dottrine UK. Confermo dunque la bontà del testo citato: se lo trovate, prendetelo. Per avere un giusto contraltare dedicato all’esercito francese, si può sempre leggere anche il testo di John Lynn “Giant of the grand siècle” (1997).
@@GiovanniCerinoBadone76 Per Chandler bastava la sola presenza britannica per rendere invincibile un'armata e ne esce un ritratto del periodo monocromatico e manicheo. Oury da' una visione più sfumata e realistica. La fanteria olandese aveva esperienza di combattimento superiore a quella britannica, non fosse altro per il fatto che Marlbourough tendeva ad usare i reggimenti olandesi come arma di sfondamento e quelli inglesi come riserva tattica da usare solo per completare l'opera. Per altro le truppe britanniche erano per la maggior parte formate da tedeschi e poi da scozzesi e irlandesi. Gallesi e inglesi erano una minoranza piuttosto infima. C'è anche da dire che ad Oudernade la fanteria francese si comportò almeno altrettanto bene della controparte e a Malplaquet ripristino' la propria reputazione. Dispiace che non vi siano trattazioni tradotte in italiano comunque, a parte quelle sul Principe Eugenio e la campagna di Torino 1706.