A fine anni 60 del secolo scorso ,un certo sig Honda, giapponese, venne a Bologna e visito' , su concessione del proprietario, la fabbrica di motociclette .Osservo' , fotografo' , ringrazio' e ritorno" in patria con un grosso bagaglio di tecnologia motoristica emilianaTale esperienza fattiva, porto' alla nascita delle famose moto del Sol Levante, in particolare la Gold Wind, successo mondiale e madre di tutte le successive due ruote della casa.C' e' molto della Moto Morini nel progresso motociclistico del paese che per primo vede sorgere il sole .Saluti e grazie del video.
Le migliori moto italiane di sempre. Il mio 3 1/2 Sport era un portento. Competitivo anche contro le Yamaha 350 e 400 a 2 tempi e superiore all'Honda CB 500 a 4 cilindri. Tutti gli altri 350 non li vedevo neppure. In 12 anni mai una noia. Con la carena a delfino della Nisa, raggiungeva 175 km/h e i suoi freni a tamburo frenavano benissimo anche dopo tirate assassine in montagna. Gloria eterna alla Moto Morini e non fa niente se oggi le producono in Cina, gli italiani non sono stati all'altezza...come sempre in tempi più o meno luntani
Dispiace, erano belle moto con un rombo che conquistava, moto da intenditori. Poi arrivò la Kawasaki 500, due tempi, tre cilindri, accelerazione bruciante... Noi liceali, al suo sibilo quando sfrecciavano, sentivamo che era cambiato il modo di pensare la moto. Solo le Laverda 750 e le Ducati 750 resistettero... Bei tempi.
Da italiano però mi chiedo xche i giapponesi hanno dominato. In questo video si parla dei colossi japponesi come se in giappone i soldi piovessero dal cielo. Invece io che ho avuto modo di conoscere questo popolo posso confermare che trattasi di persone leali con forte senso civico collaborativo sociale che ha creato e realizzato quelli che noi chiamiamo colossi. Adesso c'è la Cina ma il discorso è diverso. Loro sono diversi dai giapponesi ma soprattutto sono un miliardo e 700 milioni.
E dagli anni 70 siamo la seconda industria motociclistica nel mondo nella produzione....ma noi siamo i primi assoluti nelle competizioni motociclistiche mondiali
Complimenti per il video e l'idea di questi podcast... la cosa che fa soffrire di più è pensare che il marchio sia in mano ai cinesi ...poco male se si limitassero alla gestione finanziaria lasciando progettazione e produzione in Italia . Appiccicando il logo su moto totalmente cinesi la vedo come profanazione ...come per Benelli e Mondial. Lo stato dovrebbe proteggere in qualche modo i marchi italiani e mantenere le competenze e l'indotto sul suolo italiano. Aspetto il prossimo video e candido Parilla per un futuro podcast. Grazie!
A fine anni 60 del secolo scorso ,un certo sig Honda, giapponese, venne a Bologna e visito' , su concessione del proprietario, la fabbrica di motociclette .Osservo' , fotografo' , ringrazio' e ritorno" in patria con un grosso bagaglio di tecnologia motoristica emilianaTale esperienza fattiva, porto' alla nascita delle famose moto del Sol Levante, in particolare la Gold Wind, successo mondiale e madre di tutte le successive due ruote della casa.C' e' molto della Moto Morini nel progresso motociclistico del paese che per primo vede sorgere il sole .Saluti e grazie del video.
Le migliori moto italiane di sempre. Il mio 3 1/2 Sport era un portento. Competitivo anche contro le Yamaha 350 e 400 a 2 tempi e superiore all'Honda CB 500 a 4 cilindri. Tutti gli altri 350 non li vedevo neppure. In 12 anni mai una noia. Con la carena a delfino della Nisa, raggiungeva 175 km/h e i suoi freni a tamburo frenavano benissimo anche dopo tirate assassine in montagna. Gloria eterna alla Moto Morini e non fa niente se oggi le producono in Cina, gli italiani non sono stati all'altezza...come sempre in tempi più o meno luntani
Competitivo con Yamaha 350 2 tempi neanche per sogno !! Non dire stupidaggini
Grande industriale Alfonso morini
Ricordo con tanto piacere i miei Morini, Il primo il mitico Corsarino, Poi Il Corsaro 125, il Country 125 e il 125 Regolarità. Che bei ricordi.
Dispiace, erano belle moto con un rombo che conquistava, moto da intenditori.
Poi arrivò la Kawasaki 500, due tempi, tre cilindri, accelerazione bruciante...
Noi liceali, al suo sibilo quando sfrecciavano, sentivamo che era cambiato il modo di pensare la moto. Solo le Laverda 750 e le Ducati 750 resistettero...
Bei tempi.
la Laverda 750 aveva problemi se non mi sbaglio di lubrificazione... poi fece anche la 1.000 CC, ricordiamo anche la Benelli 6 cilindri.
Da italiano però mi chiedo xche i giapponesi hanno dominato. In questo video si parla dei colossi japponesi come se in giappone i soldi piovessero dal cielo. Invece io che ho avuto modo di conoscere questo popolo posso confermare che trattasi di persone leali con forte senso civico collaborativo sociale che ha creato e realizzato quelli che noi chiamiamo colossi. Adesso c'è la Cina ma il discorso è diverso. Loro sono diversi dai giapponesi ma soprattutto sono un miliardo e 700 milioni.
I maledetti investitori occidentali si sono intrufolati anche lì, non è un mio punto di vista, lo dimostrano i fatti.
Dovremmo chiedercelo, soprattutto oggi che quasi tutta la nostra genialità meccanica sopravvive in mani estere.
@@ruggerorotolo2095 Ho risposto al tuo commento ma è stato rimosso.
Evidentemente la mia opinione dà fastidio ai poteri forti...
Hanno dominato dagli anni 70 in avanti.....prima noi eravamo la prima industria motociclistica nel mondo...e i giapponesi hanno imparato da noi
E dagli anni 70 siamo la seconda industria motociclistica nel mondo nella produzione....ma noi siamo i primi assoluti nelle competizioni motociclistiche mondiali
Complimenti per il video e l'idea di questi podcast... la cosa che fa soffrire di più è pensare che il marchio sia in mano ai cinesi ...poco male se si limitassero alla gestione finanziaria lasciando progettazione e produzione in Italia . Appiccicando il logo su moto totalmente cinesi la vedo come profanazione ...come per Benelli e Mondial. Lo stato dovrebbe proteggere in qualche modo i marchi italiani e mantenere le competenze e l'indotto sul suolo italiano. Aspetto il prossimo video e candido Parilla per un futuro podcast. Grazie!
Arcivescovo card. Lercaro, con l'accento sulla "a"
Io c è L avevo un motorino a due marce a mano era di mio papa però c era scritto motori Morini Franco
Non so se sia la stessa cosa
Franco era nipote di Alfonso. Ma sono due aziende diverse.
Marini Franco era un'azienda che produceva solo moto 2T
@@brunom4136Giusto .
che malinconia a pensare che quasi tutto è in mano ai cinesi
SE PENSO ALLA 175 SETTEBELLO CHE FAVOLA DI MOTO DI UNA BELLEZZA UNICA CON QUEL ROMBO CHE RAGAZZO DI 17 ANNI TI FACEVA SOGNARE
Tutta l'Italia sarà cinese
La Morini ha costruito le più belle moto in Italia, unitamente a Guzzi.