Grazie come sempre ai membri del Club per il sostegno! Il PDF e un podcast esclusivo di approfondimento saranno presto disponibili su Patreon: www.patreon.com/podcastitaliano Audio e PDF: www.patreon.com/posts/come-laccento-di-57874184 Qui trovi la mia playlist di pronuncia italiana e accenti: th-cam.com/play/PLoc5VhW1AsCwOv-JxKHB_HqbBvqK06BAI.html
Sono della provincia di Milano. Ti ringrazio perché non avevo mai riflettuto su queste cose che mi sembrano naturali. Una considerazione: basta con questo Taaac! , è stato usato solo da Pozzetto in un film e portato alla fama ma non è possibile sentirlo tutte le volte come baluardo della milanesità. Inoltre "nei" la pronuncio chiusa, e anche poiché e finché
Vabbe ma ognuno ha una, I sardi hanno AIO! I torinesi NEH, I toscani "la coca cola con la cannuccia corta corta", I veneti porco d- ah quello non è un gergo veneto comune, vabbe, comunque hai capito lol
Non esiste più la provincia di Milano. È stata soppressa con la legge 56/2014 (dunque un bel po' di anni fa) come tutte le province i cui territori coincidevano con quelli delle neo-istituite città metropolitane. Rimangono invece le altre province.
Secondo me, l’accento milanese è uno degli accenti più facili da riconoscere…forse perché la stragrande maggioranza degli italiani che seguo su TH-cam sono di Milano-i milanesi sono ben rappresentati qui! Ottimo video, Davide…hai fatto molta strada da quando ho cominciato a seguirti (stavi appena cominciando il canale). Adesso sei quasi arrivato a 100k iscritti e sono davvero fiero di te!
Caro Andrew, da italiano appassionato di fonetica, fonologia, intonazione, dizione, lingue e chi più ne ha più ne metta, mi permetto di dire Davide è davvero fenomenale. L'ho conosciuto qui su YT tramite la mia ragazza. Una bomba.
Ma quanto mi ha fatto ridere questo video! 😄 Ho imparato Italiano a Milano negli anni 90 e sto provando di impararla di nuovo, 20+ anni dopo (vivo a Vancouver, Canada dove nessuno lo parla!). Ho appena trovato il tuo podcast e canale, e mi ha fatto troppo piacere!! Amo la lingua e mi manca Italia tantissimo. Grazie mille (anche perchè adoro l'accento Milanese!).
Grazie mille Davide per questo analisi acuta dell'accento milanese. Imparo l'italiano da due anni e mezzo e guardando canali diversi su TH-cam comincio poco a poco a distinguere i diversi accenti. Saluti cordiali dalla Francia. 😃🇮🇹🇫🇷
Ma sei un genio!! Grazie mille!! Sono argentina e , dio mio, devo nascere altra volta per riuscire a distinguere una vocale chiusa d'una aperta! Saluti a tutti!!!
Bel video! Come persona milanese non avevo mai notato la mia parlata finchè non ho cominciato a viaggiare in Italia, ma perfino all'estero! In pratica parlo come il Berluska. La cosa è bizzarra, perché fin da piccoli siamo costantemente esposti alla tv eppure acquisiamo l'accento della regione in cui viviamo dalle persone intorno. Il mio cruccio sono le "e" aperte e allungate. Dico calzeetta, apeerto e riesco perfino a dire anteenna! Vivendo per un periodo in UK gli unici pochi italiani che frequentavo erano tutti non lombardi. Anche persone conosciute da poco, appena aprivo bocca mi dicevano: milanese! A volte entravo in una stanza e dicevo per esempio: Oggi c'è veeento! E tutti in coro, napoletani, romani e trentini mi rispondevano: fiiigaaaa! 🤣
Beh le reti Mediaset hanno un italiano standard molto discutibile.. Diciamo che parlano italiano con accento milanese (e sarebbe strano il il contrario essendo una televisione lombarda con diffusione nazionale). Quindi, seguendo quei programmi, si impara facilmente l'accento lombardo.
@@UDG2000 eh mica tanto. Sì, forse assomiglia più al milanese che ad altro, ma ti assicuro che la parlata della gente comune è ben più calcata di quella di Mediaset che in realtà sembra più un ibrido italo-milanese😂
Insomma, grazie per aver spiegato la pronuncia CORRETTA (quella di Milano)!!! :D Io ho pronuncia lombarda, pur con qualche elemento veneto per motivi biografici, e non la cambierei per NESSUN MOTIVO con quella peninsulare, cosiddetta "standard" (tanto in Italia lo "standard" non lo segue nessuno meno i doppiatori ed attori di teatro).
Hello Davide! As a native French speaker I notice that the accent of Milan (especially on the é and è) matches very often with the French pronunciation of the cognate words you gave as examples in the video 😊 Must be some relations I believe given the proximity of the regions !
Indeed, the continental part of Italy north of the La Spezia-Rimini line was known to the Romans as Gallia Cisalpina, and before the Romans came, people there spoke a gallic language.
I was just going to write something very similar about us german speakers. If I did not know the standard pronunciation of é or è in an italian word I would tend to choose the Milan variant. It sounds more probable or "familiar"/"natural" to german ears.
@@leporello7 I used to teach German in Milan and the students from Milan had a much easier time learming German than students from other parts of Italy because of our pronuncuation (we also have the ö and ü sounds in our dialect)
Pazzèsco ahahah io sono di Milano e non sai da quanto tempo cercavo un video del genere. Se parli con questo accento, non lo percepisci ma sai che gli altri lo sentono 😂
Io sono di Torino e l'accento milanese, quando è molto accentuato si intende, lo trovo insopportabile. Naturalmente suppongo che ai milanesi faccia lo stesso effetto l'accento torinese. Ma per entrambi sottolineo appunto "se molto marcato", perché invece quando non lo è trovo che i due tendano persino ad assomigliarsi e a non darsi così fastidio reciproco
Bellissimo! Sono milanese di origine veneta e ricordo che da ragazzo, quando andavo in vacanza in Veneto, i miei parenti di là imitavano scherzosamente il mio accento che io, su me stesso, non percepivo. Ebbene ora me ne sono fatto un'idea ancor più chiara.
Ciao da Milano! Ho sempre creduto che il mio modo di parlare non fosse poi così tanto differente dall'italiano standard, almeno rispetto, ad esempio, al napoletano o al veneto... Anche nel tuo video, quando mostravi gli spezzoni di Fedez, Sofia Viscardi ecc. non riuscivo a identificare quell'intonazione di cui parlavi. Riuscivo invece quando eri tu ad imitare la cadenza milanese. In ogni caso, bellissimo video come sempre!
L'intonazione milanese degli spezzoni è chiaramente identificabile. Il parlante milanese tende a inserire questi svolazzi verso l'alto a fine parola o fine frase, che talvolta rovinano davvero l'eloquio.
Fidatevi, le e si riconoscono subito, ormai sono sdoganate anche nella musica (con tutti i rapper milanesi), è quasi un marchio di fabbrica . Te ne accorgi (se non sei milanese) quando in tv usano l'accento milanese al posto dell'italiano standard, ricordo l'orrore qualche anno fa con una bimba che diceva "le sottilèètte"
Il napoletano e il veneto sono altre lingue. In questo video non si parla del dialetto milanese (che fa parte della lingua lombarda), ma dell'italiano parlato a Milano. L'italiano parlato a Napoli è molto più vicino allo standard rispetto a quello parlato a Milano. Voi siete convinti del contrario perché vi credete superiori… Si chiama presunzione.
ti assicuro che per quanto riguarda le vocali i milanesi "sbagliano" quasi sempre. I I vostri "talloni d'Achille", in particolare, sono la vostra "e" e la vostra "o". E' molto marcato l'accento di chi parla "l'italiano di Milano"
Bravo, bravo, bravissimo. A parte la tua articolazione e dizione pressoché perfette, hai azzeccato in pieno tutto. E da appassionato e professionista part-time della voce ti dico che spacchi: il miglior video del genere mai visto fino ad ora. Grandissimo.
Vivo a Milano da 10 anni, solo adesso ho capito quanto fortunata sono. Non ho l'orecchio, perciò l'accento milanese che secondo me è più neutrale e senza sbalzi è l'ottimo per me. grazie per il video
Io sono uno dei cosiddetti camaleonti della pronuncia. Cerco sempre di bluffare e farmi percepire come uno del posto quando mi sposto. Userò questo stupendo video per perfezionare il mio Milanese. Grazie 🤩
Davide, sei quasi a 100 mila iscritti... che dire meritatissimi e mi dico onorato di essere uno di questi Arriva la targa di TH-cam (e se non la meriti tu non so chi la meriti)!
Da milanese, ho trovato questo video molto interessante. Solo un’osservazione: io dico sèi, ma il plurale di néo è sempre stato néi (o almeno, io lo pronuncio e in zona l’ho sempre sentito così). Secondo me poi altre cose che tendiamo a fare a livello fonetico sono: -vocali toniche allungate (fòorte, forchèetta, pòosto, néero, sincéero…) -vocali più nasali rispetto all’italiano standard (ad esempio in parole come vENto, sEMpre, ecc.) -una V più debole o morbida rispetto all’italiano standard, che a volte quasi si perde quando è tra vocali -una A più scura, che sembra quasi una O molto aperta (andando verso la Brianza), oppure una A molto aperta, specie in posizione tonica (es. ‘che figæta’) -una I più chiusa, quando corta, che sembra quasi una é (es. ‘non è mIca buono’) Per riassumere il tutto, finisco col dire che da alcuni miei conoscenti milanesi ho sentito pronunciare l'intercalare più comune a Milano qualcosa come [ˈf:ʰɪ:ɡæ].
Qui a Genova abbiamo parecchie cose in comune (es le vocali nasalizzate, da alcuni miei amici umbri ritenute ridicole) ma le "e" tendiamo a chiuderle anche di più. Diciamo "sémpre", béne, ma anche "quésto, perché etc. Alcuni pronunciano la "s" come se fosse retroflessa, come in greco (a metà fra /s/ e /š/). Ci sono anche dei veri e propri burini che, abituati a parlare in dialetto, si scordano che in italiano esistono le consonanti geminate, quasi inesistenti in genovese (italiano: palla, genovese: păla, italiano con accento genovese: păla). Fenomeno presente anche in spagnolo
Io abito in provincia di Milano e sono sempre stata curiosa se parlavo 100% o no con l'accento di Milano :D E visto che non ho niente da fare faccio un'analisi 😅⬇️ Sillabe toniche aperte con la e chiusa É 4:225:05 ✔️ É+V 6:04 ✔️ * precisazione * le parole con -ei (sei, lei, bei, avrei, dei (le divinità)) le pronuncio con la e aperta È, "dei canti/dei sassi" lo pronuncio con la e chiusa É e "nei" sempre con la e chiusa É Sillabe toniche chiuse (finiscono M/N) con la e chiusa É 7:20 ✔️ Sillabe toniche chiuse (altre) con la e aperta È 9:04 ✔️ "questo" ❌ con la e chiusa É E nei monosillabi 10:30 ✔️ "finché" e "poiché" ❌ con la e chiusa É O 11:31 ✔️ "doccia" ❌ con la o chiusa Ó Consonanti 13:03 ❌ perchè sono giovane Stessa cosa per le doppie 13:47 ❌ ⬆️ No del raddoppiamento fonosintattico 15:07 ✔️ /S/ 15:58 ❌ come per le consonanti e le doppie /S/ tra vocali 16:23 ✔️ 16:58 non ci ho mai fatto caso ma penso ✔️
Io da milanese sto notando che negli ultimi anni l'accento milanese stia cambiando, soprattutto come intonazione. Da quello di Moratti o di Pozzetto a quello dei diciottenni di oggi c'é molta differenza. Eppure anche quello di oggi é ben identificabile.
@@javelinpussy Si Pozzetto da piccolo ha vissuto a Gemonio perché la famiglia era sfollata da Milano durante la guerra, ma dall'adolescenza la maggior parte della vita è stato a Milano, quindi si forse qualcosa di laghé ci sarà, ma non completamente laghé, probabilmente qualcosa. Del resto ogni paese anche a 5km di distanza ha delle piccole differenze di accento. Comunque volevo dire che quel tipo di accendo milanese, del bauscia del centro diciamo, oggti è praticamente scomparso e ce n'è un altro distinguibile ma diverso.
@@SergioRonchi A me sembra che l'accento di oggi, che generalmente è identificato con quello del milanese imbruttito, sia in realtà brianzolo ( e in realtà, che io sappia, erano loro ad essere etichettati come bauscia). Il vero accento meneghino sta scomparendo ed era molto più "gentile".
Molte delle "O" milanesi sono più etimologiche rispetto a quelle standard: "spórco" (lat. spurcus); "cóppa" (lat. cuppa o cūpa) "crósta" (lat. crusta), cósto (lat. cónstare da cumstare); pòsto (lat. pŏsĭtus)
È tutto vero quello che hai detto nel video a proposito dell'accento delle vocali e delle doppie foniche non scritte, aggiungerei anche che la pronuncia è molto nasale. Nei film viene un po' aumentato l' accento fino all'eccesso, mi viene da pensare al personaggio del "Commenda" nei film commedia. Va detto che a pochi chilometri da Milano a Monza ad esempio, l' accento è molto diverso, meno nasale, cambia anche l' accento. Mentre le province di Milano, Lodi, Varese, Monza sono abbastanza simili, nelle province di Como Sondrio e Lecco si parla con un miscuglio di accenti, simile anche al Ticinese della Svizzera italiana. In provincia di Bergamo e Brescia la cadenza in italiano è completamente diversa dal milanese, le vocali vengono pronunciate come in Veneto.
Le zone di Bergamo e Brescia risentono molto dell'influenza della dominazione veneziana, mentre il resto della Lombardia storicamente è stata più territorio di Milano. Una cosa tipica che senti subito quando lasci le zone di Milano/Monza/Lecco ed entri nella provincia di Bergamo è la pronuncia di parole come "topo", "moto" e "foto", che a Bergamo e Brescia pronunciano con la o chiusa come in Veneto. Ricordo che erano oggetto di prese in giro a scuola per gli studenti bergamaschi...
Ciao, Davide! Ammiro davvero il tuo orecchio per gli accenti. Sei bravissimo! Io imparo l'italiano da due anni e adesso sono in grado di riconoscere l'accento di Roma e di Milano ma quando è un po'forte. Per me e molto difficile sentire la differenza tra vocali chiusi e aperte...quando lo fai tu lentamente è facile però quando ascolto qualcuno parlare velocemente non riesco a distinguere.
Io sono italiano, ma non sento alcuna differenza tra vocali aperte o chiuse. Anzi, ho sempre creduto che le vocali nella mia lingua fossero solo 5: a,e,i,o,u In ogni caso ti faccio io miei compliementi, in soli due anni di studio scrivi meglio di molti miei connazionali
Io sono italiano (di Parma, che è al nord) e quando ero piccolo non sapevo distinguere, ad esempio, un accento di Roma, di Napoli e di Palermo. Sentivo che erano diversi dal mio ma non sapevo collocarli geograficamente. Col tempo ho iniziato a chiedermi di dove era un certo accento che sentivo e alla fine li ho imparati, almeno i principali. Alcuni che si sentono più raramente come quelli del Molise o dell'Abruzzo faccio fatica a collocarli (magari ti so dire che sono dell'Italia centrale, ma nulla di più). Ti assicuro che è questione di abitudine e allenamento. 😃
Per una persona che parla il portoghese brasiliano, l'accento di Milano è più facile della pronuncia standard. Un brasiliano ha la tendenza a pronunciare le vocali medie come fa nelle parole (e nelle sillabe) equivalenti in portoghese che sono spesso equivalenti all'accento milanese. Anche devo sottolineare che non ci sono doppie in portoghese, nemmeno "gl" ("lh" in portoghese) o "gn" ("nh" in portoghese) con suono "lungo". Inoltre, questa pronuncia del milanese per "ci, ce" è lo stesso per la "ti" in portoghese (la "ti" ha un suono dolce nell'accento di grande parte dei brasiliani) e quando un brasiliano impara l'italiano normalmente pronuncierà "ci, ce" come nel milanese; lo stesso è vero per "gi, ge" ("di" in portoghese brasiliano, la "d" con suono dolce). Tuttavia, secondo me la scelta migliore per tutti gli studenti d'italiano è imparare la pronuncia standard, che ha le sue regole definite e suona "neutro": tutti gli insegnanti di italiano dovevano imparare la dizione italiana e insegnare lo standard ai suoi alunni.
Ciao Daniel 😊 Sto studiando portoghese brasiliano ed è molto interessante per me la tua riflessione! Però, non sono d'accordo sul fatto che tutti gli insegnanti debbano imparare e insegnare la pronuncia standard. Come Davide ha detto più volte nei suoi video, quasi nessuno parla nella vita di tutti i giorni con una pronuncia standard (se non i doppiatori o gli attori quando lavorano). Secondo me non ha molto senso insegnare qualcosa che non viene effettivamente utilizzato dai nativi. Tutti gli accenti hanno le loro particolarità che gli avvicinano o gli allontanano dallo standard, ma nonostante questo sono tutti autentici e "italiani", senza fare discriminazioni. Una delle caratteristiche principali dell'Italia è proprio la presenza di così tante varietà, tutte belle e importanti allo stesso modo. Cosa ne pensi? 😊
@@learningitalianwithmargherita, non sono d'accordo. Noi non siamo madrelingua quindi non abbiamo un accento autentico da utilizzare. Avere una pronuncia standard da imparare è quindi estremamente utile e salutare, altrimenti la nostra pronuncia diventerà uno strano mischiato di accenti italiani + caratteristiche della nostra lingua madre. Inoltre, imparare la pronuncia standard (lo dico per esperienza) ci porta rispetto e attenzione al contenuto di quello que stiamo dicendo e non al nostro accento "da stranieri". Allora vorrei ribadire: tutti gli insegnanti d'italiano dovevano imparare e poi insegnare la pronuncia standard (se io avessi avuto questa opportunità prima, avrei imparato anche più velocemente, perché non sapere se dovevo dire (ad esempio) "bène" o "béne" mi portava dubbi e insicurezza). Provalo e vedrai che i tuoi alunni parleranno meglio e impareranno più velocemente, perché saranno più sicuri e vedranno dei risultati fantastici nel parlare con i madrelingua.
@@DanielLagunaIHS Mi dispiace molto sapere che alcune persone non ti abbiano portato rispetto per via del tuo accento non perfetto. Imparare una lingua straniera non è facile e bisognerebbe solo mostrare grande stima e rispetto alle persone che ci provano e si impegnano nel farlo. Pensa che è molto comune anche per tanti italiani mischiare accenti e cadenze diverse. Ciò è dovuto sia a influenze esterne (come la scuola, la città in cui si vive, i social media ecc), che a influenze interne, come la famiglia e i genitori (pensa ad esempio ad un ragazzo con i genitori del sud ma cresciuto al nord, o viceversa). Non esistendo un vero e proprio standard in italiano, lo studente dovrebbe o scegliere quale accento studiare oppure semplicemente provare a parlare mescolando vocali aperte e chiuse (cosa appunto normalissima!). L'italiano è una lingua antichissima e giovanissima allo stesso tempo: è diventata lingua nazionale recentissimamente ed è quindi normale per la natura storica e socioculturale dell'Italia avere così tante varietà e non avere un vero e proprio standard. Inoltre, se tu volessi studiare e parlare lo standard dovresti, tra le tante cose, usare i pronomi personali egli, ella ed essi al posto di lui, lei, loro, cosa che non credo tu faccia perché sembreresti uscito dal 1800 ahahah! Secondo me, bisognerebbe vivere lo studio dell'italiano, ma anche delle altre lingue, con maggiore relax, provando a parlare e sbagliando. Fa tutto parte del processo di apprendimento!
@@learningitalianwithmargherita, paragonare l'uso della dizione con l'uso dei pronomi personali "egli, ella, esso, essa" è fuori luogo, definitivamente. Innanzitutto, c'è un "neostandard", rappresentato dal DIPI, che favorisce pronunciare alcune parole in modo "moderno" (es."dzuchhero" invece di "tsuchhero", "Giòrgio" invece di "Giórgio", "coza" invece di "cosa"), quindi la dizione non è una cosa "vecchia", "antica" che non segue le tendenze linguistiche della lingua. Ormai il neostandard è ampiamente utilizzato dai professionisti della voce. Peraltro, sentiamo l'italiano in dizione nel teatro, nei film e cartoni animati doppiati, nella radio, ecc. ma non sentiamo i pronomi personali "egli, ella" (sicuramente li leggeremo in alcuni libri, anche alcuni recenti più formali o anche nel linguaggio burocratico, ma non li sentiamo mai). Inoltre se cerchi "dizione" nel TH-cam vedrai che c'è una rinascita dell'interesse nella dizione, con tantissimi nuovi video sul tema (e che insegnano la dizione tradizionale, anche con "tsucchero" e "Giórgio"! Ma con la s intervocalica sempre sonora, come nel neostandard) che vedo un futuro con più dizione e non con meno; d'altra parte, non vediamo una rinascita dell'uso di "egli, ella". Per finire, non è sempre una cosa cosciente che le persone facciano attenzione a un accento strano, anche se non vogliono farne attenzione, ed è esattamente perciò che i professionisti della voce imparano lo standard, una pronuncia neutra.
@@DanielLagunaIHS capisco il tuo punto di vista e lo rispetto. Stiamo parlando di un argomento molto complesso e tanti professionisti hanno idee differenti. La situazione linguistica e socioculturale dell'Italia è estremamente variegata ed eterogenea, tant'è che risulta difficile generalizzare e parlare di uno standard (che sia fonetico, lessicale o quello che preferiamo). Ci sono studi di sociolinguistica molto interessanti a riguardo e inviterei tutti i parlanti avanzati a darci un'occhiata. Intanto, ti ringrazio per questo scambio di idee e ti auguro il meglio per il tuo percorso linguistico! 🍀✨
Grande Davide, splendido lavoro! Spero che i miei vocali ti siano stati utili almeno in parte! :)) È fantastico come tutte le pronunce milanesi in questo video mi facciano in un certo modo sentire... a casa!
Ciao a tutti. Grazie mille Davide! E volevo dire che sono tornato dal Milano poco fa. E ho sentito proprio quella cosa che hai detto su "sh" e "s". Quando ho sentito questa cosa due o tre volte, ho subito pensato "ok, questa differenza tra pronuncia di suono "s" è una particolarità di milanesi. Molto interessante!" E anche tuoi video, molto interessanti. Ti ringrazio. Tutti, scusate, se mia maniera di scrivere in Italiano non è abbastanza precisa.
Ciao! Da milanese mi pare che tu abbia detto (dètto) delle cose molto corrette e puntuali, e che tu abbia scelto (scèlto) anche dei buoni esempi di parlanti. Mi permetto (permètto) di fare qualche integrazione: 1. la E davanti a M, N + consonante spesso è nasalizzata, tipo [ẽ]: questo si sente molto bene, per esempio (esẽmpio), nel modo di parlare di Elio, di Faso, di Berlusconi (ma anche come parlo io!). In alcuni tipi di accento molto caricati c'è un po' di nasalizzazione anche della A, per esempio in parole come "tanto, grande". 2. oggi ci sono un po' di oscillazioni di pronuncia, che non dipendono solo dal divario generazionale: per esempio si può sentire spòso e spóso, giòstra e gióstra, giòvane e gióvane (anche se in questo caso le forme in ó sono più genuine); invece la stragrande maggioranza dei giovani dice ormai quésto e quéllo come nello standard (la generazione mia e di Fedez forse è l'ultima a usare quèsto e quèllo). 3. riguardo alla pronuncia scempia di GN, GL, SC, Z ti posso dire che nelle nuove generazioni si vede un certo adattamento allo standard soprattutto per GL (aglio, meglio, foglio), mentre la situazione è un po' più "ballerina" per GN e Z (specie per chi proviene da famiglie milanesi/lombarde "autoctone") e ancora molto "settentrionale" per SC (da questo punto di vista Miss Keta forse non fa molto testo). 4. per la "esse spagnola": qui dipende (dipẽnde) un po' dalle persone: io la uso tranquillamente, e così (mi pare) molti coetanei, soprattutto maschi: le femmine (fèmmine) forse tendono (tẽndono) a una maggiore affettazione. 5. fra le persone che hai presentato nei video, ho notato che la Viscardi ha un tratto un po' eterodosso, ossia la pronuncia /ts/ di alcune S dopo consonanti liquide o nasali: se ascolti, dice quasi "responZabilmente" (minuto 5:19), "fondarZi" (minuto 9:43). In linea di massima direi che si tratta di un suo particolare idioletto, magari dovuto alle origini famigliari o a chissà cos'altro. 6. il Milanese Imbruttito è inaffidabile! Dà un'idea molto, molto, molto caricaturale della cadenza (cadẽnza) milanese, con un sacco di espressioni e di modi di dire che in realtà non usa nessuno, e che vengono usati per intrattenere e far ridere (generalmente chi non è di Milano, sospetto). 7. sesanta per sessanta è ancora relativamente diffuso (io lo dico così), ma si possono sentire anche cose come pasaggio, pasatempo, interesante, dòcia, quatòrdici. 8. nelle generazioni più anziane (e in provincia) c'è un discreto "indebolimento" della V, che talvolta diventa quasi una W: non è raro sentire cose come la(w)orare, la(w)are eccetera. 9. il fatto che tu abbia messo (mèsso) Cattelan è interessante, perché lui non è di Milano ma di Tortona: infatti l'accento di tipo milanese ha un'estensione che va oltre la città di Milano: ossia buona parte delle province di Milano, Monza, Como, Varese, parte di quella di Lecco, e poi Pavia, Novara, parte di quella di Verbania e di Alessandria, e forse anche porzioni di Vercelli e persino Biella. Complimenti per il video, in ogni caso!
Ottimo commento! La maggior parte delle cose che hai menzionato le sapevo o le ho notate anch'io ma ho deciso di non includerle nel video per motivi di brevità. Alcune sono integrazioni preziose che solo un autoctono con un orecchio fino poteva fare, quindi ti ringrazio! Interessante quello che dici sulla pronuncia dei dimostrativi e sulla pronuncia delle consonanti autogeminanti. Alla 8 non avevo mai pensato, ma ho capito cosa intendi, credo. Ah, non sapevo che Cattelan fosse di Tortona, quella è stata una svista bella e buona... Non so davvero come sia stato possibile, perché controllo sempre la provenienza geografica delle persone che prendo ad esempio di un dato accento. Boh 😅 comunque sì, i fenomeni descritti valgono anche per il suo accento e per varie aree del nord; tuttavia sarebbe stato meglio scegliere un milanese autoctono per esemplificare il milanese 😅
Io sono svizzero (di lingua tedesca e francese) che ha imperato l'italiano a scuola. Poi, sono spesso in Italia, soprattutto vicino di Domodossola. Ci sono anche molto italiani che vivono vicino di me, ma quelli sono piuttosto del sud (Calabria, Puglia, Sicilia). Per me a molto più comodo è naturale di pronunciare il 'béne' milanese che il 'bène' standard.
bel video! io sono brianzola. Confermo tutto tranne NEI/FINCHE/POICHE che pronuncio néi/finché/poiché. Per quanto riguarda l'accento, io insegno italiano L2 (a stranieri residenti in Italia) e ad ogni corso mi convinco sempre di più che sia più pratico per loro approcciare la lingua con un accento del nord rispetto ad uno del sud. E questo perchè, vocali a parte (che cambiano comunque da regione a regione), le consonanti sono più fedeli allo standard e,, non meno importante, non c'è raddoppiamento fonosintattico (sentire un ucraino dire scinquescento o vabbène è un'esperienza divertente ma solo la prima volta ;-) ) Bellissimo video, complimenti!
Il lombardo dell'est è cosa diversa da quello dell'ovest. Bergamo e Brescia hanno una intonazione che ricorda la cantilena veneta e tedesca. A ovest varia dal brianzolo al pavese che é un milanese parlato con una leggera intonazione di Emiliano. Oggi c'è una standardizzazione dell'italiano milanese da Como a Tortona, da Monza a Novara la parlata è unica. Resta una curiosità. Nell'attuale italiano milanese della Lombardia ovest di cui sopra, la esse squillante e non più bolognese come quella di Berlusconi è stata portata dai meridionali. A Milano un milanese su 3 ha un parente del sud
Da bergamasco (quasi al confine con Milano) confermo. Pur avendo un'intonazione più marcata e caratteristica rispetto al milanese, il bergamasco (inteso come accento e non come dialetto) rispetta di più lo standard soprattutto per la pronuncia della E che da noi non è sistematicamente chiusa in sillaba aperta (da noi c'è il telèfono con è aperta) e nemmeno nei suffissi in ènte ènza che nel bergamasco sono aperti come nello standard (cosciènza, apparènza, perdènte) anche se è difficile trovare il confine di questo fenomeno. Il 'marchio di fabbrica' di noi bergamaschi è la pronuncia chiusa di parole come mòto, tòpo e fòto che in tutta Italia si dicono con ò aperta e la pronuncia di Marzo come MarDZo.
I dialetti (lingue) lombarde occidentali e orientali sono riconosciute come due sottofamiglie diverse, che influenzano anche l'italiano parlato in quelle aree, che infatti suona diverso. Il confine è l'adda, che era anche il confine del ducato di Milano con la repubblica di Venezia-non dimentichiamoci che i due pezzi di Lombardia sono rimasti politicamente separati per secoli.
Bel videino interessante la fonetica delle vocali.. Io sono Biellese, quindi piemontese nord/orientale.. Noi parliamo piemontese ma abbiamo e diciamo le vocali come i lombardi! Negli anni Biella ha sempre guardato verso la Lombardia visto che le fabbriche tessili lavoravano per la moda milanese! Magari è per quello! Infatti il Torinese ed il Cuneese sono molto diversi da noi come accento. Ciao grande
Ti dico, sono di Milano e studio dizione, qui a Milano siamo abituati a dire “Perchè” con la È aperta, ma invece le altre parole come “Finché, Purché, Giacché ecc…” le pronunciamo con la É chiusa… Siamo proprio coerenti 😂😂😂 Tra l’altro ti segnalo anche la nostra coerenza nel dire “Mattéo” e poi “Mattèi” e anche “Gli Dèi” e poi “La Déa” 😂
Ciao Davide, sono vietnamita e sto studiando italiano. Il tuo video è interessante. Ci sono anche 'e' /è/ e 'ê' /é/ in nostra lingua, ma sono più dificili con i tonni, esitono 'e' 'é' 'è' 'ẻ' 'ẽ' 'ẹ' e 'ê' 'ế' 'ề' 'ể' 'ễ' 'ệ' =)))
Notavo una cosa. Quando a Milano o dintorni una persona, specie una ragazza, pronuncia correttamente le vocali chiuse a differenza dei suoi concittadini (quésto, stésso, etc) viene visto come segno di eleganza. Al contrario se pronuncia con la e aperta una parola che a Milano si dice con la e chiusa, viene guardata con meraviglia, come se arrivasse chissà da dove
Ahahahah…..sto ridendo da solo come un piirlaaa neh! Pensa che io e mia moglie quando andiamo in altre regioni ci siamo sempre chiesti, ma “questi come cazzo sanno da dove proveniamo”…..Risentendo al rallentatore le interviste mi sono scompisciato dalle risate . Il problema sarà adesso che cercherò di correggermi facendo ancora più casino!
Hai giustamente parlato principalmente di fonetica, ma ci sono due milanesismi per i quali uno dovrebbe essere processato per crimini di guerra al tribunale dell'Aia: cioè SETTIMANA PROSSIMA (o scorsa) senza l'articolo determinativo, e PIUTTOSTO CHE come sinonimo di oppure. PS sono del nord anch'io e tutt'altro che un purista, ma queste due cose non riesco a farmele andare giù. Mi urtano molto di più dell' uscire transitivo
Давиде, ты просто талантище! Создаешь такой крутой контент и подаешь его весело и с юмором - от всей души желаю 100 000 подписчиков, а потом и миллион 🔥👏 надеюсь, что будет праздничное видео по этому поводу!
È curiosa la storia del raddoppiamento, io l'ho scoperta proprio da questi video e dai video di alcuni doppiatori. Personalmente l'avevo sempre considerato un fastidioso elemento del romanesco, e anche quando lo sentivo nei doppiaggi pensavo "ecco cosa succede a usare sempre solo doppiatori romani". Avrei giurato che fosse giusto il mio NON raddoppiare mai. Poi ho scoperto di aver vissuto tanti anni nel torto...😂
Auguri per il video, Davide! Potresti far uno specifico sul l'italiano parlato nel Veneto, prego. Te lo dicco perche la lingua veneta (od i dialetti veneti) è ancora molto utilizzato da noi, veneti (nati nel Veneto od emigrati dalla regione). Grazie!
PS: Parlo meglio il veneto, ovviamente, del'italiano ufficiale, poichè sono un "figlio" delle grandi migrazioni venete. Quindi, scusa se non scrivo molto bene qui!
Da italiano vissuto 10 anni in Toscana con genitori non toscani e 15 in Lombardia mi suonano come familiari quasi tutte le pronunce possibili con vocali aperte o chiuse, e penso anche di fare fatica a distinguere i suoni...
Io sono di Bologna e l' inflessione regionale sull'apertura delle vocali, da Nord a Sud, la avverto ma non mi "stupisce" perchè bene o male ce l'ho nelle orecchie. Eccetto quella dei Sardi, ecco, quella mi sorprende sempre.
Dimmi che ami a Roma senza dirmi che ami a Roma Milanese ha detto béne: Tu è bbbèneeeeeeeeee😂😂😂😂 Ottimoooooo video adoroooooooo continua farli di più sono sempre belli
Sono canadese di origine Sud americano. Credo che per me pronunciare le (e) chiuse e piu facile che aperte. Amo la lingua italiana e cuasi ogni notte vedo I tuoi video per imparare italiano. Grazie
Ciao Davide, come sempre interessantissimo il tuo video, la pronuncia delle vocali chiuse mi ricordano alla pronuncia dei tedeschi quando imparano l’italiano perché parlano sempre per esempio ‚bene‘ chiuso😅
Ciao Davide grazie del video interessante e anche divertente. Il "taac" dai miei nonni non l'ho mai sentito, e il milanese lo parlavano, nonchè inolter una pronuncia molto meno musicale della cantilena che è diventata celebre come "italiano milanese". Credo che sia molto cambiato negli ultimi anni. In particolare penso si sia diffusa la parlata della provincia, piuttosto di quella cittadina, meno "cantata".
Per lavoro parlo con molti clienti di tutta Italia, i milanesi come altri lombardi non hanno un accento prevaricante come per altre parlate, ma al mio orecchio, sardo, la parlata più neutra, senza inflessione particolari così come per ritmo e intonazione, la trovo nei friulani e specialmente nei triestini, ma forse è solo il mio orecchio a sentirla tale
Always good to learn the phonetic distinctions between regional variations of a language. Now moving further North, North West to the Swiss and Italian Border Regions, what more distinctions do we have there? And then traveling into Switzerland how does the Italian Language differ there? I ask, because that is my interest in learning Italian more so. That way I can switch between speaking and understanding the Swiss-German Dialectals in the bordering Kantons of Switzerland and also learn how well Italian is used in other parts of Switzerland. Roto Romanch and the French Language learning will have to wait for another day.
There aren't any major distinctions moving towards Switzerland, because you won't be leaving the Western Lombard linguistic region which also includes the Ticinese language spoken in Switzerland. The language substrate is the same Gallo-Italic one, so the standard Italian spoken there is also more or less the same, phonetically. There are only small differences. On the other hand you'll find bigger differences moving east from Milan, as soon as you enter the Eastern Lombard region (roughly corresponding to the provinces of Bergamo and Brescia).
@@SR-kh6yq Thank You for that information. I will do some research of looking for linguistic maps of the Italian Language for the Italy and the surrounding areas. The areas seemed to have had a number of political changes over the centuries and fixed borders were not well established until after the Napolianic Wars, much like the Hapsburg Empire and its affects on the region with changes in culture, language usages etc. over the centuries.
A Milano esiste anche una cadenza diversa, quella delle periferie, che risente della presenza di molti meridionali immigrati negli anni '60. Abatantuono nel suo personaggio creato dall'attore Porcaro, esasperava l'accento.
@@malarobo Ehh *ni* ecco, nel senso che è un accento milanese ma influenzato leggermente da quello meridionale, credo che la maggior parte della gente che parla con questo accento abbia magari genitori o parenti vicini con cui è cresciuto del sud ma allo stesso tempo sia cresciuto in Provincia o periferia e abbia preso la parlantina milanese così ed è per quello che hanno l'accento che io chiamo "milanese ambiguo".
Sono milanese e devo darti ragione su molti aspetti. E' verissimo che le "e" e "o" le sballiamo tutte! Così come la cadenza che è riconoscibilissima: già se vai a Piacenza ti riconoscono subito se sei di Milano o dei dintorni. Su altri punti, francamente non sono molto d'accordo. E' vero che la gente anziana o che sta più nei paesi a volte fa fatica a raddoppiare alcune lettere o digrammi, però, parlando di gente diciamo under 60 la pronuncia è praticamente la stessa dell'italiano standard. Forse un tempo, per via dell'influsso dialettale, la distanza con l'italiano "standard" era più marcata. Ora di fatto è ridotta alle vocali aperte o chiuse e alla cadenza, diciamo, tipica.
la pronuncia raddoppiata nell'accento milanese che potremmo dire "innovativo" è arrivata sicuramente per GL, parzialmente per GN e Z (ma io di gente di Milano che dice "azzione" come nello standard non ne conosco moltissima), sicuramente non per SC (nassce, cosscia, pessce non sono ancora sbarcati sul Naviglio). Allo stesso modo non esiste il raddoppiamento tipo che ffai, a mMilano (chi lo fa viene subito riconosciuto come non milanese)
@@pietrocociancich330 boh, francamente a me non risulta, poi magari dipende molto dalle persone che parlano. Gente come Berlusconi o Moratti in effetti la "z" si può dire che neppure la pronunciano!
Da milanese, legato al modo tipico di parlare della città, ti faccio i complimenti per il video esplicativo corretto e dettagliato. Però per alcune parole faccio eccezione, e alcuni amici me lo fanno notare. Per esempio dico meglio, con la E aperta e perchè, poichè, benchè, bicicletta, maglietta, scatoletta, felpa, orecchio, apparecchio e simili, con la E chiusa.
Azzardo a dire che l'italiano del Veneto abbia almeno metà delle distorsioni che coincidono con quelle della variante milanese, e infatti in moltissimi esempi di questo video io (veneto) mi riconosco nella pronuncia milanese.
Buon lavoro! Direi che l’accento standard e probabilmente l’accento più facile per uno straniero a capire per quanto riguarda qui in grande britanna sarebbe l’accento meridionale. Parlano più lento e più chiaro in rispetto agli altri accenti britannici.
Maybe it happens in many languages, older people usually don't have perfect teeth, sometimes they lisp more the S. Younger people get perfect -and white- crowns. Even I need to fix one tooth or two, because I am lisping a little bit, also the F is more and more difficult to pronounce.
It is not for that. In Milan the old people say it because they also speak the dialect that has this phonetic peculiarity, while the young people who no longer speak dialect in Milan are losing this characteristic. In other italian regions, like Romagna, young people use a "s" even more dark. (In european northern spanish all people use this type of "s", not only old people).
Ciao Davide! Proprio per me è abbastanza difficile riconoscere gli accenti, e forse l'unica cosa che sono in grado di fare è determinare se si sente l'accento del Nord oppure del Sud. Però mi capitava di ascoltare i milanesi che parlavano sia online che dal vivo, e devo dire che questo accento mi sembrava molto facile da capire, il che non vale per gli accenti del Sud d'Italia. Per me è nuovo che l'accento di Milano è così lontano dall'italiano standard, perché priva pensavo che fosse uno degli accenti più "neutri". Grazie per il video!)
Ho appena capito che imito l'accento milanese quando provo di parlare, anche se ascolto molti video in italiano standard. Mi sembra più facile che l'accento neutro. Forse perché ho visitato Milano più d'altre città italiane.
Sei tu l’esperto in linguistica, ma direi che le vocali a Milano sono le dirette conversioni di quello che fu il milanese un tempo. Basta pronunciare il classico “va ben” per rendersi conto che quando è stato introdotto l’italiano standard non abbiamo che aggiunto la “e” allo stesso suono che avevamo prima (per intenderci quello del mazzolin di fiori: “…e bada ben, che non si bagna” ). Curiosità, quando prenoto un ristorante e non sono in Lombardia non posso usare il mio cognome (Molteni) perché con la pronuncia Lombarda il restante 50m circa di italiani non riesce a trascriverlo - trovo dunque le trascrizioni più disparate. E va’ a spiegare come si prouncia Como o Lecco… Grazie per il video interessante!
Molto interessante; tra l'altro pensavo che il milanese giocasse quasi tutto sull'apertura delle "e" mentre tu hai passato in rassegna tutte le vocali. Su una cosa ho un po' di perplessità: hai presentato la mancanza del raddoppiamento come una caratteristica milanese/settentrionale che deroga alla regola generale, mentre a quel che ne so è la regola dell'italiano; in tutto il centro-sud infatti dicono "ho(d)detto", "vai a(l)letto)" ecc. ma non è corretto.
Si per un straniero si sente l'accento milanese (ma parlo provenzale comunque no so se sono veramente come un straniero...), e io mi piace, conoscavo il canale l'imbrutito, mi piace magari perché è piu regurare come dicevi.
Grazie come sempre ai membri del Club per il sostegno! Il PDF e un podcast esclusivo di approfondimento saranno presto disponibili su Patreon: www.patreon.com/podcastitaliano
Audio e PDF: www.patreon.com/posts/come-laccento-di-57874184
Qui trovi la mia playlist di pronuncia italiana e accenti: th-cam.com/play/PLoc5VhW1AsCwOv-JxKHB_HqbBvqK06BAI.html
Superinteressante, Davide!
Linguriosa segue Davide!!? È fantastico! Siete due splendidi interpreti delle rispettive lingue, spagnolo e italiano, bravissimi a tutti e due. 😉
Linguriosa! 😃 Todavía estás en Bologna?
Estas soltera?
Grazie, Dorotea (?)
¡Linguriosa!
Sono della provincia di Milano. Ti ringrazio perché non avevo mai riflettuto su queste cose che mi sembrano naturali. Una considerazione: basta con questo Taaac! , è stato usato solo da Pozzetto in un film e portato alla fama ma non è possibile sentirlo tutte le volte come baluardo della milanesità. Inoltre "nei" la pronuncio chiusa, e anche poiché e finché
Vabbe ma ognuno ha una, I sardi hanno AIO! I torinesi NEH, I toscani "la coca cola con la cannuccia corta corta", I veneti porco d- ah quello non è un gergo veneto comune, vabbe, comunque hai capito lol
@@Hikaeme-od3zq "Neh" lo diciamo anche a Milano
@@masterjunky863 Si lo so, son di provincia, ma è molto più divertente quando lo dice un Torinese xD
@@Hikaeme-od3zq si scrive Ajo, e significa "Andiamo/muoviti"
Non esiste più la provincia di Milano. È stata soppressa con la legge 56/2014 (dunque un bel po' di anni fa) come tutte le province i cui territori coincidevano con quelli delle neo-istituite città metropolitane. Rimangono invece le altre province.
Secondo me, l’accento milanese è uno degli accenti più facili da riconoscere…forse perché la stragrande maggioranza degli italiani che seguo su TH-cam sono di Milano-i milanesi sono ben rappresentati qui! Ottimo video, Davide…hai fatto molta strada da quando ho cominciato a seguirti (stavi appena cominciando il canale). Adesso sei quasi arrivato a 100k iscritti e sono davvero fiero di te!
Caro Andrew, da italiano appassionato di fonetica, fonologia, intonazione, dizione, lingue e chi più ne ha più ne metta, mi permetto di dire Davide è davvero fenomenale. L'ho conosciuto qui su YT tramite la mia ragazza. Una bomba.
@@naturamico hai ragione, lui é davvero eccezionale!!!
Anche quello Napoletano è riconoscibile
Sono d'accordo con te
Ma quanto mi ha fatto ridere questo video! 😄 Ho imparato Italiano a Milano negli anni 90 e sto provando di impararla di nuovo, 20+ anni dopo (vivo a Vancouver, Canada dove nessuno lo parla!). Ho appena trovato il tuo podcast e canale, e mi ha fatto troppo piacere!! Amo la lingua e mi manca Italia tantissimo. Grazie mille (anche perchè adoro l'accento Milanese!).
Ho imparato l'italiano...
Mi manca l'Italia ...
Billie Lea, in italiano gli aggettivi geografici si scrivono con l'iniziale minuscola.
Grazie mille Davide per questo analisi acuta dell'accento milanese. Imparo l'italiano da due anni e mezzo e guardando canali diversi su TH-cam comincio poco a poco a distinguere i diversi accenti.
Saluti cordiali dalla Francia.
😃🇮🇹🇫🇷
Ma sei un genio!! Grazie mille!! Sono argentina e , dio mio, devo nascere altra volta per riuscire a distinguere una vocale chiusa d'una aperta! Saluti a tutti!!!
Bel video! Come persona milanese non avevo mai notato la mia parlata finchè non ho cominciato a viaggiare in Italia, ma perfino all'estero! In pratica parlo come il Berluska.
La cosa è bizzarra, perché fin da piccoli siamo costantemente esposti alla tv eppure acquisiamo l'accento della regione in cui viviamo dalle persone intorno.
Il mio cruccio sono le "e" aperte e allungate. Dico calzeetta, apeerto e riesco perfino a dire anteenna!
Vivendo per un periodo in UK gli unici pochi italiani che frequentavo erano tutti non lombardi. Anche persone conosciute da poco, appena aprivo bocca mi dicevano: milanese!
A volte entravo in una stanza e dicevo per esempio: Oggi c'è veeento!
E tutti in coro, napoletani, romani e trentini mi rispondevano: fiiigaaaa!
🤣
Ahahahah, mi hai ricordato il pezzo di stand-up comedy di Luca Ravenna sull'accento da Miss Keta, se non l'hai guardato vai a guardarlo 😂
@@PodcastItaliano Fatto 😄
Beh le reti Mediaset hanno un italiano standard molto discutibile.. Diciamo che parlano italiano con accento milanese (e sarebbe strano il il contrario essendo una televisione lombarda con diffusione nazionale). Quindi, seguendo quei programmi, si impara facilmente l'accento lombardo.
Vento in italiano standard vuole la "e" aperta (vènto). Immagino che tu lo facessi con la "e" chiusa visto che è seguita da una nasale (n).
@@UDG2000 eh mica tanto. Sì, forse assomiglia più al milanese che ad altro, ma ti assicuro che la parlata della gente comune è ben più calcata di quella di Mediaset che in realtà sembra più un ibrido italo-milanese😂
Insomma, grazie per aver spiegato la pronuncia CORRETTA (quella di Milano)!!! :D Io ho pronuncia lombarda, pur con qualche elemento veneto per motivi biografici, e non la cambierei per NESSUN MOTIVO con quella peninsulare, cosiddetta "standard" (tanto in Italia lo "standard" non lo segue nessuno meno i doppiatori ed attori di teatro).
Eres mi youtuber italiano favorito, saludos desde Perú🇵🇪🇵🇪
Questo video mi ha aiutato a capire e sentire meglio la differenza fra le vocale aperte e chiuse. Grazie Davide!
Hello Davide! As a native French speaker I notice that the accent of Milan (especially on the é and è) matches very often with the French pronunciation of the cognate words you gave as examples in the video 😊 Must be some relations I believe given the proximity of the regions !
Indeed, the continental part of Italy north of the La Spezia-Rimini line was known to the Romans as Gallia Cisalpina, and before the Romans came, people there spoke a gallic language.
I was just going to write something very similar about us german speakers. If I did not know the standard pronunciation of é or è in an italian word I would tend to choose the Milan variant. It sounds more probable or "familiar"/"natural" to german ears.
Actually, the dialect spoken in Milan and in Lombardy in general sounds SO MUCH like French.
In milanese dialect, some words are from french, for example strawberries are 'magiuster', or 'busciun' for item for closing a bottle.
@@leporello7 I used to teach German in Milan and the students from Milan had a much easier time learming German than students from other parts of Italy because of our pronuncuation (we also have the ö and ü sounds in our dialect)
Pazzèsco ahahah io sono di Milano e non sai da quanto tempo cercavo un video del genere. Se parli con questo accento, non lo percepisci ma sai che gli altri lo sentono 😂
Io me lo sento eccome
Io sento il mio accento Milanese dopo una settimana che sto da un'altra parte
Io sono di Torino e l'accento milanese, quando è molto accentuato si intende, lo trovo insopportabile. Naturalmente suppongo che ai milanesi faccia lo stesso effetto l'accento torinese. Ma per entrambi sottolineo appunto "se molto marcato", perché invece quando non lo è trovo che i due tendano persino ad assomigliarsi e a non darsi così fastidio reciproco
Neanche io lo sento, ero seriamente convinto che la mia pronuncia fosse senza accento. L' unica cosa ho sempre detto néi non nèi
Vi assicuro che da toscana sento benissimo sia milanese che torinese, anche quello che considerate "non marcato". 😅😅
Bellissimo! Sono milanese di origine veneta e ricordo che da ragazzo, quando andavo in vacanza in Veneto, i miei parenti di là imitavano scherzosamente il mio accento che io, su me stesso, non percepivo. Ebbene ora me ne sono fatto un'idea ancor più chiara.
Ciao da Milano! Ho sempre creduto che il mio modo di parlare non fosse poi così tanto differente dall'italiano standard, almeno rispetto, ad esempio, al napoletano o al veneto... Anche nel tuo video, quando mostravi gli spezzoni di Fedez, Sofia Viscardi ecc. non riuscivo a identificare quell'intonazione di cui parlavi. Riuscivo invece quando eri tu ad imitare la cadenza milanese. In ogni caso, bellissimo video come sempre!
L'intonazione milanese degli spezzoni è chiaramente identificabile. Il parlante milanese tende a inserire questi svolazzi verso l'alto a fine parola o fine frase, che talvolta rovinano davvero l'eloquio.
Fidatevi, le e si riconoscono subito, ormai sono sdoganate anche nella musica (con tutti i rapper milanesi), è quasi un marchio di fabbrica . Te ne accorgi (se non sei milanese) quando in tv usano l'accento milanese al posto dell'italiano standard, ricordo l'orrore qualche anno fa con una bimba che diceva "le sottilèètte"
Il napoletano e il veneto sono altre lingue. In questo video non si parla del dialetto milanese (che fa parte della lingua lombarda), ma dell'italiano parlato a Milano. L'italiano parlato a Napoli è molto più vicino allo standard rispetto a quello parlato a Milano. Voi siete convinti del contrario perché vi credete superiori… Si chiama presunzione.
Come sempre non si può discutere di queste cose senza la solita polemica
ti assicuro che per quanto riguarda le vocali i milanesi "sbagliano" quasi sempre. I I vostri "talloni d'Achille", in particolare, sono la vostra "e" e la vostra "o". E' molto marcato l'accento di chi parla "l'italiano di Milano"
molto interessante questi video di accenti italiani!! sarebbe figo averne di più
grazie per il tuo lavoro, Davide 🙏🙏
Bravo, bravo, bravissimo. A parte la tua articolazione e dizione pressoché perfette, hai azzeccato in pieno tutto. E da appassionato e professionista part-time della voce ti dico che spacchi: il miglior video del genere mai visto fino ad ora. Grandissimo.
Grazie, Massimo!
Ottima analisi!! Potresti realizzare un video sull'accento torinese, in particolare sull'intonazione?
Vivo a Milano da 10 anni, solo adesso ho capito quanto fortunata sono. Non ho l'orecchio, perciò l'accento milanese che secondo me è più neutrale e senza sbalzi è l'ottimo per me. grazie per il video
Buona sera Davide!!! Amo moltissomo milanesità in generale!!!!)))
Io sono uno dei cosiddetti camaleonti della pronuncia. Cerco sempre di bluffare e farmi percepire come uno del posto quando mi sposto. Userò questo stupendo video per perfezionare il mio Milanese. Grazie 🤩
Davide, sei quasi a 100 mila iscritti... che dire meritatissimi e mi dico onorato di essere uno di questi
Arriva la targa di TH-cam (e se non la meriti tu non so chi la meriti)!
Da milanese, ho trovato questo video molto interessante.
Solo un’osservazione: io dico sèi, ma il plurale di néo è sempre stato néi (o almeno, io lo pronuncio e in zona l’ho sempre sentito così).
Secondo me poi altre cose che tendiamo a fare a livello fonetico sono:
-vocali toniche allungate (fòorte, forchèetta, pòosto, néero, sincéero…)
-vocali più nasali rispetto all’italiano standard (ad esempio in parole come vENto, sEMpre, ecc.)
-una V più debole o morbida rispetto all’italiano standard, che a volte quasi si perde quando è tra vocali
-una A più scura, che sembra quasi una O molto aperta (andando verso la Brianza), oppure una A molto aperta, specie in posizione tonica (es. ‘che figæta’)
-una I più chiusa, quando corta, che sembra quasi una é (es. ‘non è mIca buono’)
Per riassumere il tutto, finisco col dire che da alcuni miei conoscenti milanesi ho sentito pronunciare l'intercalare più comune a Milano qualcosa come [ˈf:ʰɪ:ɡæ].
Anch'io dico néi (sono ticinese)
Qui a Genova abbiamo parecchie cose in comune (es le vocali nasalizzate, da alcuni miei amici umbri ritenute ridicole) ma le "e" tendiamo a chiuderle anche di più. Diciamo "sémpre", béne, ma anche "quésto, perché etc.
Alcuni pronunciano la "s" come se fosse retroflessa, come in greco (a metà fra /s/ e /š/).
Ci sono anche dei veri e propri burini che, abituati a parlare in dialetto, si scordano che in italiano esistono le consonanti geminate, quasi inesistenti in genovese (italiano: palla, genovese: păla, italiano con accento genovese: păla). Fenomeno presente anche in spagnolo
io dico néo e nèi (come européo ed europèi)
@@pietrocociancich330 io decisamente européi
@@Flavio06626 anche in lombardo le geminate non esistono
Io abito in provincia di Milano e sono sempre stata curiosa se parlavo 100% o no con l'accento di Milano :D
E visto che non ho niente da fare faccio un'analisi 😅⬇️
Sillabe toniche aperte con la e chiusa É 4:22 5:05 ✔️
É+V 6:04 ✔️ * precisazione * le parole con -ei (sei, lei, bei, avrei, dei (le divinità)) le pronuncio con la e aperta È, "dei canti/dei sassi" lo pronuncio con la e chiusa É e "nei" sempre con la e chiusa É
Sillabe toniche chiuse (finiscono M/N) con la e chiusa É 7:20 ✔️
Sillabe toniche chiuse (altre) con la e aperta È 9:04 ✔️ "questo" ❌ con la e chiusa É
E nei monosillabi 10:30 ✔️ "finché" e "poiché" ❌ con la e chiusa É
O 11:31 ✔️ "doccia" ❌ con la o chiusa Ó
Consonanti 13:03 ❌ perchè sono giovane
Stessa cosa per le doppie 13:47 ❌ ⬆️
No del raddoppiamento fonosintattico 15:07 ✔️
/S/ 15:58 ❌ come per le consonanti e le doppie
/S/ tra vocali 16:23 ✔️
16:58 non ci ho mai fatto caso ma penso ✔️
M che figata di video! Molto interessante Davide, mi è piaciuto tantissimo! Anche molto divertente il tuo doppelgänger 🤣
"Solo cambiando le vocali sembro già più smart" mi hai fatto pisciare dalle risate!!!!
le tue imitazioni sono molto divertenti 😂, grande video! 👏👏👏
aspetto un prossimo video sull'accento veneto!
Ciao Davide! molto utile questo video... grazie mille, saluti dall'Uruguay 🇺🇾🇮🇹
Io da milanese sto notando che negli ultimi anni l'accento milanese stia cambiando, soprattutto come intonazione. Da quello di Moratti o di Pozzetto a quello dei diciottenni di oggi c'é molta differenza. Eppure anche quello di oggi é ben identificabile.
Pozzetto ha l'accento dei laghè 😉
Sembra lo stesso ma io lo sento lontano un chilometro che non è di Milano.
@@javelinpussy Si Pozzetto da piccolo ha vissuto a Gemonio perché la famiglia era sfollata da Milano durante la guerra, ma dall'adolescenza la maggior parte della vita è stato a Milano, quindi si forse qualcosa di laghé ci sarà, ma non completamente laghé, probabilmente qualcosa. Del resto ogni paese anche a 5km di distanza ha delle piccole differenze di accento.
Comunque volevo dire che quel tipo di accendo milanese, del bauscia del centro diciamo, oggti è praticamente scomparso e ce n'è un altro distinguibile ma diverso.
@@SergioRonchi A me sembra che l'accento di oggi, che generalmente è identificato con quello del milanese imbruttito, sia in realtà brianzolo ( e in realtà, che io sappia, erano loro ad essere etichettati come bauscia). Il vero accento meneghino sta scomparendo ed era molto più "gentile".
Oramai non ci sono più milanesi a Milano, solo stranieri e meridionali
Molte delle "O" milanesi sono più etimologiche rispetto a quelle standard: "spórco" (lat. spurcus); "cóppa" (lat. cuppa o cūpa) "crósta" (lat. crusta), cósto (lat. cónstare da cumstare); pòsto (lat. pŏsĭtus)
È tutto vero quello che hai detto nel video a proposito dell'accento delle vocali e delle doppie foniche non scritte, aggiungerei anche che la pronuncia è molto nasale. Nei film viene un po' aumentato l' accento fino all'eccesso, mi viene da pensare al personaggio del "Commenda" nei film commedia. Va detto che a pochi chilometri da Milano a Monza ad esempio, l' accento è molto diverso, meno nasale, cambia anche l' accento. Mentre le province di Milano, Lodi, Varese, Monza sono abbastanza simili, nelle province di Como Sondrio e Lecco si parla con un miscuglio di accenti, simile anche al Ticinese della Svizzera italiana. In provincia di Bergamo e Brescia la cadenza in italiano è completamente diversa dal milanese, le vocali vengono pronunciate come in Veneto.
Le zone di Bergamo e Brescia risentono molto dell'influenza della dominazione veneziana, mentre il resto della Lombardia storicamente è stata più territorio di Milano. Una cosa tipica che senti subito quando lasci le zone di Milano/Monza/Lecco ed entri nella provincia di Bergamo è la pronuncia di parole come "topo", "moto" e "foto", che a Bergamo e Brescia pronunciano con la o chiusa come in Veneto. Ricordo che erano oggetto di prese in giro a scuola per gli studenti bergamaschi...
@@SR-kh6yq Esatto. Da bergamasco confermo. Fóto, móto e tópo. 😅 Tuttavia non credevo fossero diffuse anche in Veneto queste pronunce.
Hola, me parecen interesantes tus vídeos y a pesar de que mi lengua materna es el español, puedo entender gran parte de lo que dices en el vídeo
Che video incredibile, Davide!
Complimenti per lo sforzo nel recuperare tantissimi esempi di tutte le differenze che hai identificato!
Ciao, Davide! Ammiro davvero il tuo orecchio per gli accenti. Sei bravissimo! Io imparo l'italiano da due anni e adesso sono in grado di riconoscere l'accento di Roma e di Milano ma quando è un po'forte. Per me e molto difficile sentire la differenza tra vocali chiusi e aperte...quando lo fai tu lentamente è facile però quando ascolto qualcuno parlare velocemente non riesco a distinguere.
Sì, ti capisco Laura! Però l'obiettivo dei miei video è di aiutarvi a far notare cose che magari prima non notavate :D
Io sono italiano, ma non sento alcuna differenza tra vocali aperte o chiuse.
Anzi, ho sempre creduto che le vocali nella mia lingua fossero solo 5: a,e,i,o,u
In ogni caso ti faccio io miei compliementi, in soli due anni di studio scrivi meglio di molti miei connazionali
@@gianlucalombardi7928 grazie! Sei molto gentile 😊
Io sono italiano (di Parma, che è al nord) e quando ero piccolo non sapevo distinguere, ad esempio, un accento di Roma, di Napoli e di Palermo. Sentivo che erano diversi dal mio ma non sapevo collocarli geograficamente.
Col tempo ho iniziato a chiedermi di dove era un certo accento che sentivo e alla fine li ho imparati, almeno i principali. Alcuni che si sentono più raramente come quelli del Molise o dell'Abruzzo faccio fatica a collocarli (magari ti so dire che sono dell'Italia centrale, ma nulla di più). Ti assicuro che è questione di abitudine e allenamento. 😃
@@massimolisoni4990 devo dire che gli accenti del centro e centro orientale li mischio anch'io tutti senza speranza
Ciao Davide e grazie per il video. Come sempre tutto il tuo materiale è fantastico 🙌🏼👏🏼👏🏼😊
Per una persona che parla il portoghese brasiliano, l'accento di Milano è più facile della pronuncia standard. Un brasiliano ha la tendenza a pronunciare le vocali medie come fa nelle parole (e nelle sillabe) equivalenti in portoghese che sono spesso equivalenti all'accento milanese. Anche devo sottolineare che non ci sono doppie in portoghese, nemmeno "gl" ("lh" in portoghese) o "gn" ("nh" in portoghese) con suono "lungo". Inoltre, questa pronuncia del milanese per "ci, ce" è lo stesso per la "ti" in portoghese (la "ti" ha un suono dolce nell'accento di grande parte dei brasiliani) e quando un brasiliano impara l'italiano normalmente pronuncierà "ci, ce" come nel milanese; lo stesso è vero per "gi, ge" ("di" in portoghese brasiliano, la "d" con suono dolce). Tuttavia, secondo me la scelta migliore per tutti gli studenti d'italiano è imparare la pronuncia standard, che ha le sue regole definite e suona "neutro": tutti gli insegnanti di italiano dovevano imparare la dizione italiana e insegnare lo standard ai suoi alunni.
Ciao Daniel 😊 Sto studiando portoghese brasiliano ed è molto interessante per me la tua riflessione! Però, non sono d'accordo sul fatto che tutti gli insegnanti debbano imparare e insegnare la pronuncia standard. Come Davide ha detto più volte nei suoi video, quasi nessuno parla nella vita di tutti i giorni con una pronuncia standard (se non i doppiatori o gli attori quando lavorano). Secondo me non ha molto senso insegnare qualcosa che non viene effettivamente utilizzato dai nativi. Tutti gli accenti hanno le loro particolarità che gli avvicinano o gli allontanano dallo standard, ma nonostante questo sono tutti autentici e "italiani", senza fare discriminazioni. Una delle caratteristiche principali dell'Italia è proprio la presenza di così tante varietà, tutte belle e importanti allo stesso modo. Cosa ne pensi? 😊
@@learningitalianwithmargherita, non sono d'accordo. Noi non siamo madrelingua quindi non abbiamo un accento autentico da utilizzare. Avere una pronuncia standard da imparare è quindi estremamente utile e salutare, altrimenti la nostra pronuncia diventerà uno strano mischiato di accenti italiani + caratteristiche della nostra lingua madre. Inoltre, imparare la pronuncia standard (lo dico per esperienza) ci porta rispetto e attenzione al contenuto di quello que stiamo dicendo e non al nostro accento "da stranieri". Allora vorrei ribadire: tutti gli insegnanti d'italiano dovevano imparare e poi insegnare la pronuncia standard (se io avessi avuto questa opportunità prima, avrei imparato anche più velocemente, perché non sapere se dovevo dire (ad esempio) "bène" o "béne" mi portava dubbi e insicurezza). Provalo e vedrai che i tuoi alunni parleranno meglio e impareranno più velocemente, perché saranno più sicuri e vedranno dei risultati fantastici nel parlare con i madrelingua.
@@DanielLagunaIHS Mi dispiace molto sapere che alcune persone non ti abbiano portato rispetto per via del tuo accento non perfetto. Imparare una lingua straniera non è facile e bisognerebbe solo mostrare grande stima e rispetto alle persone che ci provano e si impegnano nel farlo.
Pensa che è molto comune anche per tanti italiani mischiare accenti e cadenze diverse. Ciò è dovuto sia a influenze esterne (come la scuola, la città in cui si vive, i social media ecc), che a influenze interne, come la famiglia e i genitori (pensa ad esempio ad un ragazzo con i genitori del sud ma cresciuto al nord, o viceversa).
Non esistendo un vero e proprio standard in italiano, lo studente dovrebbe o scegliere quale accento studiare oppure semplicemente provare a parlare mescolando vocali aperte e chiuse (cosa appunto normalissima!). L'italiano è una lingua antichissima e giovanissima allo stesso tempo: è diventata lingua nazionale recentissimamente ed è quindi normale per la natura storica e socioculturale dell'Italia avere così tante varietà e non avere un vero e proprio standard.
Inoltre, se tu volessi studiare e parlare lo standard dovresti, tra le tante cose, usare i pronomi personali egli, ella ed essi al posto di lui, lei, loro, cosa che non credo tu faccia perché sembreresti uscito dal 1800 ahahah!
Secondo me, bisognerebbe vivere lo studio dell'italiano, ma anche delle altre lingue, con maggiore relax, provando a parlare e sbagliando. Fa tutto parte del processo di apprendimento!
@@learningitalianwithmargherita, paragonare l'uso della dizione con l'uso dei pronomi personali "egli, ella, esso, essa" è fuori luogo, definitivamente. Innanzitutto, c'è un "neostandard", rappresentato dal DIPI, che favorisce pronunciare alcune parole in modo "moderno" (es."dzuchhero" invece di "tsuchhero", "Giòrgio" invece di "Giórgio", "coza" invece di "cosa"), quindi la dizione non è una cosa "vecchia", "antica" che non segue le tendenze linguistiche della lingua. Ormai il neostandard è ampiamente utilizzato dai professionisti della voce. Peraltro, sentiamo l'italiano in dizione nel teatro, nei film e cartoni animati doppiati, nella radio, ecc. ma non sentiamo i pronomi personali "egli, ella" (sicuramente li leggeremo in alcuni libri, anche alcuni recenti più formali o anche nel linguaggio burocratico, ma non li sentiamo mai). Inoltre se cerchi "dizione" nel TH-cam vedrai che c'è una rinascita dell'interesse nella dizione, con tantissimi nuovi video sul tema (e che insegnano la dizione tradizionale, anche con "tsucchero" e "Giórgio"! Ma con la s intervocalica sempre sonora, come nel neostandard) che vedo un futuro con più dizione e non con meno; d'altra parte, non vediamo una rinascita dell'uso di "egli, ella". Per finire, non è sempre una cosa cosciente che le persone facciano attenzione a un accento strano, anche se non vogliono farne attenzione, ed è esattamente perciò che i professionisti della voce imparano lo standard, una pronuncia neutra.
@@DanielLagunaIHS capisco il tuo punto di vista e lo rispetto. Stiamo parlando di un argomento molto complesso e tanti professionisti hanno idee differenti. La situazione linguistica e socioculturale dell'Italia è estremamente variegata ed eterogenea, tant'è che risulta difficile generalizzare e parlare di uno standard (che sia fonetico, lessicale o quello che preferiamo). Ci sono studi di sociolinguistica molto interessanti a riguardo e inviterei tutti i parlanti avanzati a darci un'occhiata.
Intanto, ti ringrazio per questo scambio di idee e ti auguro il meglio per il tuo percorso linguistico! 🍀✨
perfetto come al solito saluti dall'Indonesia
Orgoglioso del mio sguaiatissimo accento MENEGHINO - INTERISTA. MASSIMO - MILANO CORSO SEMPIONE
Grande Davide, splendido lavoro! Spero che i miei vocali ti siano stati utili almeno in parte! :)) È fantastico come tutte le pronunce milanesi in questo video mi facciano in un certo modo sentire... a casa!
Ahah, certo Stefano! Tu ti ritrovi in tutto quello che dico nel video?
@@PodcastItaliano Sì, ogni singola parola! :))
Ciao a tutti. Grazie mille Davide! E volevo dire che sono tornato dal Milano poco fa. E ho sentito proprio quella cosa che hai detto su "sh" e "s". Quando ho sentito questa cosa due o tre volte, ho subito pensato "ok, questa differenza tra pronuncia di suono "s" è una particolarità di milanesi. Molto interessante!"
E anche tuoi video, molto interessanti. Ti ringrazio. Tutti, scusate, se mia maniera di scrivere in Italiano non è abbastanza precisa.
Grazie Davide!! Molto chiaro e molto divertente!!🤣🤣😂💪🇮🇹♥️🇦🇷
Bel video come al solito Davide! Mi piacciono molto le tue analisi di accenti :)
Ciao! Da milanese mi pare che tu abbia detto (dètto) delle cose molto corrette e puntuali, e che tu abbia scelto (scèlto) anche dei buoni esempi di parlanti.
Mi permetto (permètto) di fare qualche integrazione:
1. la E davanti a M, N + consonante spesso è nasalizzata, tipo [ẽ]: questo si sente molto bene, per esempio (esẽmpio), nel modo di parlare di Elio, di Faso, di Berlusconi (ma anche come parlo io!). In alcuni tipi di accento molto caricati c'è un po' di nasalizzazione anche della A, per esempio in parole come "tanto, grande".
2. oggi ci sono un po' di oscillazioni di pronuncia, che non dipendono solo dal divario generazionale: per esempio si può sentire spòso e spóso, giòstra e gióstra, giòvane e gióvane (anche se in questo caso le forme in ó sono più genuine); invece la stragrande maggioranza dei giovani dice ormai quésto e quéllo come nello standard (la generazione mia e di Fedez forse è l'ultima a usare quèsto e quèllo).
3. riguardo alla pronuncia scempia di GN, GL, SC, Z ti posso dire che nelle nuove generazioni si vede un certo adattamento allo standard soprattutto per GL (aglio, meglio, foglio), mentre la situazione è un po' più "ballerina" per GN e Z (specie per chi proviene da famiglie milanesi/lombarde "autoctone") e ancora molto "settentrionale" per SC (da questo punto di vista Miss Keta forse non fa molto testo).
4. per la "esse spagnola": qui dipende (dipẽnde) un po' dalle persone: io la uso tranquillamente, e così (mi pare) molti coetanei, soprattutto maschi: le femmine (fèmmine) forse tendono (tẽndono) a una maggiore affettazione.
5. fra le persone che hai presentato nei video, ho notato che la Viscardi ha un tratto un po' eterodosso, ossia la pronuncia /ts/ di alcune S dopo consonanti liquide o nasali: se ascolti, dice quasi "responZabilmente" (minuto 5:19), "fondarZi" (minuto 9:43). In linea di massima direi che si tratta di un suo particolare idioletto, magari dovuto alle origini famigliari o a chissà cos'altro.
6. il Milanese Imbruttito è inaffidabile! Dà un'idea molto, molto, molto caricaturale della cadenza (cadẽnza) milanese, con un sacco di espressioni e di modi di dire che in realtà non usa nessuno, e che vengono usati per intrattenere e far ridere (generalmente chi non è di Milano, sospetto).
7. sesanta per sessanta è ancora relativamente diffuso (io lo dico così), ma si possono sentire anche cose come pasaggio, pasatempo, interesante, dòcia, quatòrdici.
8. nelle generazioni più anziane (e in provincia) c'è un discreto "indebolimento" della V, che talvolta diventa quasi una W: non è raro sentire cose come la(w)orare, la(w)are eccetera.
9. il fatto che tu abbia messo (mèsso) Cattelan è interessante, perché lui non è di Milano ma di Tortona: infatti l'accento di tipo milanese ha un'estensione che va oltre la città di Milano: ossia buona parte delle province di Milano, Monza, Como, Varese, parte di quella di Lecco, e poi Pavia, Novara, parte di quella di Verbania e di Alessandria, e forse anche porzioni di Vercelli e persino Biella.
Complimenti per il video, in ogni caso!
Ottimo commento! La maggior parte delle cose che hai menzionato le sapevo o le ho notate anch'io ma ho deciso di non includerle nel video per motivi di brevità. Alcune sono integrazioni preziose che solo un autoctono con un orecchio fino poteva fare, quindi ti ringrazio! Interessante quello che dici sulla pronuncia dei dimostrativi e sulla pronuncia delle consonanti autogeminanti.
Alla 8 non avevo mai pensato, ma ho capito cosa intendi, credo.
Ah, non sapevo che Cattelan fosse di Tortona, quella è stata una svista bella e buona... Non so davvero come sia stato possibile, perché controllo sempre la provenienza geografica delle persone che prendo ad esempio di un dato accento. Boh 😅 comunque sì, i fenomeni descritti valgono anche per il suo accento e per varie aree del nord; tuttavia sarebbe stato meglio scegliere un milanese autoctono per esemplificare il milanese 😅
Ma come fai per fare dei video perfetti? Sei bravissimo, Davide!
Bellissima spiega. Grazie
Io sono svizzero (di lingua tedesca e francese) che ha imperato l'italiano a scuola. Poi, sono spesso in Italia, soprattutto vicino di Domodossola. Ci sono anche molto italiani che vivono vicino di me, ma quelli sono piuttosto del sud (Calabria, Puglia, Sicilia).
Per me a molto più comodo è naturale di pronunciare il 'béne' milanese che il 'bène' standard.
bel video! io sono brianzola. Confermo tutto tranne NEI/FINCHE/POICHE che pronuncio néi/finché/poiché. Per quanto riguarda l'accento, io insegno italiano L2 (a stranieri residenti in Italia) e ad ogni corso mi convinco sempre di più che sia più pratico per loro approcciare la lingua con un accento del nord rispetto ad uno del sud. E questo perchè, vocali a parte (che cambiano comunque da regione a regione), le consonanti sono più fedeli allo standard e,, non meno importante, non c'è raddoppiamento fonosintattico (sentire un ucraino dire scinquescento o vabbène è un'esperienza divertente ma solo la prima volta ;-) ) Bellissimo video, complimenti!
Ma “vabbène” è la pronuncia standard corretta
Fantastico! Grazie!
Interessante, come sempre!
Il lombardo dell'est è cosa diversa da quello dell'ovest. Bergamo e Brescia hanno una intonazione che ricorda la cantilena veneta e tedesca. A ovest varia dal brianzolo al pavese che é un milanese parlato con una leggera intonazione di Emiliano. Oggi c'è una standardizzazione dell'italiano milanese da Como a Tortona, da Monza a Novara la parlata è unica. Resta una curiosità. Nell'attuale italiano milanese della Lombardia ovest di cui sopra, la esse squillante e non più bolognese come quella di Berlusconi è stata portata dai meridionali. A Milano un milanese su 3 ha un parente del sud
Da bergamasco (quasi al confine con Milano) confermo. Pur avendo un'intonazione più marcata e caratteristica rispetto al milanese, il bergamasco (inteso come accento e non come dialetto) rispetta di più lo standard soprattutto per la pronuncia della E che da noi non è sistematicamente chiusa in sillaba aperta (da noi c'è il telèfono con è aperta) e nemmeno nei suffissi in ènte ènza che nel bergamasco sono aperti come nello standard (cosciènza, apparènza, perdènte) anche se è difficile trovare il confine di questo fenomeno. Il 'marchio di fabbrica' di noi bergamaschi è la pronuncia chiusa di parole come mòto, tòpo e fòto che in tutta Italia si dicono con ò aperta e la pronuncia di Marzo come MarDZo.
Vero che l'accento della Lombardia orientale è molto diverso dal milanese però la cantilena veneta proprio non la sento
I dialetti (lingue) lombarde occidentali e orientali sono riconosciute come due sottofamiglie diverse, che influenzano anche l'italiano parlato in quelle aree, che infatti suona diverso. Il confine è l'adda, che era anche il confine del ducato di Milano con la repubblica di Venezia-non dimentichiamoci che i due pezzi di Lombardia sono rimasti politicamente separati per secoli.
Min 11:11 hai dimenticato di cambiare il simbolo IPA per la ò aperta usando /ɛ/ al posto di /ɔ/. Divertenti gli sketch ed interessante l'analisi.
Sei bravissimo,Davide! 👏🏻👏🏻👏🏻
Si io sono straniero e riesco a capire l'accento milanese, grazie per questo video
Bel videino interessante la fonetica delle vocali.. Io sono Biellese, quindi piemontese nord/orientale.. Noi parliamo piemontese ma abbiamo e diciamo le vocali come i lombardi! Negli anni Biella ha sempre guardato verso la Lombardia visto che le fabbriche tessili lavoravano per la moda milanese! Magari è per quello! Infatti il Torinese ed il Cuneese sono molto diversi da noi come accento. Ciao grande
Per noi, brasiliani di San Paolo, l’accento milanese è simili perché abbiamo le vocali quasi sempre chiusi. Ottimo video, Davide 😊
Ti dico, sono di Milano e studio dizione, qui a Milano siamo abituati a dire “Perchè” con la È aperta, ma invece le altre parole come “Finché, Purché, Giacché ecc…” le pronunciamo con la É chiusa…
Siamo proprio coerenti 😂😂😂
Tra l’altro ti segnalo anche la nostra coerenza nel dire “Mattéo” e poi “Mattèi” e anche “Gli Dèi” e poi “La Déa” 😂
Da un straniero che vive a Milano e vuole suonare più naturale: grazie mille
Ciao Davide, sono vietnamita e sto studiando italiano. Il tuo video è interessante.
Ci sono anche 'e' /è/ e 'ê' /é/ in nostra lingua, ma sono più dificili con i tonni, esitono 'e' 'é' 'è' 'ẻ' 'ẽ' 'ẹ' e 'ê' 'ế' 'ề' 'ể' 'ễ' 'ệ' =)))
Complimenti!
Notavo una cosa. Quando a Milano o dintorni una persona, specie una ragazza, pronuncia correttamente le vocali chiuse a differenza dei suoi concittadini (quésto, stésso, etc) viene visto come segno di eleganza. Al contrario se pronuncia con la e aperta una parola che a Milano si dice con la e chiusa, viene guardata con meraviglia, come se arrivasse chissà da dove
Ahahahah…..sto ridendo da solo come un piirlaaa neh! Pensa che io e mia moglie quando andiamo in altre regioni ci siamo sempre chiesti, ma “questi come cazzo sanno da dove proveniamo”…..Risentendo al rallentatore le interviste mi sono scompisciato dalle risate . Il problema sarà adesso che cercherò di correggermi facendo ancora più casino!
Già riuscire a pronunciare correttamente pazzesco, te, me, tre, sarebbe una gran cosa. ;)
Forza Milanooo! Facciamo sentire a tutti le nostre 'è' aperte alla fine delle parole con suffisso -etto
Hai giustamente parlato principalmente di fonetica, ma ci sono due milanesismi per i quali uno dovrebbe essere processato per crimini di guerra al tribunale dell'Aia: cioè SETTIMANA PROSSIMA (o scorsa) senza l'articolo determinativo, e PIUTTOSTO CHE come sinonimo di oppure.
PS sono del nord anch'io e tutt'altro che un purista, ma queste due cose non riesco a farmele andare giù. Mi urtano molto di più dell' uscire transitivo
Anche a me non piacciono molto! Ma sono effettivamente molto diffusi.
In italiano si dice LA settimana prossima, al contrario è togliere l'articolo che è un milanesismo
@Matteo Tironi E' uno strano caso in cui i dialetti fanno meglio dell'italiano regionale...
Давиде, ты просто талантище! Создаешь такой крутой контент и подаешь его весело и с юмором - от всей души желаю 100 000 подписчиков, а потом и миллион 🔥👏 надеюсь, что будет праздничное видео по этому поводу!
È curiosa la storia del raddoppiamento, io l'ho scoperta proprio da questi video e dai video di alcuni doppiatori. Personalmente l'avevo sempre considerato un fastidioso elemento del romanesco, e anche quando lo sentivo nei doppiaggi pensavo "ecco cosa succede a usare sempre solo doppiatori romani". Avrei giurato che fosse giusto il mio NON raddoppiare mai. Poi ho scoperto di aver vissuto tanti anni nel torto...😂
Auguri per il video, Davide! Potresti far uno specifico sul l'italiano parlato nel Veneto, prego. Te lo dicco perche la lingua veneta (od i dialetti veneti) è ancora molto utilizzato da noi, veneti (nati nel Veneto od emigrati dalla regione). Grazie!
PS: Parlo meglio il veneto, ovviamente, del'italiano ufficiale, poichè sono un "figlio" delle grandi migrazioni venete. Quindi, scusa se non scrivo molto bene qui!
Si, è un buon eSempio (con la S sonora vi supplico), da parte di una straniera che vive nel milanese
Sei stato bravissimo
Da italiano vissuto 10 anni in Toscana con genitori non toscani e 15 in Lombardia mi suonano come familiari quasi tutte le pronunce possibili con vocali aperte o chiuse, e penso anche di fare fatica a distinguere i suoni...
Io sono di Bologna e l' inflessione regionale sull'apertura delle vocali, da Nord a Sud, la avverto ma non mi "stupisce" perchè bene o male ce l'ho nelle orecchie. Eccetto quella dei Sardi, ecco, quella mi sorprende sempre.
Dimmi che ami a Roma senza dirmi che ami a Roma
Milanese ha detto béne: Tu è bbbèneeeeeeeeee😂😂😂😂
Ottimoooooo video adoroooooooo continua farli di più sono sempre belli
Sono canadese di origine Sud americano. Credo che per me pronunciare le (e) chiuse e piu facile che aperte. Amo la lingua italiana e cuasi ogni notte vedo I tuoi video per imparare italiano. Grazie
Grande Ron! In bocca al lupo!
Ciao Davide, come sempre interessantissimo il tuo video, la pronuncia delle vocali chiuse mi ricordano alla pronuncia dei tedeschi quando imparano l’italiano perché parlano sempre per esempio ‚bene‘ chiuso😅
Ciao Davide grazie del video interessante e anche divertente. Il "taac" dai miei nonni non l'ho mai sentito, e il milanese lo parlavano, nonchè inolter una pronuncia molto meno musicale della cantilena che è diventata celebre come "italiano milanese". Credo che sia molto cambiato negli ultimi anni. In particolare penso si sia diffusa la parlata della provincia, piuttosto di quella cittadina, meno "cantata".
Consiglio per chi è interessato: guardatevi le interviste a Ghali per sentire veramente come parlano i giovani milanesi in generale
Da Milanese, secondo me per un straniero è più facile imparare l'accento Milanese rispetto ad altri
Io milanese che guardo il video per parlare di più milanese
4:32 vero le pronuncio cosí😅
Ho iniziato a notare l'accento e la cadenza dell'Italiano parlato a Milano ascoltando Radio 105.
BRAVISSIMO!! E io che ho sémpre pensato di avére un accénto ASSOLUTAMÉNTE néutro😂😂😂
Questo di é è ó ò in italiano, per me che l' ho imparato a Trieste da bambino, è sempre stato un mistero. Credo che un po' per tutti gli stranieri.
Per lavoro parlo con molti clienti di tutta Italia, i milanesi come altri lombardi non hanno un accento prevaricante come per altre parlate, ma al mio orecchio, sardo, la parlata più neutra, senza inflessione particolari così come per ritmo e intonazione, la trovo nei friulani e specialmente nei triestini, ma forse è solo il mio orecchio a sentirla tale
Secondo me (opinione personale) parlano bene l'italiano nella cosiddetta "marca pulita", Fano, Ancona etc
Always good to learn the phonetic distinctions between regional variations of a language. Now moving further North, North West to the Swiss and Italian Border Regions, what more distinctions do we have there? And then traveling into Switzerland how does the Italian Language differ there? I ask, because that is my interest in learning Italian more so. That way I can switch between speaking and understanding the Swiss-German Dialectals in the bordering Kantons of Switzerland and also learn how well Italian is used in other parts of Switzerland. Roto Romanch and the French Language learning will have to wait for another day.
There aren't any major distinctions moving towards Switzerland, because you won't be leaving the Western Lombard linguistic region which also includes the Ticinese language spoken in Switzerland. The language substrate is the same Gallo-Italic one, so the standard Italian spoken there is also more or less the same, phonetically. There are only small differences. On the other hand you'll find bigger differences moving east from Milan, as soon as you enter the Eastern Lombard region (roughly corresponding to the provinces of Bergamo and Brescia).
@@SR-kh6yq Thank You for that information. I will do some research of looking for linguistic maps of the Italian Language for the Italy and the surrounding areas. The areas seemed to have had a number of political changes over the centuries and fixed borders were not well established until after the Napolianic Wars, much like the Hapsburg Empire and its affects on the region with changes in culture, language usages etc. over the centuries.
A Milano esiste anche una cadenza diversa, quella delle periferie, che risente della presenza di molti meridionali immigrati negli anni '60. Abatantuono nel suo personaggio creato dall'attore Porcaro, esasperava l'accento.
Assolutamente, pure se tu vai nelle città di provincia moltia gente ha questo accento di cui parli!
Sì, ma quello non è accento milanese, ma un accento meridionale usato da quelli che sono emigrati a nord dal sud.
@@malarobo Ehh *ni* ecco, nel senso che è un accento milanese ma influenzato leggermente da quello meridionale, credo che la maggior parte della gente che parla con questo accento abbia magari genitori o parenti vicini con cui è cresciuto del sud ma allo stesso tempo sia cresciuto in Provincia o periferia e abbia preso la parlantina milanese così ed è per quello che hanno l'accento che io chiamo "milanese ambiguo".
Sono milanese e devo darti ragione su molti aspetti. E' verissimo che le "e" e "o" le sballiamo tutte! Così come la cadenza che è riconoscibilissima: già se vai a Piacenza ti riconoscono subito se sei di Milano o dei dintorni.
Su altri punti, francamente non sono molto d'accordo. E' vero che la gente anziana o che sta più nei paesi a volte fa fatica a raddoppiare alcune lettere o digrammi, però, parlando di gente diciamo under 60 la pronuncia è praticamente la stessa dell'italiano standard. Forse un tempo, per via dell'influsso dialettale, la distanza con l'italiano "standard" era più marcata. Ora di fatto è ridotta alle vocali aperte o chiuse e alla cadenza, diciamo, tipica.
la pronuncia raddoppiata nell'accento milanese che potremmo dire "innovativo" è arrivata sicuramente per GL, parzialmente per GN e Z (ma io di gente di Milano che dice "azzione" come nello standard non ne conosco moltissima), sicuramente non per SC (nassce, cosscia, pessce non sono ancora sbarcati sul Naviglio). Allo stesso modo non esiste il raddoppiamento tipo che ffai, a mMilano (chi lo fa viene subito riconosciuto come non milanese)
@@pietrocociancich330 boh, francamente a me non risulta, poi magari dipende molto dalle persone che parlano. Gente come Berlusconi o Moratti in effetti la "z" si può dire che neppure la pronunciano!
wawwwwwwwww DAVIDE MI PIACE LA TUA SPIEGAZIONE BRAVOOOOOOO
Da milanese, legato al modo tipico di parlare della città, ti faccio i complimenti per il video esplicativo corretto e dettagliato. Però per alcune parole faccio eccezione, e alcuni amici me lo fanno notare. Per esempio dico meglio, con la E aperta e perchè, poichè, benchè, bicicletta, maglietta, scatoletta, felpa, orecchio, apparecchio e simili, con la E chiusa.
Azzardo a dire che l'italiano del Veneto abbia almeno metà delle distorsioni che coincidono con quelle della variante milanese, e infatti in moltissimi esempi di questo video io (veneto) mi riconosco nella pronuncia milanese.
L'ho notato anch'io da milanese
La pronuncia veneta, tra quelle settentrionali, è la più vicina a quella corretta
MA QUALI "distorsioni"??? Sono varianti regionali da tenerci strette! L'italiano standard, quant alla pronuncia, praticamente NON ESISTE!
@@claudioghidoni439 La "pronuncia corretta" esiste solo stampata sul dizionario! E poi più.
Buon lavoro! Direi che l’accento standard e probabilmente l’accento più facile per uno straniero a capire per quanto riguarda qui in grande britanna sarebbe l’accento meridionale. Parlano più lento e più chiaro in rispetto agli altri accenti britannici.
1:53 momento Linguriosa? ^^
Maybe it happens in many languages, older people usually don't have perfect teeth, sometimes they lisp more the S. Younger people get perfect -and white- crowns. Even I need to fix one tooth or two, because I am lisping a little bit, also the F is more and more difficult to pronounce.
It is not for that. In Milan the old people say it because they also speak the dialect that has this phonetic peculiarity, while the young people who no longer speak dialect in Milan are losing this characteristic.
In other italian regions, like Romagna, young people use a "s" even more dark. (In european northern spanish all people use this type of "s", not only old people).
Ciao Davide!
Proprio per me è abbastanza difficile riconoscere gli accenti, e forse l'unica cosa che sono in grado di fare è determinare se si sente l'accento del Nord oppure del Sud. Però mi capitava di ascoltare i milanesi che parlavano sia online che dal vivo, e devo dire che questo accento mi sembrava molto facile da capire, il che non vale per gli accenti del Sud d'Italia. Per me è nuovo che l'accento di Milano è così lontano dall'italiano standard, perché priva pensavo che fosse uno degli accenti più "neutri". Grazie per il video!)
Gli accenti del Nord sono quelli più distanti dall'italiano standard.
Neutri??? È un pugno in un occhio per chi conosce lo standard.
Ho appena capito che imito l'accento milanese quando provo di parlare, anche se ascolto molti video in italiano standard. Mi sembra più facile che l'accento neutro. Forse perché ho visitato Milano più d'altre città italiane.
Good choice!
Tante grazie Molto buono
Sei tu l’esperto in linguistica, ma direi che le vocali a Milano sono le dirette conversioni di quello che fu il milanese un tempo. Basta pronunciare il classico “va ben” per rendersi conto che quando è stato introdotto l’italiano standard non abbiamo che aggiunto la “e” allo stesso suono che avevamo prima (per intenderci quello del mazzolin di fiori: “…e bada ben, che non si bagna” ). Curiosità, quando prenoto un ristorante e non sono in Lombardia non posso usare il mio cognome (Molteni) perché con la pronuncia Lombarda il restante 50m circa di italiani non riesce a trascriverlo - trovo dunque le trascrizioni più disparate. E va’ a spiegare come si prouncia Como o Lecco…
Grazie per il video interessante!
Ciao, fai ancore I pocast? Grazie
Molto interessante; tra l'altro pensavo che il milanese giocasse quasi tutto sull'apertura delle "e" mentre tu hai passato in rassegna tutte le vocali. Su una cosa ho un po' di perplessità: hai presentato la mancanza del raddoppiamento come una caratteristica milanese/settentrionale che deroga alla regola generale, mentre a quel che ne so è la regola dell'italiano; in tutto il centro-sud infatti dicono "ho(d)detto", "vai a(l)letto)" ecc. ma non è corretto.
Fai quello Veneto?
Si per un straniero si sente l'accento milanese (ma parlo provenzale comunque no so se sono veramente come un straniero...), e io mi piace, conoscavo il canale l'imbrutito, mi piace magari perché è piu regurare come dicevi.