Perdonare gli altri: perché dovresti liberarti dall'odio e dal rancore
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- เผยแพร่เมื่อ 26 ก.ย. 2021
- Perdonare gli altri conviene più a noi che agli altri. Liberarti dall'odio e dal rancore ti permetterà di liberarti anche dalla fatica che odio e rancore richiedono. L’unico modo per perdonare un torto è quindi cercare di comprenderlo, provando a mettersi nei panni di chi l’ha compiuto. Ma perché perdonare gli altri? Perché aggrapparsi all’odio finirà per rovinare la tua vita ed è un prezzo troppo alto da pagare.
Spesso quello che ci trattiene dal perdonare è l’idea che sia da deboli, in realtà è l’opposto: serve essere forti per decidere di perdonare, di smetterla di lavorare per distruggere e iniziare invece a lavorare per costruire qualcosa di diverso.
Ecco che in fin dei conti il perdono riguarda proprio te, non riguarda tanto il tuo carnefice. Se non lo perdoni continui a tenerlo nella tua vita. Se perdoni l’altro, invece, te ne liberi.
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#perdonare #odio #crescitapersonale #psicologia
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"Due prigionieri di guerra anni dopo essere stati liberati si incontrano di nuovo per caso. Uno chiese all'altro: "Alla fine hai perdonato i tuoi carcerieri?". "No, mai!" urlò l'altro. Beh, allora ti tengono ancora in prigione. La morale della storia? Beh, se noi restiamo legati alla rabbia e all'odio che abbiamo provato nel passato, altro non facciamo che tenerlo ancora vivo nel presente. Il che inevitabilmente ci porta a vivere maggiori stress impedendoci di dedicarci alla nostra vita. Eckhart Tolle, scrittore tedesco, che ti consiglio, ha detto una cosa che credo possa aiutare molto chi si trova imprigionato nei rancori subiti: "Se il loro passato, fosse il tuo passato. Se il loro dolore fosse il tuo dolore. Se il loro livello di consapevolezza fosse il tuo livello di consapevolezza. Allora tu penseresti reagiresti esattamente come fanno loro". La visione di Tolle ci può aiutare a guardare la questione da un punto di vista spesso dimenticato. Pensa al tuo ex che ti ha tradito, oppure pensa a tuo padre che non c'è stato, oppure estremizzando pensa addirittura ai terroristi. Ecco, poi ripensiamo alla frase di Tolle. Chiediamoci: se io fossi cresciuto in quel contesto, se avessi ricevuto quella sua stessa educazione, se avessi vissuto la loro stessa storia, se avessi avuto i loro stessi valori, se avessi incontrato le stesse difficoltà. Cioè, se io avessi avuto i loro stessi pensieri di emozioni così forti come li hanno avuti loro, sarei esattamente sicuro che non avrei fatto le stesse identiche cose? Ora, magari no, chi è che può dirlo, e magari invece sì, oppure guarda forse avresti potuto fare anche di peggio, chissà. Il punto è che quando noi scaviamo nella tridimensionalità di quella situazione e della psicologia di quella persona, allora entriamo in empatia con chi ha commesso il torto, riusciamo meglio a metterci nei suoi panni, a sviluppare maggiore compassione, a comprendere meglio le sue ragioni. Aggrapparti all'odio che provi nei loro confronti così come accade al secondo prigioniero della storiella iniziale, non farà cambiare in meglio la tua vita, o la vita dei carnefici. Il che chiaramente non significa che tu debba essere morbido rispetto agli illeciti compiuti, o che non ci debba essere una punizione o una legge che sanziona chi ha sbagliato. Non significa cioè continuare a stare una relazione tossica perché in fin dei conti lui per via della storia che ha vissuto non poteva fare altro nei miei confronti se non quello. Non dobbiamo cioè lavorare per deresponsabilizzare chi ha compiuto un brutto gesto, ma dobbiamo lavorare per cercare di comprenderlo, per capire che cosa lo ha spinto a farlo, perché questa è l'unica via - io credo per riuscire a perdonare l'altro o quantomeno per iniziare a perdonarlo un po' rispetto a tutto quello che ha fatto. Infatti, se tu riesci a perdonarlo anche solo per un pezzettino, fai defluire dall'interno del tuo corpo un pezzettino di veleno che altrimenti poi finirà per fare del male principalmente a te. Spesso quello che ci tiene aggrappati al rancore è l'idea che perdonare sia un qualche cosa tipico dei deboli, delle persone fragili, in realtà io credo che sia vero proprio l'opposto: serve cioè essere forti ed essere saggi per decidere di perdonare, per decidere di smetterla di lavorare per distruggere e iniziare invece a lavorare per costruire qualcosa di diverso. Ecco che in fin dei conti il perdono riguarda proprio te, non riguarda tanto il tuo carnefice. Se perdoni il carceriere infatti potresti allora finalmente liberati della sua presenza. Se, invece, non lo perdoni allora continui a tenerlo lì di fianco a te con le sue chiavi della tua cella tra le mani. "
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Ho appena comprato il libro.... accidenti sei un persuasore nato!!! Grazie Luca! 🌟
Perdonare significa vincere il rancore e rinunciare alla vendetta. E' un dono che facciamo a noi stessi e agli altri quando, dopo esserci messi in discussione, arriviamo a capire che..."Chi è senza peccato tiri la prima pietra". Quando, sei anni fa, ho tolto un piccolo tumore al seno, ho sentito la responsabilità del male che mi ero fatta covando rabbia per mia madre (aggressiva, autoritaria, egoista, per cui io sono sempre stata la pecora nera) e per mio marito che alzava le mani per costringermi a essere come voleva lui. Ho deciso di diventare consapevole di chi sono e cosa voglio, non vado più spesso a trovare mia madre e quelle poche volte lo faccio pensando che ormai è anziana e la prima a stare male per una vita buttata via nell'insoddisfazione per cui non ci discuto più. Ho voluto mettere in luce dentro di me tutte le qualità di mio marito, che non è un mostro, ma un uomo molto ignorante, e partendo dal presupposto che dobbiamo essere coerenti coi nostri pensieri, valorizzando lui ho valorizzato anche me. Anche oggi discutiamo, ma quando succede la mia calma e la mia fermezza ci aiutano a ragionare e spesso ci scambiamo i ruoli. Sono stata tanto aiutata, e lo sono ancora nel mio percorso di crescita personale, dal Signore, di cui mi ero dimenticata, ma che si è riproposto con energia, e perdonare non è stato facile, ma che liberazione quando l'ho fatto, mi sono sentita più leggera, come se mi fosse caduto un peso dalle spalle!
L'importante e' trovare un modo per sopravvivere .. altrimenti se puoi liberarti di chi ti fa soffrire lo fai ....o cosi' ....o pomi'..
bah, comunque è brutto ritrovarsi incastrati in una relazione e non avere lo spazio mentale per poterne uscire. Non solo per le difficoltà proprie ma anche per il giudizio delle persone.... La coppia monogamica è sopravvalutata
Perdonare è il miglior atto di "egoismo" che possiamo compiere...
Buona sera. Io vi porto la mia personale e limitata esperienza. Per ora sono nella fase che riesco a perdonare nel senso che non mi vendico, non provo rabbia o altri sentimenti dolorosi ma se posso evito la o le persone che mi hanno fatto del male. Diciamo un rapporto al massimo molto freddo, civile forse un po' falso. Questo è il massimo. Mi riferisco a cose abbastanza serie.
Perdono non significa dimenticarsi dei torti ricevuti e far finta che nulla sia accaduto.
Il perdono è lasciar andare il.racconre e il fastidio che si prova nei confronti del perdonato.
È un atto di bene che facciamo prima di tutto nei nostri confronti
Stessa cosa io. Uguale. Mi hai anticipato in tutto.
Tutto interessante e ben spiegato, "provare rabbia per qualcuno significa bere del veleno sperando faccia male all'altro" è una frase che mi ripeto spesso... provo solo diffidenza nell'usare la parola "perdonare" perché sentita forse troppo spesso in chiesa e a mio avviso viene usata a volte a sproposito da persone che, dicendola, se la raccontano volendosi sentire più elevati di chi stanno perdonando, superiori. Il che ci allontana anche dall'empatia di cui parli giustamente tu. Io amo di più dire "fare pace" che perdonare. Per "fare pace", da bambini ci si stringe la mano, poi ognuno per la sua strada, ma non ci si eleva non ci si sente superiori (sensazione che spesso tenta di camuffare sentimenti di inferiorità). Il perdono lo lascio ai santi, io punto a fare pace e resto coi piedi a terra.
Tutto ciò solo per condividere una sfumatura linguistica, i tuoi contenuti sono perfetti, solo la parola, per me, no. Grazie Luca per questi video!
Bravo, sei una persona che è capace di farsi ascoltare, parli in modo molto semplice e fluido, complimenti 👍👍👍
Grazie dottore,si puo'perdonare sicuramente anche se comunque parlando di amicizie o parenti,non si riesce piu'a relazionare come prima,nel senso che comunque non ci sara'piu'quella naturale confidenza.questo e'valso anche per me quando stupidamente ho agito male verso il prossimo,capisco che non sono piu'considerato come prima.Fa male sicuramente,ma come si suol dire,anche 'il cane bastonato'non dimentica.Quindi puoi voler perdonare ma ci vorra'forse molto tempo....ma le ciccatrici rimangono.
Sto lavorando per liberarmi dalla cella 😊 ascoltarti è sempre un piacere e un' ispirazione. 🔝
Leggendo i commenti mi sembra che il passaggio che sfugga a volte è che perdonare non significa dimenticare o ignorare quello che è stato fatto. Significa svincolare l'azione dai pensieri negativi che suscita e rinunciare ad ogni forma di vendetta e/o rancore. Non perchè la persona che ci ha fatto un torto non deba rendersene conto, ma perchè non è importante.
Il perdono non implica nemmeno che la suddetta persona lo sappia.
Perdonare non significa fare finta di nulla se doveste rivedere quella persona, nè che dobbiate salutarla o essere amici come nulla fosse; significa che ripensare all'azione che ha commesso nei vostri confronti non vi causa risentimento. Poi l'indifferenza è migliore delle strade a mio modo di vedere, nonchè la più efficace anche in termini energetici
si ma questo è un altro punto e non ha NIENTE a che fare col perdono (che è un'azione ESTERNA cioè rivolta fuori di sé, verso un'altra persona) mentre ciò di cui parli rientra nel lavoro su di sé. Questo nel video non lo specifica, quindi per me è pollice giù, ed è la prima volta su un video di Luca (quindi niente di grave, a fronte di centinaia di pollici su messi altrove)
poi un'altra cosa, "perché non è importante". Beh, non è importante vendicarsi e non è importante dare fondo all'intenzione e ai pensieri negativi che spingono in quella direzione, questo si. Però curare il proprio orgoglio ferito, rivendicare giustizia, quello È importante. Se no, con ragionamenti rotti del genere si finisce per dare ragione a quei miserabili che con argomenti analoghi danno contro alle sostenitrici del MeToo e movimenti simili. Certe volte, e il MeToo è un caso esemplare, la vendetta è proprio un bene sociale da coltivare...
@@ArtSio443 Nope, il perdono è totalmente interno. La riconciliazione è esterna, sono concetti distinti e separati. Il perdono scinde totalmente da chi o cosa si sta perdonando, è un'operazione legata a se stessi.
Il MeToo l'hai ritato fuori tu, non entro nel merito. Sul fatto che la vendetta sia un bene sociale da coltivare, non concordo. È semplicemente uno spreco di energie al pari del rancore. Che non significa, come spiega anche Luca nel video, che non debbano esistere conseguenze per chi commette errori; significa che chi subisce il torto è emotivamente slegato dai suddetti. L'orgoglio ferito non lo curi rivalendoti su chi ti ha ferito, lo curi al massimo ottenendo giustizia (ma quella è su un altro piano che nulla ha a che fare con la sfera emotiva)
"Perdonare" ogni volta che cerco di capire il significato di questa parola mi sento soffocare. Limitata, ingabbiata, costretta. L'unica persona che ho da perdonare è me stessa, per tutte le volte che ho "perdonato" gente che non andava perdonata. Ho cominciato a respirare e sentirmi finalmente libera quando ho smesso di perdonarla, e di salutarla, e ho cominciato a fingere di non vederla, sì. E' stata una liberazione, altro che. Perdonare costa troppe energie che vorrei impiegare nel mettermi accanto persone simili a me. Che la gente da perdonare mi stia lontana, ma anche vicina, tanto fingo di non vederla e vivo in pace.
Sono d'accordo con te, per perdonare bisognerebbe avere un risarcimento almeno verbale, chi mi ha fatto del male, lo sa perfettamente, lo ammette con gli altri, ma si guarda bene di parlarne con me, in quel caso forse perdonerei, aspettando(senza sperarci) li ignoro...
Conviene perdonare, fa bene prima di tutto a noi stessi☘️
Secondo i casi ..nei casi difficili devi proprio interrompere ..andare avanti non e' consigliaabile , non si puo' fare di tutta l'erba un fascio ..
Bravissimo Luca veramente un video molto utile, complimenti!
Bellissimo video ❤️grazie
Grazie !!!!
Grazie ancora 🤗
Che meraviglia di video Luca! Grazie mille. Sto lavorando per perdonare le persone che mi hanno fatto male ma c….o non smettono nel frattempo è diventa sempre più complicato. Onestamente non ho voglia di tornare indietro e quindi perdonerò e tornerò a essere quello che ero una volta…o almeno ci sto provando. Ciao grazie 🙏
Un ottimo contenuto! Grazie 🙏🏻🤗 like meritatissimo! 😃
Luca, volevo ringraziarti per questo video, mi ha anche ricordato un tuo video di qualche anno fa, sempre sul perdono. Mi aveva fatto un sacco bene. Grazie di cuore. Sono sicuro che anche questo aiuterà tante persone. Fa un sacco piacere vedere quanto hai fatto in questi anni :)
È molto interessante la tua tesi, in linea di massima lo faccio, lo ho sempre fatto, ma quando mi feriscono nell'intimo, volontariamente, no non perdono. Almeno non lo faccio subito, perché è troppo comodo, troppo facile, per loro. Io credo che esista il libero arbitrio, c'è il contesto e io sono sempre pronta a giustificare. Ma c'è un limite. È vero però che la vendetta non é saggia e io non lo faccio mai perché poi mi pentirei. Preferisco una sana indifferenza, questa la considero una conquista. Ad ogni modo mi hai fatto riflettere e perdonero' di più d'ora in poi. Grazie Luca
Grazie della testimonianza Livia :)
Grazie mille.
La cosa più difficile è davvero perdonare sé stessi! Io il like l' ho messo eh!
le parole che mi servivano grazie ❤
grazie a te!🙏🏻
Grazie infinite
Grazie
"L' apneista non riesce a scendere in profondità se prima non perdona" (Gaspare Battaglia) 🤙💪🙇🏻♂️
Il bullismo avuto alle medie Luca. Quella si che è stata ed è ancora una bella scottatina. Mi ha condizionato tutta l'adolescenza e non solo. Tosta, tosta. Comunque grazie dei tuoi video. 😉
Grazie della condivisione Salvatore❤
@@psicologomilano io come devo fare Luca che una mia cugina ha detto a una mia zia che voglio bene tanto che fine faccio se muore mia mamma io lo ho perdonata nel mio cuore ma non dimentico da sabbatino consigliami tu come devo fare
Pensa a una madre coraggio
Très belle vidéo, tout est vrai et on réalise bien que pardonner est salutaire pour tous. Merci beaucoup coach!
Perdonare significa comprendere e non giustificare. Daniel Lumera "I 7 passi del Perdono"
Non giustifico nulla di chi ha sbaglliato volutamente sapendo di ferirmi ... lo dimentico ..
Argomento molto interessante Bisogna insegnarlo alle scuole materne e potersi esprimere bene e capire le ragioni dell'altro per avere meno conflitti. Grazie io ho sperimentato ed è stato molto soddisfacente per me si dorme meglio ci si libera di rabbia inutile Grazie
"👍" Grazie
L'idea di perdonare un pezzetto di un tutto è cosa che ho vissuto: è vero! A volte è un piccolo varco che poi si allarga. L' esperienza mi suggerisce questo: è meglio avere un nemico nel cortile di casa che lontano mille miglia. Perché l'incontro cambia le cose enormemente più di quanto possa fare la ragione.
E se l'incontro non fosse possibile? Probabilmente si può desiderarlo.
Grazie, Luca! Sono d'accordo su tutto. È fondamentale "capire" i comportamenti degli altri; rabbia, rancore, bisogno di vendetta uccidono chi li prova. L'ho visto accadere tante volte. Perdonare, come tu hai sottolineato, non significa affatto rinunciare alla giustizia.
5 minuti di condensata saggezza!! È stato detto che provare rancore è come darsi uno schiaffo e sperare che il dolore lo senta l'altro. Dott. Mazzucchelli potrebbe darsi che rimaniamo ancorati al rancore per un mix di orgoglio e paura di aver ricevuto un danno irrimediabile?
Buongiorno Luca, in genere preferisco la consapevolezza all'idea di perdono così come viene inteso nella società, perché non mi sembra qualcosa di autentico e perché noto che spesso non c'è cambiamento e chi agisce operando il male verso gli altri tende a ripetere sempre le stesse azioni, rendendo privo di valore il senso del perdono, che è quello del cambiare, convertirsi, capire veramente dove si sbaglia e non essere accondiscendente solo come maschera o per poter pacificare la propria coscienza.
Cosa ne pensa?
Com'è difficile fare il parcheggiatore.... soprattutto quando non te lo fanno fare.
Salve mi presento sono Francesca, premetto non mi ritengo perfetta, però posso dire che non ho mai odiato nessuno non fa parte della mia persona non mai portato rancore a persone che mi hanno spesso umiliato. però non vuol dire che accetto il loro comportamento. Odiare e un sentimento troppo cattivo per me.
Sono daccordo con il perdono, se mi chiedono di perdonare dico si ma oltre non vado
chi perdona sale sopra un gradino piu' alto nella scala dei valori ....sarei curiosa di sapere se gli altri lo avrebbero fatto per me ..
Lavorare x costruire e non distruggere o rimuginare
Rimuginare allarga sempre di piu' la ferita ..meglio mettere un cerotto e aspettare che il dolore passi
Bisogna capire soltanto che le persone non sono perfette e odiare una persona, perché ha sbagliato una sola volta nella vita e poi si è ripresa, senza sapere i veri motivi o le cause, è molto pericoloso.
La vita, certe volte, è ingiusta e anche la persona più in gamba può perdere le staffe e. Dire cose, che non direbbero mai.
Tutt'altro discorso, se questa persona preservera nell'errore o peggio ancora gode a fare del male
💪💪💪💪
Ci sono certe cose che non si possono perdonare
Non e'questione di perdonare il passato e' pAssato ma non sono più disposta ad accettare quei soprusi grandi o piccoli che mi trovo propinati quotidianamente nulla di grave per fortuna ma menzogne e soprusi di cui sono veramente stanca
esatto, il problema è se ha senso perdonare chi ancora non si è pentito. Direi proprio di no.
Inoltre non vedo ragioni per "entrare in empatia" per chi si è comportato da nemico. In senso stretto sì, cioè per capirlo. Ma non certo per tollerarlo o perdonarlo... semmai per prevedere e controllare le prossime cattive azioni...
l'importante (e su questo sono d'accordo) è tenere sotto controllo il proprio veleno. Esserne consapevoli. Ma questo (e anche qui sono d'accordo) riguarda noi e non "il carceriere". Quindi il perdono, che è un'azione esterna (da noi stessi) non conta.
Per Donare
Vuol dire anche Restituire
Ciò che abbiamo purtroppo ricevuto
Soltanto così ci si Libera dal Dolore
Ciao Luca, a livello intellettuale concordo in pieno col tuo discorso, il problema è che non so tradurre il perdono nella pratica, cioè la rabbia e la recriminazione rimangono anche se vorrei spegnerle. Che cosa posso fare? Grazie
Ciao Maria, non mi è possibile darti una risposta realmente utile in questa sede. Se ti interessa approfondire la questione, puoi contattare il mio centro di psicologia, per avere consulenze dal vivo o via Skype con un professionista che ti aiuti a sciogliere questo nodo. Ti lascio qui il link per info: www.mindcenter.it/chi-siamo/
Maria, io come te. In termini concettuali comprendo ed abbraccio il perdono, ma nel concreto non riesco ad esercitarlo ed è vero, sono prigioniera ed intossicata dal mio rancore e dalla rabbia oltre che dal dolore per tutto il male che mi è stato inferto ingiustamente. Grazie per il video.
@@francescacevenini5583 ciao, capisco cosa dice il dottor Luca, per affrontare le radici profonde della rabbia e quindi poi far maturare il perdono bisognerebbe fare un percorso psicoterapeutico perché per ogni persona c'è un tipo di rabbia, legata ai propri vissuti. Intanto come aiuto pratico ho trovato questi tre esercizi di gestione della rabbia th-cam.com/video/pLEsXguC7HA/w-d-xo.html
@@mariafino2749, ti ringrazio con tutto il cuore per questa condivisione. Nel frattempo Dio mi ha risposto : Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato; un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare; un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle; un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per conservare e un tempo per buttar via; un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Ecclesiaste 3:1-8 NR94
bible.com/it/bible/123/ecc.3.1-8.NR94
C'è un tempo per tutto. Coltivo la pazienza e resto per ora in ciò che riesco a fare, prego per chi mi ha procurato tanti danni e atroci sofferenze. Che Dio illumini le loro anime corrotte ed oscure. Grazie di cuore. 🙏🙏🙏
Ciao prof,
e perdonare se stessi? Non risolve tutto? Forse la faccio troppo semplice e difficile allo stesso tempo...
Un saluto
Il concetto di base è lo stesso ❤
Ho il problema opposto: perdono così velocemente lasciandomi scivolare tutto di dosso, che spesso non do il giusto peso ai torti che subisco incontrando enormi difficoltà a lasciar andare o semplicemente allontanare persone che si approfittano di me e soprattutto sminuiscono il valore che penso di avere. Che se fa? 😆
Ho capito dottore,ma c'è certa gente che mi fa' salire il crimine a Milano...certi str.....zi che si meritano un'esecuzione.....🤣🤣🤣
Perdonare è sempre positivo, però ci sono cose che ti feriscono profondamente e non si può perdonare dimenticando. Si va avanti e si usa quell'esperienza come bagaglio culturale così da imparare una lezione utile. Non è comprendendo le motivazioni del prossimo che risolviamo il problema, perché esiste il male, e alcune volte indagando in profondità si ritrova non un caso umano che è diventato così per colpa della vita, ma di una persona arrivista con un mindset fortemente improntato sull'appagamento personale. Tu per loro sei soltanto uno strumento che deve servire per andare avanti... Se non sei utile devi sparire velocemente dato che sei una perdita di tempo. Queste persone vivono per il solo scopo di schiacciare il prossimo e lo fanno per avere più agiatezza loro. il disprezzo è il minimo per questi rifiuti umani... Per fortuna che sono autosufficiente e posso creare ricchezza senza rompere le palle al prossimo!
Perdonare non significa dimenticare nè giustificare. Significa "soltanto" svincolare se stessi dai sentimenti negativi che quell'azione scatena su di noi. Se un* ex manipolativ* ti tradisce ad esempio sarebbe quantomento incauto far finta di niente e riprenderl* nella tua vita ignorando quello che ti ha fatto. Ma rimanere legati alle sue azioni passate non fa altro che limitare te
Perdonare significa non considerare le azioni passate come dannose per il tuo presente. Il disprezzo non è l'unica soluzione, anzi è una di quelle più distruttive e faticose. L'indifferenza funziona molto meglio
@@andreaguzzon2307 ciao, ci proverò con l'indifferenza com'è stai dicendo tu,anche perché una tra soluzioni migliori da adottare per fare patire di meno credo anch'io, grazie. 🤫🤔👍🙄
Saper bastare a se stessi e' importante ..si eliminano le dipendenze
@@ninap6980 sono più che d'accordissimo
Perfetto ...la penso cosi'
Oh Luca... Io ci provo ma è difficile provare empatia x il tuo aguzzino. E forse Nn è nemmeno giusto. Ci vorrebbe 1 compromesso che ad oggi Nn sono in grado di trovare!
Perdonare una persona che vuole farti apparire senza valore, inferiore è stata la liberazione più grande che possa aver raggiunto. Questa sicuramente continuerà con il suo comportamento ma la cosa non mi tocca +, io so chi sono e comprendo che c'è un motivo o una sofferenza dietro a tali atteggiamenti 😃
se sono stato io a provocare le azioni sbagliate degli altri, allora vorrei poter perdonare me stesso.. un saluto Luca
Tutto giusto il perdono ma come fare nel caso in cui mia sorella la vuole a morte a mio fratello ma lei mi dice che allontanarsi da lui é la sua sola possibilità per sentirsi serena. Si può sentirsi davvero sereni così? Premetto che erano molto vicini fin da piccoli e che ora lei lo vede solo negativamente anche se dice che capisce che lui ha i suoi problemi. Ha chiuso il proprio cuore. Come aiutarli??
Ma perdonare è un processo!! Mica è come comprare il pane in panetteria.... casomai non voler male e non provare rabbia. E poi dipende da cosa perdonare. Eh
"perdonare" ha senso solo internamente, per liberarsi dal veleno (una delle poche cose valide dette nel video). Non vedo però il senso di umiliarmi, passare per il fesso della situazione e concedere il perdono allo str**o di turno. O forse questo discorso parte dal fin-troppo-ottimistico presupposto che lo str***o in questione non fosse malintenzionato? Poi, come hai già detto, anche quando funziona e fosse possibile, è un processo. In ogni caso ho perdonato fin troppe persone nella mia vita, che neanche lo meritavano, e ho capito una cosa: che le persone non cambiano mai.
Quello che conta e' non avere troppe aspettative dagli altri ma darsi il piu' possibile da soli ..
@@ninap6980 già, ma è brutto dover ridurre le aspettative visto che con la persona giusta puoi volare. Poi finisci come la favola dell'aquila che si credeva un pollo
ho conservato la gomma la rivuoi?😀
C'è chi odia per sentito dire e ovviamente viene omessa una parte del racconto, la più importante. Qui si cade nel patetico
Non è facile .... Troppo male è stato fatto
Aiutooooo,non riesco proprio a perdonare,odio odio odio
Io non ho messo il like, non portarmi rancore🙏🏼🤣 comunque Luca, portare rancore secondo me è troppo stressante, rimugini su quello passato
ma se , se ma, non si va avanti, si rimane ancorati e invece bisogna pensare al presente, il passato è PASSATO, STOP! Grazie Luca!
io ho messo proprio dislike, ce n'era solo un altro e questo è il secondo. È la prima volta che metto dislike su un video di Luca, ma su migliaia di altri video su cui ho messo like direi che è un'ottimo rapporto 😁
Ciao io vorrei scriverti in privato è possibile?
Ciao Marica, scrivi ad assistenza@lucamazzucchelli.com :)
Ok grazie
@@psicologomilano io ti ho scritto ma sinceramente non credo ti siano arrivate l'email
È dura accettare un'ingiustizia subita. Quando volutamente ti hanno fatto del male, come fai a perdonarli? Ok entrare in empatia, ma l'idea che non hanno voluto rispettarmi blocca il perdono.
Ok, uno cerca di capirli il perché lo hanno fatto, ma quando non hai da loro risposte sincere? Come fai a capirli?
Ekhart Tolle, che non è Meister Ekhart.
Io porgo sempre l altra guancia ma sempre prendo i schiaffi dall' altra ci ricasco sempre
è una strategia che non funziona, cambiala
No l'altra guancia non la porgo , perdono ma di quella persona non mi fido piu'...e la vedo capace di farmi soffrire ..se si presentasse l''occasione ..
Facciamo il passaggio successivo. Ci sono riuscita, ho perdonato. Poi? Se vado a una cena e quella persona e` li devo salutarla e parlare con lei/lui come non fosse successo niente? Se entro in un negozio e me la/lo trovo davanti la saluto e ci chiacchero? O posso perdonare ma comunque non aver voglia di chiaccherare come se niente fosse con questa persona? Come dice Foscolo: io non odio persona alcuna ma vi sono uomini (e donne, aggiungo io) che ho bisogno di vedere soltanto da lontano
Semplicemente fai quello che ritieni più opportuno. Non hai doveri nei confronti delle persone che ti hanno fatto dei torti (e più in generale verso le persone in generale). Se arrivi davvero a perdonare un individuo per le sue azioni al massimo finisce nell'indifferenza
Veramente anche i parenti a volte ti fanno del male ...
Seeee vabbè.... Anche tra i bambini soldato che hanno ammazzato persone a decine alcuni di loro hanno cambiato la loro vita riuscendo a capire ciò che hanno fatto e hanno fatto cose per riparare e ripartire. Altri no. Perdonare si ma se vedi che non c'era mala fede e soprattutto una consapevolezza di farlo di proposito. Perché si ci sono persone che sono consapevolmente cattive.
ecco qua, lo hai detto. E infatti non capisco il senso di perdonare chi persevera nell' "errore" (che dal suo punto di vista, non è neanche un'errore ma cattiveria deliberata). Mi sembra che certe idee fanno ancora capo a certe mitologie e valori cattolici. Valori invertiti, ma questo poi sarebbe un altro discorso.
Se, qualcuno ti perseguita ancora?
Perdonare non è lo stesso di dimenticare. I terrorristi mancano principalmente di consapevolezza, quindi è meglio se scompaiono?
i terroristi vivono in una loro peculiare visione del mondo dove tutti i crimini che compiono non sono tali, anzi fanno benissimo a fare quello che fanno. Non vedo neanche che senso abbia "perdonarli", è una cosa che dal loro punto di vista non ha nessun significato. Immagino sia la vecchia fantasia cattolica che chiunque possa essere "perdonato" e riportato nell'ovile, cioè ad accettare le proprie (cattoliche) regole e visione del mondo. Anche se non lo ha chiesto.
Cos' è una minaccia?
Io mi ritengo una persona debole, difatti non sono capace di perdonare e dopo anni il rancore è diventato indifferenza totale, nel senso che non provo più niente e quindi per me quella persona è morta e potrebbe anche crepare che non me ne frega assolutamente nulla. Brutto ma è così, morirò senza aver imparato il perdono
E a me chi mi risarcisce?
alcuni li perdono e altri no