Giustamente mi si chiedono flessibilità, prontezza, preparazione, capacita' relazionali, sacrificio, però io non ho il diritto di chiedere per quanti spiccioli sto buttando sangue.
bravissimo, ha centrato una delle principalissime cazzate che dovremo abbandonare con la vecchia italia: il neoschiavismo-truffa-sfruttamento-turlupinare ecc!!! basta con queste false imitazioni americani mischiate allo stile wanna marchi!!!!
@@Goldcylinder3 Sono d'accordo con te...Il problema è che il colloquio lo fai perché sei tu che cerchi lavoro,di conseguenza ti trattano come se l'azienda ti facesse un piacere o se fosse un privilegio lavorare per loro...messo in chiaro questo fondamentale aspetto(per loro..bada bene!!), parte un colloquio esplorativo per capire quanto ti interessa quel lavoro basandosi su domande che sono più un test psicologico in stile visita militare(ti piacciono i fiori?SÌ...faresti il fioraio?No...con queste risposte ti mandavano dallo psichiatra per secondo loro eri matto, chi ha fatto la visita militare lo sa😂😂😂), a cui dare delle risposte che a sua volta danno un quadro generale del tipo di persona che sei (oltre agli aspetti visivi di abbigliamento ecc...)in pratica vai dallo psicologo! E questo perché..dopo aver studiato il tutti i casi, riescono a vedere qual'è il soggetto dove trarre più vantaggio con meno spese,o meglio quel soggetto che si fa prendere meglio per la gola,che faccia il suo dovere e anche qualcosa in più e senza troppe pretese(ecco perché "in prima battuta o in seconda" non si parla di soldi😉...)..Questo però porta ad assumere gente che magari è meno competente di altri ma fa risparmiare qualcosa all' azienda...e il candidato prescelto è costretto ad accettare senza nessun margine di contrattazione sulla sua professionalità ed esperienza(soldi!!)perché ti diranno che dopo 100 colloqui hanno scelto te(1 su 100😉)e se ti fai scappare quest' occasione ce ne sono 99 che fanno già la fila...Se queste aziende avessero dei paletti ben saldi sui livelli lavorativi,cioè mi serve un operaio?bene il livello per operaio è questo e lo stipendio è questo...chi va al colloquio saprebbe già quanto è lo stipendio e cosa deve fare per quella mansione e non chiederebbe niente.Il problema è che questi paletti sono eludibili e grazie a questi "test" psicologici al quanto discutibili,ancora di più...così abbiamo un mondo del lavoro dove la professionalità e l'esperienza contano meno di un risparmio dell' azienda in busta paga...
infatti io apprezzo molto quegli annunci dove già dicono quanto prendi, se non dicono subito lo stipendio vuol dire che è basso secondo me, perchè dirlo alla fine vuol dire volerlo nascondere
Quando esamino un candidato, gli chiedo sempre se ha delle domande, e "spero" mi chieda del trattamento economico. La ritengo una domanda assolutamente coerente e che il candidato ha tutto il diritto di fare magari facendo un approfondimento sulla natura del possibile contratto di lavoro. Questi fenomeni hanno rovinato il mondo del lavoro. Input, soft skills, drivers, master, leadership, problem solving, setting, casual, mindset culturale, disrupted..... non parliamo poi della resilienza... sembrano tutti creati con una stampante 3D.
Il curriculum dove devi mettere il carattere Times New Roman perchè fa più figo, il colloquio telefonico, il colloquio con selezionatore, poi il colloquio di gruppo, poi un altro colloquio con altri due selezionatori, alla fine il boss finale con il titolare. Tutto ciò per uno stage da €600 al mese (se sei fortunato). Se hai raccontato palle sei assunto, se sei stato te stesso allora sei fuori. Congratulazioni a questi personaggi che hanno mandato al collasso il mondo del lavoro.
il famoso problem solving (minuto 2.05) secondo questo cacciatore di talenti è "la capacità di essere messi sotto stress" . Caro cacciatore di talenti, prima di dire idiozie prova a cacciarti in qualche libreria e comprarti un normalissimo dizionario della lingua italiana, visto che PROBLEM SOLVING è la più complessa di tutte le funzioni cognitive e consiste nell'abilità di trovare una soluzione a qualsiasi tipo di problema! Complimenti vivissimi!
andrea ledda in ambiente lavorativo e specificatamente direzionale (dal momento che se utilizzassi la parola manageriale mi prenderei le varie critiche assolutamente atemporali per utilizzare un prestito) il Problem solving è riferito alla capacità di risoluzione di problemi che creino situazioni stressanti mantenendo il controllo della situazione stessa. Ossequi
@@jovenice2494 mi permetto di risponderle come avrei desiderato fare più volte durante i vari colloqui che ho sostenuto: l'utilizzo del linguaggio manageriale o direzionale che sia (e che ho imparato a comprendere) ha come unico scopo mettere chi lo usa in una posizione di dominanza, una comunicazione si definisce tale se il registro linguistico è simile se non uguale. L'utilizzo del gergo tecnico proprio di una mansione specifica e diversa da quella del candidato, che non è tenuto a conoscere, denota una mancanza della dinamicità e dell'utilizzo trasversale di competenze che tanto vengono decantate, sia esso un dipendente dell'ufficio risorse umane, un manager o un amministratore delegato. L'utilizzo di linguaggio manageriale o di (inutili) inglesismi mi è del tutto indifferente perché conosco entrambi ma in un contesto pubblico come può essere un programma televisivo è necessario essere chiari a tutti perché prima di tutto si sta facendo divulgazione e informazione accessibile a tutti, non solo a manager o dirigenti. Ossequi a lei
@@godwillbustyou Sono d'accordo che la televisione debba essere accessibile e peraltro non commento sul linguaggio usato perché non conosco il programma televisivo in questione e non so a che pubblico sia rivolto. Diversamente non ritengo ci sia una specie di linguaggio in codice usato in ambito manageriale né ritengo faccia molta differenza sapere quale sia il nome di una determinata abilità ricercata per un ruolo quando si va ad un colloquio. Una cosa che in Italia di fa molta fatica a capire è che lavorando si sviluppano abilità e doti che rendono lavoratori sempre più adatti un specifico ruolo. E per rispondere al signor Tagliavento, non è così assurdo che si cerchi esperienza lavorativa, perché anche abilità come il problem solving possono essere affinate e qualche volta persino "imparate" con l'esperienza. Sfortunatamente in Italia questo principio non è diventato opportunità di investimento sugli individui, ma piuttosto una forma di esclusione dal mondo del lavoro di chi non gioca già da un po', con i risultati catastrofici che tutti conosciamo.
@@jovenice2494 per persone che non sono mai entrate in contatto con il mondo manageriale, e ce ne sono moltissime, è esattamente un linguaggio in codice. Quando un annuncio di lavoro parla di flessibilità intende generalmente la disponibilità a fare straordinari ma se lo dice direttamente poi risulta poco appetibile così si sfocia nelle più fumose fioriture della nostra bellissima lingua. Stessa cosa per gli inglesismi: gli obiettivi aziendali (termine più corretto a mio dire) adesso sono diventate le mission e il dipendente diventa parte integrante di questa missione verso un futuro più roseo per il genere umano, quando a conti fatti (spero mi perdonerà per il cinismo) l'azienda è un organismo attentamente calibrato per bilanciare in positivo costi e profitti e il dipendente fa lo stesso con la sua retribuzione, perché di passione per il lavoro o per la mission aziendale purtroppo non si tira avanti. Io per il mio lavoro ho molta passione e non ho mai avuto problemi a mettermi a disposizione per il bene dell'azienda ma la stessa generosità e disponibilità non è mai stata ricambiata, perché quando dopo 9 anni di flessibilità, dinamismo, problem solving, e fatturati positivi per merito soprattutto mio dal momento che sono responsabile di commessa ho chiesto un meritato aumento di stipendio dai miei 1300 euro al mese e dopo contrattazioni infarcite di "pensavo ti interessassero di più gli obiettivi aziendali invece sei come gli altri che pensano solo ai soldi" me ne sono stati concessi solo 50 mensili in più, per cui non venite a parlare di mondi fatati nei quali il lavoratore vive in un azienda magica fatta di marzapane piena di gente contenta di nullificarsi per il bene comune che in realtà è col bene di chi fattura. Se Adriano Olivetti resuscitasse si sparerebbe in bocca a vedere cosa sono diventate le aziende italiane
Ho fatto un sacco di colloqui di lavoro come ingegnere lo scorso anno. Il 90% delle persone che mi hanno valutato erano psicologi del lavoro, professione che ho scoperto essere inutile o quanto meno utilizzata nel modo sbagliato. Persone che se chiedi qualche informazione in più sul tipo di lavoro che ti stanno proponendo non sanno che dire perché non ne hanno idea (non avendo alcun tipo di formazione di tipo tecnico). Allo stesso tempo però, decidono di assumerti sulla base di “dove tieni le mani durante il colloquio” o se “fissi i loro occhi mentre parli”. Il massimo credo sia capitato nel mio attuale posto di lavoro: colloquio in cui non mi veniva chiesto niente di quello che sapessi fare come ingegnere e, dopo qualche giorno l’avermi assunto, il ragazzo (praticamente uguale a quello nel video) con cui ho fatto il colloquio mi chiede: “mi spieghi che tipo di lavoro stai facendo dato che non ho capito in cosa consiste?”
Il mio mindset è impostato sull'avere sui coglioni questi soggetti con la chioma cementata dalla lacca, i miei driver mi dicono che forse, fin dalla nascita, mi fanno ribrezzo; tra le mie softskills invece, oltre a saper scorreggiare in testa ai suddetti, c'è la consapevolezza che, se fossi io a dover scegliere il personale, l'utilizzare il "piuttosto che" in maniera corretta e non alla cazzo di cane come il tizio, sarebbe la "conditio sine qua non" per avere il posto. Se avesse fretta di chiedermi un feedback, gli sguinzaglierei contro il mio dogo argentino.
Ahahahahahahhaa veramente. Come se condusse lui il programma. Manie di grandezza evidenti. Col baffo osceno poi...non si può guardare. Sembra flanders dei Simpson. Ma la Madonna va' meglio che non mi dilungo sennò faccio una strage.
Una cosa che mi fa andare in bestia è che dopo essemi laureato , parlare tre lingue , avere un master ,devo fare un colloquio con un bimbominkia che se mi va bene mi fa fare uno stage !
Hai ragione: un bimbominkia che vuole impressionare con paroloni messi a cacchio.....Quelli che mettono i commenti del tipo "siete voi ad essere ignoranti" sono dei poveracci. Siamo in Italia, parla in Italiano. Se non sei capace di spiegare una cosa in Italiano sei un ignorante, punto. Basta con queste persone che parlano dicendo: "ci vogliono i soft skills, facendo il webinar nel meeting...asap, understand ?" . Poracci !!!
@@danielscotland1971 probabilmente avrà a che fare con persone che l'inglese lo capiscono. Non mi sembra che abbia detto chissà quale parola complicata.
Il "maindset"... ma per favore, il colloquio con il playmobil. Gli avrei risposto:" il mio mindset al momento e' in garage senza benzina e assicurazione, ma quando' mi assumera' magari potro' sistemarlo e venirci a lavoro."
@@danielscotland1971 Sono tutti paroloni per rendere più appetibili concetti che, se semplificati in un italiano normale, non suonerebbero così bene, e talvolta significherebbero cose brutte
I datori di lavoro pensano che con la passione ci pago le bollette, che ritardati, se vogliono più produttività imparino a pagare bene i loro dipendenti.
@Farmacia di turno È vero ma se tanto lo sappiamo tutti e due tu (datore che ti rispondo così lerchè devo) (e io perchè so che devo dirlo) non ci stiamo prendendo per il culo a vicenda?
Il famoso PROBBLEM SSOLVING. È bello vedere come non ne azzecchi mezza, né in italiano, né in in inglese, né tantomeno in "psicologia" del lavoro. Bravo.
Lo hanno chiesto anche a me perchè vogliono trovare quello che accetta la paga più bassa e cioè 8,50 € LORDI l'ora, e non quello con le capacità migliori.
Perche' dovrei perdere tempo a fare piu' di un colloquio con un'azienda che non mi paga quanto richiedo? Perche' l'azienda dovrebbe avere interesse a fare piu' di un colloquio ad un individuo che non puo' permettersi perche' poi chiedera' piu' di quanto ha messo a budget? Siete rimasti fermi a dinamiche di 40 anni fa, dove c'e' l'azienda padronale che fa il favore di assumere qualcuno.
Paragonare un colloquio di lavoro all’inizio di una relazione sentimentale,’all approccio’ mi ha fatto capire piu come concepisce lui le relazioni che altro
Le aziende vogliono persone competenti, empatiche , capaci di assorbire come spugne , capaci di lavorare a lungo.....Stipedio ? dettaglio di poco conto ! 😉.....
è una regola idiota, nel resto d'Europa fra i vari argomenti trattati all'interno del primo colloquio di lavoro rientra anche la prospettiva di guadagno del candidato e la domanda è posta dal datore di lavoro!! In Italia questo argomento non va trattato fino ai colloqui successivi, come se fosse un tabù, come se fosse una cosa bizzarra che chi si candida lo fa perchè ha anche bisogno di guadagnare dal lavoro per cui si offre, non c'è motivo di nascondere o evitare questo aspetto normale del lavoro..... siamo un obsoleto Paese di perbenisti!!
è il contrario, più il posto è serio più son i colloqui; 10 minuti di colloquio van bene per assumere una persona come call center, ma se ti serve un direttore di filiale gli step son più lunghe e numerose
Anche imparare l'italiano non gli farebbe male... la locuzione congiuntiva "piuttosto che" ha valore avversativo e significa anziché, invece di. In nessun caso ha valore disgiuntivo col significato di o, oppure e nemmeno valore aggiuntivo col significato di oltre che.
In uk dopo il colloquio, ti viene subito detto quanto potresti guadagnare. E dopo le due ore di prova ti viene fatta subito l' offerta. Che so ste cazzate di non parlare di soldi? Quanto gli piace fare in modo di fregarti
Secondo me non è bello chiedere di quanto è lo stipendio al primo colloquio, ma penso che sia un dovere del datore, durante la seduta, dire al candidato a quanto ammonta il salario per la posizione lavorativa per la quale concorre. Senza sapere quanto posso guadagnare lavorando li rischio di perdere del tempo prezioso.
Buono Legnani non solo in uk, ma in tutta europa nei bandi è sempre indicato lo stipendio medio e eventuali benefici ( assicurazione medica, palestra, iscrizione a club vari e attività ricreative, piano pensionistico, ecc )
E io dovrei farmi valutare da una persona che fa un mestiere che NON ESISTE, che usa il termine "piuttosto" come "e" e non come "o" e che mi dice che è sbagliato chiedere subito della retribuzione quando poi è il primo che mi va a fare domande del tutto non inerenti al contesto del colloquio, relativamente personali e che non gli sono di nessuna utilità per capire se sono adatta o meno all'impiego? Certo... come no! Un applauso alla conduttrice che con mezza parola, in totale leggerezza, ha spento questo coglione bravo solo a gonfiarsi con termini stranieri che manco lui sa cosa vogliono dire!
Phrue89: stavo per scrivere esattamente quello che hai scritto tu. Un altro ignorante che usa 'il piuttosto che' non come 'potius quam' ma come congiunzione. Selezionerá solo suoi simili, il che è già un fallimento, nel concetto stesso di scelta.
Centinaia di termini stranieri per farsi gonfio di aria fritta e poi non conosce nemmeno la sua lingua! Che poi, a dirla tutta, anche la metà dei termini inglesi che ha utilizzato erano completamente fuori contesto o significavano tutt'altro. Primo fra tutti il problem solving, che non ha niente a che vedere con la sua spiegazione del medesimo termine!
@@ziobleed tu, di quello che scrivono all'Accademia Della Crusca, non hai capito nulla, assolutamente nulla, e continui a ritenere giusto usare il "piuttosto che" al posto di "invece" o di "oppure". Rileggi bene la risposta data da Ornella Castellani Pollidori.
Invece la cosa che mi fa imbestialire me è essere giudicata da dei bimbimimchia che stanno tutto il giorno a fare un cazzo e credono si avere nelle mani la verità e il futuro del mondo. Tutte queste agenzia le chiuderei tutte. Nei colloqui con questi soggetti si gioca a chi la spara più grossa . Se sai mentire bene vai avanti.
beh! immagino che sarai un ultra trentenne x dare del BM ad un ventenne.... secondo, x giudicare una persona basta una stretta di mano preceduta od anticipata da un "buon giorno", oppure da un CV con annessa TANTO DI LETTERA DI PRESENTAZIONE! io t'avrei scartato da qualsiasi lavoro d'ufficio ad esempio... "Tutte queste agenzia le chiuderei tutte" (a parte l'errore di battitura INSIGNIFICANTE) è il "tutte" ripetuto 2 volte nella stessa frase x il medesimo soggetto, che ti avrebbe fatto scartare... io una con la terza media o il superiore comprato, non la metto nel mio ufficio... quindi stai bene attenta dove vuoi presentarti e che mansione praticare... ;-) cameriere, retrobottega o pulizie, ok! ma non mirare troppo in alto (se non hai raccomandazioni) ;-)
l'agenzia iterinale è nata per una cautela dell'azienda verso i possibili lavoratori ma così facendo le stesse persone che vi lavorano dentro non fanno parte dell'azienda non son direttamente responsabili dunque fanno i loro comodi scegliendo a caso i candidati
fateVI!?!?!? :D cosa c'entra il tuo post...? in risposta a chi andava? in risposta a COSA!?!?!? o_O boooh... pppffhh!!! Che c'entrano le agenzie interinali che nn sn in contatto con il datore di lavoro...? cosa volevi dire!? è chiaro che nn lo siano... Q U I N D I ? ;-(
Premesso che il finto aspetto sofisticato di questo esaminatore gioca a SUO sfavore, non ha detto niente di utile. Presentarsi ben vestiti, in orario (possibilmente in anticipo), essere propositivi, guardare negli occhi, parlare correttamente, sono tutte cose ovvie! Trovo assurdo che un esaminatore debba passare un candidato ai raggi X senza poi fornire alcuna informazione riguardo la posizione per la quale il candidato si è presentato al colloquio. Vogliono sentirsi dire quanto IO (candidato) sia interessato a fornire valore alla LORO azienda, a far crescere il LORO marchio e ad essere presente e proficuo per i LORO interessi... e dei MIEI interessi non ne parliamo? Secondo questo esaminatore (come tanti altri), IO candidato vado al colloquio perché mi piace leccare il culo ad uno sconosciuto o perché ho voglia di LAVORARE e mi aspetto di essere PAGATO?!? Questo atteggiamento del "non parlare di soldi" è davvero discriminante; pone il candidato in una posizione di inferiorità inappropriata, considerando che IO candidato mi presento nell'ufficio dell'esaminatore proprio perché TU azienda hai aperto una posizione per cercare persone come ME! Per quale motivo mi devi calpestare già in partenza? Dovrebbe essere proprio l'esaminatore ad illustrare i dettagli contrattuali ed economici ad un certo punto del colloquio, avendo eventualmente compreso che ha davanti a se una persona seria, motivata ed interessata. Entrambi abbiamo diritto di lasciare quell'ufficio avendo idee chiare su ciò di cui abbiamo parlando, poiché IO candidato potrei interessare a TE azienda ma potrebbe non essere vero il contrario... quindi perché IO candidato dovrei perdere tempo se le condizioni che TU azienda offri non mi stanno bene? Se cerco un lavoro è perché ho voglia di LAVORARE e mi aspetto di essere PAGATO, come tutti! Poi, un cenno su questo esaminatore in particolare: usa mega paroloni in inglese e poi dice: "Problem Solving, ossia la capacità di resistere allo stress" 😲... CHE, COSA??? Il "Problem Solving" è un atteggiamento propositivo verso un problema (di ogni genere), volto a trovare soluzioni efficaci e semplici per risolvere tale problema ed evitare che intacchi altre attività! La capacità di resistere allo stress di cui parla questo signore si chiama "STRESS MANAGEMENT"! Questo tizio non sa quello che dice! Inoltre, da un selezionatore mi aspetterei una migliore dizione, non questa sfacciata cadenza romanaccia, davvero poco professionale (considerando che poi ci si aspetta che un candidato parli in maniera ineccepibile)! Il costante uso improprio di un vocabolario estremamente tecnico da parte di questo signore, fa parte di un atteggiamento volutamente intimidatorio; il suo scopo è metterti in una posizione di inferiorità! Bravo... ma vai a cagare!
Nei colloqui all'estero la prima cosa che mettono sul piatto della bilancia è il compenso , i benefit a fronte di determinati requisiti che il candidato deve possedere... Quindi direi che affermare che sia un aspetto a cui il candidato non deve discutere al primo colloquio è solo un fatto tutto italiano
4:32 Finalmente, qualcuno che dice quello che pensano tutti ma che nessuno dice per paura di non avere il lavoro, vorrei soltanto che non avesse interroto l'intervistato perchè ero curioso di sentire la sua risposta
Probabilmente i contadini dicevano lo stesso di chi una volta parlava italiano. Nel giro di un paio di secoli o si parlerà solo in inglese e l'Europa sarà qualcosa di unico come gli Stati Uniti, oppure saremo tutti cinesi. Veda lei cosa è meglio.
Io parlo l'inglese da quando avevo 4 anni, e mi dà fastidio parlarlo a sproposito. Sono in Italia? Parlo italiano! Che poi ho notato che la maggior parte di chi ostenta conoscenze linguistiche, non è che ne sappia così bene. Chi sa le cose bene, non ha bisogno di ostentarle per riconfermare la propria sicurezza e conoscenza.
No ma perché khami91 è un ex contadino per dirlo. Ahahah. Ma vai a zappare veramente! A raccogliere the fruit! Come se vado in America e mi metto a parlare italiano. Loro mica si adeguano a noi....noi però si. Per sembrare più fighi e colti. Che amarezza mamma mia. Per questo sta andando tutto a scatafascio!
Abito in Francia e qua le offerte di lavoro riportano anche il livello di salario (lordo perlopiú) + gli eventuali benefici (buoni pasto e rimborso totale o parziale dell'abbonamento) ed eventuale copertura sanitaria.. (il salario é uno proposta che puó essere negoziata, non una livella per scremare i candidati)
Sempre più deprimente vivere in un paese che ti giudica da come ti vesti, invece di guardare cosa sai fare. Un applauso a tutti quelli che abbassano la testa ed accettano di fare gli schiavi.
1) 15 minuti prima? Me li paghi i 15 minuti che devo aspettare? Se l'appuntamento è alle 11, io arrivo alle 11 (vado in torto se faccio ritardo) 2) Lasciamo perdere l'esperienza. Ho visto aziende che assumono neolaureati e richiedono l'esperienza di un 60 enne. 3) Non posso chiedere lo stipendio? Ma è uno scherzo? Quindi io devo accettare a scatola chiusa. 4) Il colloquio è un corteggiamento? Carissimo, lo stipendio e gli orari sono la PRIMISSIMA COSA da dire, un candidato deve sapere se sta perdendo tempo o meno. Tutte belle parole e molta professionalità. La realtà è che il candidato deve essere un burattino pronto ad ingoiare qualsiasi cosa senza proferir parola. Vorrei ricordare ai dirigenti che nell'assumere non state facendo un favore a nessuno se non a voi stessi. Una risorsa in più che produce più di quanto viene pagato (per definizione) non può che farvi solo comodo.
Mah sarà, io ai colloqui mi sono sempre presentata in anticipo, ho sempre guardato negli occhi il tizio o la tizia davanti a me, sono stata sincera, mi sono anche presentata bene in vestiario, ho sempre detto che sono pronta e che accettavo straordinari.. insomma sono sempre stata aperta e credo un' ottima candidata..beh finito i colloqui mi sono sempre sentita dire: Ti faremo sapere (con un sorriso da 50 denti)...ecco... Sono ancora disoccupata. U.U
non è tanto campato in aria quello che dici....tante volte quando sono andato ad un coloquio "tanto per", senza che mi importasse molto, mi hanno dato il lavoro súbito: dipende chiaramente dal cv che hai e dalle tue comptetenze, spesso se trasmetti un'aria sicura fai capire che un determinato lavoro per te sará facile
@@roberto3582 Penso sia una cosa automatica. Più tieni alla posizione e più sarai agitato facendo intravedere come una sorta di fragilità che può essere tradotta in chi ti è davanti come un " non riesce a farlo/impararlo". Sbagliato! I dubbi li avrei in chi è troppo sicuro di se. Stessa cosa anche a me, ho fatto qualche colloquio di cui non mi importava molto.. stesso giorno o il giorno seguente già contattato con esito positivo.
Io ho una carpenteria. Io faccip.i colloqui. I quattro quinti di quello che dice questo espertone di 21 anni sono delle puttanate. O meglio se devi avere la laurea per capire che uno se arriva in anticipo e meglio e se ti guarda negli occhi è preferibile...beh...un altro posto di lavoro creato per gentr che non vuole fare un cazzo.
diciamo che i suoi "consigli" non hanno nulla a che fare con le professioni tecniche di qualsiasi livello siano. un esame tecnico o qualche giorno di prova valgono più di mille parole e chissene frega se uno è timido.
Esempio capitato a me sabato scorso: chiamata telefonica dopo la mia risposta ad un annuncio, pessime recensioni sull'azienda su internet perciò chiamo per avere la smentita di quanto letto ossia che cercano solo venditori porta a porta, colloquio dopo due ore di auto per la posizione di assistente risorse umane il giorno seguente e le rassicurazioni telefoniche dove scopro che fanno franchising e l'azienda dell'annuncio è controllata da un'altra società ed è per quella che faccio il concorso. Mi chiamano per il secondo colloquio dove smentiscono il franchising e dicono che si tratta di un corso per diventare consulente pubblicitario, a quel punto dico loro di chiudere lì al telefono il tutto. Di questi comportamenti ridicoli di chi assume ne vogliamo parlare?
Mi è capitata una cosa parecchio simile; Annuncio dove viene ricercato un magazziniere anche senza esperienza, mi candido e mi viene subito fissata una giornata di prova full time il giorno dopo il colloquio. Arrivo li puntualissimo, mi passa a prendere una collega come da accordi, ed al posto di fare il magazziniere mi ritrovo a dover suonare campanelli per vendere contratti della luce a 50 km dalla sede del colloquio. Certe società meriterebbero di chiudere, ma lo stato se ne frega, perchè i pochi che purtroppo sono costretti ad accettare simili condizioni producono comunque un reddito consistente per le tasche della nostra classe politica, ed in questa società corrotta, tutti pensano a riempirsi la pancia con tutti i mezzi che hanno, buoni o cattivi che siano.
Successa stessa identica cosa a me!!! Non solo! Sono dovuto andare in un'altra città "vicina", mi hanno caricato in macchina, per portarmi alla sede di lavoro, che era la mia stessa città di residenza!!!!! salvo poi scoprire che si trattava di porta a porta e non di magazziniere. Oltre il danno la beffa... Sono dovuto tornare a prendere la macchina con il treno!
Ma quelli che usano termini inglese per rendere delle occupazioni più appetibili? Tipo: Merchandise assistant manager = commesso. Vaffanculo!
6 ปีที่แล้ว
A me addirittura vollero far passare per colloquio un corso di merda con nozioni che si trovano su youtube a 1600 euro. Come cazzo fanno a chiamarlo colloquio, sti voltagabbana furboni del cazzo.
Questo qua a Dublino non durerebbe nemmeno 1 minuto, non devi chiedere in prima battuta lo stipendio?ma stai scherzando?meno male che ho smesso di farmi prendere per il culo da sti bimbiminkia "so tutto io"..ê la cosa piú importante del colloquio sapere quanto pagano, sono le stesse aziende qui in Irlanda a dirtelo senza che tu debba chiedere, ma di cosa parla questo qui?e poi caro amico mio, io amo la lingua inglese, ma tu uno e due inserivi termini in inglese senza nemmeno un motivo..chissá quanti hanno fatto il colloquio con te, poveri loro 😳
mi sa che la persona che non conosce i vocaboli inglesi e la relativa semantica sei tu..sono termini corretti facenti parte del "vocabolario tecnico" risorse umane.
quando stai comunicando al "popular level" dovresti saper parlare senza usare termini del "vocabolario tecnico", se no vuol dire che non sei un esperto che sa parlare del suo campo ma solo un neolaureato esaltato
si hai ragione! quests genie sense professionalità non durerebbe fuori dal loro putrido stagno di incompetenza. Anglicismi a cazzo a parte, non ha menzionato una sola volta il fatto di chiedere esempi. Comme faccio a sapere se ho capacità di leadership? Il tizio risponde "prossemica" non un esempio costituito dalla spiegazione di un problema e della sua soluzione, ma la prossemica .... ma ci rendiamo conto? Che incompetente!!!!
Questi sono i ''selezionatori personale'' delle agenzie interinali. Scrutano una persona senza sapere la mansione che questi dovrebbe assumere e utilizzano ogni tanto qualche parola in inglese. Ho avuto un'esperienza anch'io con questi soggetti, e ricordo la figura di merda che gli feci fare. Anche quello utilizzo' parole inglesi, e ricordo la faccia strana quando smisi di parlar italiano e continuai in inglese. Ancora ricordo che fraintese molte mie parole, e quando rispondeva usava sempre l'accento.
Ho tre lauree, un master e parlo tre lingue. Mi è capitato di essere esaminato da un buffone di questo tipo, di una pochezza morale ed intellettiva veramente imbarazzante. Ci vuole davvero tanta pazienza per non venire alle mani :)
Io ho fatto un colloquio l'altro ieri e più che un colloquio sembrava più una chiaccherata tra amici. Mi ha chiesto solo l'età, se avevo fatto qualche altro lavoro, poi mi ha spiegato un po' lui la situazione in generale e mi fa "Da come si pone e dal suo profilo, per me è un si" e mi ero fatta mille paturnie per niente. Tutto questo per dire che OK, le domande ci stanno, ti devi porre in un certo modo ecc.. ma alla fine poi dipende da persona a persona. Non tutti sono come lui che chiede vita, morte e miracoli.
Ho fatto colloqui da due ore, DUE ORE, per mansioni molto molto basic, ovvio che poi dopo due ore l'offerta può interessare o meno ma si è decisamente stanchi e ci si comincia a chiedere che cavolo ci stiamo a fare ancora lì seduti se le informazioni fondamentali (stipendio, orari, mansione, capacità) non sono ancora state dette😂 il colloquio non è un interrogatorio ma nemmeno un momento in cui il datore di lavoro attacca a vantarsi della sua azienda per due ore😂
La vera difficoltà dei colloqui di lavoro è dovuta proprio a questi santoni laureati in non so cosa, che pensano di poter giudicare un professionista in base a come muove le mani o a come parla... La resilienza...vorrei sapere se nel loro lavoro hanno mai avuto a che fare con certe situazioni.
Se tu non mi dici al primo colloquio quanto guadagnerò ti mando affanculo. Li odio sti tipi altezzosi che usano la psicologia per capire se sei utile o no all'azienda, ficcateli dove sai i termini in inglese.......problem solving, feedback, etc.
Io spero che sia DAVVERO uno psicologo. Intendo dire "iscritto all'albo", perché ci sono gli estremi almeno per la sospensione o quantomeno per la censura, avendo infranto in 6 minuti più regole del codice deontologico, che vieta, soprattutto quando si fa pubblica informazione, di esprimersi in modo che possa ledere al decoro della professione. Ma in verità ha fatto di molto peggio, non solo da psicologo (ammesso che lo sia), ma proprio come persona!
Usando l'inglese cercano di sottomettere il povero candidato in cerca di cibo...Bisognoso...Una persona del genere? NO. Il problema dei selezionatori è che ignorano il fatto che siamo persone e non robot. "FORMIAMO" l'uomo....Con tanto di crescita personale interiore e vedi come i dirigenti delle risorse umane saranno più UMANI.
Appena la giornalista ha parlato di stipendi bassi l'inquadratura sulle labbra è stata azzeccatissima: il genio con baffetto e basette ha trattenuto un vaffa in maniera esemplare...chissà chi l'ha fatta a lui il colloquio a suo tempo
4 anni di equitazione, laurea(V.O.) specialistica, abitazione, corsi, master etc. BRAVISSIMO! SAGGE PAROLE! CONOSCO GENTE CHE HA ESPERIENZA E CHE NON SA FARE NULLA O QUASI. Resilienza, Problem Solving , Empatia tutto ciò che sbandiero da anni . Questo signore è un professionista
Io vivo in Cile, prima di farmi un contratto (settore vedite in una startup di logistica) mi hanno fatto un colloquio in 5 step,durato praticamente una settimana: test attitudinale scritto, colloquio di gruppo con altri candidati, colloquio con il capo operazioni per le cose più analitiche e due colloqui attitudinali con i due fondatori; dello stipendio ho parlato gli ultimi 10 minuti dell’ultimo colloquio. A quel punto la negoziazione é stata anche molto più sincera e diretta, dato che era chiaro che anche loro avevano scelto me e mi sono venuti molto più incontro di quanto mi aspettassi.
La verità è che le aziende cercano chi vada al lavoro per la sola passione..dato che la maggior parte delle aziende italiane non danno prospettive di crescita e mantengono i dipendenti sottopagati.
Concordo, driver lo installo ar picci, sto fino de na piuttosto granché. A questi soggetti una bella scoreggietta la mollerei volentieri, indica che le mie chiappa non sono timide, e che sono inclini allo scoreggio di gruppo ecosostenibile
Non esiste nessun capo al mondo che voglia sottoposti con personalità in grado di metterlo in discussione. Tutto il nostro sistema di vita è fondato su questo assunto imprescindibile della competizione,altrimenti vivremmo in un mondo collaborativo e non competitivo. Mondo che sarebbe 1000000000000 di volte migliore sotto tutti i punti di vista.
Ha ragione la conduttrice bisogna mentire bene. Tutti imbrogliano gli imprenditori, i politici anche noi dobbiamo imbrogliare sulle nostre esperienze e sul nostro curriculum
Il giovane HR ha assorbito, in buona fede, la mentalitá sfruttatrice dell'azienda Italiana. "Non bisogna chiedere quanto ti danno". Bene, lavoreremo gratis. 2 : "Resistenza allo stress". Che vuol dire? In una azienda normale il livello di stress deve essere accettabile, lo stress fa male a tutti (a chi più, a chi meno).
Per punti: - ti chiedono puntualità, almeno 15 min prima e poi sono loro i primi ad arrivare tardi all'incontro, quasi sicuramente per testare il tuo grado di stress, primo banco di prova, ma dietro questa giustificazione si cela il NON RISPETTO che hanno verso gli esaminandi; - "conta molto la personalità ma conta molto il potenziale" giusto, ma non vi dicono che se hai un potenziale che è simile ad esempio agli altri 10 esaminati verrà selezionato chi ha una personalità migliore... quindi? Certo, hai capito bene, ti selezionano se gli stai simpatico. Criterio oggettivo, no? Ma mi rendo conto che chi esamina ovviamente e giustamente deve selezionare le persone che poi faranno parte di una famiglia.... scusa? Famiglia? Ma voi non avete una vita? Una VERA famiglia? Si lavora per vivere, non il contrario. - "L'esperienza conta nella misura in cui fornisce dei "driver", quindi le fondamenta rispetto il nostro profilo professionale"... driver... fondamenta. Ok, qui bisogna far capire all'esperto che un driver è un altra cosa. Le fondamenta sono, per usare il parallelismo computeristico, l'hardware, non il sofware nè i drivers che sono programmi che gestiscono o controllano un particolare tipo di dispositivo, connesso ad un computer; l'inizio della frase, unita al concetto erroneo del DRIVER, - e comunque per cortesia se non si conosce forse è meglio studiare prima ed arrivare preparati al colloquio, esaminatore! - fa capire che l'esperienza dell'esaminato viene sempre vista come un vincolo e un fattore di intralcio più che un valore aggiunto. Difatti poi dice "l'esperienza non è una CONDITIO SINE QUA NON" - trasmissibilità delle softskills va bene, nulla da dire - valutazione della prossemica, parole usate (vocabolario) e modo di vestirsi: ok nulla da dire tranne che credo che alcuni esaminatori dovrebbero razzolare meglio oltre che predicare, come il nostro esperto, per andare in televisione vestirsi "così elegante" può anche essere interpretato "sono così sicuro di me" che io ascoltatore, parlo per me, valuto questo cura come dire, più i fronzoli ma non sostanza. Quindi, se è più importante il fronzolo... il contenuto dove lo mettiamo? - "una cosa che proprio non sopporto è la mancanza di pazienza e flessibilità" è da commentare questa frase? Se la dici vuol dire che anche te non sei paziente e flessibile. - "Il colloquio non è un dictat, è sempre un dialogo tra le parti per conoscersi e studiarsi" ed affermando questo di vuole intendere il contrario, incomunicabilità e negazione. "Arrivare ad una quadra ed ad un equilibrio" - "non essere impazienti nel chiedere un feedback"... ti prego, siamo Italiani oltre che Europei, bada bene non Inglesi, l'inglese non è necessario tra italiani, se devi utilizzare un inglesismo ogni due per tre vuol dire che non ha contenuti, che l'aspetto formale è l'essenziale per l'azienda per la quale stai facendo l'esaminatore. - "Evitare l'aspetto economico al primo colloquio". Lo capisco questo concetto e non ho mai chiesto al primo colloquio, sia di gruppo che individuale, ma non lo condivido. Ci sono aziende ed esaminatori che, non essendoci alcun esaminato che sollevi la questione, sono i primi a parlarne proprio in prima istanza. Parlare subito di soldi secondo me è indice di onestà e trasparenza, fondamentali, ed affermare che non si dovrebbe chiedere ha un messaggio implicito dietro di se... se non chiedi subito così non è detto che noi azienda ti diremo subito del compenso, quindi ti lasciamo macerare per bene per non farti scegliere se ti interessa quanto di valutiamo economicamente. La sostanza è sempre fondamentale, mai secondaria. - "però l'azienda vuole soprattutto persone che abbiano passione per il lavoro" tu pagami poi la passione te la mostro molto volentieri. Anzi, te la mostro il doppio. Il meccanismo dell'incentivo proprio non lo capite vero? Il meccanismo della valorizzazione umana? Che dire, per me dovrebbero formali un pò meglio questi esaminatori.
cioè questo è un'esperto ? il problem solving è la capacità di essere messo sotto pressione ?! ecco che cos'è il problem solving "Il complesso delle tecniche e delle metodologie necessarie all'analisi di una situazione problematica allo scopo di individuare e mettere in atto la soluzione migliore." e per fortuna che lo chiamano "ESPERTO"
Il veto di chiedere circa lo stipendio è una pratica tutta italiana. Nei colloqui che ho fatto all'estero mi hanno sempre chiarito quanto fosse il potenziale salario ed eventualmente i bonus. Per quale motivo non si dovrebbe chiedere? Perché "fa brutto"? È un colloquio di lavoro e il mio potenziale deve essere valutato anche in base a ciò che è l'offerta salariale. Viva l'Italia 😁
Problem solving... Empatia.. Flessibilità... Leadership... Poi ti propongono uno stage non pagato.. Ti spremono come un limone.. Poi tutti a casa! Dice che in fase di colloquio non bisogna chiedere quanto ci pagheranno... Mi scusi signore con i baffetti.... Il colloquio deve andare bene x voi ma anche x noi.. Perché ci sta tantissima gente preparata che deve essere pagata x quello che offre... Impari pure lei a fare i colloqui...ahaja che figo sto tizio!!
Io gli insegnerei che o si parla in italiano oppure come fa lui si parla in un miscuglio di inglese, citazioni in latino e grezzate come l'uso sbagliato del 'piuttosto che' in forma congiuntivale. Ma chi ce l'ha messo a questo nel programma?
Ma questo tizio che fa tanto il gran selezionatore se avesse un po' più rispetto della NOSTRA LINGUA italiana forse sembrerebbe meno un pallone gonfiato. Che tristezza.... Se penso che elementi del genere sono in grado di decidere le sorti di altre persone inorridisco.
Un colloquio medio dovrebbe svolgersi così: - prima il candidato si presenta brevemente e parla delle sue esperienze (se ne ha) - poi tocca al tipo dell'azienda parlare di cosa fanno e in particolare che cosa si fa nella mansione (per capire se è di interesse per il lavoratore) - terzo punto: la retribuzione. Dovrebbe dirlo direttamente il tipo dell'azienda (a me è sempre successo cosi), se si fanno pregare o non dicono o è in nero o è sfruttamento/paga ridicola - quarto: altre osservazioni/domande da ambo le parti (tipicamente il lavoratore ha bisogno di chiedere orari, attrezzature necessarie, come funziona la pausa, se c'è mensa/ buoni pasto/ bisogna portarsi cibo da casa; l'azienda chiede di solito se si è automuniti nel 99% dei casi o se si hanno certi patentini/abilità nell'uso di software. Le soft skill si valutano durante il lavoro, non ai colloqui... in 30 minuti capisci poco)
"soft skills: abilità che non derivano da un Master PIUTTOSTO CHE da un corso di formazione.." - utilizzo improprio del piuttosto che come disgiuntivo. Passo l'italiano "cool" inglesizzato, ma la correttezza dell'italiano conta.
Mi è capitato una volta di stare in trattativa con un'azienda per più di un mese, colloqui e sottocolloqui vari manco dovessi andare a fare l'astronauta, senza mai parlare di soldi; alla fine, esausto, mi sono deciso a chiedergli le "condizioni contrattuali" dell'offerta di cui si discuteva, che puntualmente si sono rivelate ridicole. Non ascoltate questo signore, un imprenditore serio fa lui il primo passo. Non chiedete lo stipendio al primo colloquio, ma al secondo sì; possibilmente evitate proprio di menzionare lo stipendio, meglio parlare di contratto (studiatevi prima i CCNL, se non masticate bene l'argomento). E preferite sempre le aziende che lo dicono subito, perchè anche se vi danno €100 al mese in meno sono sicuramente più serie - ne guadagnerete in salute mentale. Solo le mezze seghe lavorano gratis e si svendono al primo offerente.
Le solite cose, insomma...viste e riviste! Però ora ho scoperto che nella mia fascia d'età ho un mindset arretrato ::))), beh, una volta si chiamava forma mentis ...non credo che lui lo sappia..!!! Per esperienza personale il cosiddetto "dialogo" molto spesso è un colloquio rigido e imbarazzante, con una figura dall'altra parte che non ti favorisce per niente. E poi con questa prossemica ci avete rotto le scatole...uno non è neanche libero di appoggiare i polsi sul tavolo mentre parla per paura di essere giudicato!
Si vabbè di prima battuta certo che no. Ma durante il colloquio di lavoro del compenso bisogna parlare eccome ed anche delle condizioni contrattuali. Per correttezza e chiarezza per entrambi le parti ovvero datore di lavoro e candidato
Leggo un sacco di commenti, ma io di colloqui, specialmente in multinazionali, ne ho fatti e vi assicuro che tutte ste cose sono assolutamente reali. Non sta dicendo cazzate, non è il primo fenomeno preso a caso fuori dagli studi televisivi. Se fate colloqui per posti importanti in aziende grosse questa è la prassi
Il candidato non può chiedere subito informazioni riguardo lo stipendio perché sarebbe inopportuno farlo. Perché invece il recruiter durante il primo screening telefonico chiede il nostro RAL senza farsi alcun problema?
Quante palle! La gente va a lavorare,al di là della soddisfazione personale,per i soldi! In tutto il mondo quando svolgi un colloquio ti dicono quante ore sono di lavoro ,quanti giorni alla settimana ,tipo di contratto e quanti pappagalli si guadagnano(e se c'è la possibilità di avanzamento di carriera, meglio.Anche se in Italia è IMPOSSIBILE!)..e questo tipo afferma che non bisogna parlare soldi,e se per caso una persona per le sue vicissitudini di vita ha bisogno di un reddito particolare?può scegliere di sapere se quel lavoro fa al caso suo?aahhh certo devi affrontare la prova o fare il tipico mese e mezzo di lavoro per scoprire poi che ti pagano 2 spiccioli.e non bisogna parlare di soldi.Ma VAFFANCULO!
Ha detto tutto e niente .. complimenti .. Un esempio con le " borse lavoro " che non danno alcuna certezza sull'inserimento lavorativo delle persone , non vengono versati i contributi pensionistici ne viene erogato un regolare compenso retributivo alle persone per l'orario dell' attività lavorativa . E' ora di finirla con lo sfruttamento illegale del lavoro e pensare ad assumere regolarmente , con orari e contratti Legali , il tempo e la vita delle persone hanno un valore inestimabile e non devono servire per l'arricchimento di pochi a discapito del popolo che lavora in Italia. Gli interventi speculativi con le > borse lavoro < sono da abolire immediatamente , occorre tornare ad investire , come Stato Italiano , sui contratti di apprendistato Regolarmente retribuiti che abbiano una durata temporale minima di un anno ( 12 Mesi ) e non inferiore , con versamenti pensionistici INPS , coperture assicurative INAIL e cassa malattia INPS . Siamo arrivati a toccare il fondo in questo Paese con il precariato selvaggio e con le varie forme di sfruttamento illegale del lavoro presentate come " borseggio sul lavoro " , BASTA con lo sfruttamento illegale e Incostituzionale in Italia .
15 minuti di anticipo? In realtà sono proprio i selezionatori ad essere in ritardo! Al di la di tutte queste belle parole, viene quasi sempre scelto il candidato a cui può essere applicato il contratto economicamente più conveniente all'azienda (apprendistato ad esempio).
Partiamo da un presupposto: questo "specialista", che magari lo è davvero, è con molta probabilità uno psicologo del lavoro, visto che non mi pare ci siano altre figure con la dovuta preparazione in questo campo. Tuttavia, dobbiamo considerare il fatto che sebbene da un lato questo soggetto si impegni a farsi tirare le uova sfatte, dall'altro c'è la classica ignoranza dell'italidiota medio che non sa un cazzo di certe professioni ma deve obbligatoriamente dire la propria col rischio di denigrare una professione che ci vogliono anni per acquisire. La selezione con valutazione dei candidati, nonché del profilo psicologico complessivo di un candidato è competenza di questa figura ed è inutile che cerchi di spiegare quanto ci si debba fare il culo prima di acquisire detta competenza. Se volete rispetto per il lavoro, abbiatene prima per il lavoro degli altri. Detto questo, sul piano tecnico non ha detto stronzate, ad esempio parlando di soft skills. Quello che lascia basiti è che sto personaggio, anche se chiama le cose col suo nome, sta scordando una regola d'oro dello psicologo, ossia che non può/deve atteggiarsi usando termini tecnici, magari in inglese, perché fa figo; inoltre, gli addetti alla selezione in genere non lavorano per un'azienda, sono liberi professionisti, quindi che faccia passare certi messaggi come regola generale e non solo relativamente all'azienda (o alle aziende) in cui fa selezione, in un periodo storico di sofferenza diffusa quando la gente rischia di iniziare a girare incazzata come mujahiddin pronti a decapitare come un pesce spada il primo stronzo che gli rovina la vita, sul piano professionale, etico e morale lo trovo ripugnante. Un atteggiamento di tale supponenza da parte di chi vorrei sbattere a lavorare nel vero senso del termine se non l'ha mai fatto, tornando a casa tutto rotto, non è più tollerabile. Non parliamo dei bimbiminkia del servizio di piazzapulita, qui c'è gente che è veramente in sofferenza e non sa come camparsi la famiglia. Che cazzo di discorso è "non si parla di soldi"? Anche per me è stato così, ma erano tempi in cui ti pagavano il giusto e potevi sempre andare da un'altra parte, non si era in condizioni di "o ti arrangi o ne pigliamo uno più disperato".
Forse non hai vissuto all estero per questo parli cosi... i termini sono giusti, lui li sa e li usa. Si parla dei soldi in seconda battuta, l esempio del corteggiamento e perfetto, non chiedi di uscire ad una ragazza dopo averle chiesto il suo nome. In tutto il mondo funziona cosi, applichi, fai il colloquio, se ti prendonl ti dicono lo stipendio. That s it! In italia purtroppo state 20 anni indietro ..
Gabriele Boschetto scusa se mi permetto ma le ultime righe scritte da lui danno la spiegazione, e cioè che, nella situazione occupazionale odierna è ingiusto non comunicare il trattamento economico riservato all'incarico. Continua poi dicendo che venti e più anni fa si poteva fare perchè sapevi che avresti ricevuto il giusto, e non stipendi da fame con orari e responsabilità abnormi come succede oggi, e perchè avevi sempre la possibilità di cambiare! Magari dove vivi tu la situazione è proprio quella della nostra cara vecchia Italia. In ogni caso a leggere i commenti qui sotto mi pare che non siamo poi così indietro visto che testimonianze da Germania e UK affermano che lo stipendio fa parte di quelle questioni che si trattano fin da subito durante colloqui di lavoro!
Sono d accordo a meta... se hai le skills giuste in seconda battuta magari puoi azzardare una mezza domanda a riguardo... ma il fatto e, che se hai le skills giuste lavori per giuste compagnie quindi lo stipendio e buono. Se sei un incapace lavori e impari e allo stipendio non ci devi pensare, perche hai fame, se vai a lavorare solo per prendere lo stipendio a fine mese la tua fine e segnata, te lo dico io che a 18 anni lavoravo 55 ore al giorno per 750 euro al mese, ho imparato, mi sono fatto il culo, ora lavoro all estero e per meno di 4K al mese non mi alzo nemmeno la mattina
Che schifo di persona, la cosa che trovo più orrida è che ti valutano in base al carattere, io sono timido e faccio fatica a tenere lo sguardo più di un tot con una persona estranea e tantomeno a mostrare ciò che sono al primo impatto, devi essere come vogliono loro anche se quella non è la tua natura.
Io ho fatto 3 colloqui prima di sapere quanto venivo pagata. Ho firmato tutto prima di aver il contratto nel quale non c’erano scritte ore di lavoro e retribuzione lorda o netta. Alla fine lavoravo 52 ore a settimana (per questo non era scritto nel contratto), trattata poco bene, ecc ecc. mi fecero un contratto di prova di 3 settimane, mi ero ammalata (cosa che non accade mai ma haime dicembre è accaduto), ho chiesto 3 gg di malattia e la selezionatrice capo del lavoro mi ha detto se potevo tornare dopo 2 gg. Dissi che non potevo e preferivo non aver ricadute visto che mi portavo quello stato di salute da prima dell’assunzione (lei lo sapeva già da prima di assumermi perché anche lei era stata a lungo male in quel periodo) e con gentilezza quella settimana, dopo 2 settimane non sono stata più inserita a lavorare perdendo anche la terza settimana da contratto e non mi ha più rivolto la parola nè risposto ad un messaggio. Questo è il modo di selezionare e agire da chi seleziona? A volte un po’ di coscienza ci vuole e non solo il coltello dalla parte del manico per difficoltà economica dell’altro in quel momento. A volte meglio perdere persone così e haime anche lavoro piuttosto che perdere la salute per chi non ti ha mai vista!
Inoltre ... si impuntó come mai il lavoro di avvio di un locale fosse finito quasi sapesse già ... ma non ho mai parlato male del datore di lavoro, mai. Risposi che finii il contratto. In effetti fu così, perché invece di un locale, allo stesso stipendio dovevo lavorare per 2 locali aumentando lavoro e autoproduzioni. Dobbiamo sapere quanto veniamo pagati ... ci vuole rispetto reciproco. Ognuno gioca con i propri giocattoli ... perde tempo di vita nei modi piacevoli per sè ... quello invece di non essere schietti e Chiari è gioco di potere in certi casi (dipende dai casi)
Lei è stata molto carina nel dire ciò che in fondo la vita lavorativa è: io lavoro tu mi paghi tot, tu lavori ed io ti pago tot. La qualità e la passione si dimostrano strada facendo e non scendono a compromessi: Lavori di più affinché ti dia la pacca sulla spalla. Pago di più e ti dimostro quello che sei per me!!
Io abito a Londra da 10 anni, ho chiesto sempre quando sara' lo stipendio. Un'altra cosa mettono pure negli annunci lo stipendio di quando Sara'. Poi a questo selezionatore gli vorrei dire per piacere sei italiano usa vocaboli italiani. Ha detto una miriade di parole in inglese per fare capire che é internazionale, che poi non fa' altro che ripetere poi subito dopo la parola in italiano. Poi i selezionatori sono dei fessi molte volte perché ho visto persone assunte con una intelligenza al di sotto della media. Odio i colloqui psicologici , perché per me uno in 20 minuti di colloqui non puo' capire la mentalita' di uno . Sicuramente andare in orario , ed altre cose che ha detto mi stanno bene .
A questo "signorino" andrebbe spiegato che dall'altra parte può esserci benissimo una risorsa, un professionista PRONTO nella mansione di pertinenza, che la "prova" vale sia per la stessa figura professionale quanto per l'azienda, è che il rapporto di dipendenza è solo contrattuale, non altro (il calcio professionistico è un esempio tipico). Normale quindi che un professionista chieda quali siano le prospettive economiche di quanto prospettato (nei minuti del colloquio egli stesso sta valutando l'azienda nel suo insieme). Il "periodo di prova" è essenziale per entrambi (azienda e collaboratore), e può svolgersi da 2 giorni a 2 settimane. Lo stesso periodo va retribuito. Se il selezionatore è all'altezza di tal nome, è in grado di rilevare competenze/impegno/etc. in un lasso di tempo (a seconda del ruolo offerto) da pochi minuti a qualche giorno.
Non mi pare una spiegazione di colloquio di lavoro semplice e comprensibile. Considerazioni discutibili, uso frequente di termini inglesi per impressionare chi ascolta e quasi riluttanza a dichiarare il livello retributivo che in quella fase di intervista è necessario specialmente per chi cerca una nuova occupazione. Ho il sospetto che l'intervistatore abbia frequentato una certa università lo stile è quello....
In un colloquio avevo applicato queste regole, non avevo chiesto a quanto ammontava il compenso. a fine mese loro credevano che lo facessi x volontariato. E non mi diedero nulla.
Perché cavolo pronuncia in inglese tutti i criteri di valutazione? Lo immagino quando si reca dal meccanico per cambiare le pastiglie dei freni alla macchina: “Buongiorno, vorrei cambiare i brake pads.. e intanto che le lascio giù la macchina, potrebbe farmi anche un change oil con i filters?”
Ma per piacere questo è un aziendalista...un colloquio è la negoziazione che porta al contratto, entrambe le parti vogliono qualcosa che l'altro ha, quindi tutto sta a determinare il potere contrattuale di ognuno e capire chi è che nella fattispecie ha in mano la situazione..se sei uno specialista, stai lavorando e un'azienda si propone, tranquillo e sereno che l'approccio è radicalmente diverso e tra le prime cose che ti chiedono ci sono "ma lei quanto percepisce, che contratto ha ed eventuali benefit, a che cifra cambierebbe"
Da quando mi sono trasferita, francamente, il fattore economico me lo nominano già gli intervistatori. Io non devo chiedere nulla. Non sto scherzando. E risiedo in Italia!
Praticamente voi non volete persone a lavorare,volete i fenomeni!!!scusa,ma se uno è una persona che vuole lavorare normalmente come ogni Cristiano cos’è uno stronzo???Quando gli ha tirato fuori la questione dello stipendio la conduttrice l’ha guardato come per dire:”ma che c...o stai dicendo?!?” E il bello è che anche lui sa di aver detto una roba assurda!ed è pure laureato...povera Italia
Giustamente mi si chiedono flessibilità, prontezza, preparazione, capacita' relazionali, sacrificio, però io non ho il diritto di chiedere per quanti spiccioli sto buttando sangue.
bravissimo, ha centrato una delle principalissime cazzate che dovremo abbandonare con la vecchia italia: il neoschiavismo-truffa-sfruttamento-turlupinare ecc!!! basta con queste false imitazioni americani mischiate allo stile wanna marchi!!!!
@@Goldcylinder3 Sono d'accordo con te...Il problema è che il colloquio lo fai perché sei tu che cerchi lavoro,di conseguenza ti trattano come se l'azienda ti facesse un piacere o se fosse un privilegio lavorare per loro...messo in chiaro questo fondamentale aspetto(per loro..bada bene!!), parte un colloquio esplorativo per capire quanto ti interessa quel lavoro basandosi su domande che sono più un test psicologico in stile visita militare(ti piacciono i fiori?SÌ...faresti il fioraio?No...con queste risposte ti mandavano dallo psichiatra per secondo loro eri matto, chi ha fatto la visita militare lo sa😂😂😂), a cui dare delle risposte che a sua volta danno un quadro generale del tipo di persona che sei (oltre agli aspetti visivi di abbigliamento ecc...)in pratica vai dallo psicologo! E questo perché..dopo aver studiato il tutti i casi, riescono a vedere qual'è il soggetto dove trarre più vantaggio con meno spese,o meglio quel soggetto che si fa prendere meglio per la gola,che faccia il suo dovere e anche qualcosa in più e senza troppe pretese(ecco perché "in prima battuta o in seconda" non si parla di soldi😉...)..Questo però porta ad assumere gente che magari è meno competente di altri ma fa risparmiare qualcosa all' azienda...e il candidato prescelto è costretto ad accettare senza nessun margine di contrattazione sulla sua professionalità ed esperienza(soldi!!)perché ti diranno che dopo 100 colloqui hanno scelto te(1 su 100😉)e se ti fai scappare quest' occasione ce ne sono 99 che fanno già la fila...Se queste aziende avessero dei paletti ben saldi sui livelli lavorativi,cioè mi serve un operaio?bene il livello per operaio è questo e lo stipendio è questo...chi va al colloquio saprebbe già quanto è lo stipendio e cosa deve fare per quella mansione e non chiederebbe niente.Il problema è che questi paletti sono eludibili e grazie a questi "test" psicologici al quanto discutibili,ancora di più...così abbiamo un mondo del lavoro dove la professionalità e l'esperienza contano meno di un risparmio dell' azienda in busta paga...
infatti io apprezzo molto quegli annunci dove già dicono quanto prendi, se non dicono subito lo stipendio vuol dire che è basso secondo me, perchè dirlo alla fine vuol dire volerlo nascondere
Io in tutti i colloqui che ho fatto mi è sempre stato detto dall'azienda stessa l'eventuale stipendio
Concordo con tutto ciò che avete detto, i "capi" vogliono tutto puntualità, flessibilità, disponibilità ma quando arriva lo stipendio......
Quando esamino un candidato, gli chiedo sempre se ha delle domande, e "spero" mi chieda del trattamento economico. La ritengo una domanda assolutamente coerente e che il candidato ha tutto il diritto di fare magari facendo un approfondimento sulla natura del possibile contratto di lavoro.
Questi fenomeni hanno rovinato il mondo del lavoro.
Input, soft skills, drivers, master, leadership, problem solving, setting, casual, mindset culturale, disrupted..... non parliamo poi della resilienza... sembrano tutti creati con una stampante 3D.
Sono nei fatti tutti uguali, seguono tutti l'ideologia della flessibilità come descritta da Sennett
Il curriculum dove devi mettere il carattere Times New Roman perchè fa più figo, il colloquio telefonico, il colloquio con selezionatore, poi il colloquio di gruppo, poi un altro colloquio con altri due selezionatori, alla fine il boss finale con il titolare. Tutto ciò per uno stage da €600 al mese (se sei fortunato). Se hai raccontato palle sei assunto, se sei stato te stesso allora sei fuori. Congratulazioni a questi personaggi che hanno mandato al collasso il mondo del lavoro.
il famoso problem solving (minuto 2.05) secondo questo cacciatore di talenti è "la capacità di essere messi sotto stress" . Caro cacciatore di talenti, prima di dire idiozie prova a cacciarti in qualche libreria e comprarti un normalissimo dizionario della lingua italiana, visto che PROBLEM SOLVING è la più complessa di tutte le funzioni cognitive e consiste nell'abilità di trovare una soluzione a qualsiasi tipo di problema! Complimenti vivissimi!
andrea ledda in ambiente lavorativo e specificatamente direzionale (dal momento che se utilizzassi la parola manageriale mi prenderei le varie critiche assolutamente atemporali per utilizzare un prestito) il Problem solving è riferito alla capacità di risoluzione di problemi che creino situazioni stressanti mantenendo il controllo della situazione stessa. Ossequi
Tanto senza esperienza non daranno mai un lavoro problem solving
@@jovenice2494 mi permetto di risponderle come avrei desiderato fare più volte durante i vari colloqui che ho sostenuto: l'utilizzo del linguaggio manageriale o direzionale che sia (e che ho imparato a comprendere) ha come unico scopo mettere chi lo usa in una posizione di dominanza, una comunicazione si definisce tale se il registro linguistico è simile se non uguale. L'utilizzo del gergo tecnico proprio di una mansione specifica e diversa da quella del candidato, che non è tenuto a conoscere, denota una mancanza della dinamicità e dell'utilizzo trasversale di competenze che tanto vengono decantate, sia esso un dipendente dell'ufficio risorse umane, un manager o un amministratore delegato. L'utilizzo di linguaggio manageriale o di (inutili) inglesismi mi è del tutto indifferente perché conosco entrambi ma in un contesto pubblico come può essere un programma televisivo è necessario essere chiari a tutti perché prima di tutto si sta facendo divulgazione e informazione accessibile a tutti, non solo a manager o dirigenti. Ossequi a lei
@@godwillbustyou Sono d'accordo che la televisione debba essere accessibile e peraltro non commento sul linguaggio usato perché non conosco il programma televisivo in questione e non so a che pubblico sia rivolto. Diversamente non ritengo ci sia una specie di linguaggio in codice usato in ambito manageriale né ritengo faccia molta differenza sapere quale sia il nome di una determinata abilità ricercata per un ruolo quando si va ad un colloquio. Una cosa che in Italia di fa molta fatica a capire è che lavorando si sviluppano abilità e doti che rendono lavoratori sempre più adatti un specifico ruolo. E per rispondere al signor Tagliavento, non è così assurdo che si cerchi esperienza lavorativa, perché anche abilità come il problem solving possono essere affinate e qualche volta persino "imparate" con l'esperienza. Sfortunatamente in Italia questo principio non è diventato opportunità di investimento sugli individui, ma piuttosto una forma di esclusione dal mondo del lavoro di chi non gioca già da un po', con i risultati catastrofici che tutti conosciamo.
@@jovenice2494 per persone che non sono mai entrate in contatto con il mondo manageriale, e ce ne sono moltissime, è esattamente un linguaggio in codice. Quando un annuncio di lavoro parla di flessibilità intende generalmente la disponibilità a fare straordinari ma se lo dice direttamente poi risulta poco appetibile così si sfocia nelle più fumose fioriture della nostra bellissima lingua. Stessa cosa per gli inglesismi: gli obiettivi aziendali (termine più corretto a mio dire) adesso sono diventate le mission e il dipendente diventa parte integrante di questa missione verso un futuro più roseo per il genere umano, quando a conti fatti (spero mi perdonerà per il cinismo) l'azienda è un organismo attentamente calibrato per bilanciare in positivo costi e profitti e il dipendente fa lo stesso con la sua retribuzione, perché di passione per il lavoro o per la mission aziendale purtroppo non si tira avanti. Io per il mio lavoro ho molta passione e non ho mai avuto problemi a mettermi a disposizione per il bene dell'azienda ma la stessa generosità e disponibilità non è mai stata ricambiata, perché quando dopo 9 anni di flessibilità, dinamismo, problem solving, e fatturati positivi per merito soprattutto mio dal momento che sono responsabile di commessa ho chiesto un meritato aumento di stipendio dai miei 1300 euro al mese e dopo contrattazioni infarcite di "pensavo ti interessassero di più gli obiettivi aziendali invece sei come gli altri che pensano solo ai soldi" me ne sono stati concessi solo 50 mensili in più, per cui non venite a parlare di mondi fatati nei quali il lavoratore vive in un azienda magica fatta di marzapane piena di gente contenta di nullificarsi per il bene comune che in realtà è col bene di chi fattura. Se Adriano Olivetti resuscitasse si sparerebbe in bocca a vedere cosa sono diventate le aziende italiane
Colui che va a sostenere il colloquio non deve chiedere, ma chi fa il colloquio dovrebbe dirlo da se! Qua sta la serietâ
esatto.
Ho fatto un sacco di colloqui di lavoro come ingegnere lo scorso anno. Il 90% delle persone che mi hanno valutato erano psicologi del lavoro, professione che ho scoperto essere inutile o quanto meno utilizzata nel modo sbagliato. Persone che se chiedi qualche informazione in più sul tipo di lavoro che ti stanno proponendo non sanno che dire perché non ne hanno idea (non avendo alcun tipo di formazione di tipo tecnico). Allo stesso tempo però, decidono di assumerti sulla base di “dove tieni le mani durante il colloquio” o se “fissi i loro occhi mentre parli”. Il massimo credo sia capitato nel mio attuale posto di lavoro: colloquio in cui non mi veniva chiesto niente di quello che sapessi fare come ingegnere e, dopo qualche giorno l’avermi assunto, il ragazzo (praticamente uguale a quello nel video) con cui ho fatto il colloquio mi chiede: “mi spieghi che tipo di lavoro stai facendo dato che non ho capito in cosa consiste?”
“Piuttosto che.. piuttosto che.. piuttosto che”. Quando un “piuttosto che” ti descrive molto più di mille anglicismi a capocchia.
Finalmente sento persone criticare questo uso orrendo del "piuttosto che".
Il corretto uso del "piuttosto che" viene ancora valutato positivamente? :-)
"Problem solving , cioè la capacità di resistere allo stress", se avessi risposto così ad un esame bocciatura assicurata.
Per me è bocciato.
Il mio mindset è impostato sull'avere sui coglioni questi soggetti con la chioma cementata dalla lacca, i miei driver mi dicono che forse, fin dalla nascita, mi fanno ribrezzo; tra le mie softskills invece, oltre a saper scorreggiare in testa ai suddetti, c'è la consapevolezza che, se fossi io a dover scegliere il personale, l'utilizzare il "piuttosto che" in maniera corretta e non alla cazzo di cane come il tizio, sarebbe la "conditio sine qua non" per avere il posto. Se avesse fretta di chiedermi un feedback, gli sguinzaglierei contro il mio dogo argentino.
Qui ti si fa l'applauso, mi hai steso ahahahah
stima! ahahahahahaahha
92 minuti applausi ~!!!!!
Mi hai fatto sgarrupare dalle risate!
Ahahaha 6 un grande
Qualcuno gli spieghi che "Buonasera, benvenuti" non lo deve dire lui.
Simone Panin HAHAHA
Si è guadagnato la mia "simpatia" con le prime due parole.
Ahahahhahahhahah pazzesco....
Ahahahahahahhaa veramente. Come se condusse lui il programma. Manie di grandezza evidenti. Col baffo osceno poi...non si può guardare. Sembra flanders dei Simpson. Ma la Madonna va' meglio che non mi dilungo sennò faccio una strage.
Guardate quando dice soft skills...la faccia della conduttrice. Come a dire: ma come cazzo parli baffo ribelle?
Una cosa che mi fa andare in bestia è che dopo essemi laureato , parlare tre lingue , avere un master ,devo fare un colloquio con un bimbominkia che se mi va bene mi fa fare uno stage !
Hai ragione: un bimbominkia che vuole impressionare con paroloni messi a cacchio.....Quelli che mettono i commenti del tipo "siete voi ad essere ignoranti" sono dei poveracci. Siamo in Italia, parla in Italiano. Se non sei capace di spiegare una cosa in Italiano sei un ignorante, punto. Basta con queste persone che parlano dicendo: "ci vogliono i soft skills, facendo il webinar nel meeting...asap, understand ?" . Poracci !!!
@@danielscotland1971 probabilmente avrà a che fare con persone che l'inglese lo capiscono. Non mi sembra che abbia detto chissà quale parola complicata.
Il "maindset"... ma per favore, il colloquio con il playmobil.
Gli avrei risposto:" il mio mindset al momento e' in garage senza benzina e assicurazione, ma quando' mi assumera' magari potro' sistemarlo e venirci a lavoro."
@@danielscotland1971 Sono tutti paroloni per rendere più appetibili concetti che, se semplificati in un italiano normale, non suonerebbero così bene, e talvolta significherebbero cose brutte
Vai all'estero
E sì!!! Mica uno va a lavorare per uno stipendio!! Ma scherziamo.........
I datori di lavoro pensano che con la passione ci pago le bollette, che ritardati, se vogliono più produttività imparino a pagare bene i loro dipendenti.
Sono solo io, o anche voi non avete capito un cazzo di quello che ha scritto Gastronomia ... ?
Nel video viene specificato che si parla di soldi dal 2-3 colloquio in poi, è nel primo che non si parla di retribuzione
@Farmacia di turno È vero ma se tanto lo sappiamo tutti e due tu (datore che ti rispondo così lerchè devo) (e io perchè so che devo dirlo) non ci stiamo prendendo per il culo a vicenda?
Samuele Fusi ma vai a cagare ahah
Il famoso PROBBLEM SSOLVING. È bello vedere come non ne azzecchi mezza, né in italiano, né in in inglese, né tantomeno in "psicologia" del lavoro. Bravo.
Questo chissà quanti santi in paradiso ha ...
È vero. Pronuncia indecente.
@@michevicus2987 basta googlare Simone Petrelli. Ci vado subito. Muoio dalla curiosità
In Germania lo chiedono a me QUANTO VUOI GUADAGNARE
Lo hanno chiesto anche a me perchè vogliono trovare quello che accetta la paga più bassa e cioè 8,50 € LORDI l'ora, e non quello con le capacità migliori.
Leonardo posso chiederti un consiglio?
E tu digli 1 MLN € l' anno!!
Perche' dovrei perdere tempo a fare piu' di un colloquio con un'azienda che non mi paga quanto richiedo? Perche' l'azienda dovrebbe avere interesse a fare piu' di un colloquio ad un individuo che non puo' permettersi perche' poi chiedera' piu' di quanto ha messo a budget? Siete rimasti fermi a dinamiche di 40 anni fa, dove c'e' l'azienda padronale che fa il favore di assumere qualcuno.
@@1antoniodeangelis ma tu x caso sai come funziona alla Cepu? Mi hanno chiamato ma non so se conviene che vada 😧
Paragonare un colloquio di lavoro all’inizio di una relazione sentimentale,’all approccio’ mi ha fatto capire piu come concepisce lui le relazioni che altro
In un certo senso però è la verità
Le aziende vogliono persone competenti, empatiche , capaci di assorbire come spugne , capaci di lavorare a lungo.....Stipedio ? dettaglio di poco conto ! 😉.....
Viene specificato nel video che di stipendio non si parla al 1° colloquio, ma in quelli successivi
è una regola idiota, nel resto d'Europa fra i vari argomenti trattati all'interno del primo colloquio di lavoro rientra anche la prospettiva di guadagno del candidato e la domanda è posta dal datore di lavoro!! In Italia questo argomento non va trattato fino ai colloqui successivi, come se fosse un tabù, come se fosse una cosa bizzarra che chi si candida lo fa perchè ha anche bisogno di guadagnare dal lavoro per cui si offre, non c'è motivo di nascondere o evitare questo aspetto normale del lavoro..... siamo un obsoleto Paese di perbenisti!!
Michele Bergadano nei posti seri si fa un solo colloquio
è il contrario, più il posto è serio più son i colloqui; 10 minuti di colloquio van bene per assumere una persona come call center, ma se ti serve un direttore di filiale gli step son più lunghe e numerose
Michele Bergadano si è vero anche questo, ma intendo dire che nella stra grande maggioranza delle volte si fa un solo colloquio nelle aziende
Anche imparare l'italiano non gli farebbe male... la locuzione congiuntiva "piuttosto che" ha valore avversativo e significa anziché, invece di. In nessun caso ha valore disgiuntivo col significato di o, oppure e nemmeno valore aggiuntivo col significato di oltre che.
Filippo Bacciocchi ma per favore smettila di fare il pignolo tanto lui è un top employer non sarà il primo scemo
Ok ma non piangere
Marco B povero inutile bimbominkia
@@aallpprr8998 Ma vaffanculo va',imbecille.
In uk dopo il colloquio, ti viene subito detto quanto potresti guadagnare.
E dopo le due ore di prova ti viene fatta subito l' offerta.
Che so ste cazzate di non parlare di soldi? Quanto gli piace fare in modo di fregarti
Secondo me non è bello chiedere di quanto è lo stipendio al primo colloquio, ma penso che sia un dovere del datore, durante la seduta, dire al candidato a quanto ammonta il salario per la posizione lavorativa per la quale concorre. Senza sapere quanto posso guadagnare lavorando li rischio di perdere del tempo prezioso.
Eros Benedetti ognuno di noi lavora per guadagnare. Devo saperlo ed è dovere del datore dirmelo, non mio chiederlo. Sono dei furbetti
No, in Regno Unito "addirittura" (e dovrebbe essere la norma) lo stipendio è indicato nell'annuncio di lavoro stesso in un buon 85% dei casi.
Purtroppo è così, se chiedi a quanto ammonta lo stipendio ti scartano.
Buono Legnani non solo in uk, ma in tutta europa nei bandi è sempre indicato lo stipendio medio e eventuali benefici ( assicurazione medica, palestra, iscrizione a club vari e attività ricreative, piano pensionistico, ecc )
Al terzo inglesismo del cazzo ho rotto il monitor del Pc
😂
Ahahahahaga
anch'io volevo breakare il television!
eh no, lo schermo del tuo computatore personale! :D
Ahahahah epico
E io dovrei farmi valutare da una persona che fa un mestiere che NON ESISTE, che usa il termine "piuttosto" come "e" e non come "o" e che mi dice che è sbagliato chiedere subito della retribuzione quando poi è il primo che mi va a fare domande del tutto non inerenti al contesto del colloquio, relativamente personali e che non gli sono di nessuna utilità per capire se sono adatta o meno all'impiego? Certo... come no! Un applauso alla conduttrice che con mezza parola, in totale leggerezza, ha spento questo coglione bravo solo a gonfiarsi con termini stranieri che manco lui sa cosa vogliono dire!
Phrue89: stavo per scrivere esattamente quello che hai scritto tu. Un altro ignorante che usa 'il piuttosto che' non come 'potius quam' ma come congiunzione. Selezionerá solo suoi simili, il che è già un fallimento, nel concetto stesso di scelta.
Centinaia di termini stranieri per farsi gonfio di aria fritta e poi non conosce nemmeno la sua lingua! Che poi, a dirla tutta, anche la metà dei termini inglesi che ha utilizzato erano completamente fuori contesto o significavano tutt'altro. Primo fra tutti il problem solving, che non ha niente a che vedere con la sua spiegazione del medesimo termine!
Ma vi prude così tanto non esserci voi dalla parte di chi può scegliere???? Siete così frustrati dall'essere scelti ?????
@ L'espressione "piuttosto che" è grammaticalmente SBAGLIATA.
Ad oggi c'è l'usanza di usarlo erroneamente al posto di "oppure" o "o".
@ dal tuo commento avevo capito che a quel "piuttosto che" dessi proprio un valore
Va bene tutto, gli anglicismi inutili, le frasi fatte... però "piuttosto che" lo impariamo a usare correttamente?
Bebebe abababa non hai il mindset culturale...
@@ziobleed tu, di quello che scrivono all'Accademia Della Crusca, non hai capito nulla, assolutamente nulla, e continui a ritenere giusto usare il "piuttosto che" al posto di "invece" o di "oppure". Rileggi bene la risposta data da Ornella Castellani Pollidori.
avete scritto più commenti su sto cazzo di piuttosto che sullo schifoso mondo del lavoro in Italia
Invece la cosa che mi fa imbestialire me è essere giudicata da dei bimbimimchia che stanno tutto il giorno a fare un cazzo e credono si avere nelle mani la verità e il futuro del mondo. Tutte queste agenzia le chiuderei tutte. Nei colloqui con questi soggetti si gioca a chi la spara più grossa . Se sai mentire bene vai avanti.
beh! immagino che sarai un ultra trentenne x dare del BM ad un ventenne.... secondo, x giudicare una persona basta una stretta di mano preceduta od anticipata da un "buon giorno", oppure da un CV con annessa TANTO DI LETTERA DI PRESENTAZIONE! io t'avrei scartato da qualsiasi lavoro d'ufficio ad esempio... "Tutte queste agenzia le chiuderei tutte" (a parte l'errore di battitura INSIGNIFICANTE) è il "tutte" ripetuto 2 volte nella stessa frase x il medesimo soggetto, che ti avrebbe fatto scartare...
io una con la terza media o il superiore comprato, non la metto nel mio ufficio... quindi stai bene attenta dove vuoi presentarti e che mansione praticare... ;-) cameriere, retrobottega o pulizie, ok! ma non mirare troppo in alto (se non hai raccomandazioni) ;-)
l'agenzia iterinale è nata per una cautela dell'azienda verso i possibili lavoratori ma così facendo le stesse persone che vi lavorano dentro non fanno parte dell'azienda non son direttamente responsabili dunque fanno i loro comodi scegliendo a caso i candidati
kapsong
o_O eh quindi...?
e quindi cosa? fatevi capire
fateVI!?!?!? :D cosa c'entra il tuo post...? in risposta a chi andava? in risposta a COSA!?!?!? o_O boooh... pppffhh!!!
Che c'entrano le agenzie interinali che nn sn in contatto con il datore di lavoro...? cosa volevi dire!? è chiaro che nn lo siano...
Q
U
I
N
D
I
?
;-(
Premesso che il finto aspetto sofisticato di questo esaminatore gioca a SUO sfavore, non ha detto niente di utile.
Presentarsi ben vestiti, in orario (possibilmente in anticipo), essere propositivi, guardare negli occhi, parlare correttamente, sono tutte cose ovvie!
Trovo assurdo che un esaminatore debba passare un candidato ai raggi X senza poi fornire alcuna informazione riguardo la posizione per la quale il candidato si è presentato al colloquio. Vogliono sentirsi dire quanto IO (candidato) sia interessato a fornire valore alla LORO azienda, a far crescere il LORO marchio e ad essere presente e proficuo per i LORO interessi... e dei MIEI interessi non ne parliamo? Secondo questo esaminatore (come tanti altri), IO candidato vado al colloquio perché mi piace leccare il culo ad uno sconosciuto o perché ho voglia di LAVORARE e mi aspetto di essere PAGATO?!?
Questo atteggiamento del "non parlare di soldi" è davvero discriminante; pone il candidato in una posizione di inferiorità inappropriata, considerando che IO candidato mi presento nell'ufficio dell'esaminatore proprio perché TU azienda hai aperto una posizione per cercare persone come ME! Per quale motivo mi devi calpestare già in partenza? Dovrebbe essere proprio l'esaminatore ad illustrare i dettagli contrattuali ed economici ad un certo punto del colloquio, avendo eventualmente compreso che ha davanti a se una persona seria, motivata ed interessata. Entrambi abbiamo diritto di lasciare quell'ufficio avendo idee chiare su ciò di cui abbiamo parlando, poiché IO candidato potrei interessare a TE azienda ma potrebbe non essere vero il contrario... quindi perché IO candidato dovrei perdere tempo se le condizioni che TU azienda offri non mi stanno bene? Se cerco un lavoro è perché ho voglia di LAVORARE e mi aspetto di essere PAGATO, come tutti!
Poi, un cenno su questo esaminatore in particolare: usa mega paroloni in inglese e poi dice: "Problem Solving, ossia la capacità di resistere allo stress" 😲... CHE, COSA??? Il "Problem Solving" è un atteggiamento propositivo verso un problema (di ogni genere), volto a trovare soluzioni efficaci e semplici per risolvere tale problema ed evitare che intacchi altre attività! La capacità di resistere allo stress di cui parla questo signore si chiama "STRESS MANAGEMENT"! Questo tizio non sa quello che dice! Inoltre, da un selezionatore mi aspetterei una migliore dizione, non questa sfacciata cadenza romanaccia, davvero poco professionale (considerando che poi ci si aspetta che un candidato parli in maniera ineccepibile)!
Il costante uso improprio di un vocabolario estremamente tecnico da parte di questo signore, fa parte di un atteggiamento volutamente intimidatorio; il suo scopo è metterti in una posizione di inferiorità! Bravo... ma vai a cagare!
Nei colloqui all'estero la prima cosa che mettono sul piatto della bilancia è il compenso , i benefit a fronte di determinati requisiti che il candidato deve possedere... Quindi direi che affermare che sia un aspetto a cui il candidato non deve discutere al primo colloquio è solo un fatto tutto italiano
In Italia è peccato prendere o chiedere lo stipendio sai?😅
@@lemuelgraziano3973 peccato mortale, finiremo all’inferno
@@khalegrules se ti chiedono perché vuoi lavorare con loro rispondi che non morire di fame è una tua grande passione😅
4:32 Finalmente, qualcuno che dice quello che pensano tutti ma che nessuno dice per paura di non avere il lavoro, vorrei soltanto che non avesse interroto l'intervistato perchè ero curioso di sentire la sua risposta
Quanto mi da fastidio la gente che utilizza termini in inglese per sembrare più dotta e professionale. Fate un sacco ridere.
Probabilmente i contadini dicevano lo stesso di chi una volta parlava italiano. Nel giro di un paio di secoli o si parlerà solo in inglese e l'Europa sarà qualcosa di unico come gli Stati Uniti, oppure saremo tutti cinesi. Veda lei cosa è meglio.
Khami91 ? Tardo mentale ne abbiamo?
Io parlo l'inglese da quando avevo 4 anni, e mi dà fastidio parlarlo a sproposito.
Sono in Italia? Parlo italiano!
Che poi ho notato che la maggior parte di chi ostenta conoscenze linguistiche, non è che ne sappia così bene.
Chi sa le cose bene, non ha bisogno di ostentarle per riconfermare la propria sicurezza e conoscenza.
Leslie Perez Hi Leslie I agree. Ho vissuto 9 anni a Roma e per me era normale parlare l’Italiano. 😊
No ma perché khami91 è un ex contadino per dirlo. Ahahah. Ma vai a zappare veramente! A raccogliere the fruit! Come se vado in America e mi metto a parlare italiano. Loro mica si adeguano a noi....noi però si. Per sembrare più fighi e colti. Che amarezza mamma mia. Per questo sta andando tutto a scatafascio!
Abito in Francia e qua le offerte di lavoro riportano anche il livello di salario (lordo perlopiú) + gli eventuali benefici (buoni pasto e rimborso totale o parziale dell'abbonamento) ed eventuale copertura sanitaria..
(il salario é uno proposta che puó essere negoziata, non una livella per scremare i candidati)
Hai fatto bene ad andare via dall'Italia, io adesso sto studiando tedesco e tra qualche mese vado in Germania
al quinto minuto l'intervistatrice vince tutto, adoro 😎
Sempre più deprimente vivere in un paese che ti giudica da come ti vesti, invece di guardare cosa sai fare.
Un applauso a tutti quelli che abbassano la testa ed accettano di fare gli schiavi.
in italia il lavoro è una merda sottopagato è sfruttato che schifo! lavorare per rimanere un morto di fame..
1) 15 minuti prima? Me li paghi i 15 minuti che devo aspettare? Se l'appuntamento è alle 11, io arrivo alle 11 (vado in torto se faccio ritardo)
2) Lasciamo perdere l'esperienza. Ho visto aziende che assumono neolaureati e richiedono l'esperienza di un 60 enne.
3) Non posso chiedere lo stipendio? Ma è uno scherzo? Quindi io devo accettare a scatola chiusa.
4) Il colloquio è un corteggiamento? Carissimo, lo stipendio e gli orari sono la PRIMISSIMA COSA da dire, un candidato deve sapere se sta perdendo tempo o meno.
Tutte belle parole e molta professionalità. La realtà è che il candidato deve essere un burattino pronto ad ingoiare qualsiasi cosa senza proferir parola.
Vorrei ricordare ai dirigenti che nell'assumere non state facendo un favore a nessuno se non a voi stessi. Una risorsa in più che produce più di quanto viene pagato (per definizione) non può che farvi solo comodo.
Mah sarà, io ai colloqui mi sono sempre presentata in anticipo, ho sempre guardato negli occhi il tizio o la tizia davanti a me, sono stata sincera, mi sono anche presentata bene in vestiario, ho sempre detto che sono pronta e che accettavo straordinari.. insomma sono sempre stata aperta e credo un' ottima candidata..beh finito i colloqui mi sono sempre sentita dire: Ti faremo sapere (con un sorriso da 50 denti)...ecco...
Sono ancora disoccupata. U.U
passione? a me sembra che più non te ne frega una mazza più vai avanti e vieni considerato...
non è tanto campato in aria quello che dici....tante volte quando sono andato ad un coloquio "tanto per", senza che mi importasse molto, mi hanno dato il lavoro súbito: dipende chiaramente dal cv che hai e dalle tue comptetenze, spesso se trasmetti un'aria sicura fai capire che un determinato lavoro per te sará facile
@@roberto3582 Penso sia una cosa automatica. Più tieni alla posizione e più sarai agitato facendo intravedere come una sorta di fragilità che può essere tradotta in chi ti è davanti come un " non riesce a farlo/impararlo". Sbagliato! I dubbi li avrei in chi è troppo sicuro di se. Stessa cosa anche a me, ho fatto qualche colloquio di cui non mi importava molto.. stesso giorno o il giorno seguente già contattato con esito positivo.
Io ho una carpenteria. Io faccip.i colloqui. I quattro quinti di quello che dice questo espertone di 21 anni sono delle puttanate. O meglio se devi avere la laurea per capire che uno se arriva in anticipo e meglio e se ti guarda negli occhi è preferibile...beh...un altro posto di lavoro creato per gentr che non vuole fare un cazzo.
diciamo che i suoi "consigli" non hanno nulla a che fare con le professioni tecniche di qualsiasi livello siano. un esame tecnico o qualche giorno di prova valgono più di mille parole e chissene frega se uno è timido.
Esempio capitato a me sabato scorso: chiamata telefonica dopo la mia risposta ad un annuncio, pessime recensioni sull'azienda su internet perciò chiamo per avere la smentita di quanto letto ossia che cercano solo venditori porta a porta, colloquio dopo due ore di auto per la posizione di assistente risorse umane il giorno seguente e le rassicurazioni telefoniche dove scopro che fanno franchising e l'azienda dell'annuncio è controllata da un'altra società ed è per quella che faccio il concorso. Mi chiamano per il secondo colloquio dove smentiscono il franchising e dicono che si tratta di un corso per diventare consulente pubblicitario, a quel punto dico loro di chiudere lì al telefono il tutto. Di questi comportamenti ridicoli di chi assume ne vogliamo parlare?
Mi è capitata una cosa parecchio simile; Annuncio dove viene ricercato un magazziniere anche senza esperienza, mi candido e mi viene subito fissata una giornata di prova full time il giorno dopo il colloquio. Arrivo li puntualissimo, mi passa a prendere una collega come da accordi, ed al posto di fare il magazziniere mi ritrovo a dover suonare campanelli per vendere contratti della luce a 50 km dalla sede del colloquio. Certe società meriterebbero di chiudere, ma lo stato se ne frega, perchè i pochi che purtroppo sono costretti ad accettare simili condizioni producono comunque un reddito consistente per le tasche della nostra classe politica, ed in questa società corrotta, tutti pensano a riempirsi la pancia con tutti i mezzi che hanno, buoni o cattivi che siano.
Successa stessa identica cosa a me!!! Non solo! Sono dovuto andare in un'altra città "vicina", mi hanno caricato in macchina, per portarmi alla sede di lavoro, che era la mia stessa città di residenza!!!!! salvo poi scoprire che si trattava di porta a porta e non di magazziniere.
Oltre il danno la beffa...
Sono dovuto tornare a prendere la macchina con il treno!
Ma quelli che usano termini inglese per rendere delle occupazioni più appetibili?
Tipo:
Merchandise assistant manager = commesso.
Vaffanculo!
A me addirittura vollero far passare per colloquio un corso di merda con nozioni che si trovano su youtube a 1600 euro.
Come cazzo fanno a chiamarlo colloquio, sti voltagabbana furboni del cazzo.
Cos'è sto franchising?
Se dovessi farti un colloquio io al primo "oggi come oggi" ti avrei accompagnato alla porta. Parli malissimo.
Ti stai riferendo solo dal punto di vista lessicale, grammaticale?
Danny fai te.
Dire sì o no è troppo complicato?
Danny lessicale.
Serva nanni moretti a mollargli un ceffone
Ottimo tempismo per la chiusura del video. (Y)
Leadership. Empatia. Problem solving.
Okay, in 30 minuti di colloquio.
Diciamocelo: va a fortuna
Questo qua a Dublino non durerebbe nemmeno 1 minuto, non devi chiedere in prima battuta lo stipendio?ma stai scherzando?meno male che ho smesso di farmi prendere per il culo da sti bimbiminkia "so tutto io"..ê la cosa piú importante del colloquio sapere quanto pagano, sono le stesse aziende qui in Irlanda a dirtelo senza che tu debba chiedere, ma di cosa parla questo qui?e poi caro amico mio, io amo la lingua inglese, ma tu uno e due inserivi termini in inglese senza nemmeno un motivo..chissá quanti hanno fatto il colloquio con te, poveri loro 😳
mi sa che la persona che non conosce i vocaboli inglesi e la relativa semantica sei tu..sono termini corretti facenti parte del "vocabolario tecnico" risorse umane.
quando stai comunicando al "popular level" dovresti saper parlare senza usare termini del "vocabolario tecnico", se no vuol dire che non sei un esperto che sa parlare del suo campo ma solo un neolaureato esaltato
si hai ragione! quests genie sense professionalità non durerebbe fuori dal loro putrido stagno di incompetenza. Anglicismi a cazzo a parte, non ha menzionato una sola volta il fatto di chiedere esempi. Comme faccio a sapere se ho capacità di leadership? Il tizio risponde "prossemica" non un esempio costituito dalla spiegazione di un problema e della sua soluzione, ma la prossemica .... ma ci rendiamo conto? Che incompetente!!!!
Questi sono i ''selezionatori personale'' delle agenzie interinali. Scrutano una persona senza sapere la mansione che questi dovrebbe assumere e utilizzano ogni tanto qualche parola in inglese. Ho avuto un'esperienza anch'io con questi soggetti, e ricordo la figura di merda che gli feci fare. Anche quello utilizzo' parole inglesi, e ricordo la faccia strana quando smisi di parlar italiano e continuai in inglese. Ancora ricordo che fraintese molte mie parole, e quando rispondeva usava sempre l'accento.
Ho tre lauree, un master e parlo tre lingue. Mi è capitato di essere esaminato da un buffone di questo tipo, di una pochezza morale ed intellettiva veramente imbarazzante. Ci vuole davvero tanta pazienza per non venire alle mani :)
Io ho fatto un colloquio l'altro ieri e più che un colloquio sembrava più una chiaccherata tra amici. Mi ha chiesto solo l'età, se avevo fatto qualche altro lavoro, poi mi ha spiegato un po' lui la situazione in generale e mi fa "Da come si pone e dal suo profilo, per me è un si" e mi ero fatta mille paturnie per niente. Tutto questo per dire che OK, le domande ci stanno, ti devi porre in un certo modo ecc.. ma alla fine poi dipende da persona a persona. Non tutti sono come lui che chiede vita, morte e miracoli.
E menomale 😂
Ho fatto colloqui da due ore, DUE ORE, per mansioni molto molto basic, ovvio che poi dopo due ore l'offerta può interessare o meno ma si è decisamente stanchi e ci si comincia a chiedere che cavolo ci stiamo a fare ancora lì seduti se le informazioni fondamentali (stipendio, orari, mansione, capacità) non sono ancora state dette😂 il colloquio non è un interrogatorio ma nemmeno un momento in cui il datore di lavoro attacca a vantarsi della sua azienda per due ore😂
La vera difficoltà dei colloqui di lavoro è dovuta proprio a questi santoni laureati in non so cosa, che pensano di poter giudicare un professionista in base a come muove le mani o a come parla...
La resilienza...vorrei sapere se nel loro lavoro hanno mai avuto a che fare con certe situazioni.
Esattamente, la rovina dell'Italia è causata da queste persone
Se tu non mi dici al primo colloquio quanto guadagnerò ti mando affanculo. Li odio sti tipi altezzosi che usano la psicologia per capire se sei utile o no all'azienda, ficcateli dove sai i termini in inglese.......problem solving, feedback, etc.
Io spero che sia DAVVERO uno psicologo. Intendo dire "iscritto all'albo", perché ci sono gli estremi almeno per la sospensione o quantomeno per la censura, avendo infranto in 6 minuti più regole del codice deontologico, che vieta, soprattutto quando si fa pubblica informazione, di esprimersi in modo che possa ledere al decoro della professione. Ma in verità ha fatto di molto peggio, non solo da psicologo (ammesso che lo sia), ma proprio come persona!
Usando l'inglese cercano di sottomettere il povero candidato in cerca di cibo...Bisognoso...Una persona del genere? NO. Il problema dei selezionatori è che ignorano il fatto che siamo persone e non robot. "FORMIAMO" l'uomo....Con tanto di crescita personale interiore e vedi come i dirigenti delle risorse umane saranno più UMANI.
Appena la giornalista ha parlato di stipendi bassi l'inquadratura sulle labbra è stata azzeccatissima: il genio con baffetto e basette ha trattenuto un vaffa in maniera esemplare...chissà chi l'ha fatta a lui il colloquio a suo tempo
4 anni di equitazione, laurea(V.O.) specialistica, abitazione, corsi, master etc. BRAVISSIMO! SAGGE PAROLE! CONOSCO GENTE CHE HA ESPERIENZA E CHE NON SA FARE NULLA O QUASI. Resilienza, Problem Solving , Empatia tutto ciò che sbandiero da anni . Questo signore è un professionista
"condiSCIO sine qua non" pronuncato all'inglese.... i brividi.... ma in che mondo stiamo andando
"In che mondo stiamo andando" per una pronuncia... Ma dai
6:24 lo sguardo della signora del pubblico con i capelli neri e gli occhiali ( quella in mezzo) dice tutto 😂
ahahahahah quanto hai ragione!!!!
La professoressa che all'interrogazione sta per metterti 4.
HAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHA
Io vivo in Cile, prima di farmi un contratto (settore vedite in una startup di logistica) mi hanno fatto un colloquio in 5 step,durato praticamente una settimana: test attitudinale scritto, colloquio di gruppo con altri candidati, colloquio con il capo operazioni per le cose più analitiche e due colloqui attitudinali con i due fondatori; dello stipendio ho parlato gli ultimi 10 minuti dell’ultimo colloquio. A quel punto la negoziazione é stata anche molto più sincera e diretta, dato che era chiaro che anche loro avevano scelto me e mi sono venuti molto più incontro di quanto mi aspettassi.
La verità è che le aziende cercano chi vada al lavoro per la sola passione..dato che la maggior parte delle aziende italiane non danno prospettive di crescita e mantengono i dipendenti sottopagati.
Driver = Fondamenta? Ma dove l' avete trovato questo genio?
ahahahhaha
Concordo, driver lo installo ar picci, sto fino de na piuttosto granché. A questi soggetti una bella scoreggietta la mollerei volentieri, indica che le mie chiappa non sono timide, e che sono inclini allo scoreggio di gruppo ecosostenibile
@@ivanrosii4926 AHAHAHA!!!
Quanto conta la personalità del candidato?
Conta poco. In Italia conta solo quanto sei disposto a prenderlo nel culo.
Non esiste nessun capo al mondo che voglia sottoposti con personalità in grado di metterlo in discussione.
Tutto il nostro sistema di vita è fondato su questo assunto imprescindibile della competizione,altrimenti vivremmo in un mondo collaborativo e non competitivo.
Mondo che sarebbe 1000000000000 di volte migliore sotto tutti i punti di vista.
Ha ragione la conduttrice bisogna mentire bene. Tutti imbrogliano gli imprenditori, i politici anche noi dobbiamo imbrogliare sulle nostre esperienze e sul nostro curriculum
Il giovane HR ha assorbito, in buona fede, la mentalitá sfruttatrice dell'azienda Italiana. "Non bisogna chiedere quanto ti danno". Bene, lavoreremo gratis. 2 : "Resistenza allo stress". Che vuol dire? In una azienda normale il livello di stress deve essere accettabile, lo stress fa male a tutti (a chi più, a chi meno).
Questo la classica persona pulita che non sa neanche cambiare una gomma della macchina o prendere il trapano e mettere un quadro
Per punti:
- ti chiedono puntualità, almeno 15 min prima e poi sono loro i primi ad arrivare tardi all'incontro, quasi sicuramente per testare il tuo grado di stress, primo banco di prova, ma dietro questa giustificazione si cela il NON RISPETTO che hanno verso gli esaminandi;
- "conta molto la personalità ma conta molto il potenziale" giusto, ma non vi dicono che se hai un potenziale che è simile ad esempio agli altri 10 esaminati verrà selezionato chi ha una personalità migliore... quindi? Certo, hai capito bene, ti selezionano se gli stai simpatico. Criterio oggettivo, no? Ma mi rendo conto che chi esamina ovviamente e giustamente deve selezionare le persone che poi faranno parte di una famiglia.... scusa? Famiglia? Ma voi non avete una vita? Una VERA famiglia? Si lavora per vivere, non il contrario.
- "L'esperienza conta nella misura in cui fornisce dei "driver", quindi le fondamenta rispetto il nostro profilo professionale"... driver... fondamenta. Ok, qui bisogna far capire all'esperto che un driver è un altra cosa. Le fondamenta sono, per usare il parallelismo computeristico, l'hardware, non il sofware nè i drivers che sono programmi che gestiscono o controllano un particolare tipo di dispositivo, connesso ad un computer; l'inizio della frase, unita al concetto erroneo del DRIVER, - e comunque per cortesia se non si conosce forse è meglio studiare prima ed arrivare preparati al colloquio, esaminatore! - fa capire che l'esperienza dell'esaminato viene sempre vista come un vincolo e un fattore di intralcio più che un valore aggiunto. Difatti poi dice "l'esperienza non è una CONDITIO SINE QUA NON"
- trasmissibilità delle softskills va bene, nulla da dire
- valutazione della prossemica, parole usate (vocabolario) e modo di vestirsi: ok nulla da dire tranne che credo che alcuni esaminatori dovrebbero razzolare meglio oltre che predicare, come il nostro esperto, per andare in televisione vestirsi "così elegante" può anche essere interpretato "sono così sicuro di me" che io ascoltatore, parlo per me, valuto questo cura come dire, più i fronzoli ma non sostanza. Quindi, se è più importante il fronzolo... il contenuto dove lo mettiamo?
- "una cosa che proprio non sopporto è la mancanza di pazienza e flessibilità" è da commentare questa frase? Se la dici vuol dire che anche te non sei paziente e flessibile.
- "Il colloquio non è un dictat, è sempre un dialogo tra le parti per conoscersi e studiarsi" ed affermando questo di vuole intendere il contrario, incomunicabilità e negazione. "Arrivare ad una quadra ed ad un equilibrio"
- "non essere impazienti nel chiedere un feedback"... ti prego, siamo Italiani oltre che Europei, bada bene non Inglesi, l'inglese non è necessario tra italiani, se devi utilizzare un inglesismo ogni due per tre vuol dire che non ha contenuti, che l'aspetto formale è l'essenziale per l'azienda per la quale stai facendo l'esaminatore.
- "Evitare l'aspetto economico al primo colloquio". Lo capisco questo concetto e non ho mai chiesto al primo colloquio, sia di gruppo che individuale, ma non lo condivido. Ci sono aziende ed esaminatori che, non essendoci alcun esaminato che sollevi la questione, sono i primi a parlarne proprio in prima istanza. Parlare subito di soldi secondo me è indice di onestà e trasparenza, fondamentali, ed affermare che non si dovrebbe chiedere ha un messaggio implicito dietro di se... se non chiedi subito così non è detto che noi azienda ti diremo subito del compenso, quindi ti lasciamo macerare per bene per non farti scegliere se ti interessa quanto di valutiamo economicamente. La sostanza è sempre fondamentale, mai secondaria.
- "però l'azienda vuole soprattutto persone che abbiano passione per il lavoro" tu pagami poi la passione te la mostro molto volentieri. Anzi, te la mostro il doppio. Il meccanismo dell'incentivo proprio non lo capite vero? Il meccanismo della valorizzazione umana?
Che dire, per me dovrebbero formali un pò meglio questi esaminatori.
Concordo in pieno con tutto ciò che hai scritto.Sto pezzente in giacca e cravatta vive in un altro mondo .
ahahah in italia per lavorare bisogna farsi mille pugnette mentali !!!
Un pochino come la pugnetta di Checco Zalone all'orso polare in Norvegia😂😂😂
cioè questo è un'esperto ? il problem solving è la capacità di essere messo sotto pressione ?! ecco che cos'è il problem solving "Il complesso delle tecniche e delle metodologie necessarie all'analisi di una situazione problematica allo scopo di individuare e mettere in atto la soluzione migliore." e per fortuna che lo chiamano "ESPERTO"
Il veto di chiedere circa lo stipendio è una pratica tutta italiana. Nei colloqui che ho fatto all'estero mi hanno sempre chiarito quanto fosse il potenziale salario ed eventualmente i bonus. Per quale motivo non si dovrebbe chiedere? Perché "fa brutto"? È un colloquio di lavoro e il mio potenziale deve essere valutato anche in base a ciò che è l'offerta salariale. Viva l'Italia 😁
Verissimo, ottimo servizio
Problem solving... Empatia.. Flessibilità... Leadership... Poi ti propongono uno stage non pagato.. Ti spremono come un limone.. Poi tutti a casa! Dice che in fase di colloquio non bisogna chiedere quanto ci pagheranno... Mi scusi signore con i baffetti.... Il colloquio deve andare bene x voi ma anche x noi.. Perché ci sta tantissima gente preparata che deve essere pagata x quello che offre... Impari pure lei a fare i colloqui...ahaja che figo sto tizio!!
Io gli insegnerei che o si parla in italiano oppure come fa lui si parla in un miscuglio di inglese, citazioni in latino e grezzate come l'uso sbagliato del 'piuttosto che' in forma congiuntivale. Ma chi ce l'ha messo a questo nel programma?
Ma questo tizio che fa tanto il gran selezionatore se avesse un po' più rispetto della NOSTRA LINGUA italiana forse sembrerebbe meno un pallone gonfiato. Che tristezza.... Se penso che elementi del genere sono in grado di decidere le sorti di altre persone inorridisco.
Un colloquio medio dovrebbe svolgersi così:
- prima il candidato si presenta brevemente e parla delle sue esperienze (se ne ha)
- poi tocca al tipo dell'azienda parlare di cosa fanno e in particolare che cosa si fa nella mansione (per capire se è di interesse per il lavoratore)
- terzo punto: la retribuzione. Dovrebbe dirlo direttamente il tipo dell'azienda (a me è sempre successo cosi), se si fanno pregare o non dicono o è in nero o è sfruttamento/paga ridicola
- quarto: altre osservazioni/domande da ambo le parti (tipicamente il lavoratore ha bisogno di chiedere orari, attrezzature necessarie, come funziona la pausa, se c'è mensa/ buoni pasto/ bisogna portarsi cibo da casa; l'azienda chiede di solito se si è automuniti nel 99% dei casi o se si hanno certi patentini/abilità nell'uso di software. Le soft skill si valutano durante il lavoro, non ai colloqui... in 30 minuti capisci poco)
"soft skills: abilità che non derivano da un Master PIUTTOSTO CHE da un corso di formazione.." - utilizzo improprio del piuttosto che come disgiuntivo. Passo l'italiano "cool" inglesizzato, ma la correttezza dell'italiano conta.
Mi è capitato una volta di stare in trattativa con un'azienda per più di un mese, colloqui e sottocolloqui vari manco dovessi andare a fare l'astronauta, senza mai parlare di soldi; alla fine, esausto, mi sono deciso a chiedergli le "condizioni contrattuali" dell'offerta di cui si discuteva, che puntualmente si sono rivelate ridicole.
Non ascoltate questo signore, un imprenditore serio fa lui il primo passo. Non chiedete lo stipendio al primo colloquio, ma al secondo sì; possibilmente evitate proprio di menzionare lo stipendio, meglio parlare di contratto (studiatevi prima i CCNL, se non masticate bene l'argomento). E preferite sempre le aziende che lo dicono subito, perchè anche se vi danno €100 al mese in meno sono sicuramente più serie - ne guadagnerete in salute mentale. Solo le mezze seghe lavorano gratis e si svendono al primo offerente.
Le solite cose, insomma...viste e riviste! Però ora ho scoperto che nella mia fascia d'età ho un mindset arretrato ::))), beh, una volta si chiamava forma mentis ...non credo che lui lo sappia..!!! Per esperienza personale il cosiddetto "dialogo" molto spesso è un colloquio rigido e imbarazzante, con una figura dall'altra parte che non ti favorisce per niente. E poi con questa prossemica ci avete rotto le scatole...uno non è neanche libero di appoggiare i polsi sul tavolo mentre parla per paura di essere giudicato!
Tutto fumo...Niente arrosto😂😂
Si vabbè di prima battuta certo che no. Ma durante il colloquio di lavoro del compenso bisogna parlare eccome ed anche delle condizioni contrattuali. Per correttezza e chiarezza per entrambi le parti ovvero datore di lavoro e candidato
Leggo un sacco di commenti, ma io di colloqui, specialmente in multinazionali, ne ho fatti e vi assicuro che tutte ste cose sono assolutamente reali. Non sta dicendo cazzate, non è il primo fenomeno preso a caso fuori dagli studi televisivi. Se fate colloqui per posti importanti in aziende grosse questa è la prassi
Per quello che io per adesso lavoro in aziende piccole :)
Il candidato non può chiedere subito informazioni riguardo lo stipendio perché sarebbe inopportuno farlo. Perché invece il recruiter durante il primo screening telefonico chiede il nostro RAL senza farsi alcun problema?
Un bel driver a fanculo glielo si può dire con passione? O è troppo soft? Non riesco a far uscire un output al mind set che mi stimola
Immaginate se degli azionisti chiedessero ad un AD se l'azienda farà profitti e questo dicesse "conta la passione"...
Per vedere la puntata completa?
Quante palle! La gente va a lavorare,al di là della soddisfazione personale,per i soldi! In tutto il mondo quando svolgi un colloquio ti dicono quante ore sono di lavoro ,quanti giorni alla settimana ,tipo di contratto e quanti pappagalli si guadagnano(e se c'è la possibilità di avanzamento di carriera, meglio.Anche se in Italia è IMPOSSIBILE!)..e questo tipo afferma che non bisogna parlare soldi,e se per caso una persona per le sue vicissitudini di vita ha bisogno di un reddito particolare?può scegliere di sapere se quel lavoro fa al caso suo?aahhh certo devi affrontare la prova o fare il tipico mese e mezzo di lavoro per scoprire poi che ti pagano 2 spiccioli.e non bisogna parlare di soldi.Ma
VAFFANCULO!
Ha detto tutto e niente .. complimenti .. Un esempio con le " borse lavoro " che non danno alcuna certezza sull'inserimento lavorativo delle persone , non vengono versati i contributi pensionistici ne viene erogato un regolare compenso retributivo alle persone per l'orario dell' attività lavorativa .
E' ora di finirla con lo sfruttamento illegale del lavoro e pensare ad assumere regolarmente , con orari e contratti Legali , il tempo e la vita delle persone hanno un valore inestimabile e non devono servire per l'arricchimento di pochi a discapito del popolo che lavora in Italia.
Gli interventi speculativi con le > borse lavoro < sono da abolire immediatamente , occorre tornare ad investire , come Stato Italiano , sui contratti di apprendistato Regolarmente retribuiti che abbiano una durata temporale minima di un anno ( 12 Mesi ) e non inferiore , con versamenti pensionistici INPS , coperture assicurative INAIL e cassa malattia INPS . Siamo arrivati a toccare il fondo in questo Paese con il precariato selvaggio e con le varie forme di sfruttamento illegale del lavoro presentate come " borseggio sul lavoro " , BASTA con lo sfruttamento illegale e Incostituzionale in Italia .
Ecco il prodotto perfetto di una società imperfetta
15 minuti di anticipo? In realtà sono proprio i selezionatori ad essere in ritardo! Al di la di tutte queste belle parole, viene quasi sempre scelto il candidato a cui può essere applicato il contratto economicamente più conveniente all'azienda (apprendistato ad esempio).
No, lo stipendio deve essere chiaro ancora prima del colloquio, almeno le fasce. Si veda, per esempio, UK.
All'inizio dice pure benvenuti come se fosse lui il presentatore ahahahaahahahah
Partiamo da un presupposto: questo "specialista", che magari lo è davvero, è con molta probabilità uno psicologo del lavoro, visto che non mi pare ci siano altre figure con la dovuta preparazione in questo campo. Tuttavia, dobbiamo considerare il fatto che sebbene da un lato questo soggetto si impegni a farsi tirare le uova sfatte, dall'altro c'è la classica ignoranza dell'italidiota medio che non sa un cazzo di certe professioni ma deve obbligatoriamente dire la propria col rischio di denigrare una professione che ci vogliono anni per acquisire. La selezione con valutazione dei candidati, nonché del profilo psicologico complessivo di un candidato è competenza di questa figura ed è inutile che cerchi di spiegare quanto ci si debba fare il culo prima di acquisire detta competenza. Se volete rispetto per il lavoro, abbiatene prima per il lavoro degli altri.
Detto questo, sul piano tecnico non ha detto stronzate, ad esempio parlando di soft skills. Quello che lascia basiti è che sto personaggio, anche se chiama le cose col suo nome, sta scordando una regola d'oro dello psicologo, ossia che non può/deve atteggiarsi usando termini tecnici, magari in inglese, perché fa figo; inoltre, gli addetti alla selezione in genere non lavorano per un'azienda, sono liberi professionisti, quindi che faccia passare certi messaggi come regola generale e non solo relativamente all'azienda (o alle aziende) in cui fa selezione, in un periodo storico di sofferenza diffusa quando la gente rischia di iniziare a girare incazzata come mujahiddin pronti a decapitare come un pesce spada il primo stronzo che gli rovina la vita, sul piano professionale, etico e morale lo trovo ripugnante. Un atteggiamento di tale supponenza da parte di chi vorrei sbattere a lavorare nel vero senso del termine se non l'ha mai fatto, tornando a casa tutto rotto, non è più tollerabile. Non parliamo dei bimbiminkia del servizio di piazzapulita, qui c'è gente che è veramente in sofferenza e non sa come camparsi la famiglia. Che cazzo di discorso è "non si parla di soldi"? Anche per me è stato così, ma erano tempi in cui ti pagavano il giusto e potevi sempre andare da un'altra parte, non si era in condizioni di "o ti arrangi o ne pigliamo uno più disperato".
stadiosound Amen
stadiosound Concordo con lei appieno.
Forse non hai vissuto all estero per questo parli cosi... i termini sono giusti, lui li sa e li usa. Si parla dei soldi in seconda battuta, l esempio del corteggiamento e perfetto, non chiedi di uscire ad una ragazza dopo averle chiesto il suo nome. In tutto il mondo funziona cosi, applichi, fai il colloquio, se ti prendonl ti dicono lo stipendio. That s it! In italia purtroppo state 20 anni indietro
..
Gabriele Boschetto scusa se mi permetto ma le ultime righe scritte da lui danno la spiegazione, e cioè che, nella situazione occupazionale odierna è ingiusto non comunicare il trattamento economico riservato all'incarico. Continua poi dicendo che venti e più anni fa si poteva fare perchè sapevi che avresti ricevuto il giusto, e non stipendi da fame con orari e responsabilità abnormi come succede oggi, e perchè avevi sempre la possibilità di cambiare!
Magari dove vivi tu la situazione è proprio quella della nostra cara vecchia Italia.
In ogni caso a leggere i commenti qui sotto mi pare che non siamo poi così indietro visto che testimonianze da Germania e UK affermano che lo stipendio fa parte di quelle questioni che si trattano fin da subito durante colloqui di lavoro!
Sono d accordo a meta... se hai le skills giuste in seconda battuta magari puoi azzardare una mezza domanda a riguardo... ma il fatto e, che se hai le skills giuste lavori per giuste compagnie quindi lo stipendio e buono. Se sei un incapace lavori e impari e allo stipendio non ci devi pensare, perche hai fame, se vai a lavorare solo per prendere lo stipendio a fine mese la tua fine e segnata, te lo dico io che a 18 anni lavoravo 55 ore al giorno per 750 euro al mese, ho imparato, mi sono fatto il culo, ora lavoro all estero e per meno di 4K al mese non mi alzo nemmeno la mattina
Che schifo di persona, la cosa che trovo più orrida è che ti valutano in base al carattere, io sono timido e faccio fatica a tenere lo sguardo più di un tot con una persona estranea e tantomeno a mostrare ciò che sono al primo impatto, devi essere come vogliono loro anche se quella non è la tua natura.
"Essere un prodotto". Notare il vocabolario usato per descrivere il lavoratore. Non si usa il termine persona ne` essere umano ma prodotto.
Dite a questo solone che 'piuttosto che' non si utilizza con valore disgiuntivo.
Visto che lo si fa per passione dovremmo pure farlo gratis magari, per carità parlare di soldi è volgare , ma vai a .... !
Io ho fatto 3 colloqui prima di sapere quanto venivo pagata. Ho firmato tutto prima di aver il contratto nel quale non c’erano scritte ore di lavoro e retribuzione lorda o netta. Alla fine lavoravo 52 ore a settimana (per questo non era scritto nel contratto), trattata poco bene, ecc ecc. mi fecero un contratto di prova di 3 settimane, mi ero ammalata (cosa che non accade mai ma haime dicembre è accaduto), ho chiesto 3 gg di malattia e la selezionatrice capo del lavoro mi ha detto se potevo tornare dopo 2 gg. Dissi che non potevo e preferivo non aver ricadute visto che mi portavo quello stato di salute da prima dell’assunzione (lei lo sapeva già da prima di assumermi perché anche lei era stata a lungo male in quel periodo) e con gentilezza quella settimana, dopo 2 settimane non sono stata più inserita a lavorare perdendo anche la terza settimana da contratto e non mi ha più rivolto la parola nè risposto ad un messaggio. Questo è il modo di selezionare e agire da chi seleziona? A volte un po’ di coscienza ci vuole e non solo il coltello dalla parte del manico per difficoltà economica dell’altro in quel momento. A volte meglio perdere persone così e haime anche lavoro piuttosto che perdere la salute per chi non ti ha mai vista!
Inoltre ... si impuntó come mai il lavoro di avvio di un locale fosse finito quasi sapesse già ... ma non ho mai parlato male del datore di lavoro, mai. Risposi che finii il contratto. In effetti fu così, perché invece di un locale, allo stesso stipendio dovevo lavorare per 2 locali aumentando lavoro e autoproduzioni. Dobbiamo sapere quanto veniamo pagati ... ci vuole rispetto reciproco. Ognuno gioca con i propri giocattoli ... perde tempo di vita nei modi piacevoli per sè ... quello invece di non essere schietti e Chiari è gioco di potere in certi casi (dipende dai casi)
Lei è stata molto carina nel dire ciò che in fondo la vita lavorativa è: io lavoro tu mi paghi tot, tu lavori ed io ti pago tot. La qualità e la passione si dimostrano strada facendo e non scendono a compromessi: Lavori di più affinché ti dia la pacca sulla spalla. Pago di più e ti dimostro quello che sei per me!!
Io abito a Londra da 10 anni, ho chiesto sempre quando sara' lo stipendio. Un'altra cosa mettono pure negli annunci lo stipendio di quando Sara'. Poi a questo selezionatore gli vorrei dire per piacere sei italiano usa vocaboli italiani. Ha detto una miriade di parole in inglese per fare capire che é internazionale, che poi non fa' altro che ripetere poi subito dopo la parola in italiano. Poi i selezionatori sono dei fessi molte volte perché ho visto persone assunte con una intelligenza al di sotto della media. Odio i colloqui psicologici , perché per me uno in 20 minuti di colloqui non puo' capire la mentalita' di uno . Sicuramente andare in orario , ed altre cose che ha detto mi stanno bene .
2:05 ma il problem solving vuol dire capacita' di risolvere problemi
A questo "signorino" andrebbe spiegato che dall'altra parte può esserci benissimo una risorsa, un professionista PRONTO nella mansione di pertinenza, che la "prova" vale sia per la stessa figura professionale quanto per l'azienda, è che il rapporto di dipendenza è solo contrattuale, non altro (il calcio professionistico è un esempio tipico). Normale quindi che un professionista chieda quali siano le prospettive economiche di quanto prospettato (nei minuti del colloquio egli stesso sta valutando l'azienda nel suo insieme). Il "periodo di prova" è essenziale per entrambi (azienda e collaboratore), e può svolgersi da 2 giorni a 2 settimane. Lo stesso periodo va retribuito. Se il selezionatore è all'altezza di tal nome, è in grado di rilevare competenze/impegno/etc. in un lasso di tempo (a seconda del ruolo offerto) da pochi minuti a qualche giorno.
E ma lui é un cercatore di talenti. Che originalità.
Per me è la cipolla
Alo Alo l’unico commento sensato
Non mi pare una spiegazione di colloquio di lavoro semplice e comprensibile. Considerazioni discutibili, uso frequente di termini inglesi per impressionare chi ascolta e quasi riluttanza a dichiarare il livello retributivo che in quella fase di intervista è necessario specialmente per chi cerca una nuova occupazione. Ho il sospetto che l'intervistatore abbia frequentato una certa università lo stile è quello....
In un colloquio avevo applicato queste regole, non avevo chiesto a quanto ammontava il compenso. a fine mese loro credevano che lo facessi x volontariato. E non mi diedero nulla.
Se l'azienda ha necessità di qualcuno che regge lo stress è di natura un azienda disorganizzata!!!!
Un'azienda TOSSICA😂 Per me è NO.
Perché cavolo pronuncia in inglese tutti i criteri di valutazione? Lo immagino quando si reca dal meccanico per cambiare le pastiglie dei freni alla macchina: “Buongiorno, vorrei cambiare i brake pads.. e intanto che le lascio giù la macchina, potrebbe farmi anche un change oil con i filters?”
Ma per piacere questo è un aziendalista...un colloquio è la negoziazione che porta al contratto, entrambe le parti vogliono qualcosa che l'altro ha, quindi tutto sta a determinare il potere contrattuale di ognuno e capire chi è che nella fattispecie ha in mano la situazione..se sei uno specialista, stai lavorando e un'azienda si propone, tranquillo e sereno che l'approccio è radicalmente diverso e tra le prime cose che ti chiedono ci sono "ma lei quanto percepisce, che contratto ha ed eventuali benefit, a che cifra cambierebbe"
5:17 " immagini il colloquio come un corteggiamento: le due parti si studiano e cercano un'intesa". I cazzi arrivano dopo il matrimonio.
Ah ah, vero.
Da quando mi sono trasferita, francamente, il fattore economico me lo nominano già gli intervistatori. Io non devo chiedere nulla. Non sto scherzando. E risiedo in Italia!
Lasciamo perdere, chi ha fatto dei colloqui di lavoro sa già cosa dire. Questo signore non ispira nessuna fiducia e forse è pure disoccupato.
Ma il senso di chiedere gli hobby??? Ma cosa c'entra per il lavoro. È tutto oramai diventato assurdo
Praticamente voi non volete persone a lavorare,volete i fenomeni!!!scusa,ma se uno è una persona che vuole lavorare normalmente come ogni Cristiano cos’è uno stronzo???Quando gli ha tirato fuori la questione dello stipendio la conduttrice l’ha guardato come per dire:”ma che c...o stai dicendo?!?” E il bello è che anche lui sa di aver detto una roba assurda!ed è pure laureato...povera Italia
Sarà anche una cazzata ma se lo chiedi ti scartano