La spiegazione del Professore Barbujani è essata, non è l'aspetto fisico non è materia per parlare di raze e di altre strozante, le destinzione culturali non è base per dire che siano umani a o umani b dire questo è solo di ignoranti è cosi vedo a Michele tutti i sui ragionamenti sono senza una base logica ma di un uomo di strada
@@GuscioRosso In che senso? Il nostro aspetto esterno, quello che ci fa assomigliare agli altri membri di una comunità, è regolato da pochissimi geni. Tantissimi altri invece regolano milioni di altre funzioni e capacità in cui siamo diversi. Ci possiamo assomigliare perché, per esempio, siamo tutti alti e mori in una comunità dell'Appennino toscano, ma poi, fra di noi, siamo diversissimi... Non c'è nulla di illogico.
Mi sembra ovvio che gli esseri umani continuino nell‘ancestrale abitudine di dividersi in etnie differenti. Il fatto stesso che i nomi di molti popoli e tribù hanno un’ origine che significa semplicemente „ Uomini“, fa capire come marcare la differenza dagli altri, li qualifichi automaticamente come migliori, a prescindere da qualsiasi evidenza. L‘evoluzione umana, così come l‘umanesimo e le tecnologie, sono troppo veloci rispetto ai retaggi che ci trasciniamo dietro. Un adeguamento rapido è pressoché impossibile, il fattore culturale determina in maniera preponderante la differenziazione tra esseri umani in categorie e razze. C’è un percorso lunghissimo da fare, e c’e da chiedersi se l’umanità, dopotutto ne senta l’esigenza.
NON HA ALACUN SENSO QUELLO CHE DICE !!!!! GRAZIE A LA GENETICA SI 'E DIMOSTRATO OGGI CHE UN EUROPEO HA PIU IN COMUNE CON UN CINESE KOREANO O GIAPPONESE E NON CON UNO STESSO EUROPEO FARE UN TRAPIANTO DI ORGANI Y LA RICERCA GENETICA HA DIMOSTRATO CHE SI PUO TROVARE UN VALIDO CANDIDATO CINESE, KOREANO OPPURE GIAPPONESE E QUESTO VALE ANCHE PER LE MALATTIE GENETICHE
Grandissimi Liberi Oltre che portano in rete persone del calibro del prof Barbujani. Mi riporta la memoria alle lezioni di bioetica a Pd con prof Pievani in triennale.
Se anche esistessero le razze, e forse esistono, cosa cambierebbe? Il fatto che esisterebbero le razze non contempla necessariamente la possibilità che talune siano inferiori e altre superiori come pensava Hitler e gli ashkenazi), ma semplicemente diverse. Forse quella che era un'unica specie, l'umana, si è diversificata ed ha assunto caratteristiche differenti che ci ha reso differenti... per fortuna. Un fatto è certo che esistono gli stati, le nazioni, quello che si vuole, ed esistono gli inglesi , i russi, italiani, ecc. con costumi, usi e tradizioni diverse... oltre che con un'etica diversa. Sicuramente una razza esiste: l'ashkenaza... e avrei detto tutto.
Video molto molto interessante. Sarebbe utile, per chi volesse approfondire, se chiedeste all'ospite di fornire magari dei libri o degli studi che vadano più in dettaglio, suggerimento per le interviste future.
@toplol1 recupera tutto quello che ha pubblicato Barbujani, poi anche "Chi siamo e come siamo arrivati fin qui. Il DNA antico e la nuova scienza del passato dell'umanità" di David Reich e "Primi passi: Perché la posizione eretta è stata la chiave dell'evoluzione umana" di DeSilva. Ti consiglio di iniziare da Reich e poi DeSilva
1:06:35 pensavo proprio a questo: per lo studio di patologie in cui sono in gioco più geni i LLM non riescono a dare un contributo? 2a domanda: quindi per patologie dove la mutazione é di un solo gene specifico e ben definito siamo gia verso la risoluzione attraverso la terapia genica?
Veramente straordinario il prof. Barbujani, in particolare per la chiarezza delle sue esposizioni, che riescono a non sacrificare nulla di scientifico per esemplificare.
Discussione molto interessante, e in effetti sarebbe anche interessante approfondire l'eccessiva importanza attribuita alla raccolta di grandi volumi di dati rispetto allo sviluppo di modelli e teorie che spieghino i dati stessi.
Attorno al minuto 27.. come si calcola esattamente questa varianza che cresce sempre all aumentare del numero dei campioni? Non converge? Com è possibile visto che stiamo parlando comunque di un qualcosa di finito?
La cosa davvero triste è che qualcuno voglia stabilire criteri di superiorità razziale. Questo è un problema che esiste da sempre. Bisognerebbe ricordare che la varietà genetica è un dato positivo. Più un cane è meticcio e migliore sarà la sua salute e molte predisposizioni. La purezza non è sempre un bene.
29:08 interessante. Io ricordo di aver letto che a inizio 900 negli USA gli italiani venivano ritenuti "peggio" degli afroamericani perchè, oltre a non essere bianchi, non parlavano nemmeno inglese. Aggiungo: puntata davvero molto interessante, grazie!
@@GuscioRosso Non erano considerati neri, ma "papisti", cioè cattolici, e questo, nell'ottica WASP, era sinonimo di bigotti, sporchi, superstiziosi, ignoranti, familisti e del tutto estranei e antitetici rispetto ai valori fondanti degli Stati Uniti
Quando si fanno delle affermazioni si dovrebbe come minimo citare la fonte. Io nell'oggi non ho mai sentito parlare di "razza italica", tanto è che avete dovuto rispolverare in copertina una rivista di Interlandi di quasi cento anni fa, in un contesto politico completamente diverso (in cui sia detto per inciso, anche gli USA che piacciono a Bordin avevano le leggi razziali). Il problema come sapete non è di ordine biologico, ma identitario, spirituale, civile e culturale. I popoli non sono il portato della biologia ma dell'idem sentire, del senso di appartenenza, del senso di comunione di destino. Hanno contenza del loro divenire ma anche coscienza del loro passato comune e la civiltà attuale, con le proprie regole sociali prima ancora che giuridiche rappresenta la sedimentazione del proprio passato comune. Gli individui insomma non sono delle monadi interscambiabili ma appartengono ad una comunità nazionale nella quale si riconoscono spiritualmente e che parimenti li riconosce. Questo lo avevano compreso anche i romani che lasciavano ad ogni popolo orbitante attorno alla romanità Il diritto di mantenere le proprie regole giuridiche di carattere privatistico e anche giudiziario.
Molto, molto, molto interessante. Per evitare il sovraccarico me lo sono ascoltato in tre tranche perché è davvero denso per chi, come me, di queste cose non sa 1 tubo
Ma l'etnia, per come l'ho capita, è appunto un'identificazione che ha a che fare con la cultura. È il discorso razzista, vergognandosi del proprio razzismo, a sovrapporre indebitamente etnia e razza
Infatti il problema è proprio di natura culturale. Una immigrazione di pochi individui non crea problemi poiché questi finiranno inevitabilmente per integrarsi ed assimilarsi. Ma quando le percentuali di immigrati con una cultura relativamente omogenea ma diversa da quella del paese che li accoglie sono più elevate, si assiste al fenomeno del comunitarismo e, con esso, di attrito tra comunità. Se è vero che questo è sempre successo, è pur vero che questo ha dato luogo a guerre, massacri e tutta una serie di eventi che non credo nessuno auguri alla propia discendenza, quale che sia la propria ascendenza. Un esempio ben noto è quello dell'Irlanda del Nord, in cui la colonizzazione (Plantation of Ulster) ha provocato guerre successive che si spera siano cessate definitivamente, ma nulla è più incerto perché il fuoco continua a covare sotto le ceneri.
Persona molto molto erudita il prof. il professor Barbajanni. Mi piacerebbe chiedere, per mia mera curiosità, una cosa in particolare che deriva dall’esperienza della mia malattia: visto che le razze dal punto di vista genetico, se ho capito bene, non esistono perché alcune malattie specifiche colpiscono uno specifico gruppo di persone?
Agli studenti di medicina e biologia, pur evitando formalmente il termine razza, che è convenzionalmente bandito dal linguaggio, viene insegnato che il funzionamento di moltissimi enzimi cui è legato il metabolismo dei farmaci è diversissimo tra i bianchi, i neri, gli asiatici eccetera. Queste sono nozioni che servono a migliorare l'approccio diagnostico e terapeutico a livello biochimico, non a stabilire gerarchie all'interno della specie umana. E sentir parlare di razza umana invece che specie non ha senso.
@@isabellacicchetti6058 Grazie delle cortese risposta; se me lo permette vorrei aggiungere ed affermare che nel mio commento non ho fatto alcun riferimento, proprio perché non ne avevo l’intenzione, a gerarchie tra i vari i vari gruppi di etnie ( meglio detto) ma capire se si può liberamente dire che ci sono gruppi “x” di persone, gruppi “y”, gruppi “z” e così via, che si differenziano dal punto di vista genetico andando a definire ogni gruppo di individui. Infine vorrei dire che bandire le parole,soprattutto nel linguaggio atecnico, sia un impoverimento della lingua e di conseguenza una riduzione della capacità di pensare.
@@Giuseppe0001 Certo, ma pensiamo che fine ha fatto anche la parola fascistissima "stirpe", che ha assunto un significato grottesco e più che razzista! Comunque i loci cromosomici che codificano la sintesi proteica di tutti gli enzimi che fanno funzionare il nostro metabolismo sono trasmessi geneticamente secondo gruppi razziali ben definiti, però mi pare che questo non si possa dire al di fuori delle aule universitarie.
Io credo che il problema non è la genetica, ma la cultura. È quest'ultima che fa la differenza. Il mio pensiero è volto soprattutto ai brutti comportamenti
Si potrebbe allora parlare di varianza genetica? Gruppi di razze umane? Possiamo dire che in Algeria ci sono delle caratteristiche razziali, in italia altre ed in Nigeria ancora altre? Senza essere razzisti?
Dipende, perché il termine razza ha vaghissime definizioni in biologia, mentre in sociologia, politologia e biologia dei mentecatti ne ha un infinità, tutte tanto precise quanto inutili. Quindi prima devi scegliere la tua definizione di razza, poi puoi associarci le variazioni genetiche che entro un certo limite la caratterizzano. Occhio però, perché posso anche fare una razza di chi ha il nome che inizia con la G e una di chi inizia con la P e troverei un insieme di alleli che le definiscono.
Il razzismo non è riconoscere una diversità genetica tra diverse popolazioni umane che ovviamente esiste ma è dare un valore o un disvalore a specifiche diversità genetiche. Si tratta di una ideologia politica che prima della genetica molecolare si basava su differenze fenotipiche (aspetto, espressione visibile dei geni) e oggi potrebbe basarsi sui dati genetici molecolari. Le differenze genetiche tra popolazioni esistono certamente e su queste differenze si basa una intera disciplina scientifica universalmente riconosciuta che si chiama Genetica delle Popolazioni e che tralatro ha il suo di fatto fondatore in uno scienziato italiano: Luigi Luca Cavalli Sforza. Ci sono dei suoi vecchi articoli su Le Scienze che riguardano la genetica di popolazione italiana molto interessanti. Spero di averle risposto.
@@eugenioalongi25 Per chiudere con un sorriso e capire la differenza tra razzismo e genetica delle popolazioni, come esempio esiste una grossa differenza genetica tra Sardi e Italiani del continente dovuta a un lungo isolamento e alla assenza praticamente completa del contributo delle popolazioni nomadi delle steppe nella popolazione Sarda. Questo è un fatto acclarato AFAIK ed esistono anche specifiche patologie come le varianti della anemia mediterranea che rendono statisticamente semplice definire delle differenze genetiche. Detto questo mia moglie è Sarda 😀
Non ho mai capito perché i velocisti in atletica sono tutti neri mentre i nuotatori sono tutti bianchi; ci sarà una differenza genetica o è solo un fenomeno etnico / culturale?
premetto che ancora non ho finito il video. Ma all’inizio c’è un claim: “non esiste una base (o gene ecc) che sia uguale in una popolazione ma diverso da tutto il resto”. Beh scusate ma tutti i lavori di genetica di popolazione che vedono come determinate caratteristiche (es. permanenza della lattasi) si siano evolute diverse volte in diverse popolazioni è basato proprio su questo no? diverse popolazioni hanno geni diversi che se anche fanno la stessa cosa ci raccontano una storia evolutiva diversa. Che poi questa differenza in % sia bassa a tal punto da non ammettere “razze” sono d’accordo
Il razzismo non è riconoscere una diversità genetica tra diverse popolazioni umane che ovviamente esiste ma è dare un valore o un disvalore a specifiche diversità genetiche. Si tratta di una ideologia politica che prima della genetica molecolare si basava su differenze fenotipiche (aspetto, espressione visibile dei geni) e oggi potrebbe basarsi sui dati genetici molecolari. Lei giustamente fa riferimento alla genetica di popolazione che si basa sul concetto di aplotipo che sono piccole differenze genetiche (spesso dei SNP cioè mutazioni di una singolo nucleotide) ereditate tutte insieme in una popolazione e che quindi permettono di distinguerla dalle altre ma che ora con l'enorme aumento di dati genetici si possono usare anche molti altre informazioni. Quindi le differenze genetiche ci sono (si può identificare geneticamente un singolo individuo pensi se non lo si può fare con una popolazione, ovviamente con un certo errore statistico) se gli si da importanza politica o no questo è completamente indipendente dalla loro esistenza ed è una scelta etica e non derivata da dati scientifici. Fortunatamente aggiungo.
Il punto è che quegli stessi geni sono distribuiti in diverse popolazioni che non si preaterebbero ad essere incluse in una stessa etichetta di razza. Per esempio: una delle mutazioni che porta alla persistenza della lattasi è la stessa in Europa e in Asia meridionale e sembra avere la stessa origine. Se dovessi classificare il mondo in razze, metteresti un norvegese e un indiano nella stessa categoria? Il punto è che questi geni sono diffusi in tante popolazioni diverse e non rimangono chiuse all'interno di una singola "razza". È per questo che non ha senso parlarne. Aggiungo anche che la definizione di una determinata razza basata su anche questi pochi geni, sarebbe ridicola. Per esempio, basandosi sulla razza dei "digerenti di latte": ha la pelle di qualsiasi colore, il rapporto medio altezza-peso è vario, le dimensioni medie del cranio sono da molto piccolo a molto grande, il colore degli occhi varia da azzurro a nero, i capelli vanno dal biondissimo al nero, digerisce il latte al 70%. (Ho scelto parametri a caso, ma le razze vengono fatte proprio in base a parametri arbitrari)
@@narsilify Ma mi spiegate perchè volete tutti dimostrare geneticamente che è impossibile distinguere due popolazioni umane per poter negare il razzismo? In una pubblicazione scientifica alla quale ho partecipato abbiamo distinto delle varietà di bovini vissute secoli fa sequenziando DNA mitocondriale da un campione di pochi milligramm di colla animale presa da una statua i pensi cosa si può fare sul DNA umano. Anche uno studente di biologia vi dirà che è possibile distinguere due popolazioni umane con una diversa combinazione di dati genetici o meglio in genere con singole variazioni di nucleotidi come è scritto da decenni in tutti i libri di genetica. Quindi non si parla di geni per capirci che sono degli ampi tratti di DNA che codificano per una specifica proteina (sto semplificando) ma di mutazioni delle singole lettere. Il razzista darà a queste differenze un valore negativo il non razzista come sono io le accetterà come arricchimento del genere umano. Ma lei veramente pensa che non potrei trovare una combinazione di dati genetici che mi permetta di classificare in due insiemi ben separati un norvegese etnico da una persone proveniente dal Bengala anche senza persistenza della lattasi? Sarà il senso che do a questa separazione che farà di me un razzista o no e negare l'ovvia possibilità di farlo non aiuta la causa dei non razzisti ma li fa sembrare solo ignoranti. Spero di non essere stato offensivo perchè non era mia intenzione ma vorrei sopratutto essere stato esaustivo. Grazie
Banalmente, perché ci sono migliaia di europei intolleranti al lattosio, quindi non puoi fare una classificazione basata sulla presenza/assenza di quell'allele.
Ogni sottoinsieme di una specie definibile da geni è una razza. O almeno ci venga detto di quanto geni diversi dalla soeciei c'è bisogno per definire una razza. Il resto è pura filosofia ed etica umana
Ma se invece di considerare i cani si prendessero i lupi.. è possibile distinguere geneticamente un lupo europeo da uno americano.. quanto è diversa la situazione nel caso umano? Dato un dna umano quanto è difficile collocarne geograficamente la provenienza (salvo ovvi casi di migrazione recente)
@@GuscioRosso in che senso? Chiaramente i cani o altri animali domestici non sono un buon modello da comparare con l uomo visto che li abbiamo selezionati noi, è ovvio che vi siano delle distorsioni pesanti.. il confronto andrebbe fatto con altre specie di mammiferi che sono diffuse su diversi continenti.. si può parlare di lupo, cervo, orso bruno europeo e di lupo, cervo, orso americano o asiatico o è una situazione simile a quella esistente tra un europeo un cinese e un nativo americano?
Potrei dire una inaccuratezza ma é corretto usare il cane come esempio perché tutti i cani fanno parte della stessa specie (canis lupus familiares), mentre lupo eurasiatico (canis lupus lupus) e lupo americano (canis lupus occidentalis) sono specie differenti
@@mattiadantiga1350 ma se porto un lupo americano in Europa credo questo si possa riprodurre e fare figli fertili con i lupi nostrani in realtà se non sbaglio anche i cani si possono riprodurre con i lupi senza problemi (tipo balto per esempio 😅)
@@mattiadantiga1350 il concetto di specie a quanto so non è ben definito.. un modo sarebbe dire non possono avere prole fertile (così distingui i cavalli dagli asini o i leoni dalle tigri) però se ricordo bene con questa definizione il Grizzly e l orso polare possono avere prole fertile e (raramente) avviene si può osservare in natura
Dal DNA si capisce se un uomo è caucasico o negroide o asiatico ecc… quindi qualche tratto diverso che però contraddistingue un popolo c’è, mi piacerebbe sapere se il fenotipo lo si può riconoscere geneticamente ,ad esempio spesso guardando dei turisti in giro mi accorgo se vengono dai paesi nordici o se sono più mediterranei come noi italiani ,spagnoli o greci o se vengono dai paesi dell’est ,questo riguardo ai “bianchi “, oppure il clima di queste zone ha portato delle modifiche che sono ormai impresse nel DNA ?
Live molto interessante. Un appunto: i due fasci di isoglosse principali in Italia, Massa-Senigallia (che oltre ad essere un confine tra diverse aree linguistiche è anche confine di due macro-gruppi romanzi) e Roma-Ancona, sono fasci che demarcano, principalmente, confini linguistici, non dialettali. Ma immagino che l’uso del termine “dialetti” sia da intendersi nell’uso abitudinario e non tecnico.
Suo e di Paolo Vidali è peraltro uno dei migliori manuali di storia della filosofia per i licei usciti in italiano, "Argomentare". Ovviamente quasi mai usato perché troppo incentrato, come da titolo, sull'argomentazione, cosa poco apprezzata dagli insegnanti di filosofia nei licei italiani
@@lelouchvibritannia8172esatto, anni fa venne nel mio liceo a spiegare la sua visione sul come insegnare filosofia. Col tempo ho capito perché non è apprezzata.
Stay tuned: Ranieri ed altri della Redazione sono a lavoro su una serie per chiarire genere e sesso in biologia (primo episodio già registrato). ~Staff (Giovanni)
Come fai a non ridere a un titolo così ideologico? Non si può ignorare millenni di speciazione adattamento all'ambiente (i neri non sono adatti al clima della Norvegia) ibridazione con neanderthal e denisoviani (assenti nei subsahariani).@@AlejandroPikoulasPlata
Vi sono narrazioni contraddittorie tra chi si occupa di questo tema chi studia la genetica per risalire alla storia delle popolazioni fa risalire gli europei a tre grandi migrazioni quella cacciatori raccoglitori, gli indoeuropei e gli agricoltori anatolici , le varie percentuali di questi tre ingredienti differenzia le popolazioni europee ,tanto da andare da un estremo a un altro dove i sardi sono i più neolitici d europa e i baltici i meno e al contrario per il fattore indoeuropeo queste cose determinano differenze sostanziali e sono studiosi alla stregua del prof barbuiani ad affermarle
per l'antropologia genetica da tempo, sarebbe più corretto parlare di antichi euroasiatici del nord (ANE = Ancint North Eurasian) quando ci si riferisce alle grandi migrazioni preistoriche, il concetto di indo europeo è esclusivamente linguistico. Qualcuno, al massimo, li definisce proto indoeuropei. Quello di cui parli è il DNA antico, risalente alle migrazioni preistoriche; poi ci sono state tutte le altre a partire dal periodo ellenistico per finire a quello medievale, che hanno accresciuto la distanza genetica tra le popolazioni della penisola italica e tra queste e i sardi. Barbujani stesso lo dice, pure senza soffermarsi più di tanto sull'argomento perché, dal suo punto di vista, è poco rilevante.
Quella era un'altra faccenda che ben poco aveva a che fare con la razza, peraltro, pure qui, leggermente cambiata per fare comodo per dire che sia razzista. Molto carino l'account creato 2 settimane fa per trollare, vero "Antonio Fazio"? ~Staff (Giovanni)
La razza italica di quale animale da allevamento? La razza NON è un concetto della biologia, è un concetto della zootecnia. Al massimo homo sapiens potrebbe avere qualche sottospecie ma non c'è l'ha. Perciò state parlando di aria fritta. Il criterio c'è è la definizione di razza.
Complicato ribadire i concetti di razza, etnia, sottospecie, popolazioni con tutte le implicazioni che ne scaturiscono. Sostanzialmente dipende da chi ascolta
Non esiste una razza italica come non esiste una razza tedesca o una spagnola ecc. Tutti i popoli sono misti razziali più o meno ampi. Questo lo si può vedere facilmente in noi e intorno a noi dove ad un bianco con capelli neri e occhi azzurri fa riscontro un altro con capelli biondi occhi neri e statura bassa ecc. Allora cose è una razza? “Una razza si manifesta in un gruppo umano che si DISTINGUE da ogni altro attraverso l’insieme dei suoi caratteri somatici e psichici, E RIPRODUCE CONTINUAMENTE SE STESSO”. Solo questo "continuum" manifesta sempre l'esistenza di una razza.
Per semplificare ritengo che ci siano tre tipi di categorie con corpo umano , ossia gli evoluti spiritualmente , chi invece ristagna nel paese dei balocchi , e chi segue la via involutiva ....
Riecco il fascista che conosce l'italiano e che quindi è una razza a parte, visto che tutti gli altri suoi simili sono ignoranti come pezzi di travertino. Come va?
@@GuscioRosso non necessariamente, quelle che consideri razzi canine sono piu' simili a delle famiglie, selezionate dall'uomo attraverso l'accoppiamento selettivo. Sarebbe un po come dire che il "mento asburgico" sia distintivo di una razza umana, quando lo e' solo di una famiglia.
Per quello che ho visto di Barbujani in altri suoi video e in almeno una sua pubblicazione scientifica, lui è uno di quelli che danneggia la sua stessa posizione su questi temi. Molto più capace ed intellettualmente onesto Telmo Pievani
@@albertoplm è un discorso un po' lungo da fare in un commento, diciamo ad esempio che in più di una occasione mi è sembrato dare la precedenza al valore politico di alcune dichiarazioni sulla provenienza africana della specie Homo Sapiens (il cosidetto Out of Africa) rispetto al rigore scientifico che oggi prevederebbe una dinamica molto più complessa con almeno un discorso sulle ripetute ibridazioni con almeno due altre specie di Homo. Oppure un interesse eccessivo a rimarcare il colore della pelle presunto in popolazioni europee antiche quando per quanto ne so non ci sono dati diretti e l'evidenza che abbiamo è che la melanicità delle popolazioni di Homo sapiens tende a variare molto rapidamente con la latitudine per la pressione selettiva. Mettere molto sotto i riflettori queste questioni e farlo maldestramente non aiuta. Sarebbe più ragionevole ed efficace far capire che il colore della pelle è un carattere estremamente variabile e irrilevante per definire una variante geografica umana o che la provenienza e/o ibridazioni della specie homo non hanno nessuna relazione con il riconoscimento di diritti fondamentali che non vengono da dati genetici ma da una libera scelta del genere umano. Erano i Nazisti a far discendere i diritti dalla genetica e credo che noi dovremmo essere migliori e non cercare di sostenere maldestramente una genetica dei diritti. Ripeto molto meglio Pievani, più capace e più onesto. Spero di essere stato chiaro ma in così breve spazio non è semplice
@@alessandrosassolini9161comprendo quel che dici ma credo che tu abbia involontariamente sconnesso quegli elementi dall’operazione generale. Quando fa riferimento ad Africa o al colore della pelle, lo fa con un’ottica scientifica il cui obiettivo è descrivere in maniera esaustiva quanto sta spiegando; se poi nella totalità del discorso alcune parti sono politicizzabili, questo non significa siano politiche in senso puro. Insomma, senza gli esempi e le evidenze da te trovate “di troppo” il discorso non sarebbe stato completo: se la conoscenza viene resa politica non è colpa del sapere. Spero di essere stato chiaro. Comunque grazie per lo scambio!
@@emiliocarrer Per chiarire. Quello che sostengo in effetti è che lui faccia esattamente l'opposto, che lui prima guardi al valore politico delle sue dichiarazioni e poi cerchi di argomentarle scientificamente e anche che non lo faccia bene e quindi danneggi le sue idee politiche che in larga parte condivido! Ti faccio un esempio preso da un suo video. Barbujani dice "abbiamo tutti due genitori, 4 nonni, 16 bisnonni, ecc .. quindi in poche migliaia di anni siamo tutti mescolati ecc" Questo è ovviamente un grossolano errore, che persino un signore del pubblico gli ha fatto notare. In realtà molti degli antenati di ognuno di noi ci sono bisavoli più volte e restano separati da quelli ad esempio di un nativo americano o di un boscimano del Kalahari per parecchie decine di migliaia di anni mentre se usi il suo approccio in un migliaio di anni avrei già più antenati che abitanti la terra dal pleistocene ad ora. Di nuovo per avere i miei stessi diritti una persona di un qualsiasi altro luogo del mondo non deve essere mio parente stretto, non conta la similarità del DNA conta la civiltà dei diritti. Per citare le tue parole penso che lui deliberatamente renda politico il sapere, solo che non lo faccia bene e non faccia un buon servizio ne al sapere ne alla sua stessa visione politica. Ma davvero devo dimostrare una similarità genetica per accettare di avere gli stessi diritti? Non dovrebbe suonarmi un campanello d'allarme per questo? Grazie ancora dello scambio, spero di aver reso più chiaro le mie valutazioni che sono sopratutto quelle di un tecnico che sa però che la tecnica in con i diritti non ci deve entrare nulla.
Vorrei chiedere al professore perché con un esame del DNA si riesce a capire se una persona è nera, asiatica o caucasica?Se è vero che non esistono le razze, i DNA dovrebbero essere tutti uguali.Grazie.
1-Come si può pretendere di dire se l'uomo è suddivisibile in razze o no se non abbiamo chiaro cosa si intende per razze? PRIMA occorre definire il significato di razza (e sarebbe bello anche specie) POI si può cercare di capire se l'uomo ci rientra o no 2-Il fatto che siamo tutti "quasi" identici geneticamente non significa nulla. Nonostante negli ultimi anni le scoperte genetiche vadano come un treno in corsa, ci sono ancora troppe cose che non sappiamo del dna e che potrebbero essere fondamentali per capire i meccanismi. Non dimentichiamoci che un 1,4% di diversità con gli scimpanzè ci ha permesso di mandare un trabiccolo su Marte, e che condividiamo metà genoma con una banana. C'è ancora parecchio che sfugge.
Le consiglio di leggersi qualche studio recente. Grazie alla tecniche di Next Generation Sequencing e le capacità computazionali che abbiamo a disposizione moltissime cose sono state chiarite.
@@aemmezero "il problema" sei tu e la mandria di razzisti analfabeti che pretendono di discutere di argomenti che non sono in grado di capire. Le razze umane continuano a non esistere. E le tue lamentele servono solo a qualificarti come ridicolo razzista analfabeta e arrogante.
@@stefciko5831 I arberesh ( albanesi) sono in Italia da 600 anni e sono ovunque,,,( tanti anche in Veneto) Esempio ,;Anche il cognome Belluci e di provenienza arberesh, ma tutti sappiamo che Monica è italiana,,( ovio 600 anni,,,,) Ripeto, ;non sono un storico, , ma lei ne è tanto meno di me,
@@arsyetimi.racional2586 bellucci è un cognome umbro punto primo e del centro Italia, poi ci sono quelli che magari hanno questo cognome e vengono da comunità arbereshe che possono avere origini ma sono rari, comunità arbereshe in Veneto non esistono al massimo c'è ne sono in Calabria (la maggior parte in provincia di Cosenza) in Sicilia, in Puglia e qualcuno in Molise è Abruzzo ma sono poche. Ho studiato storia
@@arsyetimi.racional2586 l'aggettivo bello in italiano se fai il diminutivo è belluccio...ok?bellucci viene da bello...gli arbereshi poi sono rimasti pochissimi e anche i pochissimi hanno nomi e cognomi italiani e il 50%non parla piu il dialetto e speriamo che ttas poco scompaia così non rmpete piu
Ancora al minuto 50 non una sola parola sull'evoluzione/storia/composizione'caratteristica genetica delle popolazioni italiche e alla lunga mi sono molto annoiato; il titolo era un altro. Se posso permettermi grande competenza scientifica ovviamente, notizie interessanti, ma una narrazione molto incentrata su una visione "ideologica" quasi "politica" verrebbe da dire, contro ogni possibile visione "identitaria" dei gruppi umani, le identità non esistono etc. etc. Forse era meglio dare un titolo più corretto alla conferenza. Un saluto
Dal momento in cui premetti che è impossibile applicare la nozione di razza agli esseri umani, il fatto che non esista una razza italica è una conclusione logica. Sulla variabilità genetica del popolo italiano mi sembra si sia espresso negandola con il riferimento alla collocazione geografica della penisola nell'area meridionale del continente, alla Roma repubblicana e imperiale e al medio evo (questo sì, appena accennato).
Il fatto che la scienza non assecindi le tue pulsioni razziste, dovrebbe insegnarti che qui sei tu a cercare sostegni alla tua "ideologia politica" fascista. Forse avresti fatto meglio a tacere e studiare, invece di fare queste figure da ipocrita.
Molto molto un gran bel regalo questo video, dal quale ho tratto appunti per comprendere io meglio, le cose 😊 io avevo da piccolino imparato dai testi di arte, del professor Civardi, che appunto, scriveva di anatomia artistica, con le sue conoscenze di medicina, con tanto di spiegazione ampia, se non ricordo male, sulla differenza di disposizione dei cuscinetti adiposi, e delle differenze di conformazione del cranio, negli individui tenendo conto dei "tipi umani", appunto "caucasico", "asiatico", ecc ecc. Bel video con tante belle perle di conoscenza come tutta la parte teorica, sulle popolazione con pochi individui, e quelle più numerose.... Vorrei sapere di più su quel 10 % di patrimonio genetico Neanderthal, che una volta si diceva "proteggesse dalle infezioni", (e da più di un centinaio di virus), e oggi è sotto accusa, perché quelle poche infezioni, sarebbero però più frequentemente letali 😮 col discorso sul Coronavirus. Grazie, un ottimo contenuto ❤❤❤
Faccio finta di non sapere perché si sia scelto di disquisire su un argomento del genere ma mi chiedo se ci sia un numero sufficiente di persone disposte ad usare il proprio intelletto e giudizio utili per discernere la verità dalla propaganda progressista
42:05 .... mi ricordo quanto scandalo produsse all'interno di LO l'affermazione di lavrov su rete4 per cui hitler sarebbe stato ebreo .... alla fine aveva ragione lavrov?
Il prof. Barbujani su liberi oltre. Il crossover più bello che potesse esserci!
19:34 chiarissima distinzione fra razza ed etnia, che ricade sulla percezione
La spiegazione del Professore Barbujani è essata, non è l'aspetto fisico non è materia per parlare di raze e di altre strozante, le destinzione culturali non è base per dire che siano umani a o umani b dire questo è solo di ignoranti è cosi vedo a Michele tutti i sui ragionamenti sono senza una base logica ma di un uomo di strada
Che bello trovare il prof Barbujani. A questo punto aspetto anche il prof Telmo Pievani su LO. 70 minuti sono volati.
E' stupendo sapere che la variabilità interna a una comunità è praticamente ed enormemente più grande di quella fra comunità diverse.
bravo credi pure a queste cazzate
@@MauroVaiani ma è un assurdo logico
@@GuscioRosso In che senso? Il nostro aspetto esterno, quello che ci fa assomigliare agli altri membri di una comunità, è regolato da pochissimi geni. Tantissimi altri invece regolano milioni di altre funzioni e capacità in cui siamo diversi. Ci possiamo assomigliare perché, per esempio, siamo tutti alti e mori in una comunità dell'Appennino toscano, ma poi, fra di noi, siamo diversissimi... Non c'è nulla di illogico.
@@GuscioRosso non c'è nulla di "assurdo", se sei in grado di capire di cosa parli.
Ma non è vero. È la fallacia di Lewontin
Che bello sentire persone competenti come il prof Barbujani
Avrei volentieri passato un’altra oretta così ! Grazie mille
Mi sembra ovvio che gli esseri umani continuino nell‘ancestrale abitudine di dividersi in etnie differenti. Il fatto stesso che i nomi di molti popoli e tribù hanno un’ origine che significa semplicemente „ Uomini“, fa capire come marcare la differenza dagli altri, li qualifichi automaticamente come migliori, a prescindere da qualsiasi evidenza. L‘evoluzione umana, così come l‘umanesimo e le tecnologie, sono troppo veloci rispetto ai retaggi che ci trasciniamo dietro. Un adeguamento rapido è pressoché impossibile, il fattore culturale determina in maniera preponderante la differenziazione tra esseri umani in categorie e razze. C’è un percorso lunghissimo da fare, e c’e da chiedersi se l’umanità, dopotutto ne senta l’esigenza.
@@rosyschmidlin1897 non c'è nessun percorso da fare infatti se non al contrario
NON HA ALACUN SENSO QUELLO CHE DICE !!!!! GRAZIE A LA GENETICA SI 'E DIMOSTRATO OGGI CHE UN EUROPEO HA PIU IN COMUNE CON UN CINESE KOREANO O GIAPPONESE E NON CON UNO STESSO EUROPEO FARE UN TRAPIANTO DI ORGANI Y LA RICERCA GENETICA HA DIMOSTRATO CHE SI PUO TROVARE UN VALIDO CANDIDATO CINESE, KOREANO OPPURE GIAPPONESE E QUESTO VALE ANCHE PER LE MALATTIE GENETICHE
Ascoltare Barbujani è puro piacere. Ha una capacità espositiva più unica che rara. Grazie.
Come sempre il prof. Barbujani chiarifica e mette in ordine le idee
Waaaaaaaaaa!!!!!!!
Barbujani su LO, che combo!
Ah che bello ascoltare Barbujani. Grande ospite.
Grandissimi Liberi Oltre che portano in rete persone del calibro del prof Barbujani. Mi riporta la memoria alle lezioni di bioetica a Pd con prof Pievani in triennale.
Boldrin ha sperato fino all'ultimo che gli dicesse che i veneti sono speciali e nettamente diversi dai siciliani, prossima volta Michele
è uno dei tanti bias cognitivi del professore
Ahahhaahaha
Ahimè Ahimè Ahimè Io condivido circa il 90 per cento di quello che dice, il restante di discordia è su Israele e QUESTO
Se anche esistessero le razze, e forse esistono, cosa cambierebbe? Il fatto che esisterebbero le razze non contempla necessariamente la possibilità che talune siano inferiori e altre superiori come pensava Hitler e gli ashkenazi), ma semplicemente diverse. Forse quella che era un'unica specie, l'umana, si è diversificata ed ha assunto caratteristiche differenti che ci ha reso differenti... per fortuna. Un fatto è certo che esistono gli stati, le nazioni, quello che si vuole, ed esistono gli inglesi , i russi, italiani, ecc. con costumi, usi e tradizioni diverse... oltre che con un'etica diversa. Sicuramente una razza esiste: l'ashkenaza... e avrei detto tutto.
Video molto molto interessante. Sarebbe utile, per chi volesse approfondire, se chiedeste all'ospite di fornire magari dei libri o degli studi che vadano più in dettaglio, suggerimento per le interviste future.
Barbujani ha pubblicato i suoi di libri di divulgazione.
@toplol1 recupera tutto quello che ha pubblicato Barbujani, poi anche "Chi siamo e come siamo arrivati fin qui. Il DNA antico e la nuova scienza del passato dell'umanità" di David Reich e "Primi passi: Perché la posizione eretta è stata la chiave dell'evoluzione umana" di DeSilva. Ti consiglio di iniziare da Reich e poi DeSilva
@@gabrieleazzaro847 Io consiglio anche "Homo Sapiens" di Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani.
Divulgazione di livello eccellente. Grazie di cuore
1:06:35 pensavo proprio a questo: per lo studio di patologie in cui sono in gioco più geni i LLM non riescono a dare un contributo?
2a domanda: quindi per patologie dove la mutazione é di un solo gene specifico e ben definito siamo gia verso la risoluzione attraverso la terapia genica?
Sempre un piacere sentire Guido Barbujani
sull'argomento, sarei stato attento molto oltre l'ora e 10: estremamente interessante
Veramente straordinario il prof. Barbujani, in particolare per la chiarezza delle sue esposizioni, che riescono a non sacrificare nulla di scientifico per esemplificare.
L'unico popolo autocno esistente sul pianeta è quello del corno d'Africa
Discussione molto interessante, e in effetti sarebbe anche interessante approfondire l'eccessiva importanza attribuita alla raccolta di grandi volumi di dati rispetto allo sviluppo di modelli e teorie che spieghino i dati stessi.
Attorno al minuto 27.. come si calcola esattamente questa varianza che cresce sempre all aumentare del numero dei campioni? Non converge? Com è possibile visto che stiamo parlando comunque di un qualcosa di finito?
Boldrin e barbujani nello stesso video, una specie di sogno !!
Grazie di questo video. Troppo spesso si dimentica che siamo il risultato di molteplici combinazioni
@@antoniocapaldo3426 falso
@@GuscioRosso in che senso ?
@@antoniocapaldo3426 è un troll ignorante, lascia stare.
@@GuscioRosso Ma falso cosa?
@@riccardosemeraro9368 lasciate stare, è un frustrato troll razzista.
Stupendo questo video
Che figata!
La cosa davvero triste è che qualcuno voglia stabilire criteri di superiorità razziale. Questo è un problema che esiste da sempre. Bisognerebbe ricordare che la varietà genetica è un dato positivo. Più un cane è meticcio e migliore sarà la sua salute e molte predisposizioni. La purezza non è sempre un bene.
Ma non dire fregnacce, per favore.
Non c'è nessuna prova che le persone di "razza mista" siano più in salute.
Grazie!
Grandissima puntata. Ora per favore una sull'evoluzione culturale. Si può sentire Eugenio Bortolini.
grande contributo. grazie ragazzi
mitico Barbujani, maestro grazie
29:08 interessante. Io ricordo di aver letto che a inizio 900 negli USA gli italiani venivano ritenuti "peggio" degli afroamericani perchè, oltre a non essere bianchi, non parlavano nemmeno inglese.
Aggiungo: puntata davvero molto interessante, grazie!
2 anni fa ero negli usa, dico che sono italiano
Reazione “… ma sul serio non sembra, sembri QUASI una persona bianca”
@@jackpine44 gli italiani erano considerati neri insieme agli irlandesi
@@GuscioRosso non erano considerati bianchi, con un senso che è diverso da quello di oggi (era più simile all'acronimo wasp), ma neanche "neri"
@@GuscioRosso Non erano considerati neri, ma "papisti", cioè cattolici, e questo, nell'ottica WASP, era sinonimo di bigotti, sporchi, superstiziosi, ignoranti, familisti e del tutto estranei e antitetici rispetto ai valori fondanti degli Stati Uniti
❤@@beignet58"il leghista medio ha lasciato la chat"
Quando si fanno delle affermazioni si dovrebbe come minimo citare la fonte.
Io nell'oggi non ho mai sentito parlare di "razza italica", tanto è che avete dovuto rispolverare in copertina una rivista di Interlandi di quasi cento anni fa, in un contesto politico completamente diverso (in cui sia detto per inciso, anche gli USA che piacciono a Bordin avevano le leggi razziali).
Il problema come sapete non è di ordine biologico, ma identitario, spirituale, civile e culturale.
I popoli non sono il portato della biologia ma dell'idem sentire, del senso di appartenenza, del senso di comunione di destino. Hanno contenza del loro divenire ma anche coscienza del loro passato comune e la civiltà attuale, con le proprie regole sociali prima ancora che giuridiche rappresenta la sedimentazione del proprio passato comune.
Gli individui insomma non sono delle monadi interscambiabili ma appartengono ad una comunità nazionale nella quale si riconoscono spiritualmente e che parimenti li riconosce.
Questo lo avevano compreso anche i romani che lasciavano ad ogni popolo orbitante attorno alla romanità Il diritto di mantenere le proprie regole giuridiche di carattere privatistico e anche giudiziario.
Molto, molto, molto interessante.
Per evitare il sovraccarico me lo sono ascoltato in tre tranche perché è davvero denso per chi, come me, di queste cose non sa 1 tubo
Grazie mille❤
La varianza riguarda il DNA in toto o il genoma?
Gli studi di genetica di popolazione si fanno sul DNA cromosomico e/o sul DNA mitocondriale.
Più che di sostituzione etnica di potrebbe parlare di sostituzione culturale dovuta All immigrazione ?
Ma l'etnia, per come l'ho capita, è appunto un'identificazione che ha a che fare con la cultura.
È il discorso razzista, vergognandosi del proprio razzismo, a sovrapporre indebitamente etnia e razza
Infatti il problema è proprio di natura culturale. Una immigrazione di pochi individui non crea problemi poiché questi finiranno inevitabilmente per integrarsi ed assimilarsi. Ma quando le percentuali di immigrati con una cultura relativamente omogenea ma diversa da quella del paese che li accoglie sono più elevate, si assiste al fenomeno del comunitarismo e, con esso, di attrito tra comunità. Se è vero che questo è sempre successo, è pur vero che questo ha dato luogo a guerre, massacri e tutta una serie di eventi che non credo nessuno auguri alla propia discendenza, quale che sia la propria ascendenza. Un esempio ben noto è quello dell'Irlanda del Nord, in cui la colonizzazione (Plantation of Ulster) ha provocato guerre successive che si spera siano cessate definitivamente, ma nulla è più incerto perché il fuoco continua a covare sotto le ceneri.
no perchè i numeri sono molto bassi e basta la matematica che si impara alle elementari per capirlo
Non c'è nessuna "sostituzione": in qualunque modo cerchi di farla passare, è solo razzismo. Curati.
Ma dai..che bella sorpresa. Grande stima per il prof. barbujani.
Grazie molto interessante
Ci sono più dati perché ci sono grandi laboratori che prima non c'erano esempio Synlab che raccolgono quantità di campioni mai raccolti prima
Barbujani è sempre un bel sentire
Persona molto molto erudita il prof. il professor Barbajanni.
Mi piacerebbe chiedere, per mia mera curiosità, una cosa in particolare che deriva dall’esperienza della mia malattia: visto che le razze dal punto di vista genetico, se ho capito bene, non esistono perché alcune malattie specifiche colpiscono uno specifico gruppo di persone?
Agli studenti di medicina e biologia, pur evitando formalmente il termine razza, che è convenzionalmente bandito dal linguaggio, viene insegnato che il funzionamento di moltissimi enzimi cui è legato il metabolismo dei farmaci è diversissimo tra i bianchi, i neri, gli asiatici eccetera. Queste sono nozioni che servono a migliorare l'approccio diagnostico e terapeutico a livello biochimico, non a stabilire gerarchie all'interno della specie umana. E sentir parlare di razza umana invece che specie non ha senso.
@@isabellacicchetti6058 Grazie delle cortese risposta; se me lo permette vorrei aggiungere ed affermare che nel mio commento non ho fatto alcun riferimento, proprio perché non ne avevo l’intenzione, a gerarchie tra i vari i vari gruppi di etnie ( meglio detto) ma capire se si può liberamente dire che ci sono gruppi “x” di persone, gruppi “y”, gruppi “z” e così via, che si differenziano dal punto di vista genetico andando a definire ogni gruppo di individui.
Infine vorrei dire che bandire le parole,soprattutto nel linguaggio atecnico, sia un impoverimento della lingua e di conseguenza una riduzione della capacità di pensare.
@@Giuseppe0001 Certo, ma pensiamo che fine ha fatto anche la parola fascistissima "stirpe", che ha assunto un significato grottesco e più che razzista!
Comunque i loci cromosomici che codificano la sintesi proteica di tutti gli enzimi che fanno funzionare il nostro metabolismo sono trasmessi geneticamente secondo gruppi razziali ben definiti, però mi pare che questo non si possa dire al di fuori delle aule universitarie.
Io credo che il problema non è la genetica, ma la cultura. È quest'ultima che fa la differenza. Il mio pensiero è volto soprattutto ai brutti comportamenti
Video meraviglioso ricco di contenuti e riflessioni. Da vedere assolutamente.
Grazie a L.O. per questo video con Barbujani
Si potrebbe allora parlare di varianza genetica? Gruppi di razze umane? Possiamo dire che in Algeria ci sono delle caratteristiche razziali, in italia altre ed in Nigeria ancora altre? Senza essere razzisti?
Sí
Dipende, perché il termine razza ha vaghissime definizioni in biologia, mentre in sociologia, politologia e biologia dei mentecatti ne ha un infinità, tutte tanto precise quanto inutili. Quindi prima devi scegliere la tua definizione di razza, poi puoi associarci le variazioni genetiche che entro un certo limite la caratterizzano. Occhio però, perché posso anche fare una razza di chi ha il nome che inizia con la G e una di chi inizia con la P e troverei un insieme di alleli che le definiscono.
Il razzismo non è riconoscere una diversità genetica tra diverse popolazioni umane che ovviamente esiste ma è dare un valore o un disvalore a specifiche diversità genetiche. Si tratta di una ideologia politica che prima della genetica molecolare si basava su differenze fenotipiche (aspetto, espressione visibile dei geni) e oggi potrebbe basarsi sui dati genetici molecolari. Le differenze genetiche tra popolazioni esistono certamente e su queste differenze si basa una intera disciplina scientifica universalmente riconosciuta che si chiama Genetica delle Popolazioni e che tralatro ha il suo di fatto fondatore in uno scienziato italiano: Luigi Luca Cavalli Sforza. Ci sono dei suoi vecchi articoli su Le Scienze che riguardano la genetica di popolazione italiana molto interessanti. Spero di averle risposto.
@@alessandrosassolini9161 si, la riingrazio. Un commento articolato e convincente.
@@eugenioalongi25 Per chiudere con un sorriso e capire la differenza tra razzismo e genetica delle popolazioni, come esempio esiste una grossa differenza genetica tra Sardi e Italiani del continente dovuta a un lungo isolamento e alla assenza praticamente completa del contributo delle popolazioni nomadi delle steppe nella popolazione Sarda. Questo è un fatto acclarato AFAIK ed esistono anche specifiche patologie come le varianti della anemia mediterranea che rendono statisticamente semplice definire delle differenze genetiche. Detto questo mia moglie è Sarda 😀
Per mia sensazione pindarica l'uomo italico nasce tra Teramo Aquila Chieti Tivoli Aquino
Aspetto adesso l'intervento del noto genetista Lollobrigida, pioniere degli studi sulla sostituzione etnica
Non ho mai capito perché i velocisti in atletica sono tutti neri mentre i nuotatori sono tutti bianchi; ci sarà una differenza genetica o è solo un fenomeno etnico / culturale?
Bellissimo video, ospite molto chiaro e interessante
premetto che ancora non ho finito il video. Ma all’inizio c’è un claim: “non esiste una base (o gene ecc) che sia uguale in una popolazione ma diverso da tutto il resto”.
Beh scusate ma tutti i lavori di genetica di popolazione che vedono come determinate caratteristiche (es. permanenza della lattasi) si siano evolute diverse volte in diverse popolazioni è basato proprio su questo no? diverse popolazioni hanno geni diversi che se anche fanno la stessa cosa ci raccontano una storia evolutiva diversa. Che poi questa differenza in % sia bassa a tal punto da non ammettere “razze” sono d’accordo
Il razzismo non è riconoscere una diversità genetica tra diverse popolazioni umane che ovviamente esiste ma è dare un valore o un disvalore a specifiche diversità genetiche. Si tratta di una ideologia politica che prima della genetica molecolare si basava su differenze fenotipiche (aspetto, espressione visibile dei geni) e oggi potrebbe basarsi sui dati genetici molecolari. Lei giustamente fa riferimento alla genetica di popolazione che si basa sul concetto di aplotipo che sono piccole differenze genetiche (spesso dei SNP cioè mutazioni di una singolo nucleotide) ereditate tutte insieme in una popolazione e che quindi permettono di distinguerla dalle altre ma che ora con l'enorme aumento di dati genetici si possono usare anche molti altre informazioni. Quindi le differenze genetiche ci sono (si può identificare geneticamente un singolo individuo pensi se non lo si può fare con una popolazione, ovviamente con un certo errore statistico) se gli si da importanza politica o no questo è completamente indipendente dalla loro esistenza ed è una scelta etica e non derivata da dati scientifici. Fortunatamente aggiungo.
Il punto è che quegli stessi geni sono distribuiti in diverse popolazioni che non si preaterebbero ad essere incluse in una stessa etichetta di razza.
Per esempio: una delle mutazioni che porta alla persistenza della lattasi è la stessa in Europa e in Asia meridionale e sembra avere la stessa origine. Se dovessi classificare il mondo in razze, metteresti un norvegese e un indiano nella stessa categoria?
Il punto è che questi geni sono diffusi in tante popolazioni diverse e non rimangono chiuse all'interno di una singola "razza". È per questo che non ha senso parlarne.
Aggiungo anche che la definizione di una determinata razza basata su anche questi pochi geni, sarebbe ridicola. Per esempio, basandosi sulla razza dei "digerenti di latte": ha la pelle di qualsiasi colore, il rapporto medio altezza-peso è vario, le dimensioni medie del cranio sono da molto piccolo a molto grande, il colore degli occhi varia da azzurro a nero, i capelli vanno dal biondissimo al nero, digerisce il latte al 70%. (Ho scelto parametri a caso, ma le razze vengono fatte proprio in base a parametri arbitrari)
@@narsilify Ma mi spiegate perchè volete tutti dimostrare geneticamente che è impossibile distinguere due popolazioni umane per poter negare il razzismo? In una pubblicazione scientifica alla quale ho partecipato abbiamo distinto delle varietà di bovini vissute secoli fa sequenziando DNA mitocondriale da un campione di pochi milligramm di colla animale presa da una statua i pensi cosa si può fare sul DNA umano. Anche uno studente di biologia vi dirà che è possibile distinguere due popolazioni umane con una diversa combinazione di dati genetici o meglio in genere con singole variazioni di nucleotidi come è scritto da decenni in tutti i libri di genetica. Quindi non si parla di geni per capirci che sono degli ampi tratti di DNA che codificano per una specifica proteina (sto semplificando) ma di mutazioni delle singole lettere. Il razzista darà a queste differenze un valore negativo il non razzista come sono io le accetterà come arricchimento del genere umano. Ma lei veramente pensa che non potrei trovare una combinazione di dati genetici che mi permetta di classificare in due insiemi ben separati un norvegese etnico da una persone proveniente dal Bengala anche senza persistenza della lattasi? Sarà il senso che do a questa separazione che farà di me un razzista o no e negare l'ovvia possibilità di farlo non aiuta la causa dei non razzisti ma li fa sembrare solo ignoranti. Spero di non essere stato offensivo perchè non era mia intenzione ma vorrei sopratutto essere stato esaustivo. Grazie
Banalmente, perché ci sono migliaia di europei intolleranti al lattosio, quindi non puoi fare una classificazione basata sulla presenza/assenza di quell'allele.
@@alessandrosassolini9161lo devi dire a LO e Barbujani
Ogni sottoinsieme di una specie definibile da geni è una razza. O almeno ci venga detto di quanto geni diversi dalla soeciei c'è bisogno per definire una razza. Il resto è pura filosofia ed etica umana
Prof, è un arricchimento seguirla
Ma se invece di considerare i cani si prendessero i lupi.. è possibile distinguere geneticamente un lupo europeo da uno americano.. quanto è diversa la situazione nel caso umano? Dato un dna umano quanto è difficile collocarne geograficamente la provenienza (salvo ovvi casi di migrazione recente)
@@ermesfranch1219 è una scelta arbitraria
@@GuscioRosso in che senso? Chiaramente i cani o altri animali domestici non sono un buon modello da comparare con l uomo visto che li abbiamo selezionati noi, è ovvio che vi siano delle distorsioni pesanti.. il confronto andrebbe fatto con altre specie di mammiferi che sono diffuse su diversi continenti.. si può parlare di lupo, cervo, orso bruno europeo e di lupo, cervo, orso americano o asiatico o è una situazione simile a quella esistente tra un europeo un cinese e un nativo americano?
Potrei dire una inaccuratezza ma é corretto usare il cane come esempio perché tutti i cani fanno parte della stessa specie (canis lupus familiares), mentre lupo eurasiatico (canis lupus lupus) e lupo americano (canis lupus occidentalis) sono specie differenti
@@mattiadantiga1350 ma se porto un lupo americano in Europa credo questo si possa riprodurre e fare figli fertili con i lupi nostrani in realtà se non sbaglio anche i cani si possono riprodurre con i lupi senza problemi (tipo balto per esempio 😅)
@@mattiadantiga1350 il concetto di specie a quanto so non è ben definito.. un modo sarebbe dire non possono avere prole fertile (così distingui i cavalli dagli asini o i leoni dalle tigri) però se ricordo bene con questa definizione il Grizzly e l orso polare possono avere prole fertile e (raramente) avviene si può osservare in natura
Dal DNA si capisce se un uomo è caucasico o negroide o asiatico ecc… quindi qualche tratto diverso che però contraddistingue un popolo c’è, mi piacerebbe sapere se il fenotipo lo si può riconoscere geneticamente ,ad esempio spesso guardando dei turisti in giro mi accorgo se vengono dai paesi nordici o se sono più mediterranei come noi italiani ,spagnoli o greci o se vengono dai paesi dell’est ,questo riguardo ai “bianchi “, oppure il clima di queste zone ha portato delle modifiche che sono ormai impresse nel DNA ?
Tante variabili insieme, dal. Clima all alimentazione, alle guerre pure tra popoli, al sistema sociale...
@@marinopagnoncelli-xu6qr lei dice che è una concomitanza di eventi quindi. Grazie
Certo, dal dna si può azzeccare la regione europea di provenienza.
Live molto interessante. Un appunto: i due fasci di isoglosse principali in Italia, Massa-Senigallia (che oltre ad essere un confine tra diverse aree linguistiche è anche confine di due macro-gruppi romanzi) e Roma-Ancona, sono fasci che demarcano, principalmente, confini linguistici, non dialettali. Ma immagino che l’uso del termine “dialetti” sia da intendersi nell’uso abitudinario e non tecnico.
Grazie
La menzione iniziale a Giovanni Boniolo mi ha fatto molto piacere.
Uno gran filosofo italiano, altro che quei pagliacci che si vedono in tv.
Suo e di Paolo Vidali è peraltro uno dei migliori manuali di storia della filosofia per i licei usciti in italiano, "Argomentare". Ovviamente quasi mai usato perché troppo incentrato, come da titolo, sull'argomentazione, cosa poco apprezzata dagli insegnanti di filosofia nei licei italiani
@@lelouchvibritannia8172esatto, anni fa venne nel mio liceo a spiegare la sua visione sul come insegnare filosofia.
Col tempo ho capito perché non è apprezzata.
Davvero. Sarebbe molto interessante se fosse ospite sul canale di LO.
Nessuno minaccia le razze che hanno la capacita' di sopravvivere
Argomento interessante e ospite coinvolgente!❤
Da sottolineare la spiegazione di Ranieri sulla scienza dal minuto 22 Da ascoltare e tenere a mente.
Stay tuned: Ranieri ed altri della Redazione sono a lavoro su una serie per chiarire genere e sesso in biologia (primo episodio già registrato).
~Staff (Giovanni)
Barbujani e Boldrin insieme!
Grazie LO❤
Cos'è questo "LO" ?
@@francescoscarinci7109 Liberi Oltre...
La mia prof di Liceo mi fece leggere un suo libro. “Gli africani siamo noi”, consigliato, leggero, piacevole.
😂
@@GuscioRossocos'hai da ridere?
@@AlejandroPikoulasPlata Il tizio si sarà guardato allo specchio, probabilmente...
Come fai a non ridere a un titolo così ideologico?
Non si può ignorare millenni di speciazione adattamento all'ambiente (i neri non sono adatti al clima della Norvegia) ibridazione con neanderthal e denisoviani (assenti nei subsahariani).@@AlejandroPikoulasPlata
@@GuscioRosso non c'è nessuna ideologia, è un titolo che vuole ricordare le nostre origini come homo.
Barbujani su liberioltre gran colpo!!
Mio commento tattico 👍
Barbujanj a LO: fantastico!
Bello! Grazie.
Vi sono narrazioni contraddittorie tra chi si occupa di questo tema chi studia la genetica per risalire alla storia delle popolazioni fa risalire gli europei a tre grandi migrazioni quella cacciatori raccoglitori, gli indoeuropei e gli agricoltori anatolici , le varie percentuali di questi tre ingredienti differenzia le popolazioni europee ,tanto da andare da un estremo a un altro dove i sardi sono i più neolitici d europa e i baltici i meno e al contrario per il fattore indoeuropeo queste cose determinano differenze sostanziali e sono studiosi alla stregua del prof barbuiani ad affermarle
per l'antropologia genetica da tempo, sarebbe più corretto parlare di antichi euroasiatici del nord (ANE = Ancint North Eurasian) quando ci si riferisce alle grandi migrazioni preistoriche, il concetto di indo europeo è esclusivamente linguistico. Qualcuno, al massimo, li definisce proto indoeuropei. Quello di cui parli è il DNA antico, risalente alle migrazioni preistoriche; poi ci sono state tutte le altre a partire dal periodo ellenistico per finire a quello medievale, che hanno accresciuto la distanza genetica tra le popolazioni della penisola italica e tra queste e i sardi. Barbujani stesso lo dice, pure senza soffermarsi più di tanto sull'argomento perché, dal suo punto di vista, è poco rilevante.
Una volta Boldrin disse che gli africani non lavorano come gli italiani. Forse ora ha cambiato idea.
Quella era un'altra faccenda che ben poco aveva a che fare con la razza, peraltro, pure qui, leggermente cambiata per fare comodo per dire che sia razzista. Molto carino l'account creato 2 settimane fa per trollare, vero "Antonio Fazio"?
~Staff (Giovanni)
quello è un fattore culturale anche gli italiani non lavorano come altri popoli....
Ma chi è che sostiene che esista?
La razza italica di quale animale da allevamento? La razza NON è un concetto della biologia, è un concetto della zootecnia. Al massimo homo sapiens potrebbe avere qualche sottospecie ma non c'è l'ha. Perciò state parlando di aria fritta. Il criterio c'è è la definizione di razza.
razza bianca lo dice quel genio alla regione Lombardia
Noi napoletani siamo mondiali...
Grazie per la discussione 😊
Complicato ribadire i concetti di razza, etnia, sottospecie, popolazioni con tutte le implicazioni che ne scaturiscono. Sostanzialmente dipende da chi ascolta
Commento tattico 🥷🏻
+1
Non sapevo boldrino fosse 1 akkademiko
Infatti più che razza si dovrebbe parlare di etnia, noi facciamo parte del ceppo indo-europeo che si è mischiato con ii ceppo pre-indoeuropeo
Perché se esistesse cosa cambierebbe?! Nulla , nulla chiaramente !
Non esiste una razza italica come non esiste una razza tedesca o una spagnola ecc. Tutti i popoli sono misti razziali più o meno ampi. Questo lo si può vedere facilmente in noi e intorno a noi dove ad un bianco con capelli neri e occhi azzurri fa riscontro un altro con capelli biondi occhi neri e statura bassa ecc. Allora cose è una razza? “Una razza si manifesta in un gruppo umano che si DISTINGUE da ogni altro attraverso l’insieme dei suoi caratteri somatici e psichici, E RIPRODUCE CONTINUAMENTE SE STESSO”.
Solo questo "continuum" manifesta sempre l'esistenza di una razza.
@@raulcesari4115 quindi stai negando tutto il tuo catalogo di video dove descrivi l'esatto contrario
@@GuscioRosso O lei "spara" tanto per dire, o non ha capito niente.
Per semplificare ritengo che ci siano tre tipi di categorie con corpo umano , ossia gli evoluti spiritualmente , chi invece ristagna nel paese dei balocchi , e chi segue la via involutiva ....
Riecco il fascista che conosce l'italiano e che quindi è una razza a parte, visto che tutti gli altri suoi simili sono ignoranti come pezzi di travertino. Come va?
Razza è un concetto zootecnico... da ripetere 10 volte la sera, prima di coricarsi.
Quale altro mammifero oltre all'uomo non può essere suddiviso in sottospecie o razze?
il cane!
@@diegodelasega-f1b sei sarcastico?
@@GuscioRosso non necessariamente, quelle che consideri razzi canine sono piu' simili a delle famiglie, selezionate dall'uomo attraverso l'accoppiamento selettivo.
Sarebbe un po come dire che il "mento asburgico" sia distintivo di una razza umana, quando lo e' solo di una famiglia.
@@diegodelasega-f1bsei già arrivato al delirio complimenti. Tu e chi ti mette like. 😂
gli ignoranti...
Per quello che ho visto di Barbujani in altri suoi video e in almeno una sua pubblicazione scientifica, lui è uno di quelli che danneggia la sua stessa posizione su questi temi. Molto più capace ed intellettualmente onesto Telmo Pievani
Il tuo commento potrebbe essere interessante, ma lo danneggia come?
@@albertoplm è un discorso un po' lungo da fare in un commento, diciamo ad esempio che in più di una occasione mi è sembrato dare la precedenza al valore politico di alcune dichiarazioni sulla provenienza africana della specie Homo Sapiens (il cosidetto Out of Africa) rispetto al rigore scientifico che oggi prevederebbe una dinamica molto più complessa con almeno un discorso sulle ripetute ibridazioni con almeno due altre specie di Homo. Oppure un interesse eccessivo a rimarcare il colore della pelle presunto in popolazioni europee antiche quando per quanto ne so non ci sono dati diretti e l'evidenza che abbiamo è che la melanicità delle popolazioni di Homo sapiens tende a variare molto rapidamente con la latitudine per la pressione selettiva. Mettere molto sotto i riflettori queste questioni e farlo maldestramente non aiuta. Sarebbe più ragionevole ed efficace far capire che il colore della pelle è un carattere estremamente variabile e irrilevante per definire una variante geografica umana o che la provenienza e/o ibridazioni della specie homo non hanno nessuna relazione con il riconoscimento di diritti fondamentali che non vengono da dati genetici ma da una libera scelta del genere umano. Erano i Nazisti a far discendere i diritti dalla genetica e credo che noi dovremmo essere migliori e non cercare di sostenere maldestramente una genetica dei diritti. Ripeto molto meglio Pievani, più capace e più onesto. Spero di essere stato chiaro ma in così breve spazio non è semplice
@@alessandrosassolini9161comprendo quel che dici ma credo che tu abbia involontariamente sconnesso quegli elementi dall’operazione generale. Quando fa riferimento ad Africa o al colore della pelle, lo fa con un’ottica scientifica il cui obiettivo è descrivere in maniera esaustiva quanto sta spiegando; se poi nella totalità del discorso alcune parti sono politicizzabili, questo non significa siano politiche in senso puro.
Insomma, senza gli esempi e le evidenze da te trovate “di troppo” il discorso non sarebbe stato completo: se la conoscenza viene resa politica non è colpa del sapere.
Spero di essere stato chiaro. Comunque grazie per lo scambio!
@@emiliocarrer falso
@@emiliocarrer Per chiarire. Quello che sostengo in effetti è che lui faccia esattamente l'opposto, che lui prima guardi al valore politico delle sue dichiarazioni e poi cerchi di argomentarle scientificamente e anche che non lo faccia bene e quindi danneggi le sue idee politiche che in larga parte condivido! Ti faccio un esempio preso da un suo video. Barbujani dice "abbiamo tutti due genitori, 4 nonni, 16 bisnonni, ecc .. quindi in poche migliaia di anni siamo tutti mescolati ecc" Questo è ovviamente un grossolano errore, che persino un signore del pubblico gli ha fatto notare. In realtà molti degli antenati di ognuno di noi ci sono bisavoli più volte e restano separati da quelli ad esempio di un nativo americano o di un boscimano del Kalahari per parecchie decine di migliaia di anni mentre se usi il suo approccio in un migliaio di anni avrei già più antenati che abitanti la terra dal pleistocene ad ora. Di nuovo per avere i miei stessi diritti una persona di un qualsiasi altro luogo del mondo non deve essere mio parente stretto, non conta la similarità del DNA conta la civiltà dei diritti. Per citare le tue parole penso che lui deliberatamente renda politico il sapere, solo che non lo faccia bene e non faccia un buon servizio ne al sapere ne alla sua stessa visione politica. Ma davvero devo dimostrare una similarità genetica per accettare di avere gli stessi diritti? Non dovrebbe suonarmi un campanello d'allarme per questo? Grazie ancora dello scambio, spero di aver reso più chiaro le mie valutazioni che sono sopratutto quelle di un tecnico che sa però che la tecnica in con i diritti non ci deve entrare nulla.
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Vorrei chiedere al professore perché con un esame del DNA si riesce a capire se una persona è nera, asiatica o caucasica?Se è vero che non esistono le razze, i DNA dovrebbero essere tutti uguali.Grazie.
interessantissimo
Certo in Tunisia
wow!
1-Come si può pretendere di dire se l'uomo è suddivisibile in razze o no se non abbiamo chiaro cosa si intende per razze?
PRIMA occorre definire il significato di razza (e sarebbe bello anche specie)
POI si può cercare di capire se l'uomo ci rientra o no
2-Il fatto che siamo tutti "quasi" identici geneticamente non significa nulla. Nonostante negli ultimi anni le scoperte genetiche vadano come un treno in corsa, ci sono ancora troppe cose che non sappiamo del dna e che potrebbero essere fondamentali per capire i meccanismi. Non dimentichiamoci che un 1,4% di diversità con gli scimpanzè ci ha permesso di mandare un trabiccolo su Marte, e che condividiamo metà genoma con una banana. C'è ancora parecchio che sfugge.
Parli coi mulini a vento
Le consiglio di leggersi qualche studio recente. Grazie alla tecniche di Next Generation Sequencing e le capacità computazionali che abbiamo a disposizione moltissime cose sono state chiarite.
Non c'è parecchio che sfugge nella genetica delle popolazioni, le consiglio di cercare qualche studio recente.
@@AlejandroPikoulasPlata grazie del consiglio, tuttavia il problema rimane: cosa si intende esattamente per razza?
@@aemmezero "il problema" sei tu e la mandria di razzisti analfabeti che pretendono di discutere di argomenti che non sono in grado di capire.
Le razze umane continuano a non esistere.
E le tue lamentele servono solo a qualificarti come ridicolo razzista analfabeta e arrogante.
Siamo diversi e del DNA non ci importa niente
tattico
Non sono un storico, ma barbujani è un cognome albanese, e per questo sono siguo!!!( lui è un arberesh),,!,
Il resto,,,,,,,bella la conversazione,,,
Barbujani è un cognome Veneto
@@stefciko5831
I arberesh ( albanesi) sono in Italia da 600 anni e sono ovunque,,,( tanti anche in Veneto)
Esempio ,;Anche il cognome Belluci e di provenienza arberesh, ma tutti sappiamo che Monica è italiana,,( ovio 600 anni,,,,)
Ripeto, ;non sono un storico, , ma lei ne è tanto meno di me,
@@arsyetimi.racional2586 bellucci è un cognome umbro punto primo e del centro Italia, poi ci sono quelli che magari hanno questo cognome e vengono da comunità arbereshe che possono avere origini ma sono rari, comunità arbereshe in Veneto non esistono al massimo c'è ne sono in Calabria (la maggior parte in provincia di Cosenza) in Sicilia, in Puglia e qualcuno in Molise è Abruzzo ma sono poche. Ho studiato storia
@@arsyetimi.racional2586 l'aggettivo bello in italiano se fai il diminutivo è belluccio...ok?bellucci viene da bello...gli arbereshi poi sono rimasti pochissimi e anche i pochissimi hanno nomi e cognomi italiani e il 50%non parla piu il dialetto e speriamo che ttas poco scompaia così non rmpete piu
@@jorham1
Ho studiato medicina, e la consiglio di usare bene la bocca per salvare le emoroidi,,,perché secondo me sei al quarto grado,,,
Con questi ospiti Like a priori
"Barbugiani da Padova" le famose competenze premiate dal mercato
Video incredibile. QQQ: Qualità Qualità Qualità
Ancora al minuto 50 non una sola parola sull'evoluzione/storia/composizione'caratteristica genetica delle popolazioni italiche e alla lunga mi sono molto annoiato; il titolo era un altro. Se posso permettermi grande competenza scientifica ovviamente, notizie interessanti, ma una narrazione molto incentrata su una visione "ideologica" quasi "politica" verrebbe da dire, contro ogni possibile visione "identitaria" dei gruppi umani, le identità non esistono etc. etc. Forse era meglio dare un titolo più corretto alla conferenza. Un saluto
Dal momento in cui premetti che è impossibile applicare la nozione di razza agli esseri umani, il fatto che non esista una razza italica è una conclusione logica. Sulla variabilità genetica del popolo italiano mi sembra si sia espresso negandola con il riferimento alla collocazione geografica della penisola nell'area meridionale del continente, alla Roma repubblicana e imperiale e al medio evo (questo sì, appena accennato).
Da qualche tempo, in ambito politico, si parla molto di identità, si chiama identitarismo ed è una ideologia.
Il fatto che la scienza non assecindi le tue pulsioni razziste, dovrebbe insegnarti che qui sei tu a cercare sostegni alla tua "ideologia politica" fascista.
Forse avresti fatto meglio a tacere e studiare, invece di fare queste figure da ipocrita.
"ogni possibile visione identitaria" è ideologia, non scienza.
Nel video si parla di scienza: se non ti piace, è un problema tuo e del tuo razzismo.
Ma il prof non nega le diversità storiche xulruralibisentitarie, dice che non hanno. Fondamento. A. Livello di. Genetica.. Ma solo storica...
Molto molto un gran bel regalo questo video, dal quale ho tratto appunti per comprendere io meglio, le cose 😊 io avevo da piccolino imparato dai testi di arte, del professor Civardi, che appunto, scriveva di anatomia artistica, con le sue conoscenze di medicina, con tanto di spiegazione ampia, se non ricordo male, sulla differenza di disposizione dei cuscinetti adiposi, e delle differenze di conformazione del cranio, negli individui tenendo conto dei "tipi umani", appunto "caucasico", "asiatico", ecc ecc. Bel video con tante belle perle di conoscenza come tutta la parte teorica, sulle popolazione con pochi individui, e quelle più numerose.... Vorrei sapere di più su quel 10 % di patrimonio genetico Neanderthal, che una volta si diceva "proteggesse dalle infezioni", (e da più di un centinaio di virus), e oggi è sotto accusa, perché quelle poche infezioni, sarebbero però più frequentemente letali 😮 col discorso sul Coronavirus. Grazie, un ottimo contenuto ❤❤❤
No.
Faccio finta di non sapere perché si sia scelto di disquisire su un argomento del genere ma mi chiedo se ci sia un numero sufficiente di persone disposte ad usare il proprio intelletto e giudizio utili per discernere la verità dalla propaganda progressista
L'unico commento sensato che ho letto finora.
Non ho capito che vuoi dire..
Quando era Repubblica a dirlo la razza italica esisteva, esisteva anche la razza friulana e così via.
"Quando" tu imparerai a parlare solo di quello che capisci, sarà comunque troppo tardi per evitare questa figura da razzista analfabeta.
42:05 .... mi ricordo quanto scandalo produsse all'interno di LO l'affermazione di lavrov su rete4 per cui hitler sarebbe stato ebreo .... alla fine aveva ragione lavrov?
Nel senso in cui la intende lavrov no
È spiegato. Basta ascoltare cercando di capire.
@@giovannichiaranti9775 guarda che lavrov non intendeva dire che hitler andava in sinagoga
@@matteogarzetti io ho capito che "hitler era ebreo". Tu cosa hai capito?
No Hitler era austriaco e l'applogruppo paterno dimostra solo che probabilmente ha avuto un avo mediterraneo.
👍👍