Intorno E In Fondo Alla Scelta Genitoriale | Gian Matteo Corrias
ฝัง
- เผยแพร่เมื่อ 18 ก.ย. 2024
- "I figli sono ostaggi consegnati alla sorte": a partire da questa sentenza machiavelliana riflettiamo sul senso e il valore profondo della genitorialità.
🔔 Iscrivetevi al canale, condividete e mettete 👍 mi piace, questo ci aiuta a tenere alta la qualità del nostro lavoro!
I LIBRI DEL PROF. GIAN MATTEO CORRIAS
📖 Gli dei romani rivelati (2023)
📖 Prima della Fede: Antropologia e teologia del culto romano (2022)
📖 Esoterismo e culti misterici nell'antica Roma (2016)
📖 Dei e religione dell'antica Roma (2015)
#figli #genitori #famiglia #filosofia #antropologia #madre #padre #figlio #figlia #società #critica #morale #etica #poesia #gianmatteocorrias #podcast
Se interpretata correttamente la genitorialità è la condizione che la vita ci mette a disposizione per esperire il distacco dall'ego, poiché trasla il soggetto nella prole riducendoci a complemento.
Ottima riflessione. In fondo forse la nostra vita non ha senso per noi, ma solo per coloro a cui la offriamo con la dedizione e l'abnegazione.
@@kafeniopodcastcompletamente d'accordo: la vita di ognuno ha senso e "serve" solo se "serve" a qualcun altro (il verbo "servire" è fondamentale)
Sempre interessante....continuate ad arricchire le nostre menti
In altre occasioni ho apprezzato il Prof. Corrias. Discussione in parte contraddittoria e comunque semplicistica e che parte dal pregiudizio per cui la vita sarebbe qualcosa di negativo: una sofferenza imposta a chi non può scegliere (a parte che in realtà potrebbe scegliere il suicidio). Se invece si ritiene la vita qualcosa di bello, nonostante le sofferenze che comporta (ma non ci sono solo le sofferenze), la prospettiva cambia radicalmente. Poi è ovvio che la filiazione deve essere responsabile e vissuta correttamente e non in maniera egoistica. L'amore tra l'uomo e la donna che genera nuova vita e l'amore tra genitori e figli, per quanto non facili in questo mondo imperfetto, sono proprio il cuore del senso della vita e ciò che la rende bella (anche se in alcuni casi il senso della vita non sta solo e tanto in questo, e sto pensando ad esempio alla vocazione religiosa). Occorrerebbe quindi riscoprire questa realtà fondamentale, cioè in sostanza la famiglia, combattendo tutte le attuali follie (aborto, transumanesimo, gender, omosessualismo, carrierismo femminile, banalizzazione della sessualità, etc) imposte dalla finanza globalista contro la famiglia (consiglio di leggere G.K. Chesterton, profetico in particolare su questo tema). La battuta finale pro egoismo potevate risparmiarvela (ed è sempre legata al pregiudizio iniziale, caduto il quale fare figli è anche dono generoso, visto anche che comporta comunque sacrifici). In ogni caso, avete potuto fare questo video perchè qualcuno ha fatto dei figli ... O preferite far scomparire da questa terra l'immagine di Dio, il Quale è anche la spiegazione del perchè esiste la legge naturale che spinge gli esseri umani a fare figli, nonchè la spiegazione del perchè anche le vite maggiormente segnate dalla sofferenza sono degne di essere vissute, nella prospettiva della vita eterna perfettamente felice, ciò che supera anche il machiavellico dubbio sulla sorte? Forse la mia prospettiva è in realtà la medesima della frase pronunciata verso la fine "del video la vita va vissuta prima che pensata", ma nell'ottica del video questa prospettiva appare non motivata (un pregiudizio finale contraddittorio rispetto a quello iniziale) e non risulta nemmeno chiara alla luce delle precedenti considerazioni del video stesso, le quali parrebbero indurre tutt'altro. Viene in mente l'assunto di Chesterton secondo il quale l'uomo moderno che vuole prescindere da Dio riesce ad avere ragione solo per istinto e non in modo razionale (anzi, si potrebbe dire, riesce ad avere ragione solo contraddicendo per istinto la propria filosofia irrazionale).
complimenti bravissimi argomenti attuali e interessanti su cui riflettere 👏👏👏💯
Grazie mille
Ecco un'altra lucida perla. A margine mi piacerebbe dire che pensare di "emanciparsi" con il lavoro è stata una delle balle più spudorate del secolo XX. Nessuno discute sulla parità, ci mancherebbe altro. Ma "emanciparsi", ossia, in senso etimologico "uscire dalla schiavitù"... lavorando, con il lavoro nella grottesca accezione del mondo borghese attuale, è veramente orwelliano: "L'ignoranza è forza, la libertà è schiavitù" etc. La peggiore, cinica, calcolata infamia in primis proprio contro le donne, in un periodo in cui c'era bisogno di braccia per produrre soldi. Per il resto il finale è proprio leopardiano. Leggere il "Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggere" fa capire come la ruota continui a girare.
Ottima riflessione, al solito. I moderni emancipati sono in effetti più liberi degli antichi: ma solo più liberi di scegliere a chi sottomettersi, nel grande mercato del condizionamento.
Non esiste un essere umano che non sia egoista, in quanto entità individuale non può prescindere dall'esserlo. Si nasce per esistere, non per vivere o peggio farsi vivere dagli altri.
Lo scopo della vita é perpetuarsi e diversificarsi per arricchire di infinite possibilità la coscienza. Ognuno é figlio e genitore di Se.
Aggiungerei che oltre a una scelta egoistica dei genitori, per la quale senza colpa,è un istinto ancestrale all'equilibrio.
Certo. Le due cose, peraltro, non si escludono. Grazie del suo commento!
Finalmente trovo qualcuno che è riuscito ad analizzare un tema delicato e spinoso come questo, valutandolo anche dal punto di vista di chi ha deciso di non generare figli, allontanandosi così dalla tendenza "mainstream", da sempre perpetuata da scuola e istituzioni varie.
Non sono usa lasciare commenti, ma in questo caso mi sono sentita quasi in dovere di fare i complimenti al prof. Corrias per la sensibilità dimostrata verso l'argomento e verso le diverse posizioni intellettuali che si possono avere a riguardo, compresa quella di procreare.
Da tutta la vita, soprattutto in quanto donna, vivo in prima persona il tentativo di demonizzare chi ha scelto di non avere figli, trovandomi spesso a dover giustificare quella che, alla fine dei conti, resta una scelta personale, profondamente intima, oltre che assolutamente legittima, di come usare il proprio corpo e di come orientare la propria vita.
Purtroppo, nonostante la modernità millantata dalla società attuale, a mio avviso viviamo ancora in un mondo troppo spesso dominato da acritico tradizionalismo, in cui le donne non sono considerate esseri umani completi nella loro singolarità, ma "femmine" che possono ambire alla completezza solo generando altri individui. Il libero arbitrio viene in molti casi confuso con egoismo o con tendenze antisociali, con una bella dose di moralismo a fare da contorno.
Ci sarebbe molto altro da aggiungere, ma, vista la sede in cui ci troviamo, mi limito a ribadire i complimenti al professore per il rispetto e l'attenzione verso il tema trattato e ai ragazzi per la maturità dimostrata, oltre che per la gestione di un canale sicuramente sui generis.
Bravi tutti e tre, ai prossimi video!
Grazie❤️
Honey, you are a feminist
Ritengo che sia una cosa davvero strana chiedere a qualcuno perché non ha dei figli, quando invece la domanda andrebbe posta al contrario ovvero 'ma perché tu hai deciso di avere dei figli?' Che a mio parere riflette la stessa dinamica del 'ma perché non ti radi mai la barba?' quando il crescere della barba è naturale, mentre è artificiale il raderla e quindi richiede una motivazione, invertendo così ciò che è naturale con ciò che è convenzionalmente accettato
Oltre che strana, a me sembra una domanda indiscreta. Basterebbe solo un po' di garbo. Grazie del commento!
Fantastica chiusura del video: la vita va vissuta, prima che pensata. In fondo, un tempo si viveva un po' più "per caso"; i figli nascevano e crescevano un po' più "per caso", obbedendo solo al principio brillantemente espresso dal poeta Gibran col celebre verso: "I vostri figli non sono i vostri figli: sono i figli della brama che la vita ha di sé. Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi. E benché stiano con voi, non vi appartengono." Dovremmo dunque chiederci a partire da quale momento e su impulso di chi sia sorta questa necessità di "programmazione" delle nascite, delle esistenze, dei destini. Il video e' davvero molto interessante, perché solleva il problema, ma con uno scarto ossimorico voluto e geniale, finisce in sostanza col dichiarare che esso è un non-problema: la cosa accade in forza di un impulso per così dire "non programmabile", una vis major, cui resisti non potest, che è la vita stessa. Grazie. Un capolavoro di sottigliezza e' cio' di cui gli altri spesso non si avvedono. ♥️🔥
Grazie a lei per il suo commento acuto e, al solito, intellettualmente raffinato. Essere compresi è non solo una consolazione, ma, più profondamente, un vero incontro.
Ad maiora!
@@kafeniopodcastAd majora semper! Grazie per le bellissime parole, che offrono refrigerio in un deserto! Ancora complimenti vivissimi! ♥️🔥
Ossimoro voluto e geniale? Sarà, ma resta il fatto che la prospettiva che proponete rinuncia completamente a spiegare il senso della vita e del perchè la vita preveda questa forza che vale a perpetuarla (e che comunque non è irresistibile e va anzi mediata dalla ragione, dalla cultura, dall'educazione, proprio in correlazione con quel senso della vita che voi rinunciate completamente ad indagare e che è essenziale per vivere bene amore e filiazione). In altro commento ho già invitato alla lettura di G.K. Chesterton (in particolare penso ad alcuni saggi raccolti in "Il pozzo e le pozzanghere"); riporto allora una citazione dal suo libro "La superstizione del divorzio": “Non c’è nessuna disputa circa il fatto che sia nel proposito della Natura creare tale attrazione [tra l’uomo e la donna]. Sarebbe più intelligente chiamarlo proposito di Dio; perché la Natura non potrebbe avere proposito a meno che non ci fosse Dio dietro di lei” (ovvio poi che non è necessariamente il Dio cattolico, ma questo è un punto enorme a favore della razionalità del cattolicesimo, quello vero non quello falso oggi propagandato da vertici ecclesiastici in larga parte espressione della grande finanza internazionale e del suo diabolico gnosticismo). Non credo che a un figlio farebbe piacere se i suoi genitori gli raccontassero di averlo messo al mondo solo in virtù di una forza irresistibile e incomprensibile, e basta aprire gli occhi sulla disperazione dei giovani di oggi per rendersi conto di quanto sia necessario tornare a dare senso alla vita, ma credo che un grande ostacolo su questa strada sia il fatto che il vero senso della vita porta proprio a quella necessaria limitazione della sessualità, legata al suo essere preordinata alla generazione di nuova vita, che l'uomo moderno, dopo il '68 col suo delirio di edonismo egoista, non vuole assolutamente accettare; ringrazio il buon Dio di avermi fatto trovare quel vero senso: ho dovuto cercare con fatica, vincendo l'istinto egoista e la paura di porre limiti a una forza tanto grande, ma chi cerca con sincerità e perseveranza alla fine trova, perchè, pur nella nostra imperfezione in questa vita terrena, siamo tutti immagini di Dio dotati di coscienza e fatti per la vita eterna perfettamente felice, ma per arrivarci è necessaria la faticosa ricerca del bene.
@@FrancescoZanichelliSe lei ha trovato, con fatica come dice, un senso per la sua vita, fa bene a tenerlo stretto: nessuno peraltro vuole portarglielo via. Ma deve pur ammettere che la prospettiva fideistica nella quale lei si colloca è per sua natura non esportabile o (peggio) imponibile agli altri. Io mi accontento di quel poco che ho capito: la mia vita non ha senso per me; ha senso solo per quelli ai quali l'ho donata e continuo a donarla (figli, amici, genitori ecc.). Qualunque sia la ragione per cui si mette al mondo un figlio, fosse anche un'istanza egoistica, la sostanza del discorso non cambia: e qui noi non ci risparmiamo nulla, se non le idee sciocche e banali.
@@kafeniopodcast Quello che non posso condividere, anche in un'ottica non religiosa, è la rinuncia alla ricerca del senso della vita per fermarsi alla constatazione che la vita è fatta così: non mi sembra molto stimolante, anche dal punto di vista puramente intellettuale, rinunciare alla domanda che, come tutti sappiamo, i bambini spontaneamente pongono di continuo: perchè? Il virgiliano rerum cognoscere causas ... Questa innata domanda di senso dovrebbe far riflettere sulla necessità della ricerca della risposta (e potrei anche tornare al mio primo commento sulla incapacità dell'uomo moderno di giustificare razionalmente i propri convincimenti). Fede non esportabile e non imponibile? Troppo ovvio, ma neppure scartabile a priori, in un'ottica che voglia essere davvero anche razionale e non di mero pregiudizio (non credo comunque che intendeste collocare la Fede tra le "idee sciocche e banali"). Parafrasando poi quanto ho scritto nella precedente risposta potrei anche dire che un giovane non sarebbe molto felice di sapere di essere figlio di un ossimoro dichiaratamente egoista (sia pure in via solo eventuale), per quanto geniale. Credo comunque che nel profondo nessuno sia davvero appagato dal rinunciare alla ricerca della verità, del senso della vita, e penso che in realtà nonostante tutto il vostro video e i vostri commenti, soprattutto quest'ultimo, siano una testimonianza di questo e di una ricerca di senso e verità. E allora: buona ricerca.
❤
Facciamo tanti figli Europei !!!!
Estasiata❤
Perché?
@@lplein8429 cosa non capisci? È difficile essere genitori e si sbaglia inconsapevolmente
Da umile ignorante mi chiedo: è egoista la gatta che genera dei gattini? Non è forse una caratteristica intrinseca della natura quella, per i vivi, di riprodursi? Fa parte della vita anche questo aspetto sia per gli animali, sia per gli uomini.
Forse l'idea dell'egoismo associato al desiderio di avere dei figli (che in quanto desiderio a mio avviso non può essere scelto, ma è vissuto o represso) deriva dall'idea che la vita sia sofferenza assoluta, visione che non condivido. Forse la vita è solo vita e ne fanno parte le gioie e i dolori che le compongono. Forse avere figli significa sacrificarli, vederli soffrire, ma allo stesso tempo vuol dire anche consacrarli alla bellezza e alle gioie della vita. Forse prima che chiedersi se è egoista avere dei figli bisogna provare a rispondere a questa domanda: la vita vale la pena di essere vissuta?
Grazie del suo commento. La prospettiva che lei offre è, in fondo quella che proponiamo in chiusura del video. Se parliamo di egoismo, non lo facciamo in senso morale: assecondare un istinto o dei profondi bisogni psicologici di autorealizzazione è egoistico in sé, ma - come precisiamo - non c'è nulla di male, proprio come avviene nel caso degli animali. La vita va vissuta, prima che pensata.
Ma l'aspetto biologico-genetico non va soltanto a favore della filiazione.
Ci sono sottili meccanismi che si esprimono nell'ambito delle popolazioni che riducono la natalità quando l'equilibrio ecologico lo richiede.
La stessa esistenza degli omosessuali è uno di questi meccanismi escogitati dall'evoluzione per ridurre la natalità.
Interessante prospettiva (non saprei dire quanto sostenibile su base scientifica). Non ci avevamo riflettuto.
@@kafeniopodcast"Un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole"
Schopenhauer
Really 😂?