Egregia Signora Pani, dove starebbe scolpito "che è molto difficile far capire alle persone" il discorso proposto dal Professor Corrias? Ma siamo poi così sicuri che, degli oggetti definibili persone, stiano vagolando sulla superficie terracquea ? E siamo poi così sicuri che questi oggetti siano adatti al ricevimento di quella cosa chiamata discorso? E siamo poi così sicuri che ad accademici del calibro del Professor Corrias interessi davvero raggiungere questi oggetti? E siamo poi così sicuri che questi oggetti siano meritevoli d'essere raggiunti dal discorso? ... semplici domande.
Grande prof! Bellissimo discorso anche se temo che chi ti ha fatto le obiezioni di cui parli non sia in grado di capirlo o, peggio, di accettarlo. Più in generale credo che tu abbia individuato il problema, ovvero che è sempre più difficile dialogare e confrontarsi con chi, per varie ragioni ma soprattutto per il bisogno di riconoscimento sociale (come dici) o identitario (aggiungo io), si senta offeso dalla posizione dell’interlocutore invece di cercare di capire quanto egli sostiene ed assumere un atteggiamento dialettico. Il conformismo attuale vuole conflitto e non dialettica. Divide et impera. Forse non è una novità assoluta… Grazie per quanto condividi della tua grande cultura.
Completamente d'accordo. Aggiungo che secondo me il problema e' dovuto al fatto che ognuno si sente in diritto di esprimere la propria opinione, e ognuno ha la possibilita' di esprimerla in modo tale che tutto il mondo la conosca. Prima dell'avvento dei social media, io potevo anche sentirmi offeso dalle esternazioni di J.K. Rowling, ma non avrei avuto modo di farlo sapere al mondo intero. Solo i personaggi piu' di rilievo avevano questa opportunita'. Ora, invece, sussiste una sorta di democrazia delle opinioni: ogni opinione vale uno, sia che arrivi dal super esperto in materia, sia che arrivi da un totale incompetente. E siccome gli incompetenti sono la maggioranza, democrazia vuole che questi "vincano". Siamo percio' in questa situazione di estremo degrado culturale, di cui si fatica a veder la fine.
Egregio professor Corrias, la ringrazio per essere presente sul canale con il suo spazio meraviglioso. Ringrazio, con l'occasione, anche il fantastico Mauro Biglino che, tra i tanti imperdibili regali, mi ha permesso di conoscere e apprezzare i suoi insegnamenti. Come lei sa di certo, mentre i professionisti dell'abbrutimento culturale fingono di battersi strenuamente, per combattere la classica pubblicità canonica, d’altro canto spargono spazzatura e lerciume nelle trasmissioni e nelle produzioni, divulgate attraverso i media, che sono la vera piaga del condizionamento sociale, che “impara” e fa suo il pastume consegnato loro, senza alcun filtro. anzi ne fa oggetto immediato di imitazione. E’ per questo che vorrei qui ricordare una “innocente” affermazione, infilata ad arte in un film con Will Smith, nel 2006. Il padre disperato che dice al figlioletto frastornato: “E ricorda, non permettere mai a nessuno di dire che non sai fare una cosa.” Ecco, a mio parere questo assurdo mantra subliminale è uno dei tanti suggerimenti che hanno contribuito alla perpetuazione del pensiero, senza l’uso della propria mente razionale. E’ questa la vera AI a disposizione dei gonzi del terzo millennio.
Professor Corrias, mi ritrovo appieno nelle Sue parole. Soprattutto in determinati contesti è estremamente difficile proporre un ragionamento o una congettura ben strutturata. Questo perchè, dal mio punto di vista, riprendendo le Sue parole o - l'argomento in questione è legato a temi considerati pubblicamente sensibili e quindi soggetti a facili impulsi emotivi. Questa situazione si presenta tipicamente negli spazi di pubblica condivisione delle idee come per esempio i social network. oppure - la tesi del ragionamento contraddice e/o disturba un modus operandi consolidato provocando offesa in chi ha appoggiato e perpetrato quel tipo di azione per anni. Questa situazione è invece tipica di alcuni ambienti professionali come aziende, uffici, etc., dove è difficile anche il pensare di proporre idee nuove. La ringrazio davvero per aver pubblicato questo Suo podcast illuminante.
A me ha fatto pensare.....ho trovato che anch'io spesso faccio affermazioni di pancia e penso fermamente di essere nel giusto. Hai ragione, è quello che ci viene trasmesso oggi (TV, film, musica, dipinti, letteratura). Io cerco, almeno, di ascoltare e ragionare..... Mi è piaciuto moltissimo questo video, ti ringrazio. Mi rendi sempre un pochino migliore.
Buona sera. Interessante elucubrazione. Talvolta è arduo attenersi alla logica, al principio di non contraddizione e altresì all’atarassia. Gianmatteo è un intellettuale egregio. Egli ci rende edotti della sua conoscenza. Ad maiora!
Le faccio i miei complimenti per lo splendido canale che ha aperto. Sono lezioni universitarie gratuite.. ..Per quelli come me che non hanno potuto frequentare da giovane l' Università, sono come gocce d'acqua preziosa nel deserto... Grazie
Anche se non ha frequentato l'università le assicuro che non si è perso nulla, gran parte di quello che si impara lì non è cultura ma condizionamento, da cui serviranno anni di ulteriore impegno per liberarsi, parlo per esperienza.
Purtroppo è una situazione in cui mi sono trovato spesso: argomentare con ragionamenti e concetti buoni e correttamente incatenati e vedermi opporre, in tutta risposta, un lapidario "io non sono d'accordo, questa è la tua opinione, questo è quello che pensi tu". A quel punto difficilmente riesco a recuperare il dialogo, disarmato dal mio interlocutore che non recede dalle sue posizioni, e in genere mi allontano sconfortato. Ho come l'impressione che questo modo di ribattere a una argomentazione sia spesso tipico, oltre che della nostra epoca, di persone dotate di un inesistente metodo di approccio argomentativo: costoro, di fronte a qualcuno che porta avanti un ragionamento ben costruito, non sentendosi in grado di contro-argomentare, si rifugiano dietro il "questa è la tua opinione". In tal modo seccano sul nascere il dibattito e salvano le apparenze, levandosi con tutte le scarpe da un pantano nel quale non sarebbero stati in grado di muoversi, grazie all'ancora di salvezza offerta loro da questo estremo relativismo per cui ogni opinione non è mai assoluta e anche la propria (che la si abbia o che si faccia finta di averla) conta. Questi argomentano (quando lo fanno) quasi sempre sull'onda di una forte emotività o di un personale coinvolgimento in qualche schieramento politico, religioso o di altra natura. Ma non basta dire "io non sono d'accordo" per smontare un impianto intellettuale ben congeniato. Se non ci si trova d'accordo con una argomentazione, il minimo che è necessario fare per portare avanti il proprio dissenso è contro-argomentare, con ragionamenti corretti e/o prove a sostegno. Se non si è in grado di ribattere per mancanza di competenza su un dato argomento, invece di offendersi e mettere il broncio come farebbe un bambino, è molto più onorevole ammettere, socraticamente, di "sapere di non sapere" e magari impegnarsi per un approfondimento sulla materia. Ma è ormai sotto gli occhi di tutti che la società in cui viviamo (e quindi gli individui che la popolano) è fortemente sbilanciata verso il sentimento meramente emotivo, verso un approccio "di pancia". In questo scenario contano le reazioni istintuali, emozionali, epidermiche e superficiali, conta il "come ci si sente". Su questo moderno altare sono stati sacrificati il ragionamento, la logica, l'intelligenza. E siccome molti individui vivono in un perenne stato emozionale, è sempre molto facile incorrere, per gli altri che vi si approcciano anche con semplici argomenti, nel pericolo di un'offesa arrecata.
Io non ho mai pensato né detto "questa è una tua opinione". Sono davvero stanco della speculazione che si sta facendo su di me e la mia affermazione NON CAPITA E PERCIÒ ORA TRAVISATA PER IL PROPRIO CONTO A DISCAPITO DEL MIO. Copio incollo una delle tante risposte che ho dato, alcune delle quali non so per quale motivo spariscono da TH-cam e mi auguro seriamente che sia un bug di TH-cam e non le cancelli chi gestisce il canale!! "@kafeniopodcast tutta la filosofia di Nietzsche è impregnata di un rifiuto netto della morale, perché legittimamente vista come uno strumento di repressione adottato dal potere dominante. Un'opera interessante può essere Genealogia della morale. Il fatto che Pasolini ne fosse un predicatore e contemporaneamente un sovvertitore (della morale) è una palese dimostrazione della contraddizione insita nei discorsi morali. E lui non è il primo esempio né sarà l'ultimo. E da lì che è scaturito il mio primo commento sul video, nel quale si cita Pasolini per avvalorare il pensiero della mancanza di morale e valori dei tempi moderni. Ne sottolineavo la bizzarria proprio in ragione di quanto scritto sopra. E comunque non è certo semplice replicare in maniera articolata a dei video con lo scritto, perché impiega tempo e pazienza. E non sempre si hanno entrambe contemporaneamente."
Un'analisi perfetta. Questi analfabeti funzionali si sentono forti nelle loro vuote convinzioni perché si circondano di persone come loro, e dal gruppo derivano legittimazione. Non accorgendosi minimamente di essere manipolati senza pietà dal potere. Risultato? Non credo di essere il solo ad aver ridotto drasticamente la cerchia degli amici xké stanco di parlare di fuffa.
Carissimo prof, anche se siamo +o- coetanei rifarei le superiori o l università x aver il piacere di ascoltarti...e visto il mio essere al 50% sardo mi permetto di sottolineare la cosiddetta "cazzimma" partenopea che esprimi egregiamente in salsa isolana, quando attualizzi, concretizzi, rendi reale il tuo pensiero unendo gli antichi greci e i moderni "zombie" nel delirio odierno. Questa è filosofia, nn solo conoscenza e teoria ma strumenti per applicarla.
Parlo per esperienza personale.. sono un cuoco e quando torno a casa mangio una scatoletta di tonno!! 😅 Penso che non dobbiamo essere coerenti a tutti i costi su tutto anche perché è stancante.. ed è dalla libertà che ci concediamo quando siamo incoerenti che nascono le creazioni più belle! A volte è meglio così che se siamo coerenti nelle cose sbagliate facciamo solo danni..
Basta vivere la vita quotidiana ed avere un po' di memoria. Chi argomenta più? Si proclama, si afferma, si rivendica, si denuncia, meglio se urlando e piangendo. E questo basta. A volte, magari sui grandi mezzi di comunicazione, si sentono le giustificazioni o le spiegazioni per certe scelte che si vogliono imporre a tutti. Sono "argomenti" che un tempo avrebbero fatto inorridire, mentre ora sono ritenuti sufficientemente persuasivi. Traducete la cosa in politica ed avrete il perfetto presidente degli Stati Uniti e, a seguire, di ogni "democrazia". Si fa prima un'analisi di mercato per vedere quali categorie attrarre, cosa dire per attrarle, cose semplici, banali e soprattutto finalizzate a come apparire, e il gioco è fatto. Una parte di queste "procedure" entra necessariamente in questo tipo di regime. Ma le interminabili tribune politiche degli anni '70 che appassionavano gli adulti e facevano disperare i bambini di allora, oggi sono impensabili. Gli scambi sono ridotti a battute brevissime che non possono neanche fingere di contenere spiegazioni articolate, non si argomenta, ma si impressiona. Oppure i candidati, senza confronto, si impegnano in lunghissimi monologhi su canali propri, seguiti da ammiratori osannanti. Lì non c'è bisogno di confronti, si continua a sedurre gli impressionati della propria parte.
Chi per un qualsiasi motivo, conscio o inconscio che sia, si percepisce inadeguato, mediamente, invece di porsi positivamente cogliendo l'occasione di ascendere, preferisce astiosamente e pervicacemente tentare di trascinare in basso colui che percepisce "superiore". Perde così una buona occasione per migliorarsi e crea le deplorevoli situazioni così puntualmente ben descritte nel video. Grazie.
@@kafeniopodcast Quando un' élite sapienziale comincia però a dirti, ovviamente per offrirti l'occasione di ascendere, che siamo troppi e tutte quelle altre raffinatezze del "loro" sistema filosofico, ovviamente basato su solide competenze, non abbiamo avuto altra possibilità che dire "no, non siamo d'accordo".
Professore il suo intervento è impeccabile, possiamo dire che esiste il bello il brutto il male il bene il giusto lo sbagliato In sostanza in estrema sintesi il mondo è duale. Vorrei invitarla ad una riflessione.. Applicando il suo ragionamento la sua LOGICA alla Magna Questio di Cionci L'inchiesta stessa NON fa una grinza relativamente alla LOGICA, ma la conclusione che segue nel proporre la SOLUZIONE ahimè è discutibile . Perché lì si fermano i fatti e le prove, difatto non abbiamo un testamento delle volontà di BXVI, percui si può solo dedurre auspicare interpretare cosa BXVI avrebbe voluto desiderato fare, o che si faccia. Cionci insiste tenacemente testardamente a dire che la sua SOLUZIONE sia l'unica Buona Sana Giusta, mentre: considerando che oggi siamo palesemente difronte ad una FALSA CHIESA, vedere ascoltare Padre Alessandro, che lo spiega Pastoralmente Teologicamente, dobbiamo dovremmo considerare il fatto che anche il Vaticano, che NON è istituzione Divina, come i Cardinali, siano anch'essi quantomeno inaffidabili, considerando anche il fatto che sono passati ben 12 anni. Quindi, per cui, come, quali, e chi, dei Cardinali potrebbe essere attendibile ascoltato creduto.!?!?!? Tra l'altro, TUTTO ciò che afferma Cionci si tiene sul fatto che dà per scontato BXVI come, sostanzialmente Spirito Santo. Eppure rimane cmq almeno un dubbio un ombra su tutti i Papi post 1960, ovvero per TUTTI coloro che NON hanno VOLUTO consacrare la Russia al cuore IMMACOLATO di Maria, perché, se l'apparizione di Fatima è Vera, NON ci può essere un motivo per cui un Papa non obbedisca a una Divina richiesta. Tralascio il CVII Ma possiamo fare un'altra ipotesi, innanzitutto BXVI, unto dallo Spirito Santo, potrebbe aver VOLUTO QUESTA situazione, perché difatto NON c'era già, e NON c'è più la Fede, quindi dobbiamo purificarci consapevolmente passando per la Porta stretta, e anche perché, come si dice, NON SI MUOVE FOGLIA CHE DIO NON VOGLIA. Oppure, BXVI non essendo perfettissimo come Dio, ha commesso un errore, o poteva fare altrimenti. L'errore potrebbe essere proprio la mancata consacrazione, che difatto ha trascinato permesso che quel POTERE massonico satanista si concretizzasse, e BERGOGLIO lo certifica, complice o meno BXVI. Oppure altrimenti, avrebbe potuto, il giorno della DECLARATIO, o ancor MEGLIO subito dopo l'elezione di BERGOGLIO, chiedere, naturalmente in via riservatissima, di essere ricevuto in una ambasciata, e direi proprio quella Russa, e lì indire una conferenza stampa Internazionale e in diretta TV, raccontare praticamente il Codice Ratzinger, arricchendolo giustificandolo motivandolo, poi chiedere ASILO POLITICO, difatto è anche Capo di Stato, e vedere anche caso Julian Assange. A quel punto avrebbe certificato anche la tanto discussa SEDE IMPEDITA, avrebbe messo tutti, Fedeli e non, con la realtà in faccia e le spalle al muro, e avrebbe anche fatto scacco matto a BERGOGLIO e i suoi compagni massoni. TUTTO ciò quantomeno dimostra, con la stessa LOGICA di Cionci, e direi proprio per LOGICA universale, che Cionci stesso è caduto sotto il ragionamento che Lei qui ci ha egregiamente esposto, tranne l'esempio del vino e di Aristotele, in quanto il buon senso non si associa allo schiavismo Grazie buona giornata
Grazie per il contributo. Sa però che temo? Che quello che oggi la filosofia ha garantito in termini di pensiero e di struttura dell'essere umano tra qualche generazione non servirà piu'. In fondo la filosofia è nata (ed esiste) per il bisogno profondo che ha l'uomo farsi delle domande, le cui risposte sono frutto ingegno e alla capacità degli stessi uomini di andare in apnea scandagliando le verità piu' profonde che ci pervadono. Ma 2 elementi mi preoccupano. Il primo è che le persone nonsi fanno più domande e il secondo che le risposte verranno da "filosofi" sintetici, grazie agli algoritmi di deep learning e all'intelligenza artificiale evoluta in grado lei stessa di farsi domande e trovare risposte. Auspico vivamente di sbagliarmi, ma se questa è la direzione la vedo molto dura per il genere umano.
C’è già tutto in Max Stirner, solo che nessuno lo conosce o nomina, nemmeno Corrias. Quel ragazzo arguto di vent’anni fa aveva applicato la filosofia dell’unico, dell’egoista, perché la sua replica scaturiva dall’individualità propria, autonoma dal pensiero morale e degli universali. L’umanesimo insiste affinché si imponga il dominio della libertà e dell’uguaglianza (il fanatismo per la libertà e quindi l’etica non è ancora nient’altro se non religione laica), ma nella teoretica astrattiva del tutti non ha portato emancipazione e riscatto, ma qualunquismo ed etica impersonale, non potere personale e forza, ma diritto e attribuzione nominale della propria sostanza. Se i princìpi e i valori fossero realtà ontologiche allora ci sarebbe la legge, ma siccome invece anche l’uomo morale può sbagliare e andare in contraddizione, anche se la verità “esiste”, persiste la legge del più forte, anche intellettualmente. E perché non dovrebbe esistere? Anche Corrias qui la vuole, perché il suo appello nasce dal sentimento della giustizia negata quanto dall’arbitrarietà volontaria di esplicitare urbi et orbi questa sua posizione. Non è stato infatti chiamato dalla Verità a scendere in campo per la buona causa, ma dalla voce di un suo io. Mi auguro semplicemente che se ne renda conto e chi legge questo lo possa condividere come verità quantomeno obbiettiva per Ei e sé stesso in altre cose della propria vita ineguagliabile a quella di Corrias perché unica. Se il vero dice Corrias che esista è perché sottintendiamo noi tutti l’adesione al presupposto dello schema logico-razionale del pensare e parlare nei rapporti sociali, cioè morali, così come se il relativismo mediocre spopola è perché una cultura simbolica ed astrattiva persiste come forma di educazione collettiva per le masse e gli individui. Non si è ancora decretato nella civiltà del pensiero come legge e status culturale (un sentimento “nell’aria”, prima che sulle carte; quelle sono solo scarabocchi e cartastraccia) che ognuno sia unico e perciò ogni forma di organizzazione sociale è un’impostura, così come ogni coscienza sia una falsa coscienza. Relativo e assoluto sono la stessa cosa, come io e Dio, perché la mia volontà è la legge per gli uomini che io incontro, così come il mondo è la mia proprietà, se ammetto e riconosciamo tutti che tutto ciò che si fa lo si fa unicamente per amore di sé stessi e la mia volontà di potenza e rappresentazione soggettiva di tutti gli oggetti valgono in sé come principio di ragione sufficiente. Soccombo solo quando un altro ha più forza di me, perché usa su di me la violenza bruta, o gode di maggior memoria o argomenti rispetto a me, o bara, o fa appello allo spirito delle leggi, morali e civili ed io ne sono alla mercé. Il tema, correttissimo, che Corrias ha portato in luce può anche delinearsi nel confronto tra diritto positivo e diritto naturale, argomento rischioso che i giuristi tacciono perché sanno essere troppo pericoloso per lo Stato ed il vincolo del patto sociale che rischia di saltare in aria se riesumato per metterlo in discussione dal presupposto morale e dalle fondamenta del dominio politico nel quale siamo murati vivi all’interno, ma perché per primo noi non siamo disposti a mettere in pericolo le nostre idee e verità, la ragione e il cuore, divenuti ormai oggetti sacri e realtà alla stregua di questo corpo. Anche un ignorante intuisce questa verità solo che tra me e lui io lo so dire e quindi sono più potente perché inoltre se voglio, questo io vuole, so picchiare come l’altro. Ciò comunque non garantisce la mia vittoria, perché resta anche questa una mia mera attribuzione nominale, quella su cui la classe intellettuale e quella politica hanno fondato il loro dominio, il potere della gerarchia. Io ho fondato la mia causa su nulla.
Consiglio la lettura (o rilettura!) del geniale testo "Le lettere di Berlicche", dove l'acuto autore, C. S. Lewis, rende chiarissimo come l'intento principale del demonio sia deviare la nostra mente dall'individuare ciò che è VERO da ciò che è FALSO. Piuttosto, per il diavolo, è opportuno che noi concentriamo i nostri sforzi su ciò che è giusto, o buono, e sbagliato, o cattivo... Ecco allora che la verità biologica non conta più nulla, laddove viene affossata da una presunta "ingiustizia" e "cattiveria" nel "discriminare" chi si sente in un certo modo... L'opinionismo e il relativismo prendono il sopravvento, con buona pace della razionalità, principale deputata al riconoscimento della verità delle cose.
L' Uomo non è un essere perfetto in quanto il suo pensiero creativo è influenzato da quella forza vitale ma allo stesso tempo animalesca che è l'Ego, così ben intuito da Freud. Per quanto riguarda Pasolini, ritengo sia stato una dei maggiori intellettuali del novecento, per il resto dobbiamo considerare il fine dei suoi enunciati. Se il fine è puramente intellettuale rimane una onda empirea, una eggregora non materializzata, se il fine è educativo, al pensiero bisogna necessariamente fare seguire l'esempio. E' come se un generale dicesse che bisogna resistere al nemico sino all'ultimo e poi scappasse dal campo di battaglia ai primi segni della violenza reale degli antagonisti. A questo dedico un ricordo al Console Publio Decio Mure.
Caro Corrias, c'è arrivato con almeno 60 anni di ritardo, ma neanche ha percezione della dimensione del fenomeno, che considera una specie di disgrazioato difetto. Ben inteso, non per suoi limiti intellettuali o culturali.
In genere chi enuncia un pensiero articolato sa, in linea di principio, che non deve aspettarsi adesione unanime, anzi..... Ciò premesso, direi che il "non concordo/ non condivido" andrebbe argomentato. In caso contrario si deve ammettere di aver sbagliato interlocutore😅
Professore beato lei che ha frequentazioni con persone che del sapere fanno, mi consenta, virtù e consapevole uso. Qui in strada siamo oramai al delirio…
Le balene sono pesci. Lo dice il bimbo vedendo che le balene vivono in acqua. Questa cosa è vera o falsa? È falsa secondo il metodo argomentativo, perché non tutto ciò che vive in acqua è pesce, ma è vera secondo la realtà (infatti i mammiferi sono evolutivamente pesci adattati a vivere sulla terra). Veniamo in Gordio con Alessandro, se tu proponi uno schema etico alternativo (Pasolini) o la tua etica è sostenibile e allora la vivi, o la tua etica è insostenibile e non la vivi. Se non è sostenibile e non la vivi perché la predichi? Ezra: chi non è disposto etc etc o non vale niente lui etc... Oppure ti accorgi di essere il diavolo, lacerato in te stesso, separato nel vivere o come scriverebbe Pasolini come un san Paolo illuminato e caduto da cavallo ma non del tutto, ancora preso nelle briglie e trascinato perinde ac cadaver senza nessuna delle due volontà (il disprezzo di se o il disprezzo di Dio) nella polvere. Ma capisco che non si stia parlando veramente di pasolini o del consumismo ma solo di logica, va bene, ma la vita non è logica e certe verità non possono essere comprese (nè circoscritte) nellinsieme logico. Per questo c'è Gordio e Alessandro: la logica(che) è l'interpretazione del mondo, si tratta direbbe Carlo, di cambiarlo! Facciamo l'esempio direbbe l'altro paolo (contro il metodo): Galileo non ne ha azzeccata una! Tutte le sue asserzioni erano false, alisei, maree etc, ma il risultato era vero. Si possono avere quindi risultati veri disapplicando il metodo giusto e risultati sbagliati utilizzandolo come faceva san Roberto. Asserzioni logiche false, gli alisei, possono condurre a risultati veri, la dimostrazione tramite un metodo non rende vera o falsa quella cosa, la rende "negoziabile" dal punto di vista dei soggetti. Ovviamente per me è cosi, per te... Per te... Boh, per me tu non esisti, figurati la tua opinione.
Ancora con la storia della “competenza”….ricordiamo quanto ha fatto male all’umanità e al mondo fidarsi dei “competenti” solo poco tempo fa…Chiunque venga a trovarsi nella condizione di doversi guadagnare ogni singolo respiro, magari in cantiere o in una fabbrica, è certamente più competente sulla natura di questo mondo di qualsiasi filosofo. Già Hegel faceva coincidere la propria posizione di borghese privilegiato con ciò che è razionale in quanto reale poiché tale posizione, ugualmente a quella di un servo della gleba, è il risultato di quell’’”astuzia della ragione” la quale è incomprensibile per tale ignorante, quindi l’eventuale protesta di quest’ultimo contro tale condizione è solo conseguenza del fatto che egli non ascolta i sapienti, i quali hanno la competenza di capire la fenomenologia dello spirito che mette alcuni sopra e altri sotto. La saggezza del “non sono d’accordo” sta nel fatto di riconoscere che un certo sistema filosofico, qualunque esso sia, si fonda sull’ego del filosofo e nient’altro, il resto è falsa coscienza. Il valore di un filosofo sta in quanto egli sia disposto a riconoscere ciò e a mettere alla prova il proprio “sistema” calandosi nei panni di qualcun'altro. Per capire quanto ciò sia raro basta citare un famoso filosofo del recente passato il quale affermava che internet ha solo dato la parola a legioni di ignoranti (l'aggettivo usato era un’altro).
La sensazione che mi crea questo video, con tutto il rispetto, è quella di una consapevolezza di appartenere ad un elite sapienziale che si eleva sulle piccole mediocrità umane, perdendo il senso, attraverso una eccessiva esposizione dotta, di essere guida educativa per la promozione del benessere mentale degli individui meno colti. Il contraddittorio che si basa su tesi razionali è essenziale, ma spesso si scontra con il pregiudizio forgiato da dogmi religiosi e da propagande di potere. Ribadisco il concetto che è la ricerca della verità che ci rende liberi proprio nel confronto tra un assertore di tesi ed il suo Satan biblico.
La sensazione che mi crea questo commento, senza alcun ipocrita rispetto umano, è che lei scriva pur non avendo niente di sensato da scrivere. In questo rappresenta perfettamente l'oggetto della critica del prof. Corrias. Ne è la plastica dimostrazione.
Certo che lei non ha capito per nulla il senso del mio commento iniziale relativo a Pasolini e le fa comodo farmi passare per un ignorante senza basi culturali. Quante chiacchiere...penso proprio che dopo questo video abbia domostrato tutta la sua rigidità di pensiero. Non è questione di "io non sono d'accordo", ma di domostrare come la morale sia sbandierata da chi nella vita fa esattamente il contrario di quello che predica. E il "io la vedo in questo modo" era riferito al fatto che secondo alcuni l'enunciatore sia separato dall'enunciato, indipendentemente da ciò che dice, mentre per altri no. Per me no. Ma va bene, sminuisca se la fa stare meglio e la fa sentire più dotto. Di certo non sono i suoi libri che ho in casa, ma quelli di Friedrich Nietzsche.
Sono davvero spiacente che si sia risentito. Non abbiamo voluto farla passare per ignorante, tant'è che abbiamo oscurato il suo nome e non abbiamo citato il video sotto cui commentava. Il suo punto di vista (legittimo certo, ma logicamente fragile), ha fornito l'occasione per questa riflessione: l''incoerenza tra il predicare e il razzolare è un problema etico, non logico. Se uno si comporta in modo incoerente rispetto a quanto di valido afferma, l'affermazione resta valida. Cita Nietzsche. Dove? Quale opera? Ma se anche Nietzsche o un altro autore affermasse qualcosa, anche questo non ha valore probatorio intrinseco, ed anzi è un'altro tipo di fallacia (argumentum ad verecundiam). Creda davvero alle nostre buone intenzioni.
@@kafeniopodcast tutta la filosofia di Nietzsche è impregnata di un rifiuto netto della morale, perché legittimamente vista come uno strumento di repressione adottato dal potere dominante. Un'opera interessante può essere Genealogia della morale. Il fatto che Pasolini ne fosse un predicatore e contemporaneamente un sovvertitore (della morale) è una palese dimostrazione della contraddizione insita nei discorsi morali. E lui non è il primo esempio né sarà l'ultimo. E da lì che è scaturito il mio primo commento sul video, nel quale si cita Pasolini per avvalorare il pensiero della mancanza di morale e valori dei tempi moderni. Ne sottolineavo la bizzarria proprio in ragione di quanto scritto sopra. E comunque non è certo semplice replicare in maniera articolata a dei video con lo scritto, perché impiega tempo e pazienza. E non sempre si hanno entrambe contemporaneamente.
@@kafeniopodcast non capisco come mai anche in questo caso ho risposto due volte al commento e vedo solo l'ultima risposta, quella più breve... Lei la vede la risposta più lunga subito sotto la sua?
@kafeniopodcast era questa la risposta più lunga: tutta la filosofia di Nietzsche è impregnata di un rifiuto netto della morale, perché legittimamente vista come uno strumento di repressione adottato dal potere dominante. Un'opera interessante può essere Genealogia della morale. Il fatto che Pasolini ne fosse un predicatore e contemporaneamente un sovvertitore (della morale) è una palese dimostrazione della contraddizione insita nei discorsi morali. E lui non è il primo esempio né sarà l'ultimo. E da lì che è scaturito il mio primo commento sul video, nel quale si cita Pasolini per avvalorare il pensiero della mancanza di morale e valori dei tempi moderni. Ne sottolineavo la bizzarria proprio in ragione di quanto scritto sopra. E comunque non è certo semplice replicare in maniera articolata a dei video con lo scritto, perché impiega tempo e pazienza. E non sempre si hanno entrambe contemporaneamente.
Peccato che questa mia risposta sia sparita subito dopo averla condivisa (almeno, io non la vedevo piu) e lo avevo preso come un segnale positivo per scrivere meglio, in quanto anche io trovavo poco efficace il "secondo me" come giustificazione a quanto scritto in precedenza. Perciò avevo riscritto un commento, che è tutt'ora visibile al contrario di quello screenshottato in cui scrivevo quanto segue (copio/incollo): "@kafeniopodcast è come un dietista obeso. Il valore di quanto si predica diminuisce proporzionalmente all'incoerenza di chi lo enuncia. Ne aveva descritto molto bene le sfumature il gran pensatore usato per la copertina di questo video, per il quale nutro un grandissimo rispetto." Il grande pensatore della copertina è Nietzsche. Non potendo rispondere verbalmente e perciò con più scioltezza, mi fermo qui. Buona giornata. PS Aggiungo che sarebbe stato utile inserire un link del video a cui si fa riferimento, con la frase di Pasolini inserita in un determinato contesto. Il titolo del video in questione credo sia "La fine della civiltà occidentale", che mostra nell'immagine di copertina uno di fronte all'altro due individui dal pensiero effettivamente opposto: il professore e Nietzsche.
È sempre molto piacevole ascoltarti! Concordo con il tuo discorso, che è molto difficile far capire alle persone
Grazie di cuore, Yasmina!
Egregia Signora Pani, dove starebbe scolpito "che è molto difficile far capire alle persone" il discorso proposto dal Professor Corrias? Ma siamo poi così sicuri che, degli oggetti definibili persone, stiano vagolando sulla superficie terracquea ? E siamo poi così sicuri che questi oggetti siano adatti al ricevimento di quella cosa chiamata discorso? E siamo poi così sicuri che ad accademici del calibro del Professor Corrias interessi davvero raggiungere questi oggetti? E siamo poi così sicuri che questi oggetti siano meritevoli d'essere raggiunti dal discorso? ... semplici domande.
Video molto ben fatto ed oltremodo necessario. Grazie, Professore.
È sempre un immenso piacere intellettuale abbeverarsi alla fonte della sua conoscenza e saggezza, professore!
un bel contributo prof dovrebbero ascoltarlo in molti 😉😁👏👏👏💯💯💯
Grazie 🙏
Grande prof!
Bellissimo discorso anche se temo che chi ti ha fatto le obiezioni di cui parli non sia in grado di capirlo o, peggio, di accettarlo.
Più in generale credo che tu abbia individuato il problema, ovvero che è sempre più difficile dialogare e confrontarsi con chi, per varie ragioni ma soprattutto per il bisogno di riconoscimento sociale (come dici) o identitario (aggiungo io), si senta offeso dalla posizione dell’interlocutore invece di cercare di capire quanto egli sostiene ed assumere un atteggiamento dialettico.
Il conformismo attuale vuole conflitto e non dialettica. Divide et impera. Forse non è una novità assoluta…
Grazie per quanto condividi della tua grande cultura.
Completamente d'accordo. Aggiungo che secondo me il problema e' dovuto al fatto che ognuno si sente in diritto di esprimere la propria opinione, e ognuno ha la possibilita' di esprimerla in modo tale che tutto il mondo la conosca. Prima dell'avvento dei social media, io potevo anche sentirmi offeso dalle esternazioni di J.K. Rowling, ma non avrei avuto modo di farlo sapere al mondo intero. Solo i personaggi piu' di rilievo avevano questa opportunita'. Ora, invece, sussiste una sorta di democrazia delle opinioni: ogni opinione vale uno, sia che arrivi dal super esperto in materia, sia che arrivi da un totale incompetente. E siccome gli incompetenti sono la maggioranza, democrazia vuole che questi "vincano". Siamo percio' in questa situazione di estremo degrado culturale, di cui si fatica a veder la fine.
Verissimo. I social sono un megafono delle voci che urlano di più. E si sa che chi urla ha smesso di (o non ha mai iniziato a) ragionare.
Egregio professor Corrias, la ringrazio per essere presente sul canale con il suo spazio meraviglioso. Ringrazio, con l'occasione, anche il fantastico Mauro Biglino che, tra i tanti imperdibili regali, mi ha permesso di conoscere e apprezzare i suoi insegnamenti.
Come lei sa di certo, mentre i professionisti dell'abbrutimento culturale fingono di battersi strenuamente, per combattere la classica pubblicità canonica, d’altro canto spargono spazzatura e lerciume nelle trasmissioni e nelle produzioni, divulgate attraverso i media, che sono la vera piaga del condizionamento sociale, che “impara” e fa suo il pastume consegnato loro, senza alcun filtro. anzi ne fa oggetto immediato di imitazione. E’ per questo che vorrei qui ricordare una “innocente” affermazione, infilata ad arte in un film con Will Smith, nel 2006. Il padre disperato che dice al figlioletto frastornato: “E ricorda, non permettere mai a nessuno di dire che non sai fare una cosa.”
Ecco, a mio parere questo assurdo mantra subliminale è uno dei tanti suggerimenti che hanno contribuito alla perpetuazione del pensiero, senza l’uso della propria mente
razionale. E’ questa la vera AI a disposizione dei gonzi del terzo millennio.
Le cito un innominabile: "È molto rischioso far credere ai propri figli di essere speciali, perché un giorno scopriranno di non esserlo". Grazie!
Questo è un capolavoro
❤ "Perfetto e impeccabile", dall'inizio alla fine! Meraviglioso Gian Matteo ❤❤
Professor Corrias, mi ritrovo appieno nelle Sue parole. Soprattutto in determinati contesti è estremamente difficile proporre un ragionamento o una congettura ben strutturata. Questo perchè, dal mio punto di vista, riprendendo le Sue parole o
- l'argomento in questione è legato a temi considerati pubblicamente sensibili e quindi soggetti a facili impulsi emotivi. Questa situazione si presenta tipicamente negli spazi di pubblica condivisione delle idee come per esempio i social network.
oppure
- la tesi del ragionamento contraddice e/o disturba un modus operandi consolidato provocando offesa in chi ha appoggiato e perpetrato quel tipo di azione per anni. Questa situazione è invece tipica di alcuni ambienti professionali come aziende, uffici, etc., dove è difficile anche il pensare di proporre idee nuove.
La ringrazio davvero per aver pubblicato questo Suo podcast illuminante.
Non è che la gente non abbia idee nuove e che il loro stipendio dipende dal non dirle
Lei è troppo elegante per i "social media", quindi grazie di esserci , la prego di non mollarCI , tutto sommato 🤝🙏😍
Thank you prof. Corrias👏👏👏
Grandissimo il tuo commento finale sulla Rowling
Ti seguo sempre con biglino, sei un grande ❤❤❤❤
Splendido!!!
A me ha fatto pensare.....ho trovato che anch'io spesso faccio affermazioni di pancia e penso fermamente di essere nel giusto. Hai ragione, è quello che ci viene trasmesso oggi (TV, film, musica, dipinti, letteratura). Io cerco, almeno, di ascoltare e ragionare..... Mi è piaciuto moltissimo questo video, ti ringrazio. Mi rendi sempre un pochino migliore.
Utilissime riflessioni. Grazie Professore.
Grandissimo postcast, Matteo. Complimenti .
Grazie Barbara!
Buona sera.
Interessante elucubrazione.
Talvolta è arduo attenersi alla logica, al principio di non contraddizione e altresì all’atarassia.
Gianmatteo è un intellettuale egregio. Egli ci rende edotti della sua conoscenza.
Ad maiora!
Ad maiora!
Ascolto come sempre piacevole ed argomentazioni ineccepibili
Estremamente interessante. Grazie, professore.
Ancora preziose coordinate nella procellosa annichilente imperante barbarie.
Grazie Professore.
Le faccio i miei complimenti per lo splendido canale che ha aperto. Sono lezioni universitarie gratuite.. ..Per quelli come me che non hanno potuto frequentare da giovane l' Università, sono come gocce d'acqua preziosa nel deserto... Grazie
Anche se non ha frequentato l'università le assicuro che non si è perso nulla, gran parte di quello che si impara lì non è cultura ma condizionamento, da cui serviranno anni di ulteriore impegno per liberarsi, parlo per esperienza.
L'Università è un porcaio, non si è perso nulla.
Interessantissimo, puntata da diffondere
Grazie!
Purtroppo è una situazione in cui mi sono trovato spesso: argomentare con ragionamenti e concetti buoni e correttamente incatenati e vedermi opporre, in tutta risposta, un lapidario "io non sono d'accordo, questa è la tua opinione, questo è quello che pensi tu". A quel punto difficilmente riesco a recuperare il dialogo, disarmato dal mio interlocutore che non recede dalle sue posizioni, e in genere mi allontano sconfortato. Ho come l'impressione che questo modo di ribattere a una argomentazione sia spesso tipico, oltre che della nostra epoca, di persone dotate di un inesistente metodo di approccio argomentativo: costoro, di fronte a qualcuno che porta avanti un ragionamento ben costruito, non sentendosi in grado di contro-argomentare, si rifugiano dietro il "questa è la tua opinione". In tal modo seccano sul nascere il dibattito e salvano le apparenze, levandosi con tutte le scarpe da un pantano nel quale non sarebbero stati in grado di muoversi, grazie all'ancora di salvezza offerta loro da questo estremo relativismo per cui ogni opinione non è mai assoluta e anche la propria (che la si abbia o che si faccia finta di averla) conta. Questi argomentano (quando lo fanno) quasi sempre sull'onda di una forte emotività o di un personale coinvolgimento in qualche schieramento politico, religioso o di altra natura. Ma non basta dire "io non sono d'accordo" per smontare un impianto intellettuale ben congeniato. Se non ci si trova d'accordo con una argomentazione, il minimo che è necessario fare per portare avanti il proprio dissenso è contro-argomentare, con ragionamenti corretti e/o prove a sostegno. Se non si è in grado di ribattere per mancanza di competenza su un dato argomento, invece di offendersi e mettere il broncio come farebbe un bambino, è molto più onorevole ammettere, socraticamente, di "sapere di non sapere" e magari impegnarsi per un approfondimento sulla materia. Ma è ormai sotto gli occhi di tutti che la società in cui viviamo (e quindi gli individui che la popolano) è fortemente sbilanciata verso il sentimento meramente emotivo, verso un approccio "di pancia". In questo scenario contano le reazioni istintuali, emozionali, epidermiche e superficiali, conta il "come ci si sente". Su questo moderno altare sono stati sacrificati il ragionamento, la logica, l'intelligenza. E siccome molti individui vivono in un perenne stato emozionale, è sempre molto facile incorrere, per gli altri che vi si approcciano anche con semplici argomenti, nel pericolo di un'offesa arrecata.
Eccellente analisi. Complimenti per la limpidezza della sua esposizione!
Io non ho mai pensato né detto "questa è una tua opinione". Sono davvero stanco della speculazione che si sta facendo su di me e la mia affermazione NON CAPITA E PERCIÒ ORA TRAVISATA PER IL PROPRIO CONTO A DISCAPITO DEL MIO. Copio incollo una delle tante risposte che ho dato, alcune delle quali non so per quale motivo spariscono da TH-cam e mi auguro seriamente che sia un bug di TH-cam e non le cancelli chi gestisce il canale!! "@kafeniopodcast tutta la filosofia di Nietzsche è impregnata di un rifiuto netto della morale, perché legittimamente vista come uno strumento di repressione adottato dal potere dominante. Un'opera interessante può essere Genealogia della morale. Il fatto che Pasolini ne fosse un predicatore e contemporaneamente un sovvertitore (della morale) è una palese dimostrazione della contraddizione insita nei discorsi morali. E lui non è il primo esempio né sarà l'ultimo. E da lì che è scaturito il mio primo commento sul video, nel quale si cita Pasolini per avvalorare il pensiero della mancanza di morale e valori dei tempi moderni. Ne sottolineavo la bizzarria proprio in ragione di quanto scritto sopra. E comunque non è certo semplice replicare in maniera articolata a dei video con lo scritto, perché impiega tempo e pazienza. E non sempre si hanno entrambe contemporaneamente."
Ottima analisi: nel mio caso è proprio così, soprattutto in ambito famigliare. Grazie
Un'analisi perfetta. Questi analfabeti funzionali si sentono forti nelle loro vuote convinzioni perché si circondano di persone come loro, e dal gruppo derivano legittimazione. Non accorgendosi minimamente di essere manipolati senza pietà dal potere. Risultato? Non credo di essere il solo ad aver ridotto drasticamente la cerchia degli amici xké stanco di parlare di fuffa.
è proprio vero... l'abito non fa il monaco, ma fa il barbone!
Grazie per il tuo pensiero preziosissimo
Forse il "barbone" ha soltanto l'abito che può permettersi!
Carissimo prof,
anche se siamo +o- coetanei rifarei le superiori o l università x aver il piacere di ascoltarti...e visto il mio essere al 50% sardo mi permetto di sottolineare la cosiddetta "cazzimma" partenopea che esprimi egregiamente in salsa isolana, quando attualizzi, concretizzi, rendi reale il tuo pensiero unendo gli antichi greci e i moderni "zombie" nel delirio odierno. Questa è filosofia, nn solo conoscenza e teoria ma strumenti per applicarla.
Grazie professore, ben detto.
Parlo per esperienza personale.. sono un cuoco e quando torno a casa mangio una scatoletta di tonno!! 😅 Penso che non dobbiamo essere coerenti a tutti i costi su tutto anche perché è stancante.. ed è dalla libertà che ci concediamo quando siamo incoerenti che nascono le creazioni più belle! A volte è meglio così che se siamo coerenti nelle cose sbagliate facciamo solo danni..
Certo! Sottoscrivo.
Basta vivere la vita quotidiana ed avere un po' di memoria. Chi argomenta più? Si proclama, si afferma, si rivendica, si denuncia, meglio se urlando e piangendo. E questo basta. A volte, magari sui grandi mezzi di comunicazione, si sentono le giustificazioni o le spiegazioni per certe scelte che si vogliono imporre a tutti. Sono "argomenti" che un tempo avrebbero fatto inorridire, mentre ora sono ritenuti sufficientemente persuasivi. Traducete la cosa in politica ed avrete il perfetto presidente degli Stati Uniti e, a seguire, di ogni "democrazia". Si fa prima un'analisi di mercato per vedere quali categorie attrarre, cosa dire per attrarle, cose semplici, banali e soprattutto finalizzate a come apparire, e il gioco è fatto. Una parte di queste "procedure" entra necessariamente in questo tipo di regime. Ma le interminabili tribune politiche degli anni '70 che appassionavano gli adulti e facevano disperare i bambini di allora, oggi sono impensabili. Gli scambi sono ridotti a battute brevissime che non possono neanche fingere di contenere spiegazioni articolate, non si argomenta, ma si impressiona. Oppure i candidati, senza confronto, si impegnano in lunghissimi monologhi su canali propri, seguiti da ammiratori osannanti. Lì non c'è bisogno di confronti, si continua a sedurre gli impressionati della propria parte.
Chi per un qualsiasi motivo, conscio o inconscio che sia, si percepisce inadeguato, mediamente, invece di porsi positivamente cogliendo l'occasione di ascendere, preferisce astiosamente e pervicacemente tentare di trascinare in basso colui che percepisce "superiore". Perde così una buona occasione per migliorarsi e crea le deplorevoli situazioni così puntualmente ben descritte nel video. Grazie.
Io ho fatto mio da anni un precetto sufi: se trovi un saggio corri da lui; i tuoi piedi logorino i gradini della sua porta.
@@kafeniopodcast Quando un' élite sapienziale comincia però a dirti, ovviamente per offrirti l'occasione di ascendere, che siamo troppi e tutte quelle altre raffinatezze del "loro" sistema filosofico, ovviamente basato su solide competenze, non abbiamo avuto altra possibilità che dire "no, non siamo d'accordo".
0:55 La Dialettica del personaggio protagonista di :
"Thank You For Smoking"
Professore il suo intervento è impeccabile, possiamo dire che esiste il bello il brutto il male il bene il giusto lo sbagliato
In sostanza in estrema sintesi il mondo è duale.
Vorrei invitarla ad una riflessione..
Applicando il suo ragionamento la sua LOGICA alla Magna Questio di Cionci
L'inchiesta stessa NON fa una grinza relativamente alla LOGICA, ma la conclusione che segue nel proporre la SOLUZIONE ahimè è discutibile .
Perché lì si fermano i fatti e le prove, difatto non abbiamo un testamento delle volontà di BXVI, percui si può solo dedurre auspicare interpretare cosa BXVI avrebbe voluto desiderato fare, o che si faccia.
Cionci insiste tenacemente testardamente a dire che la sua SOLUZIONE sia l'unica Buona Sana Giusta, mentre: considerando che oggi siamo palesemente difronte ad una FALSA CHIESA, vedere ascoltare Padre Alessandro, che lo spiega Pastoralmente Teologicamente, dobbiamo dovremmo considerare il fatto che anche il Vaticano, che NON è istituzione Divina, come i Cardinali, siano anch'essi quantomeno inaffidabili, considerando anche il fatto che sono passati ben 12 anni. Quindi, per cui, come, quali, e chi, dei Cardinali potrebbe essere attendibile ascoltato creduto.!?!?!?
Tra l'altro, TUTTO ciò che afferma Cionci si tiene sul fatto che dà per scontato BXVI come, sostanzialmente Spirito Santo.
Eppure rimane cmq almeno un dubbio un ombra su tutti i Papi post 1960, ovvero per TUTTI coloro che NON hanno VOLUTO consacrare la Russia al cuore IMMACOLATO di Maria, perché, se l'apparizione di Fatima è Vera, NON ci può essere un motivo per cui un Papa non obbedisca a una Divina richiesta.
Tralascio il CVII
Ma possiamo fare un'altra ipotesi, innanzitutto BXVI, unto dallo Spirito Santo, potrebbe aver VOLUTO QUESTA situazione, perché difatto NON c'era già, e NON c'è più la Fede, quindi dobbiamo purificarci consapevolmente passando per la Porta stretta, e anche perché, come si dice, NON SI MUOVE FOGLIA CHE DIO NON VOGLIA.
Oppure, BXVI non essendo perfettissimo come Dio, ha commesso un errore, o poteva fare altrimenti.
L'errore potrebbe essere proprio la mancata consacrazione, che difatto ha trascinato permesso che quel POTERE massonico satanista si concretizzasse, e BERGOGLIO lo certifica, complice o meno BXVI.
Oppure altrimenti, avrebbe potuto, il giorno della DECLARATIO, o ancor MEGLIO subito dopo l'elezione di BERGOGLIO, chiedere, naturalmente in via riservatissima, di essere ricevuto in una ambasciata, e direi proprio quella Russa, e lì indire una conferenza stampa Internazionale e in diretta TV, raccontare praticamente il Codice Ratzinger, arricchendolo giustificandolo motivandolo, poi chiedere ASILO POLITICO, difatto è anche Capo di Stato, e vedere anche caso Julian Assange.
A quel punto avrebbe certificato anche la tanto discussa SEDE IMPEDITA, avrebbe messo tutti, Fedeli e non, con la realtà in faccia e le spalle al muro, e avrebbe anche fatto scacco matto a BERGOGLIO e i suoi compagni massoni.
TUTTO ciò quantomeno dimostra, con la stessa LOGICA di Cionci, e direi proprio per LOGICA universale, che Cionci stesso è caduto sotto il ragionamento che Lei qui ci ha egregiamente esposto, tranne l'esempio del vino e di Aristotele, in quanto il buon senso non si associa allo schiavismo
Grazie buona giornata
Grazie per il contributo. Sa però che temo? Che quello che oggi la filosofia ha garantito in termini di pensiero e di struttura dell'essere umano tra qualche generazione non servirà piu'. In fondo la filosofia è nata (ed esiste) per il bisogno profondo che ha l'uomo farsi delle domande, le cui risposte sono frutto ingegno e alla capacità degli stessi uomini di andare in apnea scandagliando le verità piu' profonde che ci pervadono. Ma 2 elementi mi preoccupano. Il primo è che le persone nonsi fanno più domande e il secondo che le risposte verranno da "filosofi" sintetici, grazie agli algoritmi di deep learning e all'intelligenza artificiale evoluta in grado lei stessa di farsi domande e trovare risposte. Auspico vivamente di sbagliarmi, ma se questa è la direzione la vedo molto dura per il genere umano.
C’è già tutto in Max Stirner, solo che nessuno lo conosce o nomina, nemmeno Corrias. Quel ragazzo arguto di vent’anni fa aveva applicato la filosofia dell’unico, dell’egoista, perché la sua replica scaturiva dall’individualità propria, autonoma dal pensiero morale e degli universali. L’umanesimo insiste affinché si imponga il dominio della libertà e dell’uguaglianza (il fanatismo per la libertà e quindi l’etica non è ancora nient’altro se non religione laica), ma nella teoretica astrattiva del tutti non ha portato emancipazione e riscatto, ma qualunquismo ed etica impersonale, non potere personale e forza, ma diritto e attribuzione nominale della propria sostanza. Se i princìpi e i valori fossero realtà ontologiche allora ci sarebbe la legge, ma siccome invece anche l’uomo morale può sbagliare e andare in contraddizione, anche se la verità “esiste”, persiste la legge del più forte, anche intellettualmente. E perché non dovrebbe esistere? Anche Corrias qui la vuole, perché il suo appello nasce dal sentimento della giustizia negata quanto dall’arbitrarietà volontaria di esplicitare urbi et orbi questa sua posizione. Non è stato infatti chiamato dalla Verità a scendere in campo per la buona causa, ma dalla voce di un suo io. Mi auguro semplicemente che se ne renda conto e chi legge questo lo possa condividere come verità quantomeno obbiettiva per Ei e sé stesso in altre cose della propria vita ineguagliabile a quella di Corrias perché unica. Se il vero dice Corrias che esista è perché sottintendiamo noi tutti l’adesione al presupposto dello schema logico-razionale del pensare e parlare nei rapporti sociali, cioè morali, così come se il relativismo mediocre spopola è perché una cultura simbolica ed astrattiva persiste come forma di educazione collettiva per le masse e gli individui. Non si è ancora decretato nella civiltà del pensiero come legge e status culturale (un sentimento “nell’aria”, prima che sulle carte; quelle sono solo scarabocchi e cartastraccia) che ognuno sia unico e perciò ogni forma di organizzazione sociale è un’impostura, così come ogni coscienza sia una falsa coscienza. Relativo e assoluto sono la stessa cosa, come io e Dio, perché la mia volontà è la legge per gli uomini che io incontro, così come il mondo è la mia proprietà, se ammetto e riconosciamo tutti che tutto ciò che si fa lo si fa unicamente per amore di sé stessi e la mia volontà di potenza e rappresentazione soggettiva di tutti gli oggetti valgono in sé come principio di ragione sufficiente. Soccombo solo quando un altro ha più forza di me, perché usa su di me la violenza bruta, o gode di maggior memoria o argomenti rispetto a me, o bara, o fa appello allo spirito delle leggi, morali e civili ed io ne sono alla mercé.
Il tema, correttissimo, che Corrias ha portato in luce può anche delinearsi nel confronto tra diritto positivo e diritto naturale, argomento rischioso che i giuristi tacciono perché sanno essere troppo pericoloso per lo Stato ed il vincolo del patto sociale che rischia di saltare in aria se riesumato per metterlo in discussione dal presupposto morale e dalle fondamenta del dominio politico nel quale siamo murati vivi all’interno, ma perché per primo noi non siamo disposti a mettere in pericolo le nostre idee e verità, la ragione e il cuore, divenuti ormai oggetti sacri e realtà alla stregua di questo corpo.
Anche un ignorante intuisce questa verità solo che tra me e lui io lo so dire e quindi sono più potente perché inoltre se voglio, questo io vuole, so picchiare come l’altro. Ciò comunque non garantisce la mia vittoria, perché resta anche questa una mia mera attribuzione nominale, quella su cui la classe intellettuale e quella politica hanno fondato il loro dominio, il potere della gerarchia. Io ho fondato la mia causa su nulla.
Consiglio la lettura (o rilettura!) del geniale testo "Le lettere di Berlicche", dove l'acuto autore, C. S. Lewis, rende chiarissimo come l'intento principale del demonio sia deviare la nostra mente dall'individuare ciò che è VERO da ciò che è FALSO. Piuttosto, per il diavolo, è opportuno che noi concentriamo i nostri sforzi su ciò che è giusto, o buono, e sbagliato, o cattivo... Ecco allora che la verità biologica non conta più nulla, laddove viene affossata da una presunta "ingiustizia" e "cattiveria" nel "discriminare" chi si sente in un certo modo... L'opinionismo e il relativismo prendono il sopravvento, con buona pace della razionalità, principale deputata al riconoscimento della verità delle cose.
L' Uomo non è un essere perfetto in quanto il suo pensiero creativo è influenzato da quella forza vitale ma allo stesso tempo animalesca che è l'Ego, così ben intuito da Freud. Per quanto riguarda Pasolini, ritengo sia stato una dei maggiori intellettuali del novecento, per il resto dobbiamo considerare il fine dei suoi enunciati. Se il fine è puramente intellettuale rimane una onda empirea, una eggregora non materializzata, se il fine è educativo, al pensiero bisogna necessariamente fare seguire l'esempio. E' come se un generale dicesse che bisogna resistere al nemico sino all'ultimo e poi scappasse dal campo di battaglia ai primi segni della violenza reale degli antagonisti. A questo dedico un ricordo al Console Publio Decio Mure.
Caro Corrias, c'è arrivato con almeno 60 anni di ritardo, ma neanche ha percezione della dimensione del fenomeno, che considera una specie di disgrazioato difetto. Ben inteso, non per suoi limiti intellettuali o culturali.
In genere chi enuncia un pensiero articolato sa, in linea di principio, che non deve aspettarsi adesione unanime, anzi.....
Ciò premesso, direi che il "non concordo/ non condivido" andrebbe argomentato. In caso contrario si deve ammettere di aver sbagliato interlocutore😅
Un'arma dialettica che non uso più da molto tempo.
Sono passato direttamente a: "Non capisci un cazzo"
Professore beato lei che ha frequentazioni con persone che del sapere fanno, mi consenta, virtù e consapevole uso. Qui in strada siamo oramai al delirio…
finalmente un po' di autocritica!
Le balene sono pesci. Lo dice il bimbo vedendo che le balene vivono in acqua. Questa cosa è vera o falsa? È falsa secondo il metodo argomentativo, perché non tutto ciò che vive in acqua è pesce, ma è vera secondo la realtà (infatti i mammiferi sono evolutivamente pesci adattati a vivere sulla terra).
Veniamo in Gordio con Alessandro, se tu proponi uno schema etico alternativo (Pasolini) o la tua etica è sostenibile e allora la vivi, o la tua etica è insostenibile e non la vivi. Se non è sostenibile e non la vivi perché la predichi?
Ezra: chi non è disposto etc etc o non vale niente lui etc...
Oppure ti accorgi di essere il diavolo, lacerato in te stesso, separato nel vivere o come scriverebbe Pasolini come un san Paolo illuminato e caduto da cavallo ma non del tutto, ancora preso nelle briglie e trascinato perinde ac cadaver senza nessuna delle due volontà (il disprezzo di se o il disprezzo di Dio) nella polvere.
Ma capisco che non si stia parlando veramente di pasolini o del consumismo ma solo di logica, va bene, ma la vita non è logica e certe verità non possono essere comprese (nè circoscritte) nellinsieme logico.
Per questo c'è Gordio e Alessandro: la logica(che) è l'interpretazione del mondo, si tratta direbbe Carlo, di cambiarlo! Facciamo l'esempio direbbe l'altro paolo (contro il metodo): Galileo non ne ha azzeccata una! Tutte le sue asserzioni erano false, alisei, maree etc, ma il risultato era vero. Si possono avere quindi risultati veri disapplicando il metodo giusto e risultati sbagliati utilizzandolo come faceva san Roberto. Asserzioni logiche false, gli alisei, possono condurre a risultati veri, la dimostrazione tramite un metodo non rende vera o falsa quella cosa, la rende "negoziabile" dal punto di vista dei soggetti.
Ovviamente per me è cosi, per te... Per te... Boh, per me tu non esisti, figurati la tua opinione.
Ancora con la storia della “competenza”….ricordiamo quanto ha fatto male all’umanità e al mondo fidarsi dei “competenti” solo poco tempo fa…Chiunque venga a trovarsi nella condizione di doversi guadagnare ogni singolo respiro, magari in cantiere o in una fabbrica, è certamente più competente sulla natura di questo mondo di qualsiasi filosofo. Già Hegel faceva coincidere la propria posizione di borghese privilegiato con ciò che è razionale in quanto reale poiché tale posizione, ugualmente a quella di un servo della gleba, è il risultato di quell’’”astuzia della ragione” la quale è incomprensibile per tale ignorante, quindi l’eventuale protesta di quest’ultimo contro tale condizione è solo conseguenza del fatto che egli non ascolta i sapienti, i quali hanno la competenza di capire la fenomenologia dello spirito che mette alcuni sopra e altri sotto.
La saggezza del “non sono d’accordo” sta nel fatto di riconoscere che un certo sistema filosofico, qualunque esso sia, si fonda sull’ego del filosofo e nient’altro, il resto è falsa coscienza.
Il valore di un filosofo sta in quanto egli sia disposto a riconoscere ciò e a mettere alla prova il proprio “sistema” calandosi nei panni di qualcun'altro. Per capire quanto ciò sia raro basta citare un famoso filosofo del recente passato il quale affermava che internet ha solo dato la parola a legioni di ignoranti (l'aggettivo usato era un’altro).
Condivido
La sensazione che mi crea questo video, con tutto il rispetto, è quella di una consapevolezza di appartenere ad un elite sapienziale che si eleva sulle piccole mediocrità umane, perdendo il senso, attraverso una eccessiva esposizione dotta, di essere guida educativa per la promozione del benessere mentale degli individui meno colti. Il contraddittorio che si basa su tesi razionali è essenziale, ma spesso si scontra con il pregiudizio forgiato da dogmi religiosi e da propagande di potere. Ribadisco il concetto che è la ricerca della verità che ci rende liberi proprio nel confronto tra un assertore di tesi ed il suo Satan biblico.
Non solo, è stato completamente ribaltato il senso del mio intervento riducendolo ad un banale "per me è così e per te no". Che pena!
La sensazione che mi crea questo commento, senza alcun ipocrita rispetto umano, è che lei scriva pur non avendo niente di sensato da scrivere. In questo rappresenta perfettamente l'oggetto della critica del prof. Corrias. Ne è la plastica dimostrazione.
Grazie, Martino!
Certo che lei non ha capito per nulla il senso del mio commento iniziale relativo a Pasolini e le fa comodo farmi passare per un ignorante senza basi culturali. Quante chiacchiere...penso proprio che dopo questo video abbia domostrato tutta la sua rigidità di pensiero. Non è questione di "io non sono d'accordo", ma di domostrare come la morale sia sbandierata da chi nella vita fa esattamente il contrario di quello che predica. E il "io la vedo in questo modo" era riferito al fatto che secondo alcuni l'enunciatore sia separato dall'enunciato, indipendentemente da ciò che dice, mentre per altri no. Per me no. Ma va bene, sminuisca se la fa stare meglio e la fa sentire più dotto. Di certo non sono i suoi libri che ho in casa, ma quelli di Friedrich Nietzsche.
Sono davvero spiacente che si sia risentito. Non abbiamo voluto farla passare per ignorante, tant'è che abbiamo oscurato il suo nome e non abbiamo citato il video sotto cui commentava. Il suo punto di vista (legittimo certo, ma logicamente fragile), ha fornito l'occasione per questa riflessione: l''incoerenza tra il predicare e il razzolare è un problema etico, non logico. Se uno si comporta in modo incoerente rispetto a quanto di valido afferma, l'affermazione resta valida. Cita Nietzsche. Dove? Quale opera? Ma se anche Nietzsche o un altro autore affermasse qualcosa, anche questo non ha valore probatorio intrinseco, ed anzi è un'altro tipo di fallacia (argumentum ad verecundiam).
Creda davvero alle nostre buone intenzioni.
@@kafeniopodcast tutta la filosofia di Nietzsche è impregnata di un rifiuto netto della morale, perché legittimamente vista come uno strumento di repressione adottato dal potere dominante. Un'opera interessante può essere Genealogia della morale. Il fatto che Pasolini ne fosse un predicatore e contemporaneamente un sovvertitore (della morale) è una palese dimostrazione della contraddizione insita nei discorsi morali. E lui non è il primo esempio né sarà l'ultimo. E da lì che è scaturito il mio primo commento sul video, nel quale si cita Pasolini per avvalorare il pensiero della mancanza di morale e valori dei tempi moderni. Ne sottolineavo la bizzarria proprio in ragione di quanto scritto sopra. E comunque non è certo semplice replicare in maniera articolata a dei video con lo scritto, perché impiega tempo e pazienza. E non sempre si hanno entrambe contemporaneamente.
@@kafeniopodcaste comunque io non parlavo di giustezza dell'affermazione contraddittoria, ma del suo VALORE. Ho usato proprio questa parola.
@@kafeniopodcast non capisco come mai anche in questo caso ho risposto due volte al commento e vedo solo l'ultima risposta, quella più breve... Lei la vede la risposta più lunga subito sotto la sua?
@kafeniopodcast era questa la risposta più lunga: tutta la filosofia di Nietzsche è impregnata di un rifiuto netto della morale, perché legittimamente vista come uno strumento di repressione adottato dal potere dominante. Un'opera interessante può essere Genealogia della morale. Il fatto che Pasolini ne fosse un predicatore e contemporaneamente un sovvertitore (della morale) è una palese dimostrazione della contraddizione insita nei discorsi morali. E lui non è il primo esempio né sarà l'ultimo. E da lì che è scaturito il mio primo commento sul video, nel quale si cita Pasolini per avvalorare il pensiero della mancanza di morale e valori dei tempi moderni. Ne sottolineavo la bizzarria proprio in ragione di quanto scritto sopra. E comunque non è certo semplice replicare in maniera articolata a dei video con lo scritto, perché impiega tempo e pazienza. E non sempre si hanno entrambe contemporaneamente.
Che noia
Il dialogo è un metodo squallido per diluire la verità, il relativismo invece per diluirne la forza.
Peccato che questa mia risposta sia sparita subito dopo averla condivisa (almeno, io non la vedevo piu) e lo avevo preso come un segnale positivo per scrivere meglio, in quanto anche io trovavo poco efficace il "secondo me" come giustificazione a quanto scritto in precedenza. Perciò avevo riscritto un commento, che è tutt'ora visibile al contrario di quello screenshottato in cui scrivevo quanto segue (copio/incollo): "@kafeniopodcast è come un dietista obeso. Il valore di quanto si predica diminuisce proporzionalmente all'incoerenza di chi lo enuncia. Ne aveva descritto molto bene le sfumature il gran pensatore usato per la copertina di questo video, per il quale nutro un grandissimo rispetto." Il grande pensatore della copertina è Nietzsche. Non potendo rispondere verbalmente e perciò con più scioltezza, mi fermo qui. Buona giornata.
PS Aggiungo che sarebbe stato utile inserire un link del video a cui si fa riferimento, con la frase di Pasolini inserita in un determinato contesto. Il titolo del video in questione credo sia "La fine della civiltà occidentale", che mostra nell'immagine di copertina uno di fronte all'altro due individui dal pensiero effettivamente opposto: il professore e Nietzsche.