Ottimo video , esercizi da fare facilmente sui rulli , che preferisco alla strada, dove tutta l'attenzione preferisco dedicarla a ciò che succede intorno.Ciaooooooo
Questo per me è oro. Ho sempre fatto molta fatica con la cadenza, sono un motore diesel, ci metto tanto a scaldarmi, butto giù tanta coppia, ma fatico a prendere giri. Adesso provo a mettermeli su Zwift ✌🏻🔝
Grazie Giorgio , le poche volte che non uscirò in bici perché piove mi hai dato un buono spunto per fare questi esercizi sui miei adorati rulli liberi , non tutti ma avrò di che pedalare 😁 Tnx , Lorenzo
Bellissimo e utilissimo..comunque quando si ha il misuratore di potenza e si capisce che la potenza rimane uguale variando o la cadenza o la forza ci si riesce ad allenare davvero alla perfezione ❤
Proprio come nei motori: Nm per Rpm. Tutti i motori ad alta potenza specifica, sono superquadri per aspirare piu aria, quindi più giri, quindi più potenza. (ed avere meno problemi con la velocità lineare dei pistoni) I turbo invece sono a corsa lunga, e vengono dopati con l'aria dal compressore.......Formula uno a parte...... Tornando al ciclismo, io facevo uscite (anche di gruppo) con una bici singlespeed, 42 x 18. Fino ai 32 di media tenevo con l'agilità, poi passavo all'esercizio spiegato da Giorgio (il n° 2 ) dove per stare nel gruppo devi fare piccoli sprint e rifiatare. Le prime volte era duretta, ma poi li riportavo a casa io.....😊 È un'agilita' obbligata.
Un’ottimo esempio; esempio Che peraltro spiega l’utilizzo di rapporti nettamente più agili rispetto a quelli che i Prof. usavano nei decenni precedenti Ad ogni buon fine il discorso sempre quello rimane: va tutto bene ma ci vuole comunque il “motore”
Lavori molto interessanti (e bravo Giorgio per averli esposti così bene) Da ragazzini i ns. tecnici ci facevano una testa così per abituarci a pedalare agile (stai con un dente più degli altri ci ripetevano), ed il perché era già chiaro allora senza pur avere frequenzimetri e misuratori di potenza Tuttavia, oltre all’allenamento specifico, per pedalare più agile degli avversari e magari fare più watt/velocità bisogna comunque possedere un alto consumo di ossigeno e ottime capacità neuromuscolari (dunque parliamo di doti genetiche che, in quanto tali, sono allenabili fino ad un certo punto) Davvero indicativo al riguardo fu il caso di Serghji Honcar, il forte cronoman ucraino noto per pedalare a cadenze molto più basse degli avversari I suoi tecnici cercarono in tutti i modi di “correggere” quella sua caratteristica che faceva molto più affidamento sulla forza e molto meno sull’agilità, ma dovettero comunque alzare bandiera bianca perché si accorsero che, quando Honcar pedalava con gli stessi rapporti dei suoi avversari, andava nettamente più piano
😂 Eee si, tutto vero. Mi hai fatto tornare in mente Bugno al giro di Malesia, che risaliva il gruppo è andava in fuga con un rappportone da paura, e gli altri dietro che menavano disperatamente agili......e si staccavano. 😅
@piidjiGR. L’esempio che hai fatto con quel Bugno sta a voler dimostrare un vecchio adagio secondo il quale “contro la forza la ragion non vale” Fortunatamente nel ciclismo moderno si è compreso ancor meglio rispetto al passato che, mulinando rapporti più agili, si possono ottenere quei wattaggi che consentono di fare la differenza e dunque di vincere, senza andare ad intossicare i muscoli con contrazioni molto prolungate (che poi sono quelle tipiche dei rapportoni) Ovvero quel che abbiamo abbondantemente visto con il Froome dei tempi d’oro nonché con il Pogacar di oggi Unico neo… ti devi chiamare Froome oppure Pogacar 😬😬 altrimenti o hai la forza per contenere certe azioni, oppure annaspi di rapportino Altro esempio lo si potrebbe fare con gli scontri a cronometro tra Armstrong e i suoi avversari al Tour (come anche per Indurain) I rapporti erano gli stessi, ma mentre l’americano e lo spagnolo li mulinavano a 105 rpm, gli altri con difficoltà riuscivano a stare intorno le 95 (ed a quelle frequenze in pianura l’agilità non c’entra)
Sembra facile trasmetteri gli impulsi elettrici alle gambe, ma alla mia amica SM, non garba proprio…..😡 ormai vado o -rpm+ forza oppure + rpm ma niente forza🤷♂️
Uhm... Non mi piace l'introduzione del video: la potenza è il prodotto di forza x velocità, ma la velocità non è legata alla cadenza di pedalata; infatti, nel primo esercizio che si consiglia di fare, si dice di variare la cadenza mantenendo la stessa velocità, ergo la forza da applicare per mantenere quella velocità è la stessa, quindi la potenza risultante non cambia. La mia affermazione viene confermata nella descrizione dell'interval training.
Ottimo video , esercizi da fare facilmente sui rulli , che preferisco alla strada, dove tutta l'attenzione preferisco dedicarla a ciò che succede intorno.Ciaooooooo
Questo per me è oro. Ho sempre fatto molta fatica con la cadenza, sono un motore diesel, ci metto tanto a scaldarmi, butto giù tanta coppia, ma fatico a prendere giri. Adesso provo a mettermeli su Zwift ✌🏻🔝
Stesso problema
@@Mitzkal anch‘io. Ullrich Turbodiesel… ;-)
Ricordo che Scarponi spesso faceva questi esercizi sulla cadenza. Saliva a Cancano a 300 watt costanti alternando il 53 al 39. Ciao Michele❤
Grazie Giorgio ,
le poche volte che non uscirò in bici perché piove mi hai dato un buono spunto per fare questi esercizi sui miei adorati rulli liberi , non tutti ma avrò di che pedalare 😁
Tnx , Lorenzo
Bellissimo e utilissimo..comunque quando si ha il misuratore di potenza e si capisce che la potenza rimane uguale variando o la cadenza o la forza ci si riesce ad allenare davvero alla perfezione ❤
Proprio come nei motori: Nm per Rpm.
Tutti i motori ad alta potenza specifica, sono superquadri
per aspirare piu aria, quindi più giri, quindi più potenza.
(ed avere meno problemi con la velocità lineare dei pistoni)
I turbo invece sono a corsa lunga, e vengono dopati con l'aria
dal compressore.......Formula uno a parte......
Tornando al ciclismo, io facevo uscite (anche di gruppo)
con una bici singlespeed, 42 x 18. Fino ai 32 di media tenevo
con l'agilità, poi passavo all'esercizio spiegato
da Giorgio (il n° 2 ) dove per stare nel gruppo devi fare
piccoli sprint e rifiatare. Le prime volte era duretta, ma poi li riportavo a casa io.....😊 È un'agilita' obbligata.
Un’ottimo esempio; esempio Che peraltro spiega l’utilizzo di rapporti nettamente più agili rispetto a quelli che i Prof. usavano nei decenni precedenti
Ad ogni buon fine il discorso sempre quello rimane: va tutto bene ma ci vuole comunque il “motore”
Ma io in salita sono già col rapporto più morbido😂😂😂
Grazie Giorgio, sei una miniera d’oro
Grazie Giorgio per gli esercizi li proverò. In agilità mi trovo a mio agio, ma c'è sempre da migliorare 💪🏻💪🏻😅😅
Lavori molto interessanti (e bravo Giorgio per averli esposti così bene)
Da ragazzini i ns. tecnici ci facevano una testa così per abituarci a pedalare agile (stai con un dente più degli altri ci ripetevano), ed il perché era già chiaro allora senza pur avere frequenzimetri e misuratori di potenza
Tuttavia, oltre all’allenamento specifico, per pedalare più agile degli avversari e magari fare più watt/velocità bisogna comunque possedere un alto consumo di ossigeno e ottime capacità neuromuscolari (dunque parliamo di doti genetiche che, in quanto tali, sono allenabili fino ad un certo punto)
Davvero indicativo al riguardo fu il caso di Serghji Honcar, il forte cronoman ucraino noto per pedalare a cadenze molto più basse degli avversari
I suoi tecnici cercarono in tutti i modi di “correggere” quella sua caratteristica che faceva molto più affidamento sulla forza e molto meno sull’agilità, ma dovettero comunque alzare bandiera bianca perché si accorsero che, quando Honcar pedalava con gli stessi rapporti dei suoi avversari, andava nettamente più piano
😂 Eee si, tutto vero.
Mi hai fatto tornare in mente Bugno al giro di Malesia,
che risaliva il gruppo è andava in fuga con un rappportone
da paura, e gli altri dietro che menavano
disperatamente agili......e si staccavano. 😅
@piidjiGR.
L’esempio che hai fatto con quel Bugno sta a voler dimostrare un vecchio adagio secondo il quale “contro la forza la ragion non vale”
Fortunatamente nel ciclismo moderno si è compreso ancor meglio rispetto al passato che, mulinando rapporti più agili, si possono ottenere quei wattaggi che consentono di fare la differenza e dunque di vincere, senza andare ad intossicare i muscoli con contrazioni molto prolungate (che poi sono quelle tipiche dei rapportoni)
Ovvero quel che abbiamo abbondantemente visto con il Froome dei tempi d’oro nonché con il
Pogacar di oggi
Unico neo… ti devi chiamare Froome oppure Pogacar 😬😬 altrimenti o hai la forza per contenere certe azioni, oppure annaspi di rapportino
Altro esempio lo si potrebbe fare con gli scontri a cronometro tra Armstrong e i suoi avversari al Tour (come anche per Indurain)
I rapporti erano gli stessi, ma mentre l’americano e lo spagnolo li mulinavano a 105 rpm, gli altri con difficoltà riuscivano a stare intorno le 95 (ed a quelle frequenze in pianura l’agilità non c’entra)
Video utilissimo, ottimo per esercitarsi su uno smart trainer in questi mesi freddi... 👍
Madonna, ma che sella hai? È molto avanti!
Io sono un ciclista completo: VADO PIANO DAPPERTUTTO!
Grazie Giorgione ❤sei un mito.solo roba top
L'ultimo esercizo quello della salita mi piace moltissimo per variare il modo con cui affrontare le salite
Ottimi suggerimenti! Tutti da provare.
La potenza del Brambo !
Ho come l impressione che uscendo dalla propria cadenza si subisca una certa dispersione di energia.
Ottimo lavoro ❤
domanda: quindi conoscendo cadenza e potenza totale, posso semplicemente risalire alla forza facendo F = P / V? e il valore è in newton?
Bene benissimo, 👍
Corretta posizione in sella & cadenza e Pogi muto!
1:30 questo primo metodo lo consigli di fare di più in un falsopiano in salita o in discesa? Dove è meglio?
❤
In che zona è stato registrato questo video?
Sembra facile trasmetteri gli impulsi elettrici alle gambe, ma alla mia amica SM, non garba proprio…..😡 ormai vado o -rpm+ forza oppure + rpm ma niente forza🤷♂️
Grazie
Posso trasportare l'allenamento sui rulli? Di solito mi costruisco gli allenamenti su Zwift, seguendo i Vs consigli, grazie
devo uscire con un foglietto di appunti
Ciao Brambo
il mio allenatore le regressioni me le fa svolgere in Z3, che non riesco a tenere perche vado facilmente in Z4. Cosa ne pensi?
Ma tutti nella stessa uscita? O basta farne un lavoro di questo ad uscita?
Ciao Giorgio, ma questi lavori si fanno tutti nella stessa uscita? O se ne sceglie una e si inserisce in un uscita? Grazie
Stesso dubbio anche per me, dai Giorgione dicci...
Anche Giorgio con la sella tutta avanti, purtroppo Pinarello di serie ha un reggisella 30mm :(
Hai ragione, ce ne starebbe uno diritto.
@piidjiGR. Lo vendono 350 euro 🤦
Esteticamente non è il massimo, sembra quello di una bici da spinning in palestra dove ti regoli la posizione
@Antonio-T fa schifo, ma è troppo indietro se la metti esteticamente giusta
Uhm... Non mi piace l'introduzione del video: la potenza è il prodotto di forza x velocità, ma la velocità non è legata alla cadenza di pedalata; infatti, nel primo esercizio che si consiglia di fare, si dice di variare la cadenza mantenendo la stessa velocità, ergo la forza da applicare per mantenere quella velocità è la stessa, quindi la potenza risultante non cambia. La mia affermazione viene confermata nella descrizione dell'interval training.
Ciao. La forza in questo caso diminuisce, se aumenta
la cadenza a pari velocità. E la potenza rimane costante.
Salire senza mani, serve?
mi sto allenando sulla cedenza ma 150 rpm so veramente un botto... riesco ad arrivare a 120 massimo
Giorgione
Presidente
Moser diceva 'bisogna tirere rapporti lunghi a frequenze alte'
Ragazzi troppa matematica 😅 a sensazione andate che con i fuori giri si migliora 🚴💣💥
Mamma che palle!!!... Tanto con le bombe non serve a niente... Io sto nella Z di Zorro
Dici che vanno ad annullare i progressi fatti?
Te sei quello sveglio della famiglia?
@@TheAlitecè lo sveglione del gruppo…..🤣🤣🐹🐹
@TheAlitec tu invece il genio che le ha fatte tutte e 4 in fila all'hub?...🤔🩺💉💉💉😷👋🏾
@@carlogualdoni3588 la tua progenie?