Sulla Poesia - con
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- เผยแพร่เมื่อ 19 พ.ย. 2024
- Io, Roberto Mercadini e Michele Boldrin abbiamo discusso per un'ora di Poesia. Ed è stato bello.
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La musica della sigla è di Jules Gaia, "Shake Down", by Epidemic Sound.
La voce della sigla è di Marco Benedetti, doppiatore professionista.
Io, Roberto e Michele per un'ora intorno alla poesia!
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Quando Roberto ascolta gli autori /poesie indicati da Michele ha un'espressione così curiosa, come quella di un bambino voglioso di scoprire. Ecco, in quei momenti mi trasmette la stessa voglia di imparare, scoprire, cercare. Tutto ciò si trasforma in una gioia indescrivibile, da lacrime di felicità.
Mercadini che si appunta i consigli di lettura proposti da Boldrin è magnifico
Che cos'è la poesia?
Dopo 30min di discussione:"Ma noi che cazzo ne sappiamo, scusate"
Il crossover più bagnato
23:01
Fossi, ella mi venne,
così la luce mi sluminò
e me ne andai
~Michele Boldrin
"Possiamo notare la grande maestria dell'autore nel riuscire a descrivere la propria assunzione in cielo, rappresentato da un fascio di luce che "slumina" l'Io poetico e lo fa "andar via". Chiaro il riferimento alla morte come donna amata, quel "ella" che rappresenta la brava mi conoscerla, rappresentante il desiderio di...."
Come ho cercato di esprimere in questo esempio molto casuale, è davvero semplice per chi non conosce la poesia credere che essa sia solo ricercare il senso in un accozzaglia di parole a caso. In mia opinione la poesia può essere approssimata (perché come bene avete espresso qualsiasi definizione lascia quel senso di stranezza di chi prova a svuotare il mare con un cucchiaio, dunque si tratta sempre di un'approssimazione) a una sovrapposizione di due significati: uno "apparente" (lo definisco così in mancanza di un termine migliore) dato dal significante delle parole e dal senso e le emozioni che il testo vuole trasmetterti, l'altro è del tutto "personale" dato cioè dai significati e dal simbolismo che tu dai a quell'opera. Quando vi è presenza di questi due significati, io dico è poesia
Questo commento mi è piaciuto un sacco.
@@jacopovinci8807 grazie mille
Volete conoscere la vera poesia? Bene.
“Se nì mondo esistesse un pò di bene
e ognun si considerasse suo fratello,
ci sarebbe meno pensieri e meno pene
e il mondo sarebbe assai più bello”
“Condividiamo, noi condividiamo, ma ora siamo davanti alla corte d’assise e lei è imputato di sedici omicidi e di questo si deve occupare”
Ho appena finito il video. Questo è il classico da salvare e far vedere ai (futuri) figli. Complimenti, perle su perle, sempre con quella saggezza popolare nei toni ma alta e parecchio profonda nei contenuti. Come piace a noi, insomma.
Sullo "sfascio" artistico, dico solo questo ai giovanissimi: Jimi era migliore alla chitarra nei periodi in cui non si faceva. Le canne aprono "le porte" solo se fatte saltuariamente, altrimenti diventano molto simili agli psicofarmaci per l'ansia (e si finisce per abusarne, anche con conseguenze parecchio negative).
Il resto lo avete già chiarito meglio voi; quindi leggete, amate, fatevi il vostro bicchiere di vino e pure il secondo se vi piglia così, e buon anno a tutti.
Grazie davvero per la compagnia e per avermi lasciato qualcosa da leggere, scoprire, approfondire con ogni video.
Prof, le si vuole bene.
Come sempre, grazie Rick.
Buon anno, ragazzi.
Personalmente trovo che la scrittura in versi sia un ottimo modo di conciliare un ego smisurato e un forte desiderio di riservatezza
acuto
sad story
@@giacomoleopardi4026 ahahahahah
Applauso
Assolutamente no.
Si scrive in versi perché il verso, a volte, è lo strumento tecnico più adatto per esprimere ciò che vuoi.
Certo puoi scrivere in versi anche solo perché non sai scrivere in prosa, magari abituato ed allenato al verso e hai difficoltà a fare diversamente (o viceversa), ma non è il motivo primario per cui si utilizza il verso.
Concordo con Boldrin sulla parafrasi. Il pensiero di farla, anche in università, mi ha sempre appesantita. E' così bello leggere le opere classiche anche senza dover per forza capire ogni singolo termine. Il fascino della poesia è anche il suo mistero.
Sì, anch'io la penso così. Dopotutto quante canzoni dei Beatles ho ascoltato da piccola senza capire le parole e mi parevano comunque stupende. Anche la poesia è Musica.
La poesia è la ricetta di un’emozione. Tramite l’uso di determinate parole crea una reazione, si serve della ragione ma la scalvalca, per arrivare a toccare il nostro io più profondo.
Colui che scrive poesia utilizza esclusivamente la ragione e solo tramite la ragione la leggi e solo ragionando crei le emozioni a cui sei stato educato e che ti hanno insegnato.
La poesia è, molto semplicemente, un testo scritto in versi.
Arte è la massima espressione di una determinata disciplina.
Arte poetica è quindi la sublimazione del linguaggio, un testo in versi scritto sfruttando appunto un linguaggio tecnico e curatissimo.
Non c'è nulla di irrazionale nella poesia, certo c'è molto di emotivo e sentimentale, ma anche l'emotività e soprattutto il sentimento non sono irrazionali.
Seguono sempre la ragione, magari una ragione non necessariamente logica o non necessariamente ripetibile, ma sempre ragione sono.
@@Barbagianni_spelacchiato La poesia è tante cose e sicuramente si tratta di un testo scritto e ragionato.
Però non penso che la ragione si possa definire il motore della poesia e non penso che i virtuosismi ne siano il fine ultimo. E forse neanche la piena comprensione della poesia è il suo fine ultimo.
Così come non penso che la ragione sia il metodo giusto, o quanto meno unico, per usufruire della letteratura. Secondo me, prima si ascolta e poi forse si ragiona.
"Solo l'energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il confine o il cerchio esterno dell'Energia - Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l'elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere.
Così frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé.
La storia di ciò si trova scritta nel Paradiso Perduto, dove il Tiranno, ossia la Ragione, si chiama Messia." William Blake
@@patrizio3238 e immagino che Blake abbia scritto ciò che ha scritto senza la ragione, eccome no.
Ah no, sono le Muse che infondono l'arte poetica nulle vene del poeta.
Vibrazioni dell'anima che scuotono le dita del vettore di Apollo (che non vuol dire niente dato che non esiste Apollo, non esiste l'anima e dunque non vibra).
La poesia è virtuosismo linguistico in versi, fine.
Più il poeta è colto e meglio scrive, perché ha tanti esempi di riferimento, tanta pratica ed esperienza.
Se lo scrittore ha talento, cioè capacità di trovare le parole giuste e, soprattutto, fortuna di coincidere il suo gusto con quello del pubblico, allora hai il poeta.
Scrivere in poesia è un esercizio faticoso, un lavoro molto lungo e complesso.
Richiede lavoro e lavoro, revisioni, tecnica.
Questo non elimina alcun romanticismo alla poesia, anzi, le dà un grandissimo spessore.
@@Barbagianni_spelacchiato Premetto che non sono cattolico e tanto meno religioso.
Detto questo, condivido il fatto che la poesia sia un testo ragionato, che richiede ore e ore di pratica e questo non lo metto in dubbio. Il mio stesso commento inizia così: La poesia è tante cose e sicuramente si tratta di un testo scritto e ragionato (forse se lo avresti letto con meno pregiudizi, l'avresti notato).
Quindi non ho dubbi nel definire ogni artista un artigiano, però non ho altrettanto dubbi nel non definire ogni artigiano un'artista.
Comunque per dire, ha importanza l'esistenza o meno di Apollo? Molti razionali e atei, citano le divinità per trasmettere concetti.
Forse quando parliamo di anima o di divinità siamo troppo chiusi dalla visione religiosa? Lo stesso Rick, con il buon Mercadini, hanno dichiarato l'importanza della bibbia in quanto testo (e occhio che non parlo in senso storico). Eppure lo stesso Rick è un ateo dichiarato.
Forse si può sfruttare la divinità per trasmettere qualcosa di estremamente terreno e di conseguenza senza dover ricadere nel dogmatico?
Forse facciamo troppo affidamento sulla ragione e non ragioniamo veramente, ma ci limitiamo a considerare le cose per come ci sembrano? Dio è dio e l'anima è qualcosa di ultra terreno. Eppure per citare nuovamente Blake (personaggio con posizioni critiche nei confronti della religione): "
I poeti antichi concepirono ogni oggetto sensibile animato da un Dio o da un Genio, e lo chiamarono con i nomi e l'adornarono con gli attributi dei boschi, dei fiumi, dei monti, dei laghi, delle città, delle nazioni e di tutto quanto cadeva sotto i loro sensi dilatati e numerosi. Particolare studio dedicarono al genio di ogni città e regione, sottoponendolo alla sua deità mentale: Si venne così elaborando un sistema, di cui approfittarono alcuni rendendo schiavo il popolo, nello sforzo di dare realtà alle deità mentali o di astrarle dai loro oggetti: sorse così il clero. Scegliendo forme di culto in racconti di poeti E infine proclamando che tutto ciò, gli Dei lo avevano comandato.
Allora fu dimenticato dagli uomini che tutte le deità dimorano nel cuore dell'uomo". "dare realtà alle deità mentali o di astrarle dai loro oggetti" questo pezzetto esprime alla perfezione cosa non va fatto e cosa sfocia nella religione e di conseguenza nella dogmatica.
Per finire, apprezzo l'estetismo ma non riesco minimamente ad inquadrarlo come il VERO SIGNIFICATO DELL'ARTE. Un virtuosismo si limita alla sua bellezza e dopo averlo letto muore nella bellezza del prossimo virtuosismo. Così come fatico ad fidarmi di chi dice: È COSÌ. Forse ritengo più affidabile un fedele (che almeno ammette di non poter conoscere la verità, infatti fa un atto di fede) da chi è talmente sicuro delle sue posizioni da non aver alcun dubbio...
L'arte è bella perché si presta a moltissime interpretazioni e per questo uso il termine "penso".
La mia idea di poesia in "breve". Ci ho messo un po', spero che qualcuno apprezzerà =)
Per come la vedo io, un testo è da ritenersi poetico nel momento in cui la componente "estetica" (la forma) viene messa talmente in primo piano da inficiare in maniera preponderante sulla "funzione" di quest'ultimo, che è a conti fatti quella di comunicare informazioni alla società. Questo lo differenzia da altre forme di comunicazione come ad esempio la prosa (romanzo, saggistica, giornalismo, etc etc), le quali possono sì essere arricchite di una componente estetica (in base alla sensibilità dell'autore) ma nelle quali la funzione informativa rimane in primo piano.
Poichè, come detto, il fine ultimo del linguaggio è la comunicazione di informazioni a chi ci circonda (sentimenti interiori, avvenimenti esteriori, chiacchiere superflue), si potrebbe dire che la poesia è un tradimento, una violenza imposta nei confronti del linguaggio. Se non fosse che tale tradimento è consapevole e del tutto ricercato dal poeta, il quale, tramite il suo gusto estetico e utilizzando gli strumenti della poesia (metafore, licenze poetiche, ricercatezze lessicali, ...) limita la sua capacità di comunicare informazioni, ma si fornisce della possibilità di comunicare sensazioni ed emozioni che sarebbe altrimenti impossibile comunicare in maniera diretta.
Il concetto romantico e un po' mistico, che la poesia serve a comunicare l'incomunicabile è, in un certo senso, corretto. Non a caso, alla poesia si ricorre spesso per comunicare stati emotivi difficili da descrivere a parole, che fanno parte del nostro inconscio (o, più semplicemente, di eredità genetiche millenarie) ma del tutto impossibili da razionalizzare, figurarsi spiegarli. Amore, gioia, patriottismo, disperazione, infiniti concetti che tutti conosciamo ma impossibili da comunicare senza la mediazione della poesia.
Mi associo di più alla seconda parte di quello che hai detto. Per me il linguaggio poetico (come quello pittorico, musicale o di ballo) è una deriva a cui certi esseri umani sono costretti, dal momento che colgono certe sfaccettature della vita umana con una sensibilità non in grado di essere descritta dal linguaggio quotidiano e dal linguaggio scientifico. Ma la poesia, come le altre arti figurative e la musica rimangono prettamente un tentativo tragico di comunicare qualcosa di incomunicabile.
Tant’è che l’estetica crociana non definisce ‘bella’ un’opera d’arte perché armoniosa o piacevole ai 5 sensi, o perché platonicamente incarna in sé l’idea che abbiamo dentro di noi di bellezza (ipotesi quest’ultima non più plausibile dall’arrivo del pensiero di Nietzsche).
Croce, insomma, definisce un’opera d’arte ‘riuscita’ o ‘non riuscita’, un’opera d’arte riuscita è un’opera che riesce a far immedesimare l’osservatore nella mente (e cuore) del creatore al momento della creazione. Un’opera brutta, o mal riuscita, non fa tutto questo.
Questo implica dire che anche le opere d’arte sgradevoli, se riescono a comunicarti quello per cui l’artista le aveva create, sono riuscite e, quindi, belle.
Grande video: ho trascorso in vostra compagnia un'ora bellissima!
Questa live è stata veramente ben equilibrata tra voi tre. Ottimi spunti e riflessioni che li hanno arricchito. Un grazie particolare a Roberto per le sue spiegazioni lineari. Non sono riuscito a capire perchè al prof non piacesse la definizione di Jung. A me sembrava estremamente chiara. Saluti.
in questa vita dove siamo tutti funzionari tecnici, la poesia è indispensabile per non impazzire.
Visto che lo vedo solo ora questo video, dati i tempi butto li una cit dal mio autore preferito “Io penso che siamo nel vicolo dei ratti, dove i morti hanno perso le loro ossa”
Non mi sono mai interessato alla poesia, ma devo ammettere che dopo questa cogitata ci sto facendo un pensiero! 😌
Noi attendiamo ancora la cogitata su Pasolini, argomento rimasto in sospeso dal video sui libri più odiati
Forse l'uso di sostanze psicoattive non è prerogativa degli artisti in genere ma dell'essere una o in genere. Siete un bel trio.
Non ho mai imparato ad apprezzare la poesia. Tranne Borges. Ma mi avete più aiutato voi con questo video che non tutta la scuola dell'obbligo.
Imparare a memoria le poesiuole è cosa che te le fa odiare.
Gabriele Salini forse si dà per scontato che il ragazzo sia geneticamente predisposto o necessitato ad imparare quella branca che il professore ha speso la vita a ricercare. non è un caso che quell'aspettativa nasconda spesso un'ossessione
@@TomtomWaits Splendido esempio di chiacchierone pavido, consapevole di non aver alcun contenuto da offrire ma troppo arrogante per ammetterlo!
La stragrande maggioranza sceglie l'anonimato? Ma certamente! La stragarande maggioranza (72%) ha un QI inferiore a 110 ed alcun contenuto originale da offrire. Dove sarebbe la notizia? Che tu ne fai parte? Ma questo quelli del fortunato 28% l'avevano gia' notato :-D
23:42 mi ricordo quando lesse qualcosa sul suo canale e ne parlò, Prof. È nella lista dei miei video preferiti, mi aveva commosso sul serio quella volta.
Buon inizio anno, la seguirò con piacere anche nel 2021 :)
Spero davvero che Mercadini vada a recuperarsi Ledda. Potrebbe anche uscirne un super video dei suoi.
Io resto in attesa della maratona con ubriachezza molesta e lettura di poesie, perché se salta fuori qualcosa di epico come la lettura di Pinocchio, sono già pronto a cartonizzarla come ho già fatto
Cosa hai fatto tu???!!!! 🤩🤩🤩
premetto: sono solo arrivato ad un terzo, ma BELLA CHIACCHIERATA! du fer mercadini boldrin, impagabile!!! ora lo guardo fino alla fine
-
con kierkegaard, penso che
il compito dell'artista é venire da una libera idea all'opera, per produrla, e da là, l'opera può riprodurre l'idea autonomamente
il compito complesso del critico d'arte é venire dall'opera all'idea prima, e dall'idea all'opera per verificarla
(forse, nel mezzo fra l'artista ed il critico d'arte, nel mezzo vi é la possibilità del godimento, eventualmente, che però é un'altra questione rispetto al "senso")
dice mercadini "la poesia é qualcosa il cui senso non risiede nel senso" ed io sono d'accordo, ma credo che questo é un fatto che vale per l'esistenza tutta, e l'arte ha solo la possibilità di rappresentarlo
l'antinomia tra mercadini e boldrin si dissolve notando come la sfera "personale" di cui parla boldrin fa riferimento ad un'area semantica che ha caratteristiche assimilabili a quelle cui fa riferimento più esplicitamente, paradossalmente, il linguaggio misticheggiante di mercadini
l'ipotesi che l'esistenza e la coscienza (qualunque ne sia la definizione) abbiano un fondamento algoritmico/fenomenico/matematico et similia, rimane un'ipotesi di cui lo scienziato non può dare ragione comprovata da evidenza
però lo so, potevo esprimermi meglio...
volete vedere un'ironia?
avevo appena finito di scrivere questo commento, in maniera più chiara e semplice, quando youtube ha crashato. avevo esplicitato a parole una mia spiegazione di arte e di critica d'arte, ed é andata perduta. ho dovuto ricostruire a memoria, a tentoni, quello che avevo pensato e scritto, in origine. ecco rappresentata tutta l'arte, con tutto il suo misticismo, per caso. non puoi spiegarlo a parole, di nuovo.
La Trinità
In effetti Mercadini con quel bel barbone può sembrare il padre, Rick ha un'aria giovanile, potrebbe passare per il figlio, ma Boldrin non ce lo vedo come spirito santo, magari se la prossima volta al suo posto viene Alessandro "Shy" Masala di Breaking Italy potrebbe essere lo spirito sardo
@@solojoe 😂😂😂
Chiacchierata stupenda!
Condivido al 100% il nazionalismo dei nomi di Boldrin. Non date nomi assurdi ai vostri figli, il nome è qualcosa di molto importante.
Ed io che volevo mettere il nome Friedrich
Io sto ancora aspettando la lettura completa di Pinocchio di questo mirabolante trio.
Niente da fare, a YT manca quella risata per battute buone come questa! Magari qualche sonetto del Baffo, ma tutto Collodi??
@@MicheleBoldrin peccato mi ero divertito un sacco ad ascoltare Giggin.... Ehm Pinocchio che non si voleva purgare🤣
sembra una barzelletta metafisica, che inizia con: un 'filosofo', un 'poeta' e un 'economista' disquisiscono dell'Umanità...
22:02 bellissima battuta, che esprime un concetto profondo
21:46 Boldrin sulle parafrasi
vorrei dire in difesa delle sostanze che probabilmente è vero che non svelano la verità ultima delle cose, ma sicuramente permettono di percepire la realtà in modi altrimenti inaccessibili. è solo un cambiamento di prospettiva della sensibilità, impossibile altrimenti, che ha il suo valore nell'unicità irripetibile di quella singola esperienza
Il sorriso di Rick quando parla Boldrin si parafrasa in "se.. senpai kun"
La poesia è trasgressione, non solo sul foglio
th-cam.com/video/FTobg1XgbIg/w-d-xo.html
Questo è il video di cui parla il prof, in cui legge le poesie del suo amico poeta.
Comunque Du Fer sembra un direttore d orchestra
🔥🔥🔥
Vi amo
quando arrivi alla fine del video 1:00:19
Non siamo qui a parlare di nomi, ma di cose e città.
Sulla razionalità nella produzione secondo me: nel mio piccolo suono uno strumento e spesso improvviso. Quando sono pervaso da forti emozioni, non c'è niente da fare, quello che viene fuori è più bello. La razionalità e lo studio, l'esperienza, servono certamente, la tecnica serve sempre in ogni ambito, ma l'emotività, la parte irrazionale, è quella che fa "rendere" ciò che tecnicamente è possibile. Non mi sorprende che sotto l'effetto di droghe o altre circostanze che abbassano il livello di razionalità vengano fuori le idee migliori in un contesto artistico, poi la tecnica serve per l'impostazione corretta. La tecnica deve essere assimilata, e diventa spesso un automatismo, ma è l'emotività che trasmette il messaggio, che comunica in qualche modo.
Io penso che l'emotività sia essa stessa il messaggio e il contenuto dell'opera. La ragione è il mezzo con cui si rende bello ciò che si dice. Senza un codice linguistico ed estetico a cui fare riferimento per creare, come si può produrre qualcosa di bello e di riconoscibile come tale?
Mi fa sfasciare come Michele sia sempre diretto nel dire la sua anche se vuol dire smontare male le opinioni altrui. Lo amo ma non vorrei mai che lo facesse con me, che paura, gelerei😂
roby non ti preoccupa si riesce a fa tutto
Bellezze❤️
Qua in Brasile Jéssica e Vladimir sono molto comune.
Anche in piemontese Michele si chiama Chele
Parlare di poesia e come parlare di musica
Durante, Dante. Giovanni, Vanni. Giuseppe, Beppe o Peppe. Salvatore, Salvo. Pietro, Piero. Bellissimi i nomi italiani, con relarivi diminuitivi. Ma se vuoi interagire con ambienti "foresti", culturalmente o in ambito lavorativo, è una benedizione se ti chiami Peter, Tony, Joe, John...
per me la poesia come le arti in se esplorano quel non detto della vita per il resto come lo faccia a chi importa andiamo tutti a casaccio
Signor Mercadini, lo sa che nel paese di mio padre, Force in provincia di Ascoli, c'è una leggenda tradizionale sulla creazione del forcese, che finisce con una bestemmia anch'essa? Un'altra sorpresa...
Top live
Mi piacerebbe un sacco sapere da Rick (sempre che legga i commenti) quali filosofi lui considera più dei poeti che dei filosofi veri e propri
Greeeeeveeeee
So che la poesia dovrebbe essere la massima espressione ,del pensiero umano ,in parole ma io nkn riesco a farmela pjacere.Non ce una poesia che non mi annoi in modo mortifero.
I tre moschettieri
Kafka sul divano: @
I 3 in versione cartone animato:
th-cam.com/video/QVXa4BsZOIg/w-d-xo.html
Io Spotify non lo pago ma se non potessi craccarlo lo pagherei solo per ascoltare il tuo podcast (:
Ti scaricassi la versione ufficiale scopriresti che i podcast sono perfettamente fruibili anche nella versione free
@@fedoactis addirittura tramite sito web, senza bisogno di scaricare schifezze sul computer (intese versioni non ufficiali)
Boldrin ama la poesia?!!? Mi ricordo che nel 1940 molti intellettuali snobbarono Fantasia di Disney, sostenendo che il cartone animato non poteva essere arte. Ecco, il Professor Boldrin ha un atteggiamento di questo tipo... Sorprendente, comunque.
Brutta roba il pregiudizio saccente, figliola ...
Qualcuno sa il nome della poesia citata da mercadini di cosby?
Ciao Marco!
La poesia si intitola "Lo sforzo" ed è tratta dalla raccolta "Balistica" di Billy Collins.
Ecco il testo:
C’è nessuno che voglia unirsi a me
nel lanciare alcuni sassi verso
quegli insegnanti che amano porre la domanda:
“Che cosa sta cercando di dire il poeta?”
come se Thomas Hardy e Emily Dickinson
si fossero sforzati ma alla fine avessero fallito:
disgraziati incapaci di parlare, che altro non erano,
con la penna in bocca a guardare fuori dalla finestra in attesa d’un idea.
Sì, sembra che Whitman, Amy Lowell
e tutti gli altri potessero solo tentare e fallire,
ma noi nella classe di Inglese della terza ora della prof Parker
qui al Liceo di Springfield ce la faremo
con l’aiuto di questi questionari di comprensione
a dire quel che il povero poeta non riusciva a dire,
e faremo tutto questo prima
dell’orgia dell’insalata di uova e tonno nota come pranzo.
Stasera, tuttavia, io sono quello che cerca
di dire che cosa significa questa assenza,
noi due che dormiamo e ci svegliamo sotto due diversi tetti.
L’immagine di questo vaso di fiori recisi,
non del nostro giardino, non aiuta.
E lo stesso vale per quel piatto singolo,
la lampada solitaria, e il tempo là fuori che preme il volto
contro queste finestre nuove, la pioggia leggera e il gelo del mattino.
E allora lascerò che sia la prof Parker,
che sta picchiettando con un gesso la lavagna,
e i suoi studenti - alcuni con la mano alzata,
altri trasandati con i loro cappellini portati a rovescio -
a capire quel che sto cercando di dire
su questo posto in cui mi trovo
e di farlo prima che suoni la campanella di mezzogiorno
e sia sguinzagliato il tornado di polpette di carne.
@@RobertoMercadini Non avevo capito neanche il nome dell’autore infatti. Grazie per la tua meravigliosa gentilezza, un caro saluto!
Chi vuole scrivere poesia oggi, deve per forza leggere Dante e Petrarca? Lo chiedo perché sono estremamente ignorante, scusate.
Rob, che ci dici di Murubutu?
Avrei voluto fargli la stessa domanda da diverso tempo, spero di avere una un suo parere prima o poi
@@emilianoontano2414 non hai idea di quanto mi piacerebbe anche solo sentirne due parole da Rick
Parlare di poesia tradotta non ha senso.
se la religione è l'oppio dei popoli, la poesia è il crack dei popoli.
Beh si però la religione ti fa pensare che l'oppio che ti spari sia cioccolata
@@lucabertoni7802 invece la filosofia è la marjuana
10:00
Mi dai il permesso di vomitare sulla barba di Mercadini?
Ciao Fiona! Avrei un interesse di tipo antropologico a capire il senso di questo tuo commento. Potresti illustrarmelo?
Grazie di cuore!
@@RobertoMercadini forse vuol dire che gli fa schifo. ?
@@giovannimascolo7245 Ma se così fosse, che senso avrebbe segnalare un minuto e un secondo esatto del video? Io ho la barba per l'intera durata della conversazione, che dura oltre un'ora. Non mi spunta all'improvviso in quel preciso momento. :-)
E cosa avrebbe, poi, la mia barba, di diverso da tutte le altre barbe del mondo e della storia? Cos'è che dovrebbe creare questa repulsione così unica e straordinaria?
Grazie per il tentativo, Giovanni, ma temo che la tua spiegazione non sia esauriente. :-)
@@RobertoMercadini ciao roberto, provo a rispondere al tuo dubbio, quando ho visto quel commento mi ha subito ricordato alcuni commenti che si trovano in alcune chat delle live di twitch(questi commenti funzionano bene solo in live)
il meccanismo è il seguente:
uno nella chat della live scrive una richiesta assurda rivolta allo streamer come "Mercadini spaccami le costole con un ramo di faggio"(ovvimaente questo è solo un esempio), lo streamer legge il commento perchè sorpreso dalla stranezza della richiesta(nell'esempio che ti ho fatto infatti il ramo di faggio non è un semplice orpello alla frase ma è la condizione che fa emergere la frase tra le altre nella chat e le conferisce la sua bizzaria) e molti altri utenti allora cercano anche questi per farsi notare, per strappare una risata, di formulare richieste assurde:
"ti posso solletticare l'ottavo osso della colonna vertebrale?"
come puoi notare dagli esempi che ti ho fatto molte richieste hanno al centro ho un'azione che lo streamer deve fare o viceversa un'azione che l'utente "vorebbe" fare allo streamer.
io penso che all'interno del commento a te diretto l'elemento paragonabile al "ramo di faggio" o "all'ottava vertebra" sia il minutaggio che si unisce alla richiesta
non penso che l'utente abbia riprodotto in un commento di youtube un'affermazione da " chat di twitch" volontariamente ma che magari si sia trovato a guardare il video e gli sia venuto naturale scrivere questo commento
(c'è un'alta probabilità che la mia interpretazione da spicologia spicciola sia solo una mia fantasia ma volevo comunque esporla)
@@gabrielemoscato4757 Grazie della risposta, Gabriele! Sì tratterebbe, insomma, di un nonsense, una frase deliberatamente demenziale. Non conoscevo l'usanza di scrivere richieste assurde allo streamer. Questo inserirebbe la frase in un contesto preciso, con cui è coerente. Mi sembra un'ipotesi plausibile.
Vi siete accorti che avete citato esclusivamente autori? E le autrici?
Scusa se mi permetto, ma non capisco per quale motivo questa mancanza da te enunciata sia un problema. Penso che non avranno neanche pensato al sesso degli autori citati, tanto più alle grandi opere che hanno composto.
@@smf1gamer318 Ci mancherebbe che non ti permettessi! Il confronto è indispensabile a sviluppare sé stessi e il proprio pensiero quindi permettiti pure anzi, il tuo intervento mi dà l'occasione per argomentare e per mettere in discussione la mia riflessione!
Credo che nel loro campionario culturale, a livello letterario e filosofico, ci siano perlopiù opere realizzate da autori 'maschili'. Questo è storicamente comprensibile. Mi sarebbe però piaciuto avessero trattato l'argomento, magari _en passant_ , nel momento in cui avessero citato l'opera di un'autrice. Immagino Rick dire:
"Ragazzi, avete notato che è la prima opera scritta da una donna che citiamo?" E da lì si sarebbe aperta una discussione, magari anche minima, ma certamente istruttiva. Tutto qui.
Grazie per il tuo commento :)