chiarissimo e precisissimo... grazie. Pazienza se i risultati non sono univoci... come diceva un mio professore di matematica: anche lo zero è un risultato!!
Ciao Angelo, bel video come sempre. Per quanto riguarda la questione del pre riscaldare l'acqua in caldaia, io da quando ho iniziato a giocare con la moka ho sempre messo l'acqua intorno ai 95 gradi, tuttavia, parlando con Simone Previati (che in fase di acquisto della pump my moka è stato super gentilissimo nel darmi un sacco di consigli e nozioni sia sulla moka che sul caffè in generale... anche perchè come ben sai io quando si parla di caffè faccio 20mila domandexD) mi ha spiegato che per quanto riguarda la temepratura dell'acqua da mettere in caldaia un pre riscaldo alto ti permette di ridurre drasticamente il tempo di permanenza della moka sulla fonte di calore, e quindi evitare che il receiver diventi troppo bollente, evitando di bruciare le prima gocce di caffè che fuoriescono dal "camino"della moka quando inizia l'erogazione del caffè. Di contro questo comporta che pre riscaldando tanto l'acqua da mettere in caldaia si va a perdere la pressione che si genera per espansione dell'acqua a seguito dell'aumento di temperatura (che in questo caso non avviene nella caldaia come quando la metti a temperatura ambiente o a più bassa temperatura, ma si genera li dove sei andato a riscaldare l'acqua). Ora, dato che nella moka la pressione per poter far avvenire il processo è data da due contributi, l'espansione dell'acqua e la generazione di vapore, avendo messo acqua già ad altissima temperatura è vero che il processo sarà più rapido e il receiver non brucerà le prime gocce di caffè ma si rischia di avere un TDS maggiore (con l'accentuazione di note amare) perchè si avrà un contributo di pressione superiore dalla generazione di vapore e questo porta a degli aumenti esponenziali (e non controllabili) della temperatura in caldaia. Quindi lui consigliava di pre riscaldare l'acqua sui 50-60 gradi, cosi da contenere comunque la temeperatura a cui si porta il receiver ma evitando il problema sui contributi di pressione suddetto. Inoltre, da quel che mi diceva, si riesce a dare anche più linearità alla crescita della temperatura. In aggiunta, per esser certi di non avere temperature alta sul receiver e bruciare le prime goccie di caffè si può fare un bypass di acqua, a temeperatura ambiente e da mettere subito dopo che si è messa la moka sulla fonte di calore, di un 10-20 grammi (ovviamente questo va conteggiato al fine di rispettare il ratio, quindi se faccio un bypass di 10 gr di acqua nel receiver in caldaia ne avrò versati 10 in meno). Spero di aver portato un contributo utile a tutti! :D
Bel commento, sono d'accordo con te nel dire che Angelo è sempre una forza, però devo dire che la questione dei 50-60 gradi deve essere accompagnata da una piccola parentesi, ossia proprio l'acqua che andiamo ad utilizzare, il rilascio di carbonati che si genera a quella temperatura è ancora troppo basso, ho notato che portando un'acqua con una durezza abbastanza bassa, circa 4 gradi francesi, a ebollizione, riesco ad evitare lo sgradevole amaro dato proprio dai bicarbonati che hanno il tempo di depositarsi lasciando l'acqua a raffreddare fino ai 70 gradi, questo significa che si può lasciar raffreddare ancora l'acqua fino a raggiungere i 50-60 di cui parlavi prima, ma per mantenere più intatti gli aromi, ma soprattutto i sapori del caffè, sarebbe preferibile evitare di portarsi dietro quelle sostanze dell' acqua che lo muterebbero in qualcosa di non così tanto piacevole. Detto questo, come ti trovi con pump my moka? La trovo un'idea semplice e geniale per controllare un'estrazione così affascinante e tradizionale per noi italiani, vorrei avere qualche feedback. Ciao Angelo, alla grande come sempre! Bello il Pietro rosa, è proprio figo
@@vitocarrieri170 in teoria non hai bisogno di portare l'acqua a ebollizione e poi farla raffreddare a 50-60 gradi per poi versarla in caldaia. Basta un bollitore con controllo della temperatura ed il problema è risolto, evitando il discorso che dici del deposito di bicarbonati durante il raffreddamento dell'acqua. Per quanto riguarda l'acqua, invece, io sono sicuramente d'accordo nell'utilizzare acque con basso residuo fisso ma neanche troppo basso perchè rischi di avere poca forza di estrazione. Soprattutto nel mio caso che uso ormai solamente specialty a tostatura chiara ho bisogno che l'acqua garantisca un certo potere estrattivo, altrimenti puoi stare ad aggiustare tutti i particolari che vuoi ma non riesci ad ottenere una tazza complessa che ti aspetteresti da quei caffè (aggiungo che alle volte non è detto che l'assenza totale di amaro sia corretta, in alcuni caffè si in altri potrebbe essere parte del caffè stesso). Io per la moka mi trovo bene con la levissima. Mentre per il filtro uso una miscela di due acque, 80-90% levissima e 10-20% mangiatorella (che mi bilancia il ph della levissima). Per quanto riguarda la pump my moka mi è arrivata venerdì ma non sono ancora riuscito a provarla, sperò nei prossimi giorni o al massimo il weekend entrante :). Ma penso sarà un gran figata anche perchè potendo controllare il flow e quindi il tempo di estrazione puoi veramente fare una miriade di prove. P.S. Angelo, come ti trovi con il Pietro? Confrontino con il comandante? :)
@@gabrielenardelli3300 chiaramente il raffreddamento è per passare il tempo mentre si depositano, poi a me piace un sacco regalarmi quei minuti di attesa, diciamo che diventa il tipico rituale che non mi dispiace. Comunque fammi sapere quando provi la pump perché sono davvero curioso
Ciao Super Gabri ma certo come no, quello che ti ha detto Simone è giusto per oltre 10 anni ho usato questa tecnica, lo feci vedere in un vecchio video, io il by pass lo facevo con un cubettino di ghiaccio fatto di caffè, ho provato anche così, cmq il ragionamento è giusto ma io credo sempre che il caffè purtroppo non può essere matematico, dipende tantissimo tutto quello che stai dicendo dal tipo di caffè e dal tipo di tostatura applicata non solo il grado in questo caso ma dalla tecnica stessa di applicazione di calore .... io ero convinto nel video che avesse vinto la temperatura centrale, non a caso avevo scelto quella temp ma purtroppo poi in assaggio non è andata così....detto questo ragazzi rispondo anche a Vito, il bello dello sperimentare è proprio questo secondo me complimenti a voi è tutti gli esperimenti che state conducendo !!!!!!!!!!!!!
Ottimo video. La mia teoria è che con le miscele chiare, se sì parte con l'acqua fredda, i grani vengono riscaldati più a lungo (attraverso conduzione) che quindi da il sapore più amaro. Le miscele scure sono meno affetti da questo fenomeno. Al contrario anzi, le miscele scure beneficiano dell'estrazione prolungata che risulta dal cominciare con acqua fredda. L'unica cosa che non so è la rata di riscaldamento (a me diconosempre di usare fiamma bassa) che hai usato nel tuo esperimento. Magari varebbe la pena ripetere con questo variabile aggiunto.
Ciao Davide , bella osservazione sulla fiamma,. ti dirò è stata gia provata questa cosa, con risultati non troppo distanti, per la tostatura chiara con acqua fredda ci sta ma in caffè troppo freschi potrebbe aiutare ad abbassare l'acidità un tempo di contatto più lungo non so se mi spiego, cmq ottime osservazioni il caffè e bellissimo per questo mondo di variabili
Grazie Angelo! Video incredibilmente utilissimo! Non mi spiego però allora perché la moka della Bialetti specifica per induzione abbia una base enorme e il filtro ha invece un beccuccio cortissimo, creando così uno spazio vuoto sotto enorme... per questo mi rimane un sacco di acqua, e non solo, questo mi fa dubitare sulla corretta quantità di acqua quindi che devo inserire. Anche se la faccio sempre per una persona (lo bevo solo io in casa) conviene a questo punto riempire sempre l'acqua al massimo (almeno fino al filtro) ed usare, quindi far fuoriuscire, dalla moka solo quella che mi serve??!!
Perdonami ma non ho capito il tuo ragionamento, comunque sappi che far fuoriuscire tutta l acqua dal collettore è importantissimo sopratutto in base al tipo di caffè che usi, tostati chiari hanno bisogno di tanta acqua
@@angelosegoniDetectivedelcaffe ciao Angelo, provo a farla più semplice: visto che il caffè è solo per me (quindi una tazza ristretto) nella moka Bialetti induzione metto 200 ml di acqua e 20 gr di caffè macinato (al momento uso: il lavazza crema e gusto, il lavazza decaffeinato, il Vergano granaroma e il Vergano Bio/organic 100% arabica) a circa metà estrazione tolgo la macchinata dalla piano, il caffè che ne è uscito è nettamente maggiore rispetto a quella tazzina che prendo... le domande quindi sono: 1) devo comunque farlo uscire a poco prima della erogazione vulcanica anche se bevo solo io una sola tazzina, o devo fermarlo il giusto per quanto ne bevo? 2) dal punto precedente scaturisce quindi una seconda domanda, se devo fare il caffè solo per me (una tazzina) allora conviene mettere meno acqua? 3) Se anche mettessi più acqua, come consigli per i tostati chiari, la quantità di caffè che metto (e che prevede la macchinetta) restano sempre di 20 gr (circa)? 4) Se mettessi più acqua dei 200 ml devo sempre interrompere l'estrazione a prima del momento vulcanico? (anche - ripeto - ne prendo una sola piccola tazzina)? 5) a prescindere da quanta acqua metto, resterà sempre acqua sul fondo per via dello spazio tra contenitore del acqua e il beccuccio del filtro, giusto?! Più tutta quella che ne avanza da quando fermo l'estrazione (ancora non ho ben capito quando...).
Io acquisto da una piccola torrefazione di zona dell'arabica in grani ma tostata scura. Ho chiesto se potessero fare una tostatura chiara ma ho ricevuto un diniego. Ho quindi provato sia con acqua a temperatura ambiente che quasi bollente non riscontrando differenze apprezzabili se non 1 minuto in meno dallo sgorgare del caffè. Per lo sporco in caldaia a fine erogazione ho risolto con i filtri in carta, uno sotto e uno sopra cosi non devo smontare i filtri per pulirli internamente
Complimenti, fai sempre dei bei video. Mi sto approcciando a al tema del buon caffè da poco, sono totalmente ignorante in materia, di conseguenza cerco informazioni oltre che in rete anche su video qui su youtube. In un video di Chimica Quotidiana "Come preparare un ottimo caffè scientifico, spiegato dal chimico" veniva mostrato con un termometro che partendo da acqua fredda la temperatura dell'acqua in uscita dalla moka si aggira intorno ai 60°- 62° e che si deve evitare la fase vulcanica della moka perché la temperatura dell'acqua troppo calda estrare aromi indesiderati. Da quel video ho dedotto che mettere nella moka acqua calda non ha molto senso, anzi risulta controproducente. Che ne pensi tu?
Ciao e grazie mille, un mondo meraviglioso quello del caffè, spero continuerai ad appassionarti, io penso ciò che dico nel video, dipende molto dal tipo di caffè che utilizzi... giustissimo evitare la fase vulcanica, acqua calda va messa preferibilmente con caffè specialty e tostati chiari... tu cosa bevi solitamente ?
@@angelosegoniDetectivedelcaffe Grazie della risposta. Quello del caffè è sicuramente un mondo sorprendentemente poco conosciuto dagli italiani (me compreso) pur essendo nelle case di quasi tutti quotidianamente. Sto provando diverse miscele per trovare quella che mi piace di più. Ad oggi ho in casa una miscela in grani di un bar-torrefazione che si trova in zona Dergano a Milano, buona ma non mi soddisfa al 100%. Ho comprato anche la miscela San Fedele di Lavazza, fatta espresso al bar è spettacolare in moka meno, ma pur sempre molto buona. Da ultimo ho provato (espresso ma non in moka) anche il Jacobs Kronung sempre in grani, l'ho trovato molto interessante.
@@angelosegoniDetectivedelcaffepurtroppo scura stessa miscela. so cercando disperatamente miscele per moka e per filtro tostate chiare o comunque non troppo scure.
@@angelosegoniDetectivedelcaffeciao Angelo anche io vorrei acquistare del caffè tostato chiaro .. in questo caso basta usare l'acqua temperatura ambiente giusto?
Sempre molto chiaro e capace il nostro Angelo
Grazie mille amico mio
chiarissimo e precisissimo... grazie. Pazienza se i risultati non sono univoci... come diceva un mio professore di matematica: anche lo zero è un risultato!!
Bellissima frase e anche molto giusta!!!!!!!!!!
Video super tecnico e chiaro.
Grazie mille Alessandro
Ciao Angelo, bel video come sempre.
Per quanto riguarda la questione del pre riscaldare l'acqua in caldaia, io da quando ho iniziato a giocare con la moka ho sempre messo l'acqua intorno ai 95 gradi, tuttavia, parlando con Simone Previati (che in fase di acquisto della pump my moka è stato super gentilissimo nel darmi un sacco di consigli e nozioni sia sulla moka che sul caffè in generale... anche perchè come ben sai io quando si parla di caffè faccio 20mila domandexD) mi ha spiegato che per quanto riguarda la temepratura dell'acqua da mettere in caldaia un pre riscaldo alto ti permette di ridurre drasticamente il tempo di permanenza della moka sulla fonte di calore, e quindi evitare che il receiver diventi troppo bollente, evitando di bruciare le prima gocce di caffè che fuoriescono dal "camino"della moka quando inizia l'erogazione del caffè.
Di contro questo comporta che pre riscaldando tanto l'acqua da mettere in caldaia si va a perdere la pressione che si genera per espansione dell'acqua a seguito dell'aumento di temperatura (che in questo caso non avviene nella caldaia come quando la metti a temperatura ambiente o a più bassa temperatura, ma si genera li dove sei andato a riscaldare l'acqua). Ora, dato che nella moka la pressione per poter far avvenire il processo è data da due contributi, l'espansione dell'acqua e la generazione di vapore, avendo messo acqua già ad altissima temperatura è vero che il processo sarà più rapido e il receiver non brucerà le prime gocce di caffè ma si rischia di avere un TDS maggiore (con l'accentuazione di note amare) perchè si avrà un contributo di pressione superiore dalla generazione di vapore e questo porta a degli aumenti esponenziali (e non controllabili) della temperatura in caldaia. Quindi lui consigliava di pre riscaldare l'acqua sui 50-60 gradi, cosi da contenere comunque la temeperatura a cui si porta il receiver ma evitando il problema sui contributi di pressione suddetto. Inoltre, da quel che mi diceva, si riesce a dare anche più linearità alla crescita della temperatura. In aggiunta, per esser certi di non avere temperature alta sul receiver e bruciare le prime goccie di caffè si può fare un bypass di acqua, a temeperatura ambiente e da mettere subito dopo che si è messa la moka sulla fonte di calore, di un 10-20 grammi (ovviamente questo va conteggiato al fine di rispettare il ratio, quindi se faccio un bypass di 10 gr di acqua nel receiver in caldaia ne avrò versati 10 in meno).
Spero di aver portato un contributo utile a tutti! :D
Bel commento, sono d'accordo con te nel dire che Angelo è sempre una forza, però devo dire che la questione dei 50-60 gradi deve essere accompagnata da una piccola parentesi, ossia proprio l'acqua che andiamo ad utilizzare, il rilascio di carbonati che si genera a quella temperatura è ancora troppo basso, ho notato che portando un'acqua con una durezza abbastanza bassa, circa 4 gradi francesi, a ebollizione, riesco ad evitare lo sgradevole amaro dato proprio dai bicarbonati che hanno il tempo di depositarsi lasciando l'acqua a raffreddare fino ai 70 gradi, questo significa che si può lasciar raffreddare ancora l'acqua fino a raggiungere i 50-60 di cui parlavi prima, ma per mantenere più intatti gli aromi, ma soprattutto i sapori del caffè, sarebbe preferibile evitare di portarsi dietro quelle sostanze dell' acqua che lo muterebbero in qualcosa di non così tanto piacevole. Detto questo, come ti trovi con pump my moka? La trovo un'idea semplice e geniale per controllare un'estrazione così affascinante e tradizionale per noi italiani, vorrei avere qualche feedback.
Ciao Angelo, alla grande come sempre! Bello il Pietro rosa, è proprio figo
@@vitocarrieri170 in teoria non hai bisogno di portare l'acqua a ebollizione e poi farla raffreddare a 50-60 gradi per poi versarla in caldaia. Basta un bollitore con controllo della temperatura ed il problema è risolto, evitando il discorso che dici del deposito di bicarbonati durante il raffreddamento dell'acqua. Per quanto riguarda l'acqua, invece, io sono sicuramente d'accordo nell'utilizzare acque con basso residuo fisso ma neanche troppo basso perchè rischi di avere poca forza di estrazione. Soprattutto nel mio caso che uso ormai solamente specialty a tostatura chiara ho bisogno che l'acqua garantisca un certo potere estrattivo, altrimenti puoi stare ad aggiustare tutti i particolari che vuoi ma non riesci ad ottenere una tazza complessa che ti aspetteresti da quei caffè (aggiungo che alle volte non è detto che l'assenza totale di amaro sia corretta, in alcuni caffè si in altri potrebbe essere parte del caffè stesso). Io per la moka mi trovo bene con la levissima. Mentre per il filtro uso una miscela di due acque, 80-90% levissima e 10-20% mangiatorella (che mi bilancia il ph della levissima).
Per quanto riguarda la pump my moka mi è arrivata venerdì ma non sono ancora riuscito a provarla, sperò nei prossimi giorni o al massimo il weekend entrante :). Ma penso sarà un gran figata anche perchè potendo controllare il flow e quindi il tempo di estrazione puoi veramente fare una miriade di prove.
P.S.
Angelo, come ti trovi con il Pietro? Confrontino con il comandante? :)
@@gabrielenardelli3300 chiaramente il raffreddamento è per passare il tempo mentre si depositano, poi a me piace un sacco regalarmi quei minuti di attesa, diciamo che diventa il tipico rituale che non mi dispiace. Comunque fammi sapere quando provi la pump perché sono davvero curioso
@@vitocarrieri170 Certo! :)
Ciao Super Gabri ma certo come no, quello che ti ha detto Simone è giusto per oltre 10 anni ho usato questa tecnica, lo feci vedere in un vecchio video, io il by pass lo facevo con un cubettino di ghiaccio fatto di caffè, ho provato anche così, cmq il ragionamento è giusto ma io credo sempre che il caffè purtroppo non può essere matematico, dipende tantissimo tutto quello che stai dicendo dal tipo di caffè e dal tipo di tostatura applicata non solo il grado in questo caso ma dalla tecnica stessa di applicazione di calore .... io ero convinto nel video che avesse vinto la temperatura centrale, non a caso avevo scelto quella temp ma purtroppo poi in assaggio non è andata così....detto questo ragazzi rispondo anche a Vito, il bello dello sperimentare è proprio questo secondo me complimenti a voi è tutti gli esperimenti che state conducendo !!!!!!!!!!!!!
Ciao Angelo grazie per il video.. non ho capito bene come fare a evitare la fase vulcanica, mi potresti spiegare meglio. Grazie
Ciao Rocco dovresti semplicemente spegnere la moka appena supera di poco la metà della tua Moka ( dipende comunque dalla grandezza che usi)
@@angelosegoniDetectivedelcaffe in questo caso mi esce meno caffè giusto..
Ottimo video. La mia teoria è che con le miscele chiare, se sì parte con l'acqua fredda, i grani vengono riscaldati più a lungo (attraverso conduzione) che quindi da il sapore più amaro.
Le miscele scure sono meno affetti da questo fenomeno. Al contrario anzi, le miscele scure beneficiano dell'estrazione prolungata che risulta dal cominciare con acqua fredda.
L'unica cosa che non so è la rata di riscaldamento (a me diconosempre di usare fiamma bassa) che hai usato nel tuo esperimento. Magari varebbe la pena ripetere con questo variabile aggiunto.
Ciao Davide , bella osservazione sulla fiamma,. ti dirò è stata gia provata questa cosa, con risultati non troppo distanti, per la tostatura chiara con acqua fredda ci sta ma in caffè troppo freschi potrebbe aiutare ad abbassare l'acidità un tempo di contatto più lungo non so se mi spiego, cmq ottime osservazioni il caffè e bellissimo per questo mondo di variabili
Grazie Angelo! Video incredibilmente utilissimo! Non mi spiego però allora perché la moka della Bialetti specifica per induzione abbia una base enorme e il filtro ha invece un beccuccio cortissimo, creando così uno spazio vuoto sotto enorme... per questo mi rimane un sacco di acqua, e non solo, questo mi fa dubitare sulla corretta quantità di acqua quindi che devo inserire. Anche se la faccio sempre per una persona (lo bevo solo io in casa) conviene a questo punto riempire sempre l'acqua al massimo (almeno fino al filtro) ed usare, quindi far fuoriuscire, dalla moka solo quella che mi serve??!!
Perdonami ma non ho capito il tuo ragionamento, comunque sappi che far fuoriuscire tutta l acqua dal collettore è importantissimo sopratutto in base al tipo di caffè che usi, tostati chiari hanno bisogno di tanta acqua
@@angelosegoniDetectivedelcaffe ciao Angelo, provo a farla più semplice: visto che il caffè è solo per me (quindi una tazza ristretto) nella moka Bialetti induzione metto 200 ml di acqua e 20 gr di caffè macinato (al momento uso: il lavazza crema e gusto, il lavazza decaffeinato, il Vergano granaroma e il Vergano Bio/organic 100% arabica) a circa metà estrazione tolgo la macchinata dalla piano, il caffè che ne è uscito è nettamente maggiore rispetto a quella tazzina che prendo... le domande quindi sono:
1) devo comunque farlo uscire a poco prima della erogazione vulcanica anche se bevo solo io una sola tazzina, o devo fermarlo il giusto per quanto ne bevo?
2) dal punto precedente scaturisce quindi una seconda domanda, se devo fare il caffè solo per me (una tazzina) allora conviene mettere meno acqua?
3) Se anche mettessi più acqua, come consigli per i tostati chiari, la quantità di caffè che metto (e che prevede la macchinetta) restano sempre di 20 gr (circa)?
4) Se mettessi più acqua dei 200 ml devo sempre interrompere l'estrazione a prima del momento vulcanico? (anche - ripeto - ne prendo una sola piccola tazzina)?
5) a prescindere da quanta acqua metto, resterà sempre acqua sul fondo per via dello spazio tra contenitore del acqua e il beccuccio del filtro, giusto?! Più tutta quella che ne avanza da quando fermo l'estrazione (ancora non ho ben capito quando...).
Io acquisto da una piccola torrefazione di zona dell'arabica in grani ma tostata scura. Ho chiesto se potessero fare una tostatura chiara ma ho ricevuto un diniego.
Ho quindi provato sia con acqua a temperatura ambiente che quasi bollente non riscontrando differenze apprezzabili se non 1 minuto in meno dallo sgorgare del caffè.
Per lo sporco in caldaia a fine erogazione ho risolto con i filtri in carta, uno sotto e uno sopra cosi non devo smontare i filtri per pulirli internamente
tutte ottime soluzioni, domanda ma hai un macinino ?
@@angelosegoniDetectivedelcaffe certo che si, manuale con più di 60 regolazioni
Complimenti, fai sempre dei bei video. Mi sto approcciando a al tema del buon caffè da poco, sono totalmente ignorante in materia, di conseguenza cerco informazioni oltre che in rete anche su video qui su youtube. In un video di Chimica Quotidiana "Come preparare un ottimo caffè scientifico, spiegato dal chimico" veniva mostrato con un termometro che partendo da acqua fredda la temperatura dell'acqua in uscita dalla moka si aggira intorno ai 60°- 62° e che si deve evitare la fase vulcanica della moka perché la temperatura dell'acqua troppo calda estrare aromi indesiderati. Da quel video ho dedotto che mettere nella moka acqua calda non ha molto senso, anzi risulta controproducente. Che ne pensi tu?
Ciao e grazie mille, un mondo meraviglioso quello del caffè, spero continuerai ad appassionarti, io penso ciò che dico nel video, dipende molto dal tipo di caffè che utilizzi... giustissimo evitare la fase vulcanica, acqua calda va messa preferibilmente con caffè specialty e tostati chiari... tu cosa bevi solitamente ?
@@angelosegoniDetectivedelcaffe Grazie della risposta. Quello del caffè è sicuramente un mondo sorprendentemente poco conosciuto dagli italiani (me compreso) pur essendo nelle case di quasi tutti quotidianamente. Sto provando diverse miscele per trovare quella che mi piace di più. Ad oggi ho in casa una miscela in grani di un bar-torrefazione che si trova in zona Dergano a Milano, buona ma non mi soddisfa al 100%.
Ho comprato anche la miscela San Fedele di Lavazza, fatta espresso al bar è spettacolare in moka meno, ma pur sempre molto buona.
Da ultimo ho provato (espresso ma non in moka) anche il Jacobs Kronung sempre in grani, l'ho trovato molto interessante.
bravissimo🚀
Grazie mille !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Io ho notato che usando acqua calda viene un po’ meno amaro
Ma certo ma con che tostata ? scura o chiara ?
@@angelosegoniDetectivedelcaffepurtroppo scura stessa miscela. so cercando disperatamente miscele per moka e per filtro tostate chiare o comunque non troppo scure.
@@little-wings-Mirko ciao Guarda se ti va scrivimi su IG che ti mando qualche sito dove puoi prendere dei caffè tostati chiari
@@angelosegoniDetectivedelcaffe ciao sei davvero motlo gentiel, non utilizzo IG se vuoi e ti va possiamo via mail.
@@angelosegoniDetectivedelcaffeciao Angelo anche io vorrei acquistare del caffè tostato chiaro .. in questo caso basta usare l'acqua temperatura ambiente giusto?