Salvatore Natoli: "Nietzsche: i millenni plebei e l'avvenire della vita"
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- เผยแพร่เมื่อ 12 พ.ย. 2019
- 7° incontro del ciclo
LA FILOSOFIA E LE METAMORFOSI DELL'ESSERE
a cura di Fulvio Papi
I filosofi della rivoluzione francese ci hanno trasmesso un'idea universale di uomo con i suoi diritti sociali. È un'eredità che è stata combattuta per oltre cento anni da posizioni etiche, scientifiche, etnologiche, politiche, educative, razziste, ma che ora rinasce in nuove forme dopo le catastrofi dei totalitarismi del Novecento e l'attuale dominio planetario del mercato e della comunicazione. È l'eredità europea che può essere difesa per contrastare la crisi planetaria.
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Bravissimo
A questa donna, non inquadrata, che ha fatto la prima domanda, illudendosi fosse ben posta e intelligente, conclusa la quale ha affermato che Nietzsche le fa pena, risponderò senza entrare nel dettaglio e ritenendo bastante questo: Nessun filosofia, tantomeno quella nietzschiana ha una funzione consolatoria, quello compete alla religione, quindi, le sue perplessità non sono ragioni ma chiodi piantati sulla bara della ragione. Alle volte il silenzio lascia aperto il dubbio, che cioè gli altri possano ritenerci intelligenti o sciocchi; quando invece decidiamo di parlare ci sveliamo e, nel suo caso, avrei auspicato il silenzio, nel suo esclusivo interesse.
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Neanche la religione ha una funzione consolatoria, tranne nella sua versione popolaresca. Il dubbio e l'inquietudine sono il sale della religione: Sant'Agostino diceva _dubito ergo sum_ , Giovanni della Croce scriveva _La notte oscura_ , l'inquietudine e l'angoscia di Kierkegaard è ben risaputa.
La signora ha inteso Nietzsche solo fino a un certo punto, dopodiché si arena. Lei ha una concezione del senso come di ciò che impronta la vita di ricchezza e valore, ma Nietzsche sosteneva il contrario, cioè che il senso, e la sua indefessa ricerca, avvelenano la vita. Bisogna quindi - ed è il punto in cui la signora si arena - imparare, secondo Nietzsche, a vivere pienamente senza un senso, accettare l'esistenza così com'è senza mete teleologiche. La signora concepisce l'assenza di senso come causa di disperazione, invece Nietzsche cerca di insegnare il contrario, a concepirla come opportunità di una vita più vera. E' il motivo per cui Nietzsche, dopo averlo amato, iniziò a rifiutare Leopardi, comunque comprendendolo malamente (ma non è un'accusa, poiché all'epoca era difficile conoscere bene un autore straniero, tanto più che ancora non era stato neanche pubblicato lo Zibaldone).
Una che parla di giustizia riferendosi alla filosofia di Nietzsche, si è già qualificata. Essere ridicoli e non rendersene conto.
Non vale la pena infierire
Ottimo
Grazie master
Suggeriamo questa bella intervista a Salvatore Natoli 👇🏻🛎🙏🏻
th-cam.com/video/ot3gc-N9bdM/w-d-xo.html
Quello che Nietzsche non vede è quello che tu non puoi vedere se già non è tuo
Se un tu non esiste perché esiste secondo Nietzsche solo una volontà di potenza tale volontà non solo si autodetermina, ma anche si autoregola, quindi il tu in questo contesto, ed in questa concezione dell' esistenza, che io non condivido, non è compreso, come del resto non è compreso neppure un noi, e nessuna politica, società, o economia gli tiene testa, o seguito di indipendenza...! Saluti PM
mamma mia che pesantezza d'uomo che è Notoli
Visto che volete proprio utilizzare parole greche, pronunciatele bene. Si dice agòn, non àgon !!!