Ho ritrovato il pensiero di un tempo, la mia generazione errante alla ricerca del nuovo e del diverso. Ah, insensatez...! Quanto doveva essere bello il mondo di Severino.
Devo però dire, e mi spiace non poterlo dire a Natoli, che non è vero che Severino è "venuto a compromesso col mondo" mitigando la sua espressione iniziale "la Verità dice" in "nei miei libri precedenti si dice". In realtà, ovviamente, a volte dice "nei miei libri precedenti si dice", ma ciò non vuol dire che dismetta l'altro atteggiamento. Al posto di "Verità" dice "Destino" /"Destino della necessità" /"Destino della Verità". E rimane profeta ispirato - arrivando a dire varie volte che non è l'autore dei suoi libri ma solo coluo a cui il Destino si va rivelando.
Ogni volta che sento parlare C. Sini di E. Severino ho come l'impressione, crescente, che della "sua" teoresi non ci abbia capito un'acca, che prenda sempre più fischi per fiaschi. Del resto, che lo stesso Heidegger avesse in conto (l'allora giovane) Severino, come ormai è appurato senza dubbi, già la dice lunga di per sé... Profonda invece la sintesi di S. Natoli, ma tra l'essere professori di filosofia ed essere filosofi c'è un oceano. Credo che questo video ne sia una dimostrazione lampante.
Mauro Rossi, leggo con una certa frequenza suoi commenti nelle discussioni sull'opera di Emanuele Severino. Posso chiederle quale tipo di qualificazione accademica lei possiede e di che cosa si occupa? La ringrazio.
Invece trovo l'intervento del prof. Sini illuminante ed esaustivo nella sua sinteticitá. Del resto che condividano poco o nulla della filosofia di Severino lo hanno dichiarato entrambi. E forse è questo che ti dà fastidio.
Molto pregevole la sintesi di Natoli e anche le risposte date come se avesse risposto Severino. Ha lasciato sempre parlare lui senza intromettersi col suo pensiero....molto bello.
Un omaggio secondo me interessante a Emanuele Severino, considerando la natura non specialistica dell'occasione. Sini e Natoli sono due dei filosofi italiani più raffinati al momento e sostenere che non abbiano capito nulla di Severino mi pare offensivo e decisamente poco veritiero. Purtroppo noto dai commenti di alcune persone, che alcuni scambiano la discussione filosofica per una baruffa online, offendendo chi non la pensa come loro e mostrando una boria ed una presunzione inspiegabili. Internet ha sdoganato il commento atto a schernire, insultare e deridere gli avversari, facendo tramontare l'antica arte del dialogo. Severino, che dialogava con tutti senza perciò rinunciare al rigore, sarebbe stato il primo a condannare certi atteggiamenti.
Natoli e Sini 1 non sono filosofi 2 hanno capito poco o nulla di Severino!(uno continua dire che la filosofia del Severino é controvertibile, l'altro continua dire che non si trova d'accordo e in sintonia con Severino, eppure l'uno e l'altro non giustificano quello che dicono, non mostrano e non dimostrano in cosa consista questo disaccordo e questa controvertibilità, cioé non sono filosofi! ) 3 Dire questo non é offensivo 4 È lei che mostra una boria e una presunzione inspiegabili tanto è vero che ora molto furbamente ha modificato il commento, ma in quello iniziale ha scritto in tono borioso che la filosofia non si deve occupare di ció che è incontrovertibile e che la dimostrazione filosofica non poteva certo confrontarsi con la dimostrazione matematica. Ci dica lei di cosa si deve occupare! 5 È lei che schernisce, insulta e deride chi argomenta perché senza conoscermi aveva scritto, ma ora ha modificato, che io non avevo mai visto una dimostrazione matematica. E chi glielo aveva suggerito? Mi conosceva per caso? Non é questa presunzione? 5 dulcis in fundo il mio commento in cui le mostravo la dimostrazione matematica e quella severiniana più potente, con ció rispondendo alla sua boria e presunzione, commento molto dettagliato e che ho scritto a sua vantaggio non appare più.
@@lucianoanastasia4779 si calmi. Purtroppo nel commento precedente lei credeva di aver dimostrato qualcosa, ma non c'era riuscito. Ho cancellato quel commento non perché "furbo", ma perché non sopporto la maleducazione, maleducazione che lei mostra ad ogni piè sospinto. Non perda tempo a rispondere ulteriormente, perché tanto ai suoi commenti non risponderò più. Saluti.
Lo ha cancellato perché non ci ha capito niente! Ecco come fanno le persone presuntuose e boriose come lei, una volta che qualcuno dimostra qualcosa, ti dicono che non hai dimostrato niente, oppure cancellano i commenti. Ho capito perfettamente a quale categoria di persone lei appartiene. Del resto io sono molto calmo! Ha fatto male tante persone potevano capire la potenza della dimostrazione elenctica, molto più potente di quella matematica. Cordiali saluti.
@@lucianoanastasia4779 e riscrivila appena dopo, specificando che è rivolta a questa discussione, così metti in evidenza la tua dimostrazione senza poter essere silenziato da Lucafil33. Eh! 🤷♂️
Il professore Sini esordisce con il proposito esplicito di voler dare un senso a "questa e-normità, che tutte le cose sono eterne", ma poi malamente prosegue dicendo che "ovviamente questa proposizione é controvertibile come tutte le proposizioni della filosofia". Ovviamente? Ovviamente per chi? Per lui, forse! Per chi, dopo Severino e grazie a lui, argomenta e pensa con rigore, no di certo! Ció che é ovvio é invece la palese estraneità del suo pensiero al rigore dimostrativo! Semmai é controvertibile la frase che in filosofia tutte le proposizioni sono controvertibili. A conferma di ciò, basti notare il compiacimento malposto - tra chi fa "chiacchiere" come Sini e Natoli il rischio é alto - che la filosofia del Severino si riduca ad una sola affermazione, caduta la quale cade tutto il resto. Ora Sini crede evidentemente che a reggere quella “affermazione"(leggasi struttura originaria, opposizione universale del positivo e del negativo, differenza dei differenti, de-stino di tutte le cose... ) sia l'elenchos aristotelico, altrimenti non direbbe che la filosofia di Severino si riduce a quella di Aristotele. In altri termini egli crede che a reggere il tutto sia il principio di non contraddizione e la sua validità fatta valere per elenchos da Aristotele, per cui se cade Aristotele cade anche Severino. Ma lui come Natoli non si avvede che il principio di opposizione universale del positivo e del negativo non si regge sul principio di non contraddizione e sull'elencos aristotelico, ma regge e fonda il principio di non contraddizione e l'elenchos logico sintattico aristotelico.
@@utherdent7228 Signor dente di utero, ci conosciamo per caso? mi sono rivolto a lei per caso? allora cosa vuole? Se non sa che cosa dire e cosa rispondere ai commenti perché parla a vanvera come fanno i de-ficienti?
Risposta a"la verità è inconfessabile":"l'anima contribuisce al riscatto del mondo materiale riallacciandolo alla sua matrice spirituale"prof.Radice spiegando Plotino
Resta comunque inteso che Natoli e Sini sono degli ottimi studiosi, insigni professori, accademici di primo piano, ma ovviamente dopo Severino, i loro discorsi appaiono né più né meno che “ chiacchiere".
Conosco poco il pensiero di Natoli e quindi non mi esprimo, ma conosco un pochino quello di Sini, e ridurlo a mero studioso di filosofia e non riconoscerne una originalità di pensiero mi appare molto ingeneroso. Certo, il pensiero di Sini difficilmente si può ricavare da un conferenza commemorativa come questa.
A me sembra che Severino abbia tanti meriti in filosofia. Un filosofo eccezionale. Ma quando vedo che molti commentatori disprezzano o sminuiscano altri filosofi che avanzano alcune criticita' del pensiero di Severino, non mi sembra "razionale" non mi sembra l'atteggiamento proprio di chi vuole fare filosofia. Non facciamo di Severino un "mito". Ancora piu' lontano e' l'atteggiamento da tifoseria da stadio, con segiuto di insulti e sfotto'. No la filosofia non e' questo!!! Impariamo dai medievali con il metodo della disputa. Tornando a Severino, mi viene da chiedermi se la verita' di cui Severino dice che e' presente nei suoi scritti, si impone come evidenza da se stessa, deve essere evidente per tutti. D'accordo , arrivare all'incontrovertibile non e' semplice e da tutti comprensibile. Dunque solo alcuni possono conoscere la verita'? .....
Fatto sta che Severino è davvero un gigante e ancora nessuno l- ha superato nel ha tesi confutative per smontarlo! Orgogliosissima di essere stata sua studente. Severino ha fatto la filosofia e direi senza ombra di dubbio una grandissima ( in senso di potente,profonda,feconda,antesignana, ....) filosofia! Chapeau! Maestro indiscusso e impareggiabile!
Emanuele Severino ha insegnato per più di tre decenni all`Universita` Filosofica Ca` Foscari di Venezia da questa e` stato nominato professore emerito nel 2005. Nel 2012 , maggioo 28-29, in Ca` Foscari c`e` stato un importantissimo convegno con il titolo: < Il destino dell’essere. Dialogo con e intorno al pensiero di Emanuele Severino >. Sotto la direzione scientifica di Davide Spanio. Qui` sono intervenuti molto Docenti che hanno conosciuto personalmente Severino per decenni e sul suo pensiero hanno pubblicato numerosi volumi come Mauro Visentin, Simionato, Pagani, Enrico Berti, Barcellona, Vitiello, Galimberti. Di questi Docenti non si puo` davvero dire che non conoscono Severino o non lo capiscono o che non argomentano per confutae. Basta leggersi gli Atti del convegno.
@@shotokar4211 questo lo so ma ad ora nessuno lo ha smontato! Galimberti si pone fuori dal discorso di Severino lo dice lui stesso! Mi ricordo molte di queste conferenze e di questi convegni e alcuni discorsi interessanti come quelli di Spanio e Vitiello e anche una bellissima conferenza xon Pannikar. Tuttora però il maestro non è stato superato
@@mayaroncan3378 che nessuno lo abbia smontato e` quanto dicono i suoi ammiratori. Difatti talvolta davvero l`amore e cieco. Proprio il suo punto centrale invece , l`dentita assoluta dell`essere , presenta IN PARTENZA un grande punto debole. Difatti cos` e` in se questo " essere assoluto " di cui parla il " pensiero aurorale " in genere e Severino in particolare ? Non e` un ente, tanto meno un Ente supremo e cosciente onniscente ( = Dio ) , cosa che sarebbe il nichilismo supremo. Non e` pero` nemmeno l`insieme degli enti , visto che questi appaiono e scompaiono in esso. Ora QUALUNQUE COSA SIA IN SE fatto sta` che Severino dichiara 1000 volte che appunto non e` una un essere cosciente e consapevole. Noi pero lo siamo certamente ! Ecco allora proprio al primissimo passo della metafisica severiniana il paradosso che noi avremmo qualcosa ( coscienza, consapevolezza, amore etc. ) che l`assoluto NON ha. " Solo " un paradosso ? No. Perche` dire questo e` lo stesso che affermar eun divenire REALE che non puo essere assorbito dall`identita` assoluta. Ogni volta che Severino ha pensato un pensiero, saputo qualcosa, sia l`esistenza delle frittelle o del suo essere assoluto ma ignorante, poneva un aporia. Saprebbe lei eliminarla ?
@@shotokar4211 purtroppo queste sono le deboli confutazione che partono da chi non ha assolutamente capito il pensiero severiniano e rimane dentro la logica e la metafisica occidentale non capendo che Severino la oltrepassa del tutto! Non mi metto certo qui a fare un' apologia del discorso di Severino, tra l'altro non ne ha assolutamente bisogno, soprattutto per parlare con persone che non sono addentro al suo pensiero e ragionano ancora secondo i soliti schemi
@@mayaroncan3378 constato pero` che lei non risponde in modo semplice alle mie semplici domande ma torna e ritorna alle sviolinate sulle superiorita` mentali di Severino... brava.
Non capisco molto di filosofia. Si può dire che io sia un parvenu del discordo filosofico. Guardando i video di Asia, e leggendo qualche libro di Severino mi sembra che ciò che dica Sini sul principio di non contraddizione sia errato. Mi sembra di scorgere in Severino notevoli critiche al principio di non contraddizione. Qualcuno è in grado di spiegare?
Io direi in quella mondiale. Quando quella mondiale sarà pronta a capirlo. In casi come Severino, Schopnehauer, Leopardi, ecc., servono 50-100 anni prima che li si cominci a capire.
Il nulla esiste. Materia e spirito sono uniti. Quando non abbiamo piu un corpo viene a mancare tutto. Puoi vivete diseredato ma non senza un corpo. Un filosofo non dovtebbe cadere in queste ingenuita. Mi spiace ma sparava delle solenni cavolate
Mentre vi ascolto non sto nella pelle Permettetemi dunque, Due lacrime negli occhi o un ombra scura bastano per non vedere il cielo delle stellate notti Ma piano piano giùngoe voce Dal profondo spazio lucie E il nostro mare interno schiara Di coscienza chiara e cara Certo l'alba nella notte tien radici E nel giorno tronchi rami foglie e fiori Ma lo scopo della luce è di portar semi nei frutti che presto andranno Sonnolenti a riposare nella nostra inconscia notte a giermogliare. Notte e lucie son sorelle come semi e frutti son fratelli e insieme stanno a ricordare che il nulla li nel tutto non può stare. Qualcuno però a volte dice che il nulla e' stretto li a bracietto un po' prima del tutto Ma il TUTTO a noi tutti dice Noi tutti siam tutt'uno e il nulla li a bracietto non può star nemmeno con sé stesso Belsol
We're all sons and daughters of most high,. We're all spiritual beings living in human BODIES, Allora. YESHUA said, with faith you can MOVE MOUNTAIN. Allora, YEASHUA IF YOU BELIEVE MY WORDS, YOU WILL DO MORE MIRACLES. I AM THAT'S I AM. AMEN.......
Ma le parole non bastano e Mai basteranno poiché e' nell'essere la realta. Si. l'umano e' il naturale testimone ma e' la coscienza sua se perfetta e pura e non la forma e conoscenza relativa. Ma nell'umano e' incerta Spesso lacera e stentata la coscienza e fa fatica a dire: Son Io l'essenza stessa dei sentire E che in sintesi è mirabile armonia Raccolgo il tutto in unita Dai relativi sensi e verita
Dai tempi di “Destino della necessità” ho faticato a capire davvero il suo pensiero - o meglio, forse non la sua direttrice di marcia (credo) quanto il suo telos, L’ho quindi letto e seguito ma finendo, col tempo, a considerare (nel contesto dei presenti) globalmente più fertile di sviluppi la linea teoretica di Sini. Di Severino, però, è difficile non considerare di alto livello la sistematicità strutturale del pensiero che, si parva licet componete magnis, per quanto mi riguarda si ispira a e richiama la potenza argomentativa dei più grandi : i maestri greci e la scuola dell’idealismo tedesco.
Leggo alcuni commenti d sostenitori di Severino e trasecolo. Sini ha detto solo un'ovvieta: la filosofia occidentale, metafisica in testa, è un insieme di parole in libertà inventate da uomini. Uno si alza la mattina e puo scrivere qualsiasi corbelleria, tanto non la deve dimostrare. Leggere Severino, per alcuni potrebbe essere pure interessante, fatto sta che sono parole senza definizioni, dimostrazioni, sperimentazioni, pure generalizzazioni, ecc. Dopo che le hai dette cosa è cambiato per la gente? Niente. Io sfido chiunque a spiegare l'essere ad un gruppo di sviluppatori software o di commercialisti e vedere come ce ne viene fuori.
....perchė allora esiste sia il pensare il logos come logica che il pensare il logos come ente? Ci si può naturalmente "fondare" sulla convinzione che non sapendo il perché del perché, il perché del domandarsi, il perché della presenza di differenze come abissi, allora tutto sia in definitiva questione di scelte. Con.... Severino preferisco la prospettiva ontologica. Preferisco pensare che sia questione di "posizione", di come ci si trova orientati (?), come ciascuno si trovi orientato, nell'universo del possibile, in relazione all'infinito del tutto.... Ma poi? Intanto cominciare a valutare le immense conseguenze pratiche di un accordo con, adesione a tale "fissità" ...
"Ovviamente tutte le proposizioni sono controvertibili" quindi anche tutto ciò che ha detto che invece crede essere indubitabile (ovviamente). Autogol.
Ad un certo punto Carlo Sini afferma: "gli enti non esistono, sono una costruzione della filosofia Occidentale." Credo che si possa essere più ottimisti: Carlo Sini è un ente, un qualcosa, un essente, una cosa, un essere umano che in quel frangente sta parlando e ha una certa età. Non è più giovane ma lo è stato. E' un essente insomma e come tale e come tutti è soggetto al tempo, al divenire e quindi oscilla tra l'essere e il nulla, tra l'esistenza e la non esistenza. E subito dopo lo stesso Sini afferma: "noi poveri mortali": quindi ci siamo, esistiamo e i mortali cosa sono se non gli enti, le cose, gli essenti? Quindi Sini afferma in un primo tempo che gli enti non esistono e poi (senza rendersene conto) che gli stessi essenti esistono (Carlo Sini non esistente e Carlo Sini esistente, Carlo Sini che sta parlando al tempo t e Carlo Sini che non sta parlando al tempo t) e così dicendo si contraddice clamorosamente: credo che anzitutto egli debba mettersi d'accordo con se stesso prima di affrontare probabilmente con ancora maggiore rigore e consapevolezza il discorso severiniano.
Amico mio, questi tuoi pensierini da universitario al secondo anno C. Sini se li è lasciati alle spalle anni e anni fa. E mi scuso se parlo per lui, non ne ha assolutamente bisogno.
Bravo amico mio, questi pensierini da universitario al secondo anno sono stati enunciati poc'anzi da Carlo Sini nel predetto video. Non dal sottoscritto ma da Carlo Sini che non credo sia rimasto al secondo anno come probabilmente lei.
@@marcellorosano285 c'è una amplissima disponibilità di materiale qui su youtube per approfondire il pensiero, tutt'altro che contraddittorio, di Sini. Ti consiglio di spenderci qualche ora.
Gli enti non esistono secondo Carlo Sini: quindi Carlo Sini non esiste. E ora Emanuele Severino: "Carlo Sini scrive che io lo costringo ad arrendersi ma che egli può replicare dicendo: Si, mi contraddico e allora? ( La verità è un' avventura. Conversazioni sulla filosofia e sulla vita, edizioni Gruppo Abele 2013) Allora, rispondo, se non gli importa contraddirsi non gli importa che la verità non sia un' avventura e nemmeno che ogni affermazione contenuta in questo e negli altri suoi libri sia la negazione di ciò che essa afferma. Si che quando (Sini) scrive: siamo quel che abbiamo e che per il fatto stesso di averlo siamo destinati a perderlo, egli è disposto a contraddirsi e a riconoscere che noi non siamo quel che abbiamo e non siamo destinati a perderlo."
non c`e` n`e` alcun bisogno..la filosofia di Severino e` nel nocciolo l`assolutizzazione radicale del Principio di identita` e per questo si confuta benissimo da se stessa.
@Apeiron Ahh il Signor Apeiron ..un altro testimone giurato dell`incontrovertbilita` di Severino e chi osa obbiettare o non ha capito o non sa` di essere stato gia da decenni confutato ..giusto ?
Mi sembra che Sini non abbia capito molto di Severino. Come fa a sostenere la tesi di Severino e poi dire che è controvertibile? Poi dice anche che non condivide praticamente nulla di Severino. Non proprio la persona giusta per ricordare una persona di quel livello, troppo superiore agli altri.
Il professore Natoli prima parla di educazione al rigore e rifiuto della chiacchiera imparato dal Filosofo, e poi un attimo dopo, miseriaccia un attimo dopo prosegue: "con la sua filosofia io non sono stato mai in perfetta sintonia, già da studente non ne condividevo interamente le tesi....". Sintonia? Condividere? Ho sentito bene? Con le chiacchiere si può essere in sintonia o meno, le chiacchiere si possono condividere o meno. Ha mai sentito qualche studente di matematica dire: “ io non condivido, non sono in sintonia con questo teorema fondamentale di analisi e la sua dimostrazione? ". Eppure, ma dubito lo sappia, la dimostrazione matematica non ha certo il rigore della ontologia severiniana, infinitamente più potente. E non si riduce a quella forma debole di elenchos aristotelica che lei nomina nel suo intervento, ma é molto più potente! Poteva tranquillamente seguire lo spirito del suo collega Galimberti, il quale non essendo capace di fare un solo passetto nella luce del giorno, ha preferito umilmente "porsi fuori, muoversi altrove", dedicarsi ad altro come ha detto nel suo commiato. Cioé ha scelto la pazzia e ha continuato a dire "chiacchiere" nel corso della carriera accademica! Lei no, invece, più audacemente, all'inizio così dice, ha preferito confrontarsi e così prosegue: "anche se non eri d'accordo non era facile smontarlo". Non era facile? Peccato, perché quasi quasi se ci avesse riflettuto meglio, un altro poco, magari lo avrebbe smontato!!!! Ha fatto bene anche lei a muoversi altrove comuqnue, cioé ha fatto bene ad abbracciare la pazzia e a dire anche lei da bravo professore "chiacchiere" accademiche.
Giusto, quindi dobbiamo essere tutti Severino. Ma se così fosse Severino non sarebbe stato Severino ma solo uno qualunque. Dunque ti rendi conto di quello che dici? Dire qualcosa di diverso da quello che dice Severino non significa semplicemente muoversi nella follia, significa avere autonomia di pensiero che è una delle cose fondamentali che il pensiero dello stesso Severino, se adeguatamente ascoltato, insegna
@@francescopensa7633 io mi rendo perfettamente conto di quello che dico. È lei che purtroppo scrive ma non pensa, contraddicendo il suo stesso cognome!
@@francescopensa7633 del resto il sentiero del giorno aperto dal Filosofo é ampio, é stato appena aperto, é infinitamente più ampio e più ricco del sentiero della notte in cui lei continua a stare, se ne possono dire di cose autonomamente e in modo "diverso“ dal Severino, andrebbero rifondata la logica, la matematica, la fisica, la biologia, le scienze storico-sociali, la teologia, ma restando nel sentiero del giorno!
@Apeiron Gentile "Apeiron" Severino non nega di certo il non essere come essere diverso, che anzi questa precisazione platonica fatta eccezione per la stessa filosofia di Severino è l'unico passo innanzi sostanziale compiuto dalla Filosofia occidentale dopo Parmenide ancor oggi, per ammissione di Severino stesso. Nel sentiero del giorno gli essenti si distinguono gli uni dagli altri proprio perché si tien femo il non essere platonicamente come essere diverso. Perché mai allora nel sentiero del giorno non si può porre la propria attenzione su di un "gruppo", "campo", "insieme", "anello" di enti? (ho voluto usare a posta qui alcuni concetti prendendoli in prestito dalla matematica, ma avrei potuto usare concetti di altre discipline particolari). Nel sentiero del giorno gli enti non sono separati dall'essere, nè sono isolati gli uni dagli altri, ma comunque si distinguono gli uni dagli altri e ci sono enti che per qualità caratteristiche sono possiamo dire "spazialmente" più vicini tra loro rispetto ad altri. Converrà con me che il "posto" che occupa ciascuno di noi, io e lei, ed ogni "persona" nell'Essere è un "posto" che ci rende "più vicini" rispetto al "posto" che occupa nell'Essere un "sasso". Beninteso tanto noi quanto i sassi occupiamo ciascuno un posto nell'essere ovvero siamo essenti, e da questo punto di vista pare non esserci differenza, eppure gli essenti, ovvero i "posti" non sono semplicemente "posti" ma per dirla con Tommaso sono com-posti, non sussistono cioè essenti puri, ma sempre essenti composti con una determinata natura-essenza, ovvero un essente-sasso, un essente-persona....detto in altri termini la partizione, la "specializzazione", la differenza è originaria e se non la si separa dall'essere certo che può essere studiata!!
Eh beh ovvio, tutti comprendono appieno ma nessuno mai condivide il pensiero di Severino. Grande ma troppo semplice. Intuitivo al punto che ci arriverebbe anche un bimbo (prima del catechismo). Ma ci mancherebbe altro, brancoliamo pure, disperdiamoci, distraiamoci, disgreghiamoci, sbricioliamoci nel nulla. Peccato che nè la biologia nè la fisica ammettano qualcosa di simile al diventare nulla e Severino lo sapeva perché studiava tutto e si interessava a tutto a differenza dalla maggior parte degli "specialisticisti". Stupisce rivedere in questo video come in un intervento un solo mese dopo la morte di Severino, Sini l'abbia disintegrato con due parole di relativismo assoluto (eh certo facile così)... Per par condicio occorre chiedersi allora da dove venga Sini, quale sia il suo, di percorso... quali gli studi, quale la scuola... e aggiungo: quali traumi.
Dato che siamo umani, come direbbe Severino io empirici, Sini, ora che Severino non può controbbattergli, si da il permesso di esprimere la sua intolleranza repressa, il suo complesso di inferiorità...lo dico teneramente...era sicuramente difficile tener testa a Severino
In sostanza né Natoli né Sini sono d'accordo con Severino, ma non dicono perché, o meglio non sono capaci di confutarlo in alcun modo. Un po' patetici mi sembra...
@@marcellorosano285 era per lo più una battuta, ma sento accenti dai seguaci di severino che neanche nella più fondamentalista catechesi cattolica (e forse il fine è poi sempre lo stesso)
@@fb9010 No il divenire è indubitabile, è la certezza assoluta per tutti gli abitatori della Terra. Non servono le palle dato che è già l'evidenza certissima. Ma ciò di cui sono convinti i mortali è invero fede e dunque non verità. Stimare un pensatore non significa necessariamente condividerne il pensiero. Riportavo semplicemente e mi auguro correttamente quanto affermava il filosofo bresciano.
Nonostante il divenire sia certezza, ci sono ambiti in cui la Verità severiniana sembra prevalere nell'immaginazione degli uomini. Pensiamo per esempio all'idea di viaggiare nel tempo: essa è immaginabile solo nella convinzione dell'eternità di ogni istante, ovvero nell'idea che il passato non vada nel nulla, ma resti disponibile ad essere raggiunto. E in linea più generale il tempo spesso viene identificato con la linea del tempo su cui gli eventi accadono, concezione che conserva le stesse implicazioni.
Dedicato a voi e a tutti li umani raccolti insieme in questo piccolo grembo terreno della stessa sostanza, UNIversalmente radicale
Belsol
Ho ritrovato il pensiero di un tempo, la mia generazione errante alla ricerca del nuovo e del diverso. Ah, insensatez...! Quanto doveva essere bello il mondo di Severino.
Devo però dire, e mi spiace non poterlo dire a Natoli, che non è vero che Severino è "venuto a compromesso col mondo" mitigando la sua espressione iniziale "la Verità dice" in "nei miei libri precedenti si dice".
In realtà, ovviamente, a volte dice "nei miei libri precedenti si dice", ma ciò non vuol dire che dismetta l'altro atteggiamento.
Al posto di "Verità" dice "Destino" /"Destino della necessità" /"Destino della Verità". E rimane profeta ispirato - arrivando a dire varie volte che non è l'autore dei suoi libri ma solo coluo a cui il Destino si va rivelando.
Ogni volta che sento parlare C. Sini di E. Severino ho come l'impressione, crescente, che della "sua" teoresi non ci abbia capito un'acca, che prenda sempre più fischi per fiaschi. Del resto, che lo stesso Heidegger avesse in conto (l'allora giovane) Severino, come ormai è appurato senza dubbi, già la dice lunga di per sé...
Profonda invece la sintesi di S. Natoli, ma tra l'essere professori di filosofia ed essere filosofi c'è un oceano. Credo che questo video ne sia una dimostrazione lampante.
Mauro Rossi, leggo con una certa frequenza suoi commenti nelle discussioni sull'opera di Emanuele Severino. Posso chiederle quale tipo di qualificazione accademica lei possiede e di che cosa si occupa? La ringrazio.
Invece trovo l'intervento del prof. Sini illuminante ed esaustivo nella sua sinteticitá. Del resto che condividano poco o nulla della filosofia di Severino lo hanno dichiarato entrambi. E forse è questo che ti dà fastidio.
Molto pregevole la sintesi di Natoli e anche le risposte date come se avesse risposto Severino. Ha lasciato sempre parlare lui senza intromettersi col suo pensiero....molto bello.
Un omaggio secondo me interessante a Emanuele Severino, considerando la natura non specialistica dell'occasione. Sini e Natoli sono due dei filosofi italiani più raffinati al momento e sostenere che non abbiano capito nulla di Severino mi pare offensivo e decisamente poco veritiero. Purtroppo noto dai commenti di alcune persone, che alcuni scambiano la discussione filosofica per una baruffa online, offendendo chi non la pensa come loro e mostrando una boria ed una presunzione inspiegabili. Internet ha sdoganato il commento atto a schernire, insultare e deridere gli avversari, facendo tramontare l'antica arte del dialogo. Severino, che dialogava con tutti senza perciò rinunciare al rigore, sarebbe stato il primo a condannare certi atteggiamenti.
Lucafil33, Grazie per questo ottimo ed opportuno commento che condivido.
Buona giornata.
Natoli e Sini
1 non sono filosofi
2 hanno capito poco o nulla di Severino!(uno continua dire che la filosofia del Severino é controvertibile, l'altro continua dire che non si trova d'accordo e in sintonia con Severino, eppure l'uno e l'altro non giustificano quello che dicono, non mostrano e non dimostrano in cosa consista questo disaccordo e questa controvertibilità, cioé non sono filosofi! )
3 Dire questo non é offensivo
4 È lei che mostra una boria e una presunzione inspiegabili tanto è vero che ora molto furbamente ha modificato il commento, ma in quello iniziale ha scritto in tono borioso che la filosofia non si deve occupare di ció che è incontrovertibile e che la dimostrazione filosofica non poteva certo confrontarsi con la dimostrazione matematica. Ci dica lei di cosa si deve occupare!
5 È lei che schernisce, insulta e deride chi argomenta perché senza conoscermi aveva scritto, ma ora ha modificato, che io non avevo mai visto una dimostrazione matematica. E chi glielo aveva suggerito? Mi conosceva per caso? Non é questa presunzione?
5 dulcis in fundo il mio commento in cui le mostravo la dimostrazione matematica e quella severiniana più potente, con ció rispondendo alla sua boria e presunzione, commento molto dettagliato e che ho scritto a sua vantaggio non appare più.
@@lucianoanastasia4779 si calmi. Purtroppo nel commento precedente lei credeva di aver dimostrato qualcosa, ma non c'era riuscito. Ho cancellato quel commento non perché "furbo", ma perché non sopporto la maleducazione, maleducazione che lei mostra ad ogni piè sospinto. Non perda tempo a rispondere ulteriormente, perché tanto ai suoi commenti non risponderò più. Saluti.
Lo ha cancellato perché non ci ha capito niente! Ecco come fanno le persone presuntuose e boriose come lei, una volta che qualcuno dimostra qualcosa, ti dicono che non hai dimostrato niente, oppure cancellano i commenti. Ho capito perfettamente a quale categoria di persone lei appartiene. Del resto io sono molto calmo! Ha fatto male tante persone potevano capire la potenza della dimostrazione elenctica, molto più potente di quella matematica. Cordiali saluti.
@@lucianoanastasia4779 e riscrivila appena dopo, specificando che è rivolta a questa discussione, così metti in evidenza la tua dimostrazione senza poter essere silenziato da Lucafil33. Eh! 🤷♂️
commenti suggestivi e interessantissimi, certo chi non fa filosofia stenta ad entrare nell'ordine del discorso
Natoli qualcosa dice ma non riesce a smentire la costruzione severiniana , Sini dice poco o nulla .
@@inoperoscio Dai un parere anche a quanto dice Mauro Rossi
se vi interessa Severino, mi permetto di consigliarvi il mio canale
Ma fai sul serio?
Il professore Sini esordisce con il proposito esplicito di voler dare un senso a "questa e-normità, che tutte le cose sono eterne", ma poi malamente prosegue dicendo che "ovviamente questa proposizione é controvertibile come tutte le proposizioni della filosofia". Ovviamente? Ovviamente per chi? Per lui, forse! Per chi, dopo Severino e grazie a lui, argomenta e pensa con rigore, no di certo! Ció che é ovvio é invece la palese estraneità del suo pensiero al rigore dimostrativo! Semmai é controvertibile la frase che in filosofia tutte le proposizioni sono controvertibili. A conferma di ciò, basti notare il compiacimento malposto - tra chi fa "chiacchiere" come Sini e Natoli il rischio é alto - che la filosofia del Severino si riduca ad una sola affermazione, caduta la quale cade tutto il resto. Ora Sini crede evidentemente che a reggere quella “affermazione"(leggasi struttura originaria, opposizione universale del positivo e del negativo, differenza dei differenti, de-stino di tutte le cose... ) sia l'elenchos aristotelico, altrimenti non direbbe che la filosofia di Severino si riduce a quella di Aristotele. In altri termini egli crede che a reggere il tutto sia il principio di non contraddizione e la sua validità fatta valere per elenchos da Aristotele, per cui se cade Aristotele cade anche Severino. Ma lui come Natoli non si avvede che il principio di opposizione universale del positivo e del negativo non si regge sul principio di non contraddizione e sull'elencos aristotelico, ma regge e fonda il principio di non contraddizione e l'elenchos logico sintattico aristotelico.
Altro lemming depensante di Antimaterialista?
@@utherdent7228 Signor dente di utero, ci conosciamo per caso? mi sono rivolto a lei per caso? allora cosa vuole? Se non sa che cosa dire e cosa rispondere ai commenti perché parla a vanvera come fanno i de-ficienti?
@@lucianoanastasia4779 traduco: sì, ci hai beccato
Come darti torto Luciano
In effetti l'unica cosa ovvia è che la proposizione di Sini è autonegantesi.
la verità è inconfessabile ,viva le chiacchiere dei cari estinti..L'essere è e non può non essere: vecchia storia dei cari estinti.
Risposta a"la verità è inconfessabile":"l'anima contribuisce al riscatto del mondo materiale riallacciandolo alla sua matrice spirituale"prof.Radice spiegando Plotino
Resta comunque inteso che Natoli e Sini sono degli ottimi studiosi, insigni professori, accademici di primo piano, ma ovviamente dopo Severino, i loro discorsi appaiono né più né meno che “ chiacchiere".
Conosco poco il pensiero di Natoli e quindi non mi esprimo, ma conosco un pochino quello di Sini, e ridurlo a mero studioso di filosofia e non riconoscerne una originalità di pensiero mi appare molto ingeneroso. Certo, il pensiero di Sini difficilmente si può ricavare da un conferenza commemorativa come questa.
Vabè sei semplicemente un idiota.
You see me yet ? Think so
Love to learn more from you
Salvatore Natoli e Carlo Sini su Severino
Filosofia per tutti, è vero ma ci deve essere un laboratorio specifico e un'area di diffusione altrimenti si rischia la chiacchiera
A me sembra che Severino abbia tanti meriti in filosofia. Un filosofo eccezionale. Ma quando vedo che molti commentatori disprezzano o sminuiscano altri filosofi che avanzano alcune criticita' del pensiero di Severino, non mi sembra "razionale" non mi sembra l'atteggiamento proprio di chi vuole fare filosofia. Non facciamo di Severino un "mito". Ancora piu' lontano e' l'atteggiamento da tifoseria da stadio, con segiuto di insulti e sfotto'. No la filosofia non e' questo!!! Impariamo dai medievali con il metodo della disputa.
Tornando a Severino, mi viene da chiedermi se la verita' di cui Severino dice che e' presente nei suoi scritti, si impone come evidenza da se stessa, deve essere evidente per tutti. D'accordo , arrivare all'incontrovertibile non e' semplice e da tutti comprensibile. Dunque solo alcuni possono conoscere la verita'? .....
Fatto sta che Severino è davvero un gigante e ancora nessuno l- ha superato nel ha tesi confutative per smontarlo!
Orgogliosissima di essere stata sua studente. Severino ha fatto la filosofia e direi senza ombra di dubbio una grandissima ( in senso di potente,profonda,feconda,antesignana, ....) filosofia!
Chapeau! Maestro indiscusso e impareggiabile!
Emanuele Severino ha insegnato per più di tre decenni all`Universita` Filosofica Ca` Foscari di Venezia da questa e` stato nominato professore emerito nel 2005. Nel 2012 , maggioo 28-29, in Ca` Foscari c`e` stato un importantissimo convegno con il titolo: < Il destino dell’essere. Dialogo con e intorno al pensiero di Emanuele Severino >. Sotto la direzione scientifica di Davide Spanio. Qui` sono intervenuti molto Docenti che hanno conosciuto personalmente Severino per decenni e sul suo pensiero hanno pubblicato numerosi volumi come Mauro Visentin, Simionato, Pagani, Enrico Berti, Barcellona, Vitiello, Galimberti. Di questi Docenti non si puo` davvero dire che non conoscono Severino o non lo capiscono o che non argomentano per confutae. Basta leggersi gli Atti del convegno.
@@shotokar4211 questo lo so ma ad ora nessuno lo ha smontato! Galimberti si pone fuori dal discorso di Severino lo dice lui stesso!
Mi ricordo molte di queste conferenze e di questi convegni e alcuni discorsi interessanti come quelli di Spanio e Vitiello e anche una bellissima conferenza xon Pannikar.
Tuttora però il maestro non è stato superato
@@mayaroncan3378 che nessuno lo abbia smontato e` quanto dicono i suoi ammiratori. Difatti talvolta davvero l`amore e cieco. Proprio il suo punto centrale invece , l`dentita assoluta dell`essere , presenta IN PARTENZA un grande punto debole. Difatti cos` e` in se questo " essere assoluto " di cui parla il " pensiero aurorale " in genere e Severino in particolare ? Non e` un ente, tanto meno un Ente supremo e cosciente onniscente ( = Dio ) , cosa che sarebbe il nichilismo supremo. Non e` pero` nemmeno l`insieme degli enti , visto che questi appaiono e scompaiono in esso. Ora QUALUNQUE COSA SIA IN SE fatto sta` che Severino dichiara 1000 volte che appunto non e` una un essere cosciente e consapevole. Noi pero lo siamo certamente ! Ecco allora proprio al primissimo passo della metafisica severiniana il paradosso che noi avremmo qualcosa ( coscienza, consapevolezza, amore etc. ) che l`assoluto NON ha. " Solo " un paradosso ? No. Perche` dire questo e` lo stesso che affermar eun divenire REALE che non puo essere assorbito dall`identita` assoluta. Ogni volta che Severino ha pensato un pensiero, saputo qualcosa, sia l`esistenza delle frittelle o del suo essere assoluto ma ignorante, poneva un aporia. Saprebbe lei eliminarla ?
@@shotokar4211 purtroppo queste sono le deboli confutazione che partono da chi non ha assolutamente capito il pensiero severiniano e rimane dentro la logica e la metafisica occidentale non capendo che Severino la oltrepassa del tutto!
Non mi metto certo qui a fare un' apologia del discorso di Severino, tra l'altro non ne ha assolutamente bisogno, soprattutto per parlare con persone che non sono addentro al suo pensiero e ragionano ancora secondo i soliti schemi
@@mayaroncan3378 constato pero` che lei non risponde in modo semplice alle mie semplici domande ma torna e ritorna alle sviolinate sulle superiorita` mentali di Severino... brava.
IL SONO FIGHLIO D' DIO PERCHE TUTTI NO MI CREDE? A MIA GIOE PER TUTTI.. MA IL SONO FIGHLIO D' DIO NONE COLORE. GRAZIA TUTTI MONDO.
Logic takes to A'B, BUT REMAINBER IMAGINATION IS INFINITE. QUOTE AKUNNE.....
I will like the whole HUMANITY IN THE UNIVERSE TO STRICTLY BELIEVE, WE'RE ALL SPIRITUAL BEINGS LIVING IN HUMAN BODIES, WE'RE ALL ARE GODS. AMEN....
My joy is joy of the world....
IMITATION IS SUICIDE, REMAINBER WE'RE NOT DESAME IN FACULT.
....
LOVE AND LIGHT TO THE HUMANITY IN THE UNIVERSE AMEN.........
Sini commuovente.
Non capisco molto di filosofia. Si può dire che io sia un parvenu del discordo filosofico.
Guardando i video di Asia, e leggendo qualche libro di Severino mi sembra che ciò che dica Sini sul principio di non contraddizione sia errato.
Mi sembra di scorgere in Severino notevoli critiche al principio di non contraddizione. Qualcuno è in grado di spiegare?
Io direi in quella mondiale. Quando quella mondiale sarà pronta a capirlo. In casi come Severino, Schopnehauer, Leopardi, ecc., servono 50-100 anni prima che li si cominci a capire.
Si , passeranno molti anni prima che si cominci a capirlo..un gigante.
Il nulla esiste. Materia e spirito sono uniti. Quando non abbiamo piu un corpo viene a mancare tutto. Puoi vivete diseredato ma non senza un corpo. Un filosofo non dovtebbe cadere in queste ingenuita. Mi spiace ma sparava delle solenni cavolate
best bluesmen ever certo certo. Il nulla esiste. Le cavolate esistono come POSITIVO SIGNIFICARE (del nulla, delle cavolate). Buono studio
best bluesmen ever ti consiglio di studiare ciò di cui parli, perché a quanto pare non sai nulla di Severino
@@giorgio1943 Severino nega il nulla dopo la morte. La pensava all opposto di Nietszche e di miliardi di altre persone. Non e vero questo?
Mentre vi ascolto non sto nella pelle
Permettetemi dunque,
Due lacrime negli occhi o un ombra scura bastano per non vedere il cielo
delle stellate notti
Ma piano piano giùngoe voce
Dal profondo spazio lucie
E il nostro mare interno schiara
Di coscienza chiara e cara
Certo l'alba nella notte tien radici
E nel giorno tronchi rami foglie e fiori
Ma lo scopo della luce è di portar semi nei frutti che presto andranno
Sonnolenti a riposare nella nostra inconscia notte a giermogliare.
Notte e lucie son sorelle come semi e frutti son fratelli e insieme stanno a ricordare che il nulla li nel tutto non può stare.
Qualcuno però a volte dice che il nulla e' stretto li a bracietto un po' prima del tutto
Ma il TUTTO a noi tutti dice
Noi tutti siam tutt'uno e il nulla li a bracietto non può star nemmeno con sé stesso
Belsol
We're all sons and daughters of most high,. We're all spiritual beings living in human BODIES, Allora. YESHUA said, with faith you can MOVE MOUNTAIN. Allora, YEASHUA IF YOU BELIEVE MY WORDS, YOU WILL DO MORE MIRACLES. I AM THAT'S I AM. AMEN.......
Ma le parole non bastano e Mai basteranno poiché e' nell'essere la realta.
Si. l'umano e' il naturale testimone ma e' la coscienza sua se perfetta e pura e non la forma e conoscenza relativa.
Ma nell'umano e' incerta
Spesso lacera e stentata la coscienza e fa fatica a dire:
Son Io l'essenza stessa dei sentire
E che in sintesi è mirabile armonia
Raccolgo il tutto in unita
Dai relativi sensi e verita
Dai tempi di “Destino della necessità” ho faticato a capire davvero il suo pensiero - o meglio, forse non la sua direttrice di marcia (credo) quanto il suo telos, L’ho quindi letto e seguito ma finendo, col tempo, a considerare (nel contesto dei presenti) globalmente più fertile di sviluppi la linea teoretica di Sini. Di Severino, però, è difficile non considerare di alto livello la sistematicità strutturale del pensiero che, si parva licet componete magnis, per quanto mi riguarda si ispira a e richiama la potenza argomentativa dei più grandi : i maestri greci e la scuola dell’idealismo tedesco.
Come Colui che viene alla coscienza
Leggo alcuni commenti d sostenitori di Severino e trasecolo. Sini ha detto solo un'ovvieta: la filosofia occidentale, metafisica in testa, è un insieme di parole in libertà inventate da uomini. Uno si alza la mattina e puo scrivere qualsiasi corbelleria, tanto non la deve dimostrare. Leggere Severino, per alcuni potrebbe essere pure interessante, fatto sta che sono parole senza definizioni, dimostrazioni, sperimentazioni, pure generalizzazioni, ecc. Dopo che le hai dette cosa è cambiato per la gente? Niente.
Io sfido chiunque a spiegare l'essere ad un gruppo di sviluppatori software o di commercialisti e vedere come ce ne viene fuori.
....perchė allora esiste sia il pensare il logos come logica che il pensare il logos come ente? Ci si può naturalmente "fondare" sulla convinzione che non sapendo il perché del perché, il perché del domandarsi, il perché della presenza di differenze come abissi, allora tutto sia in definitiva questione di scelte. Con.... Severino preferisco la prospettiva ontologica. Preferisco pensare che sia questione di "posizione", di come ci si trova orientati (?), come ciascuno si trovi orientato, nell'universo del possibile, in relazione all'infinito del tutto.... Ma poi? Intanto cominciare a valutare le immense conseguenze pratiche di un accordo con, adesione a tale "fissità" ...
“La tecnica ha fatto perdere la nostalgia dell’Essere, ma ha fatto anche perdere la certezza del futuro” (Salvatore Natoli)
se vi interessa Severino, mi permetto di consigliarvi il mio canale
Eh ma butta lì una affermazione senza motivarla. Tra l'altro tale affermazione non è mai stata detta da Severino, anzi è stata negata.
Sini è profondo usando semplici ragioni.
"Ovviamente tutte le proposizioni sono controvertibili" quindi anche tutto ciò che ha detto che invece crede essere indubitabile (ovviamente). Autogol.
In sostanza il pensiero di Severino è superato! Mi pare di aver capito così.
Ad un certo punto Carlo Sini afferma: "gli enti non esistono, sono una costruzione della filosofia Occidentale." Credo che si possa essere più ottimisti: Carlo Sini è un ente, un qualcosa, un essente, una cosa, un essere umano che in quel frangente sta parlando e ha una certa età. Non è più giovane ma lo è stato. E' un essente insomma e come tale e come tutti è soggetto al tempo, al divenire e quindi oscilla tra l'essere e il nulla, tra l'esistenza e la non esistenza. E subito dopo lo stesso Sini afferma: "noi poveri mortali": quindi ci siamo, esistiamo e i mortali cosa sono se non gli enti, le cose, gli essenti? Quindi Sini afferma in un primo tempo che gli enti non esistono e poi (senza rendersene conto) che gli stessi essenti esistono (Carlo Sini non esistente e Carlo Sini esistente, Carlo Sini che sta parlando al tempo t e Carlo Sini che non sta parlando al tempo t) e così dicendo si contraddice clamorosamente: credo che anzitutto egli debba mettersi d'accordo con se stesso prima di affrontare probabilmente con ancora maggiore rigore e consapevolezza il discorso severiniano.
Amico mio, questi tuoi pensierini da universitario al secondo anno C. Sini se li è lasciati alle spalle anni e anni fa. E mi scuso se parlo per lui, non ne ha assolutamente bisogno.
Bravo amico mio, questi pensierini da universitario al secondo anno sono stati enunciati poc'anzi da Carlo Sini nel predetto video. Non dal sottoscritto ma da Carlo Sini che non credo sia rimasto al secondo anno come probabilmente lei.
@@marcellorosano285 c'è una amplissima disponibilità di materiale qui su youtube per approfondire il pensiero, tutt'altro che contraddittorio, di Sini. Ti consiglio di spenderci qualche ora.
Gli enti non esistono secondo Carlo Sini: quindi Carlo Sini non esiste. E ora Emanuele Severino: "Carlo Sini scrive che io lo costringo ad arrendersi ma che egli può replicare dicendo: Si, mi contraddico e allora? ( La verità è un' avventura. Conversazioni sulla filosofia e sulla vita, edizioni Gruppo Abele 2013) Allora, rispondo, se non gli importa contraddirsi non gli importa che la verità non sia un' avventura e nemmeno che ogni affermazione contenuta in questo e negli altri suoi libri sia la negazione di ciò che essa afferma. Si che quando (Sini) scrive: siamo quel che abbiamo e che per il fatto stesso di averlo siamo destinati a perderlo, egli è disposto a contraddirsi e a riconoscere che noi non siamo quel che abbiamo e non siamo destinati a perderlo."
@@marcellorosano285 Sì, infatti surreale, grazie di aver riportato i passaggi che mostrano le autonegazioni di Sini.
Però sotto sotto... Sini e Natoli confutano la filosofia di Severino. Eh! 🤷♂️
non c`e` n`e` alcun bisogno..la filosofia di Severino e` nel nocciolo l`assolutizzazione radicale del Principio di identita` e per questo si confuta benissimo da se stessa.
@Apeiron Ahh il Signor Apeiron ..un altro testimone giurato dell`incontrovertbilita` di Severino e chi osa obbiettare o non ha capito o non sa` di essere stato gia da decenni confutato ..giusto ?
@Apeiron COSA starei fraintendendo..?
Mi sembra che Sini non abbia capito molto di Severino. Come fa a sostenere la tesi di Severino e poi dire che è controvertibile? Poi dice anche che non condivide praticamente nulla di Severino. Non proprio la persona giusta per ricordare una persona di quel livello, troppo superiore agli altri.
Il professore Natoli prima parla di educazione al rigore e rifiuto della chiacchiera imparato dal Filosofo, e poi un attimo dopo, miseriaccia un attimo dopo prosegue: "con la sua filosofia io non sono stato mai in perfetta sintonia, già da studente non ne condividevo interamente le tesi....". Sintonia? Condividere? Ho sentito bene? Con le chiacchiere si può essere in sintonia o meno, le chiacchiere si possono condividere o meno. Ha mai sentito qualche studente di matematica dire: “ io non condivido, non sono in sintonia con questo teorema fondamentale di analisi e la sua dimostrazione? ". Eppure, ma dubito lo sappia, la dimostrazione matematica non ha certo il rigore della ontologia severiniana, infinitamente più potente. E non si riduce a quella forma debole di elenchos aristotelica che lei nomina nel suo intervento, ma é molto più potente! Poteva tranquillamente seguire lo spirito del suo collega Galimberti, il quale non essendo capace di fare un solo passetto nella luce del giorno, ha preferito umilmente "porsi fuori, muoversi altrove", dedicarsi ad altro come ha detto nel suo commiato. Cioé ha scelto la pazzia e ha continuato a dire "chiacchiere" nel corso della carriera accademica! Lei no, invece, più audacemente, all'inizio così dice, ha preferito confrontarsi e così prosegue: "anche se non eri d'accordo non era facile smontarlo". Non era facile? Peccato, perché quasi quasi se ci avesse riflettuto meglio, un altro poco, magari lo avrebbe smontato!!!! Ha fatto bene anche lei a muoversi altrove comuqnue, cioé ha fatto bene ad abbracciare la pazzia e a dire anche lei da bravo professore "chiacchiere" accademiche.
Giusto, quindi dobbiamo essere tutti Severino. Ma se così fosse Severino non sarebbe stato Severino ma solo uno qualunque. Dunque ti rendi conto di quello che dici? Dire qualcosa di diverso da quello che dice Severino non significa semplicemente muoversi nella follia, significa avere autonomia di pensiero che è una delle cose fondamentali che il pensiero dello stesso Severino, se adeguatamente ascoltato, insegna
@@francescopensa7633 io mi rendo perfettamente conto di quello che dico. È lei che purtroppo scrive ma non pensa, contraddicendo il suo stesso cognome!
@@francescopensa7633 del resto il sentiero del giorno aperto dal Filosofo é ampio, é stato appena aperto, é infinitamente più ampio e più ricco del sentiero della notte in cui lei continua a stare, se ne possono dire di cose autonomamente e in modo "diverso“ dal Severino, andrebbero rifondata la logica, la matematica, la fisica, la biologia, le scienze storico-sociali, la teologia, ma restando nel sentiero del giorno!
@Apeiron Gentile "Apeiron" Severino non nega di certo il non essere come essere diverso, che anzi questa precisazione platonica fatta eccezione per la stessa filosofia di Severino è l'unico passo innanzi sostanziale compiuto dalla Filosofia occidentale dopo Parmenide ancor oggi, per ammissione di Severino stesso. Nel sentiero del giorno gli essenti si distinguono gli uni dagli altri proprio perché si tien femo il non essere platonicamente come essere diverso. Perché mai allora nel sentiero del giorno non si può porre la propria attenzione su di un "gruppo", "campo", "insieme", "anello" di enti? (ho voluto usare a posta qui alcuni concetti prendendoli in prestito dalla matematica, ma avrei potuto usare concetti di altre discipline particolari). Nel sentiero del giorno gli enti non sono separati dall'essere, nè sono isolati gli uni dagli altri, ma comunque si distinguono gli uni dagli altri e ci sono enti che per qualità caratteristiche sono possiamo dire "spazialmente" più vicini tra loro rispetto ad altri. Converrà con me che il "posto" che occupa ciascuno di noi, io e lei, ed ogni "persona" nell'Essere è un "posto" che ci rende "più vicini" rispetto al "posto" che occupa nell'Essere un "sasso". Beninteso tanto noi quanto i sassi occupiamo ciascuno un posto nell'essere ovvero siamo essenti, e da questo punto di vista pare non esserci differenza, eppure gli essenti, ovvero i "posti" non sono semplicemente "posti" ma per dirla con Tommaso sono com-posti, non sussistono cioè essenti puri, ma sempre essenti composti con una determinata natura-essenza, ovvero un essente-sasso, un essente-persona....detto in altri termini la partizione, la "specializzazione", la differenza è originaria e se non la si separa dall'essere certo che può essere studiata!!
Il nihilismo può avere la sua giustificazione nel fatto che Dio non è esattamente Colui che è quanto Colui che sarà come dalla rivelazione a Mosè
Eh beh ovvio, tutti comprendono appieno ma nessuno mai condivide il pensiero di Severino. Grande ma troppo semplice. Intuitivo al punto che ci arriverebbe anche un bimbo (prima del catechismo).
Ma ci mancherebbe altro, brancoliamo pure, disperdiamoci, distraiamoci, disgreghiamoci, sbricioliamoci nel nulla. Peccato che nè la biologia nè la fisica ammettano qualcosa di simile al diventare nulla e Severino lo sapeva perché studiava tutto e si interessava a tutto a differenza dalla maggior parte degli "specialisticisti".
Stupisce rivedere in questo video come in un intervento un solo mese dopo la morte di Severino, Sini l'abbia disintegrato con due parole di relativismo assoluto (eh certo facile così)...
Per par condicio occorre chiedersi allora da dove venga Sini, quale sia il suo, di percorso... quali gli studi, quale la scuola... e aggiungo: quali traumi.
Dato che siamo umani, come direbbe Severino io empirici, Sini, ora che Severino non può controbbattergli, si da il permesso di esprimere la sua intolleranza repressa, il suo complesso di inferiorità...lo dico teneramente...era sicuramente difficile tener testa a Severino
In sostanza né Natoli né Sini sono d'accordo con Severino, ma non dicono perché, o meglio non sono capaci di confutarlo in alcun modo. Un po' patetici mi sembra...
Aufheben, non bastava Hegel?
Ma boo!
se vi interessa Severino, mi permetto di consigliarvi il mio canale
Severino è morto. Aveva torto.
@@marcellorosano285 era per lo più una battuta, ma sento accenti dai seguaci di severino che neanche nella più fondamentalista catechesi cattolica (e forse il fine è poi sempre lo stesso)
La verità è che non avete le palle per accettare il divenire
@@fb9010 No il divenire è indubitabile, è la certezza assoluta per tutti gli abitatori della Terra. Non servono le palle dato che è già l'evidenza certissima. Ma ciò di cui sono convinti i mortali è invero fede e dunque non verità. Stimare un pensatore non significa necessariamente condividerne il pensiero. Riportavo semplicemente e mi auguro correttamente quanto affermava il filosofo bresciano.
Nonostante il divenire sia certezza, ci sono ambiti in cui la Verità severiniana sembra prevalere nell'immaginazione degli uomini. Pensiamo per esempio all'idea di viaggiare nel tempo: essa è immaginabile solo nella convinzione dell'eternità di ogni istante, ovvero nell'idea che il passato non vada nel nulla, ma resti disponibile ad essere raggiunto. E in linea più generale il tempo spesso viene identificato con la linea del tempo su cui gli eventi accadono, concezione che conserva le stesse implicazioni.