Personalmente ho trovato interessante il libro per le considerazioni sulla capacità consolatoria della scrittura (usata come terapia dai gemelli, da uno in realtà) ma anche sulla pericolosità della stessa. Nelle mani di una narratrice fenomenale come la Kristof la scrittura è strumento in grado di manipolare il lettore, le sue emozioni, la sua certezza nel decifrare quanto viene proposto. SPOILER A mio parere la trilogia va interpretata in questo modo. Il fatto reale è l'uccisione del padre di Lucas e Klaus da parte della loro mamma. Lucas viene ferito e ricoverato in un Centro di riabilitazione. Klaus viene adottato dall'amante del padre. La madre finisce in manicomio. I primi due libri, e la prima parte del terzo, sono scritti da Lucas che elabora la tragedia accaduta, partendo da una negazione del distacco (rimane legato a Klaus al punto d'assumere una voce plurale nel primo romanzo) per poi accettarla, almeno in parte, man mano che cresce (nel secondo libro il bimbo Mathias, alter ego di Lucas, muore, simboleggiando la fine del periodo infantile di Lucas stesso). Nella terza parte i due, Lucas e Klaus, raccontano come realmente hanno vissuto. I due gemelli, che il destino ha separato e tenuto divisi per una vita, non hanno potuto scriversi l'un l'altro, ma grazie alla letteratura, alla scrittura di un libro (tutti, secondo Viktor, personaggio de La Prova, devono scriverne uno per dare senso alla propria esistenza) il loro rapporto si è come mantenuto (Lucas affida i primi due romanzi a Klaus perché li completi: aspetto metanarrativo dell'opera). Il problema però connaturato in ogni opera di finzione è, per l'appunto, essere menzognera. Falsa è la ricostruzione che Lucas fa del proprio vissuto, consegnando a Klaus qualcosa che vero non è. Allo stesso modo Klaus usa la menzogna per negare la propria identità a Lucas. Se la menzogna, innanzitutto verso sé stessi, può aiutare a sopportare una vita terribile, a edulcorarla, non ti permette di sopravvivere a un epilogo che per entrambi non può non essere fatale. FINE SPOILER
Io vorrei far notare come il terzo libro si chiami La terza menzogna, e quindi anche quanto scritto nel terzo libro può essere una narrazione inaffidabile. Inoltre credo che la biografia dell'autrice giochi un ruolo fondamentale nel tema del distacco/perdita (è stata costretta a lasciare l'Ungheria da bambina durante la guerra e non si è mai sentita a suo agio a parlare la sua nuova lingua, il francese). L'utilizzo di una lingua "altra" aiuta ancora di più a rendere brevi e incisive le frasi nel primo libro. Inoltre i libri sono stati originariamente pubblicati in modo separato su riviste, forse è per questo che a leggerli di fila la narrazione può apparire rallentata/quasi noiosa. Il nichilismo e lo scambio di persona è un po' il marchio di questa autrice e si può evincere dai suoi altri libri "Ieri", "La vendetta", "Dove sei Mathias?" ecc, quindi non credo che la crudezza fosse ricercata per scioccare, credo piuttosto che derivi anch'essa dal passato dell'autrice e dai sentimenti sperimentati durante la guerra e la separazione dal proprio Paese.
Cara Giulia, ho incredibilmente finito di leggere il libro oggi anche io. Cominciato 3 giorni fa, mi ha fatto provare un senso di incompletezza cronica fino alla terza parte. Non riuscivo a staccarmi, ma non per la piacevolezza della lettura, quanto per un'esigenza quasi fisica di ricomporre e dare un senso a quel clima asfittico e senza speranza di un mondo in guerra perduto in tutto. Questo libro porta con sé tutta quell'atmosfera di un limbo di frontiera dell'est che passa da un sistema di vita ad un altro; e di quel passaggio che sbriciola tutto, affetti, nomi, documenti felicità e persino la propria identità. Anche sé stessi. Ti ringrazio per esserti presa la briga di registrare il vlog, mi son ritrovato con tutti in passaggi emotivi che hai sperimentato. Continua così e complimenti per il canale!
Ciao Francesco ☺️ Capisco perfettamente le tue sensazioni! Le ho provate anche io! È stato sicuramente un libro che ha lasciato il segno. Anche se la trama non mi ha soddisfatta al 100% non mi pento di averlo letto, nel modo più assoluto. La prima parte è incredibile, quasi quasi la rileggerei. Il resto tutto molto più lento, soprattutto la seconda parte, ma comunque tranquillamente affrontabile! Poi nella terza c’è un recupero, anche perché si ha la voglia irrefrenabile di capire come vanno a finire le cose (anche se poi non si è capito troppo bene ahahahah). Ad ogni modo un’esperienza di lettura molto particolare! Grazie mille del resto 🫶🏻
Grazie mille per your inspiring, committed as well as enjoyable presentation… although I’m still in the process of learning Italian you was clearly to follow. People don’t care how much you know, until they know how much you care. Great job & very well done 👏thx
Grazie Giulia.L'ho letto,un pugno nello stomaco la prima parte,di seguito le connessioni del mio cervello sono andate in tilt. Comunque un libro atipico e sicuramente notevole dal punto di vista stilistico.
La prima parte è quella che mi è piaciuta di più e che mi ha intrattenuto maggiormente, anche se è una delle più toste. Ad ogni modo hai detto bene, “un libro atipico” e, sicuramente, non una lettura per tutti 🙂
Ciao Valeria ❤ è stata un'esperienza di lettura coinvolgente, anche se la trama alla fine non mi ha soddisfatta al 100% è un bel po' confusionario 😂a te come sta andando la lettura? a che punto sei?
😂😂 Io l’ho finito di leggere ora (libro preso 5 gg fa). Non sapevo della tua recensione. Mentre ti guardavo e ascoltavo, a caldo, ridevo come un cretino. Ho avuto le tue stesse sensazioni. Notavo le tue smorfie, sorridevo, e tornavo con la mente alle mie (fatte durante la lettura morbosa). Credo che la bellezza di questo libro sia proprio lì. Semplicemente straordinario, tagliente, burbero e vero.
Ciao Giulia! A me era piaciuto tantissimo. Io non ho sentito il peso di un eccesso di episodi violenti nella narrazione, mi spiego: ci sono tantissimi episodi violenti, disturbanti, che ti fanno torcere lo stomaco, ma io le ho trovate molto bene inserite nella storia, sono parte della storia, fanno la storia di questi bambini e di questa società in cui si trovano. Non so se mi sono spiegata... 😅😊 Comunque a mio parere la prima e la seconda parte mi sono piaciute molto più dell'ultima, soprattutto la prima mi ha tipo folgorata. Mi ha dato anche molti pugni nello stomaco, a tratti mi sono sentita quasi nauseata! La scrittura comunque è super scorrevole... Io invece avevo una curiosità incredibile, l'ho letto tipo in un giorno, non riuscivo a staccarmi. 😂
Il bello dei libri, in generale di tutto, è proprio questo! La diversità! ♥️ Sono contenta che tu lo abbia apprezzato in toto! Non sei la prima con cui mi interfaccio che mi dice che le cose che magari a me sono piaciute meno, sono quelle che al contrario hanno valorizzato la lettura! Per quanto riguarda la mia teoria finale sei d’accordo? Ci tengo a chiederlo un po’ a tutti quelli che hanno letto il libro per avere qualche conferma in più 🤣
Sì assolutamente il bello è quello! 😍 Comunque, io sono d'accordo con la tua teoria, anche io l'ho capito così. Credo che l'intento dell'autrice fosse proprio quello di lasciare con questo senso di disorientamento, a tratti quasi disprezzo per questa confusione che si è creata e ci è riuscita benissimo. 😊😂
SPOILER SPOILERISSIMO NON LEGGETE IL COMMENTO SE NON VOLETE SPOILER Lucas secondo me invece non ha vissuto la maggior parte della vita nella capitale come ha fatto Klaus. Lucas ha vissuto nella capitale fino ai 4 anni, poi nella città di S. fino a quando il Centro di riabilitazione non è stato bombardato, poi nella città di K. fino ai 15 anni, quando ha attraversato la frontiera assieme all'uomo venuto da fuori al quale aveva portato la valigia. In seguito Lucas ha vissuto la maggior parte della sua vita nel paese straniero con Peter e Clara sotto il nome di Claus T., nome che lui stesso definisce "la terza menzogna" al momento della compilazione della carta d'identità. Le tre menzogne: 1. non è vero che l'uomo con il quale aveva attraversato la frontiera era suo padre; 2. non è vero che aveva 18 anni (ne aveva infatti 15); 3. non è vero che si chiamava Claus T. Nella città di K. ritorna col visto all'età di 50 anni con l'intenzione di morirci, nella convinzione di avere una malattia grave al cuore e con la volontà di non operarsi. È probabilmente durante questi mesi di permanenza lì che scrive tutta la storia che noi leggiamo fino al Verbale delle autorità della città di K. a pagina 265, quello riguardo la domanda di rimpatrio di questo presunto Claus T. Quello è stato per me il vero colpo di scena. Lì per la prima volta impariamo che tutti i personaggi di cui abbiamo letto fino a quel momento sono fittizzi, o completamente o parzialmente. Ci sarebbe da fare una riunione🤣 in cui si analizza punto per punto la relazione tra quello che è realmente successo e quello che sta nel manoscritto. Soprattutto considerato che quest'ultimo (quindi ciò che noi leggiamo appunto fino a pag. 265) è probabilmente stato ultimato e modificato da Klaus, siccome Lucas gliel'ha affidato prima di suicidarsi, quando alla fine è riuscito a trovarlo. Questa è solo una mia ipotesi sulla trama, sarebbe un commento troppo lungo se parlassi di tutto quello di cui voglio parlare😭😍😭😍😭 Ho fatto questo commento per rispondere ad alcune delle cose che tu dici in questo vlog:) Grazie mille di averlo consigliato♥️, erano anni che un libro non mi faceva provare questa frenetica e vorace curiosità, che non mi teneva così incollata alle sue pagine.
Ciao Saraaaa ♥️ mamma miaaaaa che teoriaaaaaaa. Praticamente hai smontato dalla A alla Z la mia ahahahha! Sono d'accordo comunque! Urge fare una riunione per stabilire qual è la verità di tutto sto casino di libro. Secondo me neanche con 10 teste riusciamo a ricomporre tutti i pezzi del puzzle 😂 Ad ogni modo, in futuro lo rileggerò e terrò sicuramente conto della tua linea guida. Grazie a te per esserti fidata, sono contenta che ti sia piaciuto! 🌸
Secondo me ci sono degli elementi sia a favore che a sfavore di questa teoria perché, se non ricordo male, ad un certo punto viene citato che nella città dove vive Klaus, in particolare nella piazza, c’è un bambino claudicante senza famiglia che suona nelle osterie. Su due piedi ho pensato che potesse essere un riferimento a Mathias (che seppur inventato, potrebbe essere un rimando a tutto ciò che ha scritto Lucas) ma in realtà potrebbe anche essere Lucas stesso. L’ho appena finito di leggere ma sono un po’ confusa quindi probabilmente questa scena potrebbe far parte delle menzogne ma sicuramente mi ha incasinato ancora di più😅
Faccio un mea culpa pubblico, sono io quella che spoilera ma contestualmente stimola 🤣 detto questo le mie considerazioni finali sono state: O HO UN QUOZIENTE INTELLETTIVO SOTTO LA MEDIA E NON HO COLTO LA CHIAVE, ma a questo punto deduco che saremmo in troppi, OPPURE la scrittrice ha voluto raccontare la storia dal punto di vista delirante del protagonista che evidentemente non è più in grado di distinguere realtà da finzione o vite parallele che si è creato per protezione (da qui sono piu spinta a pensare anche io che il gemello non esista), senza nessun aiuto, che ti porta in conclusione a non capirci niente semplicemente perché lui stesso non è più in grado di farlo e di conseguenza raccontarlo per come è andata veramente
Cioè non so se sono riuscita a spiegarmi bene, penso si alternino costantemente con una confusione portata all'eccesso eventi realmente accaduti da eventi totalmente inesistenti, senza mai riuscire a sbrogliare la matassa, perché probabilmente lui ci ha voluto provare, per "liberarsi", ma era troppo tardi per le sue condizioni mentali ed emotive ormai definitivamente compromesse
AHAHAHAHAH Andraaaa 🫶🏻 come ti avevo già detto in privato, nessun problema! Sono consapevole che queste cose possono succedere, è anche un po’ il rischio di parlare di libri (o di film) online 🤣 ad ogni modo anche io ho fatto abbastanza fatica a ricomporre tutti i pezzi del puzzle (e chissà se ho / abbiamo capito veramente). In linea di massima però la lettura non mi è dispiaciuta affatto!
Sisi sei stata chiarissima! Il senso di disorientamento è poi lo stesso che ha provato il protagonista. È bello che il lettore si immedesimi nei personaggi, però rimane il fatto che preferisco letture che facciano quadrare bene i conti ☺️ Ciò non significa che debbano essere necessariamente libri espliciti, semplici e non ingarbugliati, ma semplicemente che comunque alla fine chiariscano le cose definitivamente (se terminano con finale aperto o libera interpretazione, è un altro discorso). ad ogni modo grazie per il confronto 🌷
@@alaughingwillow si in conclusione anche io perché quando l'ho terminato mi sono innervosita, perché mi sono "cuccata" tutte quelle emozioni negative per terminare con un' emozione altrettanto negativa, quella delle cose lasciate in sospeso, mai concluse, che proprio non tollero
Tanto vale improvvisare! A che altro serve la letteratura? Un video originale per una scrittrice originale ... Ti ho consigliere anche Ieri della Kristoff che ho recensito Simpatica! grazie, buon proseguimento
mamma mia, io l'ho trovato così disturbante da detestarlo 🤐 sarà che mi era stato venduto da tanti come "un libro bellissimo" senza altre spiegazioni, non sapevo bene cosa aspettarmi ma di certo non quello che ho letto.
Anche io avevo altissime aspettative a seguito di tutto quello che mi era stato detto! Aspettative che non sono state soddisfatte a pieno, purtroppo 🫤 più che altro, come dicevo nel vlog, non ho trovato esaustiva la trama, nel senso che mi ha lasciato molto confusa e per riuscire a trovare bene una quadra mi sono dovuta confrontare con altre persone. Ribadisco, comprendo che l’intento dell’autrice fosse quello di creare disorientamento, ma personalmente, avendo letto altri libri del genere, avrei preferito qualcosa di un po’ più strutturato. Vibes e stile apprezzati però, sono molto intensi e rendono la lettura incalzante 🥰 tu sei d’accordo con la mia teoria finale? Oppure hai altre idee?
@@alaughingwillow è passato qualche anno da quando l'ho letto e non ricordo bene i dettagli (solo la sensazione che mi ha lasciato la lettura), però mi sembra che abbia senso e penso di essere arrivata a una conclusione simile
Personalmente ho trovato interessante il libro per le considerazioni sulla capacità consolatoria della scrittura (usata come terapia dai gemelli, da uno in realtà) ma anche sulla pericolosità della stessa.
Nelle mani di una narratrice fenomenale come la Kristof la scrittura è strumento in grado di manipolare il lettore, le sue emozioni, la sua certezza nel decifrare quanto viene proposto.
SPOILER
A mio parere la trilogia va interpretata in questo modo.
Il fatto reale è l'uccisione del padre di Lucas e Klaus da parte della loro mamma.
Lucas viene ferito e ricoverato in un Centro di riabilitazione.
Klaus viene adottato dall'amante del padre.
La madre finisce in manicomio.
I primi due libri, e la prima parte del terzo, sono scritti da Lucas che elabora la tragedia accaduta, partendo da una negazione del distacco (rimane legato a Klaus al punto d'assumere una voce plurale nel primo romanzo) per poi accettarla, almeno in parte, man mano che cresce (nel secondo libro il bimbo Mathias, alter ego di Lucas, muore, simboleggiando la fine del periodo infantile di Lucas stesso).
Nella terza parte i due, Lucas e Klaus, raccontano come realmente hanno vissuto.
I due gemelli, che il destino ha separato e tenuto divisi per una vita, non hanno potuto scriversi l'un l'altro, ma grazie alla letteratura, alla scrittura di un libro (tutti, secondo Viktor, personaggio de La Prova, devono scriverne uno per dare senso alla propria esistenza) il loro rapporto si è come mantenuto (Lucas affida i primi due romanzi a Klaus perché li completi: aspetto metanarrativo dell'opera).
Il problema però connaturato in ogni opera di finzione è, per l'appunto, essere menzognera.
Falsa è la ricostruzione che Lucas fa del proprio vissuto, consegnando a Klaus qualcosa che vero non è.
Allo stesso modo Klaus usa la menzogna per negare la propria identità a Lucas.
Se la menzogna, innanzitutto verso sé stessi, può aiutare a sopportare una vita terribile, a edulcorarla, non ti permette di sopravvivere a un epilogo che per entrambi non può non essere fatale.
FINE SPOILER
Io vorrei far notare come il terzo libro si chiami La terza menzogna, e quindi anche quanto scritto nel terzo libro può essere una narrazione inaffidabile. Inoltre credo che la biografia dell'autrice giochi un ruolo fondamentale nel tema del distacco/perdita (è stata costretta a lasciare l'Ungheria da bambina durante la guerra e non si è mai sentita a suo agio a parlare la sua nuova lingua, il francese). L'utilizzo di una lingua "altra" aiuta ancora di più a rendere brevi e incisive le frasi nel primo libro. Inoltre i libri sono stati originariamente pubblicati in modo separato su riviste, forse è per questo che a leggerli di fila la narrazione può apparire rallentata/quasi noiosa. Il nichilismo e lo scambio di persona è un po' il marchio di questa autrice e si può evincere dai suoi altri libri "Ieri", "La vendetta", "Dove sei Mathias?" ecc, quindi non credo che la crudezza fosse ricercata per scioccare, credo piuttosto che derivi anch'essa dal passato dell'autrice e dai sentimenti sperimentati durante la guerra e la separazione dal proprio Paese.
Cara Giulia, ho incredibilmente finito di leggere il libro oggi anche io. Cominciato 3 giorni fa, mi ha fatto provare un senso di incompletezza cronica fino alla terza parte. Non riuscivo a staccarmi, ma non per la piacevolezza della lettura, quanto per un'esigenza quasi fisica di ricomporre e dare un senso a quel clima asfittico e senza speranza di un mondo in guerra perduto in tutto. Questo libro porta con sé tutta quell'atmosfera di un limbo di frontiera dell'est che passa da un sistema di vita ad un altro; e di quel passaggio che sbriciola tutto, affetti, nomi, documenti felicità e persino la propria identità. Anche sé stessi. Ti ringrazio per esserti presa la briga di registrare il vlog, mi son ritrovato con tutti in passaggi emotivi che hai sperimentato.
Continua così e complimenti per il canale!
Ciao Francesco ☺️ Capisco perfettamente le tue sensazioni! Le ho provate anche io! È stato sicuramente un libro che ha lasciato il segno. Anche se la trama non mi ha soddisfatta al 100% non mi pento di averlo letto, nel modo più assoluto. La prima parte è incredibile, quasi quasi la rileggerei. Il resto tutto molto più lento, soprattutto la seconda parte, ma comunque tranquillamente affrontabile! Poi nella terza c’è un recupero, anche perché si ha la voglia irrefrenabile di capire come vanno a finire le cose (anche se poi non si è capito troppo bene ahahahah). Ad ogni modo un’esperienza di lettura molto particolare! Grazie mille del resto 🫶🏻
Grazie mille per your inspiring, committed as well as enjoyable presentation… although I’m still in the process of learning Italian you was clearly to follow. People don’t care how much you know, until they know how much you care. Great job & very well done 👏thx
Thank u so much 🫶🏻
Grazie Giulia.L'ho letto,un pugno nello stomaco la prima parte,di seguito le connessioni del mio cervello sono andate in tilt.
Comunque un libro atipico e sicuramente notevole dal punto di vista stilistico.
La prima parte è quella che mi è piaciuta di più e che mi ha intrattenuto maggiormente, anche se è una delle più toste. Ad ogni modo hai detto bene, “un libro atipico” e, sicuramente, non una lettura per tutti 🙂
No vabbè 😂 lo sto leggendo ora ❤.. mica lo so se vedere tutto il video 😂
Ciao Valeria ❤ è stata un'esperienza di lettura coinvolgente, anche se la trama alla fine non mi ha soddisfatta al 100% è un bel po' confusionario 😂a te come sta andando la lettura? a che punto sei?
@@alaughingwillow finito la prima parte che come dici tu è effettivamente volata .. ora attacco con la seconda.. ti seguirò su anche su Instagram 😘😘
.. e ti terrò aggiornata 😅però ho interrotto il tuo video temendo spoiler 😂
😂😂
Io l’ho finito di leggere ora (libro preso 5 gg fa).
Non sapevo della tua recensione.
Mentre ti guardavo e ascoltavo, a caldo, ridevo come un cretino.
Ho avuto le tue stesse sensazioni.
Notavo le tue smorfie, sorridevo, e tornavo con la mente alle mie (fatte durante la lettura morbosa).
Credo che la bellezza di questo libro sia proprio lì.
Semplicemente straordinario, tagliente, burbero e vero.
Uno dei libri più inquietanti che abbia mai letto! Difficile da dimenticare ma non lo consiglierei a tutti...
Concordo! E assolutamente, può urtare la sensibilità di molti (compresa la mia), quindi ovviamente non è una lettura adatta a tutti!
Ciao Giulia! A me era piaciuto tantissimo. Io non ho sentito il peso di un eccesso di episodi violenti nella narrazione, mi spiego: ci sono tantissimi episodi violenti, disturbanti, che ti fanno torcere lo stomaco, ma io le ho trovate molto bene inserite nella storia, sono parte della storia, fanno la storia di questi bambini e di questa società in cui si trovano. Non so se mi sono spiegata... 😅😊 Comunque a mio parere la prima e la seconda parte mi sono piaciute molto più dell'ultima, soprattutto la prima mi ha tipo folgorata. Mi ha dato anche molti pugni nello stomaco, a tratti mi sono sentita quasi nauseata! La scrittura comunque è super scorrevole... Io invece avevo una curiosità incredibile, l'ho letto tipo in un giorno, non riuscivo a staccarmi. 😂
Il bello dei libri, in generale di tutto, è proprio questo! La diversità! ♥️ Sono contenta che tu lo abbia apprezzato in toto! Non sei la prima con cui mi interfaccio che mi dice che le cose che magari a me sono piaciute meno, sono quelle che al contrario hanno valorizzato la lettura! Per quanto riguarda la mia teoria finale sei d’accordo? Ci tengo a chiederlo un po’ a tutti quelli che hanno letto il libro per avere qualche conferma in più 🤣
Sì assolutamente il bello è quello! 😍 Comunque, io sono d'accordo con la tua teoria, anche io l'ho capito così. Credo che l'intento dell'autrice fosse proprio quello di lasciare con questo senso di disorientamento, a tratti quasi disprezzo per questa confusione che si è creata e ci è riuscita benissimo. 😊😂
SPOILER SPOILERISSIMO NON LEGGETE IL COMMENTO SE NON VOLETE SPOILER
Lucas secondo me invece non ha vissuto la maggior parte della vita nella capitale come ha fatto Klaus.
Lucas ha vissuto nella capitale fino ai 4 anni, poi nella città di S. fino a quando il Centro di riabilitazione non è stato bombardato, poi nella città di K. fino ai 15 anni, quando ha attraversato la frontiera assieme all'uomo venuto da fuori al quale aveva portato la valigia. In seguito Lucas ha vissuto la maggior parte della sua vita nel paese straniero con Peter e Clara sotto il nome di Claus T., nome che lui stesso definisce "la terza menzogna" al momento della compilazione della carta d'identità. Le tre menzogne: 1. non è vero che l'uomo con il quale aveva attraversato la frontiera era suo padre; 2. non è vero che aveva 18 anni (ne aveva infatti 15); 3. non è vero che si chiamava Claus T.
Nella città di K. ritorna col visto all'età di 50 anni con l'intenzione di morirci, nella convinzione di avere una malattia grave al cuore e con la volontà di non operarsi.
È probabilmente durante questi mesi di permanenza lì che scrive tutta la storia che noi leggiamo fino al Verbale delle autorità della città di K. a pagina 265, quello riguardo la domanda di rimpatrio di questo presunto Claus T.
Quello è stato per me il vero colpo di scena. Lì per la prima volta impariamo che tutti i personaggi di cui abbiamo letto fino a quel momento sono fittizzi, o completamente o parzialmente.
Ci sarebbe da fare una riunione🤣 in cui si analizza punto per punto la relazione tra quello che è realmente successo e quello che sta nel manoscritto. Soprattutto considerato che quest'ultimo (quindi ciò che noi leggiamo appunto fino a pag. 265) è probabilmente stato ultimato e modificato da Klaus, siccome Lucas gliel'ha affidato prima di suicidarsi, quando alla fine è riuscito a trovarlo.
Questa è solo una mia ipotesi sulla trama, sarebbe un commento troppo lungo se parlassi di tutto quello di cui voglio parlare😭😍😭😍😭
Ho fatto questo commento per rispondere ad alcune delle cose che tu dici in questo vlog:)
Grazie mille di averlo consigliato♥️, erano anni che un libro non mi faceva provare questa frenetica e vorace curiosità, che non mi teneva così incollata alle sue pagine.
Ciao Saraaaa ♥️ mamma miaaaaa che teoriaaaaaaa. Praticamente hai smontato dalla A alla Z la mia ahahahha! Sono d'accordo comunque! Urge fare una riunione per stabilire qual è la verità di tutto sto casino di libro. Secondo me neanche con 10 teste riusciamo a ricomporre tutti i pezzi del puzzle 😂 Ad ogni modo, in futuro lo rileggerò e terrò sicuramente conto della tua linea guida. Grazie a te per esserti fidata, sono contenta che ti sia piaciuto! 🌸
Wow che teoria stupenda!! Ti prego scrivi il “commento troppo lungo” ne ho bisogno!
Secondo me ci sono degli elementi sia a favore che a sfavore di questa teoria perché, se non ricordo male, ad un certo punto viene citato che nella città dove vive Klaus, in particolare nella piazza, c’è un bambino claudicante senza famiglia che suona nelle osterie. Su due piedi ho pensato che potesse essere un riferimento a Mathias (che seppur inventato, potrebbe essere un rimando a tutto ciò che ha scritto Lucas) ma in realtà potrebbe anche essere Lucas stesso. L’ho appena finito di leggere ma sono un po’ confusa quindi probabilmente questa scena potrebbe far parte delle menzogne ma sicuramente mi ha incasinato ancora di più😅
Faccio un mea culpa pubblico, sono io quella che spoilera ma contestualmente stimola 🤣 detto questo le mie considerazioni finali sono state: O HO UN QUOZIENTE INTELLETTIVO SOTTO LA MEDIA E NON HO COLTO LA CHIAVE, ma a questo punto deduco che saremmo in troppi, OPPURE la scrittrice ha voluto raccontare la storia dal punto di vista delirante del protagonista che evidentemente non è più in grado di distinguere realtà da finzione o vite parallele che si è creato per protezione (da qui sono piu spinta a pensare anche io che il gemello non esista), senza nessun aiuto, che ti porta in conclusione a non capirci niente semplicemente perché lui stesso non è più in grado di farlo e di conseguenza raccontarlo per come è andata veramente
Cioè non so se sono riuscita a spiegarmi bene, penso si alternino costantemente con una confusione portata all'eccesso eventi realmente accaduti da eventi totalmente inesistenti, senza mai riuscire a sbrogliare la matassa, perché probabilmente lui ci ha voluto provare, per "liberarsi", ma era troppo tardi per le sue condizioni mentali ed emotive ormai definitivamente compromesse
AHAHAHAHAH Andraaaa 🫶🏻 come ti avevo già detto in privato, nessun problema! Sono consapevole che queste cose possono succedere, è anche un po’ il rischio di parlare di libri (o di film) online 🤣 ad ogni modo anche io ho fatto abbastanza fatica a ricomporre tutti i pezzi del puzzle (e chissà se ho / abbiamo capito veramente). In linea di massima però la lettura non mi è dispiaciuta affatto!
Sisi sei stata chiarissima! Il senso di disorientamento è poi lo stesso che ha provato il protagonista. È bello che il lettore si immedesimi nei personaggi, però rimane il fatto che preferisco letture che facciano quadrare bene i conti ☺️ Ciò non significa che debbano essere necessariamente libri espliciti, semplici e non ingarbugliati, ma semplicemente che comunque alla fine chiariscano le cose definitivamente (se terminano con finale aperto o libera interpretazione, è un altro discorso).
ad ogni modo grazie per il confronto 🌷
@@alaughingwillow si in conclusione anche io perché quando l'ho terminato mi sono innervosita, perché mi sono "cuccata" tutte quelle emozioni negative per terminare con un' emozione altrettanto negativa, quella delle cose lasciate in sospeso, mai concluse, che proprio non tollero
Tanto vale improvvisare! A che altro serve la letteratura?
Un video originale per una scrittrice originale ... Ti ho consigliere anche Ieri della Kristoff che ho recensito
Simpatica! grazie, buon proseguimento
mamma mia, io l'ho trovato così disturbante da detestarlo 🤐 sarà che mi era stato venduto da tanti come "un libro bellissimo" senza altre spiegazioni, non sapevo bene cosa aspettarmi ma di certo non quello che ho letto.
Anche io avevo altissime aspettative a seguito di tutto quello che mi era stato detto! Aspettative che non sono state soddisfatte a pieno, purtroppo 🫤 più che altro, come dicevo nel vlog, non ho trovato esaustiva la trama, nel senso che mi ha lasciato molto confusa e per riuscire a trovare bene una quadra mi sono dovuta confrontare con altre persone. Ribadisco, comprendo che l’intento dell’autrice fosse quello di creare disorientamento, ma personalmente, avendo letto altri libri del genere, avrei preferito qualcosa di un po’ più strutturato. Vibes e stile apprezzati però, sono molto intensi e rendono la lettura incalzante 🥰 tu sei d’accordo con la mia teoria finale? Oppure hai altre idee?
@@alaughingwillow è passato qualche anno da quando l'ho letto e non ricordo bene i dettagli (solo la sensazione che mi ha lasciato la lettura), però mi sembra che abbia senso e penso di essere arrivata a una conclusione simile
Vi prego spiegatemi perchè in molti usate il termine disturbante perchè io sono arrivata a metà e poi l’ho abbandonato da quanto mi annoiava