วีดีโอ

Per dare una risposta sensata sarebbe da conoscere le dispersioni dell'abitazione e la località. Sicuramente è una soluzione compatta e che permette di fare un ragionamento concreto. A casa mia spesso l'impianto funziona solo in pdc (abito in zona Varese), pur avendo anche la caldaia. Se avessi solo la pdc ci sarebbero momenti in cui starei spendendo di più che con la caldaia, ma in compenso molti altri momenti ci starei guadagnando.

La temperatura minima di mandata per la caldaia è inferiore ai 30°C, ma in realtà ci sono pochissimi impianti che riescono a soddisfare le esigenze dell'abitazione con questa temperatura. La temperatura massima erogabile dalla caldaia è superiore ai 70°C, anche in questo caso sono pochissimi gli impianti che necessitano davvero di questa temperatura. Non sono sicuro di aver compreso a pieno la domanda. Sono riuscito a rispondere a quello che chiedeva?

Si, ma in effetti il ricircolo, se fatto correttamente e isolato bene ha delle dispersioni maggiori quando fa più freddo. Se ci sono 35°C anziché 10°C anche la dispersione di calore del tubo di ricircolo sarà minore. Quindi la risposta breve è: SI, avere il ricircolo può comportare un numero maggiore di stacchi dal funzionamento in freddo per scaldare l'acqua calda sanitaria. Una risposta più articolata dovrebbe prendere in considerazione il tempo di accensione del ricircolo, quanto è lunga la tubazione, quanto è isolato il tubo.

Dipende da: ho un accumulo di Acqua Calda Sanitaria la produco in istantaneo? Se comunque l'utilizzo alla doccia è sempre fatto a 40°C alzare la temperatura con una produzione istantanea non conviene. Se invece la produzione è fatta con un accumulo allora il maggior consumo dipende dall'isolamento del bollitore (accumulo) e/o da quanto è vecchio. Bollitori nuovi hanno isolamenti efficienti, mentre bollitori di 10 anni hanno bollitori che scaldano anche l'ambiente! Il maggior consumo dipenderà solo dall'isolamento del bollitore, perché all'utilizzatore arriva sempre acqua a 40°C. Se considerassimo invece di usare acqua a temperature diverse cioè a 40°C o a 45°C l'aumento dei consumi è più facile da calcolare. Semplificando potremmo dire: acqua fredda in ingresso = 10°C la porto a 40°C con una differenza di 30°C. Se dovessi portarla a 45°C avrei una differenza di 5°C in più che su 30°C sono circa il 16%. Perciò (sempre semplificando) potremmo dire che USARE acqua calda a 45°C anziché a 40°C comporterebbe un consumo e quindi una spesa maggiore del 16%

Scegliendo la taglia da 500w si, servono 4 pannelli.

Posizionare l'inerziale sulla mandata o sul ritorno, cambia poco, oserei quasi dire che è filosofia più che tecnica. Qualche anno fa si consigliava prevalentemente sulla mandata come per le pompe di calore più grosse, mentre oggi si predilige l'utilizzo sul ritorno perché permette una reazione più veloce dell'acqua sui terminali. Non mi fascerei la testa per questo tipo di installazione, a meno di non riscontrare effettivamente problemi sull'impianto, che però dubito possano derivare dal posizionamento dell'inerziale. Sul materiale direi che l'importante è isolarlo bene e non utilizzare glicole. Il ferro è tra i materiali più soggetti ad usura, ma non mi preoccuperei. Piuttosto attenzione ai bollitori, assicurarsi di avere l'anodo sacrificale (di magnesio o elettronico) perché la moltitudine di materiali metallici nell'impianto può portare alla creazione di corrosione Galvanica.

@@promoenergycafe GRAZIE MILLE !

Se si spegne vuole dire che ha raggiunto il set point. Probabilmente la pdc ha una potenza minima più alta di quanto serve alla tua abitazione. Mi sembra plausibile che una taglia 9 funzioni al minimo almeno a 3kW (forse anche di più). Perciò se la tua casa è inferiore ai 120/140 mq ed è ben isolata, il minimo della macchina è di più della potenza che disperde la tua abitazione quando fuori ci sono 5°C. La taglia della pdc spesso si sceglie anche in funzione dell'utilizzo sull'acs non solo sul riscaldamento. Comunque 38°C per un impianto radiante, non è poco. Continua ad utilizzare la sonda esterna e i 38°C usali solo quando fuori fa davvero molto freddo (-5°C). Per gli accensioni e spegnimenti, non c'è un granché da fare, se non lavori su un inerziale, il rischio è proprio questo, ma su alcuni impianti, non conviene aggiungere l'inerziale come separatore idraulico. La spesa iniziale di installazione, non sarebbe ripagato dalla minima riduzione di accensione e spegnimenti della macchina. C'è un numero verde di Immergas che puoi chiamare 800306306. Digli pure che hai parlato con noi! ;-)

@ grazie mille per i suggerimenti,purtroppo il problema penso sia proprio il sovradimensionamento della pompa di calore,una 9kw per 100 mtq purtroppo sono troppi e mi creano questi disagi. Grazie per risposta,chiamerò il numero da te indicato per cercare una soluzione,grazie ancora!

Ciao Riccardo, non mi è chiaro quello che vuoi dirci

Hai ragione. Aumentare la portata a parità di superficie significa permettere una temperatura media del corpo scaldante più alta.

@promoenergycafe io ho ottimizzato tantissimo i consumi della pompa di calore abbinata a riscaldamento a pavimento. 700watt di assorbimento in modulazione. Zero on off

Nel senso che non ti è chiaro come alzare la temperatura o che sei già al massimo dell'impostazione?

Esatto! Sembri quasi un esperto!!! 😂

Ciao Massimo. In sostanza si controllano filtri, carica vaso espansione, flussostato e rendimenti. Ho voluto sottolinearne l'importanza proprio perché non sempre si conoscono le attività dei tecnici e si da per scontato che tutto funzioni bene anche senza una corretta manutenzione.

Partiamo dal presupposto che il tuo impianto deve soddisfare le dispersioni della tua casa. I parametri su cui puoi agire sono temperatura della mandata e tempo di funzionamento dell'impianto. Per cercare di abbassare la prima potresti provare ad aumentare le ore di funzionamento facendo partire prima l'impianto di riscaldamento. Purtroppo se neanche così la tua casa va in temperatura impostando i 50 gradi di mandata, sarai costretto ad aumentare. Almeno però valuta una temperatura di mandata scorrevole in base alla temperatura esterna. Per farlo verifica con che temperatura di mandata riesci a scaldare la casa quando fuori ci sono 10 gradi. Poi verifica quando fuori ci sono - 5°, di che temperatura hai bisogno per scaldare la casa e imposta una curva climatica che vada dalla temperatura A alla temperatura B. (a salire) Così facendo scalderai la tua abitazione quando fuori fa più freddo con una temperatura di mandata più alta, ma non sprecherai energia quando fuori fa più caldo. ( caso in cui sicuramente la tua casa può scaldarsi con una potenza minore dell'impianto.)

In italia non c'è mai stata la cultura dell'isolamento termico, la prima legge sul tema fù la 373, poi la legge 10/91 poi il dlgs. n.192 del 2005 e n.311 del 2006 ed in fine il decreto requisiti minimi........isolare secondo il decreto requisiti minimi è il voto 6 della buona regola dell' arte ! Non sto parlando di case passive ma di case nuove che oggi vengono costruite ed isolate come avremmo dovuta fare 20 anni fà. C'è troppa ignoranza nel mondo edile. Isolare bene vuol dire consumare molto meno combustibile ovvero inquinare meno!

Hai ragione, i consumi sono alti in entrambi i casi. Con la pdc dovrai utilizzare una macchina molto grande, per soddisfare i picchi, quindi alti assorbimenti elettrici (il contatore basterà?) e una spesa iniziale elevata. (Riuscirai a rientrare dell'investimento?) Ogni caso è a se. Si può rispondere solo con i calcoli del progettista.

Ciao Warner, voglio essere molto sincero, di caldaie a legna non ne ho mai trattate. I combustibili solidi oltretutto nonostante siano considerati fonte rinnovabile producono enormi quantità di particolato, perciò in cuor mio non mi sento di consigliarli se non per una questione estetica a tempo ridotto, per il caminetto o la griglia...Capisco però che se la legna è gratuita... perché no?!...in ogni caso visto il costo più elevato del generatore e considerato il tempo ( che ha un prezzo ) impiegato per procurarsi la legna e pulire la caldaia, direi che sono da utilizzarsi solo se non si hanno alternative con gas o pdc. Purtroppo però non riesco a dare una risposta alla tua domanda, come ho detto non ho mai fatto dei confronti tra prodotti.

@promoenergycafe grazie mille

Ciao, con le pompe di calore è difficilissimo monitorare in diretta i consumi e la resa, in quanto, che io sappia, nessuna è dotata di lettore di corrente e conta energia in uscita. L'unico aspetto che potresti rilevare è il numero di accensioni e spegnimenti, che ai fini energetici conta davvero poco. Per una lettura così approfondita come quella che chiedi sarà necessario dotarsi di pinze amperometriche e conta energia in uscita dalla macchina. Esistono dei software che poi possono fare i mix di queste informazioni, ma devo essere sincero, non mi è mai capitato di avere la necessità di utilizzarli.

@@promoenergycafe grazie mille!

Tu sei passato all'ibrido!?

Ovviamente è possibile tenere l'acqua anche ad una temperatura più alta. Però facciamo attenzione a dove misuriamo la temperatura: la misuriamo in Centrale termica? allora di sicuro dovrà essere più alta perché ci saranno delle perdite di temperatura. La misuriamo in doccia? Allora probabilmente se non a 40°C a non più di 42°C in base all'utilizzatore.

Se non usi l'acqua per parecchio tempo meglio 60°C che 45°C. Se invece c'è un utilizzo "giornaliero" il problema si riduce notevolmente.

Non è solo un prodotto, è una soluzione!

Dipende dalla dimensione: dai 500€ agli 800€ in media, ma può anche costare molto meno e dipende anche da dove lo installi e quanto è isolato

Investimento nel senso che è un bel modo di utilizzare i propri soldi!?

Noi ne facciamo parte!

Dipende dalla potenza del fancoil, a spanne la formula può essere rappresentata così: portata lt/h = (potenza x 860)/ deltaT deltaT in un fancoil = 5°C perciò ad esempio se ho un fancoi da 3kw portata = (3x860)/5 = 2.580 / 5 = portata = 516 lt/h

Chiamiamo in causa @FedericoBalestrini vediamo se ci può dare una mano

@@promoenergycafe lo spero perché non trovo risposte sensate da circa 3 mesi

Il conto termico è dedicato ai sistemi di riscaldamento primari dell'abitazione, non è un problema di potenza, ma di come sono identificati. Questi split sono considerati come impianto di riscaldamento primario dell'abitazione?

Salve posso accedere al conto termico con un idro stufa ,puffer e pannello solare termico?

@@promoenergycafe È presente anche una caldaia ma non la utilizzo, vorrei usare solo i condizionatori come sistema di riscaldamento

La tubazione minima è del 20 per un fancoil che faccia 2kw. Ovviamente poi dipende sempre dalla potenza che vogliamo far erogare al fancoil. Serve portare anche la corrente e un segnale di stato da dare al generatore

Grazie del suggerimento, per la prossima stagione cercheremo di approfondire!

Ma come fai a ricordarla tu! sei troppo giovane!!

@@promoenergycafe sono più vecchia di quello che sembro!! Comunque video molto interessante 👍

Sempre ottimi consigli!!! Ci voleva questo video per far arrivare l'estate 😂😂

Grazie mille! Utilissimo

In molti dal vivo mi hanno detto di ricordarsela!

Ovviamente dipende da caldaia a caldaia. Nessuna caldaia ha la possibilità di diminuire la propria potenza in modo da far alzare la temperatura dell'acqua di solo 1°C! Sotto una certo deltaT da superare la caldaia non parte e lascia semplicemente passare l'acqua. Per leggere la temperatura in ingresso dell'acqua fredda, alcune caldaie sono dotate di sonda in entrata, ad esempio quelle che hanno il regolatore di portata, ad altre è necessario impostare un parametro di ritardo della partenza del bruciatore, per concedere all'acqua di passare oltre lo scambiatore e arrivare alla sonda in uscita. Quindi dipende da caldaia a caldaia.

Grazie per la risposta. Mi potrebbe indicare quali modelli della Immergas hanno questo sensore di temperatura in ingresso sulla acqua sanitaria?

Sono assolutamente d'accordo, non sempre è fattibile, ma nelle nuove abitazioni è una strategia che è utilizzata sempre più spesso!

La tua è una scusa per poter montare un bel climatizzatore #immergas !

Però sei stato bravissimo!!

🤔...forse no!

Immagino che per chi non è direttamente interessato, modificare le proprie abitudini per risparmiare e sfruttare al meglio l'energia gratuita siano discorsi da extraterresti!

Hai ragione passare da una stagione all'altra è ancora fuori dalla portata di privati cittadini. Mi ricordo più di 10 anni fa si parlava di creare degli accumuli termici sotterranei, ma l'investimento non avrebbe pagato comunque il risparmio. Tutto poi ovviamente è legato ai costi!

Oggi le batterie "elettriche" stanno avendo un calo di prezzi proprio in virtù dell'assenza di incentivi interessanti...chissà che con il prossimo conto termico (il 3.0) vengano inseriti degli incentivi anche per il fotovoltaico! Hai perfettamente ragione anche sul fatto che è necessaria una casa coibentata per ottenere i migliori risultati. Sull'utilizzo dei bollitori in pompa di calore, lo ritengo uno dei metodi per sfruttare il fotovoltaico. Non è il migliore, non è il più facile da installare, ma è uno dei meno invasivi, in particolare se l'impianto è già dotato di bollitore. Se invece si possiede una caldaia ad incasso, in un appartamento da 50mq, ovviamente è un altro discorso, ma forse anche il fotovoltaico, non potrà essere particolarmente grande da doversi preoccupare di come consumare l'energia elettrica in eccesso

tot € escono e (tot + x)€ devono rientrare!

Ciao Enrico, rispetto alla Tera V2 la Victrix Extra ha un elettronica decisamente più evoluta, ad esempio può gestire un DIM ABT + Car V2, ha un unico codice metano e GPL perché è la scheda elettronica che gestisce la valvola gas, inoltre è possibile comandare due valvole di zona con la sola aggiunta del kit interfaccia relais, mentre la TERA V2 necessita del kit multizona-multiremoto, più completo, ma decisamente più costoso. Dimenticavo, la Victrix Extra, tramite l'apposito "cappello" è installabile anche all'esterno a cielo aperto!

La Extra ha un campo di modulazione molto più ampio ed è installabile anche all'esterno. Inoltre ha un elettronica più evoluta e la possibilità di avere più zone e i comandi evoluti direttamente collegabili.

Hai proprio ragione Mauro. Nel caso specifico era una pdc monoblocco, senza tubazioni esterne di gas frigorifero, ma ci è già capitato di situazioni come quella che stai descrivendo. Meglio un professionista che queste cose le sa!

Si, soprattutto se c'è un fotovoltaico.

Grazie mille!

Credo di aver capito la domanda: Se consumo 10 litri di acqua fredda ( Precedentemente contenuta nel tubo) sto comunque facendo entrare 10 litri di acqua in più nel bollitore. E' corretto, è un ottimo spunto di riflessione in più. Praticamente sto buttando via l'energia che ho consumato per scaldare l'acqua che, a fine doccia, resterà nel tubo tra il bollitore/caldaia e il soffione della doccia. Quell'energia si disperderà dal tubo alla parete, senza apportare un benessere diretto a me che sto facendo la doccia. In realtà, almeno in inverno, quell'energia dispersa in casa, potrebbe almeno in parte integrare il riscaldamento....direi in minuscola parte! In estate però hai proprio ragione: anche quella è energia completamente dispersa inutilmente.

@@promoenergycafe Esattammente, intendevo quello che hai capito dalla mia "strana" osservazione. Il discorso estate/inverno invece non l'avevo considerato. Nel mio specifico caso, parte delle tubazioni, nel locale tecnico, sono fuori muro. Rimane il fatto che "tirando" i fantomatici 10 lt di acqua fredda, prima che arrivi al punto desiderato, immetto 10 lt di acqua fredda nel boiler, che andranno poi riscaldati. Paradossalmente, per ragioni climatiche, in inverno immetterei acqua ancora più fredda dentro il boiler, e il delta cambierebbe, (credo). Ti ringrazio per la risposta e ci tengo a precisare che non sono del mestiere.

@@promoenergycafe Esattamente..!

Il trio pack come tutti i sistemi con un solo generatore non permette la PRODUZIONE di acs e risc o raffrescamento contemporaneamente, però c'è il bollitore: perciò se c'è una richiesta riscaldamento o raffrescamento, posso comunque spillare acqua calda precedentemente riscaldata senza interrompere il funzionamento dell'impianto (per alcuni minuti)

Personalmente interpreterei così: prima togliamo 10 cm, poi c'è la tolleranza del 2% sull'altezza misurata.

@@promoenergycafe grazie

In realtà le valvole termostatiche sui caloriferi sono obbligatorie ad ogni sostituzione di generatore. Spesso viene frainteso il fatto che per poter detrarre il 65% c'è la richiesta esplicita di dimostrare di averle installate, con il fatto che per la verità sia obbligatorio comunque e sempre.