วีดีโอ

Ciao grazie per il tuo commento. In realtà non è affatto un errore, se riguardi bene il video e segui bene il concetto ti accorgerai che era importante per far capire che rinviando sopra la testa hai molta più corda in gioco rispetto a se avessi rinviato ad altezza bacino, anche senza considerare la corda in più (dalla mano al bacino).

Poliuretano espanso rigido da 50 kg/mc. Non è facile da trovare, bisogna ordinarlo da ditte specializzate. Prova nella tua città a fare delle ricerche.

@@ClimbTube hai una ditta di riferimento?Io uso la schiuma floreale per modelli Piccoli,ma sto avviando una produzione quindi mi servirebbero anche pannelli

Purtroppo no perché mi fu regalata da amici. Quindi di fatto non ho mai acquistato.

Mi dispiace ma non so darle una risposta, potrebbe essere fuorviante e molto pericoloso.

Si, per la versione da 8.

Riprenderanno presto… è una promessa

ciao, scusa se ti rispondo solo ora. Il pannello che vedi sullo sfondo l'ho costruito io, ho comprato un pannello di mdf e ho fatto tutti i fori a distanza regolare. Esistono anche dei pannelli preforati che usano nelle officine per appendere gli attrezzi, ma costano un po' di più.

@@ClimbTube grazie per la risposta dettagliata, gentilissimo!

Ciao Valerio, io consiglio di farlo per due motivi: 1- per non lasciare un ramo a penzoloni, servirà a non avere corda tra i piedi o che inavvertitamente possa incastrarsi nelle asperità della roccia. 2- come nodo di sicurezza, nel caso avessi inserito il moschettone per errore non sull'anello di servizio, ma in un punto sbagliato dell'imbrago. Ricordati che quando sei in sosta non hai il compagno che possa controllarti come quando sei a terra, dovrai fare tutto da solo. Quindi per questi motivi, un secondo nodo anche se ridondante, può essere una saggia scelta.

@@ClimbTubesul secondo motivo sono d'accordo, mancando il double check se si è alle prime armi è più sicuro. Sul secondo io mi rifaccio l'8 all'imbrago senza lasciare laschi di corda.

Ciao Jibril, grazie per il tuo commento. Sono assolutamente d'accordo con te, bisogna leggere sempre i consigli e le istruzioni delle case produttrici. Io personalmente uso un Am'D (forma appunto a D), ma onestamente mi è capitato di usare anche HMS senza nessun problema. é però giustissima la tua osservazione. Per quanto riguarda il secchiello, io non lo consiglio mai a dei principianti per le stesse ragioni da te dette, ma a dei falesisti esperti si, anche in falesia. A mio avviso non dovrebbe mai succedere di non tenere la mano sulla corda in uscita dal grigri, perchè non è uno strumento automatico ma assistito. A volte però anche lo strumento stesso vizia l'assicuratore, perché molti lo considerano automatico e pensano di poter lasciare la mano dalla corda. Con un secchiello si ha molta più attenzione, in qualche modo è anche educativo. Detto questo ribadisco che concordo con te, non è uno strumento per principianti.

@@ClimbTube il Grigri ahimé ha intorno a sé una serie di pratiche e utilizzi sbagliati nati nel corso dei decenni e che ancora oggi vengono "tramandate". Il vizio viene più dal comfort dato da una mancata conoscenza dello stesso ("tanto blocca da solo"-->mano sulla corda addio). Ho segnalato, diciamo così, il discorso del secchiello perché il video è rivolto ai principianti, magari era sfuggito 😅

Ciao Massimiliano, grazie per il tuo commento. Il volo del terzo esempio è di 8 metri! Se analizzi bene il grafico ti accorgerai che la corda viene misurata dall'ultimo rinvio fino alla mano dello scalatore (e non dall'ultimo rinvio all'imbrago) e poi dalla mano al nodo dell'imbrago. Quindi nell'esempio abbiamo 3mt (rinvio-mano) +1mt (mano-imbrago) = 4 metri X 2 = 8 metri di volo (senza considerare l'elasticità della corda ovviamente). Per quanto riguarda la direzioni dei rinvii in relazione all'andamento della via, hai perfettamente ragione, bisogna posizionarli bene e l'ho anche esplicitato nel video. A volte però se si sta montando una via soprattutto a vista, non sappiamo che sviluppo ha la via e quindi non possiamo prevedere in che direzione va, inoltre a volte se si sta montando una via al limite del nostro grado, non abbiamo la possibilità di riflettere più di tanto; in questi casi non possiamo fare altro che inserire il rinvio nella protezione e rinviare. Aggiungo, ciò non vuol dire che bisogna rinviare al contrario... che è molto pericoloso. La corda dal rinvio deve sempre uscire verso il lato dello scalatore e mai verso la parete.

@@ClimbTube Ciao sono d'accordo con te, ma vorrei fare una puntualizzazione: nello scenario 3 il manichino è chiaramente più alto rispetto allo scenario uno e due, e se è vero che uno dovrebbe rinviare più vicino al rinvio, perché in questo modo c'è meno corda "doppia" fuori è anche vero che se rinvii con la mano alta il tuo bacino si trova più in basso rispetto al rinvio quindi c'è più corda doppia fuori ma tu ti trovi più in basso quindi un minimo si recupera, quindi alla fine hai ragione tu e io sono un antipatico ma avevo piacere a fare questo ragionamento con te. Bel video grazie 1000.

Ciao, a mio avviso quell’anello è stato costruito in quel modo per tenere i cosciali nella posizione corretta. Se stringi i due punti di sospensione dell’imbrago infatti, avvicini i cosciali alla cintura della vita e questi potrebbero darti molto fastidio. A livello di tenuta non cambia molto ovviamente.

@@ClimbTube grazie 💪🏻😘

ciao, cosa intendi con "nodo inglese"? non è un nodo di giunzione? hai un link dove poter capire meglio? grazie!

Grazie 🙏

ce ne sono a dozzine ma ok

Ciao, entrambi i nodi (bulino ripassato e nodo a otto) sono molto sicuri, quindi in termini di sicurezza cambia davvero poco. Il nodo ad otto però è un nodo che, se si effettuano voli, si serra molto e può risultare antipatico da sciogliere a fine via a differenza del nodo bulino. In alcune situazioni però questa sua peculiarità è una qualità, per esempio in montagna, dove normalmente ci si lega a fondo via e ci si slega solamente quando bisogna effettuare la calata. Facendo un otto siamo sicuri che non si allenti per tutti i tiri della via. Quindi In linea di massima io preferisco il nodo bulino in falesia, dove si provano molto voli, e il nodo a 8 in montagna o su vie a più tiri. Grazie a te per la domanda. Saluti

Bel video! Spiega bene tutti i passaggi!

L'unico svantaggio se così si può dire è che il bulino è meno immediato nel controllo (partner check) rispetto all'8

Ciao Barbara, grazie per il tuo commento. Conosco molto bene il fenomeno del Gate flutter, purtroppo però devo dirti che i moschettoni a filo non hanno affatto una resistenza maggiore alle vibrazioni e al Gate flutter (argomento per altro che vorrei approfondire in un prossimo video). Ti invito a vedere questo video molto esaustivo: th-cam.com/video/a3XhgVBPuEM/w-d-xo.html Probabilmente dipenderà dal tipo di moschettone e dal tipo di filo, ma lo stesso discorso potrebbe applicarsi al rinvio con leva classica. Detto questo, invece, sarebbe interessante testare il fenomeno su diversi rinvii e stilare una classifica. Infine sono d'accordo con te quando dici che in montagna sarebbe meglio non cadere, ma sono anche convinto che il peso in ambiente può davvero fare la differenza, specialmente se ci portiamo tanto altro materiale (per es. dadi e friend).

Ciao Elia, effettivamente in questi mesi sono stato davvero poco costante. Mi riprometto sempre di rispettare le scadenze di pianificazione dei video che ho in mente, ma non sempre ci riesco. Ad ogni modo anche a me ultimamente è capitato di vedere molte offerte di rinvii con moschettoni a filo, quindi la tua obiezione è più che valida. Devo dire però che ho incontrato diverse persone a cui il filo del moschettone si è spaccato o piegato durante un volo. A me non hanno mai convinto troppo in falesia, ma è una cosa decisamente personale; discorso diverso in montagna dove il peso fa la differenza. Per quanto riguarda il gate flutter, come hai detto anche tu, è un evento davvero eccezionale... mi piacerebbe fare un video in futuro anche su questo tema.

@@ClimbTube grazie mille per la risposta! Alla fine uno ha i suoi tempi, non sei il solo content creator che ha staccato per mesi da TH-cam in questi ultimi periodi (nel campo fotografico c'è gente che anni fa buttava fuori video quasi ogni settimana, e dopo questi ultimi due anni è sparita, per poi ritornare con calma, smettere o migrare da altre parti): ci sta tutto, e se continuerai questo percorso con costanza o meno, rimarrà sempre il piacere di guardare i tuoi video ;)

Ciao Alessandro, purtroppo a volte capita che l’imbrago si sbilanci su un lato, e capita spesso quando sei una taglia a metà tra le due. A mio avviso è particolarmente scomodo perché se si posiziona al centro l’anello di servizio, i porta materiali sono simmetricamente disposti male, e viceversa se si posizionano simmetricamente i porta materiali sui fianchi, l’anello di servizio è spostato su un lato. In ogni caso hai fatto la scelta più sensata e forse l’unica da fare in questi casi, perché con un imbrago con doppia fibbia puoi regolarlo perfettamente.

Grazie Francesca! Sono assolutamente d’accordo con te. Quando si arrampica con la corda si scala in due! Spesso la riuscita di un tiro è anche grazie al tuo assicuratore, alla fiducia e al feeling che si instaura. Tutto ciò che concorre a migliorare questo feeling e quindi soprattutto la sicurezza diventa indispensabile. Ovviamente è un discorso personale, io personalmente non li utilizzo e non mi piacciono sia perché ho già degli occhiali da vista e sia perché mi danno l’impressione di non riuscire a percepire come vorrei la distanza. Probabilmente è solo una questione di abitudine. Però ripeto, sono completamente d’accordo con te, hai centrato perfettamente ciò che penso! Saluti

Ciao Alessandro. Non ti consiglio nessuno di questi se pratichi esclusivamente vie ferrate, perché pagheresti esclusivamente un prezzo maggiore rispetto ad un imbrago fatto solo per lo scopo (quelli solo per vie ferrate costano un po’ di meno). Inoltre non praticando ferrate non saprei consigliati qualcosa ad hoc, ma a mio avviso il primo parametro per scegliere un buon imbrago è la comodità.

Ciao Giulio, il Reverso è uno strumento molto semplice, ma se lo si padroneggia rimane uno strumento assolutamente valido, difficilmente sostituibile e dal costo molto contenuto. Il giga jul ha qualcosa in più, assolutamente valido a mio avviso, forse non lo consiglierei ad una persona che sta iniziando. Il mega jul invece, come dire, funziona ma nonostante sia più semplice del giga jul, non è molto comodo da usare in sosta per recuperare il secondo di cordata o per fare calate in corda doppia; bisogna usarlo girato al contrario. Questa ovviamente è la mia opinione, considerando anche il fatto che l’ho provato diverse volte ma non posso dire di averne fatto un utilizzo sufficiente.

@@ClimbTube grazie !

Onestamente non sono esperto di tree climbing, ma il dispositivo è principalmente progettato per l’arrampicata sportiva e alpinismo. Ci sono dispositivi progettati ad hoc per il tree climbing.

@@ClimbTube grazie per la risposta.

Ciao Matteo, grazie per i complimenti. La tua domanda in effetti sarà tema di una prossima puntata, però per risponderti al volo diciamo che in un set di rinvii il mio consiglio è quello di prendere sempre un paio di rinvii lunghi. Questi sono molto utili se per esempio le protezioni sull’itinerario non sono poste in maniera rettilinea, ma zig zag, se abbiamo una pancia di roccia pronunciata e la protezione sotto la pancia; quindi in tutte quelle situazioni in cui dobbiamo permettere alla corda di scorrette con più facilità ed evitare attriti o sul moschettone stesso o sulla roccia. Inoltre a volte la protezione non è messa nel punto di più facile rinviaggio e allungarlo potrebbe facilitarlo per esempio potremmo pensare di rinviare da un po’ più in basso dove c’è una presa più buona. È anche possibile allungare un rinvio corto, ma averlo già preparato è sicuramente un vantaggio. Inoltre ce ne sono altri di motivi, ma ti ho esposto quelli che secondo me sono i più importanti altrimenti la risposta diventerebbe lunghissima. Spero di averti aiutato. Saluti

Grazie per aver condiviso la tua esperienza. L’allenamento in casa per me subisce alti e bassi in proporzione con il resto degli impegni. In ogni caso scali molto di più di me in falesia 🤣... ma ci sarà il tempo per riprendere con costanza anche quello. Complimenti per la tua libera, d’altronde il grado è sempre qualcosa di molto soggettivo e l’importante è sempre mettersi in gioco e confrontarsi con nuove difficoltà. Un saluto.

Ciao Mirko, grazie mille per i complimenti, lo apprezzo molto. La tua domanda è molto pertinente! Non ci si scioglie mai dal nodo perché se malauguratamente la corda dovesse scivolarti dalle mani mentre cerchi di passarla in catena, ti ritroveresti appeso alla sosta! (È successo tantissime volte) Nella maggior parte dei casi qualcuno può riportarti la corda in catena, ma nel peggior dei casi devi chiamare i soccorsi (per esempio se quel giorno in falesia ci siete solo tu e il tuo compagno). Per questo motivo la manovra, in ogni caso, ti permette sempre nel corso della sua esecuzione di essere legato alla coda con almeno un nodo. Queste accortezze vengono, o almeno dovrebbero, essere sempre applicate soprattutto sulle vie lunghe (con modalità diverse) dove è necessario a volte slegarsi per effettuare manovre (per esempio calata in corda doppia). Spero di aver chiarito il tuo dubbio. Un saluto

@@ClimbTube assolutamente si, gentilissimo. Al prossimo video 👍

Sei il top come sempre! 😘

Grazie Antonio

Grazie mille

Ciao Barbara, generalmente l’attrezzatura da arrampicata ha una scadenza anche se non utilizzata. Puoi trovare le specifiche sul libretto di istruzioni del tuo imbrago. Allo stesso modo, puoi trovare la data di fabbricazione del tuo imbrago ( ma vale per tutti i materiali da arrampicata) direttamente sullo stesso, generalmente su una linguetta/etichetta. Quindi se ben conservato direi che può durare almeno quanto scritto sul libretto, caso diverso se conservato in luoghi particolarmente umidi.

@@ClimbTube le mie tre imbracature devono essere state prodotte prima che venisse imposto di scrivere la data di produzione... in nessuno dei tre casi ho etichette che mi indicano in qualche modo la data di produzione. Ho una Camp, una Petzl e una Black Diamond. Vabbe le buttero e ne prenderò una nuova. Grazie mille del tuo tempo.

@BarbaraAndo_Trek ciao Barbara, devono esserci per forza delle etichette, il più delle volte sono nascoste. Nel mio petzl sama per esempio la linguetta si trova in prossimità della cinghia cucita sul fianco dell’imbrago. Li c’è una piccola taschina con all’interno un etichetta. Sull’etichetta ci sono diversi numeri e codici, ma guardando sul libretto di istruzioni troverai quale leggere per trovare l’anno di produzione. Inoltre sul libretto di istruzioni è anche indicato con un grafico dove è posizionata l’etichetta sull’imbrago.

Sono in parte abbastanza d’accordo con te, soprattutto perché ci sono diverse possibilità che si commetta un errore. Questo però è il classico problema che nasce quando si rende un assicuratore molto versatile, inevitabilmente crescono le possibilità di errore. Detto questo, secondo me, non ha delle vere e proprie criticità, ovvero non c’è nello strumento qualcosa che non va! Quello che di sicuro possiamo dire é che non é uno strumento per principianti.

Considera che sono già in falesia con le scarpette e il nodo fatto!

Ecco, così tuo marito la smette di fare il taccagno 😂

Ciao Michele, leggere questi commenti mi spinge ad investire energie e tempo in questi video, per cui ti ringrazio di cuore. Per quanto riguarda la tua richiesta, mi sembra un ottima idea e la prenderò sicuramente in considerazione. A presto!

@@ClimbTube grazie mille, mi fa davvero piacere, continua così!!!!

Amico mio, hai ragione! L’ho completamente dimenticato... ma arriverà non temere. Grazie per il commento e sono contento che ti sia piaciuto.

Sai che aspetto il giorno in cui ritornerai in Italia per tornare a scalare insieme... spero presto 💪