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- เผยแพร่เมื่อ 17 ต.ค. 2024
- Dopo anni ecco il sogno: percorrere la 'Traversata d'Oltrepiave' che caratterizzava l'ex Altavia 6, dei Silenzi, che da Casera Laghet de Sora al Rif. Maniago era fortemente alpinistica (quasi tutti aggiravano i passaggi optando per il facile fondovalle). Oramai tutto il tratto di sentiero è dismesso, e va percorso a propria discrezione.
Arrivando ''sufficientemente presto'' alla Casera, la sera stessa opto per un'escursione verso Cima Laste, ma...
⚠️DISCLAIMER⚠️
Ciascuno ha la sua interpretazione artistica della montagna, e la modalità con cui ci si muove è la sua diretta conseguenza. Questi sono i miei ricordi, non intendo essere di esempio a nessuno, piuttosto consiglio a chi avesse dei dubbi su percorsi o tecnica di rivolgersi alle figure professionali di riferimento.
Belli questi video Introspettivi. Sono molto d'accordo con i tuoi ragionamenti e sentimenti. La montagna chiama, la montagna avvisa, la montagna insegna, la montagna rimane. Ascoltala, rispettala, vivila.
Grazie, perché con questo video ci hai dato una grande lezione. Alle volte è facile farsi prendere dalla cocciutaggine, per poi ritrovarsi a fare i conti con cose che non pensavamo di fare, magari un po' oltre i limiti che ci eravamo prefissati. Nessuno di noi è esente dagli sbagli.
Bel video! molto onesto, saper rileggere le esperienze e riconoscere gli errori non è da tutti, bravo
... pur essendo "ex post", ti posso garantire che la tensione si taglia con il coltello !! Gran bel video, diverso da tutti gli altri. Centratissime le tue osservazioni una volta a casa. Fossi io lo farei vedere in tutte le sezioni CAI e simili, sarebbe salutare per tutti !! Bravo Luca e ... take care per la prossima volta !!
Complimenti per le belle parole! Luca regali sempre tanta saggezza e parole misurate e ricercate che descrivono perfettamente stati d'animo e pensieri.
A volte sembra che nei commenti capitino anche personaggi con il livello tecnico di Killian Jornet, purtroppo andrebbero ignorati o lasciati liberi di vivere le loro esperienze al massimo. Anche io preferisco vivere la montagna con il sorriso e senza pensieri, nonostante la mia giovane età. Bellissima lezione di umiltà e realtà per i più giovani o meno esperti.
Mi piace il tuo modo di fare video.Molto istruttivi gli interventi post -escursione !....di primo acchito potresti non sembrare il solito simpaticone,ma io non cerco uno che mi faccia ridere,ma qualcuno che mi dia indicazioni utili per andare in montagna.Grazie Luca 😊
Complimenti per l’onesta Luca, non è da tutti mettere in piazza i propri limiti e i propri errori.
Ciao Luca, grazie per averci resi partecipi anche dei tuoi errori, dei tuoi limiti, delle tue paure e della soddisfazione di aver fatto tutto questo, escursione fantastica.
Un bello spaghetto 😊
Comunque ne sei uscito, adesso devi metabolizzare.
In montagna capita e purtroppo anche la fortuna è importante o meglio io mi sono fatto l'idea che gli incidenti in montagna siano molto pochi rispetto alle possibili possibilità, e quindi è anche un po' di sfiga che si somma ai nostri errori.
Ma in ogni caso saper andare in montagna è frutto di esperienza e esperienze, non si compra in negozio come l'attrezzatura, si fa sulla propria pelle, nel bene e nel male.
Dal male possiamo imparare a scoprire i nostri limiti momentanei, e in futuro se riusciremo a superarli, ci darà la gioia di sentirci sempre più a nostro agio nel nostro paradiso elettivo.
Complimenti. Uno dei più bei video per l'autenticità e la lettura profonda e pedagogica dell'andare in montagna. Grazie
Chi va in montagna deve fare i conti con le proprie paure. Ed è un bene che sia così. Questo video è secondo me il più bello della tua serie di montagna per il modo in cui ci hai fatto partecipare ai tuoi stati d’animo, per la misura con cui l’hai fatto, per l’umanità che è emersa nel tuo racconto. Bellissimo, grazie.
Ma guarda te! Son passata sabato per Laghet de sora e poi su cima Preti e guardando le montagne selvagge della val cimoliana ho pensato "queste piacciono a Luca!" 😅 E proprio sabato mi è rimasto un appiglio in mano: fa un certo effetto.. 🫣 Eh... Che dire. Comprensibile tutto, e bravo ad aver condiviso l'esperienza e anche i tuoi pensieri in merito.
In assoluto il tuo video più bello. La tua onesta analisi è di grande insegnamento. Oggi non hai parlato ma insegnato. Bravo.
Grande Luca! Praticamente un trekking diventato un free solo 😅 da grande frequentatore della montagna e essendo nato e cresciuto nelle zone che mostri nei tuoi video, non posso che complimentarmi per la qualità dei contenuti che porti. Nei primi video non capivo tanto il tuo parlare, le tue riflessioni, finché un giorno qualcosa è cambiato e ho iniziato a guardarli praticamente solo per quello. La montagna insegna molto se si vuole imparare e i tuoi video sono un bel ripasso! Keep pushin' 🤙
Grazie!
Ti riferisci a “il nostro amico regolatore degli ordini celesti ha disinstallato l’app NUVOLE”??
😅😅😅😅
Mi concedo qualche licenza poetica, dai
Bel video e mi trovo pienamente d'accordo con i tuoi ragionamenti. Mi ha messo davvero molta ansia vedere quei passaggi e sentire il fiato farsi sempre più pesante. Sensazioni già provate quando andavo sempre in montagna da solo e cercavo di alzare sempre di più il livello. Una volta ho avuto una crisi di pianto pazzesca dopo essere uscito da una situazione simile, certe cose non si dimenticano neanche dopo tanti anni. Ciao
Grazie della condivisione. Si, il respiro dice tanto...
Lucida autoanalisi, video davvero apprezzatissimo.
Bellissimo video ! Complimenti .... Speziato d emozioni vere con grandi contenuti per chi guarda.
Molto appassionante ed istruttivo, bravo Luca.
Caspita, leggo prima i commenti... e già intuisco... mi dico "ecco, stavolta si è cacciato nei guai🫢guardo o non guardo il video?"
Beh, sono stanca, peró sono troppo curiosa, e no.... ultimamente guardare i filmati di questo canale mi mette l'ansia😅 perció lo faró domani, in tranquillità, che poi non dormo ahahah.
Comunque, sei un ragazzo che sa quello che fa ma.... un "mi raccomando"! come dice qualcuno....vien sempre naturale dirlo, anche se non si conosce di persona qualcuno, in un certo modo ci si affeziona e, porco can non vorremmo mica leggere qui sul Corriere delle alpi qualche brutta notizia eh!!🤗
Grazie Luca che bel video! Grazie alla tua buona stella e...ai camosci. Video bellissimo che fa riflettere👋
In riassunto diciamo che hai preso un grande spavento e' andata bene molti ci rimettono anche la vita.archivia il tutto come esperienza pensa alla family la prossima volta .sempre un piacere seguirti.
Sempre complimenti per i video, questo lo trovo particolarmente ricco di spunti, per i luoghi da andare a vedete, esplorare, sia per le riflessioni che ne sono uscite.
Onestamente il video sulla montagna più coinvolgente presente su youtube (e ne ho visti tanti..). Sei riuscito a trasmetterci tutte le tue sensazioni, emozioni e pensieri una volta scampato il pericolo.
Ti sei messo in una situazione difficile ma sei stato bravo ad uscirne.
Se posso una curiosità.. ho notato che usi sempre scarpe più da trail che da avvicinamento (in teoria più indicate per questo genere di cose). Perchè? Solo comoditá?
Grazie Federico!
Che situazione difficile? Che pericolo?
Fatica. Quella si, parecchia.
Per un giro come questo davvero non vedo nessun punto nel quale avrei potuto preferire una scarpa da avvicinamento, dato che parti su roccia (con un minimo di grado, le famose “facili roccette” insomma) in effetti non ce ne sono.
Ciascuno penso possa dire di sentirsi a suo agio e sicuro nei movimenti con le scarpe che è abituato ad usare. Io cerco, non sempre ci riesco, di muovermi rapidamente e quindi prediligo attrezzatura leggera: le scarpe da trail sono state inventate esattamente per questo modo di spostarsi. Sono comode e sul tecnico sono sicure. Molto più sicure di una scarpa da avvicinamento su terreni morbidi oppure se si vuole correre, dove una scarpa più tecnica e rigida generalmente spacca i piedi e compromette la sicurezza. Le scarpe da avvicinamento sono state per l’appunto sviluppate per gli avvicinamenti alle vie di roccia ed i gradi facili. In generale non mi piacciono e le evito se posso. Le scarpe da trail le uso da più di vent’anni (il che a pensarci mi fa anche un certo effetto) e i miei piedi e caviglie sono abituati. Se devo fare giri molto, ma moooolto tecnici, generalmente uso scarpe che sul secondo o terzo grado mi diano più precisione. Per un giro come questo che, da mia percezione, è una camminata, uso scarpe da camminata veloce-corsetta. Comodità e velocità tante volte vanno a braccetto con la sicurezza.
Il mio non è un consiglio eh, semplicemente sono abituato fisicamente alle scarpe basse e morbide, e le preferisco alle altre nella quasi totalità delle uscite.
Se ti recuperi qualche video della scorsa stagione vedrai le situazioni difficili e le scarpe da avvicinamento. Qua sinceramente proprio no.
sei un grande
Ciao Luca sempre bello vedere le tue avventure in montagna 🤩poi sai una cosa anch'io quando vedo il suem ormai lo chiamo il farfalon da quella volta che avevi fatto il video con Martina se mi ricordo bene🤔cmq il video delle forcelle e il passaggio per il bivacco fanton per capirsi cmq sono già curiosa di vedere la seconda parte per il momento mi è piaciuta un sacco.....ciao e allora ci vediamo al proseguimento del video 😉💪
Ciao! anche io l'ho imparato in quel giro il termine! ma mi ha fatto così tanto ridere che ormai lo dico sempre.
Bel video che ti responsabilizza...se sei da solo dipende tutto da te....tu fai le scelte giuste tu fai quelle sbagliate ...e l'adrenalina sale ..
Tengo famiglia secondo me è uno dei fattori principali per cui tante volte è meglio fermarsi un attimo e pensare.
interessante, avrei tante domande, ma giusto una: perché il primo errore, partire tardi?
Ciao Stefano. Ciò che a posteriori è evidente a volte non lo è senza la giusta prospettiva, e anzi per quanto io spesso obblighi me stesso a una visione quasi “esterna”, vuoi per l’entusiasmo, vuoi per la curiosità, questa volta non fu così. Spesso faccio brevi missioni esplorative pomeridiane, o notturne, come tanti che abitano qui e durante il giorno hanno i loro impegni quotidiani, quindi quello di per sè non mi è nuovo. È stato un’insieme di fattori a risultare in questo intoppo. Finito bene, di cui fare tesoro, e che prima o poi succede a tanti. Forse non tutti, ma tanti (e non lo dico per giustificarmi eh!)
@@LucaLoro sicuramente, quando si va da soli poi può capitare di andare un po' oltre i limiti, io ti faccio i complimenti per come l'hai gestita ed è finita. sicuramente hai anche imparato molto e preso coscienza di quello che ti piace, importante come dici farne tesoro
come direbbe la mamma "Luca me racomande"
Luca quando ti sentiremo ospite a La Dinamica podcast?
i tuoi video mi piacciono ma in questi casi penso alla tua famiglia, che sarà sicuramente felice e serena nel vederti andare da solo, però... Lo hai capito anche tu.
Ciao Luca lunedì uscirà l' episodio numero 2?
Oh yes
Riflessioni interessanti e molto condivisibili, per quanto a posteriori sia davvero facile giudicare, a tutti noi andando in montagna da tanto prima o poi è capitata una cosa del genere, ed è davvero banale dire che uno se le cerca, a volte ti trovi in mezzo per mille motivi, a volte ti giri e la prospettiva cambia completamente, bello riflettere su questo, davvero…
Solo una cosa nel video non mi è chiara, il punto dove (da video si capisce abbastanza bene che la logica diceva di andare a destra si trovava a monte del punto dove hai trovato il cavo d’acciaio, potrebbe essere stato quello ad ingannarti e farti proseguire dritto?
Bergheil!
Grazie dell’intervento. Sicuramente il cavo mi ha fortemente spiazzato, e non lo avessi visto sarei andato a destra prima, evitando tutto il “dopo”. Facile dirlo adesso ovviamente, ma a logica era anche meno il dislivello da farsi a destra, si vede che nei passaggi in placca verso destra la parete era già finita. Mah. Sbagliando s’impara, non aggiungo altro
Ciao come hai detto tu dal video si percepisce parzialmente e in maniera distorta la realtà delle cose (pendenze, distanze, difficoltà) pero quello che vedo io è che ti sei messo a fare free climbing su una via non esistente e oltretutto senza attrezzatura a partire dalle scarpe. beh insomma pur non conoscendo la tua preparazione e esperienza si puo dire che per cacciarti nei guai gli ingredienti li avevi messi tutti. pero capisco il tuo spirito esplorativo e trovo positivo che hai voluto riflettere sulla cosa anche pubblicamente.
Ciao Valerio, scusami se puntualizzo ma è il caso. Free climbing, o arrampicata sportiva, vuol dire salire in libera su una parete, ossia senza l’ausilio di aiuti tecnici MA con le protezioni, e quindi legati. Semplicemente il termine “free” sta ad indicare che si è saliti con mani e piedi, nulla di più (ma in caso di caduta, si era legati). Tu volevi dire Free-solo, però non scomoderei un termine del genere per una piccola parete. Comunque di fatto si, a voler forzare il discorso si. Però: quei posti, marcissimi, sono improteggibili e non troverai nessuno dei pochi e arditi frequentatori di quelle cime girare legato. Semplicemente: con esperienza si riesce ad essere tranquilli e soprattutto sicuri anche lì.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, come ti dicevo a poco servono dotazioni alpinistiche. Ecco forse un 30m di cordino (come quello che si usa per sciare) e un kit per calarsi, con un paio di chiodi e fettucce, metti caso che…ma come per chi percorre i pendii bellunesi, potrebbe anche già questo essere una forzatura. Sono luoghi elitari, punto e fine.
Le scarpe lì, esattamente lì, certamente potevano essere molto migliori. Ma queste sono quelle che uso, e che conosco, quindi alla fine dei conti non avrei voluto altro con me. Quelle da arrampicata ovvio. Ma per fare una “camminata” che senso avrebbe avuto portarle?
@@LucaLoro hai ragione intendevo proprio free solo, per un brevissimo tratto magari, ma quello era!
L'alta via 6 è stata dismessa? Non mi risultava
Probabilmente sbaglio
Tutta la parte di traversata tra Casera Laghet e Forc. Duranno, quindi Forc. Val del Drap, Forc. Dei Cacciatori e forcella Compol fino al Greselin sono ufficialmente sentieri dismessi, così come dal Greselin a sotto Cima dei Frati. Tutto dismesso a causa della difficoltà di mantenimento e lo spiccato carattere alpinistico.
L’altavia ufficiale non penso sia stata cancellata, semplicemente dal Padova al Manaigo si fa giri alternativi
@@LucaLoro Con la mia ragazza la abbiamo percorsa quest'estate e, tolti i tratti più famosi vicino al Giaf e al Padova o nei pressi di Col Nudo e Semenza, la descriverei come "in avanzato stato di abbandono". Abbiamo camminato 2 giorni prima di trovare un triangolo blu e i sentieri in genere sono poco segnalati; i tagli sui mughi, seguiti per assenza di bolli o ometti, spesso ti portano a vecchie vie franate. Noi poi, come dici tu, visto il peso degli zaini e la diversa filosofia di viaggio, da Casera Laghet abbiamo preso una strada alternativa. Resto curiosissimo di vedere questo tratto che ci manca, ma che abbiamo solo messo da parte per quando sarà il momento. Grazie per la condivisione di queste belle gite!
hai una cadenza nell'inflessione della voce che mi culla
Non farlo vedere alla tua mamma...
Beh insomma, in simpatia, te xi sta un fià mona.
A 14:05 guardando in diretta mi chiedevo perché non tagliare a dx per andare in cresta che sembrava un tot più praticabile, almeno in confronto alle placche sopra la crapa.
Parevi un po' nel panico, che di norma non è un buon consigliere, perché tende a far prendere le scelte più sbagliate.
Cmq prima o poi capita a tutti un'esperienza così un po' strizza cul.
PS: imho in montagna i grandangoli delle action non sono quasi mai il massimo. Rendono tutto coreografico, ma fanno perdere quello che l'occhio percepisce nella realtà, non capisci mai se quello che registra sta facendo qualcosa di realmente esposto o realmente verticale.
Un "vecchio" 50mm equivalente del formato fullframe farebbe perdere un po' di cinema ma aggiungerebbe realismo. Non conosco i margini di gioco dei tuoi dispositivi.
Assolutamente bisognava tagliare dove dici tu, e anche a me pare evidente adesso. Era molto “ghiaioso” e mi ha tratto in inganno quello, ma la struttura stessa della paretina era molto più bassa se avessi tagliato a destra, risparmiandomi anche metri di “arrampicata” a favore della cresta.
Purtroppo la giornata, la fretta e forse anche il caldo mi hanno tolto la lucidità che serve in questi casi. È andata bene, lezione imparata. Vero che capita a tutti ma, come si suol dire, non deve ri-capitare!
Per quanto riguarda le prospettive, ahimè si, è così. Anche con gli sci alle volte sembra tutto piatto dove è ripido, e viceversa. Pazienza, si sa che tutto quello che passa attraverso gli schermi è una grande bugia.