Che fine fanno gli abiti invenduti?
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- เผยแพร่เมื่อ 7 ก.พ. 2025
- La sovrapproduzione di vestiti ha creato una crisi ambientale globale, con rifiuti tessili che si accumulano nelle discariche, fonti d'acqua contaminate da coloranti tossici e grandi quantità di energia consumate nella produzione.
Non tutto quello che viene poi prodotto viene anche venduto. Ogni anno 40 miliardi di vestiti e scarpe vengono distrutti senza essere mai stati indossati. La sovrapproduzione porta le aziende a distruggere i capi invenduti piuttosto che applicare degli sconti o riutilizzarli.
Tra le norme previste con l’introduzione del Regolamento Ecodesign in Europa, viene stabilito il divieto diretto di distruzione di prodotti tessili e calzature invendute.
Questo riuscirà davvero a fermare la cattiva gestione degli invenduti e delle rimanenze?
Ma perché questa pratica di distruggere l’invenduto viene fatta dalle aziende? E attenzione, non parliamo solo di brand di fast fashion, la moda usa e getta a basso costo, ma anche di noti brand dell’industria del lusso.
Lo abbiamo chiesto a Silvia Gambi, Giornalista e fondatrice di Solo Moda Sostenibile.
Abbiamo parlato poi con Salvatore Pariota, amministratore delegato di un’azienda che si occupa di acquisto e vendita stock abbigliamento e accessori, DIVERGENT srl e di come è per le aziende liberarsi dai capi invenduti e dalle rimanenze rivolgendosi agli stocchisti.
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