Tra l' altro i miei antenati sono originari di Venezia dai tempi della Serenissima, verso la fine del 1400 hanno comprato terre in Valtenesi e qui si sono stabiliti.
Fantastico! Hai fatto una ricerca genealogica? Nel caso ti chiedo se puoi girarmela, così mi studio il tuo caso per il prossimo volume dei cognomi bresciani 😀
@@bresciagenealogia La storia della mia famiglia è parzialmente narrata in due libri, uno scritto da Don Vantini Parroco, fino agli inizi degli anni 60', di Soiano del Lago dove narra la storia di questo paese el' altro redatto molto più di recente di Andrea Nodari, sempre sulla storia dello stesso paese. Dagli inizi del 1500 fino se non sbaglio fino alla fine del 1800 la mia famiglia ha avuto 6 o 7 Preti, infatti la famiglia dei capostipiti erano prelati e venivano chiamati i "I Badi" perchè provenivano dall'abbazia di Venezia. Dei miei parenti possedevano , fino agli anni settanta vari cimeli e vesti religiose se non baldacchini in legno ricamato dei prelati che si sono susseguiti nei secoli, ma che per ignoranza e disinteresse per nostri antenati, hanno venduto ,penso per pochi soldi, a chi invece ne conosceva oltre al valore economico, soprattutto quello storico ed artistico . Ma quello che mi dispiace di più sono tutti i ritratti dipinti su tela di ognuno di questi prelati con relative pergamene che sono finiti in mano ad una famiglia di Verona che purtroppo non conosco ne nome e ubicazione per poter almeno chiedere di vederli.
Certo! Lo ricordo bene perché mi è servito anche per il romanzo. Nel primo dei 5 volumi della Storia di Brescia di Treccani, l'intervento di Carlo Pasero. Appena sfogli il volume è facile trovarlo cronologicamente. Comunque mi pare che anche Ottavio Rossi cita l'episodio che Gherardo Averoldi creò un varco presso la porta dell'Albera "dal di dentro". Mi pare che anche in "El patron di tanta alta ventura" di Valseriati, si parli di questa cosa. Ho provato a sfogliarlo ora ma il riferimento preciso non lo trovo. Però in questo testo si menziona l'ottimo lavoro del Pasero che ha ricostruito questa vicenda dalle "provvisioni comunali", le delibere del comune di quel tempo, quindi fonti di prima mano.
forse non ti rendi conto, ma il tuo accento è più veneto che lombardo, brescia , come il bergamasco , e' di discendenza veneta tanto è vero che quando augusto divise l'italia la decima regio(veneto) comprendeva i territori dall'adda all'istria , non solo: cicerone indica veneto gli stessi territori (dall'adda a istria)...giusto per precisare
Assolutamente si. Infatti il dialetto lombardo orientale è classificato diverso da quello d'area milanese. Più che il periodo romano conta il dominio veneziano tra 1426 e 1796
@@bresciagenealogia i veneti occupavano quei territori da prima dell'avvento dei romani, ho citato i romani solo per farti capire che già allora esistevano fonti scritte che delimitavano una cultura propria e che occupava una determinata area... ti te si veneto...
la serenissima li riunì semplicemente ai suoi possedimenti (possedimenti che in veneto, eccezione fatta per padova, si diedero spontaneamente, caso unico nella storia, a venezia)
@@antoniotempesta5456. Un Veneto che parla in dialetto viene compreso da un bresciano. Un bresciano che parla in dialetto ad un Veneto non viene capito, perché?
Sempre Grande!
Alberto, ci offri sempre storie di immenso valore, raccontate in modo chiaro e senza fronzoli. Ti ringrazio molto per l'eccellente lavoro.
Grazie mille ♥️
Grandissima e particolareggiata storiografia di quei tempi. Grazie.
Brao fes, canale veramente interessante.
Bravissimo
Ottimo lavoro
Bellissima narrazione. Grazie mille!
Mi piace sempre di più questo canale! Sei bravissimo! Grazie per le tue condivisioni!
Interessante 👏👏👏
Complimenti, video interessante e ben fatto!
Tra l' altro i miei antenati sono originari di Venezia dai tempi della Serenissima, verso la fine del 1400 hanno comprato terre in Valtenesi e qui si sono stabiliti.
Fantastico! Hai fatto una ricerca genealogica? Nel caso ti chiedo se puoi girarmela, così mi studio il tuo caso per il prossimo volume dei cognomi bresciani 😀
@@bresciagenealogia La storia della mia famiglia è parzialmente narrata in due libri, uno scritto da Don Vantini Parroco, fino agli inizi degli anni 60', di Soiano del Lago dove narra la storia di questo paese el' altro redatto molto più di recente di Andrea Nodari, sempre sulla storia dello stesso paese. Dagli inizi del 1500 fino se non sbaglio fino alla fine del 1800 la mia famiglia ha avuto 6 o 7 Preti, infatti la famiglia dei capostipiti erano prelati e venivano chiamati i "I Badi" perchè provenivano dall'abbazia di Venezia. Dei miei parenti possedevano , fino agli anni settanta vari cimeli e vesti religiose se non baldacchini in legno ricamato dei prelati che si sono susseguiti nei secoli, ma che per ignoranza e disinteresse per nostri antenati, hanno venduto ,penso per pochi soldi, a chi invece ne conosceva oltre al valore economico, soprattutto quello storico ed artistico . Ma quello che mi dispiace di più sono tutti i ritratti dipinti su tela di ognuno di questi prelati con relative pergamene che sono finiti in mano ad una famiglia di Verona che purtroppo non conosco ne nome e ubicazione per poter almeno chiedere di vederli.
hai le fonti per le armi in palazzo averoldi? grazie!
Certo! Lo ricordo bene perché mi è servito anche per il romanzo. Nel primo dei 5 volumi della Storia di Brescia di Treccani, l'intervento di Carlo Pasero. Appena sfogli il volume è facile trovarlo cronologicamente. Comunque mi pare che anche Ottavio Rossi cita l'episodio che Gherardo Averoldi creò un varco presso la porta dell'Albera "dal di dentro". Mi pare che anche in "El patron di tanta alta ventura" di Valseriati, si parli di questa cosa. Ho provato a sfogliarlo ora ma il riferimento preciso non lo trovo. Però in questo testo si menziona l'ottimo lavoro del Pasero che ha ricostruito questa vicenda dalle "provvisioni comunali", le delibere del comune di quel tempo, quindi fonti di prima mano.
@@bresciagenealogiadi pasero mi fido. Di rossi no
Grazie!
forse non ti rendi conto, ma il tuo accento è più veneto che lombardo, brescia , come il bergamasco , e' di discendenza veneta tanto è vero che quando augusto divise l'italia la decima regio(veneto) comprendeva i territori dall'adda all'istria , non solo: cicerone indica veneto gli stessi territori (dall'adda a istria)...giusto per precisare
Assolutamente si. Infatti il dialetto lombardo orientale è classificato diverso da quello d'area milanese. Più che il periodo romano conta il dominio veneziano tra 1426 e 1796
@@bresciagenealogia i veneti occupavano quei territori da prima dell'avvento dei romani, ho citato i romani solo per farti capire che già allora esistevano fonti scritte che delimitavano una cultura propria e che occupava una determinata area... ti te si veneto...
la serenissima li riunì semplicemente ai suoi possedimenti (possedimenti che in veneto, eccezione fatta per padova, si diedero spontaneamente, caso unico nella storia, a venezia)
@@antoniotempesta5456. Un Veneto che parla in dialetto viene compreso da un bresciano. Un bresciano che parla in dialetto ad un Veneto non viene capito, perché?
Serie C....