Storia della Pastorizia - Caltabellotta AG
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ก.ย. 2024
- La pastorizia in Sicilia e a Caltabellotta in particolare è importante sin dalla Preistoria. Il poeta greco Omero nel IX libro dell’Odissea ci dà uno spaccato di vita bucolica in Sicilia, dove il girovago Ulisse approda e incontra il ciclope Polifemo che pascola le mandrie del Sole. Ci narra che Polifemo e i suoi compagni sono intendi in una grotta alla mungitura del latte dalle pecore. E con minuziosità ci descrive gli ovìli delle pecore, i recinti per gli agnelli e i capretti, l'allattamento, i secchi colmi di latte e di siero la realizzazione del formaggio in forme rotonde: si riferiva proprio al formaggio pecorino. Ma l'Odissea è mitologia ambientata nel XIII secolo a.C. , 5 secoli prima in cui il poeta cieco Omero scrisse questo poema, epoca in cui in Sikània/Sikelìa oggi Sicilia, vivevano i Sikàni che ebbero nel territorio del Kràtas di Caltabellotta una loro epopea. E qui le tradizioni orali ci raccontano di Kòkalos, re pastore di Ìnikon e della roccaforte Kàmikos che assieme alla sua gente pascolava in queste vallate suonando il flauto di canne (il siciliano friscalettu), a Pūṣhan (il Pan greco), protettore dei pascoli, che guidava il Sole, nel suo corso attraverso il Cielo, come guardiano di greggi e di armenti e incantava e attraeva i viandanti. A Caltabellotta da sempre la vita del pastore è dettata dal Sole nello scorrere delle stagioni. Si alza prima dell'alba e inizia la mungitura di decine e decine, spesso centinaia di pecore, capre e mucche; quindi porta il latte al marcato, oggi si chiama caseificio, e lì fa Il formaggio e la ricotta. Finito questo lavoro, va col gregge al pascolo: col bel tempo, col gelo, col vento, con la pioggia, col caldo torrido, con l'umidità, con l'afa, per Natale, per Pasqua, per Ferragosto, per tutte le feste religiose e laiche e persino per i compleanni. Durante il pascolo, aiutato dai cani, sta in continuo movimento con gli animali e percorrono insieme decine di km al giorno, da una contrada all'altra per variegare i pascoli. Fino a sera, al tramonto del Sole, quando ritorna all’ovile (a la mannira) per la seconda mungitura. Il pastore conosce tutte le sue pecore, le sue capre, le sue mucche, una per una, e conosce anche i pascoli e le erbe di cui si nutrono che sceglie transumando di stagione in stagione. Decide quali agnelli, capretti e vitelli macellare e quali allevare; seleziona i migliori montoni (crasti), becchi e tauri per la monta delle femmine che dovranno essere feconda. A Caltabellotta possiamo vedere ancora recinti di Epoca Preistorica, pecore, greggi e armenti pascolare come secoli, come migliaia di anni fa, e i pastori che mungono e fanno formaggio e ricotta come Còcalo, re pastore di Inico/Camico e dei Sicani.
(Vincenzo Carmelo Mulè)
Uno spaccato della natura.siciliana, un documento che deve invogliare i giovani a tornare alle cose semplici che sono le più belle.
Bellissimo panoramicò video su una bellissima azienda con le bellissimi pecore e agnellini e mucche
La stessa vita lo fatto da quando ero ragazzino di 11 anni fino a 27 anni in Calabria grazie bellissimo video Auguri 🙏👋👍🍻dal Western Australia
grazie
Molto interessante, complimenti!
grazie
I just recently found out my family immigrated from Caltabellota almost 100 years ago. Supposedly we still have relatives living in the same home. Thank you for this video! I hope to one day be reunited with my Sicilian family.
ti aspettiamo
Documentario molto interessante
grazie
Quanto tempo fate stare la toma nel siero bollente?
Da Canicattì dico viva Caltabellotta!
Bravo , bel documento W Caltabellotta
grazie