Il self publishing conviene oppure no?

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 ก.ค. 2024
  • Il selfpublishing, cioè pubblicare il proprio libro senza un editore, scegliendo una piattaforma come Amazon o StreetLib è una scelta che paga o è sempre meglio l’editoria tradizionale?
    Un po' di numeri e, soprattutto, svantaggi e vantaggi dell'autopubblicazione.
  • แนวปฏิบัติและการใช้ชีวิต

ความคิดเห็น • 70

  • @giambileone1679
    @giambileone1679 3 ปีที่แล้ว +2

    Confermo di essere ancora innamorato di te. Brava, diretta, chiara e senza fronzoli. Complimenti

  • @BooksFriends
    @BooksFriends 3 หลายเดือนก่อน

    Grazie mille per il bel video. Ho pubblicato 2 raccolte di poesie gratuitamente in arabo nel 2012 e 2014 poi ho smesso ma ora sono passati 10 anni e vorrei pubblicare la prima raccolta di poesie in italiano.
    Onestamente ho sempre avuto la speranza di pubblicare con la collaborazione di un editor che può credere in me anche perché avevo bisogno di una figura paterna o una sorta di padrino letterario come Kawabata per Mishima. Ma niente..😅😅😢😢
    E mi sembra che per la maggior parte è un business fare l'editore è Basta, la prova è l'interesse a pubblicare poesia stile Rupi kaur dopo che ha avuto visibilità sui social dai giovani. E io non ho né nome popolare, né viso conosciuto né rapporti nel settore. Non sono figlio di nessuno.. è angosciante per me questa realtà 😢

  • @ponente7380
    @ponente7380 4 ปีที่แล้ว +4

    vorrei aggiungere un dettaglio sul selfpublishing che non viene menzionato nel video... parlando delle piattaforme internazionali e più precisamente il .com (quindi testo in inglese) esiste la possibilità di pubblicare il proprio libro in formato audio su audibe (piattaforma di amazon) con guadagni molto alti rispetto all'ebook e cartaceo. internet offre grandi opportunità a chi ha voglia e determinazione.

  • @microbicomics
    @microbicomics 4 ปีที่แล้ว +1

    Brava! Bravissima approvo tutto quello che hai detto. Io sono un autore che pratica il Self Publisch già da tempo. Pubblico fumetti. E confermo che per ogni fumetto ci vuole davvero molto tempo per confezionarlo bene. Anche se il Self è libero bisogna fornire comunque un prodotto professionale sotto tutti i punti di vista. Grazie per il video.

  • @videodamarte-christianzecc8555
    @videodamarte-christianzecc8555 4 ปีที่แล้ว +3

    Finalmente una persona che parla in modo chiaro, con una bella voce con toni tranquilli ma che mantengono l'attenzione e senza interessi a vender corsi sull'argomento. Una persona che parla di cura e del fatto che il lettore non sia una cavia, perché quando sento i vari "guru" del self publishing dire che una nicchia profittevole per il self publishing su Amazon è quella relativa alla tematica "come fare soldi" e che quindi, per guadagnare vendendo libri online, occorre contattare ghost writers e farsi scrivere libri che a loro volta insegnano come guadagnare, beh, mi sembra davvero una presa in giro, uno svilire chi ha una mente creativa e non vuol prendere in giro nessuno e la "ciliegina sulla torta" del decadimento della società per cui basta guadagnare a discapito di qualità, contenuti e messaggio... Grazie.

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  3 ปีที่แล้ว

      Diciamo che c'è self e self. Un conto è la narrativa, altro sono i saggi e i manuali. Per i secondi, ci sono diverse realtà - alcune molto serie - che intercettano i temi di interesse e, grazie alla propria filiera, producono testi e li autopubblicano. Se ci sono i contenuti, non vedo il problema. Scopiazzare, rifilare robaccia... be' questo invece è il MALE.
      Nella narrativa è più facile che un autore alle prime armi realizzi un testo senza qualità, ma non c'è dolo, il problema è l'inesperienza.
      E per i corsi: ne propongo eccome! Solo che io li faccio fare a quelli bravi :-) edday.it/product/kit-6-self-publishing-come-autopubblicare-il-tuo-libro/
      E no, non si fanno soldi facili con il self.
      Si deve lavorare super sodo!

  • @Vincenzo11.Colombo-xe7dy
    @Vincenzo11.Colombo-xe7dy 4 หลายเดือนก่อน

    Complimenti video veramente esaustivo.

  • @caterinafusco3145
    @caterinafusco3145 ปีที่แล้ว

    Grazie per l'utilissimo video

  • @rywgekido7112
    @rywgekido7112 5 ปีที่แล้ว

    é appena stato pubblicato il mio primo libro su Amazon (giusto oggi mi è arrivato il messaggio di conferma : ho la presentazione del libro stesso con un video sul mio canale youtube ) e devo dire che,tutti i problemi che hai elencato con il self publishing si sono rivelati reali e tangibili,ma per fortuna superati , anche se ho dovuto fare un lavoraccio a monte (tra scrivere su un formato leggibile per i loro strumenti,impaginare e formattare nel modo che desideravo) !
    ...forse la copertina è la cosa più semplice che ho fatto :D

  • @fabioilconte8230
    @fabioilconte8230 2 ปีที่แล้ว

    Adoro..!!!!

  • @ileniavidili6959
    @ileniavidili6959 3 ปีที่แล้ว

    Bravissima!!

  • @Bella18761
    @Bella18761 4 ปีที่แล้ว

    Brava 👏🏼

  • @maurosollazzo6806
    @maurosollazzo6806 5 ปีที่แล้ว

    Profondissima realta'.

  • @giovannausini7502
    @giovannausini7502 5 ปีที่แล้ว +8

    Grazie per il video. Finalmente una persona competente che dice le cose come stanno nella realtà. Le CE sono lente e arroganti. Mi reputo un lettore compulsivo e negli ultimi anni, dai vari libri che mi sono passati fra le mani, ho notato un'assoluta mancanza di nuove idee, nonché di qualità letteraria.
    sono anche autore di 9 romanzi, due dei quali pubblicati autonomamente dopo più di dieci anni di tentativi con le varie CE. I risultati non si sono fatti attendere, infatti sto pubblicando il terzo.
    Una casa editrice impiega circa 2 anni per pubblicare il vostro libro, contando anche la selezione iniziale ovviamente.
    Davvero volete buttare via due anni della vostra vita in un'attesa infruttuosa?

    • @cioccolatapertutti9825
      @cioccolatapertutti9825 5 ปีที่แล้ว

      Ah

    • @matteoc9827
      @matteoc9827 4 ปีที่แล้ว +1

      Curiosità: "I risultati non si sono fatti attendere, infatti sto pubblicando il terzo" che cosa significa? Che pubblicherai un altro libro con l'auto-pubblicazione? Nel caso, scusami se te lo dico, ma non c'è bisogno di aspettare i risultati: lo avresti potuto pubblicare comunque!

  • @blackrunner69
    @blackrunner69 6 ปีที่แล้ว

    Grazie. !!!

  • @BANANASPONSOR
    @BANANASPONSOR 3 ปีที่แล้ว +1

    Ottimo contenuto, grazie. E presentato perfettamente, in maniera obiettiva e bilanciata.
    Peccato per la citazione di montemagno che non ha scritto libri, ma riassunto dei suoi video.
    Per il resto, io sono nella fase di scelta. Vorrei provare self, semplicemente per abbreviare il percorso.
    Seguendo i tuoi video, mi è parso di capire che con gli editori ci vada molto più tempo. Che ne pensi?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  3 ปีที่แล้ว

      Non credo che il tempo sia la variabile per valutare una o l'altra strada. Ce ne vuole in entrambi i casi, per motivi diversi.
      Perché in apparenza ne "perdi" meno con il self - ti autopubblichi e via - quando, in realtà, per arrivare ad avere un testo in ordine, per avere un piano di promozione (contenuti) e una community a cui proporre questi contenuti servono mesi e mesi. Il self ha senso se sei in "conversazione" con dei lettori interessati a ciò che hai scritto.
      Con gli editori le attese sono garantite. Bisogna lavorare per gradi (invii studiati, gruppi di invio ben calibrati) e si rischia di non ottenere una risposta. Va da sé che tocchi perdere tempo per informarsi sul mercato, selezionare le giuste case editrici...
      Direi che devi valutare il percorso più giusto, in questo momento, per te e per ciò che hai scritto.
      Per dire un fantasy in self può avere molto senso. Un romanzo mainstream, meno.
      In bocca al lupo!

  • @stefanoinnocentini6117
    @stefanoinnocentini6117 4 ปีที่แล้ว

    Buongiorno,
    innanzitutto complimenti per i tuoi video e per i tuoi ottimi consigli sul mondo della scrittura.
    In questi giorni ho pubblicato su Amazon KDP due libri, sia in formato Kindle che in formato cartaceo (quello cartaceo vorrei pubblicarlo anche su Lulu per diversificare un po’ il mercato).
    Da quello che ho capito, operando in regime di Self Publishing, le incombenze burocratiche relative al Deposito legale spettano tutte a me, dico bene?
    Fatta questa premessa, c’è un aspetto che non mi è affatto chiaro e le risposte che ho trovato su internet sono le più variegate possibili, giusto per creare ulteriore confusione come se non ce ne fosse già abbastanza.
    Mi riferisco al rapporto tra un autore indipendente come me e il fisco italiano.
    C’è chi dice che dovrei aprire una partita IVA, chi dice che la partita IVA non serve assolutamente.
    Altri parlano di soglia entro la quale non si devono pagare tasse etc..
    In buona sostanza una babele di informazioni che non consentono all’utente di avere le idee chiare.
    Per quanto mi riguarda, entrando nello specifico, vivo con una pensione che supera di poco i mille Euro.
    Puoi immaginare che, se dovessi iniziare ad aprire una partita IVA e magari pagare anche dei contributi previdenziali per pochi libri che riuscirò (spero) a vendere in un anno, diventa più la spesa che l’impresa e, come si dice, il gioco non vale la candela.
    Ecco perché ti scrivo in quanto sono sicuro che questo sia un argomento che coinvolga tutti gli aspiranti scrittori indipendenti e solo con la tua pacatezza e competenza, magari con una spiegazione video, sarà possibile avere le giuste e chiare delucidazioni.
    Un caro saluto.
    Stefano

    • @beatriceperuzzi1319
      @beatriceperuzzi1319 4 ปีที่แล้ว

      Non c'entro nulla ma posso rispondere io, dopo svariate ricerche. Se pubblichi con Amazon ti serve la partita iva perché Amazon specifica che il suo è un servizio di sola distribuzione e i diritti d'autore restano tutti in capo all'autore. Quindi tu di fatto stai solo vendendo un prodotto creato da te e non è diverso dal vendere un paio di orecchini, per esempio. Se percepisci già un'entrata, molto probabilmente dovresti fare il 730 perché percepisci soldi da attività differenti. Sono d'accordo con te che il gioco non vale la candela ed è meglio affidarsi ad altri servizi intermediari.

  • @blanche9747
    @blanche9747 6 ปีที่แล้ว +2

    Due piccolissimi appunti al video molto interessante: in libreria è difficile trovare anche il libro delle piccolissime case editrici. "Ma è ordinabile", si dirà. Non sempre e non così facilmente a quanto ne sappia.
    Anche l'attesa di un responso da parte di una casa editrice - sei mesi, mediamente, che possono essere tre, ma anche nove - è un bel tempo che passa. A quest'attesa va aggiunto il tempo di lavorazione del testo e si va abbondantemente oltre l'anno, credo.
    Io sono favorevole sia alla pubblicazione tradizionale con editore che al self-publishing, purché si conoscano, di entrambi, limiti e pregi e, in caso si decida di "fare tutto da soli", si presenti un manoscritto che ha acquisito la dignità di un libro grazie a un editing, una copertina curata, un'impaginazione impeccabile ecc. Concretamente non si fa tutto da soli comunque! Nei paese anglosassoni, l'indie publishing è una realtà consolidata alla quale si guarda con molta meno puzza sotto il naso di quanto non si faccia qui. La differenza la fanno i prodotti, la loro qualità, la cura che ci si mette, o con il supporto di freelancer/agenzie o con l'aiuto professionale della casa editrice, nel realizzarli, non come si sceglie di pubblicare.

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  5 ปีที่แล้ว +2

      Certo, le librerie giocano a Tetris per liberare spazio e incastrare i titoli ;-) E se non sei in libreria è come non aver pubblicato (se vuoi raggiungere i lettori che nelle librerie fanno acquisti e si fanno consigliare). Ma in realtà basta essere confinati negli scaffali per non esistere...
      Resta il fatto che il self da noi viene snobbato: non è solo puzza sotto il naso, richiede uno sforzo in più. Qui il lettore deve lavorare, leggere e vagliare, non si può "fidare" di un marchio o della filiera... e con 70mila titoli nuovi pubblicati all'anno capisci che è già complicato.

    • @lunas.g.5948
      @lunas.g.5948 3 ปีที่แล้ว

      Io non ho la puzza sotto il naso.
      Anzi posso dire di avere una fissazione per quelle storie che magari non conoscerò mai perchè un editorie non le ha ritenute abbastanza buone.
      Così da quando ho 16 anni (ora ne ho 32) compro libri autopubblicati, da quando ci sono gli ebook ancora meglio.
      In tutti questi anni ho questa media: ogni 10 libri forse se ne salva 1, gli altri sono non pessimi, di più.
      Quindi è proprio come dici tu, è una questione di qualità ma se continua ad essere una giugla e gli asprianti scrittori non capiscono di aver bisogno di un editing e supporto, sarà difficile che si smetta di avere la puzza sotto il naso.
      PS: nella mia vita ho letto 2 storie meravigliose, di una mi sono così innamorata che l'ho inserita fra i miei libri preferiti (Nella mia lista di libri preferiti si va da Uomini e Topi, a Cent'anni di solitudine, passando per Il signore delle mosche al Don Quijote), eppure questa ragazza non riesce a trovare un editore che la consideri ed è molto triste.

  • @mauraserena4521
    @mauraserena4521 4 ปีที่แล้ว +2

    Concordo è una buona fonte di reddito specialmente per chi ha anche un'altro lavoro. Se trovi una nicchia meglio e poi devi promuoverti un po' almeno all'inizio, nei forum sui social. Se usi Amazon la partita IVA non serve perché sono royalty, se vendi su un tuo sito si è e-commerce, parola dell'agenzia delle entrate 😬 Poi ovvio sui guadagni ci paghi le tasse e ci mancherebbe pure il contrario. Io vendo raccolte di racconti a 9 euro e per ora piacciono 🤗

    • @beatriceperuzzi1319
      @beatriceperuzzi1319 4 ปีที่แล้ว

      Ma scusami, nel contratto di Amazon c'è scritto esplicitamente che i diritti d'autore non vengono ceduti ma restano in capo all'autore, quindi Amazon si occupa solo della distribuzione del prodotto che in questo caso è un libro ma che può essere anche altro (allo stesso modo potrei vendere una borsa o un paio di pantaloni). Proprio il fatto che i diritti d'autore non vengono ceduti come accade invece nelle case editrici classiche, fa sì che sia richiesta una partita iva.

    • @mauraserena4521
      @mauraserena4521 4 ปีที่แล้ว +1

      @@beatriceperuzzi1319 Sono royalty da opera di ingegno c'è una circolare dell'agenzia delle entrate in merito del 2019 visto che non c'è una legislazione specifica. Diverso è vendere una cassettiera da vendere un opera d'ingegno. Io ho sentito l'Agenzia delle entrate direttamente e dicono che è corretto, concorre al reddito ma non serve partita IVA. Sia chiaro io ci faccio massimo 7000 euro all'anno e non supera di certo il mio attuale reddito da lavoro dipendente. Pure a una casa editrice non cedi i diritti d'autore e non devi farlo ma gli cedi i diritti di riproduzione o sfruttamento chiamali come vuoi, se vendi i diritti d'autore sei un pirla in ogni campo, vuol dire che l'opera non è più tua.

    • @beatriceperuzzi1319
      @beatriceperuzzi1319 4 ปีที่แล้ว

      @@mauraserena4521 avevo letto i pareri di avvocati fiscalisti che sostenevano come il contratto di Amazon fosse proprio chiaro su questo punto. Non sapevo ci fosse una circolare dell'agenzia delle entrate, mi informerò, grazie!

    • @beatriceperuzzi1319
      @beatriceperuzzi1319 4 ปีที่แล้ว +1

      @@mauraserena4521 volevo comunque sottolineare che parlare di "cessione del diritto d'autore" ad una casa editrice non vuol dire vendere il proprio diritto d'autore...

    • @mauraserena4521
      @mauraserena4521 4 ปีที่แล้ว +3

      @@beatriceperuzzi1319 pure qui su TH-cam alcuni dicono una cosa ed alcuni un'altra, per questo conviene andare alla fonte. I fiscalisti possono dire quello che vogliono poi la verifica se c'è la fa l'Agenzia delle Entrate, sono loro che hanno l'ultima parola. Di fatto Amazon mi sta facendo da editore e distributore e pure stampatore, loro pubblicano, loro distribuiscono, loro vengono pagati e girano a me le royaty, ben diverso da come sarebbe se io vendessi direttamente.

  • @lucabasso4958
    @lucabasso4958 2 ปีที่แล้ว

    Secondo me ci stanno molte differenze tra un libro scritto in inglese e un libro scritto in italiano. Penso che qui in italia self publishing o no, sono veramente pochi i lettori e per quanto riguarda la copertina, penso conti poco, nonostante il suo effetto; è vero che il nostro libro non è un classico, ma è altresì vero che io storgo il naso anche con hernest hemingway quando leggo i suoi titoli, ma se poi sei pubblicizzato da editor grossi e media, allora è un'altra cosa e non importa se il tuo libro ha contenuti sfavillanti o una copertina da favola, basta guardare che in Italia il libro più venduto era il libro della Meloni per capire come funzionano gli editori qui in Itaglia e allora si che si capisce che i lettori sono come delle cavie, ma quello che è peggio è che altri autori anche noti siano lasciati li a prendere la polvere, per esempio John Fante che ne hanno reso un classico Chiedi alla polvere, provate invece a leggere gli altri suoi scritti, sono fenomenali!

  • @Eliaflute
    @Eliaflute 4 ปีที่แล้ว

    Potrebbe spiegare meglio cosa significa che un self publisher può diventare autore se viene scoperto da un editore? Come funziona?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  4 ปีที่แล้ว +1

      Elia, moltissimi scout ed editor spulciano la rete a caccia di titoli di successo. Per dire, Francesco Grandis aveva messo il suo titolo su TH-cam (vendendo molto bene) ed è arrivata Rizzoli. Lo stesso è accaduto alla Premoli e a Lilia Carlota Lorenzo. Ovvio che si tratti di casi fortunati ma esistono.
      E buon lavoro!

  • @paoloaudino3307
    @paoloaudino3307 4 ปีที่แล้ว +2

    Mi sono innamorato d te... Vale ancora?

  • @frankcavallo
    @frankcavallo 4 ปีที่แล้ว

    Ma il self può essere la chiave di accesso a un editore professionale? Per farsi notare? O gli editori tradizionali non si filano per niente i self publisher e hanno altri canali di selezione?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  3 ปีที่แล้ว +1

      Per alcuni generi sì. Romance, chick lit, fantasy per esempio. Gli editor fanno scouting anche andando a vedere cosa vende tra i self. Ovvio che i numeri devono essere interessanti.
      Il discorso non vale per i testi letterari. Per quelli servono canali tradizionali e percorsi tradizionali perché gli interlocutori non prendono sul serio i self.

  • @cioccolatapertutti9825
    @cioccolatapertutti9825 5 ปีที่แล้ว

    Ah

  • @serenaedera356
    @serenaedera356 5 ปีที่แล้ว +1

    Self publishing ok....ma dove pubblicare? Ilmiolibro? Narciuss? Ce ne sono diversi ma quale è il piu serio?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  5 ปีที่แล้ว +4

      StreetLib e Amazon. Secondo me sono le due scelte migliori. Potendo, meglio pubblicare su StreetLib escludendo lo store Amazon. E poi pubblicare anche su Amazon. In questo modo puoi usufruire di tutti gli strumenti e i dati di questa piattaforma. ;-)

    • @serenaedera356
      @serenaedera356 5 ปีที่แล้ว

      @@ChiaraBerettaMazzotta la ringrazio tantissimo!!!

  • @carmelinobucca441
    @carmelinobucca441 4 ปีที่แล้ว

    Una domanda: come ci si fa a fidarsi di una piattaforma digitale che pubblica il mio libro, non avendo accesso al server dove vengono visualizzati i libri che ho venduto? C'è un ente che controlla la piattaforma e quindi le vendite dei vari autori? devo fidarmi di quello che mi viene detto e quindi visualizzo sul loro sito, dove ho accesso con la mia password? Qualcuno sa dirmi come funziona il tutto?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  4 ปีที่แล้ว

      Carmelino Bucca quale piattaforma?

    • @irigiu
      @irigiu 5 หลายเดือนก่อน

      Amazon e Lulù@@ChiaraBerettaMazzotta

  • @claudio-nature-photography7669
    @claudio-nature-photography7669 6 ปีที่แล้ว +1

    Grazie per il video molto interessante. La mia domanda è Ma se volessi pubblicare su Amazon Kindle. it in lingua straniera si potrebbe fare?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  5 ปีที่แล้ว

      Certo, ma hai il problema di doverti tradurre. Ha un costo e deve essere fatto bene. E, soprattutto, entri nel "calderone" degli stranieri e qui le cose si fanno ancor più complicate.

  • @marcellostoppa2218
    @marcellostoppa2218 5 ปีที่แล้ว +3

    Penso che il self non serve se hai creato un buon "prodotto". Con pazienza si trova la CE giusta. Ciao

  • @gabrieleguidi9207
    @gabrieleguidi9207 2 ปีที่แล้ว

    Ciao, se uno avesse un progetto legato ad un proprio universo narrativo a chi è meglio rivolgersi?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  2 ปีที่แล้ว

      Gabriele, a chi è meglio rivolgersi per fare cosa? Non mi è chiara la domanda. Per lavorare al progetto? Serve un editor. Per pubblicare? Dipende dal progetto... se mi dici di più capisco meglio.

    • @gabrieleguidi9207
      @gabrieleguidi9207 2 ปีที่แล้ว

      @@ChiaraBerettaMazzotta Ciao :) Si, mi riferivo alla pubblicazione. Se ad esempio un racconto facesse parte d'un universo narrativo che si sta creando, cosa consigli?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  2 ปีที่แล้ว +1

      @@gabrieleguidi9207 Gabriele, ma nessuno mai potrà darti indicazioni serie (a meno che non sia un cialtrone), senza aver letto cosa hai scritto per bene!
      E poi ogni storia ha un universo narrativo che si sta creando. Forse ti riferisci a un mondo "fantastico".
      Ma, ripeto, i consigli si danno quando si sono fatti i compiti, cioè si è letto il testo o il progetto/la sinossi, se no sono sproloqui!
      Se hai bisogno, scrivi in agenzia ;-)

    • @gabrieleguidi9207
      @gabrieleguidi9207 2 ปีที่แล้ว

      @@ChiaraBerettaMazzotta ok, grazie :)

  • @patrikvinegars
    @patrikvinegars 7 หลายเดือนก่อน

    ciao, si possono pubblicare anche libri fotografici ???

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  7 หลายเดือนก่อน +1

      Sì, ma per quelli ha senso solo il cartaceo. E la stampa di Amazon è più che accettabile per un testo normale ma la sconsiglio per un lavoro fotografico. Per quello conviene trovare uno stampatore di qualità e scegliere tutto per bene (formato, carta, cover...). Si può poi usare sempre Amazon per la distribuzione, ma è un processo più costoso (non stampi on demand, ma devi stampare prima) e richiede qualche competenza in più.

    • @patrikvinegars
      @patrikvinegars 7 หลายเดือนก่อน

      Grazie mille 👍

  • @lestoriediadele4019
    @lestoriediadele4019 3 ปีที่แล้ว

    Il problema è che oggi (a distanza di tre anni dalla pubblicazione di questo video) l'unica strada REALE che uno scrittore emergente può percorrere è proprio quella dell'auto-pubblicazione, in quanto l'oceano delle case editrici, piccole o grandi che siano, è popolato quasi unicamente da squali che non aspettano altro che guadagnare sulla pelle degli ancora illusi e incantati "scrittori".

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  3 ปีที่แล้ว +1

      Facendo la editor e la scout, garantisco che gli esordienti pubblicano eccome con gli editori. Nessun miracolo, tutte le case editrici peraltro hanno pregi e difetti. Per verificarlo: entra in libreria e chiedi al tuo libraio di fiducia.
      Il self è un bellissimo percorso di libertà ma non è la risposta a tutti i guai, soprattutto se si rientra nel mainstream.

    • @lestoriediadele4019
      @lestoriediadele4019 3 ปีที่แล้ว

      @@ChiaraBerettaMazzotta allora sarò stata soltanto molto sfortunata in cinque anni di tentativi e di contratti fallimentari e truffaldini. Oppure sarà che semplicemente i miei prodotti sono di qualità molto scarsa e non degna dell'attenzione delle CE più rispettabili. Mi impegnerò per migliorare. :)
      Grazie della risposta.

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  3 ปีที่แล้ว

      @@lestoriediadele4019 oppure un mix di tanti fattori. Quello che conta è: dare retta solo a interlocutori seri, frequentare la libreria e valutare con attenzione le uscite, conoscere bene i cataloghi, imparare a presentarsi nel modo adeguato... sono tante cose e non sono tutte! Buon percorso e in bocca al lupo!

    • @lestoriediadele4019
      @lestoriediadele4019 3 ปีที่แล้ว

      @@ChiaraBerettaMazzotta grazie

  • @manuelem3209
    @manuelem3209 2 ปีที่แล้ว

    Ho visto video in cui si parla di partita iva per il self publishing. Quale è la verità?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  2 ปีที่แล้ว +1

      Che in Italia non c'è una legge chiara ed è un gran caos. Purtroppo.

  • @repertoriopub
    @repertoriopub 4 ปีที่แล้ว

    Ho scritto manoscritti, ma ho paura di pubblicare per il copyright, sicuramente ho scritto qualcosa di già visto su internet. Un libro riguarda il blog: giacomocrispino.blogspot.com

  • @claudiagrespi8415
    @claudiagrespi8415 3 ปีที่แล้ว

    Con il self publishing si possono pubblicare le tesi di laurea magistrale?

    • @ChiaraBerettaMazzotta
      @ChiaraBerettaMazzotta  3 ปีที่แล้ว

      Claudia, il punto è: ha senso farlo? Una tesi nasce per un obiettivo, un libro deve parlare ai lettori. Quindi il primo problema è rendere il materiale interessante e fruibile per i lettori. Se ritieni che il tema abbia del potenziale, che i contenuti sarebbero utili, perché no? Il self è un lavoro e richiede molta cura però.
      In bocca al lupo!

  • @ilarionedelvescovo1198
    @ilarionedelvescovo1198 ปีที่แล้ว

    Il self publishing ha rovinato il mercato meglio comprare i libri in libreria

    • @BooksFriends
      @BooksFriends 3 หลายเดือนก่อน

      Che affermazione ingiusta, poi generalizzazione è da ignoranti. Probabilmente hai una librario insicuro.

    • @ilarionedelvescovo1198
      @ilarionedelvescovo1198 3 หลายเดือนก่อน

      @@BooksFriends col self publishing spacciate per libri ma dei copia e incolla della peggior specie con una marea di refusi.. mi riferivo al fatto che un libro cartaceo difficilmente potrà avere una qualità così mediocre in tutto