INVIARE IL VOSTRO LIBRO A UN EDITORE: Cosa non fare!
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- เผยแพร่เมื่อ 19 ธ.ค. 2024
- Sognate di vedere il vostro libro pubblicato e state per scrivere a un editore? Fermi tutti! Ascoltate prima questi errori da evitare!
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Sono solo una lettrice però é stato davvero molto interessante conoscere questo tipo di meccanismi
Matteo, sei un ragazzo intelligente, quanti bei consigli, per la pubblicazione di un libro. Continua con i tuoi consigli, che sono importanti. Ciao da Marilena.
Grazie Matteo
Ciao Matteo, grazie del video e degli spunti! Personalmente ho sempre guardato alle case editrici (di qualunque grandezza) con molto timore e non mi sognerei mai di tempestarle di telefonate minatorie, quindi mi stupisce molto che ci sia chi lo fa 🤣 Scherzi a parte, posto che sì, credo sia abbastanza ovvio dover conoscere la linea editoriale di un editore prima di sottoporgli la propria opera, ciò che mi terrorizza di più (in uno scenario ipotetico in cui io mando qualcosa a qualcuno) è proprio l'essere scartati per via di scelte di marketing, perché potenzialmente "fuori mercato"; a tal proposito, ti sembrerà una richiesta ingenua ma mi piacerebbe in un futuro prossimo conoscere le tue opinioni di esperto del settore, in un video in cui ci parli dei generi più o meno in voga al momento, delle tendenze che vanno per la maggiore e di ciò a cui sembra puntare il mercato dell'editoria al momento. Sarebbe molto bello, perché non è sufficiente girare per una libreria per accorgersi di ciò che accade dietro le quinte. 😊 Grazie ancora per il tuo approccio gioviale e motivante!
Grazie mille per tutte le dritte! Unica cosa: generalmente quanto si può aspettare per una risposta da una casa editrice? Cioè quando si capisce che il "okay non hanno accettato la mia proposta" ha sostituito il "magari non hanno ancora letto la mia mail"?
uuuuuhmmmm... direi che dopo 10-12 mesi puoi cominciare a pensare che non interessi a loro (hanno letto la mail e non interessa il tuo progetto).
Però ci sono stati casi di risposta anche dopo circa un anno, la media è 6 mesi, tranquillamente. Risposte in pochi giorni/settimane sono botte di culo da parte di case editrici serie oppure fregature da parte di case editrici A PAGAMENTO che vogliono soldi DA TE, non ti faranno guadagnare niente, anzo, il contrario, per cui per loro sei una preda da accalappiare al più presto, quindi ti rispondono presto
Video interessante, come sempre; scusa la curiosità, ma cosa fai esattamente in questa casa editrice? 😊
Grazie degli utili consigli! Anche a me piacerebbe molto pubblicare un romanzo che ho scritto, speriamo bene 🤞🏻
Cosa succede poi se il romanzo viene scelto per la pubblicazione? L'autore deve firmare un contratto per cui è tenuto poi a partecipare a eventi, pubblicare tot romanzi nell'arco di un certo numero di anni, e altri vincoli?
Bellissimo, io sto per mandare un fumetto fatto da me❤
Quanto è vero il discorso che fai sul rifiuto... le dinamiche interne che portano a una selezione sono spesso oscure (a volte anche per gli editor stessi 😅, che cercano di disperatamente di capire che diavolo vogliano i direttori, che a loro volta cercano disperatamente di capire cosa vorranno i lettori tra sei mesi, ecc.). È un processo decisionale con talmente tante variabili che non c'è davvero motivo di restarci male se un libro non viene scelto ma dall'esterno questo tante volte non viene "percepito".
PS: Su "non mandate la proposta su Instagram" ho sentito il cuore incrinarsi 💔 solidarietà ai SMM delle case editrici: non mi ero mai fermata a ragionare a fondo sul loro dramma!
😂🤣
Ciao Matteo, visto che fai parte di quel mondo e io ne sono molto interessata mi chiedevo... É difficile entrare a lavorare in una casa editrice? Che percorso universitario consigli di seguire? Un abbraccio❤️
credo che il modo migliore siano i master specifici
Azz quante brutte notizie per me che vorrei pubblicare il mio saggio! Praticamente hai descritto le case editrici come delle persone egocentriche, presuntuose e che perdono subito la pazienza 😬
Una cosa molto brutta dell'Italia (perché all'estero invece lo fanno sempre) è che non c'è quasi mai la risposta con critica costruttiva, questo in tutti gli ambiti, la gente se non ti prende non ti risponde e non c'è niente di peggio che lasciare appesa una persona. Se vivessimo in un paese dove ci fosse questa buona educazione nessuno romperebbe chiamando sempre per avere notizie perché saprebbe che prima o poi arriverebbe sicuro (o quasi) mentre qui è sicuro che ti si appende, quando di gente che vorrebbe lavorare nell'editoria e sarebbe più che felice di rispondere agli aspiranti scrittori è pieno, io provo tanta pena per i miei amici che studiano editoria, scrittura, ma sanno già che non riusciranno a lavorare, invece di gente che lavori c'è bisogno per ridare un po' di speranza al settore artistico e fare in modo che non scappi niente
Esatto! Ci si lamenta di chi chiama ma non di chi non risponde, cosa che ritengo di una grandissima maleducazione (tanto loro hanno il potere, no?). Magari come persona ho altri progetti in lista e mi serve sapere se sono passato o no per farne altri, magari non prendo impegni con altre case se so che stanno valutando in quella dove voglio pubblicare. Ma vabbè.
Ciao Matteo. Affrontare gli ostacoli, e le folli regole del gioco.
Ciao Matteo, che ne dici di una versione aggiornata dei tot ERRORI DA NON FARE SE NON VUOI SCRIVERE UN LIBRO TRASH oppure al contrario x elementi di un buon libro o, ancora, x modi per promuovere il proprio libro (oltre al contare sulla casa editrice) ?
A me avevano consigliato Aracne editrice. Contattati e volevano un sacco di soldi. Per carità, so che hanno spese, tuttavia già cedo l'opera e i diritti e tutto il lavoro che ci sta dietro gratuitamente, farmi anche pagare mi pare assurdo.
Credo che la prima e fondamentale regola sia che se una casa editrice ti fa pagare non è una casa editrice seria. Lo dice anche Matteo, giustamente, nel video.
Grazie mille per i tuoi suggerimenti.
Ho una domanda, perché non mi è chiara una parte. Quando fai l'esempio della sezione "illustrati" (spero di aver compreso bene la categoria), parli dell'errore di colui che propone il manoscritto facendo proposte per l'illustratore; questo vuol dire che qualora uno volesse proporre un testo X che si accompagna ad immagini illustrate o addirittura una graphic novel, non dovrebbe proporlo già con le suddette parti illustrate?
Vale a dire: voglio scrivere un libro illustrato o una graphic novel (che sono comunque due casi ben distinti e li ho citati appositamente), propongo il testo e basta, oppure porto delle bozze disegnate che accompagnano lo stesso testo, o il tutto va proposto già ben definito?
...ok, sono due domande. Abbi pietà.
Grazie mille
Io invece ho un'altra curiosità,come fare per lavorare in una casa editrice? Quali sono i requisiti? Ovviamente all'interno ci sono tanti ruoli diversi,ma mi affascina la selezione dei testi da dover pubblicare.
per conoscenza e/o botta di culo. questo mi é stato detto da traduttori editoriali in alcuni incontri in librerie.
Ciao Matteo, grazie per i consigli, ma nel caso io mandassi il mio manoscritto e l'editore rifiutasse, non è possibile che prendano il mio titolo, dato che non c'è nessuna oggetto in quel momento che protegge il mio lavoro dal copyright?
Grazie per i consigli, ma quindi tu di base consiglieresti di provare a contattare direttamente una o più case editrici e non affidarsi invece ad un'agenzia letteraria? (almeno per risparmiare tempo) Oppure è un discorso che affronterai in un altro video?
Ciao Matteo, grazie per i preziosi consigli! Video interessantissimo come al solito. Ti volevo chiedere: all'interno della sinossi consigli di descrivere la storia nel dettaglio oppure di raccontarla in stile "quarta di copertina" lasciando incuriosire l'editore stesso? Ti ringrazio :)
Come si fa, invece, a creare una casa editrice? A parte il consumo di soldi, qual è l'approccio da usare?
Domanda: per quanto riguarda i libri illustrati, nel caso io abbia già preparato da me le illustrazioni perché magari so disegnare devo mandarle in un allegato a parte? O già inserite nel manoscritto?
Video interessante.
L’unica cosa che non mi piace è l’assenza di risposta.
Penso che una risposta anche se negativa andrebbe data.
Soprattutto perché dici anche che è normale aspettare mesi.
Se un’attesa così lunga è la norma sarebbe anche corretto porvi fine con un no.
Scrivono che si riservano un tempo di tre mesi per valutare l'opera. Se non ti rispondo, significa che non gli importa. =')
Lo sai che una casa editrice piccola/media riceve in un mese MIGLIAIA di manoscritti o mail? rispondere a tutti, anche a quelli che sono evidentemente sgraditi o non interessanti come progetto per la casa editrice, vuol dire spendere tantiiiiiissimo tempo e lo stipendio di uno o più redattori solo per scrivere dei NO.
I redattori li impiegano per portare avanti quei progetti che considerano validi in quel momento, li impiegano per rispondere quei pochi SI al progetto o manoscritto che li ha interessati, non per rispondere NO per 8-9-10-11 MILA volte al mese, tutti i mesi.
Per le case editrici maggiori è peggio, moltiplica per 3-4-5-n volte il numero di richieste che ricevono ogni giorno
@@fanciot in realtà è un processo che si può automatizzare a costo zero.
Non rispondere è solo una mancanza di rispetto.
@@IlGiglioNero Non hai proprio idea di come funzioni una casa editrice (parlo di quelle medie/grandi, non di quelle microscopiche che hanno più tempo perchè hanno meno attività editoriale).
Non è vero che "si può automatizzare a costo zero", tutto ha un costo in una casa editrice, anche rispondere inutilmente a delle mail perchè ci vuole qualcuno che perda tempo dietro alle mail.
Non è vero che si può automatizzare, non automatizzi la risposta a qualcuno che ti ha inviato un manoscritto in un plico postale (con francobolli, per posta!) perchè per rispondergli devi recuperare dal loro papiro cartaceo un suo indirizzo email e inserirlo manualmente nella tua mailing list (se l'ha messo, l'indirizzo mail, molti non lo mettono e si aspettano che se ti hanno scritto una lettera tu gli risponda con una lettera affrancata al loro indirizzo di casa!).
Non puoi rispondere in automatico a tutte le mail, perchè sono migliaia, molte scritte in modo logorroico o farraginoso, ci metti una decina di minuti prima di capire dove si va a parare, queste mail vengono ignorate dopo le prime due righe se non sono scritte in modo consono.
Per fare quello che dici tu ci vorrebbe ALMENO UNA (o più persone) pagate solo per dare risposte negative (anche se _precompilate)_ alle migliaia di richieste da parte di gente che al 95% non sa scrivere neppure una tesina o, appunto, una mail, altro che un romanzo o una saga in tre volumi. 😉
Il tempo lo si dedica a quelle proposte che hanno un valore, sono espresse in modo chiaro e consono e presentano un certo interesse per i progetti della casa editrice. Per occuparsi di quel 5% che ha valore (ignorando quell'altro 95% di richieste irricevibili) occorre già molto impegno e TEMPO, e lo si impiega per interagire con chi merita attenzione, non lo si spreca con la marea montante di gente incapace (di scrivere) e/o narcisista che è aumentata a dismisura in questi ultimi 20 anni, con l'avvento di internet e dei social.
C'è molta più gente oggi, rispetto a 20/30 anni fa, che contatta un editore senza avere i requisiti minimi per essere pubblicati, _moltissime_ persone in più di 20 anni fa, non ne hai idea!
Nel mucchio ci sono anche, ovviamente, esordienti che hanno capacità, ma sono pochissimi. Uno di questi, e lo cito molto volentieri, è Gian Marco Griffi, direttore di un piccolo golf club di provincia e scrittore nel tempo libero, che ha scritto il meraviglioso "Ferrovie del Messico" che quest'anno concorre al Premio Strega.
Lui, ecco, SA scrivere, sa narrare bene storie e scrivere dialoghi con millemila personaggi e sa come tenere incollati alla pagina. Il suo romanzo ha ricevuto risposta in poche settimane, perchè quando qualcuno scrive bene non lo si ignora, anzi!, ci si occupa di lui, e non degli altri che non sanno scrivere neppure una mail decente.
hey matteo! Ho una raccolta di storie brevi molto molto breve chiamata "uomini senza malattia". Se ti mando il pdf via mail (già impostata come un libro) ti può far piacere? Lo leggeresti? Mi daresti una tua impressione? Grazie mille in anticipo qualsiasi sia la tua risposta
Domanda e quegli editori che richiedono anche l invio del CV , se io sono semplicemente un lavoratore dipendente che ha scritto il primo libro , mando comunque il CV anche se non contiene nulla di interessante per loro ?
Salve signor Matteo,
grazie ... dice tante cose, ma non aprofondendole, sostanźialmente non mi ha aiutata tanto anche se so che il suo intento non è una guida passo a passo. Visto che parla di grammatica, di quando si scrive una e-mail e poichè è nell'editoria, sarà per legge libri e cercare quello da pubblicare o li traduce, ecco, vorrie sapere: perchè oggigiorno vengono stampati libri e anche libri scolastici (io li definisco così) nella ligua di cane! Libri che o tradotti o no ... iniziano tante frasi con una o più congiunzioni? (non solo i dialoghi). Perchè non si usa più il (;)? Perchè non correggete più la grammatica anche traducendo, ma traducete di pari passo? Infine... perchè nelle stampe moderne ci sono tanti errori di battitura?? (come potrei aver fatto io qui). Ossequi da mc
Matteee recensisci non siamo piuù viviiii
Cosa ne pensi di quelli che ti chiedono soldi per pubblicare il proprio libro con l’acquisto di 200 copie?