Ho conosciuto questa teoria anni fa, solo dopo essere stato appassionato di mitologia. Sono diverse le analogie fra la mitologia greca e la mitologia nordica. Questo rende ancora più suggestivo il quadro. Bel video, come sempre
grazie per questo video, stavo cercando chi commentasse questo argomento e tu in poche parole hai effettuato un'ottima sintesi della vicenda, ti do regione in pieno su tutto
@@michelebettini5870 sul decerebrati non mi posso esprime, ma sulla castrazione sì. La vedo molto dura che uno di noi si castrato; sul decerebrati non posso escludere a priori che su 30 000 iscritti uno o più lo siano. Comunque trovo alquanto sgradevole questo insulto. Se hai dei problemi con questo canale, e non vedo perché dovresti averne, ti chiedo gentilmente di non farti più vedere, ma se proprio non ne puoi fare ammeno almeno evita di insultare.
@@giovannipetrosillo8237 Sul "decerebrati" mi esprimo io: il canale ne è pieno, visto che non c'è traccia di chi abbia letto il libro e si sia fatto un'opinione propria dopo essersi confrontato con le solidissime argomentazioni di Vinci, invece di lasciarsi condizionare da questa lettura completamente falsata, e visto che nessuno dei commenti a sostegno del video ha fatto notare che il punto di partenza della ricerca di Vinci NON sono le assonanze tra i toponimi.
@@diego91zanetti io lo ho letto. E si si basa su ben altro, ma lo trovo forzato al massimo a prescindere. E poi è l'unico al mondo ad avvalaare questa teoria, e in realtà non mi ha convinto del tutto con la sua tesi. Ma comunque è ben esposta.
@@giovannipetrosillo8237 Se l'hai letto e possiedi il volume, dovresti sapere bene che la teoria di Vinci è sostenuta da vari ricercatori ed è stata adottata in vari corsi, anche specialistici, su Omero. Ma dimmi, visto che dici che "si basa su ben altro": qual è il suo punto di partenza?
@@diego91zanetti sono comunque minoritari, e attualmente non so se ci siano corsi che lo hanno adottato. Comunque non lo ho. Lo avevo preso in bibblioteca
Affascinante. Un racconto avvincente. Davvero fai un lavoro ottimo che apprecio tantissimo. Continua cosi. Sinceramente. Ti ringrazio per il tuo tempo che rende la la storia e la community ancora più accativante.
Potresti parlare della rota del baltico durante l epoca Romana. Che portava l Ambra dal Baltico fino l impero Romano ed era molto praticata da alcuni commercianti.
Ho letto il libro quando uscì, riconosco la genialità dell'idea di spostare nel Baltico i poemi omerici. Poi servono un po' più di prove Consistenti. Daltra parte Schliemann utilizzò proprio i testi omerici. per trovare Troia e anche Micene. P. S. Pillola molto interessante e Stimolante. Bravi ragazzi
ciao heikudo, sono felicissimo di rivedere una nuova pillola, ti volevo chiedere se quando hai tempo e voglia potresti fare una pillola sui gesuiti in giappone nel 500?
Tuttavia durante l'età del bronzo, col migliorarsi delle condizioni naturali in dipendenza del clima fattosi più asciutto e più caldo durante il 2° millennio a. C., la civiltà germanica settentrionale, aiutata dall'accrescersi del commercio, si sviluppò fino a un'altezza mirabile la quale supera indiscutibilmente per i suoi prodotti, per la nobiltà della forma e il gusto dell'ornamentazione degli oggetti bronzei, la corrispondente civiltà del bronzo della Germania meridionale e occidentale, e attesta l'alto tenore di vita dei suoi rappresentanti. Si costituisce un'industria stabile e altamente progredita della fusione del bronzo, in confronto della quale l'industria della ceramica rimane assai modesta. BRONZO:...... Il numero e la lavorazione dei bronzi dell'Europa nordica, specialmente della Svezia meridionale (Scania, Gotaland), della Danimarca, dello Jutland e del Meeklemburgo, costituiscono un fenomeno veramente imponente. Benché si debba supporre che la materia prima, il bronzo già preparato nella lega, provenisse dall'estero, a parte qualche oggetto d'origine straniera, la maggioranza delle armi e degli strumenti era fabbricata sul posto: l'arte della fusione, in forme o matrici di pietra frequentemente ritrovate, e anche col processo "a cera perduta", raggiunse una perfezione tale che solo le più squisite opere della civiltà egeo-micenea possono reggere al confronto. Indovina un po', Enciclopedia Treccani. Ma come non dicevi che non c'era traccia di civiltà del bronzo....Felice Vinci, le sue fonti le cita; se hai almeno letto il libro. Le tue spero non siano i siti dei debunker e wikipedia.
Tutto molto bello e interessante, ma non è ugualmente decisiva come prova. Cioè anche il popolo degli Sciti era bravissimo nella metallurgia come così anche i Celti, ma il paragone con i Greci è un altra cosa. In ultimo non basta citare le fonti ma bisogna interpretarle.
@@lucapalazzuoli269 ...era giusto per confutare un'affermazione falsa portata per obiettare alla tesi del libro. Non sono archeologo ne ho certezze assolute, comunque il libro consiglio almeno di leggerlo prima di schierarsi pro o contro; non é fisica quantistica.
@@domenicomirabella1943 Va bene, ma bisogna prenderlo con le pinze, come ha fatto intendere nel video. Comunque anche in storiografia e archeologia declinano il metodo scientifico, anche se non è fisica nucleare. Nonostante tutto è bene approfondire certi argomenti, come hai fatto con il tuo commento.
@@lucapalazzuoli269 "...anche in storiografia e archeologia declinano il metodo scientifico,...". Non mi sento di avallare questa affermazione, se per metodo scientifico si intende la falsificabilità mediante il metodo sperimentale, allora solo le scienze esatte soddisfano le tue aspettative, ma così non è per la medicina, l'archelolgia , la paleontologia, e addirittura l'evoluzionismo darwiniano, che alla luce della sperimentazione rimane una teoria non falsificabile. Figuriamoci la storia antica. Ciononostante mi sento di affermare che la teoria dell'evoluzione mi convince e che, esiste conoscieza anche al di fuori del metodo scientifico galileiano puro, come sembrano dimenticare gli scientisti da quattro soldi quando fa loro comodo.
@@domenicomirabella1943 Infatti ho detto declinato apposta, non letterale. Il metodo di base non si può sempre applicare. Ad esempio la ricerca medica si basa su esperimenti osservazionali, come così nella sociologia, ma non per questo senza validità. Vorrei chiudere il discorso qui perchè sennò andrei per le lunghe. Spero nella comprensione.
Ciao! Prima di tutto complementi per il video, davvero ben realizzato. Sono giunto qui poiché sto trattando l'Odissea a scuola e volevo allargare l'orizzonte dei miei studenti con questa teoria (magari mi odieranno per questo). Ho letto il libro un paio di anni fa e devo dire che l'idea mi è molto piaciuta e tutto sommato la trovo plausibile, o almeno plausibile quanto la teoria mediterranea. Mi ha fatto venire una gran voglia di fare un giro nel Mar Baltico
Micene fu fondata intorno al 1600 a.C. e nelle tombe più antiche, ovvero quelle degli stessi fondatori rinvenute nel “circolo a” furono ritrovate enormi quantità di ambra baltica! Dunque da dove provenivano secondo voi questi regnanti? Grandi quantità di Ambra baltica è stata ritrovata anche all’interno di numerosi nuraghe in Sardegna, edificati secondo la storiografia ufficiale a partire dal 1800 a.C. Dunque se questi popoli non erano originari del baltico, sicuramente erano in contatto con le culture provenienti proprio dal nord Europa (Baltico e Sacndinavia), e la teoria di Vinci considerando anche solo questi dati importantissimi diciamo che inizia ad asserte molto plausibile! Comunque, ad un certo punto nel video dici che l’età del bronzo nel nord Europa arrivò tardi, molti secoli dopo il 2000 a.C. ma in realtà l’età del bronzo nelle isole britanniche, cioè non lontano dalla Danimarca ed in generale dai luoghi individuati da Felice Vinci, cominciò a partire dal 2500 a.C. ed è molto probabile che le popolazioni baltiche si procurassero lingotti di bronzo dalle parti dell’attuale Londra. Infatti il sud dell’Inghilterra (Cornovaglia) è sempre stato ricco di stagno e proprio in quell’area geografica con ogni probabilità venivano realizzati lingotti di bronzo; unendo appunto lo stagno al rame proveniente da altre aree geografiche. Inoltre nel video dici pure che dagli scavi archeologici eseguiti nell’area del Baltico non è saltato fuori nulla di interessante relativo al secondo millennio a.C. ma ti sei dimenticato che nel nord della Germania sulle rive del fiume Tollense nel 1400 a.C. si svolse un’epica battaglia, come quelle descritte da omero, simili a quelle che teoricamente avrebbero dovuto svolgersi nel mediterraneo. Inoltre non hai minimamente menzionato le rovine archeologiche in Svezia citate spesso da Felice Vinci. Poi un’altra cosa, perdonami ma non puoi sapere cosa pensavano e come ragionavano i civilizzatori di 4000 anni fa, dunque affermare che è strano che popolazioni di questa natura siano stati in grado di collocare città con lo stesso nome dei propri luoghi d’origine, rispettando soprattutto la geografica originaria beh, è sicuramente un parere forzato, credo più dei collegamenti che lo stesso Felice Vinci fa tra le città scandinave e quelle greche. Infatti stiamo parlando di esperti navigatori che già all’epoca avevano una visione completamente diversa dei territori...ragionavano in modo diverso dai popoli stanziati sulla terraferma. Credo che per navigatori e civilizzatori di questo tipo non fu assolutamente difficile realizzare un progetto di questa portata, rifondando le proprie città di origine in Grecia utilizzando gli stessi nomi e collocandole in posizioni geografiche il più verosimili alla loro terra natia. E poi, ultima cosa, hai detto che nel 2000 a.C. l’isola di Lyo, ovvero l’Itaca individuata da Vinci non era neppure emersa, ma questa cosa non è assolutamente plausibile dal momento che sulla stessa isola sono presenti diversi dolmen, come la cosiddetta “Bell Stone” realizzata ed utilizzata tra il 3500 ed il 3100 a.C.!
Concordo. Oltretutto, questo poveretto, heikudo, è molto meno convincente di Vinci e la sua supponenza, come quella dei suoi simili, è patetica e fastidiosa.
@@riccardoiaccarino2938 scusa ma non ho capito cosa intendi. Qualunque versione dell’Iliade si basa su vicende che chiaramente sono ambientate durante l’età del bronzo. Questo è un dato di fatto. Quindi non ho capito il senso della tua frase
@@Rativu Intendo dire che la versione che conosciamo dell'iliade risale all' VIII sec. a.C. quindi, ammesso e non concesso, che si rifaccia ad avvenimenti effettivamente risalenti all'età del bronzo (teoria avvalorata da rinvenimento archeologici effettuati in siti del mediterraneo) è stata comunque arricchita da interpolazioni successive che ne hanno sicuramente modificato il nucleo iniziale, probabilmente anche riguardo la geografia. Ovviamente allo stesso modo non è da escludere che inglobi anche tradizioni più antiche, essendo i micenei di origine indoeuropea, quindi provenienti dal nord rispetto al mediterraneo.
@@riccardoiaccarino2938 la Teoria di Vinci esprime infatti questo concetto! Il problema sta proprio nel fatto che basandosi su una tradizione orale, nei secoli successivi tale racconto è stato modificato e reinterpretato, così come la sua geografia ed è proprio per questo motivo che i luoghi in seguito sono stato ricercati a lungo nel mediterraneo piuttosto che nel nord Europa. Tuttavia, come fa notare ampiamente Vinci, moltissimi indizi più che nel mediterraneo ti portano direttamente nel Baltico!
Tempo fa vidi un doc interessantissimo e uno dei punti a sfavore di questa teoria era proprio il clima. Parè che il classico clima mediterraneo non fosse quello attuale ma molto più simile a come descritto nell'opera di Omero. Ho trovato questa informazione assurda,non mi era nemmeno passato per la testa il clima diverso. Grazie per questo video,non ho trovato spesso chi parlasse di questa teoria in maniera così seria.
@@laBibliotecadiAlessandria il "bello"tra romani e cinesi è che nonostante si conoscessero non si sono mai scambiate tecnologie,sia civili nè tanto meno militari.A proposito di Cina(dinastia Han),che ne pensi di Ban Chao e della sua spedizione alla volta dell'impero romano nel 97/98d.C.? ti saluto e buona giornata
La storia, come tutte le altre scienze si affronta a più livelli. Uno, il più odiato, in modo mnemonico e scolastico, poi in modo più approfondito cercando di comprendere ragioni e fare collegamenti. C'è poi la ricerca che presuppone di aver in qualche modo metabolizzato le prime due fasi per andare oltre, non dando niente di scontato e cercando di guardare oltre. Schliemann non era uno storico ed anzi è stato considerato dagli storici di allora un dilettante ricco e annoiato che si "permetteva" di mettere il naso in cose troppo elevate per lui. Ho ascoltato Felice Vinci diverse volte, sia dal vivo che in TV, e l'affermazione che la sua teoria è stata completamente confutata dall'ambiente accademico è decisamente falsa, come tutte le teorie ha i suoi detrattori ma anche tanti estimatori di altissimo livello che non disdegnano di invitarlo nelle loro università.
siamo entrati nell'epoca del complottismo. schiere di bambini nullafacenti ascoltano gli youtuber senza leggere nulla e pensano tutti le stesse cose per non essere esclusi dal gruppo e bullizzati.
Vero. Conosco Felice Vinci ho assistito a diverse conferenze ed è stato invitato a svolgerle anche in ambito accademico. Non tutti confutano la sua teoria
Semplicemente si è verificata una osmosi culturale negli anni. Una volta emigrati a sud, hanno portato questo poema originato dai loro progenitori in Scandinavia, ma nel corso di secoli di permanenza in Grecia e nel Mediterraneo, si è verificata una mescolanza di termini e di nomi fra quelli originari Scandinavi e quelli Greci poi. Essendo una tradizione orale, essendosi anche modificata e ibridata la lingua con quella parlata dagli antenati dei greci dell'epoca, ovvero gli Achei, ecco che nel corso di oltre duemila anni l'Iliade come la conosciamo oggi ha subito variazioni sia nei termini che nelle narrazioni. Tutto questo spiega come mai le somiglianze e.le.differenze presenti fra la.versione Scandinava e quella Greca, si trovano perfettamente nel mezzo. Ci sono elementi e prove che propendono più per la versione nordica, come altri che smentiscono e si avvicinano di più ad una versione Greco - mediterranea. Questo spiega anche come mai I nomi delle località del Nord trovano somiglianza con il racconto omerico, come trovano somiglianza con alcuni nomi di luoghi greci o mediterranei comunque, ed Ecco spiegata come mai questa nomenclatura sia rimasta "miracolosamente"invariata ( o quasi) nel corso di quasi 20 secoli. Facile spiegarlo così no? 😊
Il problema è che non c'è nessuna prova. Mentre nel Mediterraneo ci sono resti di antiche civiltà compatibili con il poema omerico, così non è nel Baltico. Le tesi storiche devono basarsi sui reperti, non su assonanze lessicali
Avevo letto su un libro di Le Goff che i regnanti Ungari nel Medioevo (non ricordo a partire da quale dinastia) sostenevano di essere gli eredi e discendenti di Roma perché Enea avrebbe fondato Budapest
Piuttosto è molto più attendibile un Odissea nel Ponto, successivamente ricollocata nel Mediterraneo occidentale quando i greci della 2 colonizzazione si spingevano verso le coste della Magna Grecia. Credo che le familiari identificazioni dei luoghi del viaggio di Ulisse in realtà risalga ai Romani e codificata da Virgilio. Sempre interessanti le pillole 👍
@@laBibliotecadiAlessandria non era in un video. fa un accenno nel primo video sulla guerra di troia. o forse secondo non ricordo. cmq ne fa un breve accenno li dicendo che è una scemenza in pratica. però cmq sec me è interessante
è stato studiato che prendendo due lingue a caso, comparando i vocabolari circa un 2-300 parole che potresti teoricamente apparentare le trovi, e mi sembra testarono lingue lontane come francese e cinese. Aggiungi che lingue baltiche, germaniche da un lato ed egeo-anatoliche dalle altre non sono lingue fra loro a caso ma imparentate ed il gioco è fatto. Porto come esempio che Pisa è un città in elide, presso cui si trovava il santuario di Zeus ad Olimpia (grecia); è anche il nome di una città in lituania (credo fosse Lituania) e la troviamo in Toscana. La sequenza pisa è composta da fonemi piuttosto diffuse nelle lingue del mondo (quasi tutte le lingue hanno una i ed un a, come pure una sibilante ed una bilabiale), quindi la possibilità che siano nomi non correlati è statisticamente possibile. Si può aggiungere poi che c'è la teoria che a livello indoeuropeo indicasse 'palude', se ciò è vero, quante possibilità abbiamo che una popolazione chiami 'palude' un posto che è in una palude. Ed ecco che abbiamo in 3 posti lo stesso nome senza che ci sia alcun legame.
In realta' Vinci nella sua ricerca si avvale anche di fonti storiche risalenti a Roma antica, e incrocia queste info con Iliade e Odissea... E questo nel video non viene menzionato... Senza pretesa di stabilire la verita', le argomentazioni di Vinci superano di gran lunga quanto esposto e"confutato" nel video. Come se Heikudo in realta' il libro non lo avesse letto... Per confutare Vinci seriamente, bisognerebbe cercare piuttosto di confutare quanto c'e' di piu sostanziale nel suo libro. Non quello che puo ' essere piu opinabile o difficilmente dimostrabile, e che e' parte piu del controno, per Vinci, che dell' arrosto.
bella pillola come sempre , se ti vuoi documentare potresti fare quella sulla ...Bella di Sanluri come una donna sarda del medievo fece perdere l'indipendenza alla Catalogna
@@laBibliotecadiAlessandria capisco, vabhè, alla fine è poco importante, pensavo ti piacesse e avesse fatto successo, ma poco importa alla fine è solo uno sfondo
Allora ribadisco. Vinci non fa delle assonanze e della geografia i punti di maggior forza della sua teoria. Se uno avesse letto un libro di qualche centianio di pagine, che occorre avere dunque tempo per leggere, si sarebbe accorto che nel corso della lettura, vengono fatte molte riprese di testimonianze di storici e autori romani, che sono a supporto della teoria. Invece vedendo questo video, pare che la teoria di VInci si basi solo su casuali assonanze. Questo non sarebbe il modo di confutare una teoria, andando a prendere gli aspetti piu deboli della teoria di un altro, e che sono solo di contorno. Una analisi storica prima di tutto avrebbe richiesto di leggere il libro intero di VInci, e non un suo riassunto, o il sentito dire. Secondo, non si puo dire che VInci abbia ragione, ma in ogni caso, si dovrebbero menzionare gli autori latini che Vinci prende a suo sostegno e eventualmente verificare che la lettura che ne fa Vinci non sia corretta. Questo fa uno storico. Altrimenti fare un video che non menziona PER NULLA gli argomenti forti di Vinci, ovvero le testimonianze storiche, sembra un modo per andare contro una teoria, magari anche sbagliata, senza un motivo che non sia una personale ed arbitraria scelta. Poi, questo non vuol dire che il master di questo canale sbagli sempre, e qui non si tratta neanche di giusto o sbagliato, ma proprio di come ha affrontato la questione, e vorrei aggiungere che lo ha fatto proprio da dilettante. Chiunque si sarebbe occupato di quelle citazioni, volendo confutare la lettura di Vinci. Lo avrebbe fatto anche chi di storia non capisce niente, semplicemente comprendendo il discorso di cosa e' prioritario e cosa no nel sostenere una tesi. Quello che contesto quindi, sono il metodo o l arroganza con cui il video e' stato presentato, e il sarcasmo con cui si nega l evidenza di quanto viene scritto nero su bianco sul libro di VInci, e che sicuramente non ha niente a che fare con assonanze ma piuttosto con precise citazioni di storici romani, che in un video di 43 minuti qui non vengono neppure accennati. Sembra di vedere una scorrettezza ai danni di qualcuno che si e' impegnato a scrivere un libro pieno di dettagli, per il puro intento di diffamarlo. Faccio notare che VInci non risulta affatto essere il primo a dire inoltre che alcune popolazioni che si sono stanziate in Ellade vengono dal Nord Europa. Se questo non ti convince, confuta i molti storici che possono averlo sostenuto, ma togliti l idea di convincerci, almeno noi che non siamo zulu ma che hanno bisogno di prove o di ragionamenti validi, che il 99 % degli storici dia ragione a te. Forse saranno il 70, ma il 99 proprio non direi. Ti e' chiaro ora spero. Sostanzialmente, questo video e' stato molto scorretto nel come ha presentato il lavoro altrui, che e' costato senz altro fatica oltre la pura pseudodissertazione etimologica di cui parli qui, che in se' , se non ci fosse altro, ci potrebbe pure stare. Ma proprio non e' cosi', c'era ben altro da dire. Ma non lo hai neanche affrontato. Perche credo che in fondo il libro non lo hai neanche letto, e dunque hai preso l idea in generale per come si puo trovare in rete. Che bel modo di lavorare...cosi lo storico lo puo' fare praticamente chiunque, tanto non c'e' bisogno di avere a disposizione i lavori che si criticano... bella la vita eh..
Ciao a tutti! Carissimo heikudo, perché non ci dedichi un approfondimento sulla morte di Carlo XII di Svezia? E' un giallo irrisolto, ha avuto un peso determinante sui destini storici della Svezia e più in generale dell'Europa del Nord. Insomma, un argomento misterioso e appassionante.
Lo scrittore Marco Pizzuti ha dedicato a “Omero nel Baltico” (il libro di Felice Vinci) ben 13 pagine del suo libro “Scoperte archeologiche non autorizzate”.
@@laBibliotecadiAlessandria chiedevo perché tempo fa sentii dire in TV... non ricordo il titolo della trasmissione... che all'epoca di quel conflitto epico gli armamenti permettevano di pugnare per un massimo di due mesi. Grazie per la risposta datami.
Di solito, ma questo ha continuato a valere fino a pochi secoli fa, le guerre erano stagionali, anche perché gli uomini poi dovevano rientrare per il raccolto
Ho molto apprezzato questo video. Conosciamo pochissimo della storia delle grandi civiltà del bronzo, quelle che convenzionalmente "collassano" contemporaneamente nel 1.177 a.C. per motivi sconosciuti. Curiosamente è l'epoca grosso modo della guerra di Troia, dell'esodo degli ebrei dall'Egitto, dall'invasione dei popoli del mare, ecc. Per questo bisogna avere la mente aperta e tenere aperte ipotesi anche apparentemente bizzarre, perché certezze non ce ne sono. E se anziché nel Baltico i luoghi dei poemi omerici fossero originariamente ambientati nel nord del Mar Nero? Esistono altre stranezze nei poemi omerici, che mi colpirono molto negli anni del liceo classico. Ad esempio la mancanza del colore blu (il mare è sempre descritto come bruno, marrone), tanto che si è parlato di "daltonismo culturale" dei greci antichi. Anche io, nel mio piccolo, diversi anni prima di Vinci, mi domandavo del perché di queste incongruenze geografiche e ambientali rispetto al mediterraneo
La questione della presenza o assenza dei colori è una questione ben nota in Linguistica. Non tutte le lingue hanno il nostro stesso numero di colori: ci sono lingue in cui esistono due colori: chiaro e scuro. Sono questioni di salienza cognitiva e gerarchie implicazionali ben studiate, se vuoi ti rimando a studi specifici. Poi andrebbe chiarito che se anche fosse vero che non esiste un termine per "blu", ma i capelli di Poseidone sono detti "indaco", io qualche dubbio ce l'avrei, ciò non implica che non esisteva il blu come dato percettivo: non necessariamente quello che noi chiamiamo "blu" deve essere chiamato "blu", ma può essere indicato con un altro colore. Ad esempio, in una lingua con due colori può essere definito semplicemente "nero/scuro" e se serve lo si determina in altro modo, va da se che in questa lingua dire "il mare nero" non implica che ci si immagini un mare nero pece, ci si immagina un mare color "nero mare", cioè blu, allo stesso modo di come se leggiamo in italiano "il cielo blu" non ce lo immaginiamo blu come le pervinche, sebbene entrambe le sfumature cromatiche di cielo e pervinca siano indicate comunque come "blu"? Inoltre è un gran casino l'identificazione dei colori e questo in tutte le lingue indoeuropee antiche. Ma dove avresti trovato il mare marrone, nel greco o nella traduzione? il mare è detto oscuro, ma se pensiamo all'alto mare, cui in genere ci si riferisce, e non alla riva è piuttosto adeguato come termine. Il mare è anche "color del vino" e su cosa voglia dire ci sono varie teorie, anche perché il loro vino era diverso dal nostro.
@@laBibliotecadiAlessandria Perché attaccare a priori una teoria che, se letta e compresa nel profondo, rivela una grande attendibilità? Del resto è evidente che non hai neanche letto il libro...
Devo essere molto sincero: il mondo omerico lo conosco abbastanza bene proprio perchè, trovandolo interessantissimo, ho letto e approfondito molte cose. Non appena ho sentito il nome della teoria sono scoppiato a ridere però, ascoltando le tue parole, il tuo modo di descriverla, mi sembrava terribilmente realistica e quasi ci stavo per credere al 100%. Poi vabbè è stata confutata e vabene così. È un tempo troppo lontano per dire con esattezza cosa fosse successo e dove, servirebbe forse la macchina del tempo per risolvere ogni dubbio. Devo dire che questo è proprio un ottimo video, come gli altri d'altronde, mi raccomandooo.
Non appena hai sentito il nome della teoria sei scoppiato a ridere e ti sei rifiutato aprioristicamente di leggere il libro di Vinci, come ogni pseudo-scienziato ideologizzato che si rispetti.
assolutamente. casualmente le storie di omero prendono piede nel periodo immediatamente successivo alle incursioni dei popoli del mare, di cui spesso di è ipotizzata la provenienza senza troppi risultati.
Questo video mi ha fatto venire in mente la teoria degli "Antichi Romani in America". Qualcuno ne ha sentito parlare? C'è un libro di un autore italiano che ne parlava (non ricordo il nome, inoltre sono al lavoro, non lo posso controllare). Credo che potrebbe essere anche questo, un argomento degno di una pillola, un candidato per un approfondimento. Che ne pensate? Qualcuno lo ha letto?
Complimenti, bel video. Concordo in pieno con le tue argomentazioni. All'epoca, proprio per questi motivi, scartai la lettura del suo libro. Non bisogna essere storici patentati, basta aver studiato un po', basta aver letto qualcosa di storia, di epica, di archeologia... Insomma, basta informarsi. Le teorie pseudostoriche attirano proprio per questo, perché sembrano vere, verosimili. Alla prova dei fatti, innegabilmente crollano.
Può darsi che la verità stia nel mezzo:agli antenati degli achei potrebbero essersi sovrapposte anche in piccola misura popolazioni propriamente baltiche(ad esempio lituane o finniche) determinando anche una complessa sovrapposizione di tradizoni,certo che a questo punto il rebus diventerebbe alquanto intricato....
@@laBibliotecadiAlessandria si è un poema e la battaglia, ma prima I modenesi si dice rubarono da un pozzo di Bologna un secchio e ritornarono a Modena trionfanti e questo portò alla guerra tra le due città e alla battaglia di Zappolino
heikudo e La Biblioteca di Alessandria Per evitare i sottotitoli generati automaticamente e i loro svarioni bisogna caricare quelli scritti di proprio pugno, ma disgraziatamente non credo che tu abbia il tempo di fare anche questo... 🤔
La teoria di Vinci è realistica poiché alcuni popoli (non ancora indoeuropei) a causa di cambiamenti climatici dovuti ad una variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre furono costretti ad emigrare al sud ed alcune popolazioni andarono nel sub continente Indiano, altre nell'attuale Iran, ed altre in Europa, dalla attuale Ucraina fino alla Spagna. Ecco perché si chiamano popoli indoeuropei. Lo hai letto il libro La dimora artica nei Veda dove è scritto chiaramente che questi popoli abitavano in una zona polare o circumpolare e che poi spostatisi in India mantennero la loro religione i loro usi e costumi ? E a partire dal loro idioma, si svilupparono poi il sanscrito, il persiano e tutte le lingue europee. Sono le tue teorie ad essere sbagliate visto che la zona tra il mar Nero e il Mar Caspio è già una fase secondaria rispetto alla patria originaria degli Indoeuropei che abitavano una terra che stava sotto la costellazione della Bilancia che veniva chiamata Tula o Thule (Bilancia appunto) dove il sole per alcuni mesi dell'anno faceva il giro dell'orizzonte senza tramontare mai : e questa terra deve per forza di cose essere vicina al polo Nord. E questo agli indiani vedici chi glielo aveva detto ? I Veda appunto. Perché non citi le prove o le fonti di cui parli al punto12.23 ?
Per parlare du un libro, bisogna leggerlo tutto: anche l'introduzione dove si cita Plutarco a proposito della Britannia. Quindi gli "storici" mainstream basano le loro confutazioni su qualcosa di cui non sanno niente.
Ottimo Excursus, che ristabilisce con precisione, la localizzazione degli eventi, ed il loro scolgersi reale, senza dar credito a teorie dell'ultima ora.
Bello eh cancellare il post di chi ti smaschera che parli di un libro che non hai letto o di cui non hai capito nulla. Attenzione: il punto non è concordare o no con l'ipotesi, ma prima di tutto conoscerla, l'ipotesi, e dopo smascherarla se si portano prove contrarie. Tanto lo so che mi cancellerai anche questo post. Se dici che l'ipotesi di Vinci si basa sui toponimi, vuol dire che l'ipotesi non la conosci, perché NON si basa sui toponimi. Come non è la somiglianza toponomastica a convalidare l'ipotesi, allo stesso modo non è la non derivazione dei toponimi scandinavi dagli antichi toponimi omerici a smentirla. La teoria di Vinci, vera o no, NON si basa sui toponimi ma sulla geografia omerica (Dulichio, Peloponneso pianeggiante, ecc...), quindi ci sono margini per smentirla solo nel campo della geografia, e l'ipotesi tiene conto della lenta emersione delle terre baltiche, tant'è che la Troia finlandese non è direttamente sul mare ma nell'entroterra.
L'argomento in verità è piuttosto complesso, ma anche affascinante. Vorrei ricordare ad Heikudo che negli anni Trenta un grecista americano che si chiamava Milman Parry (e insegnava ad Harvard ...) sostenne che Omero non era greco, ma serbo. Resta comunque il fatto che i cantastorie serbi (e croati) incontrati da Parry nei suoi viaggi avevano la stessa capacità di mandare a memoria migliaia e migliaia di versi delle storie che raccontavano e comunque i Balcani erano più vicini al teatro dei grandi poemi classici. Chissà ...
Milman Parry non diceva che Omero era serbo, dato che noi sappiamo quando i serbi arrivarono in serbia e che il testo di omero lo abbiamo ed è... in greco! Semmai studiò la tradizione e la trasmissione di testi poetici orali di ambito jugoslavo, i quali mostravano alcune analogie, nelle modalità testuali, in realtà nella presenza di formule, utili alla memorizzazione ed all'interazione col pubblico. Cosa che si potrebbe dire per quanto si ricostruisce dell'epica iranica, di quella celtica e di qualsiasi civiltà tramandi in forma orale la sua letteratura, che difatti è sempre in versi, o comunque si avvale di figure di suono e formule per facilitare la memorizzazione. Fenomeni simili si notano in realtà per tutte le conoscenze affidate all'oralità (vd. carmina magica, le leggi in versi o i nostri proverbi). Il contenuto dei testi epici dei guzlari è ovviamente diverso e niente ha a che vedere con l'epica Omerica, in cui l'amore è un elemento poco presente e mancano invocazioni religiose, sono quindi più simili ad i cantari di ambito romanzo sotto questo punto di vista. Il teatro dell'Iliade è l'egeo orientale , dell'odissea il mediterraneo. L'origine di questi poemi è proprio la costa anatolica, cosa che vediamo per la lingua e da altri elementi.
Felice Vinci ha fatto un nuovo libro con l’aiuto di esperti di altre discipline che riconferma in maniera più esaustiva e circonstanziata quello che nel primo libro ha a volte solo accennato.
@@laBibliotecadiAlessandria Tu contesti il libro di Vinci distorcendone la tesi e le prove. Con che faccia chiedi se i suoi libri siano stati validati da altri?
Non potrebbe essere che la leggenda della guerra di Troia, effettivamente avvenuta in Turchia, si sia mischiata con alcune leggende dei nuovi padroni dori, provenienti da zone più fredde? In fin dei conti la storia è stata tramandata per secoli oralmente...
Andiamo, spostare in nord Europa la guerra di Troia è quanto di più ridicolo ci sia. Di Iliade ne sono state scritte molte altre oltre oltre quella di Omero. Più o meno tutte hanno attinto alle storie raccontate dai aedi che "adattavano" i canti secondo le situazioni più opportune. Perciò da una guerra che realmente fu combattuta si può immaginare le variazioni apportata ai luoghi, ai protagonisti agli episodi dalle migliaia di cantori. E quanto di più antiscientifico ci sia. Poi scoprire Troia seguendo l'Iliade è stato relativamente facile. Ma non dimentichiamo che nel III a.C. quando Alessandro Magno sbarco in Asia sacrificò sull'ara eretta a memoria, quindi c'erano ancora traccie...
@@laBibliotecadiAlessandria Si, così narrarono gli apologeti di Alessandro il Macedone, quindi qualcosa sopravviveva ancora se anche Giuliano l'Apostata sacrificò su quell'altare. Quindi Omero nel Baltico mi sembra una cosa altamente improbabile....
Buongiorno, non propendo per nessuna verità assoluta, né delle teorie ufficiali né di quelle alternative. Ma se dici che gli scombussolamenti climatici vanno dai 7000 ai 4000 anni fa, come è vero, lasci intendere che a partire dal 2000 a.C., tutto è rimasto uguale e dato che l'età del bronzo comincia ufficialmente in Scandinavia nel 1800 a.c., le cose non stonano per questi due motivi. Forse per altri, ma non per questi. Almeno per logica..
No, il problema è che, secondo l'autore, invece faceva molto caldo 2000 anni a. C. in Scandinavia, poi, appunto, i cambiamenti climatici avrebbero spinto i popoli verso sud. Ma non è vero
vuoi dire 2000 anni a.c. forse? Io non ho letto il libro, ma posso dirti che fino al 2500 a.c. la Scandinavia visse un periodo più caldo di quello attuale e che, dal 2500 a.c. in poi, questa fase climatica si è andata progressivamente indirizzando verso il clima attuale. Questo è quello che dice la paleoclimatologia.
Wow, una storia fantastica non la conoscevo. Anche se tutta inverosimile per le ragioni che hai detto, i problemi riscontrati nei poemi omerici penso che siano dovuti alla lontananza tra quando sono stati scritti e i fatti storici a cui si ispirano. Anche per questo ci sono cose che mi hanno sopresso nell'Iliade, tipo l'elmo fatto con le zanne di cinghiale citato da Omero, usato dai micenei, ma per nulla usato dai greci della sua epoca(ovviamente sempre presumendo che Omero fosse una persona realmente esistita).
Anche io come te lo ho letto in terza media e arrivato al liceo ero convito di essere il detentore di una verità poco conosciuta. Poi il mio prof ha fanno una lezione di due ore smontare il libro capitolo per capitolo.
purtroppo noi studiamo per decenni per raccapezzarci fra linguistica e filologia, poi arriva uno che si sa vendere un po' e scrive che gli etruschi erano maya e parlavano chiaramente una lingua austronesiana e viene incoronato con più corone di Carlo Magno o comunque sbarca il lunario, mentre noi facciamo ripetizioni di latino a 10 euro l'ora, ottenute dopo lunghe contrattazioni,
Gli storici hanno tutto l'interesse a smontare Vinci, perché dovrebbero ammettere che da secoli ci raccontano fesserie, quindi non sono attendibili. Anche se Vinci retrodata la guerra di Troia, questa secondo Eratostene si sarebbe svolta in piena età del bronzo nel 1184 avanti cristo. Dimentichi che i poemi omerici sono scritti, avranno riportato i nomi dei luoghi nelle nuove zone e, visto Eratostene, non si trattava di 3.000 anni ma di pochi secoli. Nella città trovata da SCHLIEMANN il nome Troia, che io sappia, non è mai stato trovato. Atene viene identificata con il nome di un boschetto vicino ad Atene, ma che significa? Questa frase in italiano non ha senso, inoltre non è detto che tutte le città che ora si trovano nell'ELLADE avessero il loro corrispettivo nordico. Nel 2000 avanti cristo non c'era l'età del bronzo al nord, si è sviluppata al sud e soltanto dopo si è spostata a nord? No, magari si è sviluppata sì molti secoli dopo ma prima al nord e poi al sud. Se anche non trovi delle suppellettili a Copenaghen non vuol dire che non ci fossero (magari cerchi nel posto sbagliato), anche perché se sono migrati possono essersele portate dietro. Per quanto riguarda la migrazione abbiamo sostituito una teoria (da nord) con un altra (da est), come dici tu stesso crediamo, non sappiamo (fa comodo così per ora) che gli Achei bla bla.. La disposizione delle città nordiche non corrisponde affatto in modo così preciso come dici tu a quelle elleniche, basta prendere le due cartine e sovrapporle. Insomma tutte le tue argomentazioni sono palesemente pretestuose, ma devi usarmi una cortesia: fai cancellare da tutte le mappe geografiche il nome ITACA, perché la quella omerica era quella più occidentale dell'arcipelago, se proprio non ti va giù di doverla cercare nel Baltico, prova nei Caraibi, magari sarai più fortunato. Poi ti consiglio di cercare per tutta la vita Scilla e Cariddi nel mar Mediterraneo, ma non andare a Nord perché invece potresti trovare subito il Maelstrom.. infine aggiungo che forse anche le vicende dell'antico testamento si sono svolte a nord e non tra Mesopotamia, Egitto e Palestina come invece si dice.
La civiltà del bronzo scandinava del II millennio a.C., estesa esattamente sugli stessi territori da Vinci identificati con i luoghi omerici (nord della Germania, isole danesi, Svezia meridionale), è nota sin dall'Ottocento, c'è anche la pagina su wikipedia (in cui fra l'altro dice che ci sono molte tracce della presenza della vite, esattamente come in Omero dove il vino è molto diffuso). Non capisco proprio la critica "mancano le testimonianze archeologiche a sostegno dell'ipotesi di Vinci". Non c'è proprio niente da scoprire, quando Vinci ha avanzato l'ipotesi baltica la civiltà del bronzo nordica del II millennio a.C. era già nota da più di 100 anni (civiltà che non ha lasciato niente di scritto esattamente come in Omero ci sono scarsissime tracce di scrittura, mentre i micenei conoscevano eccome la scrittura, la ben nota Lineare B, quindi il mondo omerico e il mondo miceneo sono totalmente estranei tra loro). Purtroppo secondo me il Vinci paga gli errori dei nazisti del secolo scorso, nel senso: che la civiltà del bronzo nordica potesse essere la progenitrice di molte culture indoeuropee compresa quella greca e quella indiana, lo ipotizzarono già gli archeologi tedeschi novecenteschi, prima e durante il nazismo. Loro lo avevano sostenuto primariamente per fini politici e militari, il Vinci (e i suoi collaboratori, l'ipotesi non è solo sua) lo sostengono basandosi sulla geografia omerica e su certi miti indiani, ma reintrodurre un'ipotesi del genere è ancora un tabù. Si ha ancora (e forse se ne avrà per sempre) troppa paura di dire che se i nazisti avevano palesemente torto in politica, forse potevano non avere tutti i torti nel campo dei loro studi archeologici e preistorici.
Applicando lo stesso metodo al posizionamento nel mediterraneo si potrebbero sollevare le stesse obiezioni. Già gli antichi avevano grossi dubbi sul posizionamento mediterraneo, e, come detto, molte descrizioni sono altrettanto incompatibili. Di fatto sono due diverse teorie, e benché una sia "accettata" da molto tempo nonostante le incongruenze evidenti, sempre due teorie restano. E quindi non si vede perché privilegiarne una solo perché più "vecchia"... Comunque, la questione dei nomi Vinci stesso ripete non avere importanza ai fini della teoria, che si basa su altri pilastri ben più solidi.
Vinci ha anche altre molte altre argomentazioni, basate sugli scritti degli storici antichi che già collocavano certe isole nel Nord. L'introduzione del suo libro è di Rosa Calzecchi Onesti, non di una qualsiasi... Vinci ha fatto conferenze anche all'Università di Pavia. Sarei meno tranchant e aspetterei degli scavi. Il paragone con Alessandria è poco calzante...
Schliemann ritrovo' la citta' di ilio (troja) basandosi sulla lettura dell'iliade e tanto basta a confutare tale teoria. Di alessandrie ce ne sono una ventina... la piu' famosa e' quella d'egitto e sono quasi tutte in medio oriente... pertanto come dato probabilistico sarebbe davvero difficile che cio' possa accadere😌 Piu' che una teoria cmq penso che sia invidia o voglia di mostrarsi... e' troppo irrealistica (nessuna citta' del baltico e' mai stata potentemente difesa da mura di pietra)
@@Eternaprimavera73 Veramente questo video ha falsato le informazioni trasmesse dal libro. Il punto di partenza di Vinci, per esempio, è una precisa indicazione geografica di Platone, non la semplice assonanza tra toponimi.
Teoria affascinante e complessa. Certo, c'è da sciogliere il nodo dei riscontri archeologici e c'è da fare i conti con la geografia sulla quale si basa il pensiero del Vinci, con il Baltico odierno e di 2000 anni fa (che viene preso in oggetto per la ricollocazione delle vicende achee) che non è quello del tempo in cui lo stesso Vinci vorrebbe ambientare gli eventi della guerra di Troia (che vuole più antichi di quanto si crede nelle accademie), ma la mia personale visione è che, sebbene i fenomeni migratori descritti dal Vinci non siano congruenti a quelli storicamente appurati, le vie della trasmissione orale del sapere sono indecifrate e in Omero potrebbero essere presenti elementi di antiche e perdute saghe nordiche riprese nel racconto mediterraneo che fuori da ogni dubbio prima di voler essere un testo accurato geograficamente e storicamente è uno strumento dell'epica e come tale andrebbe trattato.
Può essere pure che Omero abbia sentito la storia di una guerra fra tribù nordiche, e ci abbia ricamato sopra. Oppure che qualcuno dal nord, si sia spinto fino alla Macedonia. Del resto anche l'uomo primitivo esplorata, viaggiava, emigrava. Gli storici, in genere, sono poco propensi ad elaborare teorie nuove ed a correggere in libri su cui loro stessi hanno studiato... Deformazione professionale: Garibaldi con 1000 studenti ha sconfitto un esercito di 120 mila soldati. I garibaldini erano 1000 Goku, i Napoletani erano 120 mila incapaci. Un po' ardua come tesi, eppure regge da oltre 150 anni. Senza logica, senza buon senso... Bella la Storia dei Balcani, e bel video. Complimenti.
Ai mille di Garibaldi si aggiunsero decine di migliaia di volontari meridionali e del nord nel corso della campagna. Non è che i mille fossero originari di Cripton e avessero superpoteri.
@@AlgernonMoncrieff77 non erano volontari. Erano soldati piemontesi infiltrati, e i picciotti dei baroni siciliani.. Ai siciliani fu promessa l'indipendenza, o al max l'autonomia della isola.
@@roccopi5045 i piemontesi si sono aggiunti più tardi al gioco, smettiamola con queste fregnacce antistoriche. Erano volontari repubblicani e democratici. I Savoia sono intervenuti proprio per impedire una svolta rivoluzionaria del movimento unitario e per accaparrarsi la penisola intera.
@@AlgernonMoncrieff77 in realtà molti Savoia erano già coi garibaldini. C'è il libro di Pino aprile, che documenti dei piemontesi alla mano, ci testimonia questo evento. Ormai sdoganato più volte. I Savoia erano la regia italiana, di Garibaldi e company. Poi c'erano anche disertori napoletani non lo nego, ma c'erano anche gli inglesi. E anche gli americani alla porta.... Giusto per chiarire che non è una favola. È stata un intreccio di eventi che ha interessato, più o meno direttamente più Stati europei... Fra cui l'Austria e la Francia...
Bellissimo video come sempre non è da tanto che sono iscritto ma sto guardando un video dietro l’altro. Hai mai pensato di fare un ucronia se l’Italia sarebbe rimasta alleata all’austria e alla Germania nella prima guerra mondiale
A confermare che l'Alessandria di Alessandro Magno è quella del Piemonte, faccio presente che in Liguria, a pochi chilometri dal Piemonte, esiste una certa CAIRO (montenotte) ahahah. Molto affascinante come teoria, io ricordo che quando ero al liceo avevo sentito di qualche studente che aveva ipotizzato invece l'Iliade nel Mar Nero. Ad ogni modo, credo che le storture e le contraddizioni dei Poemi Omerici siano spiegabili semplicemente con il fatto che non fossero opere interamente farina del sacco di Omero, ma racconti tramandati oralmente di generazione in generazione, e di conseguenza con le proprie storture e variazioni (volute o meno) temporali e geografiche. Poi non credo che a quel tempo fossero tanto interessati alla verosimiglianza e realisticità degli eventi narrati (per cui una battaglia che dura due giorni senza la notte andrebbe interpretata come, per esempio, gli dei che non vogliono far finire la battaglia e quindi ritardano la notte, visto che per i Greci il sole era trainato da Apollo), così come sono sicuro che i Greci, un popolo che si tramanda tradizioni, storie e religione risalenti a molti secoli prima, avrebbe riportato anche di una terra originaria molto antica dalla quale poi si sono spostati. Il fatto che sembrassero più dei Vichinghi che dei Greci sotto molti aspetti, alcuni lo riallacciano alla società greca che si ipotizza abbia vissuto durante il Medioevo Ellenico: una società tornata dall'agricoltura all'allevamento ed alla pastorizia, oltre che alla caccia ed alla raccolta, e da una struttura statale e palaziale ad una tribale, con i re che sono "re di tale popolo" e non "di tale città". Difatti Ulisse è un allevatore. Sarebbe però interessante studiare le possibili radici (indoeuropee) comuni che legano Germani/Scandinavi con i Greci.
Certamente i dori erano di origine celta: tra gli spartani vi erano molti biondi, e gli stessi hyksos molto probabilmente lo erano (egitto) : infatti usavano combattere sui carri (gli egizi erano appiedati)
Appartenevano a quelli che erano definiti popoli del mare... perche' del mare? Perche' venivano da ovest. A cui probabilmente si possono aggiungere perfino gli ittiti la cui origine e' avvolta nel mistero. E per gli stessi motivi: carri da guerra , spade (improvvisamente in anatolia appaiono armi in ferro, ma da dove?), civilta' (guerriera, con linee dinastiche femminili e non solo maschili, come invece lo erano i popoli dell'est) Stesse caratteristiche le cui ultime vestigia verrsnno trovate in bretagna dai romani (carri da guerra, boadicea) Eppoi hyksos e ittita... molto simile come suono😉
Enrico Delfino Ulisse come re di Itaca possedeva molte greggi, ma non dimentichiamoci che per fingere di essere pazzo e non andare in guerra, cosa fa? Prende l'aratro e si mette a seminare sale lungo la spiaggia, ma Diomede svela il suo stratagemma. Questo ci dimostra che fosse un re agricoltore tanto quanto allevatore Ulisse inoltre come tutti i re possedeva un arco preferito per andare a caccia, il famoso arco che sapeva tendere solo lui. Questo non ne fa un re cacciatore, ma semplicemente un re che amava di tanto in tanto andare a caccia...
Gli storici cercano in ogni modo di denigrare teorie che non gli piacciono. È possibile che questa teoria sia vera, cose simili sono state dette da libro di Mauro Biglino gli dei baltici della Bibbia, in cui racconta le assonanze tra i racconti biblici e le località finlandesi e i racconti mitologici nordici, a differenza della teoria esposta nel video, quella di Mauro Biglino è supportata da molte prove, se i racconti biblici sono accaduti nella Scandinavia e allora perché non l'Iliade e l'Odissea?
sai com'è a noi studiosi stanno sulle palle delle teorie senza fondamento che sputano in faccia a decenni di studi... vinci e biglino hanno sviluppato teorie comprovate come sbagliate, ma i complottari di 'sto cazzo continuano a dargli ragione per voler fare i ribelli alternativi
@@giacomobrasini8877 non si tratta di ribelli alternativi, voi studiosi avete sempre infangato la verità più volte, quando qualcuno cerca di dire la verità buttate sempre merda addosso, non riesco a capire come preferite il regresso al progresso, forse volete popoli ignoranti cosicché voi possiate decidere tutto
a me suona come na pres po c......NON COSA STO DICENDO E FOTUTTAMENTE GENIALE!!!!!! comunque a me pare difficle che dopo una guerra nucleare ci si dimentichi di alessandro magno.............
Lessi tempo fa il libro di Vinci, quando iniziai l'università, il libro rappresenta un mix di idee, le quali purtroppo sono carenti a livello di fonti, di metodologia e di manchevolezze inerenti il periodo storico e la sua affinità alle cosiddette "Teorie del Nord" e la Uhermait, legate alle sua radici complottiste, non voglio fare nomi perché non è nel mio stile. Il problema di Vinci, come quello di alcuni studiosi sardi (la mia patria) è quello che viene chiamato il "Complesso della Storia che vorrei sentirmi dire", ovvero quello del "E' così bello che può essere bello", no. La Storia non è questo, la storia è anche teorie, confutazioni, prendere due (o più) voci e ascoltarle, confrontarsi , questo Vinci non lo ha fatto per nulla. Ottimo video come sempre
Oddio, quanto è idiota quella teoria ahahahahah😂😂😂😂 Stonerebbe già da sola, per quello che hai detto te e per molto, molto altro. Ma poi il discrimine è dato dal fatto che dall'altra parte, Grecia e Turchia, ci sono tutte le prove possibili, sia archeologiche che storiche, perché noi possiamo leggere i testi micenei ed ittiti, sapere anche come mangiavano (se vuoi ti mando le foto dei testi in cui ci si esercitava al laboratorio dj miceneo😂) ,... E riguardo al clima, le distanze... È la solita teoria da tavolino: se lo scrittore avesse passato solo un inverno in laconia, capirebbe quanto può far eben freddo anche li: se poi si considerano i mutamenti climatici... E infine: Itaca e questo si sa da un secolo, era divisa in due isole, poi unitesi. Lo scandalo ( ma anche la logica) di questo libro è che è pubblicato non nel mezzo del nulla e dell'ignoranza , ma quando ormai noi sapevamo molto di quel mondo: questo autore invece ignora tutto :archeologia, storia, linguistica, geologia,... Mancavano solo le tavolette ittite che parlavano di Wilusa (assonanza all'interno dello stesso gruppo linguistico e già qui tirata). La verità è che il solito studio, inevitabile nelle grandi ricerche, che imbocca un binario morto. Alle volte poi questi si sono scoperti prolifici ma, in questo caso, parte male e finisce peggio
@a len Solo gli idioti snobbano e si rifiutano di esaminare una teoria scientifica a priori. Il libro non solo apporta numerose prove a proprio favore, ma rende anche conto delle argomentazioni contrarie.
@a len Perché no? Io leggo di tutto, non ho pregiudizi. Se una certa spiegazione è scientifica e logica, perché non prenderla in considerazione? Alla fin fine potrebbe risultare migliore di altre: in tal caso ti sarai precluso l'accesso ad una conoscenza scientifica per colpa della tua miopia. In fondo si tratta semplicemente di esaminare teorie nuove, non di affermarne l'assoluta incontestabilità rispetto alle teorie esistenti.
Mi dispiace ma non hai spiegato bene il testo di Vinci. Le sue argomentazioni sono molto più solide e convincenti di quanto hai raccontato. Dovresti approfondire
Non sono solide e convincenti per gli storici che ne rilevano la totale inconsistenza a livello di ritrovamenti. Non sta a me approfondire, dato che non sono uno storico da convincere, sta a lui trovare prove
Bella risposta! Peccato che non sia vera. Su questi temi non ci sono assolutamente certezze e il dibattito è del tutto aperto nel mondo scientifico. Comunque, per chi non avesse il tempo di leggersi i libri di Vinci può cercare sul web l'articolo "evidenze di un'originaria matrice nordica dell'Iliade e dell'Odissea" pubblicato dalla Rivista di cultura classica e medievale nel 2013, che riassume i punti essenziali su cui si basa la tesi (non certo sui soli toponimi, come nel video si lascia intendere)
Non trovare nulla non invalida assolutamente la possibilità che sia effettivamente successo. Ricordo l'esempio degli Ittiti, uno dei regni più grandi dell'età del bronzo di cui fino al 1906 non sapevamo nemmeno l'esistenza. Per non parlare del fatto che per 6-700 anni l'intera europa aveva quasi completamente dimnenticato le civiltà classiche, recuperate grazie all'intervento musulmano prima del rinascimento. Oppure possimo parlare di Gobekli Tepe, che costringe a ripensare a tutte le date e le scoperte che sono state redatte tra il neolotico e l'eta del bronzo. Strano? No. Difficile trovare prove di qualcosa quando non sai quel che stai cercando... Enormi evidenze possono essere allo stesso tempo perfettamente nascoste. Sulla storia dell'uomo c'è molto più da svelare di quanto spesso la scienza stessa creda. L' antropologia lo ha dovuto sperimentare con le recenti scoperte di dna denisova e neanderthal nella quasi totalità della popolazione (ad eccetto quelli di discendenza africana) testata. Ora dovrenno correggere parecchie cartine sugli spostamenti e sui tempi e pure le teorie sulla presunta estinzione di queste specie..
comunque sembra che Troia sia stata una delle città dell'impero hittita(in declino),che x la sua posizione geografica godeva di una certa indipendenza x via dei commerci tra l'Egeo e il Ponto
Sto leggendo il libro di Vinci e penso che potrebbe avere ragione,viste anche le discrepanze tra le descrizioni geografiche fatte da Omero e la reale geografia delle zone greche testimoni della guerra di Troia.Oltre alla simitudine di molti nomi di popoli e località.Ma c'è da chiedersi se la Troia in Turchia non è la città della famosa guerra,che città era?E' mai stato trovato in loco un reperto con scritto il nome della città?
Non Troia, ma Ilio ( il nome originale, da cui Iliade ). La città trovata era chiamata wilusa su alcuni registri ittiti e questo unito alla posizione conferma la storia. La teoria di Vinci non ha nessuna base storica ed è ampiamente smentita se non derisa dalla comunità storica
@@laBibliotecadiAlessandria comunque Vinci ha fatto ricerche di vario tipo e non penso sia stato messo alla berlina dal mondo accademico dei soloni del sapere.Non prendiamo tutto quello che ci viene raccontato da secoli come dogmi intoccabili,diamo spazio anche a chi porta nuove proposte.Come le religioni,sono basate sul nulla,eppure guai a discutere su.Comunque ognuno di noi a modi diversi di vedere le cose.
@@flavioelioadriano bisogna tenere conto che è passato troppo tempo dai fatti narrati da Omero,e se la Troia finlandese non era costruita con mura massicce ed edifici in pietra come le città romane o greche,e dato che il luogo ha subito modifiche morfologiche nei millenni e il suolo potrebbe non permettere la conservazione di certi reperti,oltre al fatto che molti archeologi tradizionalisti hanno pregiudizi e paraocchi,allora non ci saranno indagini accurate e ritrovamenti sensazionali.Solo il tempo potrà dare o no ragione a Vinci.
Questa tua disamina non mi piace affatto. innanzitutto non hai spiegato come la comunità scientifica non abbia trovato delle incongruenze con i punti descritti nella prima parte come l'abbigliamento e il clima per esempio. inoltre hai spiegato che teoricamente le mappe di "oggi" sarebbero più precise rispetto a quelle di quel periodo. questa è una grande sciocchezza basti solo pensare alle mappe di Piri Reis. infine il consiglio è di interpellare direttamente Vinci, così da porre a lui eventuali dubbi e comprendendo così il grandissimo lavoro fatto dal suddetto.
le mappe di piri reis come altre (vedi quelle presenti in Vaticano)mostrano vari continenti su tutti il sud america e l'Antartide che secondo la comunità scientifica moderna non erano state scoperte in quell'epoca soprattutto per quanto riguarda il polo sud. quindi dire che ha ragione la comunità scientifica lasciando tanti punti senza risposta beh non è affatto scientifico.
Ma non è vero 😸😸 il sud America è stato scoperto 13 anni prima che la mappa venisse composta e esplorata. Quanto all'Antartide mai provato a confrontare una mappa reale con la sua? Non si avvicinano neanche lontanamente, tanto che chi lo ritiene deve pensare che siano le coste senza ghiacci. Quindi di nuovo, in che modo queste mappe sarebbero più precise delle attuali?
Ho conosciuto questa teoria anni fa, solo dopo essere stato appassionato di mitologia. Sono diverse le analogie fra la mitologia greca e la mitologia nordica. Questo rende ancora più suggestivo il quadro. Bel video, come sempre
grazie per questo video, stavo cercando chi commentasse questo argomento e tu in poche parole hai effettuato un'ottima sintesi della vicenda, ti do regione in pieno su tutto
Che bello. Mi ricordo che mi ero iscritto quando eravamo meno di 2000 ora siamo 25000che bello.
@@michelebettini5870 sul decerebrati non mi posso esprime, ma sulla castrazione sì. La vedo molto dura che uno di noi si castrato; sul decerebrati non posso escludere a priori che su 30 000 iscritti uno o più lo siano. Comunque trovo alquanto sgradevole questo insulto. Se hai dei problemi con questo canale, e non vedo perché dovresti averne, ti chiedo gentilmente di non farti più vedere, ma se proprio non ne puoi fare ammeno almeno evita di insultare.
@@giovannipetrosillo8237 Sul "decerebrati" mi esprimo io: il canale ne è pieno, visto che non c'è traccia di chi abbia letto il libro e si sia fatto un'opinione propria dopo essersi confrontato con le solidissime argomentazioni di Vinci, invece di lasciarsi condizionare da questa lettura completamente falsata, e visto che nessuno dei commenti a sostegno del video ha fatto notare che il punto di partenza della ricerca di Vinci NON sono le assonanze tra i toponimi.
@@diego91zanetti io lo ho letto. E si si basa su ben altro, ma lo trovo forzato al massimo a prescindere. E poi è l'unico al mondo ad avvalaare questa teoria, e in realtà non mi ha convinto del tutto con la sua tesi. Ma comunque è ben esposta.
@@giovannipetrosillo8237 Se l'hai letto e possiedi il volume, dovresti sapere bene che la teoria di Vinci è sostenuta da vari ricercatori ed è stata adottata in vari corsi, anche specialistici, su Omero. Ma dimmi, visto che dici che "si basa su ben altro": qual è il suo punto di partenza?
@@diego91zanetti sono comunque minoritari, e attualmente non so se ci siano corsi che lo hanno adottato. Comunque non lo ho. Lo avevo preso in bibblioteca
Grandissimo divulgatore
Felice Vinci parte da una precisa indicazione geografica di Plutarco, non dalla somiglianza fonetica tra toponimi.
Affascinante. Un racconto avvincente. Davvero fai un lavoro ottimo che apprecio tantissimo. Continua cosi. Sinceramente. Ti ringrazio per il tuo tempo che rende la la storia e la community ancora più accativante.
Grazie!
Non parte dalla carta geografica del Baltico. Parte da una frase di Plutarco sulla localizzazione dell'isola di Ogigia
Un argomento bello e interessante. Oltretutto questo argomento sui poemi omerici mi interessa molto. Ti stimo tantissimo.
Potresti parlare della rota del baltico durante l epoca Romana. Che portava l Ambra dal Baltico fino l impero Romano ed era molto praticata da alcuni commercianti.
Ho letto il libro quando uscì, riconosco la genialità dell'idea di spostare nel Baltico i poemi omerici. Poi servono un po' più di prove Consistenti. Daltra parte Schliemann utilizzò proprio i testi omerici. per trovare Troia e anche Micene.
P. S. Pillola molto interessante e
Stimolante. Bravi ragazzi
ciao heikudo, sono felicissimo di rivedere una nuova pillola, ti volevo chiedere se quando hai tempo e voglia potresti fare una pillola sui gesuiti in giappone nel 500?
Bell'argomento!
@@laBibliotecadiAlessandria aspetto con ansia anche un parallelo con il film di scorsese SILANCE.
I poemi epici non hanno la pretesa di essere precisi...sono belli per questo.... comunque hai raccontato un bella storia....buona giornata
Bravo, bel video!
ottima puntata come sempre! Mi mancano i tuoi video!
Grazie...molto interessante come al solito😊
Tuttavia durante l'età del bronzo, col migliorarsi delle condizioni
naturali in dipendenza del clima fattosi più asciutto e più caldo
durante il 2° millennio a. C., la civiltà germanica settentrionale,
aiutata dall'accrescersi del commercio, si sviluppò fino a un'altezza
mirabile la quale supera indiscutibilmente per i suoi prodotti, per la
nobiltà della forma e il gusto dell'ornamentazione degli oggetti
bronzei, la corrispondente civiltà del bronzo della Germania meridionale
e occidentale, e attesta l'alto tenore di vita dei suoi rappresentanti.
Si costituisce un'industria stabile e altamente progredita della
fusione del bronzo, in confronto della quale l'industria della ceramica
rimane assai modesta.
BRONZO:......
Il numero e la lavorazione dei bronzi dell'Europa nordica, specialmente
della Svezia meridionale (Scania, Gotaland), della Danimarca, dello
Jutland e del Meeklemburgo, costituiscono un fenomeno veramente
imponente. Benché si debba supporre che la materia prima, il bronzo già
preparato nella lega, provenisse dall'estero, a parte qualche oggetto
d'origine straniera, la maggioranza delle armi e degli strumenti era
fabbricata sul posto: l'arte della fusione, in forme o matrici di pietra
frequentemente ritrovate, e anche col processo "a cera perduta",
raggiunse una perfezione tale che solo le più squisite opere della
civiltà egeo-micenea possono reggere al confronto.
Indovina un po', Enciclopedia Treccani.
Ma come non dicevi che non c'era traccia di civiltà del bronzo....Felice Vinci, le sue fonti le cita; se hai almeno letto il libro.
Le tue spero non siano i siti dei debunker e wikipedia.
Tutto molto bello e interessante, ma non è ugualmente decisiva come prova. Cioè anche il popolo degli Sciti era bravissimo nella metallurgia come così anche i Celti, ma il paragone con i Greci è un altra cosa.
In ultimo non basta citare le fonti ma bisogna interpretarle.
@@lucapalazzuoli269 ...era giusto per confutare un'affermazione falsa portata per obiettare alla tesi del libro.
Non sono archeologo ne ho certezze assolute, comunque il libro consiglio almeno di leggerlo prima di schierarsi pro o contro; non é fisica quantistica.
@@domenicomirabella1943 Va bene, ma bisogna prenderlo con le pinze, come ha fatto intendere nel video. Comunque anche in storiografia e archeologia declinano il metodo scientifico, anche se non è fisica nucleare.
Nonostante tutto è bene approfondire certi argomenti, come hai fatto con il tuo commento.
@@lucapalazzuoli269 "...anche in storiografia e archeologia declinano il metodo scientifico,...". Non mi sento di avallare questa affermazione, se per metodo scientifico si intende la falsificabilità mediante il metodo sperimentale, allora solo le scienze esatte soddisfano le tue aspettative, ma così non è per la medicina, l'archelolgia , la paleontologia, e addirittura l'evoluzionismo darwiniano, che alla luce della sperimentazione rimane una teoria non falsificabile. Figuriamoci la storia antica.
Ciononostante mi sento di affermare che la teoria dell'evoluzione mi convince e che, esiste conoscieza anche al di fuori del metodo scientifico galileiano puro, come sembrano dimenticare gli scientisti da quattro soldi quando fa loro comodo.
@@domenicomirabella1943 Infatti ho detto declinato apposta, non letterale. Il metodo di base non si può sempre applicare. Ad esempio la ricerca medica si basa su esperimenti osservazionali, come così nella sociologia, ma non per questo senza validità.
Vorrei chiudere il discorso qui perchè sennò andrei per le lunghe.
Spero nella comprensione.
Ciao! Prima di tutto complementi per il video, davvero ben realizzato. Sono giunto qui poiché sto trattando l'Odissea a scuola e volevo allargare l'orizzonte dei miei studenti con questa teoria (magari mi odieranno per questo). Ho letto il libro un paio di anni fa e devo dire che l'idea mi è molto piaciuta e tutto sommato la trovo plausibile, o almeno plausibile quanto la teoria mediterranea. Mi ha fatto venire una gran voglia di fare un giro nel Mar Baltico
Grazie!
Micene fu fondata intorno al 1600 a.C. e nelle tombe più antiche, ovvero quelle degli stessi fondatori rinvenute nel “circolo a” furono ritrovate enormi quantità di ambra baltica! Dunque da dove provenivano secondo voi questi regnanti? Grandi quantità di Ambra baltica è stata ritrovata anche all’interno di numerosi nuraghe in Sardegna, edificati secondo la storiografia ufficiale a partire dal 1800 a.C. Dunque se questi popoli non erano originari del baltico, sicuramente erano in contatto con le culture provenienti proprio dal nord Europa (Baltico e Sacndinavia), e la teoria di Vinci considerando anche solo questi dati importantissimi diciamo che inizia ad asserte molto plausibile!
Comunque, ad un certo punto nel video dici che l’età del bronzo nel nord Europa arrivò tardi, molti secoli dopo il 2000 a.C. ma in realtà l’età del bronzo nelle isole britanniche, cioè non lontano dalla Danimarca ed in generale dai luoghi individuati da Felice Vinci, cominciò a partire dal 2500 a.C. ed è molto probabile che le popolazioni baltiche si procurassero lingotti di bronzo dalle parti dell’attuale Londra. Infatti il sud dell’Inghilterra (Cornovaglia) è sempre stato ricco di stagno e proprio in quell’area geografica con ogni probabilità venivano realizzati lingotti di bronzo; unendo appunto lo stagno al rame proveniente da altre aree geografiche.
Inoltre nel video dici pure che dagli scavi archeologici eseguiti nell’area del Baltico non è saltato fuori nulla di interessante relativo al secondo millennio a.C. ma ti sei dimenticato che nel nord della Germania sulle rive del fiume Tollense nel 1400 a.C. si svolse un’epica battaglia, come quelle descritte da omero, simili a quelle che teoricamente avrebbero dovuto svolgersi nel mediterraneo.
Inoltre non hai minimamente menzionato le rovine archeologiche in Svezia citate spesso da Felice Vinci.
Poi un’altra cosa, perdonami ma non puoi sapere cosa pensavano e come ragionavano i civilizzatori di 4000 anni fa, dunque affermare che è strano che popolazioni di questa natura siano stati in grado di collocare città con lo stesso nome dei propri luoghi d’origine, rispettando soprattutto la geografica originaria beh, è sicuramente un parere forzato, credo più dei collegamenti che lo stesso Felice Vinci fa tra le città scandinave e quelle greche. Infatti stiamo parlando di esperti navigatori che già all’epoca avevano una visione completamente diversa dei territori...ragionavano in modo diverso dai popoli stanziati sulla terraferma. Credo che per navigatori e civilizzatori di questo tipo non fu assolutamente difficile realizzare un progetto di questa portata, rifondando le proprie città di origine in Grecia utilizzando gli stessi nomi e collocandole in posizioni geografiche il più verosimili alla loro terra natia. E poi, ultima cosa, hai detto che nel 2000 a.C. l’isola di Lyo, ovvero l’Itaca individuata da Vinci non era neppure emersa, ma questa cosa non è assolutamente plausibile dal momento che sulla stessa isola sono presenti diversi dolmen, come la cosiddetta “Bell Stone” realizzata ed utilizzata tra il 3500 ed il 3100 a.C.!
Concordo. Oltretutto, questo poveretto, heikudo, è molto meno convincente di Vinci e la sua supponenza, come quella dei suoi simili, è patetica e fastidiosa.
Le teorie di Vinci sarebbero accettabili completamente se si basassero su una versione dell'iliade datata all'età del bronzo.
@@riccardoiaccarino2938 scusa ma non ho capito cosa intendi. Qualunque versione dell’Iliade si basa su vicende che chiaramente sono ambientate durante l’età del bronzo. Questo è un dato di fatto. Quindi non ho capito il senso della tua frase
@@Rativu Intendo dire che la versione che conosciamo dell'iliade risale all' VIII sec. a.C. quindi, ammesso e non concesso, che si rifaccia ad avvenimenti effettivamente risalenti all'età del bronzo (teoria avvalorata da rinvenimento archeologici effettuati in siti del mediterraneo) è stata comunque arricchita da interpolazioni successive che ne hanno sicuramente modificato il nucleo iniziale, probabilmente anche riguardo la geografia. Ovviamente allo stesso modo non è da escludere che inglobi anche tradizioni più antiche, essendo i micenei di origine indoeuropea, quindi provenienti dal nord rispetto al mediterraneo.
@@riccardoiaccarino2938 la Teoria di Vinci esprime infatti questo concetto! Il problema sta proprio nel fatto che basandosi su una tradizione orale, nei secoli successivi tale racconto è stato modificato e reinterpretato, così come la sua geografia ed è proprio per questo motivo che i luoghi in seguito sono stato ricercati a lungo nel mediterraneo piuttosto che nel nord Europa. Tuttavia, come fa notare ampiamente Vinci, moltissimi indizi più che nel mediterraneo ti portano direttamente nel Baltico!
Tempo fa vidi un doc interessantissimo e uno dei punti a sfavore di questa teoria era proprio il clima. Parè che il classico clima mediterraneo non fosse quello attuale ma molto più simile a come descritto nell'opera di Omero. Ho trovato questa informazione assurda,non mi era nemmeno passato per la testa il clima diverso.
Grazie per questo video,non ho trovato spesso chi parlasse di questa teoria in maniera così seria.
Mi piacerebbe tanto veder qui confutare, discutere e raffrontarsi sulle teorie di Biglino..
a prescindere che uno creda o no,una cosa è certa:i greci commerciavano con i popoli baltici, vedi stagno,ambra etc.
Quello certo, ma non ne presuppone un'origine. Anche i romani conmerciavano con la Cina
@@laBibliotecadiAlessandria il "bello"tra romani e cinesi è che nonostante si conoscessero non si sono mai scambiate tecnologie,sia civili nè tanto meno militari.A proposito di Cina(dinastia Han),che ne pensi di Ban Chao e della sua spedizione alla volta dell'impero romano nel 97/98d.C.? ti saluto e buona giornata
La storia, come tutte le altre scienze si affronta a più livelli. Uno, il più odiato, in modo mnemonico e scolastico, poi in modo più approfondito cercando di comprendere ragioni e fare collegamenti. C'è poi la ricerca che presuppone di aver in qualche modo metabolizzato le prime due fasi per andare oltre, non dando niente di scontato e cercando di guardare oltre. Schliemann non era uno storico ed anzi è stato considerato dagli storici di allora un dilettante ricco e annoiato che si "permetteva" di mettere il naso in cose troppo elevate per lui.
Ho ascoltato Felice Vinci diverse volte, sia dal vivo che in TV, e l'affermazione che la sua teoria è stata completamente confutata dall'ambiente accademico è decisamente falsa, come tutte le teorie ha i suoi detrattori ma anche tanti estimatori di altissimo livello che non disdegnano di invitarlo nelle loro università.
siamo entrati nell'epoca del complottismo. schiere di bambini nullafacenti ascoltano gli youtuber senza leggere nulla e pensano tutti le stesse cose per non essere esclusi dal gruppo e bullizzati.
Vero. Conosco Felice Vinci ho assistito a diverse conferenze ed è stato invitato a svolgerle anche in ambito accademico. Non tutti confutano la sua teoria
Semplicemente si è verificata una osmosi culturale negli anni. Una volta emigrati a sud, hanno portato questo poema originato dai loro progenitori in Scandinavia, ma nel corso di secoli di permanenza in Grecia e nel Mediterraneo, si è verificata una mescolanza di termini e di nomi fra quelli originari Scandinavi e quelli Greci poi. Essendo una tradizione orale, essendosi anche modificata e ibridata la lingua con quella parlata dagli antenati dei greci dell'epoca, ovvero gli Achei, ecco che nel corso di oltre duemila anni l'Iliade come la conosciamo oggi ha subito variazioni sia nei termini che nelle narrazioni. Tutto questo spiega come mai le somiglianze e.le.differenze presenti fra la.versione Scandinava e quella Greca, si trovano perfettamente nel mezzo. Ci sono elementi e prove che propendono più per la versione nordica, come altri che smentiscono e si avvicinano di più ad una versione Greco - mediterranea. Questo spiega anche come mai I nomi delle località del Nord trovano somiglianza con il racconto omerico, come trovano somiglianza con alcuni nomi di luoghi greci o mediterranei comunque, ed Ecco spiegata come mai questa nomenclatura sia rimasta "miracolosamente"invariata ( o quasi) nel corso di quasi 20 secoli. Facile spiegarlo così no? 😊
Il problema è che non c'è nessuna prova. Mentre nel Mediterraneo ci sono resti di antiche civiltà compatibili con il poema omerico, così non è nel Baltico. Le tesi storiche devono basarsi sui reperti, non su assonanze lessicali
Certo, carina come teoria ma folle. Rimane comunque interessante. Aspetto il sequel con Enea che fonda Roma a Singapore :)
Vero :)
Avevo letto su un libro di Le Goff che i regnanti Ungari nel Medioevo (non ricordo a partire da quale dinastia) sostenevano di essere gli eredi e discendenti di Roma perché Enea avrebbe fondato Budapest
@@enricolev ci starebbe bene un meme
Alessandro Magno: ho fondato più città di tutti
Enea: _laughter_ you dumb bitch.
oh lo sai che i fenici sono arrivati nei caraibi????????
e pensare che hanno c hanno fatto pure nu libro
ce cazzat.......
@@davidelabarile1634 infatti erano gli shardana quelli
Piuttosto è molto più attendibile un Odissea nel Ponto, successivamente ricollocata nel Mediterraneo occidentale quando i greci della 2 colonizzazione si spingevano verso le coste della Magna Grecia. Credo che le familiari identificazioni dei luoghi del viaggio di Ulisse in realtà risalga ai Romani e codificata da Virgilio. Sempre interessanti le pillole 👍
dovreste fare un video te e nova lectio insieme su questo argomento.
Ne ha parlato anche lui? Me lo sono perso
@@laBibliotecadiAlessandria non era in un video. fa un accenno nel primo video sulla guerra di troia. o forse secondo non ricordo. cmq ne fa un breve accenno li dicendo che è una scemenza in pratica. però cmq sec me è interessante
Una domanda. È possibile che sia successo il contrario? Ovvero che nei paesi scandinavi hanno utilizzato i nomi dell Iliade?
Non credo, le assonanze sono troppo tirate
è stato studiato che prendendo due lingue a caso, comparando i vocabolari circa un 2-300 parole che potresti teoricamente apparentare le trovi, e mi sembra testarono lingue lontane come francese e cinese.
Aggiungi che lingue baltiche, germaniche da un lato ed egeo-anatoliche dalle altre non sono lingue fra loro a caso ma imparentate ed il gioco è fatto.
Porto come esempio che Pisa è un città in elide, presso cui si trovava il santuario di Zeus ad Olimpia (grecia); è anche il nome di una città in lituania (credo fosse Lituania) e la troviamo in Toscana. La sequenza pisa è composta da fonemi piuttosto diffuse nelle lingue del mondo (quasi tutte le lingue hanno una i ed un a, come pure una sibilante ed una bilabiale), quindi la possibilità che siano nomi non correlati è statisticamente possibile.
Si può aggiungere poi che c'è la teoria che a livello indoeuropeo indicasse 'palude', se ciò è vero, quante possibilità abbiamo che una popolazione chiami 'palude' un posto che è in una palude.
Ed ecco che abbiamo in 3 posti lo stesso nome senza che ci sia alcun legame.
In realta' Vinci nella sua ricerca si avvale anche di fonti storiche risalenti a Roma antica, e incrocia queste info con Iliade e Odissea...
E questo nel video non viene menzionato...
Senza pretesa di stabilire la verita', le argomentazioni di Vinci superano di gran lunga quanto esposto e"confutato" nel video.
Come se Heikudo in realta' il libro non lo avesse letto...
Per confutare Vinci seriamente, bisognerebbe cercare piuttosto di confutare quanto c'e' di piu sostanziale nel suo libro. Non quello che puo ' essere piu opinabile o difficilmente dimostrabile, e che e' parte piu del controno, per Vinci, che dell' arrosto.
bella pillola come sempre , se ti vuoi documentare potresti fare quella sulla ...Bella di Sanluri come una donna sarda del medievo fece perdere l'indipendenza alla Catalogna
Ma una cosa perché Alessandria in Piemonte si chiama cosi,?
perche chiamata in onore a papa alessandro III
mi dispiace ma alessandro magno non ha mai conquistato piemonte..........
@@davidelabarile1634 I Celto-liguri gli avrebbero sbarrato la strada
storia interessante ma... che fine ha fatto lo sfondo nero? se lo è ripreso Lucarelli?
Non ero piaciuto troppo... Cambio di nuovo e vedo come va, così vario un po'
@@laBibliotecadiAlessandria capisco, vabhè, alla fine è poco importante, pensavo ti piacesse e avesse fatto successo, ma poco importa alla fine è solo uno sfondo
Si infatti
Allora ribadisco.
Vinci non fa delle assonanze e della geografia i punti di maggior forza della sua teoria.
Se uno avesse letto un libro di qualche centianio di pagine, che occorre avere dunque tempo per leggere, si sarebbe accorto che nel corso della lettura, vengono fatte molte riprese di testimonianze di storici e autori romani, che sono a supporto della teoria.
Invece vedendo questo video, pare che la teoria di VInci si basi solo su casuali assonanze.
Questo non sarebbe il modo di confutare una teoria, andando a prendere gli aspetti piu deboli della teoria di un altro, e che sono solo di contorno.
Una analisi storica prima di tutto avrebbe richiesto di leggere il libro intero di VInci, e non un suo riassunto, o il sentito dire.
Secondo, non si puo dire che VInci abbia ragione, ma in ogni caso, si dovrebbero menzionare gli autori latini che Vinci prende a suo sostegno e eventualmente verificare che la lettura che ne fa Vinci non sia corretta.
Questo fa uno storico. Altrimenti fare un video che non menziona PER NULLA gli argomenti forti di Vinci, ovvero le testimonianze storiche, sembra un modo per andare contro una teoria, magari anche sbagliata, senza un motivo che non sia una personale ed arbitraria scelta.
Poi, questo non vuol dire che il master di questo canale sbagli sempre, e qui non si tratta neanche di giusto o sbagliato, ma proprio di come ha affrontato la questione, e vorrei aggiungere che lo ha fatto proprio da dilettante. Chiunque si sarebbe occupato di quelle citazioni, volendo confutare la lettura di Vinci. Lo avrebbe fatto anche chi di storia non capisce niente, semplicemente comprendendo il discorso di cosa e' prioritario e cosa no nel sostenere una tesi.
Quello che contesto quindi, sono il metodo o l arroganza con cui il video e' stato presentato, e il sarcasmo con cui si nega l evidenza di quanto viene scritto nero su bianco sul libro di VInci, e che sicuramente non ha niente a che fare con assonanze ma piuttosto con precise citazioni di storici romani, che in un video di 43 minuti qui non vengono neppure accennati.
Sembra di vedere una scorrettezza ai danni di qualcuno che si e' impegnato a scrivere un libro pieno di dettagli, per il puro intento di diffamarlo.
Faccio notare che VInci non risulta affatto essere il primo a dire inoltre che alcune popolazioni che si sono stanziate in Ellade vengono dal Nord Europa. Se questo non ti convince, confuta i molti storici che possono averlo sostenuto, ma togliti l idea di convincerci, almeno noi che non siamo zulu ma che hanno bisogno di prove o di ragionamenti validi, che il 99 % degli storici dia ragione a te. Forse saranno il 70, ma il 99 proprio non direi.
Ti e' chiaro ora spero.
Sostanzialmente, questo video e' stato molto scorretto nel come ha presentato il lavoro altrui, che e' costato senz altro fatica oltre la pura pseudodissertazione etimologica di cui parli qui, che in se' , se non ci fosse altro, ci potrebbe pure stare.
Ma proprio non e' cosi', c'era ben altro da dire.
Ma non lo hai neanche affrontato.
Perche credo che in fondo il libro non lo hai neanche letto, e dunque hai preso l idea in generale per come si puo trovare in rete.
Che bel modo di lavorare...cosi lo storico lo puo' fare praticamente chiunque, tanto non c'e' bisogno di avere a disposizione i lavori che si criticano... bella la vita eh..
Bella pillola...
Teoria molto affascinante. Credo che tu abbia risposto a tutti i quisiti in modo ineccepibile
Però alla prof.Cantarella vorrei dire che,magari,chi ha comprato il libro di Vinci è per apportare un ulteriore studio all'Odissea ed Iliade omerica
8:46 Il mar Baltico “prima veniva chiamato mar Littorina”.
Ciao a tutti! Carissimo heikudo, perché non ci dedichi un approfondimento sulla morte di Carlo XII di Svezia? E' un giallo irrisolto, ha avuto un peso determinante sui destini storici della Svezia e più in generale dell'Europa del Nord. Insomma, un argomento misterioso e appassionante.
Si una bellissima stori
Lo scrittore Marco Pizzuti ha dedicato a “Omero nel Baltico” (il libro di Felice Vinci) ben 13 pagine del suo libro “Scoperte archeologiche non autorizzate”.
L' "Iliade" narra gli ultimi cinquanta giorni di guerra: potrebbe, questo lasso di tempo, essere l'effettiva durata del conflitto?
Temo non lo sapremo mai. I ritrovamenti archeologici ci dicono che una città esisteva ed è stata distrutta e ricostruita. Poco altro
@@laBibliotecadiAlessandria chiedevo perché tempo fa sentii dire in TV... non ricordo il titolo della trasmissione... che all'epoca di quel conflitto epico gli armamenti permettevano di pugnare per un massimo di due mesi.
Grazie per la risposta datami.
Di solito, ma questo ha continuato a valere fino a pochi secoli fa, le guerre erano stagionali, anche perché gli uomini poi dovevano rientrare per il raccolto
@@laBibliotecadiAlessandria grazie per le info - questo non lo sapevo.
Ho molto apprezzato questo video. Conosciamo pochissimo della storia delle grandi civiltà del bronzo, quelle che convenzionalmente "collassano" contemporaneamente nel 1.177 a.C. per motivi sconosciuti.
Curiosamente è l'epoca grosso modo della guerra di Troia, dell'esodo degli ebrei dall'Egitto, dall'invasione dei popoli del mare, ecc.
Per questo bisogna avere la mente aperta e tenere aperte ipotesi anche apparentemente bizzarre, perché certezze non ce ne sono.
E se anziché nel Baltico i luoghi dei poemi omerici fossero originariamente ambientati nel nord del Mar Nero?
Esistono altre stranezze nei poemi omerici, che mi colpirono molto negli anni del liceo classico. Ad esempio la mancanza del colore blu (il mare è sempre descritto come bruno, marrone), tanto che si è parlato di "daltonismo culturale" dei greci antichi.
Anche io, nel mio piccolo, diversi anni prima di Vinci, mi domandavo del perché di queste incongruenze geografiche e ambientali rispetto al mediterraneo
Il Mar Nero è più credibile, ma non vi sono isole e conformazioni simili a quelle raccontate
La questione della presenza o assenza dei colori è una questione ben nota in Linguistica. Non tutte le lingue hanno il nostro stesso numero di colori: ci sono lingue in cui esistono due colori: chiaro e scuro. Sono questioni di salienza cognitiva e gerarchie implicazionali ben studiate, se vuoi ti rimando a studi specifici.
Poi andrebbe chiarito che se anche fosse vero che non esiste un termine per "blu", ma i capelli di Poseidone sono detti "indaco", io qualche dubbio ce l'avrei, ciò non implica che non esisteva il blu come dato percettivo: non necessariamente quello che noi chiamiamo "blu" deve essere chiamato "blu", ma può essere indicato con un altro colore. Ad esempio, in una lingua con due colori può essere definito semplicemente "nero/scuro" e se serve lo si determina in altro modo, va da se che in questa lingua dire "il mare nero" non implica che ci si immagini un mare nero pece, ci si immagina un mare color "nero mare", cioè blu, allo stesso modo di come se leggiamo in italiano "il cielo blu" non ce lo immaginiamo blu come le pervinche, sebbene entrambe le sfumature cromatiche di cielo e pervinca siano indicate comunque come "blu"?
Inoltre è un gran casino l'identificazione dei colori e questo in tutte le lingue indoeuropee antiche.
Ma dove avresti trovato il mare marrone, nel greco o nella traduzione?
il mare è detto oscuro, ma se pensiamo all'alto mare, cui in genere ci si riferisce, e non alla riva è piuttosto adeguato come termine. Il mare è anche "color del vino" e su cosa voglia dire ci sono varie teorie, anche perché il loro vino era diverso dal nostro.
@@laBibliotecadiAlessandria Perché attaccare a priori una teoria che, se letta e compresa nel profondo, rivela una grande attendibilità? Del resto è evidente che non hai neanche letto il libro...
Devo essere molto sincero: il mondo omerico lo conosco abbastanza bene proprio perchè, trovandolo interessantissimo, ho letto e approfondito molte cose. Non appena ho sentito il nome della teoria sono scoppiato a ridere però, ascoltando le tue parole, il tuo modo di descriverla, mi sembrava terribilmente realistica e quasi ci stavo per credere al 100%. Poi vabbè è stata confutata e vabene così. È un tempo troppo lontano per dire con esattezza cosa fosse successo e dove, servirebbe forse la macchina del tempo per risolvere ogni dubbio.
Devo dire che questo è proprio un ottimo video, come gli altri d'altronde, mi raccomandooo.
uuuuuuuueeeeeeee ce se disc cumpa????? ie na beggiez sapeie ce non so solo di duv si????ied de santeramo so
@@davidelabarile1634 D Bar
Non appena hai sentito il nome della teoria sei scoppiato a ridere e ti sei rifiutato aprioristicamente di leggere il libro di Vinci, come ogni pseudo-scienziato ideologizzato che si rispetti.
@@diego91zanetti wanna va cac🤣
@@vinspuglia9266 Risposta tipica di chi si atteggia a voce della scienza senza sapere niente di scienza.
La teoria di Vinci non è del tutto campata in aria, è possibile che l’Iliade e l’Odissea abbiano preso spunto da racconti nordici.
assolutamente. casualmente le storie di omero prendono piede nel periodo immediatamente successivo alle incursioni dei popoli del mare, di cui spesso di è ipotizzata la provenienza senza troppi risultati.
Questo video mi ha fatto venire in mente la teoria degli "Antichi Romani in America".
Qualcuno ne ha sentito parlare? C'è un libro di un autore italiano che ne parlava (non ricordo il nome, inoltre sono al lavoro, non lo posso controllare).
Credo che potrebbe essere anche questo, un argomento degno di una pillola, un candidato per un approfondimento. Che ne pensate? Qualcuno lo ha letto?
Ho sentito qualcosa, ma non ho approfondito perché mi sembra molto inverosimile
Complimenti, bel video. Concordo in pieno con le tue argomentazioni. All'epoca, proprio per questi motivi, scartai la lettura del suo libro. Non bisogna essere storici patentati, basta aver studiato un po', basta aver letto qualcosa di storia, di epica, di archeologia... Insomma, basta informarsi.
Le teorie pseudostoriche attirano proprio per questo, perché sembrano vere, verosimili. Alla prova dei fatti, innegabilmente crollano.
Grazie
Giovani DEBUNKERS crescono. Perché non fai un video sui problemi che gli storici hanno a collocare quelle vicende storiche nel mediterraneo?
Può darsi che la verità stia nel mezzo:agli antenati degli achei potrebbero essersi sovrapposte anche in piccola misura popolazioni propriamente baltiche(ad esempio lituane o finniche) determinando anche una complessa sovrapposizione di tradizoni,certo che a questo punto il rebus diventerebbe alquanto intricato....
Potresti parlare della guerra del secchio?
La secchia rapita?
@@laBibliotecadiAlessandria mi sembra che si chiami "la guerra della secchia rapita" combattuta tra Modena e altre città italiane nel 1300
È un poema, però, di Tassoni, non esiste il secchio ( la battaglia si )
@@laBibliotecadiAlessandria si è un poema e la battaglia, ma prima I modenesi si dice rubarono da un pozzo di Bologna un secchio e ritornarono a Modena trionfanti e questo portò alla guerra tra le due città e alla battaglia di Zappolino
Ti consiglio di vedere i sottotitoli ai tuoi video e di come venga scritto il nome Heikudo.
Già visto, ma sono automatici, non posso farci niente
heikudo e La Biblioteca di Alessandria Per evitare i sottotitoli generati automaticamente e i loro svarioni bisogna caricare quelli scritti di proprio pugno, ma disgraziatamente non credo che tu abbia il tempo di fare anche questo... 🤔
@@raffaeleirlanda6966 direi di no 😸
Mamma mai! che contestazioni!!!!! assomigli anche fisicamente a Polidoro!
La teoria di Vinci è realistica poiché alcuni popoli (non ancora indoeuropei) a causa di cambiamenti climatici dovuti ad una variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre furono costretti ad emigrare al sud ed alcune popolazioni andarono nel sub continente Indiano, altre nell'attuale Iran, ed altre in Europa, dalla attuale Ucraina fino alla Spagna. Ecco perché si chiamano popoli indoeuropei. Lo hai letto il libro La dimora artica nei Veda dove è scritto chiaramente che questi popoli abitavano in una zona polare o circumpolare e che poi spostatisi in India mantennero la loro religione i loro usi e costumi ? E a partire dal loro idioma, si svilupparono poi il sanscrito, il persiano e tutte le lingue europee. Sono le tue teorie ad essere sbagliate visto che la zona tra il mar Nero e il Mar Caspio è già una fase secondaria rispetto alla patria originaria degli Indoeuropei che abitavano una terra che stava sotto la costellazione della Bilancia che veniva chiamata Tula o Thule (Bilancia appunto) dove il sole per alcuni mesi dell'anno faceva il giro dell'orizzonte senza tramontare mai : e questa terra deve per forza di cose essere vicina al polo Nord. E questo agli indiani vedici chi glielo aveva detto ? I Veda appunto. Perché non citi le prove o le fonti di cui parli al punto12.23 ?
Per parlare du un libro, bisogna leggerlo tutto: anche l'introduzione dove si cita Plutarco a proposito della Britannia. Quindi gli "storici" mainstream basano le loro confutazioni su qualcosa di cui non sanno niente.
Certo. Tutti gli storici non sanno nulla, tranne Vinci 😸😸😸
Ottimo Excursus, che ristabilisce con precisione, la localizzazione degli eventi, ed il loro scolgersi reale, senza dar credito a teorie dell'ultima ora.
A proposito... Ma è vero che il celeberrimo cavallo di legno sarebbe stata, in realtà, una nave?
Non si sa, anche perché verosimilmente è solo leggenda
@@laBibliotecadiAlessandria grazie mille.
Bello eh cancellare il post di chi ti smaschera che parli di un libro che non hai letto o di cui non hai capito nulla. Attenzione: il punto non è concordare o no con l'ipotesi, ma prima di tutto conoscerla, l'ipotesi, e dopo smascherarla se si portano prove contrarie. Tanto lo so che mi cancellerai anche questo post.
Se dici che l'ipotesi di Vinci si basa sui toponimi, vuol dire che l'ipotesi non la conosci, perché NON si basa sui toponimi. Come non è la somiglianza toponomastica a convalidare l'ipotesi, allo stesso modo non è la non derivazione dei toponimi scandinavi dagli antichi toponimi omerici a smentirla. La teoria di Vinci, vera o no, NON si basa sui toponimi ma sulla geografia omerica (Dulichio, Peloponneso pianeggiante, ecc...), quindi ci sono margini per smentirla solo nel campo della geografia, e l'ipotesi tiene conto della lenta emersione delle terre baltiche, tant'è che la Troia finlandese non è direttamente sul mare ma nell'entroterra.
Non cancello messaggi, mi spiace. Ne è stato bloccato da youtube, ho appena controllato.
L'argomento in verità è piuttosto complesso, ma anche affascinante. Vorrei ricordare ad Heikudo che negli anni Trenta un grecista americano che si chiamava Milman Parry (e insegnava ad Harvard ...) sostenne che Omero non era greco, ma serbo. Resta comunque il fatto che i cantastorie serbi (e croati) incontrati da Parry nei suoi viaggi avevano la stessa capacità di mandare a memoria migliaia e migliaia di versi delle storie che raccontavano e comunque i Balcani erano più vicini al teatro dei grandi poemi classici. Chissà ...
Milman Parry non diceva che Omero era serbo, dato che noi sappiamo quando i serbi arrivarono in serbia e che il testo di omero lo abbiamo ed è... in greco!
Semmai studiò la tradizione e la trasmissione di testi poetici orali di ambito jugoslavo, i quali mostravano alcune analogie, nelle modalità testuali, in realtà nella presenza di formule, utili alla memorizzazione ed all'interazione col pubblico.
Cosa che si potrebbe dire per quanto si ricostruisce dell'epica iranica, di quella celtica e di qualsiasi civiltà tramandi in forma orale la sua letteratura, che difatti è sempre in versi, o comunque si avvale di figure di suono e formule per facilitare la memorizzazione. Fenomeni simili si notano in realtà per tutte le conoscenze affidate all'oralità (vd. carmina magica, le leggi in versi o i nostri proverbi).
Il contenuto dei testi epici dei guzlari è ovviamente diverso e niente ha a che vedere con l'epica Omerica, in cui l'amore è un elemento poco presente e mancano invocazioni religiose, sono quindi più simili ad i cantari di ambito romanzo sotto questo punto di vista.
Il teatro dell'Iliade è l'egeo orientale , dell'odissea il mediterraneo.
L'origine di questi poemi è proprio la costa anatolica, cosa che vediamo per la lingua e da altri elementi.
giuva se omero era serbo allora ulisse era albanese perche itaca e vicino all albania..........
quando si dice te si scolat assag birr
Felice Vinci ha fatto un nuovo libro con l’aiuto di esperti di altre discipline che riconferma in maniera più esaustiva e circonstanziata quello che nel primo libro ha a volte solo accennato.
È stato validato da altri storici o ritrovamenti?
@@laBibliotecadiAlessandria Tu contesti il libro di Vinci distorcendone la tesi e le prove. Con che faccia chiedi se i suoi libri siano stati validati da altri?
Non potrebbe essere che la leggenda della guerra di Troia, effettivamente avvenuta in Turchia, si sia mischiata con alcune leggende dei nuovi padroni dori, provenienti da zone più fredde? In fin dei conti la storia è stata tramandata per secoli oralmente...
Non è però la teoria del libro e di chi la sostiene
Alessendro Magno in realtà ha raggiunto l'Australia: c'è un Alexandria anche li.
😂😂😂
@@laBibliotecadiAlessandria no sono andato io e l'ho creata io! :p mi chiamo io Alessandro e il macedone è un truffaldino :P !!!
@@alessandrofarris9935 ahahahhaah
🤣🤣🤣
Spero che i libri vengano tramandati per sempre!
@@michelebettini5870 ma con chi ce l'hai?
Andiamo, spostare in nord Europa la guerra di Troia è quanto di più ridicolo ci sia. Di Iliade ne sono state scritte molte altre oltre oltre quella di Omero. Più o meno tutte hanno attinto alle storie raccontate dai aedi che "adattavano" i canti secondo le situazioni più opportune. Perciò da una guerra che realmente fu combattuta si può immaginare le variazioni apportata ai luoghi, ai protagonisti agli episodi dalle migliaia di cantori. E quanto di più antiscientifico ci sia. Poi scoprire Troia seguendo l'Iliade è stato relativamente facile. Ma non dimentichiamo che nel III a.C. quando Alessandro Magno sbarco in Asia sacrificò sull'ara eretta a memoria, quindi c'erano ancora traccie...
Si, la tomba di Achille
@@laBibliotecadiAlessandria Si, così narrarono gli apologeti di Alessandro il Macedone, quindi qualcosa sopravviveva ancora se anche Giuliano l'Apostata sacrificò su quell'altare. Quindi Omero nel Baltico mi sembra una cosa altamente improbabile....
Nooooooo che peccato, sarebbe stato troppo bello se davvero Iliade ed Odissea si fossero "svolte" nel Baltico.
"Che peccato"? Leggi il libro e vedrai che non c'è niente di cui rammaricarsi.
ma leggetevoi il libro e poi ve ne fate un'idea! e non state ad ascoltare uno che ve lo racconta secondo i propri condizionamenti culturali!
@@dm1546 Esatto! È cosi semplice! Eppure certi "geni" non ci arrivano.
Peccato? E perché?
Buongiorno, non propendo per nessuna verità assoluta, né delle teorie ufficiali né di quelle alternative. Ma se dici che gli scombussolamenti climatici vanno dai 7000 ai 4000 anni fa, come è vero, lasci intendere che a partire dal 2000 a.C., tutto è rimasto uguale e dato che l'età del bronzo comincia ufficialmente in Scandinavia nel 1800 a.c., le cose non stonano per questi due motivi. Forse per altri, ma non per questi. Almeno per logica..
No, il problema è che, secondo l'autore, invece faceva molto caldo 2000 anni a. C. in Scandinavia, poi, appunto, i cambiamenti climatici avrebbero spinto i popoli verso sud. Ma non è vero
vuoi dire 2000 anni a.c. forse? Io non ho letto il libro, ma posso dirti che fino al 2500 a.c. la Scandinavia visse un periodo più caldo di quello attuale e che, dal 2500 a.c. in poi, questa fase climatica si è andata progressivamente indirizzando verso il clima attuale. Questo è quello che dice la paleoclimatologia.
Si mi sono corretto
Wow, una storia fantastica non la conoscevo. Anche se tutta inverosimile per le ragioni che hai detto, i problemi riscontrati nei poemi omerici penso che siano dovuti alla lontananza tra quando sono stati scritti e i fatti storici a cui si ispirano. Anche per questo ci sono cose che mi hanno sopresso nell'Iliade, tipo l'elmo fatto con le zanne di cinghiale citato da Omero, usato dai micenei, ma per nulla usato dai greci della sua epoca(ovviamente sempre presumendo che Omero fosse una persona realmente esistita).
Presi questo libro molto tempo fa... Lo lessi e mi dissi "Ommiodio... Ci hanno mentito" poi ho iniziato a studiare.
P. S. Ottimo video 😉
Anche io come te lo ho letto in terza media e arrivato al liceo ero convito di essere il detentore di una verità poco conosciuta. Poi il mio prof ha fanno una lezione di due ore smontare il libro capitolo per capitolo.
purtroppo noi studiamo per decenni per raccapezzarci fra linguistica e filologia, poi arriva uno che si sa vendere un po' e scrive che gli etruschi erano maya e parlavano chiaramente una lingua austronesiana e viene incoronato con più corone di Carlo Magno o comunque sbarca il lunario, mentre noi facciamo ripetizioni di latino a 10 euro l'ora, ottenute dopo lunghe contrattazioni,
@@atranotte8154 per solidarietà se vuoi posso cominciare a prendere 3 nelle versioni così mi puoi fare repitizioni peró a 5 euro. 🐱🐱🐱🐱
@@giovannipetrosillo8237 davvero il tuo prof si è dedicato così tanto per smentire le teorie?
@@manuel1colombo si è un fanatico dell'iliade e del odissea.
Gli storici hanno tutto l'interesse a smontare Vinci, perché dovrebbero ammettere che da secoli ci raccontano fesserie, quindi non sono attendibili. Anche se Vinci retrodata la guerra di Troia, questa secondo Eratostene si sarebbe svolta in piena età del bronzo nel 1184 avanti cristo. Dimentichi che i poemi omerici sono scritti, avranno riportato i nomi dei luoghi nelle nuove zone e, visto Eratostene, non si trattava di 3.000 anni ma di pochi secoli. Nella città trovata da SCHLIEMANN il nome Troia, che io sappia, non è mai stato trovato. Atene viene identificata con il nome di un boschetto vicino ad Atene, ma che significa? Questa frase in italiano non ha senso, inoltre non è detto che tutte le città che ora si trovano nell'ELLADE avessero il loro corrispettivo nordico. Nel 2000 avanti cristo non c'era l'età del bronzo al nord, si è sviluppata al sud e soltanto dopo si è spostata a nord? No, magari si è sviluppata sì molti secoli dopo ma prima al nord e poi al sud. Se anche non trovi delle suppellettili a Copenaghen non vuol dire che non ci fossero
(magari cerchi nel posto sbagliato), anche perché se sono migrati possono essersele portate dietro. Per quanto riguarda la migrazione abbiamo sostituito una teoria (da nord) con un altra (da est), come dici tu stesso crediamo, non sappiamo (fa comodo così per ora) che gli Achei bla bla.. La disposizione delle città nordiche non corrisponde affatto in modo così preciso come dici tu a quelle elleniche,
basta prendere le due cartine e sovrapporle. Insomma tutte le tue argomentazioni sono palesemente pretestuose, ma devi usarmi una cortesia:
fai cancellare da tutte le mappe geografiche il nome ITACA, perché la quella omerica era quella più occidentale dell'arcipelago, se proprio non ti va giù di doverla cercare nel Baltico, prova nei Caraibi, magari sarai più fortunato. Poi ti consiglio di cercare per tutta la vita Scilla e Cariddi nel mar Mediterraneo, ma non andare a Nord perché invece potresti trovare subito il Maelstrom.. infine aggiungo che forse anche le vicende dell'antico testamento si sono svolte a nord e non tra Mesopotamia, Egitto e Palestina come invece si dice.
La civiltà del bronzo scandinava del II millennio a.C., estesa esattamente sugli stessi territori da Vinci identificati con i luoghi omerici (nord della Germania, isole danesi, Svezia meridionale), è nota sin dall'Ottocento, c'è anche la pagina su wikipedia (in cui fra l'altro dice che ci sono molte tracce della presenza della vite, esattamente come in Omero dove il vino è molto diffuso). Non capisco proprio la critica "mancano le testimonianze archeologiche a sostegno dell'ipotesi di Vinci". Non c'è proprio niente da scoprire, quando Vinci ha avanzato l'ipotesi baltica la civiltà del bronzo nordica del II millennio a.C. era già nota da più di 100 anni (civiltà che non ha lasciato niente di scritto esattamente come in Omero ci sono scarsissime tracce di scrittura, mentre i micenei conoscevano eccome la scrittura, la ben nota Lineare B, quindi il mondo omerico e il mondo miceneo sono totalmente estranei tra loro). Purtroppo secondo me il Vinci paga gli errori dei nazisti del secolo scorso, nel senso: che la civiltà del bronzo nordica potesse essere la progenitrice di molte culture indoeuropee compresa quella greca e quella indiana, lo ipotizzarono già gli archeologi tedeschi novecenteschi, prima e durante il nazismo. Loro lo avevano sostenuto primariamente per fini politici e militari, il Vinci (e i suoi collaboratori, l'ipotesi non è solo sua) lo sostengono basandosi sulla geografia omerica e su certi miti indiani, ma reintrodurre un'ipotesi del genere è ancora un tabù. Si ha ancora (e forse se ne avrà per sempre) troppa paura di dire che se i nazisti avevano palesemente torto in politica, forse potevano non avere tutti i torti nel campo dei loro studi archeologici e preistorici.
Applicando lo stesso metodo al posizionamento nel mediterraneo si potrebbero sollevare le stesse obiezioni. Già gli antichi avevano grossi dubbi sul posizionamento mediterraneo, e, come detto, molte descrizioni sono altrettanto incompatibili. Di fatto sono due diverse teorie, e benché una sia "accettata" da molto tempo nonostante le incongruenze evidenti, sempre due teorie restano. E quindi non si vede perché privilegiarne una solo perché più "vecchia"... Comunque, la questione dei nomi Vinci stesso ripete non avere importanza ai fini della teoria, che si basa su altri pilastri ben più solidi.
Un altro pro in questa teoria è che avrebbe pure una Atlantide storicamente accertata oltre le Colonne d'Ercole: Doggerland! 😁 Ovviamente scherzo.
😸😸😸😸😸
bellissimo video.
Vinci ha anche altre molte altre argomentazioni, basate sugli scritti degli storici antichi che già collocavano certe isole nel Nord. L'introduzione del suo libro è di Rosa Calzecchi Onesti, non di una qualsiasi... Vinci ha fatto conferenze anche all'Università di Pavia. Sarei meno tranchant e aspetterei degli scavi. Il paragone con Alessandria è poco calzante...
sarebbe interessante una nuova versione dell'iliade ed odissea in salsa nordica :D
Basta leggere il libro. Non è difficile.
All’inizio temevo che supportassi la teoria del libro... Ma per fortuna tutto si è finito bene! 😄
😸
Eccone un altro che non vuole fare lo sforzo di leggere il libro.
Schliemann ritrovo' la citta' di ilio (troja) basandosi sulla lettura dell'iliade e tanto basta a confutare tale teoria.
Di alessandrie ce ne sono una ventina... la piu' famosa e' quella d'egitto e sono quasi tutte in medio oriente... pertanto come dato probabilistico sarebbe davvero difficile che cio' possa accadere😌
Piu' che una teoria cmq penso che sia invidia o voglia di mostrarsi... e' troppo irrealistica (nessuna citta' del baltico e' mai stata potentemente difesa da mura di pietra)
È che a cercare di concordanze se ne trovano dovunque
Si vede che non avete letto il libro e parlate per sentito dire.
doc.studenti.it/riassunto/storia/scoperta-troia.html
@@diego91zanetti in effetti, c'e' molto di piu di quanto presentato qui, ma servirebbe un video di 4 ore...
@@Eternaprimavera73 Veramente questo video ha falsato le informazioni trasmesse dal libro. Il punto di partenza di Vinci, per esempio, è una precisa indicazione geografica di Platone, non la semplice assonanza tra toponimi.
Teoria affascinante e complessa. Certo, c'è da sciogliere il nodo dei riscontri archeologici e c'è da fare i conti con la geografia sulla quale si basa il pensiero del Vinci, con il Baltico odierno e di 2000 anni fa (che viene preso in oggetto per la ricollocazione delle vicende achee) che non è quello del tempo in cui lo stesso Vinci vorrebbe ambientare gli eventi della guerra di Troia (che vuole più antichi di quanto si crede nelle accademie), ma la mia personale visione è che, sebbene i fenomeni migratori descritti dal Vinci non siano congruenti a quelli storicamente appurati, le vie della trasmissione orale del sapere sono indecifrate e in Omero potrebbero essere presenti elementi di antiche e perdute saghe nordiche riprese nel racconto mediterraneo che fuori da ogni dubbio prima di voler essere un testo accurato geograficamente e storicamente è uno strumento dell'epica e come tale andrebbe trattato.
Può essere pure che Omero abbia sentito la storia di una guerra fra tribù nordiche, e ci abbia ricamato sopra. Oppure che qualcuno dal nord, si sia spinto fino alla Macedonia. Del resto anche l'uomo primitivo esplorata, viaggiava, emigrava.
Gli storici, in genere, sono poco propensi ad elaborare teorie nuove ed a correggere in libri su cui loro stessi hanno studiato... Deformazione professionale: Garibaldi con 1000 studenti ha sconfitto un esercito di 120 mila soldati. I garibaldini erano 1000 Goku, i Napoletani erano 120 mila incapaci. Un po' ardua come tesi, eppure regge da oltre 150 anni. Senza logica, senza buon senso...
Bella la Storia dei Balcani, e bel video.
Complimenti.
Ai mille di Garibaldi si aggiunsero decine di migliaia di volontari meridionali e del nord nel corso della campagna. Non è che i mille fossero originari di Cripton e avessero superpoteri.
@@AlgernonMoncrieff77 non erano volontari. Erano soldati piemontesi infiltrati, e i picciotti dei baroni siciliani..
Ai siciliani fu promessa l'indipendenza, o al max l'autonomia della isola.
@@roccopi5045 i piemontesi si sono aggiunti più tardi al gioco, smettiamola con queste fregnacce antistoriche. Erano volontari repubblicani e democratici. I Savoia sono intervenuti proprio per impedire una svolta rivoluzionaria del movimento unitario e per accaparrarsi la penisola intera.
@@AlgernonMoncrieff77 in realtà molti Savoia erano già coi garibaldini.
C'è il libro di Pino aprile, che documenti dei piemontesi alla mano, ci testimonia questo evento. Ormai sdoganato più volte. I Savoia erano la regia italiana, di Garibaldi e company. Poi c'erano anche disertori napoletani non lo nego, ma c'erano anche gli inglesi. E anche gli americani alla porta.... Giusto per chiarire che non è una favola. È stata un intreccio di eventi che ha interessato, più o meno direttamente più Stati europei... Fra cui l'Austria e la Francia...
Bellissimo video come sempre non è da tanto che sono iscritto ma sto guardando un video dietro l’altro. Hai mai pensato di fare un ucronia se l’Italia sarebbe rimasta alleata all’austria e alla Germania nella prima guerra mondiale
In effetti no, ma sarebbe interessantr
A confermare che l'Alessandria di Alessandro Magno è quella del Piemonte, faccio presente che in Liguria, a pochi chilometri dal Piemonte, esiste una certa CAIRO (montenotte) ahahah.
Molto affascinante come teoria, io ricordo che quando ero al liceo avevo sentito di qualche studente che aveva ipotizzato invece l'Iliade nel Mar Nero.
Ad ogni modo, credo che le storture e le contraddizioni dei Poemi Omerici siano spiegabili semplicemente con il fatto che non fossero opere interamente farina del sacco di Omero, ma racconti tramandati oralmente di generazione in generazione, e di conseguenza con le proprie storture e variazioni (volute o meno) temporali e geografiche. Poi non credo che a quel tempo fossero tanto interessati alla verosimiglianza e realisticità degli eventi narrati (per cui una battaglia che dura due giorni senza la notte andrebbe interpretata come, per esempio, gli dei che non vogliono far finire la battaglia e quindi ritardano la notte, visto che per i Greci il sole era trainato da Apollo), così come sono sicuro che i Greci, un popolo che si tramanda tradizioni, storie e religione risalenti a molti secoli prima, avrebbe riportato anche di una terra originaria molto antica dalla quale poi si sono spostati.
Il fatto che sembrassero più dei Vichinghi che dei Greci sotto molti aspetti, alcuni lo riallacciano alla società greca che si ipotizza abbia vissuto durante il Medioevo Ellenico: una società tornata dall'agricoltura all'allevamento ed alla pastorizia, oltre che alla caccia ed alla raccolta, e da una struttura statale e palaziale ad una tribale, con i re che sono "re di tale popolo" e non "di tale città". Difatti Ulisse è un allevatore.
Sarebbe però interessante studiare le possibili radici (indoeuropee) comuni che legano Germani/Scandinavi con i Greci.
Certamente i dori erano di origine celta: tra gli spartani vi erano molti biondi, e gli stessi hyksos molto probabilmente lo erano (egitto) : infatti usavano combattere sui carri (gli egizi erano appiedati)
Sono assolutamente d'accordo
@@antoniotempesta5456 hyksos di origine celta? Mi è nuova, pensavo fossero semitici, interessante però
Appartenevano a quelli che erano definiti popoli del mare... perche' del mare? Perche' venivano da ovest. A cui probabilmente si possono aggiungere perfino gli ittiti la cui origine e' avvolta nel mistero. E per gli stessi motivi: carri da guerra , spade (improvvisamente in anatolia appaiono armi in ferro, ma da dove?), civilta' (guerriera, con linee dinastiche femminili e non solo maschili, come invece lo erano i popoli dell'est)
Stesse caratteristiche le cui ultime vestigia verrsnno trovate in bretagna dai romani (carri da guerra, boadicea)
Eppoi hyksos e ittita... molto simile come suono😉
Enrico Delfino Ulisse come re di Itaca possedeva molte greggi, ma non dimentichiamoci che per fingere di essere pazzo e non andare in guerra, cosa fa? Prende l'aratro e si mette a seminare sale lungo la spiaggia, ma Diomede svela il suo stratagemma.
Questo ci dimostra che fosse un re agricoltore tanto quanto allevatore
Ulisse inoltre come tutti i re possedeva un arco preferito per andare a caccia, il famoso arco che sapeva tendere solo lui. Questo non ne fa un re cacciatore, ma semplicemente un re che amava di tanto in tanto andare a caccia...
Scusate se chiedo ma l'ucronia?
In questo momento è sospesa. Non ho materialmente il tempo di lavorarci su
Gli storici cercano in ogni modo di denigrare teorie che non gli piacciono.
È possibile che questa teoria sia vera, cose simili sono state dette da libro di Mauro Biglino gli dei baltici della Bibbia, in cui racconta le assonanze tra i racconti biblici e le località finlandesi e i racconti mitologici nordici, a differenza della teoria esposta nel video, quella di Mauro Biglino è supportata da molte prove, se i racconti biblici sono accaduti nella Scandinavia e allora perché non l'Iliade e l'Odissea?
sai com'è a noi studiosi stanno sulle palle delle teorie senza fondamento che sputano in faccia a decenni di studi... vinci e biglino hanno sviluppato teorie comprovate come sbagliate, ma i complottari di 'sto cazzo continuano a dargli ragione per voler fare i ribelli alternativi
@@giacomobrasini8877 non si tratta di ribelli alternativi, voi studiosi avete sempre infangato la verità più volte, quando qualcuno cerca di dire la verità buttate sempre merda addosso, non riesco a capire come preferite il regresso al progresso, forse volete popoli ignoranti cosicché voi possiate decidere tutto
@@thetechnos_1503 grazie per avermi dato ragione... hai già dato fuoco all'antenna 5G perchè trasmette il coronavirus?
Ma veramente avete ancora sta storia delle teorie scomode? Ma veramente?
@@giacomobrasini8877 ..voi studiosi! Te saresti un addetto ai lavori? Da come argomenti si direbbe che a volte studiare è inutile.
Sulla teoria di Alessandro Magno in Italia ci si può lavorare sopra😂😂
😸😸😸😸 Ci faccio I soldi
papa Alessandro triggered
😸😸😸😸
Il pagliaio che non ha aghi..ahaha
Scommetto che sei proprio di Alessandria.
Finanziato dalla lobby della biblioteca municipale🤣🤣
Giammai, astigiano fino al midollo 😸
@@laBibliotecadiAlessandria ah ecco potresti fare una pillola sugli odi tra le città vicine.
Pisa livorno
Torino cuneo
Bergamo brescia ecc
Mahhh...sono d accordo perfettamente...a metà
a me suona come na pres po c......NON COSA STO DICENDO E FOTUTTAMENTE GENIALE!!!!!!
comunque a me pare difficle che dopo una guerra nucleare ci si dimentichi di alessandro magno.............
Ci sarà Clash of Generals a ricordarlo
@@laBibliotecadiAlessandria a gia.........quando fai clash of generals???????che non hai ancora tirato fori il carico da 90
Presto!
Ma dei pelasgi quando ci parli
Quando troverò materiale interessante
hai proprietà analitiche stupefacenti, per la qual cosa mi complimento.
Ma non sei per nulla convincente.
Ah Alessandria, la perla dell'oriente. (sono di Cuneo)
😸😸😸
Ma l'ucronia quando riprendera?
Lessi tempo fa il libro di Vinci, quando iniziai l'università, il libro rappresenta un mix di idee, le quali purtroppo sono carenti a livello di fonti, di metodologia e di manchevolezze inerenti il periodo storico e la sua affinità alle cosiddette "Teorie del Nord" e la Uhermait, legate alle sua radici complottiste, non voglio fare nomi perché non è nel mio stile. Il problema di Vinci, come quello di alcuni studiosi sardi (la mia patria) è quello che viene chiamato il "Complesso della Storia che vorrei sentirmi dire", ovvero quello del "E' così bello che può essere bello", no. La Storia non è questo, la storia è anche teorie, confutazioni, prendere due (o più) voci e ascoltarle, confrontarsi , questo Vinci non lo ha fatto per nulla. Ottimo video come sempre
Sono d'accordissimo
ma perché gli etrusco-pelasgo-minoici-tartessici-illirici, ovvergo gli albanesi?
Oddio, quanto è idiota quella teoria ahahahahah😂😂😂😂 Stonerebbe già da sola, per quello che hai detto te e per molto, molto altro. Ma poi il discrimine è dato dal fatto che dall'altra parte, Grecia e Turchia, ci sono tutte le prove possibili, sia archeologiche che storiche, perché noi possiamo leggere i testi micenei ed ittiti, sapere anche come mangiavano (se vuoi ti mando le foto dei testi in cui ci si esercitava al laboratorio dj miceneo😂) ,... E riguardo al clima, le distanze... È la solita teoria da tavolino: se lo scrittore avesse passato solo un inverno in laconia, capirebbe quanto può far eben freddo anche li: se poi si considerano i mutamenti climatici... E infine: Itaca e questo si sa da un secolo, era divisa in due isole, poi unitesi. Lo scandalo ( ma anche la logica) di questo libro è che è pubblicato non nel mezzo del nulla e dell'ignoranza , ma quando ormai noi sapevamo molto di quel mondo: questo autore invece ignora tutto :archeologia, storia, linguistica, geologia,... Mancavano solo le tavolette ittite che parlavano di Wilusa (assonanza all'interno dello stesso gruppo linguistico e già qui tirata). La verità è che il solito studio, inevitabile nelle grandi ricerche, che imbocca un binario morto. Alle volte poi questi si sono scoperti prolifici ma, in questo caso, parte male e finisce peggio
Non è neanche uno storico in effetti...
@@laBibliotecadiAlessandria Confessa che non hai letto il libro!
@a len Solo gli idioti snobbano e si rifiutano di esaminare una teoria scientifica a priori. Il libro non solo apporta numerose prove a proprio favore, ma rende anche conto delle argomentazioni contrarie.
@a len Perché no? Io leggo di tutto, non ho pregiudizi. Se una certa spiegazione è scientifica e logica, perché non prenderla in considerazione? Alla fin fine potrebbe risultare migliore di altre: in tal caso ti sarai precluso l'accesso ad una conoscenza scientifica per colpa della tua miopia. In fondo si tratta semplicemente di esaminare teorie nuove, non di affermarne l'assoluta incontestabilità rispetto alle teorie esistenti.
Mi dispiace ma non hai spiegato bene il testo di Vinci. Le sue argomentazioni sono molto più solide e convincenti di quanto hai raccontato. Dovresti approfondire
Non sono solide e convincenti per gli storici che ne rilevano la totale inconsistenza a livello di ritrovamenti. Non sta a me approfondire, dato che non sono uno storico da convincere, sta a lui trovare prove
@@laBibliotecadiAlessandria quali storici?
Qualunque abbia affrontato l'argomento
Bella risposta! Peccato che non sia vera. Su questi temi non ci sono assolutamente certezze e il dibattito è del tutto aperto nel mondo scientifico.
Comunque, per chi non avesse il tempo di leggersi i libri di Vinci può cercare sul web l'articolo "evidenze di un'originaria matrice nordica dell'Iliade e dell'Odissea" pubblicato dalla Rivista di cultura classica e medievale nel 2013, che riassume i punti essenziali su cui si basa la tesi (non certo sui soli toponimi, come nel video si lascia intendere)
sapevo che sta teoria aveva poco riscontro. ne parlava anche nova lectio
E stata una bella pillola heikudo
Grazie!
quando itaca era sott acqua era prima.poteva gia esistere nel tremila a c
Non trovare nulla non invalida assolutamente la possibilità che sia effettivamente successo.
Ricordo l'esempio degli Ittiti, uno dei regni più grandi dell'età del bronzo di cui fino al 1906 non sapevamo nemmeno l'esistenza.
Per non parlare del fatto che per 6-700 anni l'intera europa aveva quasi completamente dimnenticato le civiltà classiche, recuperate grazie all'intervento musulmano prima del rinascimento. Oppure possimo parlare di Gobekli Tepe, che costringe a ripensare a tutte le date e le scoperte che sono state redatte tra il neolotico e l'eta del bronzo. Strano? No. Difficile trovare prove di qualcosa quando non sai quel che stai cercando... Enormi evidenze possono essere allo stesso tempo perfettamente nascoste. Sulla storia dell'uomo c'è molto più da svelare di quanto spesso la scienza stessa creda.
L' antropologia lo ha dovuto sperimentare con le recenti scoperte di dna denisova e neanderthal nella quasi totalità della popolazione (ad eccetto quelli di discendenza africana) testata. Ora dovrenno correggere parecchie cartine sugli spostamenti e sui tempi e pure le teorie sulla presunta estinzione di queste specie..
comunque sembra che Troia sia stata una delle città dell'impero hittita(in declino),che x la sua posizione geografica godeva di una certa indipendenza x via dei commerci tra l'Egeo e il Ponto
Ho letto il libro, teoria interessante e verosimile, ma le prove non sono tantissime.
In realtà praticamente nessuna resiste ad un minimo controllo
@@laBibliotecadiAlessandria vero, anzi verosimile ma non dimostrabile. 😉
Idea balzana ma divertente. Nella attuale segregazione forzata sognare in fondo è un modo di sopravvivere. Grazie.
Sto leggendo il libro di Vinci e penso che potrebbe avere ragione,viste anche le discrepanze tra le descrizioni geografiche fatte da Omero e la reale geografia delle zone greche testimoni della guerra di Troia.Oltre alla simitudine di molti nomi di popoli e località.Ma c'è da chiedersi se la Troia in Turchia non è la città della famosa guerra,che città era?E' mai stato trovato in loco un reperto con scritto il nome della città?
Non Troia, ma Ilio ( il nome originale, da cui Iliade ). La città trovata era chiamata wilusa su alcuni registri ittiti e questo unito alla posizione conferma la storia.
La teoria di Vinci non ha nessuna base storica ed è ampiamente smentita se non derisa dalla comunità storica
@@laBibliotecadiAlessandria comunque Vinci ha fatto ricerche di vario tipo e non penso sia stato messo alla berlina dal mondo accademico dei soloni del sapere.Non prendiamo tutto quello che ci viene raccontato da secoli come dogmi intoccabili,diamo spazio anche a chi porta nuove proposte.Come le religioni,sono basate sul nulla,eppure guai a discutere su.Comunque ognuno di noi a modi diversi di vedere le cose.
Le nuove proposte devono avere prive reali, non solo supposizioni. Altrimenti diciamo pure che le piramidi le abbiano fatte gli alieni
Le teorie di Vinci non sono ancora state confermate.
@@flavioelioadriano bisogna tenere conto che è passato troppo tempo dai fatti narrati da Omero,e se la Troia finlandese non era costruita con mura massicce ed edifici in pietra come le città romane o greche,e dato che il luogo ha subito modifiche morfologiche nei millenni e il suolo potrebbe non permettere la conservazione di certi reperti,oltre al fatto che molti archeologi tradizionalisti hanno pregiudizi e paraocchi,allora non ci saranno indagini accurate e ritrovamenti sensazionali.Solo il tempo potrà dare o no ragione a Vinci.
Bravooo
Questa tua disamina non mi piace affatto. innanzitutto non hai spiegato come la comunità scientifica non abbia trovato delle incongruenze con i punti descritti nella prima parte come l'abbigliamento e il clima per esempio. inoltre hai spiegato che teoricamente le mappe di "oggi" sarebbero più precise rispetto a quelle di quel periodo. questa è una grande sciocchezza basti solo pensare alle mappe di Piri Reis. infine il consiglio è di interpellare direttamente Vinci, così da porre a lui eventuali dubbi e comprendendo così il grandissimo lavoro fatto dal suddetto.
La mappa di Piri Reis ( che peraltro è del 1500 d.C.) in che modo sarebbe anche solo lontanamente paragonabile come precisione alle mappe moderne?
le mappe di piri reis come altre (vedi quelle presenti in Vaticano)mostrano vari continenti su tutti il sud america e l'Antartide che secondo la comunità scientifica moderna non erano state scoperte in quell'epoca soprattutto per quanto riguarda il polo sud. quindi dire che ha ragione la comunità scientifica lasciando tanti punti senza risposta beh non è affatto scientifico.
Ma non è vero 😸😸 il sud America è stato scoperto 13 anni prima che la mappa venisse composta e esplorata. Quanto all'Antartide mai provato a confrontare una mappa reale con la sua? Non si avvicinano neanche lontanamente, tanto che chi lo ritiene deve pensare che siano le coste senza ghiacci. Quindi di nuovo, in che modo queste mappe sarebbero più precise delle attuali?
allora diciamo pure che l'america è stata scoperta da colombo 😂😂🤣😂🤣
No, è ampiamente noto da fonti archeologiche che i primi ad arrivarci furono i vichinghi. Ne ho fatto persino un video