Dipingo da quasi 30 anni, ho uno stile realistico, quasi fotografico, che presuppone un lavoro molto lungo su ogni dipinto. Alla fine mi trovo spesso davanti ad opere obbiettivamente belle, che anche persone competenti hanno apprezzato molto. Ironia della sorte: sono stato sempre circondato da gente che, vedendole, hanno cercato di portarmele via per due soldi, o additittura di farsele regalare! In altre parole, il fatto che tu produca dei dipinti fa sentire tanta gente in diritto di prenderteli a poco o niente, a dispetto del fatto che tu a quei quadri abbia lavorato a lungo! Ho dovuto rispondere per le rime a chi cercava di "estorcermi" i miei dipinti, altrimenti mi sarei sentito derubato. La frase classica di certa gente è: "Carino, questo quadro, me lo regali? Tanto tu li fai...", che fa capire quanto certe persone non abbiano la minima idea della fatica, del lavoro, dello sforzo che sta dietro ad un'opera, e la considerino una cosa da poco, perfino quando si tratta di un dipinto riuscito particolarmente bene. Salvo cercare di accaparrsrselo a poco o niente! Bisogna allontanare certe persone, e farlo con grande determinazione, perché sono degli approfittatori. Specie quando poi hanno nel loro caso, un lavoro molto ben retribuito, che ti fa capire quanto siano egoisti e quanto per loro esistano due pesi e due misure: le cose loro valgono tanto, le cose degli altri non valgono nulla!. Se per voi un vostro quadro vale 1.000, 2.000 euro o più, e se volete davvero privarvene, chiedete quello che vi sembra giusto, e non di meno, svendersi è un'offesa a se' stessi, al proprio lavoro e alla propria arte!
@@andreaferrari2117 Ciao Andrea, grazie del tuo commento. Non mi racconti nulla di nuovo, eppure davanti a questi racconti rimango sempre stupita dalla maleducazione e l'ignoranza di certe persone. Bisogna, come hai detto tu, metterle al loro posto e MAI svendersi. Non dovrebbe essere necessario, ma in questo mio canale cerco anche di trasmettere il valore del lavoro di un artista, che è tanto e fatto di percorsi lunghi e spesso tortuosi. Bisognerebbe dire a queste persone, "Vuoi il mio dipinto? Il prezzo è questi,altrimenti ciao". Ne parlo anche in un video dedicato all'arte e ai prezzi. Ti auguro di trovare il miglior pubblico per te 🙂
Ciao, questo video è la conferma esatta di quello che ho sempre pensato!! Sono nata creativa, e purtroppo per negazione dei miei, non ho potuto prendere lo studio che avrei voluto. Sono passati anni e dico anni, facendo un lavoro che si, mi ha dato da vivere e anche qualche soddisfazione, ma nn era il mio.. Non ho MAI smesso di sognare quella matita, i colori e tanto altro, e questo mi ha portato a nn scollegarmi mai da me stessa.. oggi grazie a tutti quei piccoli passi ho deciso di scrivere un punto e mettendo radici sul MIO futuro!! Per questa mia ricerca continua, ho incontrato molti artisti, e loro stessi erano i primi a gettare la spugna.. puoi solo immaginare la mia rabbia! Uno studio, durato anni, buttato in un ufficio!! Per me INACCETTABILE! E tutti mi dicevano la stessa cosa.. nn è facile! La verità era che loro per primi, non ci hanno creduto!! Grazie ancora... comprerò QUEL libro❤
Ciao e grazie di questo messaggio! Mi addolora sempre quando senti che qualcuno è stato bloccato nel proprio percorso per puntare al "posto sicuro". Ma capisco che dietro ci sono molte paure che non posso biasimare. Sono felice che hai deciso di provarci davvero o almeno prenderti questo spazio, un grande in bocca al lupo ❤️
Purtroppo non è facile.È paradossale come ci si quasi vieti di fare quello per cui noi siamo portati,quello che ci sentiamo di fare,perché non è "sicuro".Bel video,fa riflettere
Ciò che trovo assurdo è che tutti abbiamo un talento o comunque siamo predisposti per qualcosa, ma agiamo secondo gli schemi di altri senza ascoltarci davvero. Credo che seguire è coltivare i nostri talenti è un atto di coraggio. Grazie per questo commento 💫🩶
L'arte è energia allo stato puro,il vero artista è colui o colei che riesce a trasmettere un messaggio,un filo conduttore tra artista e osservatore dell' opera.
Salvatore trovo sia una definizione bellissima, e non si capisce di cosa sia fatta quell'energia, ma sa arrivare all'osservatore in modi diversi. Grazie di questo commento 😊
Sono una scrittrice e una creativa in comunicazione, ma attualmente faccio un altro lavoro. Concordo su OGNI parola che hai detto. Grazie, leggerò il libro! 🙏🏻💝
Cel ho proprio sul comodino! E poi la casa editrice che ha pubblicato in italia è del mio oratore preferito Salvatore Brizzi che consiglio a tutti gli artisti (e non) perché grande fonte di ispirazione! Grazie per il tuo video... Adesso mi tocca guardarli tutti😀😇🙏
Ciao Francesca! Grazie di aver guardato il video, e se guarderai gli altri fammi sapere cosa ne pensi se ti va. Andrò sicuramente ad approfondire Salvatore Brizzi, mi consigli un titolo? 🤗
Essere artisti è sia frutto del proprio progetto energetico con il quale si nasce ( si veda cosa dice la scienza della differenziazione che si chiama Human Design) , sia il frutto di tanti piccoli passi strategici.
Ciao, si sono sicura che nasciamo con una predisposizione ben precisa, "il coraggio" di seguirla ma anche le possibilità di farlo sono un'altra cosa. Grazie di questo commento
@@ilariaelisatorre con Human Design c'è di bello che si verifica e sperimenta il fatto che se si seguono la propria strategia e autorità si creano le condizioni energetiche che aprono la strada, se è la nostra 😉
@@ilariaelisatorre ci sono i libri anche tradotti in italiano (in internet ci sono anche video in inglese) di Ra Uru Hu che è la persona che ha ricevuto e iniziato a diffondere questa scienza, video TH-cam di Alberto Sturiale dove spiega come funzionano i tipi base ( generatori, proiettori, manifestatori e riflettori), c'è anche qualcosa, sempre su TH-cam, di Simone Falsini che è un analista italiano accreditato, ci sono i siti Jovian e Human Design Italia dove si può anche ottenere gratuitamente la propria mappa e dei video e libri anche in italiano di Alokanand Diaz che è stato allievo diretto di Ra Uru Hu. Human Design è l'unica scienza che non è stata prodotta ma rivelata, con un' origine molto strana.... ma ci prende in pieno!
Grazie mille… da artista condivido pienamente che sia fondamentale sradicare il pensiero comune che l’artista sia squattrinato.. e che della propria passione non si possa fare il proprio lavoro!
Il messaggio che ha mandato con questo video è interessante , leggerò il libro più in là, ma avendo studiato arte ( al liceo artistico ) e volendo continuare a studiare arte ( pensavo più a continuare con storia dell arte o design piuttosto che andare all accademia) mi sono convinto alla fine di cambiare totalmente percorso ( che ora a distanza di anni dovrò per motivi personali riprendere ) esattamente per il senso di " sicurezza " che bada bene ai giorni d oggi non è da poco ! Fra pandemie guerre e robe varie , prendere la strada della " sicurezza " credo sia la cosa più intelligente da fare , patto che entrambe le strada siano cominciate da 0 ( ovvero senza agganci ma solo volontà proprio ) . Proprio con i social ho notato l andamento dell arte ai giorni nostri , che è più " regalata " e magari una persona normale che parte da zero per farsi vedere e notare deve veramente farsi il mazzo per fuoriuscire dalla folla , con scarsi successi anche . Personalmente ho notato che molti che prendono questa strada ( ovvero fare della propria passione un lavoro ) finiscono per fare lavori simili e uguali a quelli " ufficiosi " , personalmente ho anche voluto cambiare strada perché trasformare la mia passione in un lavoro , e pertanto tenermi ai ritmi della clientela mi faceva perdere la voglia , rovinando il piacere, perché sia chiaro che alla fine dei conti se uno vuol fare l artista , avrà a che fare anche con la parte monetaria, pubblicizzazione, marketing, clienti ecc ecc che è bella se ci sai fare , ma si hanno bisogno di qualità molto pesanti oppure ci si affida a terzi che si fanno pagare ( altro problema con rischio è pertanto la gestione finanziaria ) . Ancora di mia esperienza nell ambiente dove ho studiato ho visto solo passare avanti gente , che dire raccomandata, sembrerebbe volgare ed offensivo , ma quando vedo che a pari qualità um soggetto che ha madre/padre che è già nel mondo dell arte ha strada facile , allora un po' mi sono avvelenato , gli altri dovevano fare e facevano gavetta " inutile " ,sporca , neanche pagata , e per campare e finanziare il tutto servono i soldi , e di certo non si parte da ricchi ma anche da " squattrinati " , pertanto il discorso se i veri artisti facciano la fame o meno credo sia molto più complesso e non si debba guardare il risultato finale solamente, ovvero uno che dipinge o fa opere e la vende o la regala , ma anche il percorso , l ambiente ( tremendamente importante ) , le connessioni e forse tante altre caratteristiche che sembrano inutili . Addirittura durante le prime pandemie e periodi di crisi generale , sempre perché ero nell ambiente , sentii dire che l arte era per i più abbienti ! Purtroppo vedendo la situazione non potevo negare , in più dove vivo ora ( zona molto benestante all estero ) ci sono anche artisti di ogni genere , ma anche chi pur avendo studiato tanto ( sia in Russia ed in America ad esempio ) non vende , non fa nulla di ricavato ed ha dovuto chiudere l atelier, ora questi sono due piccoli esempi , ma oltre a un ragionamento stile americano del " se vuoi puoi ecc ecc " che veramente sputa in faccia a soggetti devastati dalla bassa qualità dell ascensore sociale , c'è da vedere un mare di cose , per cui credo si dovrebbe fare piuttosto una bella ricerca/studio. Ma come detto leggerò il libro e poi vedrò se ci riuscirà a farmi cambiare idea , che sia chiaro non è assoluta e di parte , ma sono convinto che raccomandazioni , aiuti , ed un ambiente favorevole aiutino anche senza merito di gran lunga rispetto a chi meriterebbe
Capisco pienamente questo discorso, e lo scopo di alcuni miei video è proprio quello di fare riflettere su argomenti importanti come questi nel settore artistico. Camminiamo su sabbie mobili, alcuni di questi pensieri li ho fatti spesso anch'io, con la voglia di buttare tutto e fare altro. Ma per fortuna, o purtroppo, ho un carattere che mi porta a non mollare ciò a cui tengo davvero, e l'arte è per me una seconda anima. Però un piccolo passo ogni giorno ci può avvicinare al nostro obiettivo, anche se non incoraggio nessuno a mollare il proprio lavoro e a fare dell'arte la propria vita se prima non si ha qualce certezza. Sta a noi scegliere se provarci a farne un lavoro, oppure tenere l'arte come una passione che si coltiva saltuariamente. Sono scelte difficili e ognuno deve fare le proprie valutazioni. Se leggerà il libro mi farà piacere una sua opinione. Grazie del commento 🙂
Buona giornata a tutti io Bono g. Da 35 anni dipingo finalmente dopo tutti questi anni sono sceso all inferi. Volevo distruggere tutto finalmente c'è lo fatta adesso dipingo meravigliosamete. Lavoro 18 . 19 ore è tutto bellissimo . Prossimo anno. Partecipo anche io ad un concorso di pittura a Venezia adesso sono con la mia anima dentro le mie tele spero che anh voi trovate il vostro spirito pittore io lo trovato e sono adesso molto felice... Auguri a tutti.
Il video è molto interessante, Ilaria, perché tocca una questione che è da dire "vitale" (😄) per chiunque si appresti a vivere... come mi procurerò il "necessario"? Per esempio, le famose BOLLETTE che proprio in questo periodo la fanno da protagoniste (siamo nell'ottobre del 2022), come le pagherò? Le bollette dovrò pur pagarle, almeno fintanto che non impari a procurarmi, da me, l'energia di cui bisogno (riscaldare, cucinare, illuminare, lavorare), l'acqua - resa potabile - che mi occorre, e di tanto altro - ivi comprese le infrastrutture per COMUNICARE - che viene reso - adesso - come servizi da TERZI. Al di là di ogni poetica personale, credo che "vivere di arte" sia anzitutto risolvere questo problema: problema che potrebbe anche non essere il primario per la propria Anima, ma che ha può avere qualche peso circa il proprio Corpo. Il nostro attuale sistema economico è basato sul LIBERO SCAMBIO; noi, come artisti, in questo ambito, funzioniamo quali venditori, né più, né meno: viviamo di arte se riusciamo a VENDERE la nostra arte. Questo è il punto! Domanda: c'è chi "riconosce" il VALORE di quanto proponiamo? E questi "qualcuno", ammesso vi siano, sono in grado - si trovano, cioè, nelle condizioni materiali - di corrispondere il nostro "prezzo"? Non è un discorso da poco... come venditori, siamo in balia di ALTRI, non di noi stessi: è un bel problema! E' lo stesso problema che si trova ad affrontare il venditore dei "Folletto", funzionalmente parlando... Se non viene reputato "valore" a quel che facciamo, neppure troveremo chi sarò disposto a scambiare il suo denaro con le "nostre cose". Van Gogh è esempio iconico, e TRAGICO allo stesso tempo, di come l' "arte" debba essere riconosciuta, dagli altri, perché diventi un valore di scambio presso gli altri! E anche se vivessimo all'epoca del mecenatismo rinascimentale... dovremmo essere in grado di "persuadere" il nostro Mecenate di turno circa il valore del nostro fare: ancora siamo lì, inchiodati alle "disposizioni d'animo" ALTRUI. A me, ad esempio, non PARLA - assolutamente non dice NULLA alla mia anima - 'opera del così detto "ultimo Picasso": disponessi IO dei milioni - in qualsivoglia valuta (!!!) - che occorrono, oggi, per entrare in possesso di una di quelle tele, non ne scambierei neanche una centomilionesima parte; potrebbero bene rimanere nella cantina della premiata ditta "Picasso". E questo per dire che il valore economico dell'arte, da cui discende la possibilità di "vivere di arte", dipende dagli OCCHI di chi dispone del denaro... per acquistare arte. Per questo, molti artisti contemporanei - cioè quelli che la società odierna RICONOSCE e REPUTA "artisti" - più che dedicare tempo alla ATTIVITà della propria ARTE, si buttano (è il caso di dirlo), e in tanti anche con molto successo, sul MARKETING del proprio "personaggio artistico": promuovono sé stessi, presso i detentori di denaro. E tutto quanto per dire che, se vogliamo vivere di arte, dovremo lavorare, sì, su DUE fronti: attività artistica - che dona RESPIRO ai nostri giorni - e attività promozionale.persuasiva - che dovrebbe donare PANE ai nostri giorni... il resto, CUORE e COMPANATICO è di Altre Realtà.
Ciao Luca e grazie per questo tuo commento. Hai toccato tanti punti importanti, e questioni difficili per gli artisti. È una strada in salita e bisogna creare un ecosistema fatto di molti elementi per fare dell'arte un lavoro. Senza marketing, promozione di noi stessi è veramente difficile emergere, e i social la fanno da padrone. Penso sia importante includere il "nostro personaggio" nella proposta della nostra arte, d'altronde vendendo la nostra arte vendiamo anche un po' di noi. Ma penso anche che ognuno ha il suo pubblico, ed esiste un pubblico per tutti. Sarà la nostra stessa arte ad attrarlo anche in base a come scegliamo di proporci. Per tutte queste cose e per molto altro non reputo fare l'artista un lavoro tradizionale, ci vuole tanta creatività anche nel proporsi. C'è tanto tanto da lavorare ma se davvero ci si crede e si lavora bene i risultati arrivano. Come ho detto nel video non invito nessuno a lasciare la propria fonte di reddito e fare un salto nel vuoto, ma un pezzo per volta si può lavorare sulla propria arte e capire se ad un certo punto può essere il proprio lavoro. Grazie, ancora e per qualsiasi cosa sono qui.
Buongiorno Ilaria molto interessante anche io ho un canale sull’arte ! Buon lavoro comprero’ il libro anche solo per conoscenza in più ! Siamo abituati a frasi confezionate
Grazie Ilaria i miei sono dei video brevi che trattano la storia dell’Arte fammi sapere se ti piacciono e il tuo parere se hai voglia ! Io mi sono iscritta al tuo canale e ti sostengo molto volentieri ! Il libro l’ho cercato e al momento è difficile da reperire ma comunque tu lo hai presentato davvero bene !
Li vedrò comunque 😉! Ti ringrazio molto, si ho provato a farne un racconto abbastanza completo. Mi hanno detto che è difficile da recuperare, magari in biblioteca o in formato Kindle. A presto 😊💫
Ciao, per essere onesto, sono costretto a contrariarti. Ma nel mio personale vissuto, cio che.mi.ha indotto ad iniziare ad eaprimermi attravero l-'uso della pittura , e' stato un caso del tutto lontano dalla mia volonta cosciente. Di colpo in me, e' stato come veder riaffiorare in me, delle spinte a me sconosciute che mi forzavano, malgrado la mia volonta verso quella tipologia di arte, che e' la pittura su tela. Talmente forti e totalmente assorbenti che alla fine ho dovuto cedere ad esse. E dal nulla della conoscienza con soli cinque colori e due terre, sono iniziati a venire fuori i miei lavori, ed ecco riscoprirmi creativo ed artisticamente sensibile.
Ciao Vincenzo, grazie per questo commento. È bellissimo il modo in cui sei arrivato alla pittura e a creare. Ma capisco che puoi non essere d'accordo con il discorso dell'autore. Io trovo che sia provocatorio e cerchi con il suo libro di metterci in discussione e a capire cosa vogliamo fare con la nostra arte...
@@ilariaelisatorre ciao, no per carita', condivido pienamente tutto dell'autore del libro. Anzi lo considero un buon vademecum per chi ha la volonta di emergere con la propria ospirazione artistica. Io mi riferivo invece, ed in quello non ero daccordo, sul fatto che una ispirazione artistica si possa in un certo senso coltivare. Io per mia modo di essere sono sempre stato una persona creativa, ma lontano da era la possibilita di iniziare a dipingere su tela. E ribadisco per me e'stato un calvario, perche' delle forze del quale non comprendo aancora oggi la natura, mi spingevano verso quella cosa, finche non hanno vinto sulla mia resistenza ad accettare questa mia nuovo essere. Naturalmente questo a suscitato intorno a me, incredulita', destabilizzato, ed infine invidiato. Certo io dal mio canto ho dovuto infine accettare che quella cosa faceva parte preponderante di me, ed ancora oggi ci sto facendo i conti, anche se con un spirito totalmente diverso. Tutto questo e' iniziato nel lontano lontano 2006,.e dall'ora non si e mai spento. Ho all'attivo decine di opere, qualcuna invenduta, qualcuna stupidamente donata, alcune pagate o mal pagate. Ma ora ho deciso di fare il grande salto, divenire visibile. Una volta un vecchio artista quasi novantenne vide i miei lavori in una personale che avevo allestito in un importante hall di un albergo. Osservo attentamente i miei lavori, e poi mi chiese: cosa fai nella vita? Io risposi; sono un imprenditore ho una azienda. Replico: senti per me tu devi fare solo questo, perche' i tuoi lavori parlano, senti a me fai solo questo. Ecco adesso voglio essere conosciuto per quello che forse faccio meglio. Dando.valore a me per prima e poi a tutto quello che sara prodotto da me. Ciao cara grazie per la risposta.
Entrambe le cose: l'arte è anche "il prodotto di una congiunzione astrale"... che ci permette di essere, attraverso il nostro impegno in tanti "pezzetti da aggiungere al puzzle per arrivare ad un progetto di vita più grosso"... e più rispecchiante la nostra essenza, ciò che vogliamo (essere) :)
Grazie Giuseppe, mi piace questa tua visione, veramente molto profonda. L'arte è davvero radicata in chi la pratica, come il bisogno di qualcosa di cui non si può fare a meno 🙂
Ciò che lei dice trovo sia corretto. Un punto però credo meriti approfondimento. Una cosa è il Valore soggettivo di un opera un altro il valore oggettivo percepito dagli altri, il nocciolo è far sì che il valore soggettivo trovi riscontro in quello oggettivo rle cioè che un artista non può limitarsi al solo miglioramento artistico comunicativo ma impegnarsi a far comprendere quale idea sta veicolano la sua arte. Il punto più difficile del lavoro artistico credo sia quello. Saper o imparare a comunicare il valore intrinseco della propria arte è fondamentale.
Credo anch'io sia un punto veramente importante, ma credo che il valore intrinseco della propria arte a volte è difficile da veicolare in modo esplicito, ma è l'arte stessa e la sensibilità dell'osservatore a cogliere tutto questo, credo sia proprio quella parte della propria arte che non si può veramente spiegare, ma questo è il mio punto di vista. Grazie di questo interessante commento
@@ilariaelisatorre io ritengo che se il concetto di ciò che una persona vuol fare in arte è chiaro almeno nella sua mente, allora saprà anche supportarlo con le parole. L arte richiede capacità di sintesi quindi l arte è frutto di una sintesi intellettuale e quella si può e si deve secondo me esprimere anche a parole. Spesso un fruitore d arte è più interessato a conoscere la genesi che alla sola opera in sé. È il valore aggiunto che un artista allega alle sue opere.
@@massimodinelli9841 si il fruitore è interessato a tutto ciò che sta dietro all'opera, e se l'artista sa raccontare tutto questo è certamente un valore aggiunto
Grazie, questo libro sembra davvero interessante, e mi sento molto d'accordo con l'approccio dell'autore. Ah, se avessi un euro per ogni volta che mi hanno detto di non studiare arte 😆
Per dare un valore alle nostre opere artistiche e a noi come artisti dobbiamo sottoporle al giudizio di persone competenti . Personalmente ho partecipato a 2 concorsi aperti a tutti che consiglio: il "PremioArte" della rivista nazionale "Arte" di Giorgio Mondadori/Cairo Editore , e il Premio Laguna o LagunaPrize. Nel primo ( con quota di partecipazione di 70 €) sono stata selezionata tra i primi 40, dalla giuria composta dalla redazione della rivista ( che guardano e parlano di arte tutti giorni ), e ho partecipato alla mostra conclusiva al Palazzo Reale di Milano, è stata una grande soddisfazione !. Il concorso Laguna Prize è internazionale per esordienti, ho partecipato con una quota di circa €150 e ho passato la prima selezione (su 3000 artisti partecipanti sono rientrata nei primi 320) ma non ho passato la seconda selezione che riduceva i concorrenti a 120, che avrebbero esposto all'Arsenale nord di Venezia, ma ci riproverò! Cosa mi dicono questi risultati ? Le mie opere sono state valutate da persone competenti, che le hanno considerate valide, cioè sono state considerate opere artistiche a tutti gli effetti, anche se io sono una perfetta sconosciuta, e questo è un riconoscimento molto importante ! Un.primo gradino che mi dice che ho effettivamente delle capacità , che mi posso collocare nell'ambito degli ARTISTI. Per me ora il problema è trovare il tempo e la concentrazione ( e le idee !!!)per produrre altre opere; anch'io ho il problema di identificarmi con il mio ruolo di fronte agli altri ( i quali non capiscono molto cosa io stia facendo) ma per farlo serenamente avrei bisogno di altre conferme, che dovrò andarmi a cercare. Questi sono 2 concorsi seri a costi contenuti. Fuggite quei concorsi locali dove vi chiedono un sacco di soldi con cui vi pagate tutto : mostra, catalogo , promozione, ed anche un benefit per gli organizzatori ! Fate attenzione alla competenza della giuria ed anche al prestigio della sede della mostra . Meglio una mostra in una sede significativa che 10 in luoghi non riconosciuti. Il contesto e molto importante per dare valore alla nostra arte.
Sono d'accordo, ho ricevuto molte offerte da chi era interessato solo a realizzare una mostra per ricevere soldi dagli artisti. Bisogna selezionare bene
Inoltre dobbiamo migliorare continuamente ed evolvere la nostra produzione artistica. Per fare questo dobbiamo aumentare la nostra cultura artistica: guardare tante mostre ( anche on line) cercare , guardare studiare sia gli artisti del passato che quelli consolidati del presente consultando le attività delle gallerie più importanti . Cercare e seguire l'attività degli artisti che ci piacciono e che sentiamo simili a noi. Ogni tanto andare a qualche fiera d'arte per vedere le opere dal vivo , è molto importante. Insomma se abbiamo una passione e un talento, coltivismolo il più possibile secondo le nostre possibilità ; ciò ci farà crescere, amplierà le nostre conoscenze e ci farà venire nuove idee; e poi tanta pratica di studio, e cercare di conoscere persone intelligenti che lavorino nel mondo dell'arte che ci possano aprire delle porte e metterci in contatti con delle opportunità , nella nostra città, e anche fuori del nostro più vicino ambiente. Ciao a tutti Anna
Hai ragione si fa una gran fatica a trovarlo. Io lo avevo acquistato su Amazon. Credo tu debba provare in biblioteca oppure provare a trovarlo usato. Mi spiace proprio che non l'abbiamo più ristampato...
io penso , che anche se , una persona non lò fa, di lavoro, "L'arista " ...ah comunque un bagaglio personale....che secondo me , vale molto.. bisognia essere fieri di essere Artisti e se uno persona ci crede, in ciò che fà...lo faccia, sempre però rispettando le regole del mercato, è una scelta. Io diciamo che mi ispito molto A Canepa e Barbucci dui grandi artisti che amo molto, e che sono per me un enorme punto di riferimento per il mio stile. ispirare non è copiare sempre.
Grazie di questo tuo bellissimo commento, condivido pienamente il tuo pensiero, si è artisti indipendentemente dal fatto di essere riconosciuti come tali perché "si vende". Certamente se lo si vuole fare come lavoro bisogna darsi molto da fare, ma anche se non lo si fa per lavoro si può fare arte con passione 🤍
Io ho cercato per un po’ di tempo, 1mln di follower non esiste, vendere è difficile anzi impossibile e ho provato a partecipare ma non trovo concorsi, ormai a 25 anni mi sono rassegnato disegno per passatempo ormai
Ciao, io non conosco la tua situazione, ma a 25 anni mi spiace sapere che ti sei rassegnato. Non è una strada facile... spero però che ci ripenserai, sei super giovane
Una precisazione. Questo "pessimismo" appartiene alla mentalita' italiana e di altre nazioni simili. Vivo a NY da 25 anni e qui, come quello scrittore, le persone hanno un approccio positivo e pragmatico. Se amano un quadro dicono:"I like it; how much?". Invece di "Parliamone intorno ad un caffe'", e tutte le stronzate senza risultati concreti che mi sono sorbito da connazionali. E ci sono anche italiani ricchi a NY che fanno questo. Ciao
Ciao, grazie di questa precisazione, che comprendo appieno e mi fa venire voglia di correre a NY!! È un pessimismo veramente difficile da togliere dalla nostra cultura, ma osservo diverse correnti che vanno in un'altra direzione, hanno una mentalità diversa e questo mi da speranza. Grazie del tuo commento
Si, i giovani italiani hanno un approccio piu' costruttivo ed aperto. Anche io vedo dei miglioramenti ed, eventualmente, considero un ritorno in Italia (per evitare altre problematiche peculiari degli USA, come l'uso delle armi). In bocca al lupo per tutto@@ilariaelisatorre
Non so....l'unica certezza che ho è che quando ero ragazzino disegnavo e mi piaceva fare fumetti ....avrei voluto fare il fumettista ....sono diventato vecchio ho fatto tutt'altro ...bene o male me la sono cavata....ma penso sempre a me come un fumettista mancato....
Perché mancato? Puoi sempre farlo, magari iniziare a farlo solo per te, perché ami farlo, e poi magari iniziare a pubblicare i tuoi lavori. Non c'è età per realizzare il sogno di disegnare, diverso sarebbe se volessi fare lo sportivo professionista... Spero riprenderai in mano gli strumenti del mestiere 😉
Sono discorsi un pò astratti i tuoi . Il tema che tocchi è complesso e pieno di variabili. Ad esempio quando parli di valore economico dell'opera, non sei tu artista a stabilirne il valore ma il mercato fatto da domanda e offerta. In arte è il sistema formato da gallerie,aste,fiere musei , mostre e oggi in parte anche i social a generare un prezzo. Non ho letto il libro che presenti ma mi sembra appunto come anche tu sostieni molto americano legato ad un neoliberismo competitivo e quindi più distruttivo che costruttivo.
Ciao e grazie del tuo commento. Ho voluto portare all'attenzione questo testo che non condivido appieno, ma che da una visione molto stimolante del "fare gli artisti". Non volevo dare l'illusione che tutti possono diventare artisti affermati semplicemente perché lo si vuole e perché ci si dà da fare, perché le variabili sono molte, ma con questo video desideravo proprio "provocare" anche un dibattito e muovere dei pensieri positivi e lavorare sulle possibilità che uno ha per provare a realizzare il proprio sogno. Se vuoi ho realizzato un video su "arte prezzi" nel quale dico la mia su come fare i prezzi delle opere, se ti fa piacere dai un'occhiata e poi ne possiamo parlare
Buongiorno Giacomo! Cosa intendi esattamente con questa domanda? Se ho capito cosa intendi ti risponderei così. Il discorso che ho fatto, l'idea di Goins che condivido (anche se di sfumature ne esistono sempre) è un messaggio forte e provocatorio mandato agli artisti di oggi. Van Gogh è stato un artista che ha davvero lasciato il segno, ma vittima di una grossa crisi interiore che è sfociata addirittura nel suicidio. È una storia complicata, sicuramente la società del tempo lo ha spinto a non sentirsi accettato. Certamente sono meccanismi che si ripetono anche oggi. Io però vorrei portare il messaggio di Goins, soprattutto perché i social, che hanno così tanto peso, ne hanno bisogno. Spero di averti risposto 🙂
Gauguin ebbe maggior fortuna perché non si limitò alla sola produzione artistica ma si dette anche molto da fare nel promuovere le sue opere. Ritengo che se uno vuol veder riconoscere in vita il proprio talento non può limitarsi alla sola produzione ma deve trovare il modo di farla attecchire nella società e quanto più l opera è innovativa e maggiore dev essere quel tipo di sforzo.
Si è un'artista che fa molto riflettere anche riguardo a questi discorsi... a volte penso che se avesse avuto un collezionista la sua vita sarebbe stata molto diversa
Dipingo da quasi 30 anni, ho uno stile realistico, quasi fotografico, che presuppone un lavoro molto lungo su ogni dipinto. Alla fine mi trovo spesso davanti ad opere obbiettivamente belle, che anche persone competenti hanno apprezzato molto. Ironia della sorte: sono stato sempre circondato da gente che, vedendole, hanno cercato di portarmele via per due soldi, o additittura di farsele regalare! In altre parole, il fatto che tu produca dei dipinti fa sentire tanta gente in diritto di prenderteli a poco o niente, a dispetto del fatto che tu a quei quadri abbia lavorato a lungo! Ho dovuto rispondere per le rime a chi cercava di "estorcermi" i miei dipinti, altrimenti mi sarei sentito derubato. La frase classica di certa gente è: "Carino, questo quadro, me lo regali? Tanto tu li fai...", che fa capire quanto certe persone non abbiano la minima idea della fatica, del lavoro, dello sforzo che sta dietro ad un'opera, e la considerino una cosa da poco, perfino quando si tratta di un dipinto riuscito particolarmente bene. Salvo cercare di accaparrsrselo a poco o niente! Bisogna allontanare certe persone, e farlo con grande determinazione, perché sono degli approfittatori. Specie quando poi hanno nel loro caso, un lavoro molto ben retribuito, che ti fa capire quanto siano egoisti e quanto per loro esistano due pesi e due misure: le cose loro valgono tanto, le cose degli altri non valgono nulla!. Se per voi un vostro quadro vale 1.000, 2.000 euro o più, e se volete davvero privarvene, chiedete quello che vi sembra giusto, e non di meno, svendersi è un'offesa a se' stessi, al proprio lavoro e alla propria arte!
@@andreaferrari2117 Ciao Andrea, grazie del tuo commento. Non mi racconti nulla di nuovo, eppure davanti a questi racconti rimango sempre stupita dalla maleducazione e l'ignoranza di certe persone. Bisogna, come hai detto tu, metterle al loro posto e MAI svendersi. Non dovrebbe essere necessario, ma in questo mio canale cerco anche di trasmettere il valore del lavoro di un artista, che è tanto e fatto di percorsi lunghi e spesso tortuosi. Bisognerebbe dire a queste persone, "Vuoi il mio dipinto? Il prezzo è questi,altrimenti ciao". Ne parlo anche in un video dedicato all'arte e ai prezzi. Ti auguro di trovare il miglior pubblico per te 🙂
Ciao, questo video è la conferma esatta di quello che ho sempre pensato!!
Sono nata creativa, e purtroppo per negazione dei miei, non ho potuto prendere lo studio che avrei voluto.
Sono passati anni e dico anni, facendo un lavoro che si, mi ha dato da vivere e anche qualche soddisfazione, ma nn era il mio..
Non ho MAI smesso di sognare quella matita, i colori e tanto altro, e questo mi ha portato a nn scollegarmi mai da me stessa.. oggi grazie a tutti quei piccoli passi ho deciso di scrivere un punto e mettendo radici sul MIO futuro!! Per questa mia ricerca continua, ho incontrato molti artisti, e loro stessi erano i primi a gettare la spugna.. puoi solo immaginare la mia rabbia! Uno studio, durato anni, buttato in un ufficio!! Per me INACCETTABILE! E tutti mi dicevano la stessa cosa.. nn è facile! La verità era che loro per primi, non ci hanno creduto!!
Grazie ancora... comprerò QUEL libro❤
Ciao e grazie di questo messaggio! Mi addolora sempre quando senti che qualcuno è stato bloccato nel proprio percorso per puntare al "posto sicuro". Ma capisco che dietro ci sono molte paure che non posso biasimare. Sono felice che hai deciso di provarci davvero o almeno prenderti questo spazio, un grande in bocca al lupo ❤️
@@ilariaelisatorre ❤️❤️❤️
Purtroppo non è facile.È paradossale come ci si quasi vieti di fare quello per cui noi siamo portati,quello che ci sentiamo di fare,perché non è "sicuro".Bel video,fa riflettere
Ciò che trovo assurdo è che tutti abbiamo un talento o comunque siamo predisposti per qualcosa, ma agiamo secondo gli schemi di altri senza ascoltarci davvero. Credo che seguire è coltivare i nostri talenti è un atto di coraggio. Grazie per questo commento 💫🩶
L'arte è energia allo stato puro,il vero artista è colui o colei che riesce a trasmettere un messaggio,un filo conduttore tra artista e osservatore dell' opera.
Salvatore trovo sia una definizione bellissima, e non si capisce di cosa sia fatta quell'energia, ma sa arrivare all'osservatore in modi diversi. Grazie di questo commento 😊
Verissimo tutto ciò che hai detto. Sono situazioni capitate anche a me in passato.
Ciao Silvana, grazie del tuo commento. Si credo proprio chi siano successe a tanti di noi
Sono una scrittrice e una creativa in comunicazione, ma attualmente faccio un altro lavoro. Concordo su OGNI parola che hai detto. Grazie, leggerò il libro! 🙏🏻💝
Grazie a te, mi fa davvero piacere questo commento 🤎
Questo libro è molto interessante e tutti gli artisti o aspiranti dovrebbero leggerlo. Video interessantissimo
Si esatto! È un video davvero stimolante
Bel video, complimenti! Inizio a seguirti.
Grazie mi fa davvero piacere, e benvenuto
Cel ho proprio sul comodino! E poi la casa editrice che ha pubblicato in italia è del mio oratore preferito Salvatore Brizzi che consiglio a tutti gli artisti (e non) perché grande fonte di ispirazione! Grazie per il tuo video... Adesso mi tocca guardarli tutti😀😇🙏
Ciao Francesca! Grazie di aver guardato il video, e se guarderai gli altri fammi sapere cosa ne pensi se ti va. Andrò sicuramente ad approfondire Salvatore Brizzi, mi consigli un titolo? 🤗
Essere artisti è sia frutto del proprio progetto energetico con il quale si nasce ( si veda cosa dice la scienza della differenziazione che si chiama Human Design) , sia il frutto di tanti piccoli passi strategici.
Ciao, si sono sicura che nasciamo con una predisposizione ben precisa, "il coraggio" di seguirla ma anche le possibilità di farlo sono un'altra cosa. Grazie di questo commento
@@ilariaelisatorre con Human Design c'è di bello che si verifica e sperimenta il fatto che se si seguono la propria strategia e autorità si creano le condizioni energetiche che aprono la strada, se è la nostra 😉
@passeggiatacolorata2916 sai che ne ho sentito parlare ma non ho mai approfondito più di tanto? Hai un sito o un libro da consigliarmi?
@@ilariaelisatorre ci sono i libri anche tradotti in italiano (in internet ci sono anche video in inglese) di Ra Uru Hu che è la persona che ha ricevuto e iniziato a diffondere questa scienza, video TH-cam di Alberto Sturiale dove spiega come funzionano i tipi base ( generatori, proiettori, manifestatori e riflettori), c'è anche qualcosa, sempre su TH-cam, di Simone Falsini che è un analista italiano accreditato, ci sono i siti Jovian e Human Design Italia dove si può anche ottenere gratuitamente la propria mappa e dei video e libri anche in italiano di Alokanand Diaz che è stato allievo diretto di Ra Uru Hu. Human Design è l'unica scienza che non è stata prodotta ma rivelata, con un' origine molto strana.... ma ci prende in pieno!
Lo leggerò sicuro grazie mille del consiglio !!sembra molto interessante
Sono felice di averti fatto scoprire questo libro! È davvero un arricchimento 💚
Grazie mille… da artista condivido pienamente che sia fondamentale sradicare il pensiero comune che l’artista sia squattrinato.. e che della propria passione non si possa fare il proprio lavoro!
Si, bisogna davvero sradicare questo mito! Ed è assurdo che nei nostri tempi in molti la pensino ancora così. Grazie a te del tuo commento
Il messaggio che ha mandato con questo video è interessante , leggerò il libro più in là, ma avendo studiato arte ( al liceo artistico ) e volendo continuare a studiare arte ( pensavo più a continuare con storia dell arte o design piuttosto che andare all accademia) mi sono convinto alla fine di cambiare totalmente percorso ( che ora a distanza di anni dovrò per motivi personali riprendere ) esattamente per il senso di " sicurezza " che bada bene ai giorni d oggi non è da poco ! Fra pandemie guerre e robe varie , prendere la strada della " sicurezza " credo sia la cosa più intelligente da fare , patto che entrambe le strada siano cominciate da 0 ( ovvero senza agganci ma solo volontà proprio ) .
Proprio con i social ho notato l andamento dell arte ai giorni nostri , che è più " regalata " e magari una persona normale che parte da zero per farsi vedere e notare deve veramente farsi il mazzo per fuoriuscire dalla folla , con scarsi successi anche .
Personalmente ho notato che molti che prendono questa strada ( ovvero fare della propria passione un lavoro ) finiscono per fare lavori simili e uguali a quelli " ufficiosi " , personalmente ho anche voluto cambiare strada perché trasformare la mia passione in un lavoro , e pertanto tenermi ai ritmi della clientela mi faceva perdere la voglia , rovinando il piacere, perché sia chiaro che alla fine dei conti se uno vuol fare l artista , avrà a che fare anche con la parte monetaria, pubblicizzazione, marketing, clienti ecc ecc che è bella se ci sai fare , ma si hanno bisogno di qualità molto pesanti oppure ci si affida a terzi che si fanno pagare ( altro problema con rischio è pertanto la gestione finanziaria ) .
Ancora di mia esperienza nell ambiente dove ho studiato ho visto solo passare avanti gente , che dire raccomandata, sembrerebbe volgare ed offensivo , ma quando vedo che a pari qualità um soggetto che ha madre/padre che è già nel mondo dell arte ha strada facile , allora un po' mi sono avvelenato , gli altri dovevano fare e facevano gavetta " inutile " ,sporca , neanche pagata , e per campare e finanziare il tutto servono i soldi , e di certo non si parte da ricchi ma anche da " squattrinati " , pertanto il discorso se i veri artisti facciano la fame o meno credo sia molto più complesso e non si debba guardare il risultato finale solamente, ovvero uno che dipinge o fa opere e la vende o la regala , ma anche il percorso , l ambiente ( tremendamente importante ) , le connessioni e forse tante altre caratteristiche che sembrano inutili .
Addirittura durante le prime pandemie e periodi di crisi generale , sempre perché ero nell ambiente , sentii dire che l arte era per i più abbienti ! Purtroppo vedendo la situazione non potevo negare , in più dove vivo ora ( zona molto benestante all estero ) ci sono anche artisti di ogni genere , ma anche chi pur avendo studiato tanto ( sia in Russia ed in America ad esempio ) non vende , non fa nulla di ricavato ed ha dovuto chiudere l atelier, ora questi sono due piccoli esempi , ma oltre a un ragionamento stile americano del " se vuoi puoi ecc ecc " che veramente sputa in faccia a soggetti devastati dalla bassa qualità dell ascensore sociale , c'è da vedere un mare di cose , per cui credo si dovrebbe fare piuttosto una bella ricerca/studio.
Ma come detto leggerò il libro e poi vedrò se ci riuscirà a farmi cambiare idea , che sia chiaro non è assoluta e di parte , ma sono convinto che raccomandazioni , aiuti , ed un ambiente favorevole aiutino anche senza merito di gran lunga rispetto a chi meriterebbe
Capisco pienamente questo discorso, e lo scopo di alcuni miei video è proprio quello di fare riflettere su argomenti importanti come questi nel settore artistico. Camminiamo su sabbie mobili, alcuni di questi pensieri li ho fatti spesso anch'io, con la voglia di buttare tutto e fare altro. Ma per fortuna, o purtroppo, ho un carattere che mi porta a non mollare ciò a cui tengo davvero, e l'arte è per me una seconda anima. Però un piccolo passo ogni giorno ci può avvicinare al nostro obiettivo, anche se non incoraggio nessuno a mollare il proprio lavoro e a fare dell'arte la propria vita se prima non si ha qualce certezza. Sta a noi scegliere se provarci a farne un lavoro, oppure tenere l'arte come una passione che si coltiva saltuariamente. Sono scelte difficili e ognuno deve fare le proprie valutazioni. Se leggerà il libro mi farà piacere una sua opinione. Grazie del commento 🙂
Buona giornata a tutti io Bono g. Da 35 anni dipingo finalmente dopo tutti questi anni sono sceso all inferi. Volevo distruggere tutto finalmente c'è lo fatta adesso dipingo meravigliosamete. Lavoro 18 . 19 ore è tutto bellissimo . Prossimo anno. Partecipo anche io ad un concorso di pittura a Venezia adesso sono con la mia anima dentro le mie tele spero che anh voi trovate il vostro spirito pittore io lo trovato e sono adesso molto felice... Auguri a tutti.
Purtroppo il pensiero che con l’arte non si vive è molto radicato. Video interessante come sempre
Si infatti, è un pensiero da sradicare! Grazie
Il video è molto interessante, Ilaria, perché tocca una questione che è da dire "vitale" (😄) per chiunque si appresti a vivere... come mi procurerò il "necessario"?
Per esempio, le famose BOLLETTE che proprio in questo periodo la fanno da protagoniste (siamo nell'ottobre del 2022), come le pagherò? Le bollette dovrò pur pagarle, almeno fintanto che non impari a procurarmi, da me, l'energia di cui bisogno (riscaldare, cucinare, illuminare, lavorare), l'acqua - resa potabile - che mi occorre, e di tanto altro - ivi comprese le infrastrutture per COMUNICARE - che viene reso - adesso - come servizi da TERZI.
Al di là di ogni poetica personale, credo che "vivere di arte" sia anzitutto risolvere questo problema: problema che potrebbe anche non essere il primario per la propria Anima, ma che ha può avere qualche peso circa il proprio Corpo.
Il nostro attuale sistema economico è basato sul LIBERO SCAMBIO; noi, come artisti, in questo ambito, funzioniamo quali venditori, né più, né meno: viviamo di arte se riusciamo a VENDERE la nostra arte. Questo è il punto! Domanda: c'è chi "riconosce" il VALORE di quanto proponiamo? E questi "qualcuno", ammesso vi siano, sono in grado - si trovano, cioè, nelle condizioni materiali - di corrispondere il nostro "prezzo"? Non è un discorso da poco... come venditori, siamo in balia di ALTRI, non di noi stessi: è un bel problema! E' lo stesso problema che si trova ad affrontare il venditore dei "Folletto", funzionalmente parlando...
Se non viene reputato "valore" a quel che facciamo, neppure troveremo chi sarò disposto a scambiare il suo denaro con le "nostre cose".
Van Gogh è esempio iconico, e TRAGICO allo stesso tempo, di come l' "arte" debba essere riconosciuta, dagli altri, perché diventi un valore di scambio presso gli altri!
E anche se vivessimo all'epoca del mecenatismo rinascimentale... dovremmo essere in grado di "persuadere" il nostro Mecenate di turno circa il valore del nostro fare: ancora siamo lì, inchiodati alle "disposizioni d'animo" ALTRUI.
A me, ad esempio, non PARLA - assolutamente non dice NULLA alla mia anima - 'opera del così detto "ultimo Picasso": disponessi IO dei milioni - in qualsivoglia valuta (!!!) - che occorrono, oggi, per entrare in possesso di una di quelle tele, non ne scambierei neanche una centomilionesima parte; potrebbero bene rimanere nella cantina della premiata ditta "Picasso".
E questo per dire che il valore economico dell'arte, da cui discende la possibilità di "vivere di arte", dipende dagli OCCHI di chi dispone del denaro... per acquistare arte.
Per questo, molti artisti contemporanei - cioè quelli che la società odierna RICONOSCE e REPUTA "artisti" - più che dedicare tempo alla ATTIVITà della propria ARTE, si buttano (è il caso di dirlo), e in tanti anche con molto successo, sul MARKETING del proprio "personaggio artistico": promuovono sé stessi, presso i detentori di denaro.
E tutto quanto per dire che, se vogliamo vivere di arte, dovremo lavorare, sì, su DUE fronti: attività artistica - che dona RESPIRO ai nostri giorni - e attività promozionale.persuasiva - che dovrebbe donare PANE ai nostri giorni... il resto, CUORE e COMPANATICO è di Altre Realtà.
Ciao Luca e grazie per questo tuo commento. Hai toccato tanti punti importanti, e questioni difficili per gli artisti. È una strada in salita e bisogna creare un ecosistema fatto di molti elementi per fare dell'arte un lavoro. Senza marketing, promozione di noi stessi è veramente difficile emergere, e i social la fanno da padrone. Penso sia importante includere il "nostro personaggio" nella proposta della nostra arte, d'altronde vendendo la nostra arte vendiamo anche un po' di noi.
Ma penso anche che ognuno ha il suo pubblico, ed esiste un pubblico per tutti. Sarà la nostra stessa arte ad attrarlo anche in base a come scegliamo di proporci.
Per tutte queste cose e per molto altro non reputo fare l'artista un lavoro tradizionale, ci vuole tanta creatività anche nel proporsi. C'è tanto tanto da lavorare ma se davvero ci si crede e si lavora bene i risultati arrivano.
Come ho detto nel video non invito nessuno a lasciare la propria fonte di reddito e fare un salto nel vuoto, ma un pezzo per volta si può lavorare sulla propria arte e capire se ad un certo punto può essere il proprio lavoro.
Grazie, ancora e per qualsiasi cosa sono qui.
Meglio di così non si poteva dire.
Grazie infinite, mi fa davvero piacere 💫
Un altro esempio di scrittore potrebbe essere pure Kafka credo. Interessante, credo leggerò questo libro. Grazie
Assolutamente si, anche per Kafka! Sì il libro fa davvero riflettere. Grazie a te per il tuo commento
Anche tu pensi che fare l'artista significa fare la fame? Jeff Goins ribalta questo concetto. Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti!!
Grazie
Grazie a te per aver guardato il video, spero ti sia stato utile
Buongiorno Ilaria molto interessante anche io ho un canale sull’arte ! Buon lavoro comprero’ il libro anche solo per conoscenza in più ! Siamo abituati a frasi confezionate
Ciao Lucia, grazie del tuo commento, cerco volentieri il tuo canale. Si è un libro che fa riflettere davvero molto e che apre la mente
Grazie Ilaria i miei sono dei video brevi che trattano la storia dell’Arte fammi sapere se ti piacciono e il tuo parere se hai voglia ! Io mi sono iscritta al tuo canale e ti sostengo molto volentieri ! Il libro l’ho cercato e al momento è difficile da reperire ma comunque tu lo hai presentato davvero bene !
Li vedrò comunque 😉! Ti ringrazio molto, si ho provato a farne un racconto abbastanza completo. Mi hanno detto che è difficile da recuperare, magari in biblioteca o in formato Kindle. A presto 😊💫
Siii ❤
Concordo sono pittrice da 41 anni ho iniziato da piccola a fare mostre tra alti e bassi dipingo ancora cioè sempre è nella mia anima 😊
Grazie di cuore di questo tuo commento 😊, si la pittura quando è dentro di noi non ci lascia mai, ne è parte 🩷
Grazie per i libri consigliati
Non li conoscevo 😃
@@civetta1971 sono felice di averteli fatti scoprire 😊
Ciao, per essere onesto, sono costretto a contrariarti. Ma nel mio personale vissuto, cio che.mi.ha indotto ad iniziare ad eaprimermi attravero l-'uso della pittura , e' stato un caso del tutto lontano dalla mia volonta cosciente. Di colpo in me, e' stato come veder riaffiorare in me, delle spinte a me sconosciute che mi forzavano, malgrado la mia volonta verso quella tipologia di arte, che e' la pittura su tela. Talmente forti e totalmente assorbenti che alla fine ho dovuto cedere ad esse. E dal nulla della conoscienza con soli cinque colori e due terre, sono iniziati a venire fuori i miei lavori, ed ecco riscoprirmi creativo ed artisticamente sensibile.
Ciao Vincenzo, grazie per questo commento. È bellissimo il modo in cui sei arrivato alla pittura e a creare. Ma capisco che puoi non essere d'accordo con il discorso dell'autore. Io trovo che sia provocatorio e cerchi con il suo libro di metterci in discussione e a capire cosa vogliamo fare con la nostra arte...
@@ilariaelisatorre ciao, no per carita', condivido pienamente tutto dell'autore del libro. Anzi lo considero un buon vademecum per chi ha la volonta di emergere con la propria ospirazione artistica. Io mi riferivo invece, ed in quello non ero daccordo, sul fatto che una ispirazione artistica si possa in un certo senso coltivare. Io per mia modo di essere sono sempre stato una persona creativa, ma lontano da era la possibilita di iniziare a dipingere su tela. E ribadisco per me e'stato un calvario, perche' delle forze del quale non comprendo aancora oggi la natura, mi spingevano verso quella cosa, finche non hanno vinto sulla mia resistenza ad accettare questa mia nuovo essere. Naturalmente questo a suscitato intorno a me, incredulita', destabilizzato, ed infine invidiato. Certo io dal mio canto ho dovuto infine accettare che quella cosa faceva parte preponderante di me, ed ancora oggi ci sto facendo i conti, anche se con un spirito totalmente diverso. Tutto questo e' iniziato nel lontano lontano 2006,.e dall'ora non si e mai spento. Ho all'attivo decine di opere, qualcuna invenduta, qualcuna stupidamente donata, alcune pagate o mal pagate. Ma ora ho deciso di fare il grande salto, divenire visibile. Una volta un vecchio artista quasi novantenne vide i miei lavori in una personale che avevo allestito in un importante hall di un albergo. Osservo attentamente i miei lavori, e poi mi chiese: cosa fai nella vita? Io risposi; sono un imprenditore ho una azienda. Replico: senti per me tu devi fare solo questo, perche' i tuoi lavori parlano, senti a me fai solo questo. Ecco adesso voglio essere conosciuto per quello che forse faccio meglio. Dando.valore a me per prima e poi a tutto quello che sara prodotto da me. Ciao cara grazie per la risposta.
Ma è la mia filosofia di vita! Dal titolo non lo avrei mai detto...
Che bello Letizia! Sono felice che tu ti sia ritrovata in questo libro
Entrambe le cose: l'arte è anche "il prodotto di una congiunzione astrale"... che ci permette di essere, attraverso il nostro impegno in tanti "pezzetti da aggiungere al puzzle per arrivare ad un progetto di vita più grosso"... e più rispecchiante la nostra essenza, ciò che vogliamo (essere) :)
Grazie Giuseppe, mi piace questa tua visione, veramente molto profonda. L'arte è davvero radicata in chi la pratica, come il bisogno di qualcosa di cui non si può fare a meno 🙂
Ciò che lei dice trovo sia corretto. Un punto però credo meriti approfondimento. Una cosa è il Valore soggettivo di un opera un altro il valore oggettivo percepito dagli altri, il nocciolo è far sì che il valore soggettivo trovi riscontro in quello oggettivo rle cioè che un artista non può limitarsi al solo miglioramento artistico comunicativo ma impegnarsi a far comprendere quale idea sta veicolano la sua arte. Il punto più difficile del
lavoro artistico credo sia quello. Saper o imparare a comunicare il valore intrinseco della propria arte è fondamentale.
Credo anch'io sia un punto veramente importante, ma credo che il valore intrinseco della propria arte a volte è difficile da veicolare in modo esplicito, ma è l'arte stessa e la sensibilità dell'osservatore a cogliere tutto questo, credo sia proprio quella parte della propria arte che non si può veramente spiegare, ma questo è il mio punto di vista.
Grazie di questo interessante commento
@@ilariaelisatorre io ritengo che se il concetto di ciò che una persona vuol fare in arte è chiaro almeno nella sua mente, allora saprà anche supportarlo con le parole. L arte richiede capacità di sintesi quindi l arte è frutto di una sintesi intellettuale e quella si può e si deve secondo me esprimere anche a parole. Spesso un
fruitore d arte è più interessato a conoscere la genesi che alla sola opera in sé. È il valore aggiunto che un artista allega alle sue opere.
@@massimodinelli9841 si il fruitore è interessato a tutto ciò che sta dietro all'opera, e se l'artista sa raccontare tutto questo è certamente un valore aggiunto
Grazie, questo libro sembra davvero interessante, e mi sento molto d'accordo con l'approccio dell'autore. Ah, se avessi un euro per ogni volta che mi hanno detto di non studiare arte 😆
Come ti capisco!! Ma è una voce troppo forte che abbiamo dentro e sarebbe davvero un peccato non seguirla... grazie del tuo commento Shamila 😊
Per dare un valore alle nostre opere artistiche e a noi come artisti dobbiamo sottoporle al giudizio di persone competenti . Personalmente ho partecipato a 2 concorsi aperti a tutti che consiglio: il "PremioArte" della rivista nazionale "Arte" di Giorgio Mondadori/Cairo Editore , e il Premio Laguna o LagunaPrize. Nel primo ( con quota di partecipazione di 70 €) sono stata selezionata tra i primi 40, dalla giuria composta dalla redazione della rivista ( che guardano e parlano di arte tutti giorni ), e ho partecipato alla mostra conclusiva al Palazzo Reale di Milano, è stata una grande soddisfazione !. Il concorso Laguna Prize è internazionale per esordienti, ho partecipato con una quota di circa €150 e ho passato la prima selezione (su 3000 artisti partecipanti sono rientrata nei primi 320) ma non ho passato la seconda selezione che riduceva i concorrenti a 120, che avrebbero esposto all'Arsenale nord di Venezia, ma ci riproverò! Cosa mi dicono questi risultati ? Le mie opere sono state valutate da persone competenti, che le hanno considerate valide, cioè sono state considerate opere artistiche a tutti gli effetti, anche se io sono una perfetta sconosciuta, e questo è un riconoscimento molto importante ! Un.primo gradino che mi dice che ho effettivamente delle capacità , che mi posso collocare nell'ambito degli ARTISTI. Per me ora il problema è trovare il tempo e la concentrazione ( e le idee !!!)per produrre altre opere; anch'io ho il problema di identificarmi con il mio ruolo di fronte agli altri ( i quali non capiscono molto cosa io stia facendo) ma per farlo serenamente avrei bisogno di altre conferme, che dovrò andarmi a cercare. Questi sono 2 concorsi seri a costi contenuti. Fuggite quei concorsi locali dove vi chiedono un sacco di soldi con cui vi pagate tutto : mostra, catalogo , promozione, ed anche un benefit per gli organizzatori ! Fate attenzione alla competenza della giuria ed anche al prestigio della sede della mostra . Meglio una mostra in una sede significativa che 10 in luoghi non riconosciuti. Il contesto e molto importante per dare valore alla nostra arte.
Sono d'accordo, ho ricevuto molte offerte da chi era interessato solo a realizzare una mostra per ricevere soldi dagli artisti. Bisogna selezionare bene
Inoltre dobbiamo migliorare continuamente ed evolvere la nostra produzione artistica. Per fare questo dobbiamo aumentare la nostra cultura artistica: guardare tante mostre ( anche on line) cercare , guardare studiare sia gli artisti del passato che quelli consolidati del presente consultando le attività delle gallerie più importanti . Cercare e seguire l'attività degli artisti che ci piacciono e che sentiamo simili a noi. Ogni tanto andare a qualche fiera d'arte per vedere le opere dal vivo , è molto importante. Insomma se abbiamo una passione e un talento, coltivismolo il più possibile secondo le nostre possibilità ; ciò ci farà crescere, amplierà le nostre conoscenze e ci farà venire nuove idee; e poi tanta pratica di studio, e cercare di conoscere persone intelligenti che lavorino nel mondo dell'arte che ci possano aprire delle porte e metterci in contatti con delle opportunità , nella nostra città, e anche fuori del nostro più vicino ambiente. Ciao a tutti Anna
È lei la prima a dover credere di essere un artista.
Ciao, posso chiederti dove posso trovare questo libro? Non riesco a trovarlo da nessuna parte
Hai ragione si fa una gran fatica a trovarlo. Io lo avevo acquistato su Amazon. Credo tu debba provare in biblioteca oppure provare a trovarlo usato. Mi spiace proprio che non l'abbiamo più ristampato...
❤❤❤
🙂
io penso , che anche se , una persona non lò fa, di lavoro, "L'arista " ...ah comunque un bagaglio personale....che secondo me , vale molto..
bisognia essere fieri di essere Artisti
e se uno persona ci crede, in ciò che fà...lo faccia, sempre però rispettando le regole del mercato, è una scelta.
Io diciamo che mi ispito molto A Canepa e Barbucci dui grandi artisti che amo molto, e che sono per me un enorme punto di riferimento per il mio stile.
ispirare non è copiare sempre.
Grazie di questo tuo bellissimo commento, condivido pienamente il tuo pensiero, si è artisti indipendentemente dal fatto di essere riconosciuti come tali perché "si vende". Certamente se lo si vuole fare come lavoro bisogna darsi molto da fare, ma anche se non lo si fa per lavoro si può fare arte con passione 🤍
Io ho cercato per un po’ di tempo, 1mln di follower non esiste, vendere è difficile anzi impossibile e ho provato a partecipare ma non trovo concorsi, ormai a 25 anni mi sono rassegnato disegno per passatempo ormai
Ciao, io non conosco la tua situazione, ma a 25 anni mi spiace sapere che ti sei rassegnato. Non è una strada facile... spero però che ci ripenserai, sei super giovane
Una precisazione. Questo "pessimismo" appartiene alla mentalita' italiana e di altre nazioni simili.
Vivo a NY da 25 anni e qui, come quello scrittore, le persone hanno un approccio positivo e pragmatico. Se amano un quadro dicono:"I like it; how much?". Invece di "Parliamone intorno ad un caffe'", e tutte le stronzate senza risultati concreti che mi sono sorbito da connazionali. E ci sono anche italiani ricchi a NY che fanno questo. Ciao
Ciao, grazie di questa precisazione, che comprendo appieno e mi fa venire voglia di correre a NY!! È un pessimismo veramente difficile da togliere dalla nostra cultura, ma osservo diverse correnti che vanno in un'altra direzione, hanno una mentalità diversa e questo mi da speranza. Grazie del tuo commento
Si, i giovani italiani hanno un approccio piu' costruttivo ed aperto. Anche io vedo dei miglioramenti ed, eventualmente, considero un ritorno in Italia (per evitare altre problematiche peculiari degli USA, come l'uso delle armi). In bocca al lupo per tutto@@ilariaelisatorre
@angelomariano9494 grazie! Magari un giorno facciamo una chiacchierata e mi racconti la tua esperienza, sarebbe molto interessante 🙂🙂
Non lo trovo da nessuna parte
Lo so, non lo hanno più ristampato! Prova in biblioteca oppure on line qualcuno che lo vende usato
@@ilariaelisatorre ce l'hanno alla biblioteca nazionale a Roma, esce solo quello. Gomblottooohhh 🤣🤣
Non so....l'unica certezza che ho è che quando ero ragazzino disegnavo e mi piaceva fare fumetti ....avrei voluto fare il fumettista ....sono diventato vecchio ho fatto tutt'altro ...bene o male me la sono cavata....ma penso sempre a me come un fumettista mancato....
Perché mancato? Puoi sempre farlo, magari iniziare a farlo solo per te, perché ami farlo, e poi magari iniziare a pubblicare i tuoi lavori. Non c'è età per realizzare il sogno di disegnare, diverso sarebbe se volessi fare lo sportivo professionista... Spero riprenderai in mano gli strumenti del mestiere 😉
Sono discorsi un pò astratti i tuoi . Il tema che tocchi è complesso e pieno di variabili. Ad esempio quando parli di valore economico dell'opera, non sei tu artista a stabilirne il valore ma il mercato fatto da domanda e offerta. In arte è il sistema formato da gallerie,aste,fiere musei , mostre e oggi in parte anche i social a generare un prezzo. Non ho letto il libro che presenti ma mi sembra appunto come anche tu sostieni molto americano legato ad un neoliberismo competitivo e quindi più distruttivo che costruttivo.
Ciao e grazie del tuo commento. Ho voluto portare all'attenzione questo testo che non condivido appieno, ma che da una visione molto stimolante del "fare gli artisti". Non volevo dare l'illusione che tutti possono diventare artisti affermati semplicemente perché lo si vuole e perché ci si dà da fare, perché le variabili sono molte, ma con questo video desideravo proprio "provocare" anche un dibattito e muovere dei pensieri positivi e lavorare sulle possibilità che uno ha per provare a realizzare il proprio sogno.
Se vuoi ho realizzato un video su "arte prezzi" nel quale dico la mia su come fare i prezzi delle opere, se ti fa piacere dai un'occhiata e poi ne possiamo parlare
th-cam.com/video/LVcUQvr6QeM/w-d-xo.htmlsi=PsxAPh3C6WLURY5r il video sui prezzi è questo
@@ilariaelisatorre grazie lo leggerò.
@@giangiotto1444 se ti va poi fammi sapere poi se ti è piaciuto
@@ilariaelisatorre appena ho un pò di tempo lo leggo e poi ti dico la mia modesta opinione. Un cordiale 👋
E van Gogh?
Buongiorno Giacomo! Cosa intendi esattamente con questa domanda?
Se ho capito cosa intendi ti risponderei così. Il discorso che ho fatto, l'idea di Goins che condivido (anche se di sfumature ne esistono sempre) è un messaggio forte e provocatorio mandato agli artisti di oggi. Van Gogh è stato un artista che ha davvero lasciato il segno, ma vittima di una grossa crisi interiore che è sfociata addirittura nel suicidio.
È una storia complicata, sicuramente la società del tempo lo ha spinto a non sentirsi accettato. Certamente sono meccanismi che si ripetono anche oggi. Io però vorrei portare il messaggio di Goins, soprattutto perché i social, che hanno così tanto peso, ne hanno bisogno.
Spero di averti risposto 🙂
Gauguin ebbe maggior fortuna perché non si limitò alla sola produzione artistica ma si dette anche molto da fare nel promuovere le sue opere. Ritengo che se uno vuol veder riconoscere in vita il proprio talento non può limitarsi alla sola produzione ma deve trovare il modo di farla attecchire nella società e quanto più l opera è innovativa e maggiore dev essere quel tipo di sforzo.
Ma quando presento la mia arte i galleristi mi hanno sempre rifiutato
Mi dispiace, non è sicuramente un mercato semplice
Nulla e' nuovo ,e' la combinazione
Sono d'accordo, non si inventa nulla di nuovo è tutto un ricreare
Pensa a Van Gogh
Si è un'artista che fa molto riflettere anche riguardo a questi discorsi... a volte penso che se avesse avuto un collezionista la sua vita sarebbe stata molto diversa
Sciocchezze! Sono proprio i veri artisti a fare la fame! Gli imbrattatele supportati dai critici prezzolati fanno i soldi.
Capisco anche un commento come questo.