Qui si ride e si scherza ma intanto Alò rimane l'unico divulgatore cinematografico italiano che funge da certezza, la certezza che se a lui qualcosa fa cagare, probabilmente parliamo di un capolavoro. In un certo senso lo ringrazio perché mi toglie tutti i dubbi alla vigilia della visione di un film, e così è stato anche per Nosferatu che, sorpresa delle sorprese, è un film della madonna. Grande Francè, continua così per noi!
al di la del commento sul film, un piccolo appunto sulla figura mitologica del vampiro. Per questo film Eggers ha voluto riprendere in tutto e per tutto la figura vampiresca originale del Folklore Rumeno che è lo strigoi (che viene anche citato ad un certo punto) e dalla quale trasse ispirazione anche Stoker per Dracula ovviamente. Stoker però ne modificò molti aspetti, rendendolo molto più elegante. La tradizione dice che lo strigoi era un non morto, quindi un cadavere ambulante, che si nutriva di sangue e aveva poteri magici o che comunque aveva a che fare con la magia nera o la negromanzia. E' chiaro che Eggers ha voluto rifarsi in tutto e per tutto a questa tradizione, riportando il vampiro alla sua forma originaria esaltandone l'aspetto e la simbologia esoterica. E' una rilettura diversa rispetto al vampiro come lo conosciamo oggi e che abbiamo visto il mille altri film. Cosa che secondo me lo rende più interessante rispetto ad un ennesima riproposizione della figura del vampiro "elegante e maledetto" ormai trita e ritrita.
Tra l’altro questa declinazione del vampiro è anche più coerente col contesto gipsy che infesta. Poi oh probabilmente a qualcuno stimola il nobile stirato e profumato nella reggia in contrapposizione al popolino semplice e un po’ superstizioso, forse vedendoci una non ben specificata rivendicazione “sociale e politica”
Non serve essere fan di Robert Eggers (io stesso non lo sono) per apprezzare quanto sia straordinario questo film. Basta conoscere anche solo un po' le basi della cinematografia, tra tecniche visive e linguaggio filmico, per rendersi conto della sua eccezionalità. Eppure, leggendo certi commenti, sembra che molti siano talmente abituati a criticare per partito preso, da aver perso ogni logica nelle proprie valutazioni. Per esempio, si elogia il finale delirante di The Substance e poi si punta il dito contro questo Nosferatu. Vorrei provare a fare chiarezza e difendere il film in modo più strutturato, toccando i punti principali. Regia: Eggers, a 41 anni, ha già dimostrato più di tanti altri (sicuramente più di Ari Aster) di portare sullo schermo opere di grande valore, con uno stile narrativo e visivo ben definito, senza mai cadere in scelte insensatamente grottesche o incoerenti. I suoi film possono non piacere per una questione di gusti, ma non si può negare il loro valore tecnico e concettuale. Nella sua testa ha sempre avuto il sogno nel cassetto di realizzare un suo Nosferatu, una responsabilità enorme dato che parliamo di un film che ha fatto la storia del cinema. Si prende del tempo e nel mentre sforna altri film. Una volta raggiunta la maturità giusta, decide di dare tutto sé stesso per questo lavoro. Risultato? La regia è ricca di scelte tanto audaci quanto efficaci. Un esempio? L'uso delle panoramiche che inizialmente seguono lo sguardo del protagonista, per poi distaccarsene e andare altrove. Questa tecnica rompe gli standard cinematografici tradizionali e ha un senso magistrale: lo spettatore diventa parte attiva della scena, prendendo quasi in mano la camera per esplorare oltre. Solo un regista con talento riesce a rendere credibile e coinvolgente una scelta simile. Eggers già solo per questo merita applausi. Evidentemente molti di voi non si sono mai cimentati a provare a girare anche un banalissimo corto, però chi ci è passato sa quanto sia complicato andare oltre i classici canoni visivi e non passare come fesso. Poi non sto qui a divagare sulle altre scelte registiche: potrei tirar fuori la sequenza dell'arrivo al castello, potrei tirar fuori tutte le panoramiche verticali sfruttate poi in montaggio come passaggio da un contesto all'altro, potrei tirar fuori la delicatezza della scena finale. Fotografia: Jarin Blaschke firma un lavoro straordinario. La palette cromatica evolve gradualmente: si parte da una saturazione standard per arrivare a tonalità sempre più desaturate, quasi come se la pellicola stessa si prosciugasse insieme al sangue delle sue vittime. Una scelta coerente e potente, che amplifica l’impatto emotivo della narrazione. Nosferatu, nella prima parte, è avvolto da ombre, non è mai nitido. Questo crea un senso di inquietudine, costringendo lo spettatore a temerlo senza poterlo osservare davvero. Anche l’uso di colori complementari, il rosso/giallo delle fiamme contrapposto al blu del buio, costruisce un contrasto visivo che amplifica il mistero e l'ansia, generando degli spazi caldi e sicuri immersi in un contesto pieno di disperazione e inquietudine. Poi potrei parlare della silhouette iniziale sulla tenda, della sequenza della carrozza, della mano sulla città, di nuovo della scena finale ma vado oltre. Magari per voi tutti questi dettagli risulteranno nulla di ché, però se queste cose vi lasciano indifferenti non so come possiate apprezzare l'arte del cinema. Costumi e trucco: Il conte Orlok è inizialmente imponente, ma col passare del tempo si rimpicciolisce, fino a diventare uno scheletro accovacciato. Questo non è solo un dettaglio estetico, ma racconta l’evoluzione del personaggio: da dominante a dominato. Il lavoro sul make-up e sui costumi non solo enfatizzano il disgusto ma esaltano al meglio il tema dell'ossessione, della depressione e soprattutto della solitudine. Scenografia e montaggio: Craig Lathrop e Louise Ford lavorano in perfetta sinergia: la scenografia crea ambienti che rispecchiano i personaggi, mentre il montaggio li collega in maniera impeccabile. Anche se qualcuno ha criticato il ritmo della seconda parte, la storia rimane chiara e ben costruita. I jumpscare non sono tanti, sono pochi e sono efficaci, tra l'altro simili tra loro perché si tratta di semplicissimi passaggi da mezzi busti a primissimi piani. Il lavoro maggiore avviene prima, perché se tu riesci a spaventare con così poco vuol dire che sei riuscito a concentrare tutta l'ansia nel frangente che li anticipa. Recitazione: Ho sentito molte critiche a riguardo, specialmente sull'interpretazione di Lily-Rose Depp, per la sua estremizzazione del personaggio. Innanzitutto bisogna considerare che questo film ha come reference un prodotto del cinema espressionista tedesco, un'avanguardia che pone al centro della sua filosofia l'esasperazione dell'espressività, dalle forme geometriche ai lineamenti del viso. Ci sta, quindi, che Eggers abbia cercato di mantenere un legame con il passato. Questo Nosferatu, però, ha avuto un ragionevole processo di modernizzazione, sennò saremmo qui a parlare di uno spudorato copia e incolla. Lily-Rose Depp può non essere piaciuta ma se stiamo parlando di possessione non poteva di certo mettersi a cantare neo melodico napoletano (poi per carità avrebbe fatto il suo effetto). Il fatto che Eggers abbia scelto di inserire così tante scene di crisi convulsive non è affatto sinonimo di eccessiva modernità, semplicemente è un puro richiamo al padre dei film sulle possessioni demoniache, ovvero, L'Esorcista. Non vedo nemmeno l'eccessivo contrasto con il mood barocco e pettinato in cui è immersa la storia. Tutto quanto è stato fatto e costruito per risultare quanto più credibile possibile ed è per questo che la parte di Friedrich Harding è determinante nel film, perché svolge il ruolo del personaggio che non scende a compromessi con l'occulto e con le credenze popolari, facendo nascere un dualismo scienza/misticismo molto interessante. Finisco con la sceneggiatura: Io, veramente, non concepisco le critiche a riguardo. Eggers ha avuto non solo il coraggio di prendere e fare suo un racconto secolare reputato intoccabile, ma ha avuto anche una discreta dose di pazzia nel cambiare diverse carte in tavola. A partire dal fulcro della storia, concentrandosi prevalentemente sul personaggio di Ellen Hutter, arrivando a mutare la stessa figura di Nosferatu, trasformandolo in un soggetto non più esclusivamente etereo ma più umano, fortemente dipendente non solo da un'ossessione e da una maledizione ma, anche, da un codice che è obbligato a rispettare. Non c'è più il singolo tema della possessione, Eggers butta dentro altre tematiche non di poco conto come ossessione e come solitudine. Ellen è la responsabile del risveglio dell'anima malvagia di Nosferatu e lo fa per un bisogno di compagnia. Nosferatu è costretto a soddisfare questo desiderio, non può farne a meno. Ci viene mostrato come il giostraio di turno ma il finale racconta altro, è lui ad essere la marionetta, è lui che decide di accettare la sua terminazione. Francamente io non concepisco come possiate non ammirare una scelta narrativa del genere, è assurdo. Credo di aver espresso il mio pensiero. Rimango davvero spiazzato dalle vostre critiche. Qui non si tratta di piacere o non piacere (se lo fate evidentemente siete abituati a film del calibro di Natale su Marte), qui si tratta di portare rispetto verso un formidabile film d'autore diretto da un regista che non abbandona per niente al mondo i suoi principi e, che, ancora una volta, ha portato sullo schermo molti elementi che andrebbero davvero studiati e ristudiati.
Commento da 10 e lode, concordo su tutto, criticando solamente una cosa del film, poteva durare una mezz’ora in più nella parte dell’arrivo di Orlok in città ma questa mia critica verrà coperta dalla visione del blu Ray che avrà la versione del film di 3h. A parer mio un capolavoro contemporaneo, chi critica questo film per poi difendere a spada tratta roba come The substance che ho apprezzato veramente poco, sopratutto nel finale che sembra un puttanaio gore tanto per far urlare gli spettatori i quali definiscono l’opera come capolavoro. Per non parlare di gente che elogia The well, una vergogna italiana se posso permettermi (tranne il trucco del mostro finale che merita molto) gli standard degli italiani per il cinema sono penosi. Ci meritiamo i cinepanettoni e non dico altro, in ogni caso il miglior film di EGGERS che dopo il flop di The northman dà alla luce un capolavoro come questo.
Non ho ancora visto il film, ma grazie per questo commento così particolareggiato! Non so se il film mi piacerà o meno, ma questo commento è bellissimo, davvero. E soprattutto grazie per avermi fatto ricordare l'Espressionismo tedesco....soprattutto nel cinema. Visto il Nosferatu di Murnau quando preparavo l'esame di storia e critica del cinema, ormai, un milione di anni fa...leggere il tuo commento, mi ha riportata all'ordine! Un film va visto anche nell'ottica del suo lavoro/studio tecnico e non solo come una semplice sequenza di scene che possono, personalmente, piacerci o meno. Un piacere immenso leggerti! 🫂
non posso fare altro che inchinarmi a tale analisi, mi hai fatto apprezzare il film ancora di più di quanto lo abbia già ADORATO. alla fine del film il mio amico mi ha guardato e non sapeva che dire... io uguale. ci sono talmente tante cose che non si può definire con poche parole
beh, molto lo criticano e molti lo esaltano. Twilight lo meriti tu , che c'azzecca? potresti motivare come Alo' magari, invece di fare questi commenti che non aggiungono nulla
@@eddie0001 Ma infatti Alò, apparte il fatto di avere una cultura cinematografica, spesso non capisce un c@z*0 di come "capire" un film o capire cosa ha voluto dire/fare un regista. In questo caso, per lui era di fondamentale importanza far vedere la sc0p@ta faraonica e colossale tra il vampiro e la sua bella e, poiché non c'è stata, allora il film è una cagata(insieme ad altri motivi a "caso" che menziona nella recensione). Inoltre non ha speso mezza parola sulla fotografia del film(per Dio!!), che è un qualcosa di allucinante; Eggers è un esteta e lo si vede anche in questo film...moltissime delle inquadrature che si vedono nel film, potrebbero essere tranquillamente dei quadri! Male male...molto male.
D'accordo su tutto. Solo un appunto che ti è sfuggito: il respiro asmatico del Conte Orlok è voluto ed è un omaggio di Eggers al mitico Roberto da Crema. Non è nemmeno un caso il baffo della creatura.
Chi insulta, oltre a vergognarsi, dovrebbe capire quanto sia positivo che esista una persona che parla di cinema come Francesco Alò: aldilà dei gusti, aldilà dei pareri e di ciò con cui siamo o non siamo d’accordo, lui non smette mai di ricordarci quanto non si lasci influenzare da tendenze della massa, voglia di accodarsi al pensiero comune per ottenere consensi e soprattutto da nessun tipo di sudditanza verso certi registi considerati “intoccabili”. Non si vuol vendere per qualcosa che non rappresenti se stesso, il suo amore per il cinema è puro e senza secondi fini, e questo andrebbe soltanto apprezzato. Soprattutto considerando il tenore medio delle discussioni sul cinema fatte sul web, tra guerre ideologiche ed ostentazioni di (presunta) conoscenza.
Io non mi permetterei mai di insultare, però é anche vero che Alò usa due pesi e due misure. Critica Eggers e difende l’ultimo di Siani/Pieraccioni, e il 95% del Marvel cinematic universe. A me piace molto, ma mi ritrovo la metà delle volte a chiedermi se trolla o meno..
Che sia positivo che contribuisca al dibattito assolutamente, ma che non si lasci influenzare da tendenze o trasportare da ideologie, oddio avvocato. Io prima del progetto criticoni non lo seguivo, ma adesso che l'ho sentito parlare un pò, tra la sua opinione su Killers of the flower moon e vedendo la sua top 10 del 2024 dove dice che in Challengers Guadagnino perde l'occasione di fare il film su Zendaya e parlando di Vermiglio dice 20 volte "patriarcato di montagna" (😂😂), tra tutte queste cose a me sembra che il suo giudizio sia influenzato MOLTO dalla sua ideologia, ovvero che il cinema dei nuovi anni '20 DEVE presentare donne forti, e se non lo fa sostanzialmente tutto il film è da buttare via
@@nicolocavallo8250 io stesso mi trovo spesso in disaccordo con le sue posizioni, arrivando addirittura a considerarle assurde. Il punto però è che sono le SUE opinioni… nessuno costringe lo spettatore a guardare i suoi video o ad attribuirgli chissà quale credibilità e attendibilità cinematografica, specialmente se ci si accorge che spesso le idee sono divergenti. Detto questo, stiamo parlando di una persona che parla di film senza attribuire “patenti” o giudicare i gusti degli altri, motivo per cui non può che avere la mia stima come persona e soprattutto non merita insulti da parte di persone che, spesso, parlano di cinema con la puzza sotto il naso accodandosi a ciò che fa più figo pensare/dire per potersi professare “cinefili”.
@@milosc__7310 chiaramente in quanto PERSONA si porta dietro alcune convinzioni personali, che spesso possono essere sbagliate o contraddittorie. Quello che volevo esprimere con il mio commento è come Alò, tra tanti, sia uno dei pochi senza pregiudizi cinematografici dati da ciò che sembra corretto pensare o magari, non pensare. Parliamo di una persona che, nonostante alcune idee discutibili, si approccia alla visione senza partire con sovrastrutture mentali create da timore reverenziale verso tal regista, o semplicemente paura di apprezzare genuinamente un film scarno di credenziali autoriali per poi essere schernito. Io apprezzo questa impostazione perché ne percepisco la natura legata semplicemente all’amore viscerale nei confronti del cinema, senza utilizzarlo per darsi arie o passare da grande guru della settima arte, come qualcuno di sua ottima conoscenza. Poi come ho scritto nel commento precedente, ognuno è libero di attribuirgli la credibilità che secondo lui merita, ma insultare una persona con un approccio così poco presuntuoso mi sembra un comportamento insensato.
@@VvaalleeF sono in disaccordo con Alò la metà delle volte, ma nutro una profonda stima per lui, lo seguo da anni, ritengo abbia spesso gusti discutibili ma è innegabile abbia una visione personale del cinema e questo è da ammirare.
Non capisco perché Alò legga dei passaggi del libro Dracula di Stoker, quando il PRIMO film di Nosferatu di Murnau NON ha un suo libro da cui è tratto, bensì è una pellicola ispirata al libro; quindi con delle rivisitazioni proprie a cui Eggers si è ispirato a sua volta, aggiungendo una sua chiave di lettura. Alò, come al suo solito, oltre ad essere prolisso(facendo citazioni a "caso", che non aggiungono nulla a quella che DOVREBBE essere la recensione di un film), non coglie lo spirito e il tocco che ha voluto dare Eggers al film, alimentandolo di elementi propri e rivisitando(in parte) la pellicola del primo film espressionista tedesco. P.S. volendo fare una recensione della recensione di Alò, mi sento di dire che citare(o comunque accostare) Basic Instinct alla pellicola di Eggers, per la "mancata" scena di se$$o che(secondo Alò) non é stata valorizzata o dilatata, mi fa porre tante domande su quella che dovrebbe essere la comprensione di un film horror a cui Eggers(secondo Alò la scena di se$$o, in un film HORROR, era di CRUCIALE importanza per valorizzare il rapporto tra il vampiro e la sua "bella"....MAH!), secondo me, ha dato invece un'interpretazione magnifica. Ultimo ma non ultimo, Alò non cita, o comunque non valorizza, assolutamente tutto il lavoro MASTODONTICO che è stato fatto a livello di fotografia, inquadrature, desaturamento dei colori sul film, colonna sonora, ecc... Se la recensione di Alò "boccia" il film, non posso non bocciare la superficialità del recensore sui tanti aspetti da lui, a questo punto, non considerati affatto.
Dai questa cosa ha del ridicolo ormai, ti riempi la bocca di come il cinema degli ultimi anni è allo scatafascio, e poi tocca sentirti buttare merda su Nosferatu quando la settimana prima parlavi di fortuna express come un capolavoro moderno (stesso discorso per io e te dobbiamo parlare), due pesi e due misure, ma come si fa a prenderti sul serio ? Neanche fossi pagato dalla Medusa
Citazionismo continuo di altre opere e milioni di riferimenti per poi poter dire che a lui fa schifo qualcosa e secondo lui il regista dovrebbe rappresentare i personaggi come piace a lui . Lol . Classico critico cinematografico di altri tempi
@@framartino1346 ma si infatti, il film è brutto perché non è come challengers, non è come Twilight e la protagonista non è la stessa di Vermiglio. A me poi Alo a piccole dosi piace anche, è piacevole da ascoltare e mi piace ovviamente che abbia sempre una lettura molto personale ma ad un certo punto si esagera, ok il film non è quello che tu volevi facesse ma il film che ha voluto fare Eggers com'è ?
@@framartino1346 8000 citazioni a caso che non c'entrano un c@z*0 con il film, giusto per far vedere che lui ha "cultura" cinematografica. Poi, sempre secondo lui, la scena di s€ss0 doveva essere dilatata e alla "Basic Instinct", indi per cui il film è ancora più m€rd@. Ma lo pagano pure...? Chiedo per un amico eh....
Il film é una bomba ma stranamente per la "critica" italiana Eggers é una chiavica. Sarà perché non é abbastanza Woke? Ho letto cosa su certi giornaletti da vomitare, che le trame dei suoi film ne non si capisce dove vanno a parare o che dopo di The VVitch non ne ha azzeccate una, ha girato The Lighthouse e The Northman. Adesso mi chiedo gli autori di queste scemenze fossero o illetterati o in malafede, penso la seconda. andate a vedere questo film che é magnifico, un super horror che consacra questo regista come uno dei grandi dei nostri tempi.
Il peggiore film di eggers fino ad ora probabilmente che non regge il confronto con le pellicole da cui si ispira, ma rimane uno dei migliori visti ultimamente al cinema Eggers è incapace di fare un film brutto sotto molti punti di vista
Il mio unico problema è che non mi ha messo ansia o paura. C'erano sti jumpscare, tutte le sue convulsioni hanno senso però non mi hanno fatto sentire niente, non ho sentito l'intensità. Grande finale però
Mah io l'ho finito di vedere letteralmente due ore fa, avevo già sentito parlare del problema dei jumpscare, ne ho contati forse 4, fai 4 e mezzo, in quasi due ore e un quarto di film. Personalmente (sottolineo, personalmente) essendo queste le dimensioni, è un non-problema, anche se capisco possa dare fastidio
Prendi Vanzina che insegna ad Eggers come fare Nosferatu e ci mette dentro come attori Massimo Boldi e un qualsiasi attore Marvel e Alò grida al capolavoro
Scena della carrozza e arrivo al castello stupenda, lato tecnico top forse un po didascalico ma gran bel film. Non capisco però chi lo definisce già un capolavoro o opera monumentale 😂.....è un remake fatto davvero bene.
Non ho guardato il film e infatti non giudicherò nè la recensione nè il film stesso. Io mi chiedo solo una cosa..le persone che criticano nei commenti tanto Eggers e i suoi "fan" , definendoli tossici, hanno mai visto , effettivamente, The Lighthouse e The Northman oppure sono rimasti fermi a the witch? Se questi film sono stati visionati..sono stati effettivamente capiti? Queste stesse persone che parlano di "fan boy", si rendono conto che questo fenomeno è gia presente da anni , anche in maniera piu forte, come con Nolan? Per il resto..io non sono uno sfegatato fan di Eggers ma, sicuramente, lo apprezzo molto e sopratutto, faccio fatica a trovare altri registi che abbiano un bagaglio di film ,cosi di alto livello e qualità, negli ultimi anni
Ma se per fan si intende che lo si ama a priori no, se invece si intende un forte apprezzamento per il suo stile si, cazzo se sono fan di Eggers e me ne vanto 😂
@@GrandeCapo_Estiqaatsi il problema è proprio questo.. ognuno di noi ha un regista preferito , nel mio caso probabilmente Burton, ma questo non significa difenderlo a spada tratta . Io tante volte ho fatto presente dei limiti di Eggers, questo però non significa cominciare a buttare merda sui suoi film e sulle sue produzioni solo perché ci sono i fanboy o solo perche non le si capisce a pieno. Credo che la gente debba stare meno sui social e un po' più sui libri. Oltretutto mi fa molto ridere di come soltanto noi in Italia facciamo così tanto i polemici quando poi, in quanto a cinema e cultura in generale, siamo il fanalino di coda in Europa, dove film del genere vengono Venerati..
@@antoniosantandrea7036 guarda è quello che ho scritto io altrove, ovvero che determinati registi, dotati di un talento fuori misura, vanno tutelati e , soprattutto, spinti. Eggers ha floppato al botteghino con The Northman, se floppa anche qui rischia di fare la fine di Blomkamp: passare in pochi anni da District 9 a Gran Turismo. Pure io amo Burton, ma è innegabile che nella sua filmografia ci sono un paio di passi falsi , ma un genio, perché Burton è un genio, va criticato riconoscendogli anche nelle opere meno riuscite (il Pianeta delle scimmie e Alice in wonderland) degli spunti artistici e stilistici oggettivi.
@@GrandeCapo_Estiqaatsipenso che questo Nosferatu non avrà problemi al botteghino, si appresta ormai al raggiungimento dei 65 milioni senza contare il mercato internazionale. Ha sicuramente i suoi limiti ma , bisogna ricordare, che stiamo parlando di un regista di 40 anni. Trovatevi negli ultimi 20 anni 10 registi che, a parità di età, hanno fatto nettamente meglio . Faccio fatica a trovarli.. Per quanto riguarda burton , su 20 film ne ha sbagliati 4/5 ma il suo genio resta e si è visto nella sua ultima pellicola . Potremmo parlarne per giorni
Aspetto i fan di Eggers nei commenti a dire che questo film non si può criticare perché sennò non capisci niente di cinema. Costoro fanno più male che bene alla discussione critica intorno a questo regista. Avendo amato The Witch, avrei lavorato più sui silenzi che suoi dialoghi. Troppa riverenza nei confronti dell'opera di Murnau per osare veramente, motivo per cui l'aspetto di questo Conte Orlok è in verità una delle cose che mi sono piaciute di più. Penalizzato però appunto dai dialoghi. Da non guardare doppiato.
@@luomodagliocchidifalco9421 vabbè penso si possa dire che ha fatto 1 capolavoro che è the witch e 3 film ottimi . A me nosferatu è piaciuto ,ma capisco che ad alcuni può non piacere. Quando tocchi film che hanno fatto la storia del cinema può capitare
Visto ieri al cinema, avevo alte aspettative e le ha mantenute. L'immersione gotica con oggetti di scena e vestiti è ben riuscita. Gli attori hanno performato molto bene. Il Nosferatu a me è piaciuto molto, ho trovato la scena iniziale di Thomas che incontra il conte per la prima volta molto clustrofobica e terrificante. L'utilizzo delle luci è ottime, mi ha colpito particolarmente il buio. Lily depp mi ha impressionato come performance, molto brava ad esternare diverse emozioni. Alcuni dialoghi mi hanno fatto molto ridere. Io lo ritengo un ottimo film, da vedere possibilmente al cinema.
È un film con qualche difetto, ma ci si passa sopra. La durata ad esempio è eccessiva, ma lo è anche il talento di tutto il cast. Tutti in parte. Mi è piaciuta anche Lily Rose che per la prima volta ho visto recitare sul grande schermo. Il 2025 è cominciato bene!
Crimes of the future, Killers of the flower moon, Nosferatu. Cronenberg, Scorsese ed Eggers. Signor Alò, molte volte non mi sono trovato d'accordo con lei, altre volte invece sì. Ho visto il primo, sentito la sua recensione e mi sono fatto delle domande sul mio giudizio, per poi comunque alla fine amare il film di Cronenberg. Ho visto Scorsese, sentito la sua recensione e per la prima volta mi sono abbastanza irritato. L'ho rivisto e la mia irritazione per la sua recensione è aumentata. Sono stato talmente colpito da Nosferatu da aver approfittato delle mie rare ferie per vederlo tre volte in tre giorni. Ho appena sentito la sua recensione e come nel baseball al terzo strike (su tre film di un certo calibro, mica pizza e fichi) per me è fuori. Grazie per i suoi consigli, grazie per il dibattito. Ma (opinione mia) alle volte troppa, troppa superficialità e supponenza di fronte a un certo cinema così imponente.
Ho visto questo film ieri sera e mi è piaciuto. È interessante il fatto che il vampiro non venga caratterizzato come il playboy dagli occhialini tondi fashion.
@sebastianwiton2907 appunto ahaha. Poi guardando tutta la recensione secondo me è stato un po' troppo cattivo. Non è un capolavoro, ma nemmeno un film di merda. Un po' accanito secondo me
D'accordo su tutto Alò! Davvero strano notare che in molti non si accorgano di queste determinate scelte di Eggers che, in parte distinguono l'opera dai precedenti, ma più che altro sviliscono la pellicola facendogli perdere ampiamente il confronto con tutti i film sul conte (persino il sublime Dracula di Coppola) Un abbraccio.
Me lo guarderò una seconda volta sto film, ma grazie alla tua analisi mi sono schiarito un po' le idee. Avevo del fastIdio ma non capivo da dove arrivava di preciso!
Uscito fresco dalla sala. Oltre il freddo delle piane fiorentine, un film frigidino. SPOILER A parer mio La Depp inguardabile, alcuni personaggi solo abbozzati (il Reinfeild del caso e la moglie Anna ), Scena del castello molto bella, si respira malvagità pura, (per dire l'iconica frase del libro "io non bevo mai vino" non c'è), intrecci poco sciolti, musiche senza infamia e senza lode ma sufficiente tra orchestra e Hybrid Orchestra, montato un po' alla meglio (Director's Cut in arrivo?); leitmotiv della mano mi è piaciuto, Ottima interpretazione di Roberto da Crema. Un piccolo tonfo di Eggers.
Sì, è un vampiro che fa a gara con Darth Vader riguardo a respirazione. Comunque per definire Verhoeven regista serissimo ci vuole fantasia. E per non apprezzare l'interpretazione di Gary Oldman del conte Dracula (un conte Dracula che sembra più Lord Palpatine, effettivamente) ci vuole una certa mancanza di sensibilità (scherzo ovviamente, ma a me il film di Coppola è piaciuto, l'ho trovato molto divertente, anche se fa sentire i suoi anni).
Lo dico con un pizzico di rammarico: ha ragione Alò. Mentirei se dicessi che è un film mediocre, ben lungi dall'esserlo, ma è certamente il film più “debole” di Eggers, una o due spanne sotto The VVitch e The Lighthouse, che a mio avviso lo sovrastano in ogni comparto. L'elemento orrorifico che lì era viscerale e disturbante, qui è diluito in una prosa didascalica che talvolta fa persino ricorso a jumpscare piuttosto banali, che certamente non rendono giustizia al talento indiscusso del regista. Tra l'altro anche sotto il profilo strettamente tecnico, alterna cose eccelse ad altre discutibili, su tutte la prostetica del mostro, che vanifica la scelta di Skarsgård. A tal proposito, il doppiaggio in italiano del suddetto è qualcosa di aberrante, che mi ha tirato di prepotenza fuori dal film ogni qual volta il cattivone faceva capolino. Devo assolutamente recuperare la versione originale, perché mi rifiuto di credere che una scelta così sopra le righe sia coerente con la performance originale. Peccato, insomma. Ciò non toglie che film del genere siano grasso che cola nel desolante scenario attuale, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più.
Quello di Eggers non è solo il remake del cult degli anni '20, che rappresenta esso stesso la storia del Cinema, ma anche del Nosferatu di Herzog, interpretato da quel vero mostro di bravura che era Klaus Kinski e dalla sensuale e virginea Isabelle Adjani. Inoltre io farei anche un confronto col bellissimo Dracula di Bram Stoker, per la regia di Francis Ford Coppola, che per quanto riguarda atmosfere, luci, effetti speciali, location, scenografie, costumi, sceneggiatura ed interpretazioni non ha proprio niente di meno rispetto a questa ennesima versione del mito di Dracula/Orlock. A causa di questi confronti (adoro le 3 pellicole citate) sono uscita dal cinema abbastanza delusa: in questo film, a mio parere, non c'è nulla che possa diventare iconico, non mi è rimasta impressa alcuna scena, alcun dialogo, alcuna musica. Di certo è un film che mostra i già conosciuti e riconosciuti virtuosismi stilistici tipici di Eggers, che se però sono privi di cuore e di animo, restano solo vuoti involucri di nulla. Anche i sottotesti filosofico (lotta tra ragione, scientismo e irrazionalismo romantico-mistico misterico) e femminista (quello della voracità sessuale femminile è un tema già egregiamente trattato in Poor things) mi sono parsi triti e ritriti. Infine, sempre a mio modesto parere, è stata veramente sbagliata la scelta dei due interpreti: un attore troppo giovane per interpretare il mostro, completamente irriconoscibile (voce a parte) perché trasformato dal trucco prostetico (bisognerebbe dunque vedere necessariamente il film in versione originale per apprezzarlo) ed una interprete femminile del tutto sciatta e per nulla virginale e sensuale, allo stesso tempo, come la Adjani. Comunque lo rivedrò per farlo sedimentare meglio
ma infatti tutti parlano del primo nosferatu, a me invece ha ricordato tantissimo (dovrei rivederlo ma credo ci siano inquadrature e sequenze paro paro) quello di Herzog
Ero indeciso di vederlo e alla fine ci sono andato in sala e mi sono chiesto ma che film ho visto 🤯 mi ha deluso non mi è piaciuto bello anche il Vampiro mi aspettavo di meglio 😂😂 ero curioso di sentire la tua recensione 🥂 all'inizio stavo guardando un'altro film e all'inizio vedevo un qualcosa del canto di Natale di Charles Dickens quello secondo me poteva riuscire con i fantasmi dei Natali passati
per me questo film è un puzzle delle stesse 5/6 scene riciclate in continuazione per due ore. Poteva durare molto meno. Orlok mi ha subito ricordato, oltre che Eggman visivamente, un mostro di piccoli brividi. Inoltre erano proprio necessarie le 10/15 scene di convulsioni e ribaltamenti di occhi, urla e piagnistei? No. Il mio motto: Multum non multa. Secondo me, nel voler creare un film opulento, si è perso completamente in un ginepraio di idee confuse. Meno, ci voleva di menoo!
Si ma come hai detto il nosferatu nerd è quello di murnau e herzog nessuno dei due fa un vampiro che entra in società quindi perché ce l hai solo con ergers?
2 ore e 10 per me troppo poco per un film che poteva durarne anche 3 senza problemi. Alcune parti trattate troppo poco (come la scena della nave e il suo arrivo), altre invece troppo ridondanti nella loro intenzione narrativa (non nella durata), tipo tutti i vari sogni dei protagonisti, dopo un po’ non hanno più l’effetto desiderato secondo me. Coult non l’ho trovato così tanto fenomenale (occasione persa secondo me per far interpretare utter a Pattinson), lily rose depp ci stava, Dafoe un fenomeno come sempre, mentre nosferatu troppo caricaturale e poco vampiresco (preferivo quello del 1922 a livello estetico). Per quanto riguarda il comparto tecnico, visivo e sonoro…una goduria. Inquadrature, movimenti di macchina, colonna sonora, atmosfera gotica e dark, da 10 e lode. Riguardo la trama e la trasposizione di essa in chiave moderna, secondo me Eggers ha osato poco rifacendosi troppo ai due predecessori (Murnau e Herzog), senza troppo metterci del suo, per questo non va oltre il 7. Nel complesso il suo film più debole ma comunque da 8,5 (e questo è tutto dire).
Sto recuperando i precedenti e la metafora del nerd la trovo calzantissima, andrò sicuramente nei prossimi giorni a vedere questo, mi hai abbassato leggermente le aspettative l ma non vedo l ora di scoprire se sarò d'accordo o no.
è un film che a me a parte qualche saltello non ha fatto paura, ma sono rimasto ammagliato dalla fotografia e varie scelte della sceneggiatura, personalmente a me è piaciuto. la scena del carro pura poesia
Ma in realtà i commenti sono per lo più positivi anche a chi il film è piaciuto, però se vuoi iniziare a te a piangere un po’, ti vengo a portare i fazzolli vecio
Dobbiamo smettere di comparare così tanto i film tra di loro, un poco è doveroso e istintivo poiché il "bello" esiste in relazione alla comparazione tra soggetti diversi, ma andiamoci piano. Godiamoci i film per quello che sono altrimenti se continuiamo così faremo diventare l'arte una competizione, uno sport. Lo stesso vale per i libri, ha sempre usato nel cinema deviare dai libri e per come la vedo io ciò è anche un bene poiché propone alternative interpretative e speculative. Poi mi scusi Alò, ma che critica è polemizzare, seppur scherzando, sul respiro roco oppure riprendendo il testo originale per dimostrare presunte incoerenze, o ancora ridicolizzando alcuni dettagli ponendoli con un accento umoristico e denigratorio? Poi mi sa che non lo ha capito ma "la scopata del secolo" è simboleggiata dal sangue succhiato non da un ordinario rapporto sessuale, quel bene il conte non lo può provare, non può amare (viene anche detto). Saluti
Niente polemica, ma secondo me un conto è parlare di film che utilizzano esclusivamente quei giochini perché non sanno su cos'altro concentrarsi e un altro è un film che si può permettere di inserirne un paio perché ha una visione. A MIO PARRERE.
Appena visto al cinema. Boh ad una certa mi stavo addormentando. Bella la fotografia e bravi gli attori. Uno dei migliori film usciti di recente. 6.5/10
Grazie Francesco, leggo ovunque strepiti di capolavoro mentre anche io sono rimasto delusissimo. Ottimo inizio, poi si perde, parte centrale piuttosto noiosa, conclusione anticlimatica e un po' troppo Hollywood ending. Il Nosferatu un po darth Vader un po Palpatine e coi baffoni per me bocciatissimo. Anche la regia abbastanza piatta, soprattutto per gli standard di Eggers che secondo me ha voluto fare un prodotto troppo commerciale. Bravina la Deep, il resto nella media. Peccato, avevo aspettative altissime ma per me il Nosferatu di Herzog è dieci volte meglio.
A livello estetico tanta roba, tutto il resto è un vagare a vuoto con mille sottotrame e personaggi che si alternano casualmente sullo schermo. Un film quasi senza anima. Speravo meglio 😅
Per favore non si paragoni Twilight a Anne Rice che la povera donna ha già sofferto tanto. Per il resto ho sentito solo una gigantesca supercazzola 😂 Daje Aló attendo Frusciante.
Purtroppo tutto il discorso qui intessuto diviene estremamente ‘divisivo’ e frastornante. Molta parte della recensione solleva questioni del tutto condivisibili, a partire dalle dissonanze rispetto al ‘mito’ del vampiro e alla sua filologia (che Eggers invece calpesta o distorce), fino alle lacune drammaturgiche, all’assenza di afrore’ politico, agli scricchiolamenti registici e attoriali, persino alle scelte puramente stilistiche. E ciò che dice Alò, in questa congiuntura, è eticamente e deontologicamente parte del lavorìo della Critica (quella con la ‘C’ maiuscola appunto). Chapeau! Ma il punto non è qui. L’asse della vexata quaestio è altrove. E risiede in una miopia di fondo - per non dissertare del prospettivismo che olezza di reazionario che potrebbe evaporare da certi spunti infilati, come in una negoziazione burocratica, in questa recensione -. Il punto è che questo metodo ‘associativo’ (?), diacronico (?), parallelistico - con il retrogusto della ‘letterarietà’, che tiene insieme tutta l’analisi è doppiamente affetto da una malattia, da una tabe che puzza di ‘istituzionalizzazione’ del mestiere della critica (con la ‘c’ minuscola qui). Dunque: i riferimenti a ‘Challengers’ (sappiamo dell’infatuazione - prezzolata? - di Alò per Guadagnino, del tutto inutile e scipita), a Waititi, a Basic Instinct, alla regia classica riproducono i tic, l’idioletto di una mentalità critica - proprio di una paludosa, dannosa cripto-maniacale coscienza di inveterata retroguardia - che rovista ancora nelle pastoie di un’idea di cinema disperatamente avvinghiata ad un proto-grafismo autoriale con cui vellicare e ‘striare’ il côté, come dire? industriale, tecnocratico, macchinico del processo cinematico: (cattiva coscienza o cattiva ‘infinità’ di Hegel?). Il punto è che attaccare gli stereotipi - anche con irato piglio - impone un’oggettività iconologica, un serrato agone con il ‘Pathosformel’ di cui parlava Warburg. Al contrario Alò qui ingaggia una battaglia ‘persa’: sia dal punto di vista recensorio (dacché non crea risonanza) che dal punto di vista didattico-critico in sé (dal momento che non argomenta e non si relaziona con il lettore-spettatore); sostituisce semplicemente i suoi ‘hobby horses’, le sue aspettative (voyeuristiche, nel senso buono di peeping eye), a quelli di Eggers, dicendo che sono migliori, che avrebbero articolato meglio il plot ecc.. Cosa importa dire che sarebbe stato meglio girare una scena di sesso di venti minuti tra Orlok ed Ellen piuttosto che il cameo ‘accennato’? Non è un rilievo accettabile: si tratta di una negoziazione appunto, di un contratto coreografico con l’estetica della ricezione che non ha nessun approdo, non ci dice nulla, si ribalta in mera degustazione. Il cinema è cambiato - forse in peggio, si potrebbe obiettare, ma tant’è -. Qualcosa che si svincola di lato e in maniera schizoide. Ora: al di là delle frequenze emotive e dell’idioletto personale con cui si alimentano le proprie simpatie-antipatie, esiste un livello ‘formale’ o ‘formalistico’ che oggi domina la scena. Ed è una cifra ‘tecnica’, una ‘deriva’ addirittura, in una certa angolazione. Il cinema di Eggers è freddo, algido, incerto talvolta. Il suo Nosferatu non è affatto un capolavoro - l’occhio di Alò è qui puntuale su molte inarcature -. Tuttavia è un film, un cinema questo, che, al di là dell’eleganza e della cineseria’, disarticola il palinsesto della sceneggiatura e lo affastella di tessere musive. Una cinematografia cameristica - uno dei grandi difetti o pregi di Nosferatu (come di molte sequenze di Eggers in genere) è l’ipertrofia delle lunghezze focali ‘soffocanti’, giocate sul 35mm appiccicato agli attori, che gonfiano di ‘teatralità’, di ‘viseità (direbbe Deleuze) in modo ridondante e pomposo - quasi mai un respiro nel frame, mai un grandangolo che giochi sul ‘dehors’ del paesaggio, sullo spazio vuoto o non-diegetico del fotogramma -) - inviluppata nello ‘scenografismo’, nell’ornamentazione. Difetto? Pregio? Che importa? Oggi pare piuttosto ovvio che i film che vediamo siano ‘perfetti’ dal punto di vista squisitamente tecnico - audiovisivamente intendo -. E per conseguenza discutibili solo come ‘idea’, come ‘concept’. Nel passato non era certo così, per carenza tecnologiche, per budget, per mille sciocchezze. E riguardare certi capolavori: citiamo all’occorrenza proprio il Nosferatu di Herzog per esempio, sembra oggi tanto inoffensivo quanto crudele. Penso all’approssimazione con cui Herzog girava ‘visceralmente’ - come un buon tardo-romantico bavarese (definizione che lui stesso si sigillava al taschino) - certe scene: nel suo Nosferatu ci sono del primi piani notturni di Kinski con un faretto letteralmente sparato in faccia! Come del resto il suo tagliare-con-la-scure intere sezioni di sceneggiatura. Eppure il suo Nosferatu è un capolavoro di ingegno, di invenzione pura, di ludus cinematico persino. Allora qui qual è il punto? Si tratta di sgombrare il campo dall’incistamento di una convenzione secondo la quale il cinema oggi praticamente si fa da sé, con l’avvento di una tecnocrazia che assomiglia di più alla grazia divina calvinista che ad una ‘craftsmanship’ artigianale scrupolosamente congegnata. Signori: il Nosferatu di Eggers non è un film instagrammabile, come si è sentito dire. Non è affatto facile né pensare né ‘costruire’ un film del genere, con tutti i suoi difetti o pregi che dir si voglia. Ancora: mi permetto un rilievo personale - tanto per omaggiare la contraddizione -: non amo Eggers. Ho detestato il finale di The Witch, apprezzato The Lighthouse e aborrito The Northman, solo a tracciare una cronologia che lascia il tempo che trova, per chi mi legge. Appunto! Ma in ogni caso non si è mai trattato di un cinema ‘facile’, giocoforza già, architetturalmente, fattosi-da-sé. Il Nosferatu di Eggers è un (im)perfetto ‘mechanema’, che tra qualche decade rivedremo con lo stesso-opposto occhio con cui riguardiamo Herzog o Murnau o qualche altro ‘giocoliere’ dell’immagine. Trovo che Alò non colga affatto l’aura smerigliata, glauca con la quale si palleggia in Eggers un (supposto) non-patto con gli archetipi, il congelamento del ‘femminile’, il concetto di ‘sacrificio’ muliebre (per quanto detestabile), l’’incostanza’ anti-illuminista dello scientismo, la para-capitalizzazione vampiresca della peste, il mélo calligrafico e isterico di risacca… solo per citare alcune delle contro-argomentazioni che tranquillamente si potrebbero contrappuntare ai medesimi punti citati da Alò. Tutte istanze che Eggers involucra in una mise-en-scène, se vogliamo ‘minuscola’, ma al postutto implosiva, nuclearizzata. Si tratta di carpire l’atmosfera di questo cosiddetto genere ‘Elevated Horror’... è un gioco di specchi - anche politico (è il caso di ritirare fuori la ‘politique des auteurs?) - dove non può prevalere da parte della critica uno sguardo cementato su vecchi arroccamenti. Alò è simpatico e preparato: purtroppo surcodifica a mio parere determinati atteggiamenti, arrivando a sopravvalutarli (come nel caso di Guadagnino), mentre non intravede i dettagli talvolta, non scorge le pantomime e le sciarade di certi schemi-di-comunicazione molto più pericolosi di un cinema manierista come quello di Eggers.
Mi hai mandato a guardare Cortina Exmerd.... oramai se mi dici "salta" io eseguo. Ti saluta Alexej eh, dice che la Federazione ha inventato un nuovo gioco a base di coltelli ;)
I propri gusti sono sacrosanti e non criticabili in quanto tali. Quello che però un ignorante come me si aspetta da un critico è un riconoscimento della qualità oggettiva del film. Molti altri critici lo fanno, Francesco purtroppo no.
Boh una recensione un po’ confusa, anche smemorata visto che non si sta facendo una recensione su Dracula, limitatamente alla parti in cui si parla di contrapposizione, altrimenti dovremmo partire a parlare di plagio sbagliato dal film del ‘22
Io ho apprezzato molto tutta la prima parte, che secondo me anche a livello estetico è la più bella. La seconda parte diventa un po confusionaria e la messa in scena del finale l'ho trovata troppo buttata li..nel complesso cmq il film mi è piaciuto ma con qualche difetto evitabile poteva essere un grandissimo film
Qui si ride e si scherza ma intanto Alò rimane l'unico divulgatore cinematografico italiano che funge da certezza, la certezza che se a lui qualcosa fa cagare, probabilmente parliamo di un capolavoro. In un certo senso lo ringrazio perché mi toglie tutti i dubbi alla vigilia della visione di un film, e così è stato anche per Nosferatu che, sorpresa delle sorprese, è un film della madonna. Grande Francè, continua così per noi!
record invidiabile, ho ancora un tasso del 95% di disaccordo con Alò ma mi sta simpatico
è il suo potere e la sua maledizione (par.)
@@AlessioAntonelli96 uguale
@@AlessioAntonelli96 io sto al 97,2% ...e pure io gli voglio bene
Io pure e lo ascolto volentieri.
al di la del commento sul film, un piccolo appunto sulla figura mitologica del vampiro. Per questo film Eggers ha voluto riprendere in tutto e per tutto la figura vampiresca originale del Folklore Rumeno che è lo strigoi (che viene anche citato ad un certo punto) e dalla quale trasse ispirazione anche Stoker per Dracula ovviamente. Stoker però ne modificò molti aspetti, rendendolo molto più elegante. La tradizione dice che lo strigoi era un non morto, quindi un cadavere ambulante, che si nutriva di sangue e aveva poteri magici o che comunque aveva a che fare con la magia nera o la negromanzia. E' chiaro che Eggers ha voluto rifarsi in tutto e per tutto a questa tradizione, riportando il vampiro alla sua forma originaria esaltandone l'aspetto e la simbologia esoterica. E' una rilettura diversa rispetto al vampiro come lo conosciamo oggi e che abbiamo visto il mille altri film. Cosa che secondo me lo rende più interessante rispetto ad un ennesima riproposizione della figura del vampiro "elegante e maledetto" ormai trita e ritrita.
Esatto! A me è piaciuto questo peculiare vampiro (la scena finale è da brividi per molti motivi, anche di effetti visivi e prostetici 🥶)
condivido ogni parola
@@eredgorgoroth Che poi ad Alò piacciano i Cullen di Twilight la dice tutta: ci manca solo che Anna Riso sia la sua scrittrice preferita sul tema...
Tra l’altro questa declinazione del vampiro è anche più coerente col contesto gipsy che infesta. Poi oh probabilmente a qualcuno stimola il nobile stirato e profumato nella reggia in contrapposizione al popolino semplice e un po’ superstizioso, forse vedendoci una non ben specificata rivendicazione “sociale e politica”
Verissimo.
Vado a vederlo domani sera, sentendo che ad Alò non è piaciuto ed un sacco di persone lo definiscono lento mi aspetto il film del secolo
é un film stupendo
@sd11183 immagino
Mamma mia questo passivo aggressivo
E invece a sto giro ha ragione. Non è brutto ma è sicuramente il più brutto di Eggers e non convince del tutto
@@albertosanna617però lui lo demolisce eccessivamente... tu descrivi un film con una dignità che lui invece non trova
⚠️ puo contenere tracce di trolling da 0:00 a 21:41 ⚠️
COMMENTO MAGNIFICO!!!!
Non serve essere fan di Robert Eggers (io stesso non lo sono) per apprezzare quanto sia straordinario questo film. Basta conoscere anche solo un po' le basi della cinematografia, tra tecniche visive e linguaggio filmico, per rendersi conto della sua eccezionalità. Eppure, leggendo certi commenti, sembra che molti siano talmente abituati a criticare per partito preso, da aver perso ogni logica nelle proprie valutazioni. Per esempio, si elogia il finale delirante di The Substance e poi si punta il dito contro questo Nosferatu.
Vorrei provare a fare chiarezza e difendere il film in modo più strutturato, toccando i punti principali.
Regia:
Eggers, a 41 anni, ha già dimostrato più di tanti altri (sicuramente più di Ari Aster) di portare sullo schermo opere di grande valore, con uno stile narrativo e visivo ben definito, senza mai cadere in scelte insensatamente grottesche o incoerenti. I suoi film possono non piacere per una questione di gusti, ma non si può negare il loro valore tecnico e concettuale.
Nella sua testa ha sempre avuto il sogno nel cassetto di realizzare un suo Nosferatu, una responsabilità enorme dato che parliamo di un film che ha fatto la storia del cinema.
Si prende del tempo e nel mentre sforna altri film. Una volta raggiunta la maturità giusta, decide di dare tutto sé stesso per questo lavoro. Risultato? La regia è ricca di scelte tanto audaci quanto efficaci. Un esempio? L'uso delle panoramiche che inizialmente seguono lo sguardo del protagonista, per poi distaccarsene e andare altrove. Questa tecnica rompe gli standard cinematografici tradizionali e ha un senso magistrale: lo spettatore diventa parte attiva della scena, prendendo quasi in mano la camera per esplorare oltre. Solo un regista con talento riesce a rendere credibile e coinvolgente una scelta simile.
Eggers già solo per questo merita applausi. Evidentemente molti di voi non si sono mai cimentati a provare a girare anche un banalissimo corto, però chi ci è passato sa quanto sia complicato andare oltre i classici canoni visivi e non passare come fesso.
Poi non sto qui a divagare sulle altre scelte registiche: potrei tirar fuori la sequenza dell'arrivo al castello, potrei tirar fuori tutte le panoramiche verticali sfruttate poi in montaggio come passaggio da un contesto all'altro, potrei tirar fuori la delicatezza della scena finale.
Fotografia:
Jarin Blaschke firma un lavoro straordinario. La palette cromatica evolve gradualmente: si parte da una saturazione standard per arrivare a tonalità sempre più desaturate, quasi come se la pellicola stessa si prosciugasse insieme al sangue delle sue vittime. Una scelta coerente e potente, che amplifica l’impatto emotivo della narrazione.
Nosferatu, nella prima parte, è avvolto da ombre, non è mai nitido. Questo crea un senso di inquietudine, costringendo lo spettatore a temerlo senza poterlo osservare davvero. Anche l’uso di colori complementari, il rosso/giallo delle fiamme contrapposto al blu del buio, costruisce un contrasto visivo che amplifica il mistero e l'ansia, generando degli spazi caldi e sicuri immersi in un contesto pieno di disperazione e inquietudine.
Poi potrei parlare della silhouette iniziale sulla tenda, della sequenza della carrozza, della mano sulla città, di nuovo della scena finale ma vado oltre.
Magari per voi tutti questi dettagli risulteranno nulla di ché, però se queste cose vi lasciano indifferenti non so come possiate apprezzare l'arte del cinema.
Costumi e trucco:
Il conte Orlok è inizialmente imponente, ma col passare del tempo si rimpicciolisce, fino a diventare uno scheletro accovacciato. Questo non è solo un dettaglio estetico, ma racconta l’evoluzione del personaggio: da dominante a dominato. Il lavoro sul make-up e sui costumi non solo enfatizzano il disgusto ma esaltano al meglio il tema dell'ossessione, della depressione e soprattutto della solitudine.
Scenografia e montaggio:
Craig Lathrop e Louise Ford lavorano in perfetta sinergia: la scenografia crea ambienti che rispecchiano i personaggi, mentre il montaggio li collega in maniera impeccabile. Anche se qualcuno ha criticato il ritmo della seconda parte, la storia rimane chiara e ben costruita. I jumpscare non sono tanti, sono pochi e sono efficaci, tra l'altro simili tra loro perché si tratta di semplicissimi passaggi da mezzi busti a primissimi piani.
Il lavoro maggiore avviene prima, perché se tu riesci a spaventare con così poco vuol dire che sei riuscito a concentrare tutta l'ansia nel frangente che li anticipa.
Recitazione:
Ho sentito molte critiche a riguardo, specialmente sull'interpretazione di Lily-Rose Depp, per la sua estremizzazione del personaggio.
Innanzitutto bisogna considerare che questo film ha come reference un prodotto del cinema espressionista tedesco, un'avanguardia che pone al centro della sua filosofia l'esasperazione dell'espressività, dalle forme geometriche ai lineamenti del viso.
Ci sta, quindi, che Eggers abbia cercato di mantenere un legame con il passato. Questo Nosferatu, però, ha avuto un ragionevole processo di modernizzazione, sennò saremmo qui a parlare di uno spudorato copia e incolla.
Lily-Rose Depp può non essere piaciuta ma se stiamo parlando di possessione non poteva di certo mettersi a cantare neo melodico napoletano (poi per carità avrebbe fatto il suo effetto). Il fatto che Eggers abbia scelto di inserire così tante scene di crisi convulsive non è affatto sinonimo di eccessiva modernità, semplicemente è un puro richiamo al padre dei film sulle possessioni demoniache, ovvero, L'Esorcista.
Non vedo nemmeno l'eccessivo contrasto con il mood barocco e pettinato in cui è immersa la storia.
Tutto quanto è stato fatto e costruito per risultare quanto più credibile possibile ed è per questo che la parte di Friedrich Harding è determinante nel film, perché svolge il ruolo del personaggio che non scende a compromessi con l'occulto e con le credenze popolari, facendo nascere un dualismo scienza/misticismo molto interessante.
Finisco con la sceneggiatura:
Io, veramente, non concepisco le critiche a riguardo.
Eggers ha avuto non solo il coraggio di prendere e fare suo un racconto secolare reputato intoccabile, ma ha avuto anche una discreta dose di pazzia nel cambiare diverse carte in tavola.
A partire dal fulcro della storia, concentrandosi prevalentemente sul personaggio di Ellen Hutter, arrivando a mutare la stessa figura di Nosferatu, trasformandolo in un soggetto non più esclusivamente etereo ma più umano, fortemente dipendente non solo da un'ossessione e da una maledizione ma, anche, da un codice che è obbligato a rispettare. Non c'è più il singolo tema della possessione, Eggers butta dentro altre tematiche non di poco conto come ossessione e come solitudine. Ellen è la responsabile del risveglio dell'anima malvagia di Nosferatu e lo fa per un bisogno di compagnia. Nosferatu è costretto a soddisfare questo desiderio, non può farne a meno. Ci viene mostrato come il giostraio di turno ma il finale racconta altro, è lui ad essere la marionetta, è lui che decide di accettare la sua terminazione.
Francamente io non concepisco come possiate non ammirare una scelta narrativa del genere, è assurdo.
Credo di aver espresso il mio pensiero.
Rimango davvero spiazzato dalle vostre critiche.
Qui non si tratta di piacere o non piacere (se lo fate evidentemente siete abituati a film del calibro di Natale su Marte), qui si tratta di portare rispetto verso un formidabile film d'autore diretto da un regista che non abbandona per niente al mondo i suoi principi e, che, ancora una volta, ha portato sullo schermo molti elementi che andrebbero davvero studiati e ristudiati.
Commento da 10 e lode, concordo su tutto, criticando solamente una cosa del film, poteva durare una mezz’ora in più nella parte dell’arrivo di Orlok in città ma questa mia critica verrà coperta dalla visione del blu Ray che avrà la versione del film di 3h. A parer mio un capolavoro contemporaneo, chi critica questo film per poi difendere a spada tratta roba come The substance che ho apprezzato veramente poco, sopratutto nel finale che sembra un puttanaio gore tanto per far urlare gli spettatori i quali definiscono l’opera come capolavoro. Per non parlare di gente che elogia The well, una vergogna italiana se posso permettermi (tranne il trucco del mostro finale che merita molto) gli standard degli italiani per il cinema sono penosi. Ci meritiamo i cinepanettoni e non dico altro, in ogni caso il miglior film di EGGERS che dopo il flop di The northman dà alla luce un capolavoro come questo.
Non ho ancora visto il film, ma grazie per questo commento così particolareggiato! Non so se il film mi piacerà o meno, ma questo commento è bellissimo, davvero. E soprattutto grazie per avermi fatto ricordare l'Espressionismo tedesco....soprattutto nel cinema. Visto il Nosferatu di Murnau quando preparavo l'esame di storia e critica del cinema, ormai, un milione di anni fa...leggere il tuo commento, mi ha riportata all'ordine! Un film va visto anche nell'ottica del suo lavoro/studio tecnico e non solo come una semplice sequenza di scene che possono, personalmente, piacerci o meno. Un piacere immenso leggerti! 🫂
90 minuti di applausi
Qualcuno che ne capisce finalmente, da far sfigurare questa recensione.
non posso fare altro che inchinarmi a tale analisi, mi hai fatto apprezzare il film ancora di più di quanto lo abbia già ADORATO. alla fine del film il mio amico mi ha guardato e non sapeva che dire... io uguale. ci sono talmente tante cose che non si può definire con poche parole
chi critica sto film si merita solo twilight
beh, molto lo criticano e molti lo esaltano. Twilight lo meriti tu , che c'azzecca? potresti motivare come Alo' magari, invece di fare questi commenti che non aggiungono nulla
@@lucamuggianu6511direi che le motivazioni addotte sono vieppiù ridicole.
Ricapitolando....
brutti Nosferatu, Bram Stoker's Dracula, Crimes of the future
belli Basic Instict, Twilight.
Ti voglio bene Francè 😂
E super vacanze di Natale
Rido per non piangere
E stando ai giorni nostri, “bruttissimo” killers of the flower moon, BELLO Cortina Express. A posto stiamo! 😂😂😂
Infinity war… già basta questo 😂
@@eddie0001 Ma infatti Alò, apparte il fatto di avere una cultura cinematografica, spesso non capisce un c@z*0 di come "capire" un film o capire cosa ha voluto dire/fare un regista.
In questo caso, per lui era di fondamentale importanza far vedere la sc0p@ta faraonica e colossale tra il vampiro e la sua bella e, poiché non c'è stata, allora il film è una cagata(insieme ad altri motivi a "caso" che menziona nella recensione).
Inoltre non ha speso mezza parola sulla fotografia del film(per Dio!!), che è un qualcosa di allucinante; Eggers è un esteta e lo si vede anche in questo film...moltissime delle inquadrature che si vedono nel film, potrebbero essere tranquillamente dei quadri!
Male male...molto male.
D'accordo su tutto.
Solo un appunto che ti è sfuggito: il respiro asmatico del Conte Orlok è voluto ed è un omaggio di Eggers al mitico Roberto
da Crema. Non è nemmeno un caso il baffo della creatura.
Quando ho visto il "mostro" (???) ho temuto seriamente che partisse una televendita
C'è da vendere le bare per i popcorn, ai primi 100 che chiamano anche la busta per la spesa con il logo di Nosferatu
Simpatici come una cancrena, dai l’anno prossimo sbancate a Made in sud!
Chi insulta, oltre a vergognarsi, dovrebbe capire quanto sia positivo che esista una persona che parla di cinema come Francesco Alò: aldilà dei gusti, aldilà dei pareri e di ciò con cui siamo o non siamo d’accordo, lui non smette mai di ricordarci quanto non si lasci influenzare da tendenze della massa, voglia di accodarsi al pensiero comune per ottenere consensi e soprattutto da nessun tipo di sudditanza verso certi registi considerati “intoccabili”. Non si vuol vendere per qualcosa che non rappresenti se stesso, il suo amore per il cinema è puro e senza secondi fini, e questo andrebbe soltanto apprezzato. Soprattutto considerando il tenore medio delle discussioni sul cinema fatte sul web, tra guerre ideologiche ed ostentazioni di (presunta) conoscenza.
Io non mi permetterei mai di insultare, però é anche vero che Alò usa due pesi e due misure. Critica Eggers e difende l’ultimo di Siani/Pieraccioni, e il 95% del Marvel cinematic universe. A me piace molto, ma mi ritrovo la metà delle volte a chiedermi se trolla o meno..
Che sia positivo che contribuisca al dibattito assolutamente, ma che non si lasci influenzare da tendenze o trasportare da ideologie, oddio avvocato. Io prima del progetto criticoni non lo seguivo, ma adesso che l'ho sentito parlare un pò, tra la sua opinione su Killers of the flower moon e vedendo la sua top 10 del 2024 dove dice che in Challengers Guadagnino perde l'occasione di fare il film su Zendaya e parlando di Vermiglio dice 20 volte "patriarcato di montagna" (😂😂), tra tutte queste cose a me sembra che il suo giudizio sia influenzato MOLTO dalla sua ideologia, ovvero che il cinema dei nuovi anni '20 DEVE presentare donne forti, e se non lo fa sostanzialmente tutto il film è da buttare via
@@nicolocavallo8250 io stesso mi trovo spesso in disaccordo con le sue posizioni, arrivando addirittura a considerarle assurde. Il punto però è che sono le SUE opinioni… nessuno costringe lo spettatore a guardare i suoi video o ad attribuirgli chissà quale credibilità e attendibilità cinematografica, specialmente se ci si accorge che spesso le idee sono divergenti. Detto questo, stiamo parlando di una persona che parla di film senza attribuire “patenti” o giudicare i gusti degli altri, motivo per cui non può che avere la mia stima come persona e soprattutto non merita insulti da parte di persone che, spesso, parlano di cinema con la puzza sotto il naso accodandosi a ciò che fa più figo pensare/dire per potersi professare “cinefili”.
@@milosc__7310 chiaramente in quanto PERSONA si porta dietro alcune convinzioni personali, che spesso possono essere sbagliate o contraddittorie. Quello che volevo esprimere con il mio commento è come Alò, tra tanti, sia uno dei pochi senza pregiudizi cinematografici dati da ciò che sembra corretto pensare o magari, non pensare. Parliamo di una persona che, nonostante alcune idee discutibili, si approccia alla visione senza partire con sovrastrutture mentali create da timore reverenziale verso tal regista, o semplicemente paura di apprezzare genuinamente un film scarno di credenziali autoriali per poi essere schernito. Io apprezzo questa impostazione perché ne percepisco la natura legata semplicemente all’amore viscerale nei confronti del cinema, senza utilizzarlo per darsi arie o passare da grande guru della settima arte, come qualcuno di sua ottima conoscenza. Poi come ho scritto nel commento precedente, ognuno è libero di attribuirgli la credibilità che secondo lui merita, ma insultare una persona con un approccio così poco presuntuoso mi sembra un comportamento insensato.
@@VvaalleeF sono in disaccordo con Alò la metà delle volte, ma nutro una profonda stima per lui, lo seguo da anni, ritengo abbia spesso gusti discutibili ma è innegabile abbia una visione personale del cinema e questo è da ammirare.
Non capisco perché Alò legga dei passaggi del libro Dracula di Stoker, quando il PRIMO film di Nosferatu di Murnau NON ha un suo libro da cui è tratto, bensì è una pellicola ispirata al libro; quindi con delle rivisitazioni proprie a cui Eggers si è ispirato a sua volta, aggiungendo una sua chiave di lettura.
Alò, come al suo solito, oltre ad essere prolisso(facendo citazioni a "caso", che non aggiungono nulla a quella che DOVREBBE essere la recensione di un film), non coglie lo spirito e il tocco che ha voluto dare Eggers al film, alimentandolo di elementi propri e rivisitando(in parte) la pellicola del primo film espressionista tedesco.
P.S. volendo fare una recensione della recensione di Alò, mi sento di dire che citare(o comunque accostare) Basic Instinct alla pellicola di Eggers, per la "mancata" scena di se$$o che(secondo Alò) non é stata valorizzata o dilatata, mi fa porre tante domande su quella che dovrebbe essere la comprensione di un film horror a cui Eggers(secondo Alò la scena di se$$o, in un film HORROR, era di CRUCIALE importanza per valorizzare il rapporto tra il vampiro e la sua "bella"....MAH!), secondo me, ha dato invece un'interpretazione magnifica.
Ultimo ma non ultimo, Alò non cita, o comunque non valorizza, assolutamente tutto il lavoro MASTODONTICO che è stato fatto a livello di fotografia, inquadrature, desaturamento dei colori sul film, colonna sonora, ecc...
Se la recensione di Alò "boccia" il film, non posso non bocciare la superficialità del recensore sui tanti aspetti da lui, a questo punto, non considerati affatto.
Concordo
Leggo delle opinioni di "presunti critici" aberranti
Aló è un vero critico, pochi cazzi. Se la gente non ci arriva…va a seguire Frusciante 😂
@moschettooronzino2849 ah é un VERO critico...?!
Ma dai...chi l'avrebbe mai detto!
quotato a 1 che frusciante inizierà a urlare al capolavoro e dire che la scena finale dopo l'amplesso è un quadro
Giusto così, sono belle le opinioni a confronto
Hai dimenticato il discorso sul fascismo
La storia è semplice
Beh è vero che è un quadro 😊
@@ubit491 sono d’accordo
Dai questa cosa ha del ridicolo ormai, ti riempi la bocca di come il cinema degli ultimi anni è allo scatafascio, e poi tocca sentirti buttare merda su Nosferatu quando la settimana prima parlavi di fortuna express come un capolavoro moderno (stesso discorso per io e te dobbiamo parlare), due pesi e due misure, ma come si fa a prenderti sul serio ? Neanche fossi pagato dalla Medusa
*infatti se ascolti Alò devi aspettarti il contrario*
Citazionismo continuo di altre opere e milioni di riferimenti per poi poter dire che a lui fa schifo qualcosa e secondo lui il regista dovrebbe rappresentare i personaggi come piace a lui . Lol . Classico critico cinematografico di altri tempi
@@framartino1346 ma si infatti, il film è brutto perché non è come challengers, non è come Twilight e la protagonista non è la stessa di Vermiglio. A me poi Alo a piccole dosi piace anche, è piacevole da ascoltare e mi piace ovviamente che abbia sempre una lettura molto personale ma ad un certo punto si esagera, ok il film non è quello che tu volevi facesse ma il film che ha voluto fare Eggers com'è ?
@ sì sono d’accordo .
@@framartino1346 8000 citazioni a caso che non c'entrano un c@z*0 con il film, giusto per far vedere che lui ha "cultura" cinematografica.
Poi, sempre secondo lui, la scena di s€ss0 doveva essere dilatata e alla "Basic Instinct", indi per cui il film è ancora più m€rd@.
Ma lo pagano pure...?
Chiedo per un amico eh....
mi sa che stavolta il frusciante ti sifona francè
Vedremo, ma penso sarà d'accordo con lui
Non saprei, eh. Vi ricordo che in un video di circa 5 anni fa, fatto per la scimmia pensa, disse che era contrario al fare il remake di Nosferatu
@lorenzoboccia6644 ecco
@@Estcenturynon penso proprio
Praticamente come fa sempre
Il film é una bomba ma stranamente per la "critica" italiana Eggers é una chiavica. Sarà perché non é abbastanza Woke? Ho letto cosa su certi giornaletti da vomitare, che le trame dei suoi film ne non si capisce dove vanno a parare o che dopo di The VVitch non ne ha azzeccate una, ha girato The Lighthouse e The Northman. Adesso mi chiedo gli autori di queste scemenze fossero o illetterati o in malafede, penso la seconda. andate a vedere questo film che é magnifico, un super horror che consacra questo regista come uno dei grandi dei nostri tempi.
Siete cosi presi dalle vostre parole che non riuscite più a govedervi un film.
certe volte non capisco se Alò voglia solamente provocare
Considera che deve vedersela con gente del calibro (di mera fama) di Vic, Marra e il Fruscio, di conseguenza deve compensare con opinioni borderline.
Secondo me vuole solo fare la figura di quello col fuori dagli schemi e tagliente
NOSFERATU se lo sogna di aver in sala gente che urla si emoziona e salta sulle poltrone come avenghers infinity gaey
Il peggiore film di eggers fino ad ora probabilmente che non regge il confronto con le pellicole da cui si ispira, ma rimane uno dei migliori visti ultimamente al cinema
Eggers è incapace di fare un film brutto sotto molti punti di vista
Il mio unico problema è che non mi ha messo ansia o paura. C'erano sti jumpscare, tutte le sue convulsioni hanno senso però non mi hanno fatto sentire niente, non ho sentito l'intensità. Grande finale però
Mah io l'ho finito di vedere letteralmente due ore fa, avevo già sentito parlare del problema dei jumpscare, ne ho contati forse 4, fai 4 e mezzo, in quasi due ore e un quarto di film. Personalmente (sottolineo, personalmente) essendo queste le dimensioni, è un non-problema, anche se capisco possa dare fastidio
Francesco finalmente siamo dalla stessa parte, non succedeva dai tempi della recensione a petto nudo di Fury Road :D
Bah... Chissà ogni volta che cazzo va a vedere questo..
È incredibile come in tre minuti hai sparato merda su questo Nosferatu e su Crimes of the future
Ben ritrovato Francesco 🌠
21:11 The VVitch aveva una raffinatezza paurosa. La scena di Caleb era tremenda, quella del caprone non ne parliamo.
Prendi Vanzina che insegna ad Eggers come fare Nosferatu e ci mette dentro come attori Massimo Boldi e un qualsiasi attore Marvel e Alò grida al capolavoro
Scena della carrozza e arrivo al castello stupenda, lato tecnico top forse un po didascalico ma gran bel film. Non capisco però chi lo definisce già un capolavoro o opera monumentale 😂.....è un remake fatto davvero bene.
O esagerano o lo buttano, io sono di mezzo perché non mi ha fatto paura e non ho sentito l'intensità che voleva trasmettere
Questo fa la critica e non sa neanche fare la inquadratura per il proprio video, e soprattutto e evidente che non ha letto mai Dracula.
Non ho guardato il film e infatti non giudicherò nè la recensione nè il film stesso. Io mi chiedo solo una cosa..le persone che criticano nei commenti tanto Eggers e i suoi "fan" , definendoli tossici, hanno mai visto , effettivamente, The Lighthouse e The Northman oppure sono rimasti fermi a the witch? Se questi film sono stati visionati..sono stati effettivamente capiti? Queste stesse persone che parlano di "fan boy", si rendono conto che questo fenomeno è gia presente da anni , anche in maniera piu forte, come con Nolan? Per il resto..io non sono uno sfegatato fan di Eggers ma, sicuramente, lo apprezzo molto e sopratutto, faccio fatica a trovare altri registi che abbiano un bagaglio di film ,cosi di alto livello e qualità, negli ultimi anni
Ma se per fan si intende che lo si ama a priori no, se invece si intende un forte apprezzamento per il suo stile si, cazzo se sono fan di Eggers e me ne vanto 😂
@@GrandeCapo_Estiqaatsi il problema è proprio questo.. ognuno di noi ha un regista preferito , nel mio caso probabilmente Burton, ma questo non significa difenderlo a spada tratta . Io tante volte ho fatto presente dei limiti di Eggers, questo però non significa cominciare a buttare merda sui suoi film e sulle sue produzioni solo perché ci sono i fanboy o solo perche non le si capisce a pieno. Credo che la gente debba stare meno sui social e un po' più sui libri.
Oltretutto mi fa molto ridere di come soltanto noi in Italia facciamo così tanto i polemici quando poi, in quanto a cinema e cultura in generale, siamo il fanalino di coda in Europa, dove film del genere vengono Venerati..
@@antoniosantandrea7036 guarda è quello che ho scritto io altrove, ovvero che determinati registi, dotati di un talento fuori misura, vanno tutelati e , soprattutto, spinti. Eggers ha floppato al botteghino con The Northman, se floppa anche qui rischia di fare la fine di Blomkamp: passare in pochi anni da District 9 a Gran Turismo.
Pure io amo Burton, ma è innegabile che nella sua filmografia ci sono un paio di passi falsi , ma un genio, perché Burton è un genio, va criticato riconoscendogli anche nelle opere meno riuscite (il Pianeta delle scimmie e Alice in wonderland) degli spunti artistici e stilistici oggettivi.
@@GrandeCapo_Estiqaatsipenso che questo Nosferatu non avrà problemi al botteghino, si appresta ormai al raggiungimento dei 65 milioni senza contare il mercato internazionale. Ha sicuramente i suoi limiti ma , bisogna ricordare, che stiamo parlando di un regista di 40 anni. Trovatevi negli ultimi 20 anni 10 registi che, a parità di età, hanno fatto nettamente meglio . Faccio fatica a trovarli..
Per quanto riguarda burton , su 20 film ne ha sbagliati 4/5 ma il suo genio resta e si è visto nella sua ultima pellicola . Potremmo parlarne per giorni
Fatti un regalo vallo a vedere al cinema perché è pazzesco
Spazzatura come killers of the flower moon nulla possono contro avengers infinity game
Aspetto i fan di Eggers nei commenti a dire che questo film non si può criticare perché sennò non capisci niente di cinema. Costoro fanno più male che bene alla discussione critica intorno a questo regista. Avendo amato The Witch, avrei lavorato più sui silenzi che suoi dialoghi. Troppa riverenza nei confronti dell'opera di Murnau per osare veramente, motivo per cui l'aspetto di questo Conte Orlok è in verità una delle cose che mi sono piaciute di più. Penalizzato però appunto dai dialoghi. Da non guardare doppiato.
Certi cinefili riescono ad essere veramente tossici, comunque concordo in pieno. Avrei voluto che il film godesse di una personalità propria.
Se non dici che Eggers è il nuovo Kubrick e che ha fatto 4 capolavori di film, ti vengono a prendere a casa
Io sono "fan" di Eggers, ma concordo con la tua analisi. Il doppiaggio italiano di Orlok a me ha ricordato molto il giardiniere Willy dei Simpson. 😂
Mi sono addormentato i primi 20 minuti
@@luomodagliocchidifalco9421 vabbè penso si possa dire che ha fatto 1 capolavoro che è the witch e 3 film ottimi . A me nosferatu è piaciuto ,ma capisco che ad alcuni può non piacere. Quando tocchi film che hanno fatto la storia del cinema può capitare
Grande Aló con l’immancabile cronometro ❤
Visto ieri al cinema, avevo alte aspettative e le ha mantenute. L'immersione gotica con oggetti di scena e vestiti è ben riuscita. Gli attori hanno performato molto bene. Il Nosferatu a me è piaciuto molto, ho trovato la scena iniziale di Thomas che incontra il conte per la prima volta molto clustrofobica e terrificante. L'utilizzo delle luci è ottime, mi ha colpito particolarmente il buio. Lily depp mi ha impressionato come performance, molto brava ad esternare diverse emozioni. Alcuni dialoghi mi hanno fatto molto ridere. Io lo ritengo un ottimo film, da vedere possibilmente al cinema.
È un film con qualche difetto, ma ci si passa sopra. La durata ad esempio è eccessiva, ma lo è anche il talento di tutto il cast. Tutti in parte. Mi è piaciuta anche Lily Rose che per la prima volta ho visto recitare sul grande schermo. Il 2025 è cominciato bene!
Ci sarà la versione da tre ore, questa al cinema non mi ha convinto speriamo quella
Ce ne fosse una di recensione che mi trova d’accordo. Fidatevi, proprio perché criticamente da Alo, trattasi di un prodotto di altissima qualità.
Crimes of the future, Killers of the flower moon, Nosferatu.
Cronenberg, Scorsese ed Eggers.
Signor Alò, molte volte non mi sono trovato d'accordo con lei, altre volte invece sì. Ho visto il primo, sentito la sua recensione e mi sono fatto delle domande sul mio giudizio, per poi comunque alla fine amare il film di Cronenberg. Ho visto Scorsese, sentito la sua recensione e per la prima volta mi sono abbastanza irritato. L'ho rivisto e la mia irritazione per la sua recensione è aumentata. Sono stato talmente colpito da Nosferatu da aver approfittato delle mie rare ferie per vederlo tre volte in tre giorni. Ho appena sentito la sua recensione e come nel baseball al terzo strike (su tre film di un certo calibro, mica pizza e fichi) per me è fuori. Grazie per i suoi consigli, grazie per il dibattito. Ma (opinione mia) alle volte troppa, troppa superficialità e supponenza di fronte a un certo cinema così imponente.
Ho visto questo film ieri sera e mi è piaciuto.
È interessante il fatto che il vampiro non venga caratterizzato come il playboy dagli occhialini tondi fashion.
A me fa morire che un sacco di gente in giro per l'internet lo abbia trovato comunque attraente
@in effetti attraente non mi sembra
Perfetto se non è piaciuto ad alò si va a vedere subito
D'accordo con la recensione, ma Crimes of the Future orrido? Mi è saltato un battito
Stesso che dice infinity war e endgame sono filmoni eh, e call me by your name capolavori
@sebastianwiton2907 appunto ahaha. Poi guardando tutta la recensione secondo me è stato un po' troppo cattivo. Non è un capolavoro, ma nemmeno un film di merda. Un po' accanito secondo me
niente mi stimola ad andare al cinema quanto una recensione negativa di Alò❤ il disgusto per il vampiro nerd mi ha esaltato
D'accordo su tutto Alò! Davvero strano notare che in molti non si accorgano di queste determinate scelte di Eggers che, in parte distinguono l'opera dai precedenti, ma più che altro sviliscono la pellicola facendogli perdere ampiamente il confronto con tutti i film sul conte (persino il sublime Dracula di Coppola) Un abbraccio.
A parte la grandiosità estetica il film per me è un horror senza horror
Me lo guarderò una seconda volta sto film, ma grazie alla tua analisi mi sono schiarito un po' le idee. Avevo del fastIdio ma non capivo da dove arrivava di preciso!
Ventuno minuti di video senza praticamente nulla da dire.
Più che un editore servirebbe un montatore.
"Edgard rilascia il Frusciante".
Sinceramente, avrei pagato il prezzo di dieci biglietti per vedere Frusciante come Nosferatu.
Alò, l’unica persona con cui più sono in disaccordo, più gli voglio bene❤
E gli voglio bene veramente
Quanto sei provocatore 😂 ti si ama!
Mitico Alò, da quando paghi il ridotto anziani non te ne perdi uno di film, eh?
Uscito fresco dalla sala.
Oltre il freddo delle piane fiorentine, un film frigidino.
SPOILER
A parer mio La Depp inguardabile, alcuni personaggi solo abbozzati (il Reinfeild del caso e la moglie Anna ),
Scena del castello molto bella, si respira malvagità pura, (per dire l'iconica frase del libro "io non bevo mai vino" non c'è), intrecci poco sciolti, musiche senza infamia e senza lode ma sufficiente tra orchestra e Hybrid Orchestra, montato un po' alla meglio (Director's Cut in arrivo?); leitmotiv della mano mi è piaciuto,
Ottima interpretazione di Roberto da Crema.
Un piccolo tonfo di Eggers.
Piccolo tonfo di eggers…
C’è un po’ di commento in questa presunzione
Ottimo film. Grazie per questo sconsiglio che, nel tuo caso, prendo sempre come un consiglio.
Sì, è un vampiro che fa a gara con Darth Vader riguardo a respirazione. Comunque per definire Verhoeven regista serissimo ci vuole fantasia. E per non apprezzare l'interpretazione di Gary Oldman del conte Dracula (un conte Dracula che sembra più Lord Palpatine, effettivamente) ci vuole una certa mancanza di sensibilità (scherzo ovviamente, ma a me il film di Coppola è piaciuto, l'ho trovato molto divertente, anche se fa sentire i suoi anni).
Hai fatto una recensione impeccabile.
Ah, vabbè.... Però Cortina Express è un grande film e l'ultimo di Siani un buon film... 😂 d'Alo' numero uno!
a sto' giro ha ragione Alò
Lo dico con un pizzico di rammarico: ha ragione Alò. Mentirei se dicessi che è un film mediocre, ben lungi dall'esserlo, ma è certamente il film più “debole” di Eggers, una o due spanne sotto The VVitch e The Lighthouse, che a mio avviso lo sovrastano in ogni comparto. L'elemento orrorifico che lì era viscerale e disturbante, qui è diluito in una prosa didascalica che talvolta fa persino ricorso a jumpscare piuttosto banali, che certamente non rendono giustizia al talento indiscusso del regista. Tra l'altro anche sotto il profilo strettamente tecnico, alterna cose eccelse ad altre discutibili, su tutte la prostetica del mostro, che vanifica la scelta di Skarsgård. A tal proposito, il doppiaggio in italiano del suddetto è qualcosa di aberrante, che mi ha tirato di prepotenza fuori dal film ogni qual volta il cattivone faceva capolino. Devo assolutamente recuperare la versione originale, perché mi rifiuto di credere che una scelta così sopra le righe sia coerente con la performance originale. Peccato, insomma. Ciò non toglie che film del genere siano grasso che cola nel desolante scenario attuale, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più.
Quello di Eggers non è solo il remake del cult degli anni '20, che rappresenta esso stesso la storia del Cinema, ma anche del Nosferatu di Herzog, interpretato da quel vero mostro di bravura che era Klaus Kinski e dalla sensuale e virginea Isabelle Adjani. Inoltre io farei anche un confronto col bellissimo Dracula di Bram Stoker, per la regia di Francis Ford Coppola, che per quanto riguarda atmosfere, luci, effetti speciali, location, scenografie, costumi, sceneggiatura ed interpretazioni non ha proprio niente di meno rispetto a questa ennesima versione del mito di Dracula/Orlock. A causa di questi confronti (adoro le 3 pellicole citate) sono uscita dal cinema abbastanza delusa: in questo film, a mio parere, non c'è nulla che possa diventare iconico, non mi è rimasta impressa alcuna scena, alcun dialogo, alcuna musica. Di certo è un film che mostra i già conosciuti e riconosciuti virtuosismi stilistici tipici di Eggers, che se però sono privi di cuore e di animo, restano solo vuoti involucri di nulla. Anche i sottotesti filosofico (lotta tra ragione, scientismo e irrazionalismo romantico-mistico misterico) e femminista (quello della voracità sessuale femminile è un tema già egregiamente trattato in Poor things) mi sono parsi triti e ritriti. Infine, sempre a mio modesto parere, è stata veramente sbagliata la scelta dei due interpreti: un attore troppo giovane per interpretare il mostro, completamente irriconoscibile (voce a parte) perché trasformato dal trucco prostetico (bisognerebbe dunque vedere necessariamente il film in versione originale per apprezzarlo) ed una interprete femminile del tutto sciatta e per nulla virginale e sensuale, allo stesso tempo, come la Adjani. Comunque lo rivedrò per farlo sedimentare meglio
ma infatti tutti parlano del primo nosferatu, a me invece ha ricordato tantissimo (dovrei rivederlo ma credo ci siano inquadrature e sequenze paro paro) quello di Herzog
Sono d'accordo sul Dracula di Coppola. Fanne una tua versione, caro Francis Ford, ma chiamalo "Francis Ford Coppola's Dracula"
Alò cambia mestiere
Stavo aspettando la tua recensione.
Ero indeciso di vederlo e alla fine ci sono andato in sala e mi sono chiesto ma che film ho visto 🤯 mi ha deluso non mi è piaciuto bello anche il Vampiro mi aspettavo di meglio 😂😂 ero curioso di sentire la tua recensione 🥂 all'inizio stavo guardando un'altro film e all'inizio vedevo un qualcosa del canto di Natale di Charles Dickens quello secondo me poteva riuscire con i fantasmi dei Natali passati
Per citare Alò quando parlava di Moretti: Nosferatu è un Eggers spaventato, che dopo il flop di The Northman ha voluto andare un pò sul sicuro.
ho trovato la mia anima gemella: qualcuno che non ha amato questo film. Mi sono sentita un po’ incompresa uscita dalla sala😂
per me questo film è un puzzle delle stesse 5/6 scene riciclate in continuazione per due ore. Poteva durare molto meno. Orlok mi ha subito ricordato, oltre che Eggman visivamente, un mostro di piccoli brividi. Inoltre erano proprio necessarie le 10/15 scene di convulsioni e ribaltamenti di occhi, urla e piagnistei? No. Il mio motto: Multum non multa. Secondo me, nel voler creare un film opulento, si è perso completamente in un ginepraio di idee confuse. Meno, ci voleva di menoo!
Si ma come hai detto il nosferatu nerd è quello di murnau e herzog nessuno dei due fa un vampiro che entra in società quindi perché ce l hai solo con ergers?
Anne Rice ha contribuito alla distruzione della figura del vampiro
Anche quando sono d'accordo su tutta la linea mi devi ferire tirando in ballo *il capolavoro* Crimes of the future.
Poi vabbè, non ha i denti...
2 ore e 10 per me troppo poco per un film che poteva durarne anche 3 senza problemi. Alcune parti trattate troppo poco (come la scena della nave e il suo arrivo), altre invece troppo ridondanti nella loro intenzione narrativa (non nella durata), tipo tutti i vari sogni dei protagonisti, dopo un po’ non hanno più l’effetto desiderato secondo me. Coult non l’ho trovato così tanto fenomenale (occasione persa secondo me per far interpretare utter a Pattinson), lily rose depp ci stava, Dafoe un fenomeno come sempre, mentre nosferatu troppo caricaturale e poco vampiresco (preferivo quello del 1922 a livello estetico). Per quanto riguarda il comparto tecnico, visivo e sonoro…una goduria. Inquadrature, movimenti di macchina, colonna sonora, atmosfera gotica e dark, da 10 e lode.
Riguardo la trama e la trasposizione di essa in chiave moderna, secondo me Eggers ha osato poco rifacendosi troppo ai due predecessori (Murnau e Herzog), senza troppo metterci del suo, per questo non va oltre il 7. Nel complesso il suo film più debole ma comunque da 8,5 (e questo è tutto dire).
Sto recuperando i precedenti e la metafora del nerd la trovo calzantissima, andrò sicuramente nei prossimi giorni a vedere questo, mi hai abbassato leggermente le aspettative l ma non vedo l ora di scoprire se sarò d'accordo o no.
è un film che a me a parte qualche saltello non ha fatto paura, ma sono rimasto ammagliato dalla fotografia e varie scelte della sceneggiatura, personalmente a me è piaciuto. la scena del carro pura poesia
adoro leggere gli infanti frignanti sotto questo video Mitico Francè
Ma in realtà i commenti sono per lo più positivi anche a chi il film è piaciuto, però se vuoi iniziare a te a piangere un po’, ti vengo a portare i fazzolli vecio
@ ti sei sentito chiamato in causa si? 😂
@@moschettooronzino2849 😘
@@feldmaresciallodudati sei sentito chiamato in causa 😂
@@moschettooronzino2849 hai risposto due volte allo stesso commento boomer, Facebook è l’icona blu
Non sono d'accordo ma ti apprezzo lo stesso.
Minchia Alò punti in comune zero, e non te piace il Dracula di Coppola, e non te piace Nosferatu '24, ma che demo da fa mannaggia li pescetti
Cortina Express lo ha amato
@artfrog8523 Ora ci siamo
Francesco hai assolutamente ragione. La gente non capisce un cazzo
Recensione Perfetta❤!
tornerò a guardare il video dopo sabato ma intanto lascio like sulla fiducia
Non sono quasi mai d'accordo con te, ma le tue analisi sono sempre interessanti e inedite. Poi Nosferatu "il nerd" mi ha fatto ridere 😂
Dobbiamo smettere di comparare così tanto i film tra di loro, un poco è doveroso e istintivo poiché il "bello" esiste in relazione alla comparazione tra soggetti diversi, ma andiamoci piano. Godiamoci i film per quello che sono altrimenti se continuiamo così faremo diventare l'arte una competizione, uno sport.
Lo stesso vale per i libri, ha sempre usato nel cinema deviare dai libri e per come la vedo io ciò è anche un bene poiché propone alternative interpretative e speculative. Poi mi scusi Alò, ma che critica è polemizzare, seppur scherzando, sul respiro roco oppure riprendendo il testo originale per dimostrare presunte incoerenze, o ancora ridicolizzando alcuni dettagli ponendoli con un accento umoristico e denigratorio? Poi mi sa che non lo ha capito ma "la scopata del secolo" è simboleggiata dal sangue succhiato non da un ordinario rapporto sessuale, quel bene il conte non lo può provare, non può amare (viene anche detto).
Saluti
Vi domando: c' era bisogno di pagliacciate tipo jump-scare e giochi di contrasti infantili da horror adolescenziale?
Niente polemica, ma secondo me un conto è parlare di film che utilizzano esclusivamente quei giochini perché non sanno su cos'altro concentrarsi e un altro è un film che si può permettere di inserirne un paio perché ha una visione. A MIO PARRERE.
Appena visto al cinema. Boh ad una certa mi stavo addormentando. Bella la fotografia e bravi gli attori. Uno dei migliori film usciti di recente. 6.5/10
Grazie Francesco, leggo ovunque strepiti di capolavoro mentre anche io sono rimasto delusissimo. Ottimo inizio, poi si perde, parte centrale piuttosto noiosa, conclusione anticlimatica e un po' troppo Hollywood ending. Il Nosferatu un po darth Vader un po Palpatine e coi baffoni per me bocciatissimo. Anche la regia abbastanza piatta, soprattutto per gli standard di Eggers che secondo me ha voluto fare un prodotto troppo commerciale. Bravina la Deep, il resto nella media. Peccato, avevo aspettative altissime ma per me il Nosferatu di Herzog è dieci volte meglio.
ORRIDO CRIMES OF THE FUTURE 😂 muoio
A livello estetico tanta roba, tutto il resto è un vagare a vuoto con mille sottotrame e personaggi che si alternano casualmente sullo schermo. Un film quasi senza anima. Speravo meglio 😅
chiuso a "Se Eggers avesse fatto Challengers..."
A me sembra Massimo Lopez
Top già solo perchè ti sei visto what we do ❤
Mi aspetto un death match infinito il 7 gennaio a Modena tra Alò e Frusciante
Insomma anche questa volta non sono d' accordo con Alò. Però questo mi fa ben sperare per la recensione di Frusciante.
Penso sia impossibile che non piaccia a Frusciante
filmino (incomparabile con quelli del 1922 e del 1979, e con il suo the witch), e la cosa che mi sconcerta è che qualcuno lo sta pure osannando
Te sei un grande
Per favore non si paragoni Twilight a Anne Rice che la povera donna ha già sofferto tanto. Per il resto ho sentito solo una gigantesca supercazzola 😂 Daje Aló attendo Frusciante.
C'è un Dracula con Christopher Lee con i baffi. Manco in questo è innovativo questo film!
Nel libro Dracula ha i baffi
Purtroppo tutto il discorso qui intessuto diviene estremamente ‘divisivo’ e frastornante. Molta parte della recensione solleva questioni del tutto condivisibili, a partire dalle dissonanze rispetto al ‘mito’ del vampiro e alla sua filologia (che Eggers invece calpesta o distorce), fino alle lacune drammaturgiche, all’assenza di afrore’ politico, agli scricchiolamenti registici e attoriali, persino alle scelte puramente stilistiche. E ciò che dice Alò, in questa congiuntura, è eticamente e deontologicamente parte del lavorìo della Critica (quella con la ‘C’ maiuscola appunto). Chapeau! Ma il punto non è qui. L’asse della vexata quaestio è altrove. E risiede in una miopia di fondo - per non dissertare del prospettivismo che olezza di reazionario che potrebbe evaporare da certi spunti infilati, come in una negoziazione burocratica, in questa recensione -. Il punto è che questo metodo ‘associativo’ (?), diacronico (?), parallelistico - con il retrogusto della ‘letterarietà’, che tiene insieme tutta l’analisi è doppiamente affetto da una malattia, da una tabe che puzza di ‘istituzionalizzazione’ del mestiere della critica (con la ‘c’ minuscola qui). Dunque: i riferimenti a ‘Challengers’ (sappiamo dell’infatuazione - prezzolata? - di Alò per Guadagnino, del tutto inutile e scipita), a Waititi, a Basic Instinct, alla regia classica riproducono i tic, l’idioletto di una mentalità critica - proprio di una paludosa, dannosa cripto-maniacale coscienza di inveterata retroguardia - che rovista ancora nelle pastoie di un’idea di cinema disperatamente avvinghiata ad un proto-grafismo autoriale con cui vellicare e ‘striare’ il côté, come dire? industriale, tecnocratico, macchinico del processo cinematico: (cattiva coscienza o cattiva ‘infinità’ di Hegel?).
Il punto è che attaccare gli stereotipi - anche con irato piglio - impone un’oggettività iconologica, un serrato agone con il ‘Pathosformel’ di cui parlava Warburg. Al contrario Alò qui ingaggia una battaglia ‘persa’: sia dal punto di vista recensorio (dacché non crea risonanza) che dal punto di vista didattico-critico in sé (dal momento che non argomenta e non si relaziona con il lettore-spettatore); sostituisce semplicemente i suoi ‘hobby horses’, le sue aspettative (voyeuristiche, nel senso buono di peeping eye), a quelli di Eggers, dicendo che sono migliori, che avrebbero articolato meglio il plot ecc.. Cosa importa dire che sarebbe stato meglio girare una scena di sesso di venti minuti tra Orlok ed Ellen piuttosto che il cameo ‘accennato’? Non è un rilievo accettabile: si tratta di una negoziazione appunto, di un contratto coreografico con l’estetica della ricezione che non ha nessun approdo, non ci dice nulla, si ribalta in mera degustazione.
Il cinema è cambiato - forse in peggio, si potrebbe obiettare, ma tant’è -. Qualcosa che si svincola di lato e in maniera schizoide. Ora: al di là delle frequenze emotive e dell’idioletto personale con cui si alimentano le proprie simpatie-antipatie, esiste un livello ‘formale’ o ‘formalistico’ che oggi domina la scena. Ed è una cifra ‘tecnica’, una ‘deriva’ addirittura, in una certa angolazione.
Il cinema di Eggers è freddo, algido, incerto talvolta. Il suo Nosferatu non è affatto un capolavoro - l’occhio di Alò è qui puntuale su molte inarcature -. Tuttavia è un film, un cinema questo, che, al di là dell’eleganza e della cineseria’, disarticola il palinsesto della sceneggiatura e lo affastella di tessere musive. Una cinematografia cameristica - uno dei grandi difetti o pregi di Nosferatu (come di molte sequenze di Eggers in genere) è l’ipertrofia delle lunghezze focali ‘soffocanti’, giocate sul 35mm appiccicato agli attori, che gonfiano di ‘teatralità’, di ‘viseità (direbbe Deleuze) in modo ridondante e pomposo - quasi mai un respiro nel frame, mai un grandangolo che giochi sul ‘dehors’ del paesaggio, sullo spazio vuoto o non-diegetico del fotogramma -) - inviluppata nello ‘scenografismo’, nell’ornamentazione. Difetto? Pregio? Che importa? Oggi pare piuttosto ovvio che i film che vediamo siano ‘perfetti’ dal punto di vista squisitamente tecnico - audiovisivamente intendo -. E per conseguenza discutibili solo come ‘idea’, come ‘concept’. Nel passato non era certo così, per carenza tecnologiche, per budget, per mille sciocchezze. E riguardare certi capolavori: citiamo all’occorrenza proprio il Nosferatu di Herzog per esempio, sembra oggi tanto inoffensivo quanto crudele. Penso all’approssimazione con cui Herzog girava ‘visceralmente’ - come un buon tardo-romantico bavarese (definizione che lui stesso si sigillava al taschino) - certe scene: nel suo Nosferatu ci sono del primi piani notturni di Kinski con un faretto letteralmente sparato in faccia! Come del resto il suo tagliare-con-la-scure intere sezioni di sceneggiatura. Eppure il suo Nosferatu è un capolavoro di ingegno, di invenzione pura, di ludus cinematico persino. Allora qui qual è il punto? Si tratta di sgombrare il campo dall’incistamento di una convenzione secondo la quale il cinema oggi praticamente si fa da sé, con l’avvento di una tecnocrazia che assomiglia di più alla grazia divina calvinista che ad una ‘craftsmanship’ artigianale scrupolosamente congegnata. Signori: il Nosferatu di Eggers non è un film instagrammabile, come si è sentito dire. Non è affatto facile né pensare né ‘costruire’ un film del genere, con tutti i suoi difetti o pregi che dir si voglia. Ancora: mi permetto un rilievo personale - tanto per omaggiare la contraddizione -: non amo Eggers. Ho detestato il finale di The Witch, apprezzato The Lighthouse e aborrito The Northman, solo a tracciare una cronologia che lascia il tempo che trova, per chi mi legge. Appunto! Ma in ogni caso non si è mai trattato di un cinema ‘facile’, giocoforza già, architetturalmente, fattosi-da-sé. Il Nosferatu di Eggers è un (im)perfetto ‘mechanema’, che tra qualche decade rivedremo con lo stesso-opposto occhio con cui riguardiamo Herzog o Murnau o qualche altro ‘giocoliere’ dell’immagine. Trovo che Alò non colga affatto l’aura smerigliata, glauca con la quale si palleggia in Eggers un (supposto) non-patto con gli archetipi, il congelamento del ‘femminile’, il concetto di ‘sacrificio’ muliebre (per quanto detestabile), l’’incostanza’ anti-illuminista dello scientismo, la para-capitalizzazione vampiresca della peste, il mélo calligrafico e isterico di risacca… solo per citare alcune delle contro-argomentazioni che tranquillamente si potrebbero contrappuntare ai medesimi punti citati da Alò. Tutte istanze che Eggers involucra in una mise-en-scène, se vogliamo ‘minuscola’, ma al postutto implosiva, nuclearizzata.
Si tratta di carpire l’atmosfera di questo cosiddetto genere ‘Elevated Horror’... è un gioco di specchi - anche politico (è il caso di ritirare fuori la ‘politique des auteurs?) - dove non può prevalere da parte della critica uno sguardo cementato su vecchi arroccamenti. Alò è simpatico e preparato: purtroppo surcodifica a mio parere determinati atteggiamenti, arrivando a sopravvalutarli (come nel caso di Guadagnino), mentre non intravede i dettagli talvolta, non scorge le pantomime e le sciarade di certi schemi-di-comunicazione molto più pericolosi di un cinema manierista come quello di Eggers.
Ma parli così anche nella vita di tutti i giorni? Non devi avere molti amici, si fa molta fatica a comprenderti.
Mi hai mandato a guardare Cortina Exmerd.... oramai se mi dici "salta" io eseguo. Ti saluta Alexej eh, dice che la Federazione ha inventato un nuovo gioco a base di coltelli ;)
Il signore degli anelli non lo recensisci? 😢
Ad Aló non è piaciuto = sarà un capolavoro per me
Capolavoro
Storia del CINEMA
Bravo, condivido
Nekromantik > Nosferatu di Eggers
I propri gusti sono sacrosanti e non criticabili in quanto tali. Quello che però un ignorante come me si aspetta da un critico è un riconoscimento della qualità oggettiva del film. Molti altri critici lo fanno, Francesco purtroppo no.
Mi piace quando Alò dice che Nosferatu gli ricorda Michele Apicella che vomita la bava verde.
Boh una recensione un po’ confusa, anche smemorata visto che non si sta facendo una recensione su Dracula, limitatamente alla parti in cui si parla di contrapposizione, altrimenti dovremmo partire a parlare di plagio sbagliato dal film del ‘22
Io ho apprezzato molto tutta la prima parte, che secondo me anche a livello estetico è la più bella. La seconda parte diventa un po confusionaria e la messa in scena del finale l'ho trovata troppo buttata li..nel complesso cmq il film mi è piaciuto ma con qualche difetto evitabile poteva essere un grandissimo film