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Io ho lavorato per la YKK in Italia. Ho studiato giapponese, parlo l'inglese (inutile) e dovevo insegnare italiano ai nuovi arrivati. La ditta è tuttora mista, nel senso che hanno assunto anche personale italiano. Posso assicurarvi che gli italiani, con la nostra classica iniziativa, producevano i 4 ore quello che i giapponesi producevano in 8 ore. Faccio un esempio: C'è un problema con un computer; l'italiano controlla le connessioni, fa autonomamente duemila click ed, al peggio stacca e riattacca la spina di corrente. Con un po' di fortuna e di pazienza, il Computer riparte. Un giapponese, nella stessa situazione, vorrebbe fare altrettanto, ma non può. deve chiamare il supervisore che non capisce niente e chiamerà un capo-supervisore, che non ci capisce niente e non vuole prendersi la responsabilità Dopo un eternità, viene contattato il tecnico che stacca la spina e riavvia il computer. Nel frattempo si è interrotta la linea di lavoro per 3 ore!!! Sfido io che alle 11 di sera sono ancora là.
Sì noi siamo migliori. L'economia volta. E l'italiano veramente capace sceglie l'italia. Non va all'estero a guadagnare il doppio facendo lavori anche peggiori :) siamo migliori. Ripetiamocelo
Un mio amico ha lavorato nel settore finanziario con colleghi giapponesi e mi raccontava le stesse cose e anche peggio, ma pure con i clienti quando gli spiegava una cosa "guarda, questa cosa non va fatta così e così per questo e quel motivo, capito?" Loro "sì sì" e poi tornavano a fare esettamente la stessa cosa con gli stessi errori.
@@TheSexSayan L'organizzazione giapponese sul lavoro è scarsa, e l'iniziativa all'italiana del "mo' risolvo la cosa a martellate" funziona. Ha detto proprio questo. Siamo convinti che la nostra produttività sia buona. Ed i risultati si vedono infatti. Lavoriamo più di tutti e produciamo meno di tutti. Quella può essere stata una realtà lavorativa singolare. Ma noi, statisticamente, facciamo ridere
Io ho lavorato per anni con americani e tedeschi e se è pur vero che sono più rigidi sono infinitamente meglio organizzati professionali e seri, ci sarà un motivo perché la Apple è americana , la Mercedes tedesca e invece la Fiat italiana. Se poi è una gara a chi è più praticone allora vabbè…
Bel video! Premetto che avendo fatto l'università in Giappone ed essendo poi entrato nel mondo del lavoro subito dopo, ho passato tutte quante le fasi desscritte nel video. Detto questo, ci sono diverse imprecisioni che penso possa fare piacere a qualcuno vedere corrette: preparate il caffè che il commento sarà lungo. Premessa: il video non lo specifica bene, ma si sta parlando di assunzioni in aziende di importanza nazionale/internazionale. Parliamo di posti con più di 1000 dipendenti, che ogni anno hanno centinaia di entry sheet da controllare. Le aziende medio piccole in realtà non fanno esami, e solitamente si fanno uno o due colloqui in totale. --- 新卒採用(neo laureati) 1) Università: anche se negli ultimi anni la situazione sta iniziando a cambiare, sì, il nome dell'università conta ancora tantissimo; non solo per quanto riguarda il Job Hunting ma anche per l'immagine che la gente si fa di te. Io stesso mi sono laureato ad un'università abbastanza prestigiosa tant'è che il solo sentirne il nome mi vale automaticamente l'appellativo di: persona intelligente. Uno dei capoccia di Yahoo, un giorno tenne una lezione da noi, ci disse chiaramente che spesso i CV venivano cestinati in base al nome dell'università. 2) Buona università = fiducia? Decisamente no. Qui nessuno si fida di nessuno, men che meno di uno appena arrivato. La fiducia al lavoro ce la si guadagna piegandosi a 90. Al massimo con una buona università si guadagna rispetto e invidia. 3) 使用期間(shiyou kikan)No, questo è il periodo di prova, lo stesso che si ha in Italia. Credo che in questo caso si stia parlando di 研修 (kenshuu) ovvero un periodo di "apprendistato", passatemi il termine, nel quale ai nuovi assunti imparano: il lavoro, la cultura aziendale, le buone maniere e così via. Alla fine del Kenshu di solito viene deciso il dipartimento nel quale si dovrà lavorare, ma questo dipende molto dal tipo di azienda nella quale si è entrati. 4) 知能検査 (chinou kensa) No, questo è il test del QI che non c'entra niente; o meglio, alcune aziende ti spacciano il test del qi come un test di scrematura, ma questo è un altro discorso. Quello che si intende qui è la 総合適性検査, o meglio SPI (Synthetic Personality Inventory). Le SPI sono divise in categorie, ognuna di diverso tipo che vengono scelte in base al tipo di lavoro che si dovrà fare. Io ad esempio mi sono dovuto sorbire un test del QI, spacciato per un esame di logica, e la クレペリン検査 (test di Kraepelin) che non auguro a nessuno. Ps: le capacità logico-matematiche vengono controllate quando si ha a che fare con lavori da ingegnere. In media si testano altri tipi di capacità, come lingua e osservazione. --- 中途採用(tutti gli altri) 1) Trovare lavoro dall'Italia: è decisamente fattibile; dipende però di quale settore si sta parlando. In Giappone, oggi, nel 2022 vi è uno sbilanciamento tra domanda e offerta di ingegnari, principalmente nel settore IT, ma in realtà un po' ovunque. Ne viene fuori che tante ditte sono disposte, soprattutto dopo la pandemia, a fare test e colloqui completamente online anche all'estero. Ovviamente se si cerca un lavoro non specialistico, diciamo da ufficio, nessuno verrà a cercarvi all'estero. Di Giapponesi laureati in discipline umanistiche ce ne sono anche fin troppi. 2) Esami: la realtà è che, a differenza dei neolaureati che, come uno sciame, si tuffano in massa a cercare lavoro nello stesso periodo, quelli che cambiano lavoro sono pochi e decisamente più rari, in quanto in Giappone si tende a scegliere una ditta per tutta la vita lavorativa, un po' come i diamanti. Di conseguenza, spesso si affrontano solo i colloqui ed è sconcertante quanto lo stress di cambiare lavoro sia 0 rispetto a quello di cercarlo per la prima volta. Concludo dicendo che la graduale caduta del 年功時列 (nenkou jiretsu) per lasciare spazio ad un sistema più basato sulle capacità degli impiegati, sia attribuibile più alla piaga dei フリーター (freeter) che non allo scoppio della bolla in sé. I giovani che oggigiorno non accettano più di essere trattati come pezze da piede, preferiscono lavorare con un contratto di lavoro più elastico, come quello del バイト baito; che dà la possibilità di scegliere il proprio orario di lavoro. Questo ha diminuito drasticamente il numero di impiegati a tempo indeterminato e costretto, di conseguenza, le aziende ad ammodernarsi.
Ogni volta mi stupisco soprattutto di quanto in Giappone il nome della facoltà sia considerato importante. Qui, e il mio capo conferma (lavoro in una piccola software house), a nessuno frega di quello che hai studiato, ma di quello che nel pratico sai fare. Ho fatto anni di università e nove mesi di stage alla BTicino. Indovinate su cosa mi facevano domande? :D
@@LordRemiem Tento la fortuna con le domande che più mi hanno fatto quando è toccato a me 😂 1) Ha un minuto, si presenti 2) 日本語上手 3) Qual è l’attività nella quale si è impegnato di più durante il periodo scolastico? 4) Ha mai fatto fatica in vita sua? 4.5) 日本語上手 5) Mi parli della sua tesi di laurea 6) Mi dice i suoi pro e contro? 7) Se l’assumiamo cosa porterebbe in più nella nostra ditta? 8) Durante l’università frequentava club/circoli? 9) Ma lei è sicuro di essere in grado di programmare?
@@cazudon436 Scusami la domanda personale, quindi alla fine sei stato assunto in un’azienda di programmazione anche se con laurea in materie umanistiche? Come hai colcato il gap? Hanno fatto un corso di formazione approfondito o semplicemente buttandoti sull’impiego hai imparato? (All’italiana, per così dire)
E qui si capisce ancora di piu' come si arriva alle "morti per lavoro", si assume chi è piu' bravo ad imparare il piu' possibile a memoria cose e chi ha i genitori che possono permettersi di pagare il piu' possibile l'università e non chi puo' essere piu' competente, portato o chi ha una inteligenza pratica, e si tramuta tutto nel continuo calo di produttività nonostante i turni infiniti, ha funzionato nel boom degli anni 80 ma se non si aggiornano il declino continuerà, il fatto poi che la società giapponese sia quasi completamente chiusa ad ogni attività concorrenziale estera non da alcuna spinta per provare a migliorare
Io penso che il Giappone sia uno dei paesi con la competitività più tossica ed anche la più rigida: -Devi avere una famiglia ricca per andare nelle scuole più prestigiose, poi non so come funzioni un Università all interno (nel senso: fanno pratica? Applicano quello che studiano o espandono le cose già studiate?) -Il fato dell graduatoria e dell’essere il primo in lista già ti ammazza più questo fatto di correre per trovare lavoro poi… -Le aziende ma anche la società è maschilista ed anche gerarchica (gerarchia di anzianità soprattutto): errare umano, se il vostro capo sbaglia perché ha letto male un istruzione e voi dite che ha torto iniziate a pregare, in più la disparità sociale tra uomini e donne è troppa -da un lato è utile vedere che l’impiegato neolaureato ha un alto potenziale ma non vuol dire che sia bravo perché manca di esperienza (potrebbe essere impacciato, avere problemi di salute ed altro)
In Cina lavorano e muoiono molto di più per lavoro rispetto al Giappone!!!! Addirittura ci sono dei quartieri nelle città dove i lavoratori vivono dove lavorano pazzesco!!!!!!😓😢
Video interessantissimo come al solito,mi hai messo a conoscenza di un mondo che pensavo fosse inimmagianabile anche per i giapponesi e invece non si smentiscono mai
Ottimo video…che mi ha dato una serie di motivi in più per vivere il Giappone solo come turista. Gli si vuol bene comunque, ma con un certo occhio critico. Maaa il terzo video della serie? Sono già incuriosita
Una cosa molto importante e che mi ha scioccato è che molte aziende richiedono il cv scritto a mano per controllare la calligrafia. Per cui curriculum personalizzato e scritto a mano per ogni azienda e se si fa un errore bisogna rifarlo. Il matrimonio con un cittadino giapponese non da automaticamente il visto matrimoniale, il partner giapponese deve dimostrare di avere abbastanza fondi per supportare il partner straniero. Sono una di quelle con il visto lavorativo senza laurea, ma con gli anni di esperienza nel mio campo ( chef di pasticceria)
Giusto quello che dici sul fatto che il matrimonio non dia automaticamente il visto. Anzi la domanda di visto e` una rottura di palle immensa per il coniuge che si deve mettere a scrivere tutta la storia della relazione e altre `cavolate'. Tuttavia, nel caso in cui tu stia gia` lavorando in Giappone e vuoi cambiare da 'working' a 'spouse' ci sta anche l`opzione di coprire le spese per conto tuo. I fondi del partner sono molto piu` importanti se chi fa domanda non ha un introito o soldi per sopravvivere al momento della domanda. Almeno questo e` quello che mi hanno detto all`ufficio immigrazione.
@@paolomartizzi164 si il fatto di lavorare già qui bilancia dal punto di vista finanziario, ma una buona fetta delle coppie con uno dei due partner straniero si sono conosciute fuori dal Giappone, durate visto vacanza lavoro in altri paesi oppure online oppure durante un periodo di studio al estero. Per cui la prova di reddito per il visto, in alcuni casi è stata supportata dai genitori del cittadino giapponese (un po’ come da garante per l’affitto della casa…cosa che trovo abbastanza esilarante)
@@suohfgh803 la cosa che reputo abbastanza assurda è che lo straniero che si trova nel caso che hai descritto tu può lavorare massimo 28 ore al mese se non sbaglio 🙁
@@paolomartizzi164 con il visto studentesco è così, ma questo non si applica solo al Giappone è una cosa abbastanza normale in alcuni paesi è 20 ore la settimana
Io una cosa però non me la spiego. Perché i giapponesi sono così fissati con il voler lavorare nelle grandi aziende. Non è che in Italia non ci sia questo tipo di ideologia, voglio dire ai nostri genitori brillerebbero gli occhi a vederci entrare in qualche grande azienda, ma in Giappone sembra essere maggiore questa convinzione. Sembra quasi che l'unica via possibile per uno studente che esce dall'università sia cercare lavoro come impiegato. È davvero così appetibile l'idea di passare 10 ore al giorno a distruggersi occhi e schiena davanti ad un computer lavorando per dei capi a cui non frega nulla se non di spremere il più possibile dalla tua anima? Magari mi sfugge qualcosa ma io proprio non lo troverei appagante.
@@batta9327 yooo quale onore ricevere una risposta dal leggendario batta. Comunque si questo lo avevo intuito, quello che non mi spiego è come la propensione dell'individuo rispetto alla visione generale della società possa essere considerata così poco.
Interessantissimo, ma ho una domanda: Qui mi pare si parli di grosse aziende specializzate. Ma per quanto riguarda i lavori più "umili"? Dal cameriere al semplice operaio (essenziale ovviamente). Io ad esempio insegno arti marziali, i miei gradi sportivi hanno più valore legale in oriente che in Italia (dove per lavorare ufficialmente tocca convertirli tramite enti di promozione sportiva), quindi mi chiedevo come funzionasse quel mondo in Giappone. Una palestra funziona allo stesso modo di un'azienda o hanno parametri diversi per assumere? Questa cosa mi incuriosisce una cifra.
In linea generale, tanti posti richiedono un livello N3/N2 (equivalenti ai nostri B1/B2) in giapponese. Ad esempio, senza N3 è difficile che ti prendano anche solo per fare il commesso al minimarket, laurea o meno.
@@aronhelios1734 Grazie, beh questo mi sembra giusto. Più che la laurea è importante che uno straniero sul territorio parli bene la lingua e sia utile a livello lavorativo. Giusto cosi
@@kombatankali-brianza9348 sì, il problema è che il JLPT N2 (che in teoria è una via di mezzo tra un B2 e C1 se va proprio bene bene) spesso è insufficiente perché soffre del classico problema: "tanta teoria, poca pratica". I JLPT sono ostici e tanto incentrati sui kanji e sulla memorizzazione, alché quando completi un N2 (che in teoria è giapponese fluente), in realtà parli come N4/N3. Poi dipende da scuola a scuola, ma questo è in generale il mio riscontro nella comunità expat in Giappone. Tanti avevano l'N2 ma praticavano poco (anche per altri motivi che trascendono la realtà lavorativa, come la difficoltà di socializzazione in aree che non siano metropolitane).
Concordo. Con i miei brevetti sportivi internazionali in Oriente lavoro, in Italia, persone con molta meno esperienza puntano a farti spendere tempo in inutili certificazioni nazionali. Poi la beffa. Ti vengono richieste le istruzioni per ottenere certificazioni internazionali proprio come quelli con cui ti presenti. Il freestyle è nato proprio per evitare queste inutili ma costose procedure
Vivo in Giappone da un po' e lavoro qui. E diciamo vorrei apportare delle precisazioni. La laurea nell'universita' ultra prestigiosa serve , ma solo se cerchi di andare in aziende ultra top tipo Nintendo. Altrimenti per aziende piu' normali, vieni assunto con una normalissima laurea di qualunque universita'. Poi i sei colloqui lavorative, non ne ho mai sentito parlare. In genere per lavori in ambito IT ti fanno fare un test di coding on line, un colloquio tecnico con un capo progetto e finisce li. ti fanno la proposta. Gli orari infiniti sono un altra cavolata. Primo perche' molte aziende qui offrono fasce orarie di lavoro multiple. Esci alle 8:00 la sera, ma perche' la mattina arrivi alle 11:00. Poi se arrivi alle 9:00 e vai via alle 21:00 perche' non hai una vita, quello e' un problema tuo, nessuno ti costringe. Io ho lavorato 10 anni a Roma, e anche li vedevo gente che stava in ufficio fino alle 21:00 a guardarsi TH-cam, per non stare a casa con la moglie e i figli che gli rompevano le balle. 😂🤣
Ciao Fabrizio, grazie per queste precisazioni. Vivo in Giappone pure io e lavoro qui come te e ho collaborato con Bob per la creazione del video. Concordo con te che per le aziende "normali", le medio piccole, non serve essere laureati in una università importante, ma basta la laurea( certo, l'importante è non essersi laureati in una università di rank F). Per la storia dei 6 colloqui, questo è basata sulla "mia esperienza" quando feci l'application per un'azienda di trading che ne faceva 6. Credo che si possa dire che in generale i colloqui sono 3, ma possono essere sia 2 o 4. 5 o 6 o di più solo in rari casi, ma ci sono. Per l'ambito IT del test coding credo che lo facciano se il candidato ha già esperienze lavorative, ma da neo laureato credo che la selezione sia colloqui ed esame scritto G.A.P. in genere (anche io valutai alcune aziende IT e per i neolaureati non era previsto test di coding) Inoltre per gli orari infiniti, secondo me più che una cavolata è un'esagerazione...nel senso che in Italia la realtà lavorativa secondo me non si discosta molto da quella giapponese. Tuttavia, nelle aziende, soprattutto quelle nipponiche(intendo quelle non straniere in giappone)gli orari sono parecchio standardizzati dalle 9 alle 18 con ora di pausa, e dopo 3 4 mesi di ambientazione lo straordinario è la norma. Comunque, grazie per l'approfondimento
Bel video, uno dei pochi che tratta l'argomento con la lente d' ingrandimento in maniera così approfondita, ricollegandoci ai tempi più recenti potresti parlarci anche del quiet quitting e se sta avendo ripercussioni nella società giapponese?
Qua si parla solo di settore TERZIARIO. A me interessa sapere invece come funziona il settore SECONDARIO e manifatturiero, come si svolge la vita di un operaio generico/specializzato o di un artigiano/lavoratore autonomo. Che scuole devono seguire queste persone ? Quanto sono rispettati i lavoratori generici in quella società ?
Mia zia ha lavorato in Giappone a 35 anni senza laurea per 5 anni, italiana, senza saper parlare una parola di giapponese. Ricordo che mi disse che era dura ma si pentì di essere tornata in Italia.
Bob.....ma che stress....!!!....il Giappone è un Paese che mi ha sempre attratto,però sono davvero distanti da noi a livello mentale e culturale...sempre molto formali,rigidi....competitivi....chissà se le infermiere come me sono un pochino più dolci,professionalità a parte,oppure tipo Rottermaier(tu sei giovane....vedi Haidi)??🤭
@Paulie bomster io ho lavorato con dei giapponesi nel campo dell'elettronica in Francia e devo dirti che, malgrado io non fossi laureato e loro si, tutta questa loro conoscenza io non l'ho mai constatata, anzi mi meravigliavo di come fossero così poco preparati. Nulla da dire invece sull'attaccamento al lavoro e sulla serietà, ma sulla flessibilità di passare da un lavoro ad un altro o nel non fermarsi per giorni al primo ostacolo... beh, lì non li vediamo proprio. Io preferisco un collega lavoratore sveglio italiano che un secchione giapponese.... poi sono, almeno quelli da me incontrati, totalmente asociali, poco aperti, non solari... ci siamo capiti. Perdona il mio intervento, però ho lavorato con lavoratori di quasi tutte le nazionalità della terra e per me gli italiani hanno una marcia in più e mi dispiace quando invece vengono derisi da altre nazioni.
Comunque cose simili ci sono anche in Italia, basti vedere le fiere del lavoro cui partecipano molte aziende e vi si puó fare un primo screening. Test di ammissione o prove techiche ne ho fatte a bizzeffe. Per quanto concerne i colloqui, é prassi anche da noi farne 2/5 a seconda del ruolo; io ne ho fatti 5 per l'ultimo impiego. Certo che se vuoi lavorare da Calzedonia come impiegata negozio, non é lo stesso iter. Giusto per dire che non é un universo parallelo.
Non capisco tutta questa negatività nei commenti o meno. È vero che per entrare nei migliori posti è molto competitivo, richiede molti sacrifici, ma poi sono ricompensati. Qui è difficilissimo trovare un lavoro, è quasi impossibile trovare un posto fisso, il lavoro di azienda è ancora "lontano" e oltretutto ti danno due soldi. E comunque anche qui ti sfruttano ore e ore non retribuite. Diciamo che ogni mondo è paese, sicuramente ci sono aspetti negativi e aspetti positivi ma come in ogni parte del mondo, non esiste un isola perfetta dove lavori 3 ore e ti danno i miliardi, per lo meno ti danno la possibilità di sopravvivere, poi ovviamente ognuno decide ciò che può sacrificare per se stesso
Brava, a sentire tutti i commenti, in Italia il lavoro è un mondo da "paradiso"...quando sento com'è in Giappone, mi viene da ridere, sono 31 anni che lavoro in Italia (anche in grosse aziende) ed ho visto situazioni molto peggiori...
insomma, in nord europa il lavoro per persone specializzate non ha quasi aspetti negativi. son d'accordo con te che anche in italia se la passano veramente male, ma chi si vuole trasferire in giappone, di solito, lo fa perché è rapito dalla cultura del posto e non dalle condizioni lavorative, il problema nemmeno si pone.
Gran bel video e pieno di informazioni corrette e utili. Da ricercatore in Giappone, vorrei aggiungere alcune informazioni su come trovare lavoro come ricercatore. La soluzione migliore (se non si e` mai stati studenti in Giappone) e` quella di fare domanda per una fellowship internazionale tipo JSPS o MEXT. Almeno nel campo della ricerca ho sentito pochissimi casi di persone che fanno domanda dall`estero, senza passare per le fellowship, e vengono presi in universita` o istituti di ricerca. Una volta assunto dall`istituzione, il visto e` il working per professioni accademiche. Nel caso uno volesse spostarsi da universita` a azienda, o si fa domanda per un`altra categoria di visto lavorativo, oppure il matrimoniale (se sei sposato). In termini di reclutamento, lo stile e` molto simile a quello americano/europeo con documents screening e colloquio.
@Paulie bomster Ce l`hai con me o l`autore del video? Nel primo caso non ho mai detto che prendere il visto lavorativo/matrimoniale sia una passeggiata. Anzi, il ricercatore che vuole spostarsi dall`universita` all`industria ha esattamente lo stesso problema che hai descritto tu (sponsor, etc.) per le altre mansioni. Anche se devi cambiare ateneo, hai comunque bisogno di uno sponsor da parte dell`universita` in cui ti dovrai muovere. Quindi non mi sembra una situazione `privilegiata'. Questa e` solo un`aggiunta al tuo commento con cui concordo al 100% 👍
@Paulie bomster Hai ragione, non e` facile. Inoltre, il fatto che le compagnie debbano fare tremila documenti per giustificare perche` hanno preso uno straniero invece che un Giapponese rende tutto molto complicato. No abito ad Akita ma potrei trasferirmi a Tokyo per i prossimi mesi dato che il mio contratto e` finito. Come tanti altri, ho dovuto stressare mia moglie con le pratiche di visto matrimoniale per non essere rispedito indietro 😅
@Paulie bomster ogni pratica burocratica che intraprendi da straniero,pur vivendo qui,pagando le tasse e avendo un lavoro, ti e' vietata senza un garante. (coniuge,ditta o conoscente Giapponese) In pratica,i NON cittadini giapponesi non contano un cazzo e non hanno diritti. Qui cosa intendi nello specifico?
@Paulie bomster Comunque un consiglio...stai molto attento negli insulti, è reato di ingiuria(art. 233 cod. penale giapponese) inoltre se fatto a mezzo internet rischi pure l'aggravante di reato
Ma mi chiedevo.. Vale così anche se si va a fare la idol o la modella? Cioè anche per quello devi cmq avere una laurea? Prendo l'esempio di Yuriko Tiger.. O diciamo che per lei è stato un caso fortuito? Grazie in anticipo a chiunque vorrà rispondermi :) Amo i tuoi video e amo il modo in cui racconti le cose ❤
Grande come sempre Bob,una domanda: -ma adesso che anche nel paese del sol Levante si é aperto un occhio sulla serenità sociale e personale del salary man(visti i problemi demografici e la visione più occidentale di alcune questioni) come ciene affrontato tutto questo,in rapporto alla ricerca e offerta di lavoro?
Ciao, grazie per il tuo lavoro. Guardando le semifinali dei mondiali di tiro con l'arco in cui ci siamo scontrati con il Giappone, e poi i tuoi video, mi sono chiesta: dato tutto ciò che hai detto, come funziona la carriera sportiva?
Io per due aziende italiane ho fatto 4 colloqui… anche le nostre di aziende hanno perso il senso con la realtà. Ah si giusto, per poi ovviamente essere sottopagati.
Video sicuramente molto interessante e ben curato (come tutti quelli che ho visto finora), tuttavia... ho l'impressione che descriva solo una parte del mercato del lavoro Giapponese. Mi spiego meglio... Sono convinto che tutto quello che viene riportato nel video (engagement degli "alti potenziali", fasi della selezione, onboarding e quanto altro) rispetti la realtà di quel contesto. Tuttavia mi pare evidente che tutto ciò valga solo per i ruoli da white collar nelle medie o grandi aziende. Dubito fortemente che per fare l'operaio o lavorare al mercato ortofrutticolo o come addetto in un supermercato (insomma tantissimi ruoli assolutamente utili nella società ma non al top della cultura professionale e della gratificazione economica) si richieda la stessa trafila! Dico (scrivo) questo, perchè se ci concentriamo solo su delle nicchie di comportamento stereotipate, finiamo per non avere una visione reale della cultura di un paese. Ma magari sbaglio ed anche per fare il bidello ci vuole il PhD...
Hai ragione,per lavorare nelle fabbriche o per fare lavori di fatica ovviamente non bisogna fare tutta quella trafila di esami per avere il lavoro,ma in genere richiedono solo il diploma. In Giappone, possedere il solo diploma è quasi un’onta,vieni considerato un’idiota. Nel Giappone moderno il mondo del lavoro in ufficio rappresenta la maggioranza e tutti i laureati(quasi tutti i giovani giapponesi vanno in università) fanno lavori d’ufficio(diciamo un buon 95%)
Ciao, chiedo cortesemente dov'è la terza parte di questo argomento? Nei video successivi non trovo nulla attraverso il titolo che mi riconduca all'argomento. Grazie 😊
"La domanda al perchè avete scelto quell'azienda." Frank Gramuglia: Guarda, sono povero come la m***a e non morire di fame era una delle mie prerogative.
Mi piace il Giappone, sia perche ci vive mia figlia da 10 anni , sia perché è un paese affascinante. Ho vissuto come mamma la ricerca del suo lavoro , l ' unica cosa che ha funzionato è la sua determinazione . I suoi lavori li ha trovati da sola e non l agenzia . Ha fatto una bella gavetta e comunque non è finita nonostante la sua esperienza.
Bob, ma se ci si trasferisce in Giappone dopo aver già lavorato in aziende europee (laureato e tutto) ma senza aver studiato in Giappone bisogna comunque fare esami scritti o si passa direttamente ai colloqui?
Caro BOB ti seguo sempre con piacere e amo inoltrarmi dentro il mondo che tu delinei dentro ai tuoi video ; da questo imparo sempre molte cose ( tra le quali l'amore verso TWENTY CENTURY BOYS). E grazie ancora per la tua passione ne , ma...... odio profondamente quando tu fai dissing verso il BOB del passato , smettila perfavore . Grazie e buon lavoro.
Parliamo del Licenziamento. Ho sentito che in Giappone non licenziano ma "spingono" i dipendenti a dare le dimissioni, così l'azienda rimane immacolata e tu fai la figura del pigro. Questo è tipico delle infami Black Company o avviene in generale? Inoltre se sei stato licenziato o hai dato le dimissioni, diventa difficile trovare un nuovo impiego?
Quello è un comportamento da Black Company, che spinge sull’acceleratore puntando un muro e aspetta che il dipendente salti giù dall’auto in corsa. Sul discorso del licenziamento nasce una questione di “ricatto morale”, mi spiego. Solitamente le aziende, se il licenziamento del dipendente avviene in maniera “pacifica” e la compagnia è sana, rilasciano una sorta di lettera che attesta la validità del soggetto. Se una compagnia vuole spingerti a restare per tenerti ancorato e sfruttarti, trova mille scuse per non farti avere questa specie di “lettera di raccomandazione”, rendendoti di fatto inappetibile agli occhi di nuove compagnie, che vedono nell’assenza della raccomandazione una mancanza del dipendente, e non della titolarità. Come dicevo tutto si basa sulla fiducia, e se ti presenti senza lettera fanno prima a non fidarsi e passare oltre!
Si sincero volevi mettere un po di caga a chi vuol partire e ;). non sono contrario meglio sapere quali muri abbiamo di fronte ,per capire come evitarli e non schiantarcisi dentro con tutta la faccia.
stavo cercando il video dove parlavi della pratica di portare i colleghi ad ubriacarsi tutti insieme ma non lo trovo, mi metteresti il link o il titolo?
Sono talmente competitivi, che la produzione della serie anime"Baldios" fu interrotta durante la diffusione (una prova x testare il livello di gradimento). Tale l' importanza data al successo, che non stanno neanche a completare gli episodi x vedere se il gioco vale la candela.
Scus ma sinceramente ho visto centinaia di offerte di lavoro dal Giappone dove veniva richiesta o laurea o esperienza corrispondente nel settore (almeno 10 anni). Dove hai visto che serve per forza una laurea?
La maggior parte dei giapponesi fa lavoro d’ufficio e tutte queste aziende (grandi e medio piccole) reclutano nel 99% dei casi,se non si ha esperienza lavorativa,neolaureati. Ovviamente lavori per cui non è richiesta la laurea ci sono,ma difficilmente troverai lavori che ti permettano di vivere. Per quanto riguarda i 10 anni di esperienza,non sono poi così tanti e per lo più sono lavori tecnici o manuali
Ciao, ci tengo a dire che non sono d’accordo sul fatto che sia quasi impossibile essere assunti a distanza dall’Italia prima di partire. Io sto per partire, e sono stato assunto dalla filiale giapponese di un gruppo aziendale italiano. Penso sia una buona “scorciatoia” per atterrare in Giappone già col contratto di lavoro firmato. Bel video comunque!
In quei 3 mesi non per forza si deve lasciare il paese per cercare/trovare lavoro. Se il periodo del visto(在留期間)è sufficiente, in quei 3 mesi si può, come detto sopra, cercare lavoro(purchè sia un lavoro della stessa tipologia per cui è stato rilasciato il visto) Nel caso il periodo del visto rimasto non sia sufficiente, è possibile richiede il 特定活動, dalla durata di 3 mesi mi pare, che ti permette di poter rimanere in giappone oltre il tempo limite del precedente visto, per poter cercar lavoro. Ergo non per forza si deve lasciare il paese
@Paulie bomster Senti...1)Mi chiamo Antonio e abito in Giappone da 7 anni. Alcune volte do una mano a BOB nella realizzazione dei video, per questo mi conosce 2) Non conosco nessun Simone che abita in Giappone e se fossi io Simone, non avrei nemmeno commentato, ma querelato per direttissima 3) Ti chiedo di non "sporcare" questo spazio di dialogo in uno dei canali in cui è possibile scambiarsi opinioni senza venire insultati. Grazie
Madonna questo Simone deve averti segregato in una cantina per giorni per farti avere sta paranoia, figlio mio io ne discuterei con qualcuno 😅 Antonio è un amico e lo conosco da anni, il tizio di cui parli tu non so manco chi sia, non capisco questa convinzione da dove ti esca.
Questa leggerezza che mi mancava , :=). E se parliamo di pensione e ANCHE PEGGIO , perche be raggiunti i 60 anni ,l azzienda puo tranquillamente licenziarti ,perche ? per far posto ai giovani e non e bene ,perche la pensione arriva trai 60 ,65 anni . e le strade a sto giro sono 3 .quindi se arrivi a 60 anni prima dei 65 ce solo una cosa da fare ,o prima che vai in pensione accetti di lavorare per la ditta in cui sei ma ,a stipendio ridotto giusto cio che serve per tirare avanti fin che non ti sbloccano la pensione ,e ti va di culo se e cosi . oppure prima dello scadere del tempo di cerchi un altro impiego prima di essere buttato via come un clinex usato ,rimasto nei calzoni dopo 3 giri di lavaggio . oppure diventi la mascot della ditta ,gia perche ce chi invece preferisce continuare a lavorare per tutta la vita ,e non sto scherzando ce un tipo che e andato in pensione a 100 anni . oppure uno che ha smesso di lavorare perche e morto ,e non sono casi isolati .
La laurea serve in alcuni ambiti, come la ricerca scientifica e in alcuni mestieri particolari come la medicina, ecc. Dopo quello che serve per il lavoro più in generale è l'esperienza.
Torneranno rispettivamente a fine ottobre e fine novembre completamente rinnovate! Sono progetti su cui sto investendo molto perché siano fatti come si deve 🐋
Si ma qui si parla di lavori di alto livello..nel settore normale trovare lavoro e` semplice. Io appena arrivato non avendo niente sono entrato in un ristorante e ho chiesto lavoro, il giorno dopo lavoravo come chef...adesso lavoro nella piu` grande azienda di salumi e salcicce del giappone come l`ho trovato? Sono entrato e ho chiesto lavoro, dopo due settimane ho iniziato..NB. ho la terza media presa in Italia. Ci tengo a precisare un passaggio che in molti saltano perche` lo ritengono infattibile...Non solo in Giappone ma in tutto il mondo, se stai cercando un lavoro che ti piace veramente salta tutti i passagi burocratici, test, ecc ecc..recati nel luogo presentati e di che ami quel posto e sei pronto ad iniziare fin da subito. Nella mia vita ho sempre fatto cosi` e ho avuto lavori incredibili.
No grazie sto bene in Italia... In Giappone posso andarci al massimo come turista, è un bellissimo paese ma a livello scolastico/lavorativo è massacrante. Non fa per me.
Il Green Mountain College in Vermont offre un corso di laurea in attività avventurose solo i geni americani potevano partoritre una cavolata del genere !!!
Esattamente. Io sto seguendo la seconda “Via”, quella del matrimonio. Si aprono molte più possibilità. L’amore, almeno anche in Giappone, è molto più forte del business e del denaro, per fortuna... 😭 Speriamo bene comunque. Vedremo.
Opzione buona se sei gia` in Giappone e hai lavoro/soldi con cui puoi sostenerti. Altrimenti, se applichi da fuori, il partner e/o la famiglia deve dimostrare che ti puo` sostenere 😵💫
Volevo usufruire di Vulcanus per andare in giappone per studiare la lingua e lavorare per 6 mesi nel mio settore per fare esperienza, adesso ho paura... Tocca trovarmi una ragazza giapponese... ps OT: che ne pensi della wave del salaryman H-cup?
Quindi per chi è giovane e vuole imparare un mestiere li in giappone facendo l'apprendista è una cosa impossibile? (Ovviamente parlo per chi non è laureato)
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Io ho lavorato per la YKK in Italia. Ho studiato giapponese, parlo l'inglese (inutile) e dovevo insegnare italiano ai nuovi arrivati. La ditta è tuttora mista, nel senso che hanno assunto anche personale italiano. Posso assicurarvi che gli italiani, con la nostra classica iniziativa, producevano i 4 ore quello che i giapponesi producevano in 8 ore. Faccio un esempio: C'è un problema con un computer; l'italiano controlla le connessioni, fa autonomamente duemila click ed, al peggio stacca e riattacca la spina di corrente. Con un po' di fortuna e di pazienza, il Computer riparte. Un giapponese, nella stessa situazione, vorrebbe fare altrettanto, ma non può. deve chiamare il supervisore che non capisce niente e chiamerà un capo-supervisore, che non ci capisce niente e non vuole prendersi la responsabilità Dopo un eternità, viene contattato il tecnico che stacca la spina e riavvia il computer. Nel frattempo si è interrotta la linea di lavoro per 3 ore!!! Sfido io che alle 11 di sera sono ancora là.
Sì noi siamo migliori. L'economia volta. E l'italiano veramente capace sceglie l'italia. Non va all'estero a guadagnare il doppio facendo lavori anche peggiori :)
siamo migliori. Ripetiamocelo
Un mio amico ha lavorato nel settore finanziario con colleghi giapponesi e mi raccontava le stesse cose e anche peggio, ma pure con i clienti quando gli spiegava una cosa "guarda, questa cosa non va fatta così e così per questo e quel motivo, capito?" Loro "sì sì" e poi tornavano a fare esettamente la stessa cosa con gli stessi errori.
@@GAExperienceguarda che non stava dicendo questo.
@@TheSexSayan L'organizzazione giapponese sul lavoro è scarsa, e l'iniziativa all'italiana del "mo' risolvo la cosa a martellate" funziona.
Ha detto proprio questo.
Siamo convinti che la nostra produttività sia buona. Ed i risultati si vedono infatti.
Lavoriamo più di tutti e produciamo meno di tutti. Quella può essere stata una realtà lavorativa singolare. Ma noi, statisticamente, facciamo ridere
Io ho lavorato per anni con americani e tedeschi e se è pur vero che sono più rigidi sono infinitamente meglio organizzati professionali e seri, ci sarà un motivo perché la Apple è americana , la Mercedes tedesca e invece la Fiat italiana. Se poi è una gara a chi è più praticone allora vabbè…
Bel video!
Premetto che avendo fatto l'università in Giappone ed essendo poi entrato nel mondo del lavoro subito dopo, ho passato tutte quante le fasi desscritte nel video.
Detto questo, ci sono diverse imprecisioni che penso possa fare piacere a qualcuno vedere corrette: preparate il caffè che il commento sarà lungo.
Premessa: il video non lo specifica bene, ma si sta parlando di assunzioni in aziende di importanza nazionale/internazionale. Parliamo di posti con più di 1000 dipendenti, che ogni anno hanno centinaia di entry sheet da controllare. Le aziende medio piccole in realtà non fanno esami, e solitamente si fanno uno o due colloqui in totale.
--- 新卒採用(neo laureati)
1) Università: anche se negli ultimi anni la situazione sta iniziando a cambiare, sì, il nome dell'università conta ancora tantissimo; non solo per quanto riguarda il Job Hunting ma anche per l'immagine che la gente si fa di te. Io stesso mi sono laureato ad un'università abbastanza prestigiosa tant'è che il solo sentirne il nome mi vale automaticamente l'appellativo di: persona intelligente.
Uno dei capoccia di Yahoo, un giorno tenne una lezione da noi, ci disse chiaramente che spesso i CV venivano cestinati in base al nome dell'università.
2) Buona università = fiducia? Decisamente no. Qui nessuno si fida di nessuno, men che meno di uno appena arrivato. La fiducia al lavoro ce la si guadagna piegandosi a 90. Al massimo con una buona università si guadagna rispetto e invidia.
3) 使用期間(shiyou kikan)No, questo è il periodo di prova, lo stesso che si ha in Italia. Credo che in questo caso si stia parlando di 研修 (kenshuu) ovvero un periodo di "apprendistato", passatemi il termine, nel quale ai nuovi assunti imparano: il lavoro, la cultura aziendale, le buone maniere e così via. Alla fine del Kenshu di solito viene deciso il dipartimento nel quale si dovrà lavorare, ma questo dipende molto dal tipo di azienda nella quale si è entrati.
4) 知能検査 (chinou kensa) No, questo è il test del QI che non c'entra niente; o meglio, alcune aziende ti spacciano il test del qi come un test di scrematura, ma questo è un altro discorso. Quello che si intende qui è la 総合適性検査, o meglio SPI (Synthetic Personality Inventory). Le SPI sono divise in categorie, ognuna di diverso tipo che vengono scelte in base al tipo di lavoro che si dovrà fare. Io ad esempio mi sono dovuto sorbire un test del QI, spacciato per un esame di logica, e la クレペリン検査 (test di Kraepelin) che non auguro a nessuno. Ps: le capacità logico-matematiche vengono controllate quando si ha a che fare con lavori da ingegnere. In media si testano altri tipi di capacità, come lingua e osservazione.
--- 中途採用(tutti gli altri)
1) Trovare lavoro dall'Italia: è decisamente fattibile; dipende però di quale settore si sta parlando. In Giappone, oggi, nel 2022 vi è uno sbilanciamento tra domanda e offerta di ingegnari, principalmente nel settore IT, ma in realtà un po' ovunque. Ne viene fuori che tante ditte sono disposte, soprattutto dopo la pandemia, a fare test e colloqui completamente online anche all'estero.
Ovviamente se si cerca un lavoro non specialistico, diciamo da ufficio, nessuno verrà a cercarvi all'estero. Di Giapponesi laureati in discipline umanistiche ce ne sono anche fin troppi.
2) Esami: la realtà è che, a differenza dei neolaureati che, come uno sciame, si tuffano in massa a cercare lavoro nello stesso periodo, quelli che cambiano lavoro sono pochi e decisamente più rari, in quanto in Giappone si tende a scegliere una ditta per tutta la vita lavorativa, un po' come i diamanti. Di conseguenza, spesso si affrontano solo i colloqui ed è sconcertante quanto lo stress di cambiare lavoro sia 0 rispetto a quello di cercarlo per la prima volta.
Concludo dicendo che la graduale caduta del 年功時列 (nenkou jiretsu) per lasciare spazio ad un sistema più basato sulle capacità degli impiegati, sia attribuibile più alla piaga dei フリーター (freeter) che non allo scoppio della bolla in sé. I giovani che oggigiorno non accettano più di essere trattati come pezze da piede, preferiscono lavorare con un contratto di lavoro più elastico, come quello del バイト baito; che dà la possibilità di scegliere il proprio orario di lavoro. Questo ha diminuito drasticamente il numero di impiegati a tempo indeterminato e costretto, di conseguenza, le aziende ad ammodernarsi.
underrated comment
Ogni volta mi stupisco soprattutto di quanto in Giappone il nome della facoltà sia considerato importante. Qui, e il mio capo conferma (lavoro in una piccola software house), a nessuno frega di quello che hai studiato, ma di quello che nel pratico sai fare.
Ho fatto anni di università e nove mesi di stage alla BTicino. Indovinate su cosa mi facevano domande? :D
@@LordRemiem Tento la fortuna con le domande che più mi hanno fatto quando è toccato a me 😂
1) Ha un minuto, si presenti
2) 日本語上手
3) Qual è l’attività nella quale si è impegnato di più durante il periodo scolastico?
4) Ha mai fatto fatica in vita sua?
4.5) 日本語上手
5) Mi parli della sua tesi di laurea
6) Mi dice i suoi pro e contro?
7) Se l’assumiamo cosa porterebbe in più nella nostra ditta?
8) Durante l’università frequentava club/circoli?
9) Ma lei è sicuro di essere in grado di programmare?
@@cazudon436 Scusami la domanda personale, quindi alla fine sei stato assunto in un’azienda di programmazione anche se con laurea in materie umanistiche? Come hai colcato il gap? Hanno fatto un corso di formazione approfondito o semplicemente buttandoti sull’impiego hai imparato? (All’italiana, per così dire)
@@leonardodormentoni2504 in Giappone è normale iniziare da zero al lavoro; fanno tutto in on job training e via.
Before bob videos: quanto mi piacerebbe provare a vivere in Giappone
After Bob videos: come fa la gente a vivere in Giappone?
E qui si capisce ancora di piu' come si arriva alle "morti per lavoro", si assume chi è piu' bravo ad imparare il piu' possibile a memoria cose e chi ha i genitori che possono permettersi di pagare il piu' possibile l'università e non chi puo' essere piu' competente, portato o chi ha una inteligenza pratica, e si tramuta tutto nel continuo calo di produttività nonostante i turni infiniti, ha funzionato nel boom degli anni 80 ma se non si aggiornano il declino continuerà, il fatto poi che la società giapponese sia quasi completamente chiusa ad ogni attività concorrenziale estera non da alcuna spinta per provare a migliorare
Io penso che il Giappone sia uno dei paesi con la competitività più tossica ed anche la più rigida:
-Devi avere una famiglia ricca per andare nelle scuole più prestigiose, poi non so come funzioni un Università all interno (nel senso: fanno pratica? Applicano quello che studiano o espandono le cose già studiate?)
-Il fato dell graduatoria e dell’essere il primo in lista già ti ammazza più questo fatto di correre per trovare lavoro poi…
-Le aziende ma anche la società è maschilista ed anche gerarchica (gerarchia di anzianità soprattutto): errare umano, se il vostro capo sbaglia perché ha letto male un istruzione e voi dite che ha torto iniziate a pregare, in più la disparità sociale tra uomini e donne è troppa
-da un lato è utile vedere che l’impiegato neolaureato ha un alto potenziale ma non vuol dire che sia bravo perché manca di esperienza (potrebbe essere impacciato, avere problemi di salute ed altro)
In Cina lavorano e muoiono molto di più per lavoro rispetto al Giappone!!!!
Addirittura ci sono dei quartieri nelle città dove i lavoratori vivono dove lavorano pazzesco!!!!!!😓😢
Video interessantissimo come al solito,mi hai messo a conoscenza di un mondo che pensavo fosse inimmagianabile anche per i giapponesi e invece non si smentiscono mai
Ottimo video…che mi ha dato una serie di motivi in più per vivere il Giappone solo come turista. Gli si vuol bene comunque, ma con un certo occhio critico.
Maaa il terzo video della serie? Sono già incuriosita
Novembre 🥸
Una cosa molto importante e che mi ha scioccato è che molte aziende richiedono il cv scritto a mano per controllare la calligrafia. Per cui curriculum personalizzato e scritto a mano per ogni azienda e se si fa un errore bisogna rifarlo.
Il matrimonio con un cittadino giapponese non da automaticamente il visto matrimoniale, il partner giapponese deve dimostrare di avere abbastanza fondi per supportare il partner straniero.
Sono una di quelle con il visto lavorativo senza laurea, ma con gli anni di esperienza nel mio campo ( chef di pasticceria)
Giusto quello che dici sul fatto che il matrimonio non dia automaticamente il visto. Anzi la domanda di visto e` una rottura di palle immensa per il coniuge che si deve mettere a scrivere tutta la storia della relazione e altre `cavolate'. Tuttavia, nel caso in cui tu stia gia` lavorando in Giappone e vuoi cambiare da 'working' a 'spouse' ci sta anche l`opzione di coprire le spese per conto tuo. I fondi del partner sono molto piu` importanti se chi fa domanda non ha un introito o soldi per sopravvivere al momento della domanda. Almeno questo e` quello che mi hanno detto all`ufficio immigrazione.
@@paolomartizzi164 si il fatto di lavorare già qui bilancia dal punto di vista finanziario, ma una buona fetta delle coppie con uno dei due partner straniero si sono conosciute fuori dal Giappone, durate visto vacanza lavoro in altri paesi oppure online oppure durante un periodo di studio al estero. Per cui la prova di reddito per il visto, in alcuni casi è stata supportata dai genitori del cittadino giapponese (un po’ come da garante per l’affitto della casa…cosa che trovo abbastanza esilarante)
@@suohfgh803 la cosa che reputo abbastanza assurda è che lo straniero che si trova nel caso che hai descritto tu può lavorare massimo 28 ore al mese se non sbaglio 🙁
@@paolomartizzi164 con il visto studentesco è così, ma questo non si applica solo al Giappone è una cosa abbastanza normale in alcuni paesi è 20 ore la settimana
Gran bel video Bob, complimenti! Chiaro e preciso su questo argomento molto complesso della cultura giapponese. Fantastico!
Io una cosa però non me la spiego. Perché i giapponesi sono così fissati con il voler lavorare nelle grandi aziende. Non è che in Italia non ci sia questo tipo di ideologia, voglio dire ai nostri genitori brillerebbero gli occhi a vederci entrare in qualche grande azienda, ma in Giappone sembra essere maggiore questa convinzione. Sembra quasi che l'unica via possibile per uno studente che esce dall'università sia cercare lavoro come impiegato. È davvero così appetibile l'idea di passare 10 ore al giorno a distruggersi occhi e schiena davanti ad un computer lavorando per dei capi a cui non frega nulla se non di spremere il più possibile dalla tua anima? Magari mi sfugge qualcosa ma io proprio non lo troverei appagante.
La risposta è semplice: stipendio molto alto, sicurezza di non venire licenziati e prestigio sociale.
@@batta9327 yooo quale onore ricevere una risposta dal leggendario batta. Comunque si questo lo avevo intuito, quello che non mi spiego è come la propensione dell'individuo rispetto alla visione generale della società possa essere considerata così poco.
@@L1nk2002collettivismo?
Interessantissimo, ma ho una domanda: Qui mi pare si parli di grosse aziende specializzate. Ma per quanto riguarda i lavori più "umili"? Dal cameriere al semplice operaio (essenziale ovviamente). Io ad esempio insegno arti marziali, i miei gradi sportivi hanno più valore legale in oriente che in Italia (dove per lavorare ufficialmente tocca convertirli tramite enti di promozione sportiva), quindi mi chiedevo come funzionasse quel mondo in Giappone. Una palestra funziona allo stesso modo di un'azienda o hanno parametri diversi per assumere? Questa cosa mi incuriosisce una cifra.
In linea generale, tanti posti richiedono un livello N3/N2 (equivalenti ai nostri B1/B2) in giapponese. Ad esempio, senza N3 è difficile che ti prendano anche solo per fare il commesso al minimarket, laurea o meno.
@@aronhelios1734 Grazie, beh questo mi sembra giusto. Più che la laurea è importante che uno straniero sul territorio parli bene la lingua e sia utile a livello lavorativo. Giusto cosi
@@kombatankali-brianza9348 sì, il problema è che il JLPT N2 (che in teoria è una via di mezzo tra un B2 e C1 se va proprio bene bene) spesso è insufficiente perché soffre del classico problema: "tanta teoria, poca pratica". I JLPT sono ostici e tanto incentrati sui kanji e sulla memorizzazione, alché quando completi un N2 (che in teoria è giapponese fluente), in realtà parli come N4/N3. Poi dipende da scuola a scuola, ma questo è in generale il mio riscontro nella comunità expat in Giappone. Tanti avevano l'N2 ma praticavano poco (anche per altri motivi che trascendono la realtà lavorativa, come la difficoltà di socializzazione in aree che non siano metropolitane).
Concordo. Con i miei brevetti sportivi internazionali in Oriente lavoro, in Italia, persone con molta meno esperienza puntano a farti spendere tempo in inutili certificazioni nazionali. Poi la beffa. Ti vengono richieste le istruzioni per ottenere certificazioni internazionali proprio come quelli con cui ti presenti. Il freestyle è nato proprio per evitare queste inutili ma costose procedure
Questo canale ha preso la classica blessing di YT quando si raggiungono certi numeri, raggiungerai i 100k di iscritti a breve, meritatamente.
Vivo in Giappone da un po' e lavoro qui. E diciamo vorrei apportare delle precisazioni. La laurea nell'universita' ultra prestigiosa serve , ma solo se cerchi di andare in aziende ultra top tipo Nintendo. Altrimenti per aziende piu' normali, vieni assunto con una normalissima laurea di qualunque universita'. Poi i sei colloqui lavorative, non ne ho mai sentito parlare. In genere per lavori in ambito IT ti fanno fare un test di coding on line, un colloquio tecnico con un capo progetto e finisce li. ti fanno la proposta. Gli orari infiniti sono un altra cavolata. Primo perche' molte aziende qui offrono fasce orarie di lavoro multiple. Esci alle 8:00 la sera, ma perche' la mattina arrivi alle 11:00. Poi se arrivi alle 9:00 e vai via alle 21:00 perche' non hai una vita, quello e' un problema tuo, nessuno ti costringe. Io ho lavorato 10 anni a Roma, e anche li vedevo gente che stava in ufficio fino alle 21:00 a guardarsi TH-cam, per non stare a casa con la moglie e i figli che gli rompevano le balle. 😂🤣
Ciao Fabrizio, grazie per queste precisazioni.
Vivo in Giappone pure io e lavoro qui come te e ho collaborato con Bob per la creazione del video.
Concordo con te che per le aziende "normali", le medio piccole, non serve essere laureati in una università importante, ma basta la laurea( certo, l'importante è non essersi laureati in una università di rank F).
Per la storia dei 6 colloqui, questo è basata sulla "mia esperienza" quando feci l'application per un'azienda di trading che ne faceva 6.
Credo che si possa dire che in generale i colloqui sono 3, ma possono essere sia 2 o 4. 5 o 6 o di più solo in rari casi, ma ci sono.
Per l'ambito IT del test coding credo che lo facciano se il candidato ha già esperienze lavorative, ma da neo laureato credo che la selezione sia colloqui ed esame scritto G.A.P. in genere (anche io valutai alcune aziende IT e per i neolaureati non era previsto test di coding)
Inoltre per gli orari infiniti, secondo me più che una cavolata è un'esagerazione...nel senso che in Italia la realtà lavorativa secondo me non si discosta molto da quella giapponese.
Tuttavia, nelle aziende, soprattutto quelle nipponiche(intendo quelle non straniere in giappone)gli orari sono parecchio standardizzati dalle 9 alle 18 con ora di pausa, e dopo 3 4 mesi di ambientazione lo straordinario è la norma.
Comunque, grazie per l'approfondimento
Veramente interessante,informativo e illustrando le tematiche con una buona onestà, BRAVO!
Bel video, uno dei pochi che tratta l'argomento con la lente d' ingrandimento in maniera così approfondita, ricollegandoci ai tempi più recenti potresti parlarci anche del quiet quitting e se sta avendo ripercussioni nella società giapponese?
Qua si parla solo di settore TERZIARIO. A me interessa sapere invece come funziona il settore SECONDARIO e manifatturiero, come si svolge la vita di un operaio generico/specializzato o di un artigiano/lavoratore autonomo. Che scuole devono seguire queste persone ? Quanto sono rispettati i lavoratori generici in quella società ?
Finalmente qualcuno che parla di operai.
Sembra quasi che sono dei fantasmi in queste personalità ma che senza di loro manco la roba sugli scaffali
Mia zia ha lavorato in Giappone a 35 anni senza laurea per 5 anni, italiana, senza saper parlare una parola di giapponese.
Ricordo che mi disse che era dura ma si pentì di essere tornata in Italia.
Bob.....ma che stress....!!!....il Giappone è un Paese che mi ha sempre attratto,però sono davvero distanti da noi a livello mentale e culturale...sempre molto formali,rigidi....competitivi....chissà se le infermiere come me sono un pochino più dolci,professionalità a parte,oppure tipo Rottermaier(tu sei giovane....vedi Haidi)??🤭
Mi fa morire che, come per quanto riguarda la scuola, abbiano nomi specifici per ogni minima cosa
Ciao Bob, nel prossimo video potresti parlare di come siano viste e valutate le lauree europee ed italiane in Giappone?
Grazie, bel video.
@Paulie bomster io ho lavorato con dei giapponesi nel campo dell'elettronica in Francia e devo dirti che, malgrado io non fossi laureato e loro si, tutta questa loro conoscenza io non l'ho mai constatata, anzi mi meravigliavo di come fossero così poco preparati. Nulla da dire invece sull'attaccamento al lavoro e sulla serietà, ma sulla flessibilità di passare da un lavoro ad un altro o nel non fermarsi per giorni al primo ostacolo... beh, lì non li vediamo proprio.
Io preferisco un collega lavoratore sveglio italiano che un secchione giapponese.... poi sono, almeno quelli da me incontrati, totalmente asociali, poco aperti, non solari... ci siamo capiti.
Perdona il mio intervento, però ho lavorato con lavoratori di quasi tutte le nazionalità della terra e per me gli italiani hanno una marcia in più e mi dispiace quando invece vengono derisi da altre nazioni.
@Paulie bomster dai…non è vero
Comunque cose simili ci sono anche in Italia, basti vedere le fiere del lavoro cui partecipano molte aziende e vi si puó fare un primo screening.
Test di ammissione o prove techiche ne ho fatte a bizzeffe.
Per quanto concerne i colloqui, é prassi anche da noi farne 2/5 a seconda del ruolo; io ne ho fatti 5 per l'ultimo impiego.
Certo che se vuoi lavorare da Calzedonia come impiegata negozio, non é lo stesso iter.
Giusto per dire che non é un universo parallelo.
Non capisco tutta questa negatività nei commenti o meno. È vero che per entrare nei migliori posti è molto competitivo, richiede molti sacrifici, ma poi sono ricompensati. Qui è difficilissimo trovare un lavoro, è quasi impossibile trovare un posto fisso, il lavoro di azienda è ancora "lontano" e oltretutto ti danno due soldi. E comunque anche qui ti sfruttano ore e ore non retribuite.
Diciamo che ogni mondo è paese, sicuramente ci sono aspetti negativi e aspetti positivi ma come in ogni parte del mondo, non esiste un isola perfetta dove lavori 3 ore e ti danno i miliardi, per lo meno ti danno la possibilità di sopravvivere, poi ovviamente ognuno decide ciò che può sacrificare per se stesso
Qualcuno lo ha detto finalmente, GRAZIE.
Brava, a sentire tutti i commenti, in Italia il lavoro è un mondo da "paradiso"...quando sento com'è in Giappone, mi viene da ridere, sono 31 anni che lavoro in Italia (anche in grosse aziende) ed ho visto situazioni molto peggiori...
insomma, in nord europa il lavoro per persone specializzate non ha quasi aspetti negativi.
son d'accordo con te che anche in italia se la passano veramente male, ma chi si vuole trasferire in giappone, di solito, lo fa perché è rapito dalla cultura del posto e non dalle condizioni lavorative, il problema nemmeno si pone.
Come funzionano le assunzioni nella pubblica amministrazione in Giappone? Mi piacerebbe un video dettagliato in tal senso
Gran bel video e pieno di informazioni corrette e utili. Da ricercatore in Giappone, vorrei aggiungere alcune informazioni su come trovare lavoro come ricercatore. La soluzione migliore (se non si e` mai stati studenti in Giappone) e` quella di fare domanda per una fellowship internazionale tipo JSPS o MEXT. Almeno nel campo della ricerca ho sentito pochissimi casi di persone che fanno domanda dall`estero, senza passare per le fellowship, e vengono presi in universita` o istituti di ricerca. Una volta assunto dall`istituzione, il visto e` il working per professioni accademiche. Nel caso uno volesse spostarsi da universita` a azienda, o si fa domanda per un`altra categoria di visto lavorativo, oppure il matrimoniale (se sei sposato). In termini di reclutamento, lo stile e` molto simile a quello americano/europeo con documents screening e colloquio.
@Paulie bomster Ce l`hai con me o l`autore del video? Nel primo caso non ho mai detto che prendere il visto lavorativo/matrimoniale sia una passeggiata. Anzi, il ricercatore che vuole spostarsi dall`universita` all`industria ha esattamente lo stesso problema che hai descritto tu (sponsor, etc.) per le altre mansioni. Anche se devi cambiare ateneo, hai comunque bisogno di uno sponsor da parte dell`universita` in cui ti dovrai muovere. Quindi non mi sembra una situazione `privilegiata'. Questa e` solo un`aggiunta al tuo commento con cui concordo al 100% 👍
@Paulie bomster Hai ragione, non e` facile. Inoltre, il fatto che le compagnie debbano fare tremila documenti per giustificare perche` hanno preso uno straniero invece che un Giapponese rende tutto molto complicato. No abito ad Akita ma potrei trasferirmi a Tokyo per i prossimi mesi dato che il mio contratto e` finito. Come tanti altri, ho dovuto stressare mia moglie con le pratiche di visto matrimoniale per non essere rispedito indietro 😅
@Paulie bomster Sisi` conosco Simone, l`ho conosciuto nel 2018. Qualche giorno fa ho festeggiato i 5 anni ad Akita
@Paulie bomster ogni pratica burocratica che intraprendi da straniero,pur vivendo qui,pagando le tasse e avendo un lavoro, ti e' vietata senza un garante. (coniuge,ditta o conoscente Giapponese)
In pratica,i NON cittadini giapponesi non contano un cazzo e non hanno diritti.
Qui cosa intendi nello specifico?
@Paulie bomster Comunque un consiglio...stai molto attento negli insulti, è reato di ingiuria(art. 233 cod. penale giapponese) inoltre se fatto a mezzo internet rischi pure l'aggravante di reato
bellissima la copertina con Ornstein e Smough
Ma mi chiedevo.. Vale così anche se si va a fare la idol o la modella? Cioè anche per quello devi cmq avere una laurea? Prendo l'esempio di Yuriko Tiger.. O diciamo che per lei è stato un caso fortuito? Grazie in anticipo a chiunque vorrà rispondermi :)
Amo i tuoi video e amo il modo in cui racconti le cose ❤
mi è capitato per caso in home.. video davvero interessante, mi guarderò anche gli altri
Grande come sempre Bob,una domanda:
-ma adesso che anche nel paese del sol Levante si é aperto un occhio sulla serenità sociale e personale del salary man(visti i problemi demografici e la visione più occidentale di alcune questioni) come ciene affrontato tutto questo,in rapporto alla ricerca e offerta di lavoro?
Ciao, grazie per il tuo lavoro. Guardando le semifinali dei mondiali di tiro con l'arco in cui ci siamo scontrati con il Giappone, e poi i tuoi video, mi sono chiesta: dato tutto ciò che hai detto, come funziona la carriera sportiva?
Io per due aziende italiane ho fatto 4 colloqui… anche le nostre di aziende hanno perso il senso con la realtà. Ah si giusto, per poi ovviamente essere sottopagati.
Video sicuramente molto interessante e ben curato (come tutti quelli che ho visto finora), tuttavia... ho l'impressione che descriva solo una parte del mercato del lavoro Giapponese. Mi spiego meglio... Sono convinto che tutto quello che viene riportato nel video (engagement degli "alti potenziali", fasi della selezione, onboarding e quanto altro) rispetti la realtà di quel contesto. Tuttavia mi pare evidente che tutto ciò valga solo per i ruoli da white collar nelle medie o grandi aziende. Dubito fortemente che per fare l'operaio o lavorare al mercato ortofrutticolo o come addetto in un supermercato (insomma tantissimi ruoli assolutamente utili nella società ma non al top della cultura professionale e della gratificazione economica) si richieda la stessa trafila! Dico (scrivo) questo, perchè se ci concentriamo solo su delle nicchie di comportamento stereotipate, finiamo per non avere una visione reale della cultura di un paese. Ma magari sbaglio ed anche per fare il bidello ci vuole il PhD...
Hai ragione,per lavorare nelle fabbriche o per fare lavori di fatica ovviamente non bisogna fare tutta quella trafila di esami per avere il lavoro,ma in genere richiedono solo il diploma.
In Giappone, possedere il solo diploma è quasi un’onta,vieni considerato un’idiota.
Nel Giappone moderno il mondo del lavoro in ufficio rappresenta la maggioranza e tutti i laureati(quasi tutti i giovani giapponesi vanno in università) fanno lavori d’ufficio(diciamo un buon 95%)
Ciao, chiedo cortesemente dov'è la terza parte di questo argomento? Nei video successivi non trovo nulla attraverso il titolo che mi riconduca all'argomento. Grazie 😊
Video interessantissimo come sempre! Bob mette uno spezzone di the office e io che lo recito a memoria 😂
Un giorno ci dovrai spiegare la crisi economica giapponese degli anni 90
"La domanda al perchè avete scelto quell'azienda."
Frank Gramuglia: Guarda, sono povero come la m***a e non morire di fame era una delle mie prerogative.
Vorrei tanto esistesse una versione giapponese di Frank!
17:32 …e da parte mia non posso che augurare a tutti auguri e figli maschi 🎊 🎉😂
Ciao bellissimo video sono proprio contento di questi video così approfonditi matane
sei un grande, grazie per i contenuti!
Mi piace il Giappone, sia perche ci vive mia figlia da 10 anni , sia perché è un paese affascinante. Ho vissuto come mamma la ricerca del suo lavoro , l ' unica cosa che ha funzionato è la sua determinazione . I suoi lavori li ha trovati da sola e non l agenzia . Ha fatto una bella gavetta e comunque non è finita nonostante la sua esperienza.
Video super interessante! Complimenti come sempre!
Se io volessi fare il professore di lingua (italiana) in scuola privata oltre alla laurea cosa mi serve?
Bob, ma se ci si trasferisce in Giappone dopo aver già lavorato in aziende europee (laureato e tutto) ma senza aver studiato in Giappone bisogna comunque fare esami scritti o si passa direttamente ai colloqui?
E niente, vedo Ornstein nella thumbnail e il like è d'obbligo
Ho a che fare con diverse culture e veramente c’è da dire che gli italiani hanno molta più intraprendenza in media.
Ma il terzo video? non si trova sul canale :( e io che lo attendevo...
credo che per aziende altamente specializzate, penso alla Jaxa, agenzia spaziale giapponese, una laurea adeguata sia d'obbligo, spero...
sarebbe figo un canale sulla California
Bellissimo video (e lo dico da laureato di attività avventurose)
Caro BOB ti seguo sempre con piacere e amo inoltrarmi dentro il mondo che tu delinei dentro ai tuoi video ; da questo imparo sempre molte cose ( tra le quali l'amore verso TWENTY CENTURY BOYS). E grazie ancora per la tua passione ne , ma...... odio profondamente quando tu fai dissing verso il BOB del passato , smettila perfavore . Grazie e buon lavoro.
Hahaha va bene, lo lascerò in pace!
@@BeyondOrdinaryBorders Grazie
Sei fortissimo Bob!
Basta essere laureati, il video potrebbe benissimo finire qui
Non solo. Basta essere laureati in un'università di prestigio.
1:26
@@nightmareblackdoctor3478 ma non è vero hahaha
Non è vero!
Che vita di merda
Parliamo del Licenziamento. Ho sentito che in Giappone non licenziano ma "spingono" i dipendenti a dare le dimissioni, così l'azienda rimane immacolata e tu fai la figura del pigro. Questo è tipico delle infami Black Company o avviene in generale?
Inoltre se sei stato licenziato o hai dato le dimissioni, diventa difficile trovare un nuovo impiego?
Quello è un comportamento da Black Company, che spinge sull’acceleratore puntando un muro e aspetta che il dipendente salti giù dall’auto in corsa.
Sul discorso del licenziamento nasce una questione di “ricatto morale”, mi spiego.
Solitamente le aziende, se il licenziamento del dipendente avviene in maniera “pacifica” e la compagnia è sana, rilasciano una sorta di lettera che attesta la validità del soggetto.
Se una compagnia vuole spingerti a restare per tenerti ancorato e sfruttarti, trova mille scuse per non farti avere questa specie di “lettera di raccomandazione”, rendendoti di fatto inappetibile agli occhi di nuove compagnie, che vedono nell’assenza della raccomandazione una mancanza del dipendente, e non della titolarità.
Come dicevo tutto si basa sulla fiducia, e se ti presenti senza lettera fanno prima a non fidarsi e passare oltre!
Ma spoiler così del boss finale di elden ring, quanti miei amici ti avranno bestemmiato contro🤣🤣🤣
Si sincero volevi mettere un po di caga a chi vuol partire e ;). non sono contrario meglio sapere quali muri abbiamo di fronte ,per capire come evitarli e non schiantarcisi dentro con tutta la faccia.
L’intento è un po’ quello, almeno chi parte non si trova sorprese quando è troppo tardi!
@@BeyondOrdinaryBorders Un ottimo intento uomo avvisato mezzo salvato,
Bel video Bob, come sempre eheh
stavo cercando il video dove parlavi della pratica di portare i colleghi ad ubriacarsi tutti insieme ma non lo trovo, mi metteresti il link o il titolo?
beh potrei tranquillamente andare a fare lo chef in giappone, a mani basse proprio, ora mi sento un privilegiato
Sono talmente competitivi, che la produzione della serie anime"Baldios" fu interrotta durante la diffusione (una prova x testare il livello di gradimento). Tale l' importanza data al successo, che non stanno neanche a completare gli episodi x vedere se il gioco vale la candela.
Le grandi gags ❤
L'uomo che lavora è un fesso (Sonny dal film Bronx di Robert De Niro)
Scus ma sinceramente ho visto centinaia di offerte di lavoro dal Giappone dove veniva richiesta o laurea o esperienza corrispondente nel settore (almeno 10 anni). Dove hai visto che serve per forza una laurea?
La maggior parte dei giapponesi fa lavoro d’ufficio e tutte queste aziende (grandi e medio piccole) reclutano nel 99% dei casi,se non si ha esperienza lavorativa,neolaureati.
Ovviamente lavori per cui non è richiesta la laurea ci sono,ma difficilmente troverai lavori che ti permettano di vivere.
Per quanto riguarda i 10 anni di esperienza,non sono poi così tanti e per lo più sono lavori tecnici o manuali
Ciao, ci tengo a dire che non sono d’accordo sul fatto che sia quasi impossibile essere assunti a distanza dall’Italia prima di partire. Io sto per partire, e sono stato assunto dalla filiale giapponese di un gruppo aziendale italiano. Penso sia una buona “scorciatoia” per atterrare in Giappone già col contratto di lavoro firmato. Bel video comunque!
In quei 3 mesi non per forza si deve lasciare il paese per cercare/trovare lavoro.
Se il periodo del visto(在留期間)è sufficiente, in quei 3 mesi si può, come detto sopra, cercare lavoro(purchè sia un lavoro della stessa tipologia per cui è stato rilasciato il visto)
Nel caso il periodo del visto rimasto non sia sufficiente, è possibile richiede il 特定活動, dalla durata di 3 mesi mi pare, che ti permette di poter rimanere in giappone oltre il tempo limite del precedente visto, per poter cercar lavoro.
Ergo non per forza si deve lasciare il paese
Ma Batta non si chiama manco Simone 🤔
@Paulie bomster lo conosco personalmente e credo di sapere come si chiami 😂 manie di persecuzione?
@Paulie bomster Senti...1)Mi chiamo Antonio e abito in Giappone da 7 anni. Alcune volte do una mano a BOB nella realizzazione dei video, per questo mi conosce 2) Non conosco nessun Simone che abita in Giappone e se fossi io Simone, non avrei nemmeno commentato, ma querelato per direttissima 3) Ti chiedo di non "sporcare" questo spazio di dialogo in uno dei canali in cui è possibile scambiarsi opinioni senza venire insultati. Grazie
Madonna questo Simone deve averti segregato in una cantina per giorni per farti avere sta paranoia, figlio mio io ne discuterei con qualcuno 😅 Antonio è un amico e lo conosco da anni, il tizio di cui parli tu non so manco chi sia, non capisco questa convinzione da dove ti esca.
Questa leggerezza che mi mancava , :=). E se parliamo di pensione e ANCHE PEGGIO , perche be raggiunti i 60 anni ,l azzienda puo tranquillamente licenziarti ,perche ? per far posto ai giovani e non e bene ,perche la pensione arriva trai 60 ,65 anni . e le strade a sto giro sono 3 .quindi se arrivi a 60 anni prima dei 65 ce solo una cosa da fare ,o prima che vai in pensione accetti di lavorare per la ditta in cui sei ma ,a stipendio ridotto giusto cio che serve per tirare avanti fin che non ti sbloccano la pensione ,e ti va di culo se e cosi . oppure prima dello scadere del tempo di cerchi un altro impiego prima di essere buttato via come un clinex usato ,rimasto nei calzoni dopo 3 giri di lavaggio . oppure diventi la mascot della ditta ,gia perche ce chi invece preferisce continuare a lavorare per tutta la vita ,e non sto scherzando ce un tipo che e andato in pensione a 100 anni . oppure uno che ha smesso di lavorare perche e morto ,e non sono casi isolati .
Quindi o fai il Fantozzi va in pensione o crepi. Oppure se hai una famiglia quei 5 anni possono accudirti i tuoi familiari.
@@nightmareblackdoctor3478 be l opzione famiglia mi mancava si ce anche questa possibilita,
Io mollerei prima di cominciare (non è vero) (o forse sì)
Gran video
Stessa filosofia degli Hilton a Londra
Ed ecco spiegato il fenomeno degli hikikomori, anche da noi ovviamente ormai.....
Donare il proprio tesoretto di felicità funziona dappertutto
La laurea serve in alcuni ambiti, come la ricerca scientifica e in alcuni mestieri particolari come la medicina, ecc. Dopo quello che serve per il lavoro più in generale è l'esperienza.
Hai capito tutto del video! Ottimo.
ma é cambiato il fatto che i curricula debbano essere per forza scritti a mano?
molto interessante, ma più passa il tempo e più amo l'Italia! ...nonostante tutto, non c'è Giappone che tenga o Svezia o Finlandia o.... Amo l'Italia!
con un titolo ITS si può essere sempre presi in qualche azienda?
Mi immagino la Nintendo, se non conosci tutti i Pokémon non ti assumono😂
Ma che fine hanno fatto le serie yokaidex e unsolved?
Torneranno rispettivamente a fine ottobre e fine novembre completamente rinnovate! Sono progetti su cui sto investendo molto perché siano fatti come si deve 🐋
2:10 ma è il Matteo Renzi giapponese????😅😂
Si ma qui si parla di lavori di alto livello..nel settore normale trovare lavoro e` semplice. Io appena arrivato non avendo niente sono entrato in un ristorante e ho chiesto lavoro, il giorno dopo lavoravo come chef...adesso lavoro nella piu` grande azienda di salumi e salcicce del giappone come l`ho trovato? Sono entrato e ho chiesto lavoro, dopo due settimane ho iniziato..NB. ho la terza media presa in Italia.
Ci tengo a precisare un passaggio che in molti saltano perche` lo ritengono infattibile...Non solo in Giappone ma in tutto il mondo, se stai cercando un lavoro che ti piace veramente salta tutti i passagi burocratici, test, ecc ecc..recati nel luogo presentati e di che ami quel posto e sei pronto ad iniziare fin da subito. Nella mia vita ho sempre fatto cosi` e ho avuto lavori incredibili.
No grazie sto bene in Italia... In Giappone posso andarci al massimo come turista, è un bellissimo paese ma a livello scolastico/lavorativo è massacrante. Non fa per me.
Puoi fare un video sulla sanita giapponese?
Almeno la lavoro lo trovano da noi i laureati muoiono di fame
Il Green Mountain College in Vermont offre un corso di laurea in attività avventurose solo i geni americani potevano partoritre una cavolata del genere !!!
Aiutooo! Sto male! Non credo che andrò mai a lavorare in Giappone... Anche per raggiunti limiti di età 😅😂😂😂😂
W l'Italia ❤️😍 che è casa nostra !
Raga ma la copertina? Cioè dai il più forte
Ma bob invece per chi non è laureato in Giappone come fanno a cercare lavoro?
Lo trovano ma sono tutti lavori “manuali” e poco retribuiti!
hallowork, l'equivalente del nostro ufficio di collocamento.
Faccio l'operaio in Giappone.
Oppure come da noi, devi conoscere qualcuno
In Svizzera ancora più difficile nelle aziende svizzere;)
Esattamente. Io sto seguendo la seconda “Via”, quella del matrimonio. Si aprono molte più possibilità. L’amore, almeno anche in Giappone, è molto più forte del business e del denaro, per fortuna...
😭
Speriamo bene comunque. Vedremo.
In bocca al lupo! 🥸
@@antoniogrieco3580 ti sei messo con un giapponese e c'hai fatto pure na figlia? Greve zi
Opzione buona se sei gia` in Giappone e hai lavoro/soldi con cui puoi sostenerti. Altrimenti, se applichi da fuori, il partner e/o la famiglia deve dimostrare che ti puo` sostenere 😵💫
@@BeyondOrdinaryBorders Grazie mille! E spero ci becchiamo quando verrai con i tour. Principalmente starò ad Osaka.
@@paolomartizzi164 Esatto
Attualmente da noi invece sono le aziende che vengono da noi per i colloqui e noi gli rispondiamo ... le faremo sapere ahaha
In Italia per trovare lavoro esisteva la fiera Iolavoro, ero andato e non era male
Be succede la stessa cosa per i “Bocconiani” e quelli della Luiss, che non so come chiamare. Sono presi in automatico e poi….. 😂😂😂😂😂
E' molto diffuso il lavoro occasionale Arubaito !
Fonte???
Volevo usufruire di Vulcanus per andare in giappone per studiare la lingua e lavorare per 6 mesi nel mio settore per fare esperienza, adesso ho paura...
Tocca trovarmi una ragazza giapponese...
ps OT: che ne pensi della wave del salaryman H-cup?
NO NON VALE ADESSO VOGLIO IL VIDEO SULLE BLACK COMPANIES TI DO 1 GIORNO DI TEMPO
Oltre alla cultura giapponese, amo ad esempio quella italiana o americana o di altre nazioni? Se si perché non fai una rubrica?
Quindi per chi è giovane e vuole imparare un mestiere li in giappone facendo l'apprendista è una cosa impossibile? (Ovviamente parlo per chi non è laureato)
ma è vero che non esiste la possibilità di mettersi sotto malattia e nel caso dovesse succedere, ti scalano le ferie?
Si è vero
@@batta9327 Quindi non esiste nemmeno la cassa integrazione o la disoccupazione?
@@lorenzodipaolo1622 la disoccupazione esiste…si può percepire chiunque abbia lavorato più di un anno e ,se non erro, dura 3 mesi
@@batta9327 niente malattia, disoccupazione che dura 3 mesi....ma è legale 'sta cosa?
Sarei curioso di sapere come funziona il lavoro freelance
Da noi si chiamano i career day
Un paio ? Le cose stan cambiando anche qui in italia ... almeno 3 colloqui
Bel video ma, non sapendo se è volto anche agli adulti, ci vorrebbero meno analogie al mondo videoludico
Quindi il prossimo video si intitolerà “come trovare una/un partner da sposare e coronare il tuo sogno di fare il traslocatore in Giappone!” 😂😂😂
Fa ridere perché quel video arriva entro fine anno
@@BeyondOrdinaryBorders piacendomi le asiatiche seguirò con massima attenzione