Solo una precisazione: la cocciniglia non si deve confondere con la coccinella. La cocciniglia, infatti, è un colorante ricavato dall'omonimo insetto appartenente alla famiglia della coccoidea, in particolare dalle femmine della specie Dactylopius, Dactylopius coccus e della specie Kermes vermilio. Le coccinelle, invece, appartengono alla famiglia dei Coccinellidi.
Sempre di animali parliamo che poi siano insetti significa poco ed è questo il motivo per cui noi vegan non consumiamo prodotti contenenti E120 come anche l'E441 la gelatina oppure l'E904 la gommalacca
@@FernandoVBocciasi d’accordo ma il mio commento era solo una precisazione… sempre di animali e precisamente insetti parliamo ma non capisco il nesso con il mio commento…
@ilcasostanzino era per dire che i vegani sono molto attenti nella lettura degli ingredienti e soprattutto degli eccipienti e degli additivi, il tuo commento è stato preciso e chiarificatore, la cocciniglia e un insetto piccolissimo biancastro che non somiglia nemmeno lontanamente alla coccinella, e solo quando è essiccatore macinato da il rosso carminio tanto caro ai consumatori di campari o di al kermes, so bene da chimico ed ex barista di cosa parliamo!!!
La legge impone l'indicazione dell'additivo autorizzato nella lista ingredienti con il suo nome per esteso o con la sigla "E" seguita dalle 3 cifre. Per i cosiddetti "coadiuvanti tecnologici", la cui spiegazione è riportata al link seguente, non c'è obbligo di indicazione in etichetta. www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/domande-e-risposte/coadiuvanti-o-additivi-in-etichetta-risponde-l-avvocato-dario-dongo
Scusi Dario, ma esistono prodotti senza sta roba? io non li trovo .. se ci dice anche dove trovarli evita l’effetto terrorismo. Bravo comunque bella iniziativa
Basta leggere l'etichetta e cercare di evitare prodotti che li contengono. Ci sono tante guide redatte che classificano gli additivi in base alla loro pericolosità. Tra queste può acquistare sul sito de www.ilsalvagente.it la rivista numero 10 di dicembre 2017
Salve , cosa posso usare come soluzione unica , sia come conservante e sia per mantenere il colore del prodotto?? Grazie
Complimenti al collega Dario Vista.
Grazie
Solo una precisazione: la cocciniglia non si deve confondere con la coccinella. La cocciniglia, infatti, è un colorante ricavato dall'omonimo insetto appartenente alla famiglia della coccoidea, in particolare dalle femmine della specie Dactylopius, Dactylopius coccus e della specie Kermes vermilio. Le coccinelle, invece, appartengono alla famiglia dei Coccinellidi.
Sono d’accordo
Sempre di animali parliamo che poi siano insetti significa poco ed è questo il motivo per cui noi vegan non consumiamo prodotti contenenti E120 come anche l'E441 la gelatina oppure l'E904 la gommalacca
@@FernandoVBocciasi d’accordo ma il mio commento era solo una precisazione… sempre di animali e precisamente insetti parliamo ma non capisco il nesso con il mio commento…
@ilcasostanzino era per dire che i vegani sono molto attenti nella lettura degli ingredienti e soprattutto degli eccipienti e degli additivi, il tuo commento è stato preciso e chiarificatore, la cocciniglia e un insetto piccolissimo biancastro che non somiglia nemmeno lontanamente alla coccinella, e solo quando è essiccatore macinato da il rosso carminio tanto caro ai consumatori di campari o di al kermes, so bene da chimico ed ex barista di cosa parliamo!!!
ne vuole parlare in videoconferenza?
Perché alcuni additivi non vengono scritti tra gli ingredienti?
La legge impone l'indicazione dell'additivo autorizzato nella lista ingredienti con il suo nome per esteso o con la sigla "E" seguita dalle 3 cifre. Per i cosiddetti "coadiuvanti tecnologici", la cui spiegazione è riportata al link seguente, non c'è obbligo di indicazione in etichetta. www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/domande-e-risposte/coadiuvanti-o-additivi-in-etichetta-risponde-l-avvocato-dario-dongo
@@diariodidario grazie
Scusi Dario, ma esistono prodotti senza sta roba? io non li trovo .. se ci dice anche dove trovarli evita l’effetto terrorismo. Bravo comunque bella iniziativa
Basta leggere l'etichetta e cercare di evitare prodotti che li contengono. Ci sono tante guide redatte che classificano gli additivi in base alla loro pericolosità. Tra queste può acquistare sul sito de www.ilsalvagente.it la rivista numero 10 di dicembre 2017
Ma le dosi di questi additivi non sono riportarti sull etichetta. Come si fa a calcolare se si supera o meno la dose consigliata ?
Impossibile superarla
Tutte ste cose qua fanno più male che bene secondo me
Un sacco di monezza