La gravità della situazione è che ragazze con una storia come quella della figlia di Bianca , vengono spronate a credere che tutti i disagi possono sparire transizionando verso l' altro sesso . Grazie Elisa per questa testimonianza . ❤
Autistica, ADHD e plusdotata anche io, sempre stata un maschiaccio negli atteggiamenti seppur mediamente femminile all'apparenza. Sempre preferito la compagnia dei maschi ma solo per gli interessi, non per i maschi in sé. Mio padre mi portava a pesca e mi comprava le bull boys. A 32 anni sto capendo che mi piacciono le ragazze, le preferisco anche e soprattutto per lo stile comunicativo, ma sono così particolare che faccio comunque fatica a costruire legami con qualunque persona, a prescindere dal sesso. Sono seguita da una terapeuta che mi aiutava a rimanere sempre molto in equilibrio, giacché anche io ho la tendenza a vivermi gli alti e bassi, sia umoralmente che a livello di hobby e relazioni (no, non sono bipolare). Io non mi sento canonicamente donna, ma non ho disforia, sono una femmina maschiaccia di bell'aspetto, fine, e quasi ringrazio che la mia diagnosi sia arrivata tardi, schivando il proiettilone odierno della transizione, che sicuramente mi avrebbe incasinato il cervello ancora di più.
41:05 ha detto bene. È diventato di moda avere dei problemi. È pieno di ragazzine su TikTok o TH-cam che parlano di qualche problema psicologico che hanno e fanno tendenza. È quasi un modo cool di essere diversi.
Anche io ho un amico con evidenti problemi comportamentali, ha sui 23 anni ma ha la maturità di un tredicenne , ogni volta che guadagna qualcosa la spende subito in modo stupido, passa troppo tempo sui social e non si riesce a fare discorsi seri . Infatti è da una vita che va dalla psicologa, ma certi ritardi , perché mi è stato confermato dalla madre che ha un ritardo , puoi farci poco. Negli ultimi anni ha sempre cercato amicizie trasgressive, prima una femminista comunista che è a tutte le manifestazioni 🪧 ovviamente pro lgbt 🏳️🌈 che gli ha messo in testa che è cool essere trans, poi una spogliarellista. Ora dopo anni di condizionamento da parte di queste amicizie e varie discoteche lgbt, sta facendo la terapia ormonale. Quando qualche anno fa mai avrebbe messo in discussione il suo genere, era orgoglioso di essere uomo. Io non capisco come fanno gli psicologi che hanno in cura persone con evidenti problemi di ritardo mentale a dare l’ok per la transizione. Si sentiranno costretti dal sistema?
A dare l'ok per la transizione dovrebbe essere lo psichiatra e non lo psicologo, come si fa pure per l'idoneità agli interventi di chirurgia bariatrica per gli obesi.
Questo problema è iniziato come problema del primo mondo adesso però si è sparso ovunque e purtroppo tramite l'adottrinamento nelle scuole, social network, serie tv, ecc persino in paesini sperduti (io sono sudamericana) abbiamo questa crisi. Ovviamente grazie ai finanziamenti dei governi che ricevono soldi di Soros e di altri come lui. Saluti Elisa, sei meravigliosa.
Ciao Elisa, ti volevo dire che leggendo un libro di Diego Marin dal titolo "Appunti di storia proibita", ho ritrovato il nome della Clinica TAVISTOCK, collegata niente meno che al progetto MK Ultra! Lo scopo della clinica era quello di "fornire psichiatri compiacenti in ambito militare, politico, scolastico e artistico, per fornire bisogni indotti che rendano la popolazione sempre più allineata ai desideri dell'elite". Piano piano tutto si collega, purtroppo😢.
@@Ale_HASZK_11 Altro non so, mi spiace, il capitolo narra di altri avvenimenti, questo è solo una piccola parte, puoi leggere il libro, è ricco di informazioni su altri argomenti peraltro molto interessanti! Ciao e buona giornata!
Anch'io sono plusdotata e ADHD, ma cisgenere ed etero. L'unica cosa che sento di dover chiarire in questo caso è che, all'interno del movimento politico per la neurodiversità, che di per sé ha anche dei pregi, si sente molto l'obbligo di sentirsi anche sessualmente diversi. Personalmente, ho avuto come l'impressione che alcuni soggetti, per non dire tantissimi, entrino in questi gruppi - come peraltro ho fatto io - al fine di incontrare i propri simili, rivendicare la propria esistenza anche nei suoi aspetti positivi e "dall'interno", ma anche per non sentirsi più sbagliati in un mondo che ci ha spesso fraintesi. L'unico problema è che, all'interno di questi ambienti, in cui comunque si parla di minoranze, la maggioranza (ma non tutti) dei suoi esponenti è intrisa anche di ideologia gender. E dunque, in parecchi casi, ho avuto come l'impressione che tanti, per conformarsi del tutto a questa essenza di candore e purezza che è propria, secondo loro, di chi fa parte del maggior numero di minoranze possibili, vogliono sentirsi parte anche di questi discorsi. Per non parlare di chi ostenta diagnosi che non possiede, di quelli è meglio che non parli o partono le bestemmie.
Mi occupo spesso di attivismo per le persone neurodiverse, sono autistica (non plusdodata ma ho comunque un qi sopra la media) e non mi sembra ci sia la tendenza di cui parli.
Le comunità dei neuro divergenti stanno nascendo come calco di quelle queer per trarne gli stessi vantaggi in termini di incensurabilita e impossibilità di critica scientifica.
esiste l'ADHD come disturbo neurologico? e se sì come viene affermato in letteratura (squilibrio di neurologico), perché per la diagnosi non esistono esami medico-diagnostici ma si opera esclusivamente rilevando la presenza/assenza di sei condotte (molto frequenti) su dieci? Cosa misurano realmente i test per il QI? La diagnosi è obiettivo della psichiatria da troppo tempo, ma è così rassicurante...
La parte in cui descrive il fatto che appena gli psicologi non validavano la sua idea immediatamente smetteva di sentirli, è lo specchio della società di oggi. Se non la pensi come me sei mio nemico. E soprattutto nel giro LGBT c'è molta gente così, che ovviamente ti accusano di transfobia al primo dissenso...
La faccenda della responsabilità è un nuovo punto focale: non so dire le altre famiglie, ma nella mia non si faceva altro che parlare di responsabilità, di precisione, di rispetto (delle persone, degli orari, delle idee...), ma quando si è arrivati al dunque, il dialogo era talmente di basso livello che in pratica mi ritrovo ora esattamente come la ragazza, tanto più giovane di me. Ho tutto quel che servirebbe ma è come non avere niente o non avere mai abbastanza. Io imputo tutto al poco dialogo, ma solo nella mia situazione personale. A quanto traspare dall'intervista, la signora Bianca invece aveva un ottimo rapporto con la figlia, che è stata in grado di fare colloqui senza farsi sommergere dalla propria ansia, dai pregiudizi, dai problemi vari ed eventuali. Nonostante questo, però, è caduta come tutte le altre persone nella leggenda che basti cambiare sesso per risolvere ogni cosa. In molti pensano che queste transizioni siano solo una semplice moda passeggera; una moda passeggera sono i pantaloni a zampa di elefante, i crop-top, i ciucciotti e i colori assurdi ai capelli, che poi lasciano il tempo che trovano. Una transizione è definitiva, non si torna indietro, il pezzo mancante non può essere riattaccato. A parte che mi domando che fine facciano i seni amputati tipo Sant'Agata, quando sono perfettamente sani, una volta staccati dal corpo. Una cosa veramente da brividi. Le diagnosi fatte da amici trans, che superano di gran lunga le opinioni della famiglia e delle vere diagnosi di veri medici (non affermativi a tutti i costi) è talmente banale da essere tragicomica: uno che ha subìto un'operazione ora diventa un esperto di chirurgia? Ignorare il pregresso di una persona è un danno gigantesco a tutti i livelli, ma a quanto pare i medici sono spinti a farlo; grossi interessi, grosse sovvenzioni... in cambio di cosa? Io penso che un adulto possa fare quel che gli pare col proprio corpo, ma non avevo mai pensato che alla famiglia importasse qualche cosa. Questo potrebbe cambiare la mia opinione.
Trovo questi video molto preziosi perché lo spaccato storico che danno è un documento, una fotografia di un presente che fra un anno potrebbe essere gia diverso. Infatti solo cinque anni fa non c'era questa situazione e c'è da capire al più presto cosa sta succedendo. Se semplicemente è stata aperta un agenda con degli impegni e uno di questi è togliere l'identità alle persone o se c'è in ballo una nuova forma di isteria femminile che si traduce in un numero stratosferico di transizioni. Io propenderei più per la seconda. Gia ti scrissi un commento sotto un video molto tempo fa e forse ti ricorderai perché sono quella ragazza che i genitori vestivano da maschietto quando ero bimba. Ora io non sono uno psicologo anche se ho studiato psicologia all'Università e la mia teoria è che ci sia come una sorta di "fallimento" mentale nel tradurre un disagio. Come sei il disagio venisse tradotto in modo letterale e senza metafora. Mi chiedo se essere uomo non sia l'ennesimo modo per sentirsi forte come in anoressia che sei forte perché non accetti il nutrimento. C'è un parallelismo con un corpo privo di seno. Vorrei che qualcuno facesse uno studio, un lungo studio con questionari per capire cosa succede. E soprattutto che si potesse tornare al gioco simbolico. Mi spiego. Voglio sperimentarmi come maschio? Che mi sia consentito di travestirmi e di giocare. E poi di togliere tutto. Forse, dico forse perché è la mia teoria, è questo quel fallimento letterale. Perché quando giochi sperimenti parti di te che poi rimangono dentro a te, coese. Invece qui c'è come bisogno di portarlo all'esterno, socialmente. Non so se mi sono spiegata. Però ho come la sensazione, da persona che conosce da dentro la sensazione che possa in parte essere così.
Non so quanto sia intelligente fare a pezzi il proprio corpo invece di usare la mente molto più plasmabile e indolore. Inoltre la risonanza è una delle caratteristiche della Fisica Quantistica e il fatto che lei "divorasse" il prossimo contrasta con il suo quoziente.
Mah invece a Me questo sembra proprio un caso di ADHD non diagnosticato. Non è vero che una persona ADHD si distrae sempre, anzi esiste anche l'iperfocus, come nell'autismo. Inoltre aggiungo che il fatto di lavorare e avere delle responsabilità, come dice la signora, da solo non basta a risolvere le cose. È un problema di "essere" ed identità umana, è su quello che si dovrebbe lavorare dalla prima infanzia!!!! Infatti anche la signora stessa si è contraddetta da sola, dicendo che la sua voglia di diventare uomo non le è mai davvero passata. Invece dovrebbe farsi delle domande e capire, sia per quanto riguarda lei che per quanto riguarda i problemi di sua figlia!
@@rossorossi2181 ormai è tutto un casino, dobbiamo relazionarci con i nostri simili, cercare di aiutare quando si può ma ricordare sempre che la vita, è uno stato mentale...
Sinceramente io non sopporto più questa narrazione di questi esemplari di superintelligenti che non si sanno tirar su nemmeno i pantaloni, questa non è intelligenza è follia.
Hai perfettamente ragione. E oggi c'è la tendenza a medicalizzare tutto. Sono felice di essere cresciuta negli anni 60. Ero una bambina atipica. Avendo un fratello maggiore facevo i giochi che faceva lui, le bambole non mi servivano per giocare a fare la mamma ma le facevo comportare come adulti, facevamo le battaglie con i soldatini, invidiavo la libertà che avevano i ragazzi, odiavo portare le calze di nylon, non mi piaceva aiutare mia mamma in casa ma avrei voluto aiutare mio papà a dare il bianco e fare altre cose da uomini, mi piacciono gli oggetti da bricolage come seghe e cacciaviti... Insomma, oggi mi direbbero che soffro di disforia di genere?
L'argomento è molto complesso e attorno ad esso c'è molta disinformazione, quindi trovo molto importante il tuo lavoro di ricerca e di divulgazione.
La gravità della situazione è che ragazze con una storia come quella della figlia di Bianca , vengono spronate a credere che tutti i disagi possono sparire transizionando verso l' altro sesso .
Grazie Elisa per questa testimonianza . ❤
Autistica, ADHD e plusdotata anche io, sempre stata un maschiaccio negli atteggiamenti seppur mediamente femminile all'apparenza. Sempre preferito la compagnia dei maschi ma solo per gli interessi, non per i maschi in sé. Mio padre mi portava a pesca e mi comprava le bull boys. A 32 anni sto capendo che mi piacciono le ragazze, le preferisco anche e soprattutto per lo stile comunicativo, ma sono così particolare che faccio comunque fatica a costruire legami con qualunque persona, a prescindere dal sesso. Sono seguita da una terapeuta che mi aiutava a rimanere sempre molto in equilibrio, giacché anche io ho la tendenza a vivermi gli alti e bassi, sia umoralmente che a livello di hobby e relazioni (no, non sono bipolare). Io non mi sento canonicamente donna, ma non ho disforia, sono una femmina maschiaccia di bell'aspetto, fine, e quasi ringrazio che la mia diagnosi sia arrivata tardi, schivando il proiettilone odierno della transizione, che sicuramente mi avrebbe incasinato il cervello ancora di più.
41:05 ha detto bene. È diventato di moda avere dei problemi. È pieno di ragazzine su TikTok o TH-cam che parlano di qualche problema psicologico che hanno e fanno tendenza. È quasi un modo cool di essere diversi.
Che noia !!! gug.
Troppo noioso. STOP !!! gug.
Grazie per questi contributi, sono importantissimi.
Anche io ho un amico con evidenti problemi comportamentali, ha sui 23 anni ma ha la maturità di un tredicenne , ogni volta che guadagna qualcosa la spende subito in modo stupido, passa troppo tempo sui social e non si riesce a fare discorsi seri . Infatti è da una vita che va dalla psicologa, ma certi ritardi , perché mi è stato confermato dalla madre che ha un ritardo , puoi farci poco. Negli ultimi anni ha sempre cercato amicizie trasgressive, prima una femminista comunista che è a tutte le manifestazioni 🪧 ovviamente pro lgbt 🏳️🌈 che gli ha messo in testa che è cool essere trans, poi una spogliarellista. Ora dopo anni di condizionamento da parte di queste amicizie e varie discoteche lgbt, sta facendo la terapia ormonale. Quando qualche anno fa mai avrebbe messo in discussione il suo genere, era orgoglioso di essere uomo. Io non capisco come fanno gli psicologi che hanno in cura persone con evidenti problemi di ritardo mentale a dare l’ok per la transizione. Si sentiranno costretti dal sistema?
A mio modesto parere questo tuo amico poveretto potrebbe soffrire di disturbo borderline 😢 che immensa tristezza queste situazioni
A dare l'ok per la transizione dovrebbe essere lo psichiatra e non lo psicologo, come si fa pure per l'idoneità agli interventi di chirurgia bariatrica per gli obesi.
Questo problema è iniziato come problema del primo mondo adesso però si è sparso ovunque e purtroppo tramite l'adottrinamento nelle scuole, social network, serie tv, ecc persino in paesini sperduti (io sono sudamericana) abbiamo questa crisi. Ovviamente grazie ai finanziamenti dei governi che ricevono soldi di Soros e di altri come lui.
Saluti Elisa, sei meravigliosa.
Oddio... l Amico che fa la diagnosi ... non ci siamo propio.
Suggestioni Tra coetanei.
Ciao Elisa, ti volevo dire che leggendo un libro di Diego Marin dal titolo "Appunti di storia proibita", ho ritrovato il nome della Clinica TAVISTOCK, collegata niente meno che al progetto MK Ultra!
Lo scopo della clinica era quello di "fornire psichiatri compiacenti in ambito militare, politico, scolastico e artistico, per fornire bisogni indotti che rendano la popolazione sempre più allineata ai desideri dell'elite".
Piano piano tutto si collega, purtroppo😢.
😮 cos'altro mi sai dire? Vorrei saperne di più
@@Ale_HASZK_11 Altro non so, mi spiace, il capitolo narra di altri avvenimenti, questo è solo una piccola parte, puoi leggere il libro, è ricco di informazioni su altri argomenti peraltro molto interessanti!
Ciao e buona giornata!
Anch'io sono plusdotata e ADHD, ma cisgenere ed etero. L'unica cosa che sento di dover chiarire in questo caso è che, all'interno del movimento politico per la neurodiversità, che di per sé ha anche dei pregi, si sente molto l'obbligo di sentirsi anche sessualmente diversi. Personalmente, ho avuto come l'impressione che alcuni soggetti, per non dire tantissimi, entrino in questi gruppi - come peraltro ho fatto io - al fine di incontrare i propri simili, rivendicare la propria esistenza anche nei suoi aspetti positivi e "dall'interno", ma anche per non sentirsi più sbagliati in un mondo che ci ha spesso fraintesi.
L'unico problema è che, all'interno di questi ambienti, in cui comunque si parla di minoranze, la maggioranza (ma non tutti) dei suoi esponenti è intrisa anche di ideologia gender. E dunque, in parecchi casi, ho avuto come l'impressione che tanti, per conformarsi del tutto a questa essenza di candore e purezza che è propria, secondo loro, di chi fa parte del maggior numero di minoranze possibili, vogliono sentirsi parte anche di questi discorsi. Per non parlare di chi ostenta diagnosi che non possiede, di quelli è meglio che non parli o partono le bestemmie.
Mi occupo spesso di attivismo per le persone neurodiverse, sono autistica (non plusdodata ma ho comunque un qi sopra la media) e non mi sembra ci sia la tendenza di cui parli.
Le comunità dei neuro divergenti stanno nascendo come calco di quelle queer per trarne gli stessi vantaggi in termini di incensurabilita e impossibilità di critica scientifica.
esiste l'ADHD come disturbo neurologico? e se sì come viene affermato in letteratura (squilibrio di neurologico), perché per la diagnosi non esistono esami medico-diagnostici ma si opera esclusivamente rilevando la presenza/assenza di sei condotte (molto frequenti) su dieci? Cosa misurano realmente i test per il QI? La diagnosi è obiettivo della psichiatria da troppo tempo, ma è così rassicurante...
il fallimento totale del sistema scolastico in primis...
La parte in cui descrive il fatto che appena gli psicologi non validavano la sua idea immediatamente smetteva di sentirli, è lo specchio della società di oggi. Se non la pensi come me sei mio nemico. E soprattutto nel giro LGBT c'è molta gente così, che ovviamente ti accusano di transfobia al primo dissenso...
La faccenda della responsabilità è un nuovo punto focale: non so dire le altre famiglie, ma nella mia non si faceva altro che parlare di responsabilità, di precisione, di rispetto (delle persone, degli orari, delle idee...), ma quando si è arrivati al dunque, il dialogo era talmente di basso livello che in pratica mi ritrovo ora esattamente come la ragazza, tanto più giovane di me. Ho tutto quel che servirebbe ma è come non avere niente o non avere mai abbastanza.
Io imputo tutto al poco dialogo, ma solo nella mia situazione personale. A quanto traspare dall'intervista, la signora Bianca invece aveva un ottimo rapporto con la figlia, che è stata in grado di fare colloqui senza farsi sommergere dalla propria ansia, dai pregiudizi, dai problemi vari ed eventuali.
Nonostante questo, però, è caduta come tutte le altre persone nella leggenda che basti cambiare sesso per risolvere ogni cosa.
In molti pensano che queste transizioni siano solo una semplice moda passeggera; una moda passeggera sono i pantaloni a zampa di elefante, i crop-top, i ciucciotti e i colori assurdi ai capelli, che poi lasciano il tempo che trovano. Una transizione è definitiva, non si torna indietro, il pezzo mancante non può essere riattaccato. A parte che mi domando che fine facciano i seni amputati tipo Sant'Agata, quando sono perfettamente sani, una volta staccati dal corpo. Una cosa veramente da brividi.
Le diagnosi fatte da amici trans, che superano di gran lunga le opinioni della famiglia e delle vere diagnosi di veri medici (non affermativi a tutti i costi) è talmente banale da essere tragicomica: uno che ha subìto un'operazione ora diventa un esperto di chirurgia?
Ignorare il pregresso di una persona è un danno gigantesco a tutti i livelli, ma a quanto pare i medici sono spinti a farlo; grossi interessi, grosse sovvenzioni... in cambio di cosa?
Io penso che un adulto possa fare quel che gli pare col proprio corpo, ma non avevo mai pensato che alla famiglia importasse qualche cosa. Questo potrebbe cambiare la mia opinione.
ADHD, anch'io ho pianto la prima volte che ho avuto le mestruazioni 😅
Salire su un albero è la cosa che fanno molti bambini /e e non per questo ci vuole il psichiatria.
Complimenti alla forza di questa mamma
Mah sul fatto che sia "forte" non so, ma sulla condizione della figlia dovrebbe almeno farsi due domandine...
Trovo questi video molto preziosi perché lo spaccato storico che danno è un documento, una fotografia di un presente che fra un anno potrebbe essere gia diverso. Infatti solo cinque anni fa non c'era questa situazione e c'è da capire al più presto cosa sta succedendo. Se semplicemente è stata aperta un agenda con degli impegni e uno di questi è togliere l'identità alle persone o se c'è in ballo una nuova forma di isteria femminile che si traduce in un numero stratosferico di transizioni. Io propenderei più per la seconda. Gia ti scrissi un commento sotto un video molto tempo fa e forse ti ricorderai perché sono quella ragazza che i genitori vestivano da maschietto quando ero bimba. Ora io non sono uno psicologo anche se ho studiato psicologia all'Università e la mia teoria è che ci sia come una sorta di "fallimento" mentale nel tradurre un disagio. Come sei il disagio venisse tradotto in modo letterale e senza metafora. Mi chiedo se essere uomo non sia l'ennesimo modo per sentirsi forte come in anoressia che sei forte perché non accetti il nutrimento. C'è un parallelismo con un corpo privo di seno. Vorrei che qualcuno facesse uno studio, un lungo studio con questionari per capire cosa succede. E soprattutto che si potesse tornare al gioco simbolico. Mi spiego. Voglio sperimentarmi come maschio? Che mi sia consentito di travestirmi e di giocare. E poi di togliere tutto. Forse, dico forse perché è la mia teoria, è questo quel fallimento letterale. Perché quando giochi sperimenti parti di te che poi rimangono dentro a te, coese. Invece qui c'è come bisogno di portarlo all'esterno, socialmente. Non so se mi sono spiegata. Però ho come la sensazione, da persona che conosce da dentro la sensazione che possa in parte essere così.
Non so quanto sia intelligente fare a pezzi il proprio corpo invece di usare la mente molto più plasmabile e indolore. Inoltre la risonanza è una delle caratteristiche della Fisica Quantistica e il fatto che lei "divorasse" il prossimo contrasta con il suo quoziente.
Molto vero quanto detto alla fine! Sono state dette due-tre cose che sposo! Nello specifico sul fatto che i giovani sono deresponsabilizzati!
Tienici informati sulla vicenda...
Come fa ad avere un Q.I da 150 e avere difficoltà di apprendimento..
I commenti vengono cancellati?
Non da me. So che l'algoritmo oscura quelli che contengono link o determinate parole, ma non so.
Mah invece a Me questo sembra proprio un caso di ADHD non diagnosticato. Non è vero che una persona ADHD si distrae sempre, anzi esiste anche l'iperfocus, come nell'autismo.
Inoltre aggiungo che il fatto di lavorare e avere delle responsabilità, come dice la signora, da solo non basta a risolvere le cose. È un problema di "essere" ed identità umana, è su quello che si dovrebbe lavorare dalla prima infanzia!!!! Infatti anche la signora stessa si è contraddetta da sola, dicendo che la sua voglia di diventare uomo non le è mai davvero passata. Invece dovrebbe farsi delle domande e capire, sia per quanto riguarda lei che per quanto riguarda i problemi di sua figlia!
Attenta Elisa, stai entrando molto in questo orrore...
Se balli col diavolo, il diavolo non cambia, è lui che cambia te...
Condivido, e devo essere sincero ho faticato molto ad ascoltare questa madre. Troppe certezze per una situazione troppo complessa.
@@rossorossi2181 ormai è tutto un casino, dobbiamo relazionarci con i nostri simili, cercare di aiutare quando si può ma ricordare sempre che la vita, è uno stato mentale...
Sinceramente io non sopporto più questa narrazione di questi esemplari di superintelligenti che non si sanno tirar su nemmeno i pantaloni, questa non è intelligenza è follia.
Hai perfettamente ragione. E oggi c'è la tendenza a medicalizzare tutto. Sono felice di essere cresciuta negli anni 60. Ero una bambina atipica. Avendo un fratello maggiore facevo i giochi che faceva lui, le bambole non mi servivano per giocare a fare la mamma ma le facevo comportare come adulti, facevamo le battaglie con i soldatini, invidiavo la libertà che avevano i ragazzi, odiavo portare le calze di nylon, non mi piaceva aiutare mia mamma in casa ma avrei voluto aiutare mio papà a dare il bianco e fare altre cose da uomini, mi piacciono gli oggetti da bricolage come seghe e cacciaviti... Insomma, oggi mi direbbero che soffro di disforia di genere?
In bocca al lupo per il tuo canale