00:00 4 anni in un’azienda giapponese 00:25 Disclaimer 00:39 Padre padrone 02:11 Progetti random 03:23 Meeting infiniti 04:27 Grande negatività 05:43 Razzismo in azienda? 07:14 Ferie e vacanze 07:58 Straordinari 08:49 Cene aziendali 10:08 Il ringraziamento mattutino 11:48 Le pulizie 14:10 Maschilismo e patriarcato 15:14 Vendita delle quote 15:58 Note positive
@@simoneworldtour5312e nessuno nel locale sa l'italiano poi come fai anche solo a parlare con i colleghi però? Sorbillo l'ha fatto ma perché è sorbillo e ha i soldi.
Io ho lavorato, un anno solo, in un'azienda di tipo totalmente diverso (tutt'altra entita', societa' per azioni, famosa, ecc.), ma su molti punti l'esperienza si allinea almeno in parte. Interessante la discussione sui progetti: quando mi era stato venduto il posto di lavoro, avevano parlato di progetti molto interessanti, sulla carta anche piu' di gran parte di quello che fanno le aziende di successo nello stesso campo oltreoceano. Nella pratica si faceva molta vetrina su tempi lunghissimi, nessuno ci credeva molto, i soldi erano distribuiti un po' a caso, si cambiava rotta senza talvolta finire i prototipi, e puntando a una competizione solo sul mercato interno (dove la concorrenza, tranne una eccezione parziale, si muoveva allo stesso modo). Quando ho cambiato per lavorare per un concorrente fuori dal Giappone (non necessariamente un posto migliore, anzi), i progetti erano molto piu' noiosi, ma almeno si quagliava (e il fatturato era molto piu' alto). Piu' che negativita' c'era apatia diffusa, nessuno dei giapponesi sembrava avesse una vita sociale al di fuori della famiglia, mentre gli stranieri andavano spesso a bere tra loro. Si facevano i nomikai, ma pochi e solo per le occasioni, c'era anche poco interesse a farli spontaneamente se non tra i piu' giovani. Nessun razzismo, ma avevo l'impressione di fare piu' una vacanza lavoro che un lavoro vero e proprio, spesso erano molto piu' interessati a sentire i racconti delle vacanze perche' tanto "ero bravo". La pulizia col rollino si faceva, mi sembra al venerdi' dopo pranzo, ovviamente era del tutto inutile e molto un gioco. Si facevano anche dei seminari con letture e temini da scrivere (molti utilizzati come addestramento nell'anno di prova), e sembrava di stare all'universita' (che in Asia e' piu' o meno cosi'). Potrei dire molto altro. Mi sono trovato male? Assolutamente no, e ipoteticamente ci tornerei pure (magari come manager). Ma non stavo facendo granche' carriera, e lo stipendio era tarato su una fascia europea medio-bassa per quelli che erano i livelli di riferimento per la professione (vero pero' che, a differenza che in Europa, gli stipendi tendono a salire di anno in anno anche facendo poco). Interessante che i giapponesi si lamentassero soprattutto degli stipendi bassi, e sognassero in gran parte di emigrare negli Stati Uniti (qualcuno ci riusciva, utilizzando il periodo precedente come trampolino di lancio).
Ciao Davide grande nella spiegazione fatta secondo il mio parere c’è sempre una persona cattiva nel mondo in cui si lavora poi mi ha fatto ridere quella persona dietro di te che mentre parlavi lui continuava a pulire un abbraccio grande a tutti voi ❤😂❤
Grande Davide, ricordo di aver proposto questo video tempo fa, sono contento sia stato realizzato! Le informazioni che hai dato sono interessanti, comunque è assolutamente vero che un capo senza soci o figure dirigenziali che possano dare un diverso punto di vista può finire per fare boiate, sempre meglio avere più persone.
Ti seguo sempre volentieri ma è la prima volta che commento ! Video veramente interessante, visto tutto d’un fiato .. Ps. Più video con questo background, è stupendo con il vecchietto che pulisce a sinistra e 7/11 a destra 😂 con una luce perfetta poi
È stato un video super interessante e prezioso Davide, grazie davvero! Mi unisco ai commenti qua sotto, piacerebbe sapere anche a me come funzionano i contratti lavorativi e quanti tipi ne esistono! Grazie ancora e a frappè 😊
Grazie per aver condiviso la tua esperienza personale, che come hai precisato non rappresenta assolutamente la situazione generale in giappone, anche se credo sia innegabile che il paese culturalmente sia molto distante dall’occidente e dal nosto modo di pensare e vedere le cose. I concetti ad esempio di sessismo, razzismo, ambientalismo sono molto differenti in giappone da quellli occidentali. Ho sempre l’impressione che il giappone, un po come gli stati uniti, manchi in generale di consapevolezza storica e di cio che accade fuori dal paese. Diciamo che pensano un po che tutto cio che sta fuori dal loro paese sia arretrato per i loro punti di vista, quando invece per noi sono loro ad essere arretrati per molte cose. Detto questo, sono da sempre appassionato della loro cultura e non vedo l’ora di poter fare il mio viaggio in giappone un giorno. Per farti capire, io ho 33 anni e qualche mese fa nella mia vecchia cameretta trovai un collage che avevo fatto di vari giornaletti dell’epoca di gaming, manga e anime, in cui avevo programmato il mio itinerario per il mio viaggio a tokyo. Avevo solo 10 anni ed erano i tempi di dragon ball ed evangelion, di certo il giappone non era mainstream come oggi ma era gia la mia passione. Che dire davide, ti ringrazio tantissimo per portarmi dei reali scatti di vissuto giapponese, ogni settimana ormai da 8 anni. Continua cosi! Ganbatte! A frappè
And by the way, per tornare all’argomento del video, io vivo da 8 anni a londra dove ho studiato e lavorato in varie aziende, multinazionali e piu piccole. La cultura aziendale britannica è all’avanguardia mondiale, per certi versi anche superiore a quella americana, e sentire delle varie inefficienze e rituali grotteschi di cui parli mi fa sorridere. Avevo anche letto in passato di come in giappone a tokyo in azienda non si possa uscire dall’ufficio se il tuo superiore sta facendo overtime ed è ancora in ufficio.. non so se sia vero ma in ogni caso tutte le inefficienze di cui hai parlato, per non parlare del sessismo sono a dir poco grottesche! Qui a londra i trattamenti diversi in base al sesso ad esempio verrebbero trattati in maniera estremamente seria… in ogni caso, grazie ancora
Ciao Davide! Sarebbe figo fare un video dove spieghi come funzionano i contratti in Giappone e quali sono i salari medi. Qui in Italia abbiamo i ccnl, indeterminati, apprendistati, stage, ecc.. e molte cose sono complesse e anche difficili da capire. Sarebbe interessante capire come funziona lì in Giappone, anche perché da quello che dici, tra pochi giorni di ferie (in Italia sono almeno 25 all'anno), 2000 yen decurtati per le bevute e straordinari non pagati, non è proprio una bella presentazione del mondo del lavoro giapponese. Comunque bel video come al solito!
Nel mio caso c'era una mensa interna, ma a prezzi di mercato o quasi. Il cibo veniva offerto solo per le grandi occasioni, quando si andava a bere spesso si pagava il primo bar, e il secondo "meno ufficiale" era offerto.
@@anrvrx da questo punto di vista meglio in italia allora, abbiamo i buoni pasto (ovviamente parlo di alcune situazioni, non di tutti) e la maggior parte dei locali fuori dall'ufficio permette di pranzare con 7 euro (valore di 1 buono pasto), inoltre li danno anche in smart, nel qual caso sono utilissimi per fare la spesa. Non so se in Giappone esiste qualcosa di simile
@@Petestratoguitar All'estero (non solo Giappone) i pasti sono un'eventuale benefit aziendale. Dove lavoravo in Giappone appunto la mensa si pagava, 400-800 Yen per un pasto (che non e' molto, ma sempre un pasto da mensa, fuori qualita' maggiore ma almeno 900-1000 Yen e attesa maggiore). Altro paese, altra azienda, li' la mensa era sovvenzionata (pasto completo 2-3 euro, qualita' discreta). Ci sono aziende che offrono i pasti, o anche che offrono solo le cene per "invitarti" a stare in ufficio piu' a lungo. Il concetto di buono pasto o di mensa inclusa forse e' solo italiano
Bellissimo video Davide,come sempre riesci ad intrattenere le persone con tuo modo di "fare",non sei mai noioso,grazie per averci regalato questa tua esperienza personale e privata,il Giappone è bello anche per questo con tutte le sue sfaccettature.😇
Eccellente video nana. Certo che tutto il mondo è paese, a parte alcune ovvie differenze (tipo le letture...) sembra che tu stia descrivendo paro-paro una classica PMI italiana di tipo "padronale", col capo che decide tutto e si immischia in cose di cui non ha competenza, il figlio piazzato a caso, chi prova a far funzionare le cose si trova davanti ad un muro di gomma, incomunicabilità tra reparti (problema endemico in italia) etc, etc. Al prossimo video!
In effetti l’esperienza che hai raccontato non rappresenta tutte le aziende giapponesi, di 3 aziende con cui ho lavorato solo 2.5 avevano gli stessi problemi.
Ciao Davide,conosco la tua grande passione per il Giappone,(altrimenti non vivresti lì),forse questo ti ha aiutato a superare le difficoltà,io, onestamente, non ci vivrei mai,troppe differenze culturali, con il mio carattere alla fine sbroccavo di brutto.Auguroni per il tuo futuro.🖐️
Interessantissimo video come sempre contro corrente rispetto alla moda degli ultimi anni di fare video senza contenuti seguendo i trend del momento . Trovo diverse analogie con il modo di fare di alcune aziende anche in Corea. Di positivo c’è che comunque si ha la possibilità di fare gli imprenditori con meno grane che in Italia . In molti paesi dell’Asia è facile aprire attività commerciali con meno problemi e tasse che in altre nazioni. Capita anche però che molti siano improvvisati e che manchino di esperienza o come il tuo capo , probabilmente con un gran capitale che cercava di investire in più modi ma sfortunato per i periodi e testardo per altro … magari quando era più giovane quel metodo funzionava … sicuramente hai avuto modo di accumulare esperienza per il nuovo presente ed il futuro 😊
video interessante , solo un appunto quando ti metti davanti alla telecamera cerca di non dondolare troppo , va bene gesticolare ma quello ondeggiare sulle gambe rende la visione un po fastidiosa .
Davide, grazie davvero per tutte queste utili informazioni! Avrei una domanda da porti, inerente le aziende in Giappone. Io in questi ultimi mesi mi sono adoperato per cercare di venire in Giappone a partire da settembre circa, per poter fare i miei due anni di magistrale a Kitakyushu, presso un' ottima università giapponese per l'Ing. Spaziale. Al momento sono ancora in fase di ammissione, quindi non ho ancora il via libera da parte dell'università, tuttavia nei mesi passati ho comunque cercato molteplici info per l'uni e le cose ad essa legate, ed ho scoperto che lì già durante il primo-secondo anno di magistrale inizia la parte del job-hunting. Quindi, a seconda dei casi, potrò sperare in possibilità di occupazione già durante la magistrale o quantomeno durante l'eventuale stage per la tesi (che, se mi dice bene, potrei fare all'interno della Jaxa). Tuttavia, se da un lato io apprezzi molto alcuni aspetti delle aziende giapponesi (vedi il rispetto tra colleghi e lo spirito di squadra sul "non creare problemi agli altri colleghi se non si fa il proprio lavoro"), vi sono però altri aspetti che ancora non riesco a tollerare (ad esempio il doversi forzare a straordinari assurdi sino alle 10-11 di sera solo perché il capo non si decide ad andare a casa, o il doversi accontentare di soli 10 giorni di vacanza, che per di più spesso nemmeno si prendono). Di conseguenza vi sono cose che accoglierei con piacere, ma altre che invece proprio non riuscirei a tollerare, al momento. Arriva quindi la mia domanda: sulla base di quello che hai potuto vedere tu, sia da dentro che da fuori, c'é l'impressione che pian piano le aziende giapponesi stiano "allentando la cinghia"? Mentre cercavo informazioni, ho avuto modo di guardare anche varie interviste e ho notato che, soprattutto tra i più giovani, cresce sempre più un senso di mala-sopportazione delle abitudini aziendali giapponesi. Tendono quindi sempre più ad evitare di sottostare a quegli orari assurdi e a quelle pressioni, e vi sono anche aziende che stanno sempre più acquisendo (o che sono nate da poco e quindi le hanno già all'origine) delle abitudini lavorative più occidentali, per quel che riguarda orari, ferie, pressione generale etc. etc. E questo personalmente mi fa ben sperare di poter trovare una situazione lavorativa più gestibile. Specie, magari, se sono aziende o agenzie spaziali così mirate alla tecnologia e alla scienza, e quindi che trattano tematiche di stampo un po' più occidentale rispetto al classico ufficio giapponese pieno di colletti bianchi che devono sottostare a capricci e orari del loro capo. Vorrei sapere quindi, da te che sei stato lì a lungo e hai avuto modo di confrontarti con molte persone, se hai trovato riscontro di queste cose. Di questo abbandono, magari lento ma progressivo, delle abitudini lavorative giapponesi?
Il tuo dubbio è legittimo. Ma tutto dipende da chi gestisce l'azienda. Nel mio caso sono stato fermo immobile agli anni 80 ma a te potrebbe andare meglio. Qualsiasi cosa tu faccia cerca di migliorare il tuo curriculum!
Dipende molto dall'azienda. Nella mia non abbiamo la regola che uno debba rimanere finche' ci sta il capo. In varie compagnie credo sia stato introdotto il telework per evitare lo stress da trasporto.
@@paolomartizzi164 No bhe, non è una regola. Semplicemente, in Giappone, tende ad esserci questa mentalità da "cane che si morde la coda". Ossia "il dipendente non va via prima del capo, per non farsi vedere svogliato", però "il capo non va via presto anche se ha finito di lavorare, così da farsi vedere occupato dai dipendenti e non apparire svogliato". E quindi ecco che queste due cose assieme portano sia il capo che i dipendenti a fare inutili straordinari con orari che arrivano anche al tornare a casa dopo le 10-11 di sera. Mi spiace, ma anche con tutta la dedizione al lavoro che si può avere, simili atteggiamenti non potrò mai considerarli accettabili. Un conto è la singola occasione del tipo "Tutto il team è occupato in laboratorio e ci stanno sino a tardi per finire di fare un test, quella singola volta", un conto invece è quando questo atteggiamento viene reiterato ogni singolo giorno in un ufficio/azienda.
Ciao Davide, immagino che il clima aziendale che hai descritto si ripercuoteva in qualche modo anche su di te e diciamo che un po’ ce ne eravamo anche accorti. Hai fatto più che bene ad andartene. Aggiungo che ancora oggi è difficile non sentirsi un gaijin. A frappè
@@vivigiapponeil quality life è anche quello, avere tempo libero e quello che lavori anche se intenso che non pesi psicologicamente… comunque complimenti non credo propio che sia facile lavorare in Giappone… massimo rispetto 👍🏻
Per dirti una cosa in un posto in cui ci ho passato qualche anno anche noi a rotazione ci toccava pulire L azienda (cessi compresi) per non cacciare due soldini per un impresa…
@vivigiappone Personalmente anche io ho lavorato in un'azienda quasi identica, ma in ambito "ingegneristico-ambientale". CEO che pretendeva progetti estremamente complicati (anche se erano idee che non avevano nessuna speranza di essere vincenti sul mercato, tipo un depuratore d'aria dalla forma particolare per rompere le palle a Dyson... venduto al doppio del prezzo nonostante la tecnologia esista dagli anni '80) da un giorno all'altro, meeting pure il venerdì sera senza che ce ne fosse bisogno, tutti si lamentavano di tutto, se uscivi all'orario stabilito eri visto come fancazzista, straordinari troppi e non pagati, le addette alla segreteria che dovevano fare il caffè a tutti i maschi (io il mio lo lasciavo sulla scrivania delle addette) stipendi bassi e sempre molto in ritardo... Il luogo? Una delle vie consolari, a Roma. Ora so che in realtà é territorio exclave di Sendai, ero in Giappone e non lo sapevo. :P
Ahah pure a Roma allora! Tra l'altro la storia del depuratore è veramente simile ad uno dei progetti del mio ex capo! Secondo lui la piccola azienda di Sendai ha in mano progetti che nemmeno l'esercito americano ahaha
@@vivigiappone É perché le idee del menga girano, sò "cetrioli"che circolano sempre finchè qualcuno non ci casca. Il bello è che alcuni di questi progetti erano delle stronzate assurde, del tipo "andiamo a vendere le colonnine di ricarica ad Amazon!". Non "su" Amazon, ma proprio "ad" Amazon. Infatti, dopo 4 giorni di progetti, andò tutto allegramente a quel paese. Per il depuratore... quando dissi al mio superiore che avevo trovato un brevetto Mitsubishi del 1983, ancora attivo, che funzionava alla stessa maniera del prodotto che stavamo lanciando, lui mi rispose "Lo so, ed a nessuno, figurati a me, frega nulla. Andiamo avanti." Là ho capito che dovevo scappare ^^;
Ti giuro corbellerie così tutti i giorni da me. Appena potrò ci farò un video perché siamo su livelli di assurdità anche superiori. Il capo però ragiona esattamente alla stessa maniera e di faceva fregare sempre da tizi comparsi dal nulla con idee strabilianti!
Ti guardo da tempo ma, prossima volta per piacere, potresti evitare di muoverti per tutto il tempo. La storia mi è piaciuta e sono contento che il tuo lavoro nuovo ti piaccia tantissimo.
Video veramente interessante! Anche se, come giustamente hai specificato nel disclaimer, è un'esperienza personale, ci fa capire comunque come può funzionare un'azienda giapponese. Non vedo l'ora che escano gli approfondimenti. Momenti bonus pregevolissimi nel video: le due signore che si sono piegate a metà mentre passavano dietro di te e il signore che puliva i muretti (o le panchine?) 😂
mi stavo domandando come facesse a restare in piedi l'azienda con sta gestione... alla fine han venduto un bel pò di quote, e ora non ci sarà più il padre padrone, magari adesso migliora ;) ma hai fatto benissimo a cercare un'altra esperienza. immagino non sia nemmeno piccola visto che hai detto che è una spa, quanti dipendenti? troppo lontano dal nostro pensare il fatto del saluto, della pulizia, manco fossi in caserma. Curiosità, il part time lì in Giappone è diffuso?
Mi aspettavo qualcosa del tipo: "Cambiavamo progetto ogni sei mesi. Ho cominciato come social media manager... dopo quattro anni importavo olive ascolane"
per la ditta in cui ti sei trovato non cambia molto dalla classica azienda medio-piccola italiana, dove il proprietario è quasi sempre un ultra sessantenne con vecchi modi di pensiero e contrario al fattore investimento. Qua in Italia al contrario di altri paesi europei poche volte ho visto giovani dirigere un'azienda, quelle poche volte ovviamente li vedevo sempre molto energici e pronti a guardare all'innovazione, come detto però l'italia è fatta in gran parte da mentalità retrograda e quindi finchè con ci liberiamo (e li mandiamo in pensione)questi dinosauri penso che non andremo molto in evoluzione. Se ci pensate specialmente nel SUD italia la normalità è fare un contratto in nero! e qua ho detto tutto!!
Ciao Davide avrei una domanda: come funziona il "licenziarsi" in Giappone? Poi andare dal capo/superiore o che il giorno stesso e dire "ciao mi licenzio" o devi avvisarli prima (quanto?) fare delle pratiche etc.? E per curiosita' hai fatto il colloquio per la conferma (o meno) del nuovo lavoro subito dopo che ti sei licenziato o quando ancora lavoravi da loro?
Per legge dovrebbe essere 2 settimane prima, ma nel mio vecchio lavoro le dimissioni andavano date un mese in anticipo. Poi sì, bisogna consegnare la lettera di dimissioni al presidente e iniziare l'iter di licenziamento. Nel mio caso ho dato le dimissioni appena ho saputo di aver passato il colloquio del nuovo lavoro (di cui ovviamente non ho parlato a nessuno al lavoro)
Quella del buongiorno mattutino mi ha fatto venire in mente i dipendenti costretti a vedere il film con la corazzata potemkin con fantozzi esasperato 😂. Incredibile il mondo com'è colorato.
Grande Davide come sempre! Una domanda: è possibile che negli incontri d'affari, in caso il cliente sia donna, caso probabilmente rarissimo, a portare il té sia un uomo? Grazie in anticipo
Guarda almeno nell'azienda in cui ho lavorato sicuramente no. Cioè dovrebbe capitare proprio il caso strano in cui nessuna dipendente donna è in ufficio per qualche congiunzione astrale!
Incredibile quanto sia ridondante la distinzione uomo-donna che c’è in Giappone (o più generalmente in Asia) che porta a categorizzare letteralmente qualsiasi cosa in “da uomo” o “da donna” . Il tuo paragone con l’asilo mi ha strappato un sorriso perché fino ad ora l’ho sempre trovato molto fastidioso questo aspetto culturale, venendo da un ambiente dove ci si batte per i diritti di parità dei sessi ormai da decenni. Per chi non sa di cosa stia parlando,faccio degli esempi: Per molte persone anche mangiarsi un gelato da solo per un uomo viene visto “strano” e gli uomini si sentono sempre in dovere di specificare che i dolci non fanno per loro e, da uomini, preferiscano in alimentazione più virile, oppure l’interesse per il viaggio che viene considerata una passione quasi prettamente “femminile”… insomma una distinzione di ruolo che influenza davvero tantissimo cosa ci si aspetti da un uomo o una donna. Lo vedo molto meno nelle nuove generazioni (per fortuna ed è un sollievo) ma essendo il Giappone un paese con una media di età piuttosto alta purtroppo è un discorso che sento all’ordine del giorno. (“Visto che sono un uomo faccio/mi piace x… visto che sono una donna faccio/ mi piace y …” Specifico che mi riferisco all mia esperienza personale in un ambiente urbano e tendenzialmente più aperto rispetto alla media (Osaka) quindi non di un paesino sperduto in mezzo ai monti.
Ciao, ho trovato alcune similitudini circa la tua esperienza lavorativa in Giappone, ma anche alcune differenze rispetto alla mia esperienza lavorativa. Io sono stato in Giappone nel 1998 ed ho lavorato per sole 2 settimane in una lunga trasferta per la mia azienda italiana, quindi non ho lavorato per un'azienda giapponese, ma la mia azienda italiana a seguito di una "grossa" commessa per l'acquisto di macchinari industriali a controllo numerico, mandò me in Giappone per gestire l'integrazione software di queste macchine nei loro sistemi, essendo io lo sviluppatore principale lato software che lavorava in azienda. Sono andato in Giappone da solo e nel periodo in cui ci sono stato non ho trovato altri "stranieri", e purtroppo devo dire che la mia esperienza è stata negativa. Forse oggi le cose sono cambiate, ma alcune cose le ricordo: ricordo che si facevano molti meeting e ad alcuni ho partecipato anch'io, in cui tutti erano d'accordo con tutti, ma alla fine non si decideva nulla, ricordo che tutti erano molto indaffarati nel lavoro ma poi a conti fatti la produttività era, secondo me, bassa con inefficenza e pastoie varie che rallentavano il raggiungimento di un obiettivo. Anch'io ricordo che gli impegati pulivano l'azienda, ma dopo l'orario di lavoro, e ricordo una certa subalternità delle donne rispetto ai maschi. Dal punto di vista personale, non sono riuscito a fare amicizia con nessuno, e mi è capitato di essere trattato con una sgradevole aria di superiorità da cui traspariva una certa xenofobia. Ho più volte chiesto di poter aiutare ad integrare i macchinari nella loro infrastruttura, ma nonostante una scaletta di obblighi ed impegni, in due settimane non ho praticamente fatto nulla. Ottenevo sembre risposte accondiscendenti ma senza che di fatto si facesse qualcosa, nonostante era nel loro interesse che utilizzassero la mia esperienza per snellire ed utilizzare le macchine che gli stavamo fornendo. Semplicemente, credo, gli risultasse non gradito il fatto che uno "straniero" gli potesse insegnare qualcosa. Questa è chiaramente la mia esperienza ed in nessun modo vuole rappresentare la normalità in Giappone, magari sono stato particolarmente sfortunato. My two cents.
Grazie per aver raccontato la tua esperienza!alla fine sì, penso che problemi simili a quelli provati da me siano presenti in tutte le aziende a prescindere dalla grandezza.
@@vivigiappone Buonasera, mi sono dimenticato di dire che l'azienda gioapponese in cui sono stato era un'azienda per la produzione di componenti meccanici, ed era costituita da molti impegati, molto più grande di quanto pensassi, credo fosse leader nel mercato Asiatico. Un'altra cosa che ricordo è che nessuno parlava inglese, io sono andato avanti con un mini-corso base di giapponese fatto in italia e un dizionario.
@@katsuyasensei Qualcosa deve essere cambiato. A quei tempi ero una mosca bianca, oggi credo che ci siano molti più stranieri, e questo avrà, credo, fatto cambiare atteggiamento ai giapponesi nei confronti di chi non appartiene alla loro terra. Più stranieri ci sono, più possibilità di confronto e comprensione ci devono essere.
Ciao grandissimo! Da quello che hai raccontato spero che non rappresenti l'azienda giapponese, dittatura, addestramento militare, straordinari non pagati, maschilismo, poche ferie, soldi trattenuti per una bevuta, razzismo (la vecchia ottantenne)...insomma hai durato pure troppo! 😅 Sicuramente non mi invogli a venire 😂 Un giorno vorrai raccontarci anche del nuovo lavoro, o no? A frappè!
Ma soprattutto la signora ti ha seguito anche lei nel nuovo lavoro? E ora chi prende per il cul…..??? Complimenti video molto esplicativo sul mondo del lavoro giap
Con tutto il rispetto, ho fatto un disclaimer grosso quanto una casa ad inizio video proprio per dire che è solo un'esperienza personale che non rappresenta lo standard. Poi ho parlato di una sola persona in tutta l'azienda che in particolare ha avuto questo tipo di comportamento.
Nessun problema. Ognuno la pensa come vuole e se si crea un dibattito anche meglio. Io personalmente ho raccontato la mia esperienza nel modo più imparziale possibile, ovviamente però inevitabilmente il tutto viene filtrato dalla mia coscienza e dal mio modo di essere, poi come questo racconto viene percepito da te e dagli altri non dipende da me. Portare delle prove sulle cattiverie che mi ha detto la signora, mi sembra alquanto difficile sinceramente. Non stavo la a registrare ogni volta che mi diceva qualche commento xenofobo. Per quanto riguarda i commenti degli altri utenti, con alcuni sono d'accordo con altri meno. Poi ripeto, ognuno è libero di farsi la propria idea ed è giusto parlarne nei commenti. Buona serata!
Video molto dettagliato...tante cose sono simili qui in Corea, tipo le cene aziendali, e il dover ascoltare i superiori senza poterli contraddire. È chiaro che cose come queste (presenti anche nel mondo accademico) non potranno mai portare a nessun tipo di crescita. Per fortuna non tutti sono così e le cose stanno un po' cambiando, però ce n'è di strada da fare. Stessa cosa per quanto riguarda la componente maschilista...sicuramente ancora oggi ci saranno aziende dove il caffè o il tè vengono offerti al cliente di turno esclusivamente da una donna.
Uguale all'azienda giapponese dove lavoro io! XD Le piccole aziende familiari giapponesi sono IL MALE! Tutto fatto alla cazzo di cane con risultati opinabili (in linea di massima gran spreco di soldi).
Probabilissimo che in Giappone allora questa brutta abitudine l'abbiano presa dalla Germania, eh! Conoscendoli e conoscendo la loro storia non è improbabile.
Interessante... Sembra tu abbia descritto un film fantozziano dell'Italia lavorativa degli anni 70 col padre padrone 😂😂😂😮 ovviamente cultura lavorativa giapponese e cultura lavorativa italiana non sono confrontabili perché totalmente diverse ... Comunque rimane sempre un problema di base : molti proprietari di azienda non sanno essere o fare i manager spesso.
@@vivigiappone 😱😱😱😂😂😂 immaginavo da quello che hai descritto... Uno si immagina i colossi giapponesi mondiali high-tech ma poi si trova molte piccole realtà ferme al fax con la signorina Silvani ... ma poi a 80 anni non possono godersi la pensione in Giappone? 🤔🤔🤔🤔🤔🤔
Non riuscirei mai ad adattarmi ad un'azienda come quella per la quale hai lavorato. Alcuni "riti", paiono apposta per riaffermare la gerarchia, in cui la donna pare sempre dopo i pari mansione maschi. La signora di 80 anni stia tranquilla. Un italiano all'estero in qualche modo ce la fa. Lei da sola non credo proprio, neanche nei suoi anni migliori.
@@vivigiappone ma quindi come funziona con le ferie? Non avete diritto a un tot di giorni stabiliti all'anno che le aziende devono rispettare? Non so se lo hai detto in altri video, sono due giorni che ho scoperto il tuo canale, ti faccio i complimenti per i contenuti interessanti e tu hai un modo simpatico di presentarli!
Mi è sembrata la critica cinematografica di Fantozzi in Giappone. E il signore che continuava a pulire dietro era per smentire i tuoi ultimi video che mostravano la monnezza in Giappone
Beh, in Italia ora c'e` anche razzismo tra quartiere e quartiere, oppure se non porti i capelli in un certo modo (di solito il taglio ridicolo alla Signorina Silvani dei bimbetticoatti) e ti vesti un po' piu` elegante di "loro" (che poi non e` che veda in giro grandi personaggi in grado di giudicare gli altri...)ti etichettano. L'Italia sta diventando un paese parecchio provinciale con mentalita` chiusa e bifolca, tranne in realta` cone Napoli, nelle quali trovi un po' piu` di apertura. Quindi, dal tuo racconto, direi che in Giappone arriverei gia` abituato 😂 Penso che le universita` italiane dovrebbero chiamarti per dei seminari, hai fatto esperienze che in molti non hanno avuto.
00:00 4 anni in un’azienda giapponese
00:25 Disclaimer
00:39 Padre padrone
02:11 Progetti random
03:23 Meeting infiniti
04:27 Grande negatività
05:43 Razzismo in azienda?
07:14 Ferie e vacanze
07:58 Straordinari
08:49 Cene aziendali
10:08 Il ringraziamento mattutino
11:48 Le pulizie
14:10 Maschilismo e patriarcato
15:14 Vendita delle quote
15:58 Note positive
Secondo te, uno che non conosce il giapponese, lavorare in un ristorante italiano come cuoco? Pizzaiolo?
@@simoneworldtour5312 le aziende richiedono una buona conoscenza del giapponese
Curiosita', come hai trovato tale azienda in primo luogo? da quello che dici sembra un'azienda piccola.
@@simoneworldtour5312e nessuno nel locale sa l'italiano poi come fai anche solo a parlare con i colleghi però? Sorbillo l'ha fatto ma perché è sorbillo e ha i soldi.
@@Verdekiwimi hanno trovato loro a dire il vero ;)
Io ho lavorato, un anno solo, in un'azienda di tipo totalmente diverso (tutt'altra entita', societa' per azioni, famosa, ecc.), ma su molti punti l'esperienza si allinea almeno in parte. Interessante la discussione sui progetti: quando mi era stato venduto il posto di lavoro, avevano parlato di progetti molto interessanti, sulla carta anche piu' di gran parte di quello che fanno le aziende di successo nello stesso campo oltreoceano. Nella pratica si faceva molta vetrina su tempi lunghissimi, nessuno ci credeva molto, i soldi erano distribuiti un po' a caso, si cambiava rotta senza talvolta finire i prototipi, e puntando a una competizione solo sul mercato interno (dove la concorrenza, tranne una eccezione parziale, si muoveva allo stesso modo). Quando ho cambiato per lavorare per un concorrente fuori dal Giappone (non necessariamente un posto migliore, anzi), i progetti erano molto piu' noiosi, ma almeno si quagliava (e il fatturato era molto piu' alto).
Piu' che negativita' c'era apatia diffusa, nessuno dei giapponesi sembrava avesse una vita sociale al di fuori della famiglia, mentre gli stranieri andavano spesso a bere tra loro. Si facevano i nomikai, ma pochi e solo per le occasioni, c'era anche poco interesse a farli spontaneamente se non tra i piu' giovani. Nessun razzismo, ma avevo l'impressione di fare piu' una vacanza lavoro che un lavoro vero e proprio, spesso erano molto piu' interessati a sentire i racconti delle vacanze perche' tanto "ero bravo".
La pulizia col rollino si faceva, mi sembra al venerdi' dopo pranzo, ovviamente era del tutto inutile e molto un gioco. Si facevano anche dei seminari con letture e temini da scrivere (molti utilizzati come addestramento nell'anno di prova), e sembrava di stare all'universita' (che in Asia e' piu' o meno cosi').
Potrei dire molto altro. Mi sono trovato male? Assolutamente no, e ipoteticamente ci tornerei pure (magari come manager). Ma non stavo facendo granche' carriera, e lo stipendio era tarato su una fascia europea medio-bassa per quelli che erano i livelli di riferimento per la professione (vero pero' che, a differenza che in Europa, gli stipendi tendono a salire di anno in anno anche facendo poco). Interessante che i giapponesi si lamentassero soprattutto degli stipendi bassi, e sognassero in gran parte di emigrare negli Stati Uniti (qualcuno ci riusciva, utilizzando il periodo precedente come trampolino di lancio).
Leggendo la tua storia le similitudini sono sì moltissime!
Ciao Davide grande nella spiegazione fatta secondo il mio parere c’è sempre una persona cattiva nel mondo in cui si lavora poi mi ha fatto ridere quella persona dietro di te che mentre parlavi lui continuava a pulire un abbraccio grande a tutti voi ❤😂❤
Grazie!
grazie per questo interessantissimo contenuto
Grazie a te!
@@vivigiappone prego, carissimo, ti ammiro molto perché ti sei messo in gioco in modo coraggioso e onesto
Grande Davide, ricordo di aver proposto questo video tempo fa, sono contento sia stato realizzato!
Le informazioni che hai dato sono interessanti, comunque è assolutamente vero che un capo senza soci o figure dirigenziali che possano dare un diverso punto di vista può finire per fare boiate, sempre meglio avere più persone.
Grazie! Eh e io di boiate in sti 4 anni ne ho viste parecchie...
Puntata spettacolare! Grande Davide!
Grazie a te!
Non ce sabato senza Davideeee 😂😂😂! Video molto interessante
Daje ;)
Ciao Davide ti vedo in forma! Daje!! 💪
Grazie!
Ciao Davide sempre interessantissimi ed utili i tuoi video di vita vera. Non mi arrivano le notifiche dei tuoi nuovi video.
Grazie! Cavolo questo è un problema. Nemmeno con la campanellina?
La campanella è attiva ma, ogni tanto, non mi arriva la notifica.
Ti seguo sempre volentieri ma è la prima volta che commento ! Video veramente interessante, visto tutto d’un fiato ..
Ps. Più video con questo background, è stupendo con il vecchietto che pulisce a sinistra e 7/11 a destra 😂 con una luce perfetta poi
Ahah vero le cose che succedono in background danno quel tocco in più, lol
Complimenti Davide si vede che metti impegno per ogni cosa che fai. Auguri per tutto. Lavoro, famiglia 😉
Grazie Maria!
@@vivigiappone prego 🙂
Solito video interessante, grazie Davide 💪🏼💪🏼 ma, prima o poi vedremo un video sulla storia di Spinacio, tipo spin-off😂?
Lo Spinacio Special ci starebbe!
È stato un video super interessante e prezioso Davide, grazie davvero! Mi unisco ai commenti qua sotto, piacerebbe sapere anche a me come funzionano i contratti lavorativi e quanti tipi ne esistono!
Grazie ancora e a frappè 😊
Grazie! Sul video sui contratti ci penserò ;)
Grazie per aver condiviso la tua esperienza personale, che come hai precisato non rappresenta assolutamente la situazione generale in giappone, anche se credo sia innegabile che il paese culturalmente sia molto distante dall’occidente e dal nosto modo di pensare e vedere le cose. I concetti ad esempio di sessismo, razzismo, ambientalismo sono molto differenti in giappone da quellli occidentali. Ho sempre l’impressione che il giappone, un po come gli stati uniti, manchi in generale di consapevolezza storica e di cio che accade fuori dal paese. Diciamo che pensano un po che tutto cio che sta fuori dal loro paese sia arretrato per i loro punti di vista, quando invece per noi sono loro ad essere arretrati per molte cose. Detto questo, sono da sempre appassionato della loro cultura e non vedo l’ora di poter fare il mio viaggio in giappone un giorno. Per farti capire, io ho 33 anni e qualche mese fa nella mia vecchia cameretta trovai un collage che avevo fatto di vari giornaletti dell’epoca di gaming, manga e anime, in cui avevo programmato il mio itinerario per il mio viaggio a tokyo. Avevo solo 10 anni ed erano i tempi di dragon ball ed evangelion, di certo il giappone non era mainstream come oggi ma era gia la mia passione. Che dire davide, ti ringrazio tantissimo per portarmi dei reali scatti di vissuto giapponese, ogni settimana ormai da 8 anni. Continua cosi! Ganbatte! A frappè
And by the way, per tornare all’argomento del video, io vivo da 8 anni a londra dove ho studiato e lavorato in varie aziende, multinazionali e piu piccole. La cultura aziendale britannica è all’avanguardia mondiale, per certi versi anche superiore a quella americana, e sentire delle varie inefficienze e rituali grotteschi di cui parli mi fa sorridere. Avevo anche letto in passato di come in giappone a tokyo in azienda non si possa uscire dall’ufficio se il tuo superiore sta facendo overtime ed è ancora in ufficio.. non so se sia vero ma in ogni caso tutte le inefficienze di cui hai parlato, per non parlare del sessismo sono a dir poco grottesche! Qui a londra i trattamenti diversi in base al sesso ad esempio verrebbero trattati in maniera estremamente seria… in ogni caso, grazie ancora
Grazie da 8 anni a questa parte! Il Giappone è sempre interessante ma bisogna essere pronti a prendere anche le bordate!
Fantastico video Davide! Hai spiegato bene le regole come lavorare in Azienda! Un abbraccio a te, tua moglie e Sakura! A FRAPPÈ! 🤗🇯🇵🇮🇹
Buon sabato Matteo!
Ciao video molto interessante, buon wend a Voi
Grazie
Grazie!
Davvero un ottimo video!
Grazie mille!
nutro nei tuoi confronti una stima enorme man, complimenti
Troppo gentile, grazie!
@@vivigiappone essere gaijin in Giappone non è per niente facile, tu ci riesci, daje man
Ciao Davide! Sarebbe figo fare un video dove spieghi come funzionano i contratti in Giappone e quali sono i salari medi. Qui in Italia abbiamo i ccnl, indeterminati, apprendistati, stage, ecc.. e molte cose sono complesse e anche difficili da capire. Sarebbe interessante capire come funziona lì in Giappone, anche perché da quello che dici, tra pochi giorni di ferie (in Italia sono almeno 25 all'anno), 2000 yen decurtati per le bevute e straordinari non pagati, non è proprio una bella presentazione del mondo del lavoro giapponese. Comunque bel video come al solito!
È un'ottima idea a dire il vero!
Nel mio caso c'era una mensa interna, ma a prezzi di mercato o quasi. Il cibo veniva offerto solo per le grandi occasioni, quando si andava a bere spesso si pagava il primo bar, e il secondo "meno ufficiale" era offerto.
@@anrvrx da questo punto di vista meglio in italia allora, abbiamo i buoni pasto (ovviamente parlo di alcune situazioni, non di tutti) e la maggior parte dei locali fuori dall'ufficio permette di pranzare con 7 euro (valore di 1 buono pasto), inoltre li danno anche in smart, nel qual caso sono utilissimi per fare la spesa. Non so se in Giappone esiste qualcosa di simile
@@Petestratoguitar All'estero (non solo Giappone) i pasti sono un'eventuale benefit aziendale. Dove lavoravo in Giappone appunto la mensa si pagava, 400-800 Yen per un pasto (che non e' molto, ma sempre un pasto da mensa, fuori qualita' maggiore ma almeno 900-1000 Yen e attesa maggiore). Altro paese, altra azienda, li' la mensa era sovvenzionata (pasto completo 2-3 euro, qualita' discreta). Ci sono aziende che offrono i pasti, o anche che offrono solo le cene per "invitarti" a stare in ufficio piu' a lungo. Il concetto di buono pasto o di mensa inclusa forse e' solo italiano
@@anrvrx ecco questa è una cosa molto interessante da sapere, non ne avevo idea!
attenderò con curiosità il video sui progetti
Spero di trovare il momento giusto per farlo! Ne ho da raccontare!
Bellissimo video Davide,come sempre riesci ad intrattenere le persone con tuo modo di "fare",non sei mai noioso,grazie per averci regalato questa tua esperienza personale e privata,il Giappone è bello anche per questo con tutte le sue sfaccettature.😇
Grazie mille Leopoldo!
@@vivigiappone 🥰
Eccellente video nana.
Certo che tutto il mondo è paese, a parte alcune ovvie differenze (tipo le letture...) sembra che tu stia descrivendo paro-paro una classica PMI italiana di tipo "padronale", col capo che decide tutto e si immischia in cose di cui non ha competenza, il figlio piazzato a caso, chi prova a far funzionare le cose si trova davanti ad un muro di gomma, incomunicabilità tra reparti (problema endemico in italia) etc, etc.
Al prossimo video!
Ah sì, alla fine è la versione giapponese delle piccole aziende di periferia!
In effetti l’esperienza che hai raccontato non rappresenta tutte le aziende giapponesi, di 3 aziende con cui ho lavorato solo 2.5 avevano gli stessi problemi.
Shhhh non dirlo ad alta voce!
Molto interessante!
Grazie!
4 anni di esperienza lavorativa in cui hai vissuto un po' di tutto! Alla fine direi che hai fatto benissimo a cambiare! 🤙
Sicuramente mi servirà un futuro! Grazie!
Grazie Davide. La tua testimonianza è molto interessante. Vivi giappone canale numero uno!
Grazie come sempre!
Ciao Davide,conosco la tua grande passione per il Giappone,(altrimenti non vivresti lì),forse questo ti ha aiutato a superare le difficoltà,io, onestamente, non ci vivrei mai,troppe differenze culturali, con il mio carattere alla fine sbroccavo di brutto.Auguroni per il tuo futuro.🖐️
Sì, alla fine mi so i adattato!
Video da vedere in diretta su Twitch
;)
il video definitivo!!!
Ahah esagerato:)
Ciao Davide,video molto interessante. Grazie.
Grazie a te Alfredo!
Interessantissimo video come sempre contro corrente rispetto alla moda degli ultimi anni di fare video senza contenuti seguendo i trend del momento .
Trovo diverse analogie con il modo di fare di alcune aziende anche in Corea.
Di positivo c’è che comunque si ha la possibilità di fare gli imprenditori con meno grane che in Italia .
In molti paesi dell’Asia è facile aprire attività commerciali con meno problemi e tasse che in altre nazioni. Capita anche però che molti siano improvvisati e che manchino di esperienza o come il tuo capo , probabilmente con un gran capitale che cercava di investire in più modi ma sfortunato per i periodi e testardo per altro … magari quando era più giovane quel metodo funzionava … sicuramente hai avuto modo di accumulare esperienza per il nuovo presente ed il futuro 😊
Esatto! Ma sicuramente anche in corea del sud ci sono tante situazioni simili!
Interessante grazie 😊
Grazie a te ;)
8:13 È la prima volta che sento un clacson giapponese!! 😂😅
13:30 Bello: gli stranieri sotto le loro donne nella gerarchia 🙈
In bocca al lupo per il nuovo lavoro! Aspettiamo un video anche su quello 👍🏻
Daje!
Grazie e crepi il lupo!
Video veramente veramente interessante, grazie Da’ 🙏🏻💪🏻
Grazie;)
video interessante , solo un appunto quando ti metti davanti alla telecamera cerca di non dondolare troppo , va bene gesticolare ma quello ondeggiare sulle gambe rende la visione un po fastidiosa .
Eh mi dispiace, non lo faccio di proposito :(
Stessa cosa nell'azienda dove lavoro qui a Tokyo... ed è esttamente il motivo della perdita di competitività di molte aziende in Giappone!
ho ascoltato esperienze molto simili alla tua da miei conoscenti in giappone (ma anche in corea del sud) :O
Alla fine forse non è troppo vero che il mio è un caso isolato, lol
Davide, grazie davvero per tutte queste utili informazioni!
Avrei una domanda da porti, inerente le aziende in Giappone. Io in questi ultimi mesi mi sono adoperato per cercare di venire in Giappone a partire da settembre circa, per poter fare i miei due anni di magistrale a Kitakyushu, presso un' ottima università giapponese per l'Ing. Spaziale. Al momento sono ancora in fase di ammissione, quindi non ho ancora il via libera da parte dell'università, tuttavia nei mesi passati ho comunque cercato molteplici info per l'uni e le cose ad essa legate, ed ho scoperto che lì già durante il primo-secondo anno di magistrale inizia la parte del job-hunting. Quindi, a seconda dei casi, potrò sperare in possibilità di occupazione già durante la magistrale o quantomeno durante l'eventuale stage per la tesi (che, se mi dice bene, potrei fare all'interno della Jaxa). Tuttavia, se da un lato io apprezzi molto alcuni aspetti delle aziende giapponesi (vedi il rispetto tra colleghi e lo spirito di squadra sul "non creare problemi agli altri colleghi se non si fa il proprio lavoro"), vi sono però altri aspetti che ancora non riesco a tollerare (ad esempio il doversi forzare a straordinari assurdi sino alle 10-11 di sera solo perché il capo non si decide ad andare a casa, o il doversi accontentare di soli 10 giorni di vacanza, che per di più spesso nemmeno si prendono). Di conseguenza vi sono cose che accoglierei con piacere, ma altre che invece proprio non riuscirei a tollerare, al momento. Arriva quindi la mia domanda: sulla base di quello che hai potuto vedere tu, sia da dentro che da fuori, c'é l'impressione che pian piano le aziende giapponesi stiano "allentando la cinghia"? Mentre cercavo informazioni, ho avuto modo di guardare anche varie interviste e ho notato che, soprattutto tra i più giovani, cresce sempre più un senso di mala-sopportazione delle abitudini aziendali giapponesi. Tendono quindi sempre più ad evitare di sottostare a quegli orari assurdi e a quelle pressioni, e vi sono anche aziende che stanno sempre più acquisendo (o che sono nate da poco e quindi le hanno già all'origine) delle abitudini lavorative più occidentali, per quel che riguarda orari, ferie, pressione generale etc. etc. E questo personalmente mi fa ben sperare di poter trovare una situazione lavorativa più gestibile. Specie, magari, se sono aziende o agenzie spaziali così mirate alla tecnologia e alla scienza, e quindi che trattano tematiche di stampo un po' più occidentale rispetto al classico ufficio giapponese pieno di colletti bianchi che devono sottostare a capricci e orari del loro capo. Vorrei sapere quindi, da te che sei stato lì a lungo e hai avuto modo di confrontarti con molte persone, se hai trovato riscontro di queste cose. Di questo abbandono, magari lento ma progressivo, delle abitudini lavorative giapponesi?
Il tuo dubbio è legittimo. Ma tutto dipende da chi gestisce l'azienda. Nel mio caso sono stato fermo immobile agli anni 80 ma a te potrebbe andare meglio. Qualsiasi cosa tu faccia cerca di migliorare il tuo curriculum!
Dipende molto dall'azienda. Nella mia non abbiamo la regola che uno debba rimanere finche' ci sta il capo. In varie compagnie credo sia stato introdotto il telework per evitare lo stress da trasporto.
@@paolomartizzi164 No bhe, non è una regola. Semplicemente, in Giappone, tende ad esserci questa mentalità da "cane che si morde la coda". Ossia "il dipendente non va via prima del capo, per non farsi vedere svogliato", però "il capo non va via presto anche se ha finito di lavorare, così da farsi vedere occupato dai dipendenti e non apparire svogliato". E quindi ecco che queste due cose assieme portano sia il capo che i dipendenti a fare inutili straordinari con orari che arrivano anche al tornare a casa dopo le 10-11 di sera. Mi spiace, ma anche con tutta la dedizione al lavoro che si può avere, simili atteggiamenti non potrò mai considerarli accettabili. Un conto è la singola occasione del tipo "Tutto il team è occupato in laboratorio e ci stanno sino a tardi per finire di fare un test, quella singola volta", un conto invece è quando questo atteggiamento viene reiterato ogni singolo giorno in un ufficio/azienda.
@@zodiark93 Piu' che regola e' un 'costum'. Comunque credo sia una cosa che dipende moltissimo dal tipo di compagnia e lavoro che si svolge 👍🏻
Comunque gli straordinari fatti solo perché il capo non torna a casa penso siano ormai una cosa piuttosto rara.
Ciao Davide, immagino che il clima aziendale che hai descritto si ripercuoteva in qualche modo anche su di te e diciamo che un po’ ce ne eravamo anche accorti. Hai fatto più che bene ad andartene. Aggiungo che ancora oggi è difficile non sentirsi un gaijin. A frappè
Eh sì, mi prendeva parecchio a male!
@@vivigiapponeil quality life è anche quello, avere tempo libero e quello che lavori anche se intenso che non pesi psicologicamente… comunque complimenti non credo propio che sia facile lavorare in Giappone… massimo rispetto 👍🏻
Quale è il tuo nuovo lavoro?
Grazie Davide per questo video, in effetti ero rimasto alla gestione dell'ostello...😂
Avoja te ahah
Per dirti una cosa in un posto in cui ci ho passato qualche anno anche noi a rotazione ci toccava pulire L azienda (cessi compresi) per non cacciare due soldini per un impresa…
Uno spreco di tempo allucinante, da tirchi, concordo!
@vivigiappone
Personalmente anche io ho lavorato in un'azienda quasi identica, ma in ambito "ingegneristico-ambientale".
CEO che pretendeva progetti estremamente complicati (anche se erano idee che non avevano nessuna speranza di essere vincenti sul mercato, tipo un depuratore d'aria dalla forma particolare per rompere le palle a Dyson... venduto al doppio del prezzo nonostante la tecnologia esista dagli anni '80) da un giorno all'altro, meeting pure il venerdì sera senza che ce ne fosse bisogno, tutti si lamentavano di tutto, se uscivi all'orario stabilito eri visto come fancazzista, straordinari troppi e non pagati, le addette alla segreteria che dovevano fare il caffè a tutti i maschi (io il mio lo lasciavo sulla scrivania delle addette) stipendi bassi e sempre molto in ritardo...
Il luogo? Una delle vie consolari, a Roma. Ora so che in realtà é territorio exclave di Sendai, ero in Giappone e non lo sapevo. :P
Ahah pure a Roma allora! Tra l'altro la storia del depuratore è veramente simile ad uno dei progetti del mio ex capo! Secondo lui la piccola azienda di Sendai ha in mano progetti che nemmeno l'esercito americano ahaha
@@vivigiappone É perché le idee del menga girano, sò "cetrioli"che circolano sempre finchè qualcuno non ci casca.
Il bello è che alcuni di questi progetti erano delle stronzate assurde, del tipo "andiamo a vendere le colonnine di ricarica ad Amazon!". Non "su" Amazon, ma proprio "ad" Amazon. Infatti, dopo 4 giorni di progetti, andò tutto allegramente a quel paese.
Per il depuratore... quando dissi al mio superiore che avevo trovato un brevetto Mitsubishi del 1983, ancora attivo, che funzionava alla stessa maniera del prodotto che stavamo lanciando, lui mi rispose "Lo so, ed a nessuno, figurati a me, frega nulla. Andiamo avanti." Là ho capito che dovevo scappare ^^;
Ti giuro corbellerie così tutti i giorni da me. Appena potrò ci farò un video perché siamo su livelli di assurdità anche superiori. Il capo però ragiona esattamente alla stessa maniera e di faceva fregare sempre da tizi comparsi dal nulla con idee strabilianti!
spettacolo
Daje ;)
Ti guardo da tempo ma, prossima volta per piacere, potresti evitare di muoverti per tutto il tempo. La storia mi è piaciuta e sono contento che il tuo lavoro nuovo ti piaccia tantissimo.
Mi dispiace, purtroppo mi viene naturale muovermi mentre parlo :(
@@vivigiappone lo stesso ti guarderò. Un saluto al Giappone
Ma scusa non è mica un soldatino
13 giorni di ferie, che generosi! :O
Visto sì?
Video veramente interessante! Anche se, come giustamente hai specificato nel disclaimer, è un'esperienza personale, ci fa capire comunque come può funzionare un'azienda giapponese. Non vedo l'ora che escano gli approfondimenti.
Momenti bonus pregevolissimi nel video: le due signore che si sono piegate a metà mentre passavano dietro di te e il signore che puliva i muretti (o le panchine?) 😂
Il background animato merita! Ahah
mi stavo domandando come facesse a restare in piedi l'azienda con sta gestione... alla fine han venduto un bel pò di quote, e ora non ci sarà più il padre padrone, magari adesso migliora ;) ma hai fatto benissimo a cercare un'altra esperienza. immagino non sia nemmeno piccola visto che hai detto che è una spa, quanti dipendenti?
troppo lontano dal nostro pensare il fatto del saluto, della pulizia, manco fossi in caserma.
Curiosità, il part time lì in Giappone è diffuso?
Eh io spero che riescano a reggere anche da ora in poi, ma la situazione era pessima...
Mi aspettavo qualcosa del tipo: "Cambiavamo progetto ogni sei mesi. Ho cominciato come social media manager... dopo quattro anni importavo olive ascolane"
Ma guarda, ci mancava poco eh!
per la ditta in cui ti sei trovato non cambia molto dalla classica azienda medio-piccola italiana, dove il proprietario è quasi sempre un ultra sessantenne con vecchi modi di pensiero e contrario al fattore investimento.
Qua in Italia al contrario di altri paesi europei poche volte ho visto giovani dirigere un'azienda, quelle poche volte ovviamente li vedevo sempre molto energici e pronti a guardare all'innovazione, come detto però l'italia è fatta in gran parte da mentalità retrograda e quindi finchè con ci liberiamo (e li mandiamo in pensione)questi dinosauri penso che non andremo molto in evoluzione.
Se ci pensate specialmente nel SUD italia la normalità è fare un contratto in nero! e qua ho detto tutto!!
Alla fine anche in ste cose, tutto il mondo è Paese!
Ciao Davide avrei una domanda: come funziona il "licenziarsi" in Giappone? Poi andare dal capo/superiore o che il giorno stesso e dire "ciao mi licenzio" o devi avvisarli prima (quanto?) fare delle pratiche etc.?
E per curiosita' hai fatto il colloquio per la conferma (o meno) del nuovo lavoro subito dopo che ti sei licenziato o quando ancora lavoravi da loro?
Per legge dovrebbe essere 2 settimane prima, ma nel mio vecchio lavoro le dimissioni andavano date un mese in anticipo. Poi sì, bisogna consegnare la lettera di dimissioni al presidente e iniziare l'iter di licenziamento. Nel mio caso ho dato le dimissioni appena ho saputo di aver passato il colloquio del nuovo lavoro (di cui ovviamente non ho parlato a nessuno al lavoro)
Quella del buongiorno mattutino mi ha fatto venire in mente i dipendenti costretti a vedere il film con la corazzata potemkin con fantozzi esasperato 😂. Incredibile il mondo com'è colorato.
Lascia sta i primi tempi ero sconcertato. Poi ci fai il callo.
Sul nuovo lavoro hai fatto un video?Cosa fai ora?Si tratta sempre di una azienda di Sendai?
Sì ma sono rimasto sul vago, preferisco non dare troppe info sul posto di lavoro.
th-cam.com/video/WpwWyIxkDpU/w-d-xo.html
Grande Davide come sempre! Una domanda: è possibile che negli incontri d'affari, in caso il cliente sia donna, caso probabilmente rarissimo, a portare il té sia un uomo? Grazie in anticipo
Guarda almeno nell'azienda in cui ho lavorato sicuramente no. Cioè dovrebbe capitare proprio il caso strano in cui nessuna dipendente donna è in ufficio per qualche congiunzione astrale!
Ciao. Fammi sapere quando torni in Italia. Ti opsito a Pompei al mio bed and breakfast. Così porti la famiglia a visitare gli scavi di Pompei.
Sarebbe un piacere!
upgrade o sfogo?
Upgrade con sfogo ;)
bello sapere queste cose
Daje ;)
Quanti stranieri c'erano nell'azienda? A quanti hanno (o avrebbero, se necessitavano) offerto un visto di lavoro?
Solo io (a tutte le domande).
Niente, le aziende giapponesi hanno passione per i meeting 😂
Troppa!
Ma nei meeting...circoli di qualità, gruppi di miglioramento....veniva svolto un brain storm?
cavolo hai raccontato cose incredibili lontanissimi dalla nostra cultura pero'
Eh cose che in Italia sarebbero da pazzi!
cmq sei popo un grande
Troppo gentile!
Incredibile quanto sia ridondante la distinzione uomo-donna che c’è in Giappone (o più generalmente in Asia) che porta a categorizzare letteralmente qualsiasi cosa in “da uomo” o “da donna” .
Il tuo paragone con l’asilo mi ha strappato un sorriso perché fino ad ora l’ho sempre trovato molto fastidioso questo aspetto culturale, venendo da un ambiente dove ci si batte per i diritti di parità dei sessi ormai da decenni.
Per chi non sa di cosa stia parlando,faccio degli esempi:
Per molte persone anche mangiarsi un gelato da solo per un uomo viene visto “strano” e gli uomini si sentono sempre in dovere di specificare che i dolci non fanno per loro e, da uomini, preferiscano in alimentazione più virile, oppure l’interesse per il viaggio che viene considerata una passione quasi prettamente “femminile”… insomma una distinzione di ruolo che influenza davvero tantissimo cosa ci si aspetti da un uomo o una donna. Lo vedo molto meno nelle nuove generazioni (per fortuna ed è un sollievo) ma essendo il Giappone un paese con una media di età piuttosto alta purtroppo è un discorso che sento all’ordine del giorno. (“Visto che sono un uomo faccio/mi piace x… visto che sono una donna faccio/ mi piace y …”
Specifico che mi riferisco all mia esperienza personale in un ambiente urbano e tendenzialmente più aperto rispetto alla media (Osaka) quindi non di un paesino sperduto in mezzo ai monti.
Sì, proprio recentemente ho fatto vedere a della gente un parfait che avevo mangiato e subito una se n'è uscita con "ahah che cosa da donna".
Ciao, ho trovato alcune similitudini circa la tua esperienza lavorativa in Giappone, ma anche alcune differenze rispetto alla mia esperienza lavorativa.
Io sono stato in Giappone nel 1998 ed ho lavorato per sole 2 settimane in una lunga trasferta per la mia azienda italiana, quindi non ho lavorato per un'azienda giapponese, ma la mia azienda italiana a seguito di una "grossa" commessa per l'acquisto di macchinari industriali a controllo numerico, mandò me in Giappone per gestire l'integrazione software di queste macchine nei loro sistemi, essendo io lo sviluppatore principale lato software che lavorava in azienda.
Sono andato in Giappone da solo e nel periodo in cui ci sono stato non ho trovato altri "stranieri", e purtroppo devo dire che la mia esperienza è stata negativa. Forse oggi le cose sono cambiate, ma alcune cose le ricordo: ricordo che si facevano molti meeting e ad alcuni ho partecipato anch'io, in cui tutti erano d'accordo con tutti, ma alla fine non si decideva nulla, ricordo che tutti erano molto indaffarati nel lavoro ma poi a conti fatti la produttività era, secondo me, bassa con inefficenza e pastoie varie che rallentavano il raggiungimento di un obiettivo. Anch'io ricordo che gli impegati pulivano l'azienda, ma dopo l'orario di lavoro, e ricordo una certa subalternità delle donne rispetto ai maschi.
Dal punto di vista personale, non sono riuscito a fare amicizia con nessuno, e mi è capitato di essere trattato con una sgradevole aria di superiorità da cui traspariva una certa xenofobia. Ho più volte chiesto di poter aiutare ad integrare i macchinari nella loro infrastruttura, ma nonostante una scaletta di obblighi ed impegni, in due settimane non ho praticamente fatto nulla. Ottenevo sembre risposte accondiscendenti ma senza che di fatto si facesse qualcosa, nonostante era nel loro interesse che utilizzassero la mia esperienza per snellire ed utilizzare le macchine che gli stavamo fornendo. Semplicemente, credo, gli risultasse non gradito il fatto che uno "straniero" gli potesse insegnare qualcosa.
Questa è chiaramente la mia esperienza ed in nessun modo vuole rappresentare la normalità in Giappone, magari sono stato particolarmente sfortunato. My two cents.
Grazie per aver raccontato la tua esperienza!alla fine sì, penso che problemi simili a quelli provati da me siano presenti in tutte le aziende a prescindere dalla grandezza.
Pazzesco capire del tuo commento come dal 1998 al 2023 non sia cambiato fondamentalmente nulla.
@@vivigiappone Buonasera, mi sono dimenticato di dire che l'azienda gioapponese in cui sono stato era un'azienda per la produzione di componenti meccanici, ed era costituita da molti impegati, molto più grande di quanto pensassi, credo fosse leader nel mercato Asiatico. Un'altra cosa che ricordo è che nessuno parlava inglese, io sono andato avanti con un mini-corso base di giapponese fatto in italia e un dizionario.
@@katsuyasensei Qualcosa deve essere cambiato. A quei tempi ero una mosca bianca, oggi credo che ci siano molti più stranieri, e questo avrà, credo, fatto cambiare atteggiamento ai giapponesi nei confronti di chi non appartiene alla loro terra. Più stranieri ci sono, più possibilità di confronto e comprensione ci devono essere.
Ciao grandissimo! Da quello che hai raccontato spero che non rappresenti l'azienda giapponese, dittatura, addestramento militare, straordinari non pagati, maschilismo, poche ferie, soldi trattenuti per una bevuta, razzismo (la vecchia ottantenne)...insomma hai durato pure troppo! 😅
Sicuramente non mi invogli a venire 😂
Un giorno vorrai raccontarci anche del nuovo lavoro, o no?
A frappè!
Ma guarda io pure ero al limite, lol
Ma è normale che in azienda ti chiedano di fare le pulizie e ci sia il rito della "recita" mattutina? 😮 La maggior parte delle aziende sono così?
No, era un'azienda parecchio malata. Prima o poi farò un video più approfondito al riguardo.
Magari bisogna metterci di mezzo un pochino lo spirito e la cultura giapponese ? Forse 🎉
In che senso? Un'azienda gestita male rimane tale anche se ci metti lo spirito e la cultura giapponese.
12:14 due ragazze si chinano per non "rovinare" il video
naa penso solamente non volessero apparire in video :(
Come funziona la malattia? Congedi parentali ? 104?
La malattia non esiste, usi le ferie pagate.
Congedi parentali sì.
104 non saprei se esiste qualcosa di simile, non mi sono informato.
Ma soprattutto la signora ti ha seguito anche lei nel nuovo lavoro? E ora chi prende per il cul…..??? Complimenti video molto esplicativo sul mondo del lavoro giap
No no lei è rimasta lì!
Sul razzismo nelle aziende giapponesi consiglio il libro "Stupore e tremori" di
Amélie Nothomb, una belga che ha lavorato in un'azienda giapponese
Gli darò un'occhiata;)
Con tutto il rispetto, ho fatto un disclaimer grosso quanto una casa ad inizio video proprio per dire che è solo un'esperienza personale che non rappresenta lo standard.
Poi ho parlato di una sola persona in tutta l'azienda che in particolare ha avuto questo tipo di comportamento.
Beh oddio, io tecnicamente lo faccio sempre con piacere;)
Comunque non fraintendere eh, fai bene a commentare e la cosa non mi infastidisce assolutamente.
Nessun problema. Ognuno la pensa come vuole e se si crea un dibattito anche meglio. Io personalmente ho raccontato la mia esperienza nel modo più imparziale possibile, ovviamente però inevitabilmente il tutto viene filtrato dalla mia coscienza e dal mio modo di essere, poi come questo racconto viene percepito da te e dagli altri non dipende da me. Portare delle prove sulle cattiverie che mi ha detto la signora, mi sembra alquanto difficile sinceramente. Non stavo la a registrare ogni volta che mi diceva qualche commento xenofobo. Per quanto riguarda i commenti degli altri utenti, con alcuni sono d'accordo con altri meno. Poi ripeto, ognuno è libero di farsi la propria idea ed è giusto parlarne nei commenti. Buona serata!
Video molto dettagliato...tante cose sono simili qui in Corea, tipo le cene aziendali, e il dover ascoltare i superiori senza poterli contraddire. È chiaro che cose come queste (presenti anche nel mondo accademico) non potranno mai portare a nessun tipo di crescita. Per fortuna non tutti sono così e le cose stanno un po' cambiando, però ce n'è di strada da fare. Stessa cosa per quanto riguarda la componente maschilista...sicuramente ancora oggi ci saranno aziende dove il caffè o il tè vengono offerti al cliente di turno esclusivamente da una donna.
Sicuramente tu hai una situazione migliore di questo casino :(
@@vivigiappone diciamo che anche qui ci sono le cose che ti fanno mettere le mani nei capelli XD
A ecco il motivo cambio di lavorò io sono daconro conte
;)
Vabbè diciamo che se io arrivassi, da cliente, in azienda, preferirei trovarmi la signorina ad offrirmi il tè piuttosto che un omone.. Quindi ci sta.
Si scoprì che Davide lavorava per l'Arasaka
Tutti Sandevistan!
Sembra un'azienda qualunque dalla descrizione!!!
Tutto il mondo è paese :)
👍🏻👋✌️
;)
I bagamendi in dembo, ghe prafi 😂
Hai resistito 4 anni
Esatto, dici bene, ho resistito più che altro. .
Daje, spero che il nuovo lavoro sia più vicino a ciò che desideri.
non ha mai visto un film su fantozzi?
Eh ma quelle almeno erano mega aziende ahah
Uguale all'azienda giapponese dove lavoro io! XD Le piccole aziende familiari giapponesi sono IL MALE! Tutto fatto alla cazzo di cane con risultati opinabili (in linea di massima gran spreco di soldi).
Sì mi sa che è un male comune qua 😢 lol
Sembra l'azienda italiana dove ho lavorato per 12 anni, 100% made in Rome...
Alla fine ste realtà sono tutte simili .
@@vivigiappone E' che uno il Giappone lo idealizza diversamente, almeno sotto certi aspetti...
Anche in Germania in molte aziende sono fissati con i meeting, peraltro generalmente inutili
Probabilissimo che in Giappone allora questa brutta abitudine l'abbiano presa dalla Germania, eh! Conoscendoli e conoscendo la loro storia non è improbabile.
Ma pensa... 🤦🏻♂️
Visto ?
@@vivigiappone paese che vai tradizioni che trovi...
Quando sento di simili padroni delle aziende penso sempre ai megadirettori di Fantozzi.
Glie piacerebbe ave quel potere ahah
Interessante... Sembra tu abbia descritto un film fantozziano dell'Italia lavorativa degli anni 70 col padre padrone 😂😂😂😮 ovviamente cultura lavorativa giapponese e cultura lavorativa italiana non sono confrontabili perché totalmente diverse ... Comunque rimane sempre un problema di base : molti proprietari di azienda non sanno essere o fare i manager spesso.
Ci hai preso un pieno! Vivevamo negli anni 70!
@@vivigiappone 😱😱😱😂😂😂 immaginavo da quello che hai descritto... Uno si immagina i colossi giapponesi mondiali high-tech ma poi si trova molte piccole realtà ferme al fax con la signorina Silvani ... ma poi a 80 anni non possono godersi la pensione in Giappone? 🤔🤔🤔🤔🤔🤔
Ma davvero quella campa solo per lavorare!
Non riuscirei mai ad adattarmi ad un'azienda come quella per la quale hai lavorato.
Alcuni "riti", paiono apposta per riaffermare la gerarchia, in cui la donna pare sempre dopo i pari mansione maschi.
La signora di 80 anni stia tranquilla. Un italiano all'estero in qualche modo ce la fa. Lei da sola non credo proprio, neanche nei suoi anni migliori.
Vero, erano proprio cose fatte apposta per fare il lavaggio del cervello. Soprattutto il saluto mattutino.
Eh la signora... Dici bene!
A livello di ferie stanno messi malissimo cmq! Pori Giapponesi 😅
Oddio per fortuna nel nuovo posto di lavoro ne ho di più, dai
@@vivigiappone ma quindi come funziona con le ferie? Non avete diritto a un tot di giorni stabiliti all'anno che le aziende devono rispettare? Non so se lo hai detto in altri video, sono due giorni che ho scoperto il tuo canale, ti faccio i complimenti per i contenuti interessanti e tu hai un modo simpatico di presentarli!
Mi è sembrata la critica cinematografica di Fantozzi in Giappone. E il signore che continuava a pulire dietro era per smentire i tuoi ultimi video che mostravano la monnezza in Giappone
Interessante lettura, lol
Sto cavolo pulire i pavimenti? Ingegnere-mocio. Ma che posto è 😂?
Ma guarda, ora che ho lasciato quel vecchio lavoro da ormai 8 mesi, ripenso a queste cose e capisco che ho fatto davvero bene a scappare!
Tutto il mondo è un paese insomma 😂
Alla fine sì...
Dovevi insegnare il romanaccio alla signora.
Con un bel vaffa!
quindi pure in giappone i vecchi non capiscono un cazzo? XD
Ahah dipende Mattè!
@@vivigiappone Ovvio, era per ridere, ma è buffo che i vecchi siano razzisti ovunque
Sul fatto delle donne che servono il tè ai clienti pensi che in Italia il maschilismo sia inferiore?
Io penso proprio di no
Vivendoci ti dico che secondo me la cosa è trattata in modo diverso qui.
Beh, in Italia ora c'e` anche razzismo tra quartiere e quartiere, oppure se non porti i capelli in un certo modo (di solito il taglio ridicolo alla Signorina Silvani dei bimbetticoatti) e ti vesti un po' piu` elegante di "loro" (che poi non e` che veda in giro grandi personaggi in grado di giudicare gli altri...)ti etichettano. L'Italia sta diventando un paese parecchio provinciale con mentalita` chiusa e bifolca, tranne in realta` cone Napoli, nelle quali trovi un po' piu` di apertura. Quindi, dal tuo racconto, direi che in Giappone arriverei gia` abituato 😂 Penso che le universita` italiane dovrebbero chiamarti per dei seminari, hai fatto esperienze che in molti non hanno avuto.
Brutta situazione davvero :(
Grande Davide, grazie per questi video informativi. Sono tra i più interessanti per il pubblico che vive "di qua" ;)
Mi fa piacere! Ogni tanto farò qualche aggiornamento!
all'italiana via....
Però alla giapponese ahah