Vero! A 50 anni avevo un lavoro poco retribuito e soprattutto mi teneva molte ore lontano dalla famiglia. Era però l'unico sostentamento della famiglia. Volevo cambiare ma avevo paura. Sognavo di fare un lavoro in casa per prendermi cura delle mie figlie che avevano bisogno di me. Nel momento in cui ne ho parlato in famiglia ho trovato il coraggio di realizzarlo. Dopo dieci anni posso dire grazie a chi mi ha sostenuto
Assolutamente d'accordo con lei dottore e complimenti per i suoi video! 😊 Inizi a fare anche i podcast, per me che spesso viaggio sarebbe molto più comodo ascoltarla così.
Buongiorno Filippo ho appena scoperto questo canale non ho potuto vedere tutti i video. Io purtroppo sono ancora ad un passo indietro cioè il mio problema è trovare l'obiettivo cioè capire cosa voglio. ...ed ho quasi 50 anni! !! Può fare un video su cosa si vuole veramente
La parte sul condividere i propri obiettivi è verissima, perché per alcuni la paura di veder materializzato il fallimento è troppa. Si procede quindi ad autosabotarsi, e vi posso assicurare che ce la farete! (ad autosabotarvi). Se non si hanno "le spalle coperte" (famiglia, amici, partner giusti) ma c'è il desiderio profondo di provarci, la strada giusta a mio parere è la psicoterapia. Legate con il terapeuta e condividete con lui i vostri obiettivi. Datevi importanza. Non guardate ai soldi se state quantomeno benino. Mille euro in meno per le idiozie, e mille euro in più per i vostri sogni
C'è un pensiero opposto al tuo riguardo alla condivisione degli obbiettivi che ho generalmente scontrato nei speaker/ life coach americani. Questa condivisione, soprattutto, fuori dalla cerchia stretta dei famigliari potrebbe rivelarsi una specie di trappola mentale, un ansia che ti assedia. Io sono del parere che non bisogna concentrarsi sul risultato finale, (quindi "nascondere" pure a noi stessi) ma su quei piccoli passi quotidiani che porteranno poi al risultato finale, come "la scalata della montagna", e per me funziona discretamente.
Io spesso purtroppo condivido con gli amici e con i miei familiari i miei obbietti, ma poi puntualmente faccio saltare tutto, con il risultato che dopo non mi crede più nessuno.
La parte sulla risoluzione del problema mi lascia un po' perplesso. Penso possa funzionare solo se si é precedentemente soddisfatti i tre punti critici che portano al fallimento. In ogni caso ho qualcosa di interessante da provare :)
Ma cosi deleghiamo il risultato agli altri... sono loro che ci danno la forza di arrivare all' obiettivo! Non è un po' debole come motivazione? Non dovremmo cercare la forza dentro noi? Non dovremmo essere noi stessi a generare nuove abitudini per non procrastinare se davvero vogliamo arrivare ad ottenere un risultato?
Maria Rosaria Catalano io penso che per iniziare il suo sia un ottimo suggerimento. Anche perché la maggior parte di chi procrastina e non riesce a raggiungere i propri obiettivi sicuramente non può ancora attingere alla forza interiore, perciò almeno inizialmente mi sembra un buon consiglio
Cristiana Palestini beh forse per qualcuno potrà funzio are sicuramente. Per mia esperienza personale ho provato diverse volte a far come consigliato, diffondendo le mie intenzioni e dopo i primi momenti di determinazione mollavo comunque e mi consolavo dicendo che tanto gli altri se fallisco o arrivo alla meta continueranno a far la loro vita come sempre, il che è esattamente cosi giustamente! La frustrazione in realtà in quel caso è anche peggio perché doppia, in primis con noi stessi e poi anche il dover giustificare agli altri il motivo del non arrivare all' obiettivo fissato! I miei obiettivi li ho raggiunti davvero solo quando ne ero profondamente convinta e solo con me stessa! Non so, lo trovo un consiglio un po' superficiale, pur rispettando le opinioni diverse dalla mia. Sai come insegna il buon Pirandello in "Uno nessuno e centomila", ognuno interpreta la stessa indentica realtà i tanti modi diversi! 😉
Maria sono d accordo con te sul fatto che dovremmo trovare la forza dentro di noi, senza un'aiuto esterno. A mio parere quello di cui parla il Dottore non contrasta con questo ragionamento. Infatti lui sta dicendo di esprimere, di comunicare, in un certo senso di dare un'ufficialita' al nostro obiettivo parlandone con gli altri. La strada da percorrere è nostra. Non andiamo a chiedere agli altri di motivarci o di incoraggiarci o di darci una mano. Siamo pur sempre degli esseri sociali. Stiamo attenti che se ad un estremo ci sono quelli che da soli non riescono a far nulla, i dipendenti affettivi etc...dall altro c'è la lupa o lupo solitario che pensano di fare tutto da soli. Conosco una persona così e ti assicuro che così facendo va molto a rilento, in generale. L essere umano come ho detto nasce biologicamente predisposto alla socialità, e questa va integrata nella vita insieme all indipendenza
Inoltre il Dott dice un'altra cosa interessante: non comunicare a nessuno che vogliamo fare quella cosa può essere controproducente, perché è come se sotto sotto non fossimo convinti di farla, allora "meglio non dirlo a nessuno, così se non troverò la forza di provarci non lo saprà nessuno". Ancora una volta la parola feconda, come dice uno psicologo di Milano. La differenza tra il pensiero circolante in noi...e la parola è grande. C'è già differenza tra il pensare e basta, e lo scrivere (a penna o al pc) un qualche obiettivo.
Grande Come sempre tantissimi auguri di buon compleanno!
È sempre bello ascoltarla dottore, fatto condiviso, aperta al mondo, non è servito a nulla
Vero!
A 50 anni avevo un lavoro poco retribuito e soprattutto mi teneva molte ore lontano dalla famiglia.
Era però l'unico sostentamento della famiglia.
Volevo cambiare ma avevo paura.
Sognavo di fare un lavoro in casa per prendermi cura delle mie figlie che avevano bisogno di me.
Nel momento in cui ne ho parlato in famiglia ho trovato il coraggio di realizzarlo.
Dopo dieci anni posso dire grazie a chi mi ha sostenuto
Complimenti per questa bella lezione di crescita personale.
Mi chiedo come faccia ad essere così saggio! Grazie
Vero ,quando devi dimostrare qualcosa che ci riesci, viene fuori il carattere 💪💪
Grazie dottore siete di grande aiuto, non so avete qualcosa che mi spinge a cambiare modo di vedere le cose.
Assolutamente d'accordo con lei dottore e complimenti per i suoi video! 😊 Inizi a fare anche i podcast, per me che spesso viaggio sarebbe molto più comodo ascoltarla così.
Io adoro questo dottore! :-)
top! ;-)
Non ho nessuno con cui condividere i miei obiettivi, anzi sarebbe molto pericoloso, per molte ragioni!
Grazie mille, davvero molto chiaro e utile :)
Grazie dottore! 💪
Buongiorno Filippo ho appena scoperto questo canale non ho potuto vedere tutti i video. Io purtroppo sono ancora ad un passo indietro cioè il mio problema è trovare l'obiettivo cioè capire cosa voglio. ...ed ho quasi 50 anni! !! Può fare un video su cosa si vuole veramente
Marina Freti 😣😣😣eh si'.
La parte sul condividere i propri obiettivi è verissima, perché per alcuni la paura di veder materializzato il fallimento è troppa. Si procede quindi ad autosabotarsi, e vi posso assicurare che ce la farete! (ad autosabotarvi).
Se non si hanno "le spalle coperte" (famiglia, amici, partner giusti) ma c'è il desiderio profondo di provarci, la strada giusta a mio parere è la psicoterapia. Legate con il terapeuta e condividete con lui i vostri obiettivi. Datevi importanza. Non guardate ai soldi se state quantomeno benino. Mille euro in meno per le idiozie, e mille euro in più per i vostri sogni
Grazie
C'è un pensiero opposto al tuo riguardo alla condivisione degli obbiettivi che ho generalmente scontrato nei speaker/ life coach americani. Questa condivisione, soprattutto, fuori dalla cerchia stretta dei famigliari potrebbe rivelarsi una specie di trappola mentale, un ansia che ti assedia. Io sono del parere che non bisogna concentrarsi sul risultato finale, (quindi "nascondere" pure a noi stessi) ma su quei piccoli passi quotidiani che porteranno poi al risultato finale, come "la scalata della montagna", e per me funziona discretamente.
Io spesso purtroppo condivido con gli amici e con i miei familiari i miei obbietti, ma poi puntualmente faccio saltare tutto, con il risultato che dopo non mi crede più nessuno.
👍👍👍è vero 😧
Dottore, un video sulla reverse diet? Sempre se non l'avete già fatto.
I modi per organizzarla ed applicarla
In situazioni difficili a volte la responsabilità la puoi prendere solo con te stesso e la solitudine pesa!!!!
Parole sante! Ora che hai scoperto il nervo....,che faccio? ☺️ grazie
La parte sulla risoluzione del problema mi lascia un po' perplesso. Penso possa funzionare solo se si é precedentemente soddisfatti i tre punti critici che portano al fallimento. In ogni caso ho qualcosa di interessante da provare :)
Sono abituata a condividere.Con un un'apprendista chiuso e sempre arrabiato ho condiviso e stretto amicizia.Poi.
Ma cosi deleghiamo il risultato agli altri... sono loro che ci danno la forza di arrivare all' obiettivo!
Non è un po' debole come motivazione? Non dovremmo cercare la forza dentro noi? Non dovremmo essere noi stessi a generare nuove abitudini per non procrastinare se davvero vogliamo arrivare ad ottenere un risultato?
Maria Rosaria Catalano io penso che per iniziare il suo sia un ottimo suggerimento. Anche perché la maggior parte di chi procrastina e non riesce a raggiungere i propri obiettivi sicuramente non può ancora attingere alla forza interiore, perciò almeno inizialmente mi sembra un buon consiglio
Cristiana Palestini beh forse per qualcuno potrà funzio are sicuramente.
Per mia esperienza personale ho provato diverse volte a far come consigliato, diffondendo le mie intenzioni e dopo i primi momenti di determinazione mollavo comunque e mi consolavo dicendo che tanto gli altri se fallisco o arrivo alla meta continueranno a far la loro vita come sempre, il che è esattamente cosi giustamente!
La frustrazione in realtà in quel caso è anche peggio perché doppia, in primis con noi stessi e poi anche il dover giustificare agli altri il motivo del non arrivare all' obiettivo fissato!
I miei obiettivi li ho raggiunti davvero solo quando ne ero profondamente convinta e solo con me stessa!
Non so, lo trovo un consiglio un po' superficiale, pur rispettando le opinioni diverse dalla mia.
Sai come insegna il buon Pirandello in "Uno nessuno e centomila", ognuno interpreta la stessa indentica realtà i tanti modi diversi! 😉
Maria sono d accordo con te sul fatto che dovremmo trovare la forza dentro di noi, senza un'aiuto esterno. A mio parere quello di cui parla il Dottore non contrasta con questo ragionamento. Infatti lui sta dicendo di esprimere, di comunicare, in un certo senso di dare un'ufficialita' al nostro obiettivo parlandone con gli altri. La strada da percorrere è nostra. Non andiamo a chiedere agli altri di motivarci o di incoraggiarci o di darci una mano.
Siamo pur sempre degli esseri sociali. Stiamo attenti che se ad un estremo ci sono quelli che da soli non riescono a far nulla, i dipendenti affettivi etc...dall altro c'è la lupa o lupo solitario che pensano di fare tutto da soli. Conosco una persona così e ti assicuro che così facendo va molto a rilento, in generale. L essere umano come ho detto nasce biologicamente predisposto alla socialità, e questa va integrata nella vita insieme all indipendenza
Inoltre il Dott dice un'altra cosa interessante: non comunicare a nessuno che vogliamo fare quella cosa può essere controproducente, perché è come se sotto sotto non fossimo convinti di farla, allora "meglio non dirlo a nessuno, così se non troverò la forza di provarci non lo saprà nessuno".
Ancora una volta la parola feconda, come dice uno psicologo di Milano. La differenza tra il pensiero circolante in noi...e la parola è grande.
C'è già differenza tra il pensare e basta, e lo scrivere (a penna o al pc) un qualche obiettivo.
C'è però chi sostiene che condividere i propri progetti con altri sia un dispendio energetico
Stimare non ho ignoto.Rischio l ignoto per non stare nel piatto.