Salvatore Scarpitta, un lungo gioco di specchi

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  • เผยแพร่เมื่อ 2 พ.ค. 2016
  • Nella Civica Galleria d'Arte "Renato Guttuso" di Villa Cattolica a Bagheria, nel 1992 Giovanna Bongiorno incontra l'artista Salvatore Scarpitta. Americano nato a New York nel 1919 e morto nel 2007, dal 1936 al 1958 è vissuto a Roma. A partire dal 1950, i disegni - realizzati con tecniche insolite, sperimentando nuove consistenze materico-cromatiche, trasformando in pigmento materiali impropri - consentono di individuare il percorso progressivo dell’esplosione della forma. Attraverso il portato della plasticità cubista e futurista, l’artista individua l’espressione della forma per sezionare l’immagine precostituita ed infonderle la vitalità della vita.
    Il disegno è forma in azione, conflitto tra le forze strutturanti dei segni «è una stretta la cui intensità contiene la dinamica della propria esplosione». Nel 1959 espone le sue tele realizzate con bende e fasce di tessuto, che saranno fra le sue opere più note. Agli inizi degli anni Sessanta costruisce due auto da corsa , presto divenute una sua cifra stilistica. Negli Stati Uniti frequenta i maggiori artisti del tempo, da Mark Rothko a David Smith, Willem de Kooning, Conrad Marca-Relli, oltre a critici come Harold Rosenberg. Ma una larga parte della sua attività ha come palcoscenico l’Italia, dove Scarpitta frequenta gli artisti più innovatori ed aperti al panorama internazionale, da Alberto Burri a Piero Dorazio, Fontana, Turcato, Consagra. E’ presente con sale personali alla Biennale di Venezia del 1972 e del 1993.
    Anno di produzione: 1992

ความคิดเห็น • 4

  • @thesteveandianproject2532
    @thesteveandianproject2532 2 ปีที่แล้ว +1

    In college I was close friends of Sal's youngest daughter. I always enjoyed talking to him. He was a mad man in all the best ways. I got to spend a weekend at his studio in Pennsylvania once. We were there to help him organize for a show in Italy. We were standing around talking about how much each piece should be insured for his dog walked up and urinated on one of the sculptures... That put an end to the conversation. Sal said that the dog clearly knew what the art was worth. It's a great pleasure to see him here again. Just as powerful as ever.

  • @allenzaruba852
    @allenzaruba852 5 หลายเดือนก่อน

    Fascinating. I was Sal's assistant for ten years near the end of his career. He is dearly missed.

  • @soniamarchese3919
    @soniamarchese3919 3 ปีที่แล้ว

    Un gioiello questa intervista, grazie