Ti porto la mia esperienza visto che alla fine del video chiedi noi cosa ne pensiamo. Ormai dal 2000 lavoro gomito a gomito con africani di varie etnie, religioni e provenienze. Non solo africani, mi è capitato di condividere il mio tempo anche con brasiliani e indiani. Con il passare del tempo, ti poni la domanda "perchè siete venuti qui?" le storie che ho sentito sarebbero da mettere in un libro, ma tutti e dico tutti fino ad ora, quando mi rispondono puntano il dico unicamente su due fattori: 1 corruzione delle istituzioni. 2 incapacità e collusione dei politici. Mi è rimasto impresso inoltre quando un ragazzo della costa d'avorio mi ha detto che se esiste un colpevole della miseria africana, è il tradimento generazionale della classe politica africana.
In Italia abbiamo corruzione delle istituzione e incapacità e collusione dei politici ai massimi livelli; inoltre Uno sfrenato individualismo ed Una bassa considerazione Della istruzione in generale. Aggiungi poi Una profonda divisione tradizionale. Tuttavia non Siamo come l'africa. Perchè? ...
@@justanaverage1762 No, perchè noi italoti ci siamo dovuti far furbi e ingegnarci per salvare le chiappe (e la grana) dall'invasore/padrone/sfruttatore/ladro di turno. Inoltre, sopratutto nel settentrione, esiste una cultura del lavoro e dell'impresa che affonda le sue radici nel medioevo comunale. Cosa che in Africa è pura fantascienza.
@@madmath1971 penso che per rispondere a questa domanda serva una cultura gigantesca.. che io di certo non ho.. ne con la mia testimonianza pretendo di dare una verità universale. Tuttavia ripeto, nessun ragazzo africano col quale ho parlato punta il dito sul colonialismo.
Sono una pasticcera. Durante le ore di preparazioni ascolto le tue puntate bellissime, interessanti, ben strutturate e piene di spunti di riflessione sul mondo, gli uomini e le sue dinamiche. Ormai è un appuntamento fisso tutte le mattine. Grazie davvero.
Una mia teoria è che gli europei si sono dati una mossa perché morivano di fame eravamo falcidiati da peste e altre malattie. Se notate la dieta alimentare dell'uomo europeo miglioro' nel momento che si svilupparono i viaggi di esplorazione (mais pomodoro patate) e si approfondirono gli studi per prevenire le malattie.
Da nordafricano dico: questo video non fa una piega!! Secondo me hai descritto e spiegato una situazione che non è semplicemente contorta, ma di più, in modo eccezionale, sopratutto senza pareri personali, grande 👏🏽 continua così!!!
Cosa ormai rara nel mondo moderno, su questo canale si cerca di dare delle risposte nella maniera più oggettiva possibile senza le folli forzature del politically correct, insomma si cerca di fare cronaca e storiografia nella maniera più neutrale possibile, come dovrebbe essere d'altronde. Mi piacerebbe che i giornalisti applicassero lo stesso spirito nello scrivere, ma ormai tutto sembra avere un prezzo, anche le loro penne Quindi ti meriti un gran: Bravo!
La produzione storiografica non è mai neutrale, toglietevi dalla testa questa cattiva educazione ereditata dal positivismo. La storia è sempre ideologica, così come qualsiasi altra disciplina delle scienze umane. Non parliamo mica di matematica eh. Bisogna attenersi alle fonti storiche utilizzando i metodi scientifici forniti dalla storiografia. Nonostante ciò, la produzione storica accademica, si basa quasi sempre nella "storia-problema".
@@giuliom3564 come ho detto. La storia si produce tramite metodi scientifici, attraverso fonti criteriosamente selezionate. Da storico peró mi sento in dovere di sfatare il falso mito nel quale la storia possa essere neutrale. Comunque la storia non é per amatori. É una produzione seria e dietro ci vogliono dei professionisti.
@@KamiTubeSon Se la storia si produce tramite metodi scientifici e consultazione di documenti certi, si può benissimo spiegare le cose come realmente sono no???? Io per esempio ho a casa molti libri di De Felice e Emilio Gentile per capire bene il fenomeno storico del Fascismo italiano e debbo dire che quando spiegano i fatti, le differenze si sentono eccome rispetto a coloro che hanno una mente ideologizzata!
@@af5433 Non ci siamo capiti. La storia ha dei metodi. Tra queste metodologie abbiamo il molteplice incrocio tra fonti. Che siano esse, documentali, orali o visuali. Lo storico per tanto, dovrà avvalersi di metodi criteriosi e basarsi su i fatti fin li pertinenti. Non é possibile però, produrre qualcosa priva di ideologia. L' essere umano é ideologico, e anche i paladini anti ideologia, cadono nella stessa questione che combattono, essendo anche loro ideologici. Il positivismo si avvaleva di questo pensiero non ideologico, peccato che alla fine siano stati i piú ideologici di tutti. Lo studio della storia, fatto come si deve, non é per amatori. Si pensa che la storia sia qualcosa di banale facilmente comprensibile, ma non é cosi. É una scienza complessa ed estremamente metodologica.
@@KamiTubeSon Lo so che l'essere umano è ideologico, ma quando un individuo si mette in dubbio e va a confrontarsi anche con chi ha interpretazioni diverse verso alcune realtà, significa che ha la capacità di non andare alla ricerca di fatti che confermano SOLO le sue idee di base. E' questo alla fine ciò che conta. Quante interpretazioni ci sono state, per esempio, verso il fenomeno del fascismo??? Chi aveva idee di stampo marxista lo riteneva come un movimento esclusivamente reazionario verso la lotta di classe, mentre un Renzo De Felice è riuscito a darne un'interpretazione più complessa e originale. Mi piace quando lo storico (o lo scienziato in generale) argomenta molto e enfatizza la complessità degli eventi storici. E' scontato e palese che se un tizio mi viene a dire : "L'Africa è in fallimento perché noi razzisti europei l'abbiamo distrutta", non è imparziale ed è trafitto da un certo "senso di colpa".
Ciao! Vivo in Brasile e qualcosa sui paesi emergenti la so. Vorrei ricordare che non sono solo le materie prime di un paese ad attrarre l'interesse di attori esterni (paesi stranieri, lobby, multinazionali). Il mercato globale punta l'occhio praticamente su tutto che é possibile comprare e vendere: l'istruzione per esempio, o la sanitá, o i servizi, gli areoporti, le infrastrutture, o le grandi imprese statali e private. Quando un turista guarda la mappa di un paese come il Brasile pensa: cosa potró visitare? Quando uno speculatore finanziario, o un agente di mercato, o un ricco investitore o una lobby insomma quando il mercato guarda il Brasile pensa: cosa potró comprare? Cosa potró usare per diventare ricco? Quale settore di affari che nel mio paese é giá saturo qui é ancora libero di essere sfruttato? Quale materia prima che in altri paesi é giá esaurita, qui posso comprare al prezzo piú basso, anzi bassissimo? Chi potrá vendermela a questo prezzo? Homer Simpson, durante il viaggio verso il Brasile nella puntata dedicata a questo paese, sfoglia una rivista della compagnia aerea, la copertina recita "come rapinare il Brasile". Bolsonaro in Brasile é stato il punto d'arrivo di un processo in cui si é deciso di cedere tutto quello che si poteva cedere al mercato internazionale. Durante questo processo i partiti politici progressisti come il Partido dos Trabalhadores di Lula, sono stati screditati e infangati dalla cronaca. Lo stesso Lula é stato trasformato in un bandito, nonostante continui a combattere per vie legali per la sua innocenza. Si chiama Lawfare, la guerra per vie legali, in cui la corruzione endemica viene usata come arma per uccidere mediaticamente gli avversari, annullarli politicamente. Non importa se cosí si producono gli effetti nefasti del populismo, l'importante é far salire la marea del malcontento verso la politica, favorire l'ascesa di qualche leader patriota fantoccio che consenta, dietro le quinte, che chi voglia comprarsi il paese lo faccia tranquillamente. Ecco quindi, il potere agire nella sua forma piú subdola. Quella della cultura, dell'informazione, della comunicazione che parte dai potentati televisivi e oggi si infila nel il submondo delle fakenews L'unica arma perché i popoli dei Sud del mondo si alzino per i loro diritti é la coscientizzazione. Nemico della conscientizzazione popolare é il potere, sottoforma di tutte le sue espressioni.
Ben detto. Purtroppo il potere della corruzione fa sì che chi può essere favorevole ai corruttori venga da loro aiutato ad arrivare in cima, con tutto un effetto a cascata, naturalmente. Poteri esterni militari, politici, economici, schiacciano da un lato... (corrompere costa meno di una guerra) I comprati schiacciano dall'altro... Alla fine un popolo è facile che non riesca a controbattere la forza del denaro, su ben 2 fronti, e che, umanamente, ceda alla rassegnazione.
@@alvisegirardello5055 grazie. Toglierei dal mio intervento solo il principio logico lniziale: affermare di avere capacità di parlare dei paesi in via di sviluppo, solo perché si vive in uno di essi. Purtroppo il solo fatto di vivere in un paese povero non è la via maestra per la conoscenza. Lo dimostrano i milioni di elettori che un leader populista, come Bolsonaro, può prendersi anche in un paese come questo. La chiave per la coscienza è la cultura . Essa non arriva gratis e senza sforzi propri e della società in cui si sta.
Ottima analisi. Manca solo un punto. Il Brasile, come l'Italia, sono paesi democratici. Ci scegliamo chi va al governo. Quindi, in ultima istanza, il nostro problema siamo noi.
@@sampick8690 vero quello che dici ma se ascolti bene cos'ha detto cita il Franco coloniale. Che se non è il problema di sicuro non è dalla parte della soluzione
Credo che Stefano voleva semplicemente fare una battuta molto anni 2000s, pensando di deliziarci con una battuta sagace ma fallendo miseramente dimostrando di essere un boomer. Buona domenica a tutti!!!!!
Ciao, sono sempre stato d'accordo sul fatto che non si può collegare il "fallimento" dell'Africa solo alla tesi del colonialismo, la questione è sempre stata molto più complessa, come al solito. Però ascoltando i tuoi contenuti, (hai fatto un gran lavoro, soprattutto citando tanti esempi, non sempre i soliti noti e con molta imparzialità) ho notato che nella maggior parte delle storie finite male dei vai paesi c'è spesso un comune denominatore: uno o più stati esteri, non per forza occidentali ma quasi sempre paesi più potenti in generale, che remano contro il paese in difficoltà, cercando di accelerare il processo di fallimento (nei vari modi da te descritti) sempre per questioni di interesse, economico o politico. Anche Il dittatore di turno che ha devastato lo stato e il suo popolo per interessi personali o deliri di potere, spesso è "aiutato" nel suo intento da altri più potenti stati esteri, quali hanno interessi vari nel vedere fallire quel paese.
Certo ma appena si liberano sorge una guerra civile con atrocita' contro i civili.Tribalismo.Del resto sono molto piu' diversi tra loro che non gli europei.
Da quanto viene detto nel video, gli stati stranieri forti sfruttano le risorse dello stato povero però, come viene detto nel video, ci sono stati che sfruttano questa situazione, la gestiscono bene e riescono ad arricchirsi sviluppandosi economicamente (come l'Arabia Saudita), mentre altri rimangono arretrati e poveri volutamente da chi li comanda
Diamo come presupposto reale che al giorno d’oggi per poter imparare qualcosa anche da chi sta dall’altra parte del mondo non è più complesso che chiederlo al vicino di casa. Coi mezzi di oggi, un capo di stato africano potrebbe chiamare i migliori ingegneri da ogni angolo del pianeta e creare le proprie attività per estrazioni di metalli, di petrolio, e qualsiasi altra cosa si possa fare. Nel video viene spiegato come faccia comodo ai capi africani che l’intero processo di qualsiasi cosa, vada svenduto apposta alle imprese estere, facendo sfruttare il proprio popolo, per trarne profitto per se. Non ce nessun interesse nel dare davvero valore a ciò che la loro terra gli dà, perché se così fosse crescerebbero come società. Ma a chi comanda non interessa.
Quanto adoro il non politically correct. Quanto adoro il punto di vista impersonale ed esterno di chi fa (e si fa) domande invece di accettare passivamente tutte le risposte. Ottimo video.
Ma guarda che la storia positivista in campo accademico è stata superata da un bel po' di tempo...Non si produce storia come si produce una qualsiasi altra scienza. Le scienze umane non sono le scienze esatte.
@@EdoardoTozziWinstonSmith Hai sentito il video????? Il colonialismo non è l'unica causa dei mali dell'Africa e chi insiste a voler utilizzare la razza per riparare ai danni del passato perché è trafitto da un certo "senso di colpa", è "politically correct". Non ha assolutamente senso incolpare solo gli europei per i danni che hanno fatto in passato (anche perché non so se lo sai, ma molti monarchi neri svolsero un ruolo attivo nella tratta transatlantica degli schiavi). Lo schiavismo, le guerre civili e il "potere malvagio" esistevano ben prima dell'arrivo degli Europei in Africa. Fra l'altro, i primi a colonizzare l'Africa e a ridurre in schiavitù i neri, furono gli arabi (piccola parentesi). Se già all'epoca molti uomini di potere del continente contribuirono a questo "macello", possiamo capire che era tutto un accordo fra potenti. Ancora oggi i mali dell'Africa derivano dal fatto che da quando si è avviato il processo di decolonizzazione , il continente non ha mai avuto la capacità di muoversi in autonomia e i leader che la governano sono estremamente corrotti dal potere (che tu sia bianco o nero, se hai un orientamento al potere personalizzato e tendente all'autoritarismo, fai danni ai sudditi). Altro che questione di razza.
@@EdoardoTozziWinstonSmith Ma quello che ti ho riportato nel commento (soprattutto riguardo il discorso della colonizzazione), corrisponde alla realtà storica. Rifletti! Conviene incolpare un'etnia per i mali di un continente quando gli stessi uomini di potere di quel continente hanno strinto accordi per contribuire alla tratta transatlantica degli schiavi? Conviene prendersela solo con gli europei quando i primi a colonizzare l'Africa furono gli arabi? Non conviene riflettere sul fatto che nessuno può sapere se l'Africa si sarebbe sviluppata ugualmente anche se non fosse stata colonizzata? Quando venne colonizzata, l'Africa era una società tribale e non è che vi era una convivenza pacifica fra i popoli! Togliamo il discorso della razza e cerchiamo di essere più obiettivi
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
Il nostro Paese è PIENO di persone che non sono in grado di scindere dalle fazioni in gioco per capire chi è buono o chi è cattivo. Ragionano per assiomi senza comprendere che la storia è il risultato di miliardi di piccole azioni... Vai avanti tutta il tuo è un bellissimo podcast, assolutamente imparziale, come deve essere un vero storico!
Video interessante come sempre. Tuttavia avrei apprezzato riferimenti a fonti africane in primis. Penso che la storia dell’Africa vada vista prima di tutto dal loro punto di vista e poi arricchita da elementi esterni, e non il contrario :)
Mia moglie è nigeriana. La questione mi interessa molto perché conosco bene nigeriani, ghanesi, ivoriani e senegalesi. Il video mi ha dato modo di riflettere su alcuni punti, ma penso che per avere una completezza di sguardi servirebbero anche quello di antropologi e sociologi, soprattutto africani, perché studiando i fenomeni dall'interno penso possano portare qualcosa di più completo. Molti problemi derivano secondo me anche anche dalla struttura sociale di molti popoli africani, di valori che hanno ancora molti rimasugli che arrivano dagli anni precoloniali. Un'altro fattore importantissimo è il "tempo": è passato veramente poco tempo dall'indipendenza della maggior parte degli stati, e poi non c'è da negare un certo stigma che ha l'africano (soprattutto quello sub-africano) in generale nel mondo.
Io penso che nei prossimi 30 anni l'africa crescerà e migliorerà dal punto di vista economico - culturale.. Anche il fatto che i tassi di natalità sono scesi da 7-8 a 3-4 e' un segnale che la società sta cambiando e crescendo in termini di mentalità
Assolutamente. Il potenziale africano e immenso e si svilupperà nei prossimi decenni. Ecco perché sarebbe utile oltreche umano trovare un rapporto privilegiato UE africa. Creare una classe borghese africana robusta diminuire la loro natalità e avere trattati bilaterali forti a livello economico che aprano a noi mercati immensi e a loro opportunità di sviluppo. Tralaltro questo disinnescherebbe nel tempo ovviamente non subito le correnti migratorie e la speculazione ad esse colleagate
@@giluliagazzi3915 Sono d'accordo che l'Africa crescerà molto, è solo questione di tempo. Non dobbiamo mai dimenticarci però che "la mentalità" degli africani non è e non deve essere la nostra. Non possiamo continuare ad analizzare le questioni africane con il nostro metro di giudizio. Non possiamo pretendere che diventino come noi semplicemente perché non sono noi.
E' passato poco tempo dalla fine del colonialismo ma tanto dall'inizio della storia africana all'inizio del colonialismo. Posto che non vedo lo sviluppo occidentale come il bene assoluto, la maggior parte dell'Africa - zone del Mediterraneo escluso - è rimasta uguale a se stessa per migliaia di anni.
Bell'intervento, molto obiettivo. Purtroppo ricordo ancora quando, nel 2013, in Erasmus in Portogallo, partecipai a un seminario sul colonialismo tenuto da un docente luso-africano e le conclusioni furono che tutta la colpa dei problemi passati, presenti e futuri, è dell'uomo bianco. Nessun studente o docente intervenne, tutti accettarono a capo chino. Penso che i media continuino con questa versione semplicistica e mistificatoria, che non porta del bene né a noi né a loro.
anche nel vittimismo riconoscono la superiorità dell'uomo bianco! se tutto è sempre colpa sua allora è un genio del male! (sono ovviamente ironico). Il vittimismo è bello, perchè semplifica e permette di far cominciare la storia quando diciamo noi
Analizzare i fatti non porta mai voti, specialmente quando si tratta di riversare argomenti del genere in politica (e lo dico da studente di scienze politiche). Dopotutto ognuno ha qualcosa da guadagnarci, una parte ha la scusa del cattivo passato colonialista dell'uomo bianco generalistico per spingere parte della propria agenda, specialmente verso coloro che diventano cittadini italiani non per nascita, un'altra parte esalta a morte il colonialismo dicendo che in realtà non fu così male, e quelli come noi che guardano sì alla storia ma anche al pragmatismo finiscono con l'essere bersagliati da entrambi. La gente è proprio scema...
@@joemanebeard8011 io non ho fiatato per tre motivi: 1) Non avevo un livello di conoscenza tale della lingua portoghese per poter sostenere un dibattito con un accademico; 2) Non conoscevo (e non conosco) bene la storia del colonialismo lusitano; 3) l'ambiente accademico portoghese ha una linea politica molto chiara (come gran parte dell'opinione pubblica): perchè mettermi i bastoni tra le ruote per una cosa che nemmeno mi riguarda direttamente? Per il resto, credo che puntare sempre il dito contro gli altri non sia un buon modo per migliorare la propria situazione in tutti gli ambiti, ma se per te è giusto sei libero di pensarlo.
Effettivamente gli stessi africani che vorrebbero essere antimperialisti la dovrebbero cambiare narrativa (tra l'altro la propaganda dell'uomo bianco kattivo è proprio diffusa dagli apologeti del moderno imperialismo occidentale di matrice "globalista" ). Pensate ad esempio agli asiatici e alla Cina": hanno subito tantissimo colonialismo da parte dell'Occidente e ora la Cina sta per raggiungere e superare proprio l'occidente in vari settori
@@joemanebeard8011 "noi chi siamo lo diciamo chiaramente" Ed infatti non ho la più pallida idea di chi tu/voi siate. A sinistra quando si parla d'Africa il massimo che potete fare è puerile terzo mondismo unito a squallida retorica oicofoba.
Io, in quanto Africano. Non voglio sentire dire che "è colpa de la colonizzazione" Perché non siamo le uniche che abbiamo subito la colonizzazione. Il complotismo non risolve i problemi. Dare la colpa agli altri non risolve il problema.
Sicuramente noi europei, avevamo buoni obiettivi ma pessima esecuzione di essi. Quindi non possiamo dare la causa al colonialismo della povertà dell'Africa, ma non possiamo neanche negare la sua feroce esecuzione
@@tiryonlannister3783 nessuno di noi ha spremuto un cazzo nè è responsabile del colonialismo, di quello i responsabili vanno cercati secoli fa e sono state pochi ricchi mentre la maggior parte degli europei erano dei morti di fame, quindi la storia della "colpevolezza" è una stronzata retorica, un pò come dire a un romano di oggi:" Sei un pezzo di merda, con Roma imperiale ci avete invasi!"
@@tiryonlannister3783 si e di chi è la colpa? Degli africani che non hanno saputo sfruttare le ricchissime risorse naturali, se sapevano gestire l'economia ora i paesi africani erano come l'Arabia Saudita
C’è l’elefante nella stanza che è spesso trascurato: la geografia africana sembra quasi pensata voler impedire lo sviluppo di una civiltà avanzata: estensione nord sud, l’area est ovest più estesa coperta da deserto, fiumi che invece che scorrere in zone pianeggianti e in clima temperati scorrono attraverso rapide e cascate diventando impossibili alla navigazione, clima equatoriale che porta alla proliferazione di malattia sia umane che animali( Mosca tse tse), barriere naturali che facilitano la suddivisione e impediscono la formazione di entità politiche di un certo che durino nel tempo. Cina e Stati Uniti sono territori Benedetti in un certo senso dalla Geografia, sopratutto per quello che riguarda fiumi navigabili e coste con acque profonde dove costruire porti e grandi città costiere. Ho riscritto un po’ (e probabilmente anche male) le idee di Jared Diamond e di Tim Marshall, autori rispettivamente di armi acciaio e malattie e 10 mappe che spiegano il mondo rispettivamente. Queste caratteristiche spiegano in parte il poco sviluppo rispetto ad Asia e Europa, ma non del tutto il non sviluppo moderno.
C'è un video su TH-cam: how geography doomed Africa. Ve lo consiglio. Situazione simile è avvenuta nel continente americano, solo leggermente meno drasticamente.
Diamond è interessante però fa ridere la sua affermazione che grandi imperi siano nati solo in occidente ignorando Mongoli, Cinesi, Persiani, Ottomani, Giapponesi e chi più ne ha più ne metta
@Michal Blaszczak montagne e deserti in Africa e America infatti separano tanti piccoli ambienti con climi diversi, oltretutto con grande differenza di latitudine nord sud, al contrario Europa e Cina hanno latitudini simili, l'India non ha particolari ostacoli naturali o ambientali dal nord al sud.
@Michal Blaszczak Però converrai che in posti come l’Asia ci siano stati climi più vari che hanno permesso lo sviluppo di civiltà millenarie Però hai ragione, se fosse la geografia la costante più importante, perché alla fine un continente isolato come l’Europa ha potuto dominare il mondo per secoli?
Credo che i reali responsabili del basso sviluppo africano siano gli alti livelli di testosterone associati al basso QI (Teoria R-K) e il "gene guerriero" MAO-A nella variante 2R (propensione allo scontro).
A parte quella mezza cazzate ne hai dette tante altre tipo ashanti-mandingo che cazzo è ? Io da africano non l'ho mai sentito. È da illuminato questo. È completamente sbagliato fissare dei parametri soggettivi per valutare l'umanità intera
@@Nightek1 cos'è lo sviluppo per te ? Lo schermo sul muro? La BMW, il micro-wave ? Cos'è lo sviluppo se muori di cancro a 30 anni ? Cos'è lo sviluppo ?
Caro Simone, dopo aver visto un paio dei tuoi documentari ho deciso di iscrivermi, dopo averne visti una decina, ho deciso di abbonarmi per dare il mio piccolo contributo perchè la vastità degli argomenti che tratti e l'imparzialità con cui li affronti non ha eguali, lo dimostrano gli insulti e i complimenti che ricevi ogni giorno. Non credevo possibile che qualcuno potesse parlare dell'Africa esprimendo in poco più di 20 minuti le contraddizioni e i paradossi di un continente che potrebbe essere un paradiso e invece nella maggior parte degli stati è un inferno. Noi europei di disastri in Africa ne abbiamo combinati, ma alcuni conflitti etnici come quello tra Tutsi e Hutu nel Ruanda dimostrano che il razzismo non è solo quello tra bianchi e neri, la storia insegna che i conflitti più feroci sono stati combattuti tra popoli che avevano lo stesso colore della pelle.
Nella mia tesi di laurea sul principio d'uguaglianza avevo provato (quando ho dovuto sfiorare l'argomento immigrazione in Italia) ad esaminare l'argomento delle colpe del colonialismo europeo nella situazione attuale di certi paesi. Più precisamente avevo tentato di capire se effettiv. la situazione di certi paesi sia frutto delle sole azioni passate (e presenti) da parte dei paesi europei e nn. Ma, ma? Tranciato di netto l'argomento dalla relatrice al solo tentativo di visione più ampia rispetto alla sola colpa del colonialismo. Cmq, complimenti x la sua coinvolgente (come sempre) esposizione. Inevitabili (anche se lasciano scoperto qualche punto x troppa carne al fuoco) le molte domande nonché gli interessanti paragoni tra paesi. Piacevole.
@@alessandradonnini1194Mah, xche l'Africa sia considerata da sempre un paese povero lo deve chiedere ad altri e nn a me. Figurarsi. È sempre stata ricchissima di risorse. E poi mica ci andavano... 😂. Da qui appunto il depredaggio delle loro risorse che sottolinea anche lei,giustamente. Ma il depredaggio (sopratt. negli ultimi decenni) avviene e può avvenire solo grazie anche alla complicità di parte della popolazione che vive in quei territori. La stessa che svende (e nn solo) la terra e il proprio vicino, pur di stare meglio. Gli sciacalli vanno a braccetto con gli avidi senza scrupoli. Saluti.
Guarda, ti capisco. Ho fatto una tesi di laurea sulla storia contemporanea dell'Iran (dalla fine della dinastia Qajar fino alla morte di Khomeyni) e, dopo l'esposizione, negli ultimi 5 minuti di tempo, mi viene rivolta la domanda "secondo lei, in Iran nel 1979 c'è stata vera e propria rivoluzione?" Io ho risposto che, ponendomi dal punto di vista dei cittadini, c'era stato un semplice cambio di monarchia, con nessun avanzamento significativo. Credo che questa risposta mi sia costata un punto nella valutazione, ma tant'è...purtroppo capita di venire fermati prima di esporre un punto di vista diverso e, magari, più personale. Scusa se ho sviato il discorso, ci tenevo solo a condividere una mia esperienza.
Dai ad un uomo un pesce e lo Sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo Sfamerai per tutta la vita Secondo me questo proverbio riassume la storia degli aiuti umanitari sbagliati
Agli africani hanno tolto il pesce con tutto il mare e anche la possibilità di imparare a pescare. Cosa che tra l'altro sapevano fare benissimo da soli.
@@kkuchinich9490 oh si certo, perché prima della colonizzazione l'africa era una terra florida e super unita e ora che molte delle influenze negative se ne sono andate si sta proprio riprendendo in fretta... Proprio così...
@@dani.lepore9410 ok, anche la Mesopotamia lo è stata e quindi(odierno Iraq, Siria, Iran) ? Inoltre l'Egitto ha perso molto del suo prestigio già al tempo dei macedoni per non parlare del tempo dei romani. L'africa è un continente, hai detto bene, con culture, nazioni, storie e territori che hanno permesso più o meno ad alcuni popoli di prosperare e di sicuro dato che sono umani di farsi anche la guerra tra loro per stronzate il più delle volte, basta studiare la storia del continente per vederlo. Pensare che tutti i problemi dell'Africa siano dovuti al colonialismo quando già al tempo degli egizi faide, guerre tra nazioni africane e tribù, deportazioni, genocidi, schiavismo esistevano è pura follia moderna. Il vostro modo perbenista è semplicemente un coprirvi gli occhi per non vedere la realtà delle cose ma trovare un nemico comune che ha devastato un eden che mi dispiace per voi non è mai esisto. Ormai vi siete tutti convertiti a questa idea che l'uomo bianco ha rovinato il mondo, come se voi foste azzurri e migliori quando in realtà la storia è complessa, le cause della caduta dei vari popoli o la loro prosperità sono diverse e di certo non sono additabili al vostro giudizio superficiale di bianco=schiavista nero=buono sfruttato dato che il colore della pelle è sempre centrato poco visto che non conosco praticamente nazione che per un motivo o un altro non abbia mosso guerra o fatto cose atroci a altre nazioni per motivi storici, anche i popoli che alla fine sono stati sconfitti, sottomessi o sterminati come gli indios d'America o i nativi del nord America, quindi smettetela di ragionare con semplicità e darvi arie come se sapeste tutto( l'africa è un continente? MA DAII? QUANDO MAI AVREI DETTO CHE NON LO È CAPITAN OVVIO?!) E iniziate a capire che il mondo, le persone e le nazioni sono sistemi estremamente complessi dove molte volte chi decide decide solo per una parte di popolazione e che non tutti i bianchi sono merde come non tutti i neri sono stinchi di santo ma ognuno ha le sue ragioni per fare ciò che ha fatto.
Grazie de che? A un tizio che ti dice “ah no ma guarda che il colonialismo non è la vera causa della rovina africana sono i capi di stato che vogliono sia cosi”
@@theboa7525 non dice esattamente questo. Secondo non nego che il colonialismo abbia influito pesantemente e terzo non credi che ci siano molteplici cause?
Secondo me ci hai preso in pieno, l'Africa non è sviluppata a causa dei vari fattori che hai descritto ma oltre all'assistenzialismo io vedo determinanti anche: - la corruzione, probabilmente più alta che nei paesi asiatici citati da te; - la demarcazione arbitraria dei confini fatta dagli occidentali che ha diviso etnie e unito etnie rivali, diversamente da te penso che quanto meno sia una concausa; - altra concausa è senza dubbio il clima che rende difficile l'attività agricola, base di qualsiasi civiltà; - le varie malattie legate al clima, prima fra tutte la malaria. - la mancanza di vie d'acqua interconnesse che possano facilitare il commercio. Complimenti per il video, è molto interessante ed illuminante.
Finalmente dopo più di 20 anni qualcuno che tratta l'argomento senza farlo cadere sul semplice "gli europei sono kttv!1!1" non hai idea di quanto mi hai reso felice oggi :) Ps: Buon compleanno!
D'altra parte, se diciamo che la causa di tutti i mali di [Tizio] proviene da [Caio]... Stiamo dicendo che Caio è intrinsecamente superiore a Tizio, e questa è la definizione di razzismo che troviamo nei dizionari di tutto il mondo.
Credo che i reali responsabili del basso sviluppo africano siano gli alti livelli di testosterone (basso QI) e il gene guerriero MAO-A (propensione allo scontro).
@@TANQ2 Se è un discorso di condizioni climatiche e ambientali, come mai il sud-est asiatico e l'America latina (salvo alcune eccezioni) hanno situazioni migliori rispetto ai paesi africani?
L'Africa potrebbe diventare un grande continente per le immense ricchezze che ha. Ma è un po' come quando uno studente è intelligente e non si applica. La passività della loro popolazione unita al menefreghismo dei leader porterà quest'ultima ad uno status quo perenne. E, come con l'attuale attrito tra tigrini ed etiopi, la situazione invece di migliorare pare che peggiori.
Non vedo menefreghismo nella popolazione,piú che altro ignoranza.La gente non é minimamente istruita e come si fa ad estrarre il cobalto senza le minima formazione? La colpa é dei politici incapaci secondo me
Credo che i reali responsabili del basso sviluppo africano siano gli alti livelli di testosterone (basso QI) e il gene guerriero MAO-A (propensione allo scontro).
Quoto; purtroppo nella maggior parte degli Stati africani, l’istruzione non è gratuita, bensì un lusso per pochi e, guarda caso, paesi che l’hanno resa completamene o parzialmente gratuita ( come Botswana, SudAfrica, Namibia e Kenia) hanno raggiunto una certa stabilità sociale e si avviano ad una graduale ripresa economia
Quando si parla di storia purtroppo si viene sempre etichettati. Caro "scazzo", perdonami ma sono legato a quel nick, aveva ragione Aristotele: "La Storia serve solo alla politica" e chi la fa per passione senza schierarsi viene sempre frainteso. Un abbraccio.
bhè a volte ci sono anche storici onesti ^^, alcuni per forza di cose , come il grande Tucidide , che partigiano di Pericle e inviato come "ammiraglio" a combattere la marina spartana , fallì la missione. Rischiando il linciaggio dovette scappare in Tracia ^^ e lì scrisse La guerra del Peloponneso , uno dei primissimi testi storici onesti e super partes; bhè, qualche sassolino dai sandali se lo tolse ma va capito ^^
Molto interessante e come sempre ben documentato. La questione che secondo me va posta è: il tribalismo ante colonialismo ha anche dato origine, nei periodi storici, a civiltà di grande rilievo. I paesi avanzati hanno alterato pesantemente questa organizzazione sociale inserendo elementi di modernità mal assimilati dalle popolazioni del continente. Siamo davvero certi che l'Africa non sarebbe oggi una realtà più dignitosa e alternativa se avesse potuto tenersi stretta la sua cultura tribale frazionata, conflittuale, etnica, senza necessità di accesso alle risorse del sottosuolo? Sul tema trovo convincenti le tesi di Massimo Fini.
Mah, l'Europa è sempre stata in guerra, da sempre, solo adesso qui stiamo vivendo un momento "storico" di pace. Le fonti storiche ci dicono che i Romani dovettero sconfiggere prima le tribù vicine e poi via via i popoli che incontravano per assoggettarli ed assimilarli alla loro cultura. Ovviamente questi popoli appartenevano ad etnie più o meno differenti dalla loro. I Greci ci parlano delle loro guerre infinite fra di loro ed i vicini Persiani. Anche l'Italia era stata divisa in micro comunità perennemente il guerra fra loro (tanto per citarne una piuttosto nota: Meglio un morto in casa, che un Pisano alla porta). Ciò non ha però inficiato lo sviluppo socio-economico degli stati coinvolti. Francia, Spagna, Portogallo ed altre furono tutti stati un tempo colonizzati da una potenza esterna, che a loro volta, fra una guerra e l'altra, evolvettero sino a diventare loro stessi stati colonizzatori. La mia sarà una visione piuttosto semplicistica, ma molto del successo di questi ultimi è dovuto soprattutto ad una classe dirigente ambiziosa. Ovviamente anche le lotte di classe all'interno dei vari stati, che con l'avvento dell'industrializzazione plasmarono gli stessi, ci ha aiutato ad evolvere ed assicurarci un tenore di vita più elevato. E comunque segnali più o meno evidenti ci dicono che anche noi stessi dobbiamo continuare a combattere, se vogliamo tenerci ben strette tutte quelle conquiste che noi riteniamo "ovvi diritti", ma che tali palesemente non sono.
Fonti storiche un piffero, vai ha vedere per le strade d'Italia cosa fanno i Africani. Vendono la droga e amaz... la gente. PS essere buoni va bene ma essere scemi no
Paolo Eriani E sia chiaro che la pace che in Europa stiamo vivendo oggi è frutto soprattutto della mancanza di interesse a combattere la guerra in modo tradizionale. Oggi si fa prima con regole imposte d'ufficio, sanzioni decise d'ufficio, bacchettate sulle mani ecc. Dire che siamo "in pace" mi sembra un'affermazione alquanto opinabile. Diciamo più che altro che siamo in un'epoca in cui non serve sganciare bombe per convincerti a fare qualcosa che non vorresti fare.
@@dodibalaz8574 A parte il fatto che io non capisco l'attinenza fra la mia affermazione su quanto riportato dalle fonti storiche e gli Africani che fanno quel che gli pare in giro per il paese, il quale ha più attinenza con il fatto che l'Italia è un paese politicamente disastrato, dove "tutti" e non solo gli Africani, fanno quel che gli pare impuniti. Io comunque personalmente fra 50 anni non ci sarò più, quindi la cosa poco mi tange. E comunque io non ho abbandonato il cristianesimo per abbracciare una religione persino peggiore, ma perché io ritengo che le religioni (tutte le religioni) siano dannose. E poi, parlando seriamente, io senza la mia adorata Casseoula non vivo, quindi è impossibile per me convertirmi all'Islam.
@@Escara1 Ed io invece ribadisco che, fintantoché nessuno va in giro sganciando bombe o lanciando missili ed amazzando gente, siamo in pace. Se poi vogliamo parlare di libertà individuale e partecipazione popolare alle decisioni che ci coinvolgono nella vita di tutti i giorni, quello è un altro discorso. Ma già quelli erano problemi noti ai tempi dei monarchi, dove c'era il Re che decideva ed imponeva le sue regole (magari alzava le tasse per andare in guerra contro lo Stato confinante) ed i sudditi obbedivano. Ma nessuno certo diceva che per questo fossero in guerra, dicevano che il tizio che li governava era un tiranno od un dittatore.
“Bisognerebbe tenere in considerazione anche il pre colonialismo” come se i paesi africani prima dell’arrivo dell’uomo bianco vivessero allo sbando, morissero di fame e aspettassero qualcuno che li salvasse dalla loro condizione hahahah si certo.
@@accountcasuale5793 infatti il mio commento vuole far riflettere proprio su questo. L'invasione dei colonialisti era proprio necessaria? Questo video non se lo chiede, come se fosse stato ovvio lo scenario da te descritto al loro arrivo.
È assodato che la situazione africana dipenda da diversi fattori, tra cui le pesanti responsabilità di alcune classi dirigenti africane, ma questo video pecca nel momento in cui utilizza i paragoni senza applicare alcun riguardo alle peculiarità socio-antropologiche del continente, bensì utilizzando un metro europeocentrico per spiegare fenomeni socio-politici completamente a se stanti. Poi la nascita della Liberia è descritta in maniera inesatta. Il paese nacque a seguito di una colonizzazione messa in atto nei primi dell'800 dall' ACS (American Colonization Society) che poi finì in bancarotta, privando il paese del sostegno economico. Per farla breve: il governo nacque sulla base di un intevento bianco e capitalista esterno al paese, con l'idea di rimpatriare gli ex schiavi americani e ad essi, che rappresentavano l'uno per cento della popolazione, finì in mano il paese sotto una crisi economica pesantissima; i nativi per anni non potevano neanche votare. Così nacque la Liberia. A me pare un po' diversa la storia da come l'hai descritta tu, perché d'accordo la sintesi, ma questi non sono dettagli ininfluenti, tutt'altro.
Un esempio migliore della Liberia potrebbe essere l'Etiopia...storicamente fu un regno antichissimo e che in tutta la sua storia ha subito una qualche forma di colonizzazione europea SOLO durante i 5anni in cui il paese fu nelle mani dell'Italia fascista (ma solo per 5 anni) In pratica l'Etiopia è come se non fosse mai stata colonizzata... Eppure...nonostante tutto...l'Etiopia non aveva... né nel passato e nemmeno oggi...degli standard di sviluppo molto superiori al resto dell'Africa...ma anzi! INVECE ci sono paesi, come il Sudafrica...che è totalmente nato durante il colonialismo e che ospita tuttora una minoranza della popolazione bianca di origine europea...e il Sudafrica tuttora è la prima economia africana, nonché uno dei pochissimi paesi ad avere istituzioni abbastanza solide e dei tratti di modernità che in molti paesi mancano completamente!
@@ludovicosicignano6724 Ma ci sono anche altri fattori. Per esempio la Scizzera non ha mai colonizzato nessun altro paese, ma ha fortemente profittato dal colonialismo europeo. Invece l'Etiopia... mi sembra difficile di sviluppare un'ecenomia / un paese se sei circondato dei paesi colonozzati...
@@ludovicosicignano6724 E per Sudafrica - sono solo I bianchi che sono ricchi - e loro hanno profittato del colonialismo nel proprio paese (infatto erano I colonizzatori per dicenni...)
@@notto8978 si, ma quei bianchi sudafricani...sono anche stati capaci di progettare e costruire città moderne come Johannesburg, Città del Capo, Pretoria... Sono stati capaci di progettare e costruire infrastrutture di ogni tipo (strade, ferrovie, reti elettriche, telefoniche e quant'altro) Sono stati capaci di impiantare la vite e creare degli ottimi vini...di coltivare agrumi... Di creare industrie e miniere... Se il Sudafrica è più sviluppato di altri paesi...ci sarà un motivo, no?
@@ludovicosicignano6724 Ma e ovvio che per cause della segregazione/apartheid c'era molto difficulta per gli altri non-bianchi. Per esempio in questo video (a partire da 6:00) si puo videre com'era la situazione per i cittadini in questo paese: th-cam.com/video/1s5iz6ml-qA/w-d-xo.html E ovvio che non puoi sviluppare una buona citta se non hai neanche abbastanza a mangiare - se hai sempre paura della polizia ecc. Anche se i non-bianchi se hanno liberato - la vita e molto piu difficile per loro...
Innanzitutto complimenti per il canale as always! L'oggetto di discussione (Africa) è un campione troppo grande per riuscire a fare qualsiasi tipo di analisi. Il problema è che anche prendendo campioni più piccoli (Niger) o incluso più piccoli (etnie locali Hausa e Zarma per esempio) risulta molto difficile poi estrarre elementi che possano essere estesi e applicati a insiemi più grandi. Il fattore comune, secondo me, rimane pur sempre il colonialismo (anche nel caso della Liberia) o meglio, tutto quell'insieme di politiche economiche mercantiliste che furono usate come strumento per prevaricare su altre popolazioni (colonie sottoposte a embargo; esportazione di modelli estranei al tessuto socio-culturale delle colonie; imposizione di modelli di governo; mantenimento dell'instabilità politica). La ripresa economica per me non è un fattore sufficiente per affermare che un paese si sia lasciato alle spalle il suo passato di colonia (Hong Kong, Corea del Sud) perché, anche se in certi casi si possa ritenere sorprendentemente favorevole, in altri nasconde troppi problemi sociali ormai diventati endemici. Il malgoverno, per esempio, non può essere considerato come una causa, perché amplificato dalle politiche economiche straniere (interesse nel mantenere instabilità; divide et impera). Troppo lungo sto discorso... comunque sia complimentoni di nuovo, keep it up.
Complimenti davvero. Solo un appunto: sembra che Compaoré in Burkina Faso abbia preso il potere con l'appoggio dei francesi dopo un colpo di stato ai danni di Tomas Sankara, uno che stava cercando di portare nel paese proprio quei concetti di uguaglianza, indipendenza economica e sviluppo così necessari a ogni paese e ben esposti in questo video.
La bellezza di questo canale è che mi da parecchi punti di vista per poi potere fare le mie valutazioni personali. Grazie. Dovrebbero essere più pubblicizzati canali come questi
Non andare sicuro, guarda la storia di thomas sankara per rinfrescare le idee. L’Africa è sfruttata e mantenuta sotto caos dagli poteri forti tramite politici fantocci e criminali che creano solo caos e conflitti, invece i politici che volevano paesi indipendenti per ricominciare le riforme in modo indipendente dall’estero e in favore del popolo furono uccisi. Basterebbe investire nell’istruzione e la produzione interna e applicare leggi e l’Africa diventerebbe sviluppata come tutto il resto del mondo, guarda gli afroamericani in usa, nonostante discriminati e chiusi in getto, hanno saputo dare il loro contributo in arte dominando la musica, dando un grande contributo nella cinematografia, dominando gli sport come basketball, boks ecc.
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
@@khalifaezzar5151 è inutile che spammi questo commento inutile ovunque. Nova Lectio ti ha asfaltato e tu non sei riuscito a smentire NULLA di quello che ha detto.
Hanno avuto 1900 anni per svilupparsi da soli e non ce l'hanno fatta. Stiamo parlando di un continente grande 3 volte l'Europa. La colonizzazione non può essere l'unico fattore per cui è rimasto così indietro.
E' un po' diversa la situazione . Qui si sta trattando di stati autonomi ma portati al sottosviluppo dai propri governanti e l'occidente ( o la Cina) ne approfittano ; il sud Italia ha problemi atavici che derivano sia dal mal governo dei dirigenti locali ma anche dal " menfreghismo " dello Stato centrale , portando a una concreta differenza tra nord , centro e sud . I neoborbonici sono una setta che fonda la sua mitologia sul nulla e non vanno presi in considerazione ma non si può negare che la differenza di trattamento negli investimenti pubblici tra nord e sud sia abissale , creando di conseguenza cittadini di serie A e di serie B ( e in alcune province del mezzogiorno anche di serie C ) . Per cui non vedo attinenza tra dei dittatori africani che con la complicità di multinazionali estere non fanno nulla per cambiare le cose e l'Italia ( che è una repubblica democratica ) che ha scelto di propria volontà di rendere meno sviluppato metà del suo paese , poi la mala gestione dei politici locali fa il resto ma ciò non cambia che la spesa pubblica per il sud è la metà di ciò che riceve il centro e 3 volte in meno di quello che riceve il nord !
@@emanuelezazzero4450 ha considerato la differenza tra la produttività delle regioni del nord e quelle delle regioni del sud? Perché mai le regioni del nord dovrebbero avere una produttività dieci volte superiore e una spesa pubblica uguale? Non si scappa: il progresso o è endemico, o non è. Nessuno te lo porta da fuori. Nemmeno se ci prova.
@@emanuelepetrilli90 sono d'accordo ma è un cane che si morde la coda , senza investimenti non c'è sviluppo e di conseguenza produttività e noi non siamo una confederazione come la Germania o il Belgio dove ogni "staterello " pensa per se ma un paese dove c'è un bilancio unico e i soldi non vengono destinati dove c'è maggior bisogno . Inoltre buona parte dei lavoratori al nord sono meridionali , quindi , al sud si spende per formarli ma nelle regioni di provenienza non rientra la spesa . Questo falso federalismo è controproducente per l'intero paese , al sud come al nord , visto che , l'economia e le risorse funzionano quando sono circolari e non fisse . Ripeto , una grande colpa è della classe dirigente locale che non sa amministrare ma , oggettivamente , con pochi soldi è difficile fare molte cose . Ho letto un articolo dove a Napoli e Catanzaro la pressione fiscale è più alta del resto d'Italia perché ricevendo meno spesa pubblica i comuni sono costretti ad aumentare le tasse , ergo , paghiamo anche dei servizi il doppio ma la qualità è inferiore . Una democrazia si dovrebbe basare sull'equità sociale che è garantita anche dalla costituzione e non su chi produce di più . Un esempio su tutti , l'Italia è l'unico paese in Europa dove l'alta velocità taglia fuori metà paese , la linea si ferma a Salerno ... stiamo scherzando? Persino paesi come la Spagna e il Belgio , dove le autonomie regionali e il campanilismo interno sono forse anche più violenti e contraddittori del nostro , hanno le principali città collegate dall'alta velocità indistintamente da nord a sud perché gli investimenti pubblici sono di interesse nazionale e devono comprendere tutta la nazione !
No, non ci siamo. Con il dovuto rispetto e senza assolutamente attaccarti personalmente, avrei da ridire troppo per commentarlo. Mi sembra tu abbia voluto toccare tutto, ma ovviamente senza poterlo fare in modo approfondito. Io ti avrei sconsigliato di affrontare questo tema in un video di 20 minuti, un po’ avventato, visto anche il seguito che hai. La tua analisi è ironicamente molto semplicistica e di parte, e questo perché mi sembra proprio errata la tua comprensione della tesi colonialista, più che altro. Io consiglio sempre questo libro, si chiama The Divide di Jason Hickel. Non parla direttamente dell’Africa ma più che altro del divario tra Nord e Sud del mondo. Fa un bel background storico e un approfondimento importante sul discorso degli aiuti:)
Sono marocchino, e sto in Italia dal 91,da quando avevo 2 anni. Parlando con mio padre e mia madre e altri parenti mi son fatto un idea diversa sul colonialismo. Non sarà sicuramente per tutti uguale, ogni nazione colonizzatrice è colonizzata, avrà sicuramente storie diverse, ma i miei dicono che tutto sommato il Marocco è molto migliorato grazie ai francesi. Portando nuovo lavoro e modernità e modo di vedere il mondo in maniera diversa, secondo lui han tolto anche quella mentalità di "datore di lavoro/padrone" portando miglioramenti nella Vita Dell operaio medio.
Mi sembra un'analisi molto poco obiettiva perchè fatta da un punto di vista europeo, con un'idea occidentale di cosa sia il progresso e comparando il processo di creazione di nazioni avvenuti in due continenti totalmente diversi, in due situazioni diverse. Abbiamo obbligato un continente organizzato in tribu a dover ripensare completamente il proprio modello di società, mi sembra ovvio che questo non possa portare a buoni risultati. Inoltre nel video si parla di progresso dando per scontato che cosa sia, ovvero il progresso occidentale. Se immaginassimo un mondo utopico in cui gli occidentali non avessero invaso e colonizzato nessun popolo straniero, e non avessero sfruttato la loro terra, miniere, e lavoro schiavile, che livello di progresso occidentale avremmo oggi nel "primo mondo"? Magari nella maggior parte del continente africano non avrebbero mai creato nazioni, nè avrebbero sfruttato i metalli e minerali per l'industria e la tecnologia, nemmeno avrebbero raso al suolo boschi e foreste per far crescere monoculture palma da olio e cacao, e proprio per questo credo che sarebbero un popolo molto piú sviluppato di noi, per continuare a prendersi cura del luogo che abitano senza metterne a rischio i suoi equilibri. Un altro grande errore, dal mio punto di vista, è identificare il paese con il proprio presidente, come se le sue cattive decisioni rappresentassero il volere dei cittadini. Molto spesso, e sicuramente lo sai meglio di me, i presidenti sono leader corrotti, a volte messi al potere proprio da quelle potenze che vogliono assicurarsi il controllo delle sue risorse. Questa volta mi trovo proprio in disaccordo con la tua riflessione.
Perché è ovvio che l'introduzione del concetto di società all'occidentale non possa dare risultati positivi in un contesto tribale o di clan in termini di progresso? Alla fine è stato così per molti popoli. Sfruttamento, sfaldamento degli apparati coloniali post indipendenza e corruzione sono le principali ragioni per cui gli stati africani non sono riusciti (secondo me), e non il fatto che il concetto di stato non fosse adatto a loro. La verità è che niente è ovvio come dici tu, nemmeno cosa sia il progresso. Tuttavia, l'assenza di istruzione e tecnologia (sintomi inequivocabili del progresso) avrebbe comunque, inevitabilmente, ridotto l'Africa ad un continente in balia di forze esterne come colonizzatori, malattie o fame. Secondo me l'analisi è correttissima e tiene conto dei fatti.
Salve, ho guardato con molto interesse il video. Avrei però una domanda: se una delle concause della situazione in Africa è la "cattiva" classe dirigente-politica dei Paesi in questione, non è (anche) colpa delle ingerenze da parte dei Paesi occidentali e delle multinazionali nello "spingere" i candidati a loro più vicini, e la derivante corruzione di questi per facilitare lo sfruttamento delle risorse naturali da parte delle compagnie occidentali? Dopotutto se la classe politica è corrotta, significa che c'è qualcuno che la corrompe. E il fatto che le risorse naturali (dal pterolio al coltan, dai diamanti al legname, dall'oro fino alla terra stessa) siano sistanzialmente sfruttate da multinazionali occidentali, spesso col benestare di interi governi europei, è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che la stragrande maggioranza della ricchezza derivante dallo sfruttamento viene poi trasferita nei soliti Paesi occidentali, lasciando agli Stati africani le briciole (spesso appunto come mazzetta nelle tasche di funzionari e politici).
Mi pare che questo suo intervento non sia altro che la riproposizione della tesi del neo colonialismo che il video si ripromette di confutare. Soprattutto l'ultima affermazione è molto poco limpida: che intende con "la ricchezza viene portata in occidente e all'Africa le briciole"? Se Eni compra il petrolio nigeriano sfrutta la Nigeria? Lo farebbe se ad esempio ottenesse prezzi più bassi del prezzo di mercato magari corrompendo i funzionari. Ma perché si consente questo danno? Perché anche chi comanda è corrotto. E il popolo non lo vede? Anche il popolo è corrotto? Perché una nazione supposta sfruttata non fa nulla anche se avendo la sovranità potrebbe?
@@emanuelepetrilli90 Non ha riproposto esattamente lo stesso imparte si e imparte no ma comunque è andata a centra impieno il bersaglio dicendo la verità di come sono andate le cose in africa senza se senza ma.
@@emanuelepetrilli90 per prima cosa, non mi pare che lo scopo del video fosse quello di confutare o confermare delle tesi, bensì quello di fare chiarezza su un fenomeno complesso che spesso, da una parte o dall'altra, viene semplificato troppo e in maniera erronea. Per venire al punto, ho fatto quella domanda proprio perchè, a mio umile avviso, in quel panorama mancava un tassello. Dopotutto anche l'autore del video sostiene che "la malagestione non è la causa dei problemi del Continente, ma E' il problema del continente". Ma poi non spiega le reagioni di questa malagestione, ovvero del perchè le èlite politiche non riescono (o non vogliono) far progredire dal punto di vista economico i propri Paesi. Elite che spesso si formano in contesti occidentali, dove creano contatti e stringono "amicizie" con imprenditori e politici ovviamente occidentali. Elite che spesso sono corrotte (come viene detto sempre nel video), lo dice anche lei, e dove c'è un corrotto, c'è anche un corruttore. E chi corrompe queste èlite? I poveri cristi che non hanno nemmeno da mangiare? O forse le èlite economiche occidentali, che hanno i soldi e i motivi per tale corruzione? Basta seguire il flusso di denaro: chi ha il vero controllo dello sfruttamento delle risorse dell'Africa? Gli africani? Beh, a quanto pare decisamente no. Lo hanno le multinazionali. Un esempio semplicissimo? il Coltan viene pagato ai minatori che lo estraggono pochi dollari al kg, ma poi alle quotazioni di mercato arriva a costare qualche centinaio di dollari al kg. Quindi, di fatto la ricchezza portata dal coltan va per la grandissima parte nelle tasche di chi lo vende in borsa e non di chi lo estrae (in condizioni inumane, tra l'altro). E questo esempio può essere poi portato a tutte le altre materie prime. Petrolio compreso: lei fa l'esempio dell'ENI, ma l'ENI non compra il petrolio, l'ENI paga per poterlo estrarre, che è cosa ben diversa, perchè è poi l'ENI ad essere proprietaria del petrolio. E guarda caso qualche anno fa vertici ENI finirono in tribunale proprio per un caso di corruzione in Nigeria, caso ancora aperto per il quale si parla di tangenti di miliardi di dollari. Perchè, come dice lei, il popolo non fa niente? Beh, la domanda sembra semplice, ma la risposta è sicuramente molto complessa. C'è da prendere in considerazione la bassa scolarizzazione della popolazione (ovviamente una classe politica corrotta non ha interesse a fare uscire dall'ignoranza una popolazione, visto che è molto più facile governare una popolazione ignorante); il fatto che, quando qualcuno protesta, interviene spesso l'esercito e rimette a posto la situazione con la forza; il fatto che quando fai fatica a mettere insieme la cena (o magari l'unico pasto della giornata) hai altro a cui pensare; non ultima l'intromissione di gruppi di guerriglieri che, guarda caso, in Paesi dove si muore di fame sono sempre ben armati. Chi arma questi guerriglieri? Beh, io un'idea ce l'ho, lei dica la sua e vediamo se poi coincidono.
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
@novalectio, è incredibile il livello di approfondimento che riesci a dare in nemmeno mezz'ora di video, mostrando una ricerca alle spalle davvero certosina. Sei il nuovo "Piero Angela", dovresti avere un tuo programma in TV
Riguardo al Burkina Faso, bisogna menzionare Thomas Sakkara, quando fu al potere , con le Sue Politiche il Paese stava cominciando a crescere ma dava Fastidio a Qualcuno, Non Volevano che ciò accadesse e venne fatto uccidere dal suo migliore amico;
Ehm, Sankara fu ucciso da Compaore che voleva semplicemente prendere il suo posto. Per farlo si è semplicemente venduto ai francesi offrendo loro più vantaggi.
@@Butch1983 certo, e detto in altre parole, forse un po' tendenziose, i francesi hanno approfittato e fomentato instabilità per installare una figura a loro congeniale...
@@stefanopolli761 tendenziose, semplicemente ognuno guarda ai suoi interessi. In tutta l' Africa si contano i paesi che sono riusciti ad esprimere una classe politica/militare in grado di andare oltre il pittoresco dittatore di turno. Questa responsabilità non può essere solo europea
Non dare peso alle persone che ti offendono con degli aggettivi di cui non sanno il significato.. Sei un grande e fai un lavoro immenso e impieghi il tuo tempo per creare i tuoi video, non sprecare tempo con loro e continua così..
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
il colonialismo diciamo che è una delle cause, anche principali, ma non l'unica causa dei mali dell'Africa. Mi è sempre piaciuto studiare quella parte di storia legata ai primi viaggi al di là delle colonne di Ercole, che si pensava fossero il punto limite del mondo conosciuto oltre il quale ci fossero mostri o chissà cosa. C'è da dire anche che i popoli africani non si sono dimostrati nemmeno particolarmente uniti tanto all'inizio dell'epoca coloniale quanto dopo, al di là della facciata ipocrita di tutte le varie organizzazioni e unioni false che si sono create nel tempo
Quando uscì in Italia lessi la Carità che uccide e su certe cose mi aprì gli occhi. Ero appena uscita dalle superiori e avevo poche basi, che non avrei mai avuto senza una materia sottostimata come Geografia economica. Ancora oggi reputo quel libro attuale e una lucida lettura della situazione africana, soprattutto in merito alle ingerenze cinesi nel continente.
questo video vuole andare al di là delle semplificazioni, ma a me sembra che semplifichi tutte le singole accuse che cerca di destrutturare. Soprattutto il continuo paragone con altri paesi dicendo "non può essere vero perché anche nel paese x è successo y e non è andata come in africa". Si paragonano sempre situazioni completamente diverse. In più si considera solo il pil e il livello tecnologico di questi paesi, ma molto probabilmente sono indicatori sbagliati per capire l'influenza negativa dell'occidente; per far capire cosa intendo faccio un esempio. Se avessimo lasciato l'america del nord agli indiani d'america senza entrare in contatto con loro, non credo avrebbero formato stati e sistemi economici come il nostro, visto che fino al 1500 erano ben lungi da creare strutture simili. Era un mondo basato su tutt'altri paradigmi. Dal nostro punto di vista si potrebbe dire che sarebbero rimasti "poco sviluppati, poveri". Ma la verità è che sarebbe stata tutta un'altra concezione di mondo in cui questi aspetti non sarebbero manco esistiti. La maggior parte dell'africa è popolata da tribù-etnie che probabilmente non avrebbero preso la via della statalizzazione, per lo meno non nei tempi imposti. E, visto che nel video si fanno di continuo esempi con stati extraafricani, ci sono moltissimi casi di luoghi in cui le differenze etniche e la creazioni di determinati confini hanno creato forti tensioni e instabilità. Noi la statalizzazione l'abbiamo fatta in secoli, gli africani in decenni, e di mezzo c'è stata pure - cosa di cui non si parla nel video - la scoperta del petrolio e altre risorse naturali che hanno creato disquilibri che noi non abbiamo avuto in fase di statalizzazione. Per non parlare della disponibilità delle armi automatiche. Ma ve lo immaginate un medioevo, o forse meglio più indietro, un'Italia pre romana, a cui ad un certo punto entrano in scena armi automatiche e le possibilità di ricchezza date dal petrolio e altro? Io sì, me lo immagino un enorme caos, e io credo che sia uno scenario molto più simile a come si sia trovata l'africa rispetto a vari paragoni fatti nel video. Poi appunto, nel video non si dice nemmeno che le armi che circolano in africa vengono in grandissima parte dall'estero. Vale a dire vendere siringhe e droghe a un drogato... di sicuro è il drogato che compra, ma si può quindi dire che la responsabilità è tutta sua? E poi alcuni paragoni li ho trovati più infelici di altri; considerare alcuni stati arabi come esempi di come le cose potevano andare bene considerandone solo il Pil mi sembra forviante --> situazioni completamente diverse e tutt'altro che happy ending per la popolazione. E' vero che il video non vuole dire che l'occidente non abbia responsabilità, e ci sta marcare che "non è tutta colpa dell'occidente", ma secondo me comunque sminuisce troppo le responsabilità che effettivamente ci sono. Non è un caso che rick dufer dica che questo video sia splendido eheh, lui professa sempre la responsabilità del singolo contro le responsabilità esterne, con questo video ci va a nozze. questo commento non lo leggerà nessuno perché son passati mesi, ma va beh... Comunque ho visto altri video del canale e invece mi complimento, molto interessanti e ben fatti. Nessuno è perfetto, non è un dramma, solo che questo video secondo me fa felici molti che in quanto occidentali si sentiranno più contenti nel ribadire che i paesi occidentali non centrano poi più di tanto nell'instabilità del continente africano, e non credo fosse questo il fine del video... poi magari mi sbaglio, speriamo.
La penso come te. Credo sia impossibile fare un video su un problema così complesso su popolazioni ed etnie di un intero continente, senza arrivare alla semplificazione. Continuo a pensare che se avessimo condiviso la nostra cultura con le altre senza conquistare e colonizzare, ci sarebbe stato un assimilamento di tecnologie e conoscenze più sano da parte delle popolazioni africane e si sarebbero sviluppate autonomamente nei loro tempi. Condivisione, commercio magari ma mai conquista e ricordiamoci che trattavano gli africani con umani inferiori per il colore della pelle, schiavizzandoli. Qualcosa di così grosso deve aver lasciato un'impronta nella società. Chissà come sarebbe il mondo ora senza la colonizzazione. Sono sicura avrebbe almeno meno problemi sociali. Penso però, dando ragione al video, che, riguardo i paesi moderni africani, ci sia stata una risposta attiva alla colonizzazione, e senza politiche populiste e vittimiste ma con qualcuno che al potere voglia davvero cambiare le cose, molti paesi sarebbero in una posizone migliore. Purtroppo è una situazione molto complessa.
Bellissimo commento, letto dopo mesi, uno dei primi video che vedo che trovo incredibilmente eurocentrico, come se lo sviluppo e il progresso di un popolo debba per forza essere legato, di fatto, al capitalismo..quando ho sentito citare illuminismo e Risorgimento come riferimenti mi son venuti i brividi, periodi che hanno visto l'esproprio massivo di terre, l'annullamento del concetto di comunità e soprattutto uno sterminio come quello della caccia alle streghe. Non riusciremo mai a comprenderr altre culture se paragoniamo sempre il progresso al nostro anche perché i danni di questo sviluppo si stanno facendo sentire.
Anche io spesso vengo offeso da gente completamente chiusa, manipolata, arrogante e soprattutto ignorante che esalta tutto ciò che va contro la moralità e quindi a cui va bene per esempio quello che fa Putin, eccetera. Ma sono estremamente grato che ci siano persone come te che hanno quelle di Sotto per dire la verità. Grazie 10'000 per lo straordinario lavoro che fai
" ....a cui va bene per esempio quello che fa Putin,". Semmai è la propaganda ufficiale a dipingere Putin come il diavolo in persona; mentre i discorsi di Putin (basta ascoltarlo per capire) sono incentrati sulla famiglia, il ripristino della morale e la difesa dell'identità. Secondo Putin, la famiglia -costituita da un uomo e da una donna- è il nucleo fondamentale della Società; e ancora, il Global(l)ismo è un disegno fallito; discorso ribadito anche a Davos 2021, quando Schwab portava avanti il "Grande RE-SET", dove la gente dovrebbe "Non possedere nulla ed essere felice, tutto quello che ti serve lo prendi in affitto", Putin rispediva il tutto al mittente.
@@Pier-wy6dd è incredibile sentire il modo in cui lei è disposto a giustificare Putin, un terrorista, bugiardo, corrotto e privo di qualsiasi senso morale. Lei parla di famiglia? Putin non difende la famiglia, lo chieda a tutti i capi famiglia che sono stati strappati alle proprie mogli e figli, imprigionati e torturati semplicemente perché non sostengono il suo regime. Cristiani perseguitati perché non ortodossi russi. Lo sa che la traduzione più della bibbia più diffusa al mondo in Russia è considerata un libro estremista? Pensa che un uomo che fa torturare persone pacifiche perché non sostengono la propaganda di governo sia migliore di uno che non ha la sua idea di famiglia? Al tempo di Hitler molte persone credevano che anche Adolf difendesse la società dalla corruzione morale. Io conosco molto bene la bibbia, la studio da più di 30 anni. Putin è un mostro, e quello che fa ai suoi cittadini è ingiustificabile. Non mi interessa della politica, sono neutrale, non sono a favore di nessun governo, ma Putin e la sua cricca... prego che ricevano da Dio la ricompensa per tutte le loro azioni. Le auguro una buona serata.
@@floortechdimelchiondatyler4203 Questi discorsi li ho già sentiti, in Russia per l'appunto. ". Io conosco molto bene la bibbia, la studio da più di 30 anni", i miei rispetti (versione permettendo). Si sa che un padre severo educa un figlio, un padre lascivo prepara la sua tomba. A proposito di padri (ortodossi), anche Mosca "rompe" con Costantinopoli.
@@Pier-wy6dd Presenti come assunti dei concetti estremamente opinabili: classiche visioni retrograde con contorno di sovranismo, concezione binaria del mondo e della morale, indisponibilità a mettere in discussione lo status quo del patto sociale. MA ANCHE a voler sorvolare, a prescindere dalla presunta nobiltà di intenti di Pooteen, rimane comunque un dittatore, repressore violento, fautore di assassinii di stato e di operazioni censorie. Se per ripristinare i "vAloRi TraDizzzIonali" (leggere con voce da bifolco cattolico) devi tappare la bocca a milioni di cittadini e avvelenarne a campione mi sa che ti sei perso qualcosina per strada.
@@Pier-wy6dd Anche Mussolini faceva discorsi "incentrati sulla famiglia, il ripristino della morale e la difesa dell'identità" e poi che fine ha fatto? Nessuna dittatura o sistema autocratico è da giustificare come fa lei
Grazie amigo! Sono un'amante dell'Africa e le sue culture, adoro osservare e conoscere tutto su di essa. Complimenti per il video, è fatto molto bene e hai dimostrato (per l'ennesima volta) una grande capacità conoscitiva e di divulgazione. Dico solo questo, al tempo Thomas Sankara, in un congresso delle Nazioni Africane, chiedeva il sostegno e la vicinanza a tutti gli altri politici, da non lasciare soli i burkinabé e da creare così una vera rivoluzione, tutta l'Africa unita Stare vicini a Sankara voleva dire anche assumere la sua identità, il sacrificio, prima di tutto personale, verso la propria popolazione nel nome della sua dignità, era sicuramente chiedere troppo... E infatti si trovò solo spalle girate da parte dei suoi pari delle altre nazioni e l'assassinio da parte del suo braccio destro (il da te già citato Blaise Compaoré) Ciò che stava apportando Sankara non era perfetto, ma sicuramente, per l'epoca e la cultura, era una cosa grandissima che con buona probabilità avrebbe dato il via ad un vero svezzamento continentale, anche se, ancor più su tutti i paesi, credo sarebbe accaduto con mezzi opinabili (ma purtroppo, come la storia ci insegna, i cambiamenti nazionali e globali hanno sempre dei passaggi di sangue) Comunque si, ci si può attaccare quanto si vuole alla "questione coloniale", ma c'è anche un problema interno di fondo, un problema che ne contiene tanti altri e che ha piantato radici tanto profonde che ho paura debba passare tanto tanto tempo prima che se ne possa uscire... se ne usciranno mai... Grazie ancora amigo🙏🏻🌍
Ciao e complimenti per il canale! vedo almeno un video al giorno! sono tutti molto interessanti e ben fatti! Metto da parte i complimenti per dire il mio punto di vista: ho notato nei commenti che si è abusato molto della frase "ognuno è artefice del proprio destino", sicuramente una bellissima frase, facilmente applicabile all'individuo, difficilmente applicabile ad una nazione. Poiché le nazioni sono costituite da individui che formano uno svariato numero di comunità, se tutte queste comunità non lavorano insieme per migliorare la qualità della vita, in maniera collettiva, allora essere artefici del proprio destino (positivamente intendo) diventa un tantino complicato. Prendo come esempio la regione in cui vivo: la Sicilia. Perché è l'esempio che mi viene più facile da studiare. Sul suo sottosviluppo se ne sono dette di tutti i colori (anche tu hai illustrato bene la situazione in un video sulla "questione meridionale"). Il paragone con uno qualsiasi degli stati africani, mi viene abbastanza immediato, poiché tra le cause dell'arretratezza economica della Sicilia, c'è sicuramente l'essere stato da tempo immemore una colonia (anche oggi lo è), possiamo tirare fuori anche la mafia che controlla l'economia e la politica della regione, dal controllo della malavita sul territorio derivano sicuramente la corruzione della classe politica: non ricordo un solo presidente della regione che abbia proposto un rilancio economico, dalla realizzazione di bandi accessibili a tutti, ad incentivi per fiere internazionali per aiutare le PMI, alla realizzazione di vere infrastrutture, al risanamento della sanità pubblica. Ma di sicuro c'è la scarsa propensione dei siciliani nel fare impresa, ormai diventata atavica (anche questa ha dietro una serie di motivazioni), oltre al fatto che l'associazionismo, le imprese che lavorano sul sociale, sono come una goccia nell'oceano, non hanno la forza per rivoluzionare politicamente e culturalmente il malcostume di questa terra. La mancanza di fiducia tra individui e l'incapacità di creare relazioni lavorative sane e costruttive fa il resto. Un mix direi implosivo... per una terra che ha tante risorse e potrebbe rimettersi in piedi da sola. Credo che lo stesso discorso valga per tanti paesi che hanno difficoltà a svilupparsi. Lo sviluppo dal basso è un'utopia, se non c'è un reale sostegno delle istituzioni.
Per quanto mi trovi d'accordo su tutto, penso sia necessario menzionare due eccezioni: Botswana e Rwanda. Entrambi i paesi si stanno risollevando da situazioni di estrema povertà e instabilità paragonabili a quelle dei loro vicini più "vittimisti" in completa autonomia, dimostrando che è possibile uscire dal tunnel della povertà/corruzione/instabilità
Io ti seguo dall’Australia dove ormai vivo da 11 anno...ogni tuo racconto mi riporta ai miei anni di università e alla passione sfrenata per la geopolitica...continua così...a modo tuo mi fai sentire ancora a casa! GRAZIE!
Un video che aspettavo da anni.... perché sono anni e anni, dai tempi del liceo e dell'università (e oggi ho 33 anni), che ogni volta che affronto con qualcuno l'argomento sulle motivazioni dell'arretratezza atavica del continente africano mi sento sempre dire le stesse cose quasi a sbattere sempre contro un muro: 1- colonialismo, 2- colonialismo, 3-colonialismo. E tutte le volte che ho provato a dire: "Eh ma era un continente arretrato già prima che arrivassero i coloni europei." mi sono sempre sentito rispondere "eh ma comunque il colonialismo europeo ha aggravato ulteriormente la situazione!" (Nessuno nega le responsabilità storiche del colonialismo, ma il fatto che fosse un continente arretrato già prima di esso resta.) E non ho mai trovato risposte esaustive da nessuna parte. Per non parlare delle volte che ho provato a porre l'accento circa i retaggi tribali e le innegabili differenze antropologiche tra Africa ed Europa, mi sentii rispondere: "Eh ma allora fai determinismo culturale, in pratica stai dicendo implicitamente che noi europei siamo superiori e loro inferiori, quindi sei RAZZISTA!" (Ogni volta che me lo sono sentito dire mi è venuto il latte alle ginocchia) Infine e concludo, le volte che ho posto l'accetto sulla smisuratezza degli aiuti umanitari destinati all'Africa provenienti da tutto il mondo paragonandoli praticamente ad un "assistenzialismo contienentale". Come si può pensare di creare prosperità e prospettive se si continua a vivere di soli aiuti umanitari? Il paragone con un cittadino/famiglia europea comune che vive costantemente di sussidi mensili (reddito di cittadinanza, assegni per i figli, assegno di cura, ecc.) senza però mai lavorare è lo stesso. L'assistenzialismo ti fa vivacchiare, ma ti dà alcuna prospettiva di lungo periodo. Finalmente questo video affronta il tema in modo lucido.... evviva!
Bravissimo come sempre. Secondo me più che il colonialismo in sè, la differenza la fa il TIPO di colonie che furono, ciò influisce sul tipo di cultura e classe dirigente che sviluppano. Ti espongo la mia teoria ponendo l'esempio della disuguaglianza fra nord e centro/sud America: All'inizio dell'epoca coloniale la gallina dalle uova d'oro era il centro e sud delle Americhe. UK e Francia avrebbero fatto carte false pur di stare al posto di spagnoli e portoghesi in quelle zone anziché al nord. Questo perché l'attuale America Latina era piena di risorse di ogni tipo: minerali preziosi, città già sviluppate da poter spremere a suon di tasse, grandi popolazioni indigene da sfruttare facilmente, terre molto fertili piene anzi di nuove coltivazioni sconosciute, foreste e legname in abbondanza, bel clima... Tutto. Se prendiamo invece il New England cioè la zona del Nord America che oggi corrisponde a vari Stati degli USA, quella dove si insediarono i coloni britannici insomma, era tutt'un'altra storia: terre brulle, aride, poco fertili, nessun giacimento, mancava addirittura il legname, nessuna città già sviluppata, pochi abitanti nativi (comunque alla fine sterminati), clima rigido. Risultato: nel centro e sud America si è sviluppata una classe dirigente parassitaria, opulenta, oppressiva, sfruttatrice, senza nessun interesse allo sviluppo e all'innovazione, senza neppure un briciolo di meritocrazia, senza bisogno di costruirsi una leadership valida, dedita allo spreco e alla gestione del potere personale, corrotta fino al midollo, succube della "madrepatria" in Europa. E questa classe dirigente si è protratta anche dopo la decolonizzazione. È la cultura, la mentalità, il sistema che deriva in buona parte da lì, anche perché tutto questo ha portato al sottosviluppo e quindi a un contesto in cui queste dinamiche sono difficili da rompere. Al nord invece la situazione di partenza così difficile e inospitale ha portato autonomia, (finché non si svilupparono a nessuno in UK importava molto mettere bocca nella gestione degli affari delle colonie, da questo punto di vista la guerra d'indipendenza fu per riconquistare la libertà rispetto alla corona inglese di cui avevano sempre goduto, a differenza dell'America Latina), ma soprattutto una grande mentalità imprenditoriale, leadership basate sull'ingegno e la risoluzione dei problemi, una continua ricerca di innovazione e sviluppo, gestione ottimale delle poche risorse, continui sforzi di migliorarsi, studio di investimenti migliori, analisi di risultati e via dicendo che nel tempo ha portato a un grande sviluppo, mentalità imprenditoriale e alla formazione di una classe dirigente eccellente. Ecco in Africa è stato/è un tipo di colonialismo sviluppatosi in condizioni simili a quelle del Sudamerica, anzi all'ennesima potenza. Anche perché la classe dirigente della decolonizzazione proviene da quella che partecipava al colonialismo con gli europei.
Molto interessante. La analisi che più mi ha convinto è stata quella che ho trovato in armi acciaio e malattie. Aspetti storici dovuti ancora alla geografia, forte divisione ed identità tribali. Scarsa liberalizzazione e capacità di gestione della classe dirigente.
Non ti preoccupare di quello che ti dicono. Gestisco una pagina umoristica da 50.000 iscritti su FB e puntualmente fioccono critiche alla mia persona senza conoscere la persona stessa. Continua col tuo lavoro e accetta solo le critiche educate e costruttive :)
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
Buongiorno Ho una piccola esperienza in merito Molto umile, lo premetto A mio parere c'è un punto sul quale la tesi che esiste una colpa profonda e prioritaria del colonialismo nei mali dell'Africa ha fondamento Parlo della mancata formazione e scolarizzazione di una classe dirigente I pochi che poi hanno osato alzare la testa sono poi stati prontamente uccisi e sostituiti da dittatori compiacenti Un esempio su tutti Lumumba in Congo Uno spunto interessante è il diario delle avventure di Ernesto Guevara in Congo Ne escono considerazioni pesanti anche sui dirigenti formati a Mosca e sul padre dell'attuale presidente congolese In sintesi tutte i colonizzatori europei e ora la cina hanno stroncato in culla la nascita di una classe dirigente Magari corrotta, ma competente
È vero che molti hanno studiato in Europa Per l'Africa francofona penso al gruppo che negli anni 60 scriveva su Jeune Afrique it.m.wikipedia.org/wiki/Jeune_Afrique Il problema è che erano mosche bianche e al potere ci sono andati altri Non basta una generazione per creare una società civile
@@alessandrogiraldi4031 Comunque l'istruzione è spesso privilegio di pochi rampolli delle elites Non intendo dire che si possa identificare un solo fattore per il mancato sviluppo Certo che la mancanza di un'assimilazione ha pesato Poi le eccezioni ci sono Il Ghana è ben diverso dalla Nigeria I paesi francofoni hanno una cultura ben diversa da quelli ex britannici Non ci sono risposte semplici a questioni complesse
Mah....in Zimbabwe, dopo aver ucciso e cacciato gli agricoltori bianchi, espropriando le loro terre, adesso li stanno pregando per tornare....i loro omologhi neri non hanno saputo far prosperare la loro terra....la stessa cosa sta succedendo in Sud Africa..... Il motivo per cui l’Africa è e sarà sempre arretrata è molto semplice e non è necessario tirare in ballo chissà quali tesi....
Ciao! Come al solito, penso che il problema sia complesso: oltre le varie concause che hai elencato sul sottosviluppo africano, penso ci sia anche la complicazione delle molte varianti locali, che si specificano sia nel senso dell'ex colonizzatore sia nel senso dei trascorsi indigeni ancora precedenti (sociali, religiosi ed eventualmente statali). Poi, il problema della questione è insito nella sua stessa formulazione: è giusto parlare di Africa come un tutt'uno? Ciò non solo per i motivi indicati sopra ma anche per un motivo ancora più banale: se non c'è un paese che in qualche modo procede economicamente e civilmente è impossibile intraprendere un cammino per i vicini. Certo, il caso egiziano dimostra che si tratta di una condizione necessaria ma non sufficiente, anche perchè servirebbero più poli e tra loro connessi: ciò non accade tra Egitto e Nigeria o Maghreb e Sud Africa in quanto tali paesi non fondano il loro sviluppo sull'interrelazione con altre realtà continentali bensì con Asia, Europa e Stati Uniti. Inoltre aggiungerei che la sottovalutazione delle diversità etniche all'interno di confini determinati a tavolino nello spiegare il problema del sottosviluppo tendenziale del continente africano può essere fuorviante: all'interno di molti di questi paesi non c'è un passato solido e di lunga convivenza (se non all'interno delle strutture coloniali) e mancano quegli elementi unificanti (come la religione, la lingua o le esperienze di statalità) che potrebbero costituire una base per una narrazione nazionale davvero appetibile.
Sono piuttosto d'accordo Zephyrus, cercavo proprio un commento simile al tuo. L'Africa è un continente, non solo un paese, ed è enorme, eterogenea e soprattutto frammentata. Penso sia vero che non ci sia un solo fattore determinante della situazione in cui versa oggi, tutti gli elementi di cui si è parlato sfavoriscono un certo tipo di sviluppo. Aggiungerei una riflessione invece sul fatto che un paese non necessariamente deve partecipare al percorso storico e sociale del mondo come forse ci aspettiamo che sia naturale che si faccia. Le comunità penso che possano anche solo svilupparsi in modo concorde al proprio carattere.
Ciao, ottimo video come sempre. Secondo me una buona interpretazione della disparità tra i paesi la dà il libro "Armi acciaio e malattie" di Diamond, che mostra come paesi come quelli europei o dell'estremo oriente a causa dello sviluppo di una agricoltura avanzata hanno creato stati o imperi complessi con una grande stratificazione sociale. Gli stati africani invece non hanno avuto uno sviluppo sufficiente di agricoltura e allevamento (sul libro sono riportate varie ragioni per cui non è successo), dunque in buona parte dell'Africa sono rimasti per millenni in società con struttura tribale. Nell'ultimo secolo sono stati "costretti" dalla storia a formare nazioni come quelle delle società sviluppate, dunque la società è rimasta ancorata ad un modello tribale che forse riuscirà a superare tra qualche generazione. Quindi non definirei una "colpa" l'arretratezza dell'Africa, né degli occidentali né degli africani.
Interessante come questi discorsi partano sempre da una deresponsabilizzazione. Ogni argomento della situazione africana ha paesi europei o America (e ora anche Cina) come partecipi di essa...
Premettendo che sono d'accordo con la maggiorparte di ciò che dici volevo ricordare che purtroppo nello stato e nel periodo attuale gli stati africani, anche volendo, non possono tagliare i ponti con il loro passato e con il colonialismo che a mio avviso è ugualmente la causa principale di tanta arretratezza. Basti pensare all'Egitto di Nasser che solamente nazionalizzando il canale di Suez che si trovava in territorio egiziano ha scatenato le ire di due potenze coloniali che hanno agito come al solito con prepotenza o stessa cosa accaduta anche con la libia di gheddafi che appena diede all'Europa segnali di progresso e accenno ad autonomia economica dalle ex potenze coloniali con progetti panafricani quali una moneta e una compagnia telefonica unica si è sbarazzata in un nano secondo di lui. Purtroppo si percepisce che anche se liberi di scegliere i governi di questi paesi non hanno alcuna scelta, sembra quasi siano costretti con le buone a dover acconsentire alle richieste delle loro ex colonie e di starsene dunque buone. Quindi il peso del colonialismo, a mio avviso, è il problema maggiore. Ad ogni modo bellissimo video e grazie di informare Simone ;)
Che tu sia comunista, fascista o una pornostar poco mi importa. Ho guardato molti tuoi video e da appassionato di storia li adoro, parli di argomenti precisi e riesci in poco tempo a spiegarne molte sfaccettature. Che dire sei un grande! Grazie 👏
Piccolo contributo mio: conosco da vicino un ex missionario e degli amici che si son comprati da 10 anni una villa al mare in Africa. I loro racconti mi confermano il tuo concetto di passività ed oltre. C'è un arretratezza socio culturale enorme in Africa che ancora oggi stenta a decollare ed un modus vivendi animista o immanentista x noi occidentali inconcepibile. Due dei racconti tipo dei miei amici: l'Africana che x andare da un villaggio a un altro non si chiede quanto dista, che pericoli ci sono, cosa devo portarmi dietro... prende e va a piedi da sola. Se è stanca durante la strada dorme x terra, se ha fame o sete spera nella pioggia, di trovarla x caso o in un passante. Assurdo. O il ragazzo adottato in loco da italiani: ogni mese gli danno dei soldi facendogli promettere che li investirà in se stesso, studiando, cercandosi un lavoretto, comprandosi qualcosa che potrà servirgli x mantenersi ed invece ogni mese lo ritrovano che ha dilapidato tutto in cazzate inutili (neanche cibo che in qualche modo già ce l"hanno). È chiaro che chi è radicato in culture del genere fai fatica a schiodarlo. E chi si schioda probabilmente emigra o si concentra in pochi centri urbani.
Il fatto è che emigrando va via la parte migliore, ma se il singolo decide di restare per senso sociale, essendo l'unico a restare spreca la sua vita. È questo il dramma, se uno volesse aiutare, più che fondi per cibo o per materiali dovrebbe creare strutture che possano trattenere i migliori, con loro poi si potrebbe partire. La base è sempre la formazione, la scuola, non solo tecnica.
@@manliopasquali6860 La vera rivoluzione non sta nel costruire una struttura se a costruirla sono ONU oppure UE, ma che sia il dittatore africano mangiasoldi a provvedere per loro.
Rivedo lo stesso atteggiamento che hai descritto nel primo esempio nel fenomeno delle migrazioni di massa, dove migliaia di africani si mettono nelle mani dei trafficanti per arrivare in Europa, senza chiedersi se sarà pericoloso, cosa faranno in caso di naufragio, a cosa andranno incontro. Il fatto poi che la stragrande maggioranza dei “migranti” sia costituita da uomini giovani e nel pieno delle forze la dice lunga sulla loro volontà di rimanere per migliorare i rispettivi paesi.
@@Francesca314 parlo da ragazza nata qua con origini marocchine e che conosce bene la situazione del Marocco(prendo il Marocco come esempio perchè degli altri paesi ne so poco). Nonostante sia stata 2 volte in vita mia in Marocco, ogni tanto parlando al telefono con mia zia noto che i problemi che c'erano 15 anni fa ci sono tutt'ora. Uno magari dice "ma dopo 15 anni qualcosa sarà cambiato", e invece no. Il Marocco è il produttore più grande del mondo di fosfato, eppure, cosa che fa anche un po' ridere, se chiedi ad un marocchino se ha mai visto in vita sua il fosfato, ti dirà che non ne ha mai nemmeno sentito parlare, figuriamoci vederlo. Questa potrebbe essere una fonte importantissima per il Marocco e potrebbe anche creare moltissima forza lavoro, ma non viene sfruttato bene. Io tutt'ora non capisco che fine faccia quel fosfato. Conosco tantissimi giovani che vogliono lavorare e mettersi in gioco, ma non possono. Se non hai una laurea non troverai lavoro da nessuna parte. Forse puoi sempre sperare di riuscire a vendere qualche verdura giù al mercato. E' per questo che persino i ragazzini di 13 lavorano già. Sanno di non potersi permettere certe cose e sanno di non essere tutelati dal proprio stato. Il problema vero è anche l'incompetenza dei governi...
Bell'analisi che dimostra quanto sia inutile andare alla ricerca di risposte troppo dirette a problemi complessi. Mi aspettavo però che si sarebbe parlato di più dei fattori naturali (prei-)storici legati alla conformazione geografica dell'Africa, alle zone climatiche e alla fauna. Anch'essi hanno giocato un ruolo fondamentale nell'inibire lo sviluppo di questo continente, o sbaglio?
Grazie veramente Simo per questa Lectio. Il tema del Colonialismo, come ci hai dimostrato, è realmente complesso e non può essere ridotto a risposte semplicistiche o divisioni tra cattivi e buoni. Seppur le colpe del Colonialismo Europeo sono evidenti, non possiamo continuarci a flagellarci e considerarci la fonte di tutti i mali, come spesso avviene in Occidente su questo tema. Io credo che il Colonialismo sia stata una tappa obbligata del processo di evoluzione storica, come, ad esempio, la rivoluzione industriale. In tutte le civiltà, in ogni parte del mondo, il desiderio di conquista e di sfruttamento del più debole è sempre stato presente: dal concetto di popoli barbari agli stati tributari del ex Impero cinese. Se la storia fosse andata diversamente e ci fosse stata una potenza extraeuropea più progredita tecnologicamente, non stenterei a credere che ci sarebbe stato una versione diversa di Colonialismo. Certamente basato su altre motivazioni e forza propulsiva, ma credo che il tema dello sfruttamento sarebbe rimasto, anche se in modalità diverse. Per quanto riguarda il tema dei confini, è un’altra tematica che trova il tempo che trova. Seppure il tema dell’ autodeterminazione dei popoli è un valore fondamentale, d’altra parte non è possibile creare uno stato per ogni singolo popolo. Se ci basassimo nel creare uno stato sulla base, per esempio, delle diversità linguistiche, ci troveremo in un mondo con 6000/7000 stati...sarebbe lo sfacelo. La storia dell’Uomo è un processo evolutivo che mira al miglioramento di noi stessi ed è costellato da eventi terribili che però sono stati fondamentali per il nostro miglioramento. Il Colonialismo, come detto, è stata una tappa dolorosa e necessaria per giungere ai valori e al modo di pensarla di oggi. Certo che continuare ad applicare concetti e valori moderni ad eventi del passato non porta da nessuna parte... Ci sarà molto ancora da dibattere su questo tema, ma la risposta non può e non deve essere una divisione tra buoni e cattivi
Gli asiatici secondo me hanno una mentalità diversissima dall'Africa, anche per via delle culture millenarie che vi sono vissute. Ammiro molto il tuo video per il modo in cui hai esposto la materia storica. Farai mai un bel video storico sul colonialismo di fine ottocento ?
apron le braccia al moderno sopratutto se il moderno è accompagnato da gustose bustarelle ^^; comunque il tuo tentativo ( anche riuscito ) di spiegare con chiarezza un argomento così enorme è assolutamente degno di plauso
La tua analisi è molto interessante pero credo che c'è un problema di fondo importante. Tutti quanti dovremmo prima di poter parlare di questo tema dovremmo leggere Armi,acciaio e germi di Jared Diamond. Libro super interesante su come gli europei e i loro discendenti hanno dominato il mondo. E forse la cosa più interessante del libro e penso il problema di fondo al tuo discorso è dove prefissiamo i nostri standard di sviluppo. Consideriamo gli stati sviluppato quelli che hanno un potere economico,militare, finanziario ed etc.in risonanza con la società occidentale. Attorno al anno mille Timbuktu, come altri stati africani, era un centro commerciale mondiale, dove donne della classe nobile studiavano in università e in biblioteche, con una classe dirigente e una amministrazione centralizzata.(caso similare degli stati precolombiani, ricordiamoci che nel 1200 la regione più popolosa del mondo era la metropolitana di tenochtitlan) Forse non potente come gli stati europei, pero senza dubbio con potenziali molto più elevati, semplicemente non c'erano le ambizioni o l'intenzione di evolvere come gli stati Europei. Per ciò che sappiamo i conflitti in Africa prima della colonizzazione europea erano piccoli e raramente sfociavano in larghe campagne sanguinose. Solo pochi stati africani sono stati costruiti puramente sulla guerra come per esempio l'impero Zulu. Ad insegnare a fare la guerra veramente sono stati gli europei. Sulla multiculturalità sono d'accordo che non può essere una scusa, pero si sa che nel conflitto tra i Tutzi e Huntu in Ruanda un ruolo importante lo ha giocato il fatto che i belgi per tutta la durata della loro occupazione hanno usato pretesti etnici per dominare la popolazione, usando la vecchia strategia del dividi et impera. Le frontiere penso che siano un importante fattore invece. Abbiamo definito i nostri confini in Europa attraverso millenni di sanguinosi conflitti. Per molti africani gli sono caduti dal cielo da un giorno al altro, e questo è un problema, vedi Palestina/Israele o la questione Curda. E piccola parentesi che penso sia fondamentale, ricordiamoci che in Africa gran parte della popolazione parla per lo meno come lingua amministrativa una lingua aliena, fattore da non tralasciare se si vuole parlare di identità e sviluppo. E per finire come punto finale sono un poco dispiaciuto perché seguo il tuo canale di geopolitica. Bisogna ricordarci che il potere può essere forte o debole, militare o economico. In primis uno dei fattori determinati per avere una proiezione geopolitica è una buona curva demografica e i flussi migratori(si i migranti sono l'essenza del potere di uno stato, vedi Francia 2020 o USA al inizio de secolo scorso) con una buona curva demografica crei un potente esercito, istruisci una classe dirigente,ricchezza una società di consumo. Se consideri che l'Africa per 5 secoli ha avuto la tendenza opposta, ancora non si sa quanti milioni di giovani africani sono stati schiavizzati in America (non va bene prendere la popolazione afroamericana odierna) ciò è sufficiente per capire la povertà del continente. Secoli di incapacita di avere una strategia duratura. Dopodiché avere risorse naturali non è l'unica cosa necessaria, l'Arabia Saudita non si è arricchita perché sono degli abili commerciati, ma perché avevano una importanza(e in parte tutt'ora) geopolitica nella regione per il softpower americano contro l'iran/Urss/Russia Ricordiamoci che i recenti conflitti in Siria e Iraq sono guerre di prossimità tra Iran e Arabia Saudita/Usa, difatti negli Stati Uniti si sta riconsiderando questa scomoda alleanza (basicamente perché gli stati uniti continuano ad essere autosufficienti con i grandi giacimenti di petrolio in Alaska e in Texas) Il continente africano è incapace di poter avere un potere economico, è troppo importante per la economia mondiale. Tutti gli attori geopolitici hanno un grosso interesse nella arretratezza africana. Se così non fosse il telefono che sto usando in questo momento mi sarebbe costato migliaia di euro, non poche centinaia. Per poter sviluppare la tua economia devi avere un potere geopolitico, per capirci se suoi arrivare al tavolo di trattative devi avere la forza di poter fare la guerra, sennò semplicemente sarai attaccato e sconfitto. La unione Africana che sembra che finalmente possa essere una realtà e un disperato tentativo di alcune nazioni africane di avere una moneta e un potere economico che possa competere, o perlomeno trattare con cinesi, europei e americani. Non è una questione di volontà è una questione che Softpower geopolitico, gli esempi di Liberia e altri sono questo. E una catena complessa di strategia geopolitica. Il caso più eclatante di quello che voglio dire è la Svizzera. In un principio regione non molto potente economicamente. Pero crea un sistema bancaria determinante(softpower) che gli permette di creare una moneta potente(altro softpower) e di conseguenza creare una economia solida(solo il 5% della economico svizzera e basata sulla finanza). Pero è stato il softpower a permetterlo. L'africa non possiede questo potere. E ultimo e non da tralasciare :Nella storia africana abbiamo molti casi di come il clima ( si il clima è fattore importante, vedi anno 1816 l'anno senza estate) ha avuto una influenza determinate nello sviluppo di intere regioni. E' il colonialismo l'unico male d'Africa? no , pero senza dubbio il più determinate
Davvero un bel video ma inevitabilmente superficiale. Si parla dell'Africa tout court e ci si ripropone di trovare delle cause valide per tutti i paesi pur riconoscendone, ad inizio video, l'eterogeneita'. In altre parole per ogni tesi proposta si trova sempre il caso di un paese dove tale tesi viene confutata. Per esempio quando si cita il caso della Liberia ove il colonialismo non e' avvenuto e lo si erge a caso generale da applicarsi all'intero continente. Un altro esempio riguarda la tesi dei confini politici derivanti la conferenza di Berlino di fine 1800. Nel video si dice che in Europa i confini tra stati sono definiti in seguito a "guerre, la geografia, i trattati e i desideri di conquista dei sovrani" cosa ben diversa da cio' che e' avvenuto in Africa. Il periodo di pace in Europa e USA degli ultimi 60 anni e' innegabilmente una conseguenza degli accadimenti della seconda guerra mondiale. Riguardo al neocolonialismo, oltre al vittimismo di Mugawe e affini, viene citata la compiacenza di alcuni governi nell'accettare l'intervento occidentale. Ma non credo che il neocolonialismo possa avvenire soltanto con la forza militare... Per concludere, alla domanda se e' davvero colpa del (neo)COLONIALISMO se l'Africa e' un FALLIMENTO la risposta e': assolutamente SI. Cio' non toglie che non esistano ANCHE altre cause. GRAZIE ANCORA PER GLI OTTIMI CONTENUTI che pubblichi.
@@alessioberetta2587 in linea di principio potrei anche concordare, ma allora ti chiedo: non esistono quindi oppressori ed oppressi lungo le pagine della storia?? buona domenica
Agli esempi negativi presentati nel video,mi sento di dover menzionare il Rwanda e Botswana,paesi africani con un economia stabile ed in crescita e sistemi democratici,e simbolo di speranza per vedere un Africa moderna ed indipendente.
Di solito faccio un mix Cit. No dai... IMHO la causa è che conviene a tutti che l'Africa resti così... D'altronde se diventa Autonoma tocca pagare in modo equo le materie prime; e dove andiamo a scaricare i rifiuti industriali che nessuno vuole?
Sicuramente non è l'unica causa, ma è una delle principali. I continui colpi di stato e guerre civili nel periodo "post coloniale" (si fa per dire) fomentati dalle potenze imperialiste di certo non hanno giovato allo sviluppo del continente.
Ti porto la mia esperienza visto che alla fine del video chiedi noi cosa ne pensiamo. Ormai dal 2000 lavoro gomito a gomito con africani di varie etnie, religioni e provenienze. Non solo africani, mi è capitato di condividere il mio tempo anche con brasiliani e indiani. Con il passare del tempo, ti poni la domanda "perchè siete venuti qui?" le storie che ho sentito sarebbero da mettere in un libro, ma tutti e dico tutti fino ad ora, quando mi rispondono puntano il dico unicamente su due fattori: 1 corruzione delle istituzioni. 2 incapacità e collusione dei politici. Mi è rimasto impresso inoltre quando un ragazzo della costa d'avorio mi ha detto che se esiste un colpevole della miseria africana, è il tradimento generazionale della classe politica africana.
In Italia abbiamo corruzione delle istituzione e incapacità e collusione dei politici ai massimi livelli; inoltre Uno sfrenato individualismo ed Una bassa considerazione Della istruzione in generale. Aggiungi poi Una profonda divisione tradizionale. Tuttavia non Siamo come l'africa. Perchè? ...
@@madmath1971 non ti preoccupare, ci stiamo avvicinando
@@madmath1971 infatti l'italia ha un saldo migratorio netto con i giovani istruiti che lasciano il paese per andare altrove
@@justanaverage1762 No, perchè noi italoti ci siamo dovuti far furbi e ingegnarci per salvare le chiappe (e la grana) dall'invasore/padrone/sfruttatore/ladro di turno. Inoltre, sopratutto nel settentrione, esiste una cultura del lavoro e dell'impresa che affonda le sue radici nel medioevo comunale. Cosa che in Africa è pura fantascienza.
@@madmath1971 penso che per rispondere a questa domanda serva una cultura gigantesca.. che io di certo non ho.. ne con la mia testimonianza pretendo di dare una verità universale. Tuttavia ripeto, nessun ragazzo africano col quale ho parlato punta il dito sul colonialismo.
Sono una pasticcera.
Durante le ore di preparazioni ascolto le tue puntate bellissime, interessanti, ben strutturate e piene di spunti di riflessione sul mondo, gli uomini e le sue dinamiche.
Ormai è un appuntamento fisso tutte le mattine.
Grazie davvero.
Una mia teoria è che gli europei si sono dati una mossa perché morivano di fame eravamo falcidiati da peste e altre malattie. Se notate la dieta alimentare dell'uomo europeo miglioro' nel momento che si svilupparono i viaggi di esplorazione (mais pomodoro patate) e si approfondirono gli studi per prevenire le malattie.
Da nordafricano dico: questo video non fa una piega!! Secondo me hai descritto e spiegato una situazione che non è semplicemente contorta, ma di più, in modo eccezionale, sopratutto senza pareri personali, grande 👏🏽 continua così!!!
@@Chan-Lin-Tao il fatto che abbia toccato anche quel punto di vista non fa di lui un razzista. Ha semplicemente esposta la triste verità
@@pfizerastrazeneca9511 Peccato che ha omesso l´islam, chissá pérche.
@@anderstopansson come l islam può essere inserito nelle cause dei problemi africani?
@@anderstopansson come se una religione pregiudicasse l'evoluzione di un continente
@@pfizerastrazeneca9511 Si.
Non ascoltare chi ti denigra e passa oltre ! Ce ne vorrebbero di lezioni come queste nelle nostre scuole ! ✌️🇮🇹🤗
Cosa ormai rara nel mondo moderno, su questo canale si cerca di dare delle risposte nella maniera più oggettiva possibile senza le folli forzature del politically correct, insomma si cerca di fare cronaca e storiografia nella maniera più neutrale possibile, come dovrebbe essere d'altronde.
Mi piacerebbe che i giornalisti applicassero lo stesso spirito nello scrivere, ma ormai tutto sembra avere un prezzo, anche le loro penne
Quindi ti meriti un gran: Bravo!
La produzione storiografica non è mai neutrale, toglietevi dalla testa questa cattiva educazione ereditata dal positivismo. La storia è sempre ideologica, così come qualsiasi altra disciplina delle scienze umane. Non parliamo mica di matematica eh. Bisogna attenersi alle fonti storiche utilizzando i metodi scientifici forniti dalla storiografia. Nonostante ciò, la produzione storica accademica, si basa quasi sempre nella "storia-problema".
@@giuliom3564 come ho detto. La storia si produce tramite metodi scientifici, attraverso fonti criteriosamente selezionate. Da storico peró mi sento in dovere di sfatare il falso mito nel quale la storia possa essere neutrale. Comunque la storia non é per amatori. É una produzione seria e dietro ci vogliono dei professionisti.
@@KamiTubeSon Se la storia si produce tramite metodi scientifici e consultazione di documenti certi, si può benissimo spiegare le cose come realmente sono no???? Io per esempio ho a casa molti libri di De Felice e Emilio Gentile per capire bene il fenomeno storico del Fascismo italiano e debbo dire che quando spiegano i fatti, le differenze si sentono eccome rispetto a coloro che hanno una mente ideologizzata!
@@af5433 Non ci siamo capiti. La storia ha dei metodi. Tra queste metodologie abbiamo il molteplice incrocio tra fonti. Che siano esse, documentali, orali o visuali. Lo storico per tanto, dovrà avvalersi di metodi criteriosi e basarsi su i fatti fin li pertinenti. Non é possibile però, produrre qualcosa priva di ideologia. L' essere umano é ideologico, e anche i paladini anti ideologia, cadono nella stessa questione che combattono, essendo anche loro ideologici. Il positivismo si avvaleva di questo pensiero non ideologico, peccato che alla fine siano stati i piú ideologici di tutti. Lo studio della storia, fatto come si deve, non é per amatori. Si pensa che la storia sia qualcosa di banale facilmente comprensibile, ma non é cosi. É una scienza complessa ed estremamente metodologica.
@@KamiTubeSon Lo so che l'essere umano è ideologico, ma quando un individuo si mette in dubbio e va a confrontarsi anche con chi ha interpretazioni diverse verso alcune realtà, significa che ha la capacità di non andare alla ricerca di fatti che confermano SOLO le sue idee di base.
E' questo alla fine ciò che conta.
Quante interpretazioni ci sono state, per esempio, verso il fenomeno del fascismo??? Chi aveva idee di stampo marxista lo riteneva come un movimento esclusivamente reazionario verso la lotta di classe, mentre un Renzo De Felice è riuscito a darne un'interpretazione più complessa e originale.
Mi piace quando lo storico (o lo scienziato in generale) argomenta molto e enfatizza la complessità degli eventi storici.
E' scontato e palese che se un tizio mi viene a dire : "L'Africa è in fallimento perché noi razzisti europei l'abbiamo distrutta", non è imparziale ed è trafitto da un certo "senso di colpa".
Ciao! Vivo in Brasile e qualcosa sui paesi emergenti la so.
Vorrei ricordare che non sono solo le materie prime di un paese ad attrarre l'interesse di attori esterni (paesi stranieri, lobby, multinazionali). Il mercato globale punta l'occhio praticamente su tutto che é possibile comprare e vendere: l'istruzione per esempio, o la sanitá, o i servizi, gli areoporti, le infrastrutture, o le grandi imprese statali e private.
Quando un turista guarda la mappa di un paese come il Brasile pensa: cosa potró visitare?
Quando uno speculatore finanziario, o un agente di mercato, o un ricco investitore o una lobby insomma quando il mercato guarda il Brasile pensa: cosa potró comprare? Cosa potró usare per diventare ricco? Quale settore di affari che nel mio paese é giá saturo qui é ancora libero di essere sfruttato? Quale materia prima che in altri paesi é giá esaurita, qui posso comprare al prezzo piú basso, anzi bassissimo? Chi potrá vendermela a questo prezzo?
Homer Simpson, durante il viaggio verso il Brasile nella puntata dedicata a questo paese, sfoglia una rivista della compagnia aerea, la copertina recita "come rapinare il Brasile".
Bolsonaro in Brasile é stato il punto d'arrivo di un processo in cui si é deciso di cedere tutto quello che si poteva cedere al mercato internazionale. Durante questo processo i partiti politici progressisti come il Partido dos Trabalhadores di Lula, sono stati screditati e infangati dalla cronaca. Lo stesso Lula é stato trasformato in un bandito, nonostante continui a combattere per vie legali per la sua innocenza. Si chiama Lawfare, la guerra per vie legali, in cui la corruzione endemica viene usata come arma per uccidere mediaticamente gli avversari, annullarli politicamente. Non importa se cosí si producono gli effetti nefasti del populismo, l'importante é far salire la marea del malcontento verso la politica, favorire l'ascesa di qualche leader patriota fantoccio che consenta, dietro le quinte, che chi voglia comprarsi il paese lo faccia tranquillamente.
Ecco quindi, il potere agire nella sua forma piú subdola. Quella della cultura, dell'informazione, della comunicazione che parte dai potentati televisivi e oggi si infila nel il submondo delle fakenews
L'unica arma perché i popoli dei Sud del mondo si alzino per i loro diritti é la coscientizzazione.
Nemico della conscientizzazione popolare é il potere, sottoforma di tutte le sue espressioni.
Ben detto. Purtroppo il potere della corruzione fa sì che chi può essere favorevole ai corruttori venga da loro aiutato ad arrivare in cima, con tutto un effetto a cascata, naturalmente. Poteri esterni militari, politici, economici, schiacciano da un lato... (corrompere costa meno di una guerra) I comprati schiacciano dall'altro... Alla fine un popolo è facile che non riesca a controbattere la forza del denaro, su ben 2 fronti, e che, umanamente, ceda alla rassegnazione.
Finalmente qualcuno che ragiona!!!!
@@alvisegirardello5055 grazie. Toglierei dal mio intervento solo il principio logico lniziale: affermare di avere capacità di parlare dei paesi in via di sviluppo, solo perché si vive in uno di essi.
Purtroppo il solo fatto di vivere in un paese povero non è la via maestra per la conoscenza. Lo dimostrano i milioni di elettori che un leader populista, come Bolsonaro, può prendersi anche in un paese come questo.
La chiave per la coscienza è la cultura . Essa non arriva gratis e senza sforzi propri e della società in cui si sta.
Wow che bella riflessione
Ottima analisi. Manca solo un punto. Il Brasile, come l'Italia, sono paesi democratici. Ci scegliamo chi va al governo.
Quindi, in ultima istanza, il nostro problema siamo noi.
Io non sono un esperto di geopolitica, comunque una cosa mi sembra chiara: qualsiasi sia il problema, è sempre colpa dei francesi.
Ma nel video ha spiegato il problema e non sono i francesi.
Menefreghismo dei leader e Passività della popolazione sono la causa del problema del continente africano
@@sampick8690 vero quello che dici ma se ascolti bene cos'ha detto cita il Franco coloniale. Che se non è il problema di sicuro non è dalla parte della soluzione
Credo che Stefano voleva semplicemente fare una battuta molto anni 2000s, pensando di deliziarci con una battuta sagace ma fallendo miseramente dimostrando di essere un boomer.
Buona domenica a tutti!!!!!
@@sampick8690 era una battuta
Ciao, sono sempre stato d'accordo sul fatto che non si può collegare il "fallimento" dell'Africa solo alla tesi del colonialismo, la questione è sempre stata molto più complessa, come al solito. Però ascoltando i tuoi contenuti, (hai fatto un gran lavoro, soprattutto citando tanti esempi, non sempre i soliti noti e con molta imparzialità) ho notato che nella maggior parte delle storie finite male dei vai paesi c'è spesso un comune denominatore: uno o più stati esteri, non per forza occidentali ma quasi sempre paesi più potenti in generale, che remano contro il paese in difficoltà, cercando di accelerare il processo di fallimento (nei vari modi da te descritti) sempre per questioni di interesse, economico o politico. Anche Il dittatore di turno che ha devastato lo stato e il suo popolo per interessi personali o deliri di potere, spesso è "aiutato" nel suo intento da altri più potenti stati esteri, quali hanno interessi vari nel vedere fallire quel paese.
Certo ma appena si liberano sorge una guerra civile con atrocita' contro i civili.Tribalismo.Del resto sono molto piu' diversi tra loro che non gli europei.
perché “fallimento” è relativo, la miseria di un popolo può corrispondere al benestare di una elite
Da quanto viene detto nel video, gli stati stranieri forti sfruttano le risorse dello stato povero però, come viene detto nel video, ci sono stati che sfruttano questa situazione, la gestiscono bene e riescono ad arricchirsi sviluppandosi economicamente (come l'Arabia Saudita), mentre altri rimangono arretrati e poveri volutamente da chi li comanda
Diamo come presupposto reale che al giorno d’oggi per poter imparare qualcosa anche da chi sta dall’altra parte del mondo non è più complesso che chiederlo al vicino di casa. Coi mezzi di oggi, un capo di stato africano potrebbe chiamare i migliori ingegneri da ogni angolo del pianeta e creare le proprie attività per estrazioni di metalli, di petrolio, e qualsiasi altra cosa si possa fare. Nel video viene spiegato come faccia comodo ai capi africani che l’intero processo di qualsiasi cosa, vada svenduto apposta alle imprese estere, facendo sfruttare il proprio popolo, per trarne profitto per se. Non ce nessun interesse nel dare davvero valore a ciò che la loro terra gli dà, perché se così fosse crescerebbero come società. Ma a chi comanda non interessa.
Quanto adoro il non politically correct.
Quanto adoro il punto di vista impersonale ed esterno di chi fa (e si fa) domande invece di accettare passivamente tutte le risposte.
Ottimo video.
25 minuti di applausi!
Ma guarda che la storia positivista in campo accademico è stata superata da un bel po' di tempo...Non si produce storia come si produce una qualsiasi altra scienza. Le scienze umane non sono le scienze esatte.
@Brayden Zaid nobody give a damn .
@@EdoardoTozziWinstonSmith Hai sentito il video????? Il colonialismo non è l'unica causa dei mali dell'Africa e chi insiste a voler utilizzare la razza per riparare ai danni del passato perché è trafitto da un certo "senso di colpa", è "politically correct".
Non ha assolutamente senso incolpare solo gli europei per i danni che hanno fatto in passato (anche perché non so se lo sai, ma molti monarchi neri svolsero un ruolo attivo nella tratta transatlantica degli schiavi). Lo schiavismo, le guerre civili e il "potere malvagio" esistevano ben prima dell'arrivo degli Europei in Africa.
Fra l'altro, i primi a colonizzare l'Africa e a ridurre in schiavitù i neri, furono gli arabi (piccola parentesi).
Se già all'epoca molti uomini di potere del continente contribuirono a questo "macello", possiamo capire che era tutto un accordo fra potenti.
Ancora oggi i mali dell'Africa derivano dal fatto che da quando si è avviato il processo di decolonizzazione , il continente non ha mai avuto la capacità di muoversi in autonomia e i leader che la governano sono estremamente corrotti dal potere (che tu sia bianco o nero, se hai un orientamento al potere personalizzato e tendente all'autoritarismo, fai danni ai sudditi). Altro che questione di razza.
@@EdoardoTozziWinstonSmith Ma quello che ti ho riportato nel commento (soprattutto riguardo il discorso della colonizzazione), corrisponde alla realtà storica. Rifletti!
Conviene incolpare un'etnia per i mali di un continente quando gli stessi uomini di potere di quel continente hanno strinto accordi per contribuire alla tratta transatlantica degli schiavi?
Conviene prendersela solo con gli europei quando i primi a colonizzare l'Africa furono gli arabi?
Non conviene riflettere sul fatto che nessuno può sapere se l'Africa si sarebbe sviluppata ugualmente anche se non fosse stata colonizzata? Quando venne colonizzata, l'Africa era una società tribale e non è che vi era una convivenza pacifica fra i popoli!
Togliamo il discorso della razza e cerchiamo di essere più obiettivi
Il fatto che ti accusino di qualsiasi cosa è il segnale che probabilmente sei sulla giusta strada.
È sempre così!!!!
Un po' come quando ti fanno gli abbaglianti mentre stai guidando contromano
@@darioiosca9349 strada giusta ma direzione sbagliata 😆😆😆😆😆
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
@Sick Man Prego, grazie a te per aver letto
everyone. "compio gli anni"
Simone, an intellectual: "mi avvicino un anno di più alla morte"
quella frase fa di lui uno spirito affine a come mi sento ogni giorno
Come disse il sommo Richard Benson
In realtà sarebbe più corretto: ho scampato la morte per un altro anno
@@Mastoz BUONASERA! si facevano chiamare, i ciompi!
@@p.6170 ma è geniale 😂
Il nostro Paese è PIENO di persone che non sono in grado di scindere dalle fazioni in gioco per capire chi è buono o chi è cattivo. Ragionano per assiomi senza comprendere che la storia è il risultato di miliardi di piccole azioni... Vai avanti tutta il tuo è un bellissimo podcast, assolutamente imparziale, come deve essere un vero storico!
"Il dott.Simone Guida non è comunista. Potrà essere un fascista, un razzista, un colonialista, un comunista... Ma sicuramente non è una pornostar."
Questo commento è on drugs
Nonno Simpson aveva previsto tutto
Dipende da cosa guida, dove vuole andare e se vuole tornare.
Mi sto sentendo male
È un estetista!
Fantastico. E poi mi é apparsa la notifica sul cellulare tagliata così: "É DAVVERO COLPA DEL COLON"
Ahahahahahaha
Solo se irritabile
Ahahah pazzo xD
Ho appena scoperto che l'anagramma della parola Francia è: "African"
Non ci avevo mai fatto caso e ora non posso più non vederlo o.o
@@areswalker5647 Ottima ossservazione
Milano ...malino ...ok vado a nascondermi...
Minchiata.
Interessante!
Video interessante come sempre. Tuttavia avrei apprezzato riferimenti a fonti africane in primis. Penso che la storia dell’Africa vada vista prima di tutto dal loro punto di vista e poi arricchita da elementi esterni, e non il contrario :)
Fosse facile... La produzione di fonti non è un fatto omogeneo e privo di differenze temporali, spaziali e culturali
Mia moglie è nigeriana. La questione mi interessa molto perché conosco bene nigeriani, ghanesi, ivoriani e senegalesi.
Il video mi ha dato modo di riflettere su alcuni punti, ma penso che per avere una completezza di sguardi servirebbero anche quello di antropologi e sociologi, soprattutto africani, perché studiando i fenomeni dall'interno penso possano portare qualcosa di più completo. Molti problemi derivano secondo me anche anche dalla struttura sociale di molti popoli africani, di valori che hanno ancora molti rimasugli che arrivano dagli anni precoloniali. Un'altro fattore importantissimo è il "tempo": è passato veramente poco tempo dall'indipendenza della maggior parte degli stati, e poi non c'è da negare un certo stigma che ha l'africano (soprattutto quello sub-africano) in generale nel mondo.
Io penso che nei prossimi 30 anni l'africa crescerà e migliorerà dal punto di vista economico - culturale..
Anche il fatto che i tassi di natalità sono scesi da 7-8 a 3-4 e' un segnale che la società sta cambiando e crescendo in termini di mentalità
Assolutamente. Il potenziale africano e immenso e si svilupperà nei prossimi decenni. Ecco perché sarebbe utile oltreche umano trovare un rapporto privilegiato UE africa. Creare una classe borghese africana robusta diminuire la loro natalità e avere trattati bilaterali forti a livello economico che aprano a noi mercati immensi e a loro opportunità di sviluppo. Tralaltro questo disinnescherebbe nel tempo ovviamente non subito le correnti migratorie e la speculazione ad esse colleagate
@@giluliagazzi3915 Sono d'accordo che l'Africa crescerà molto, è solo questione di tempo.
Non dobbiamo mai dimenticarci però che "la mentalità" degli africani non è e non deve essere la nostra. Non possiamo continuare ad analizzare le questioni africane con il nostro metro di giudizio.
Non possiamo pretendere che diventino come noi semplicemente perché non sono noi.
E' passato poco tempo dalla fine del colonialismo ma tanto dall'inizio della storia africana all'inizio del colonialismo. Posto che non vedo lo sviluppo occidentale come il bene assoluto, la maggior parte dell'Africa - zone del Mediterraneo escluso - è rimasta uguale a se stessa per migliaia di anni.
Complimenti davvero, questo è uno splendido video.
ma ci sei anche tu!
Cogitata? 😍
È lui o non è lui?
@@eddy01-y1z ti sei scordato marxxxxxxista
@@eddy01-y1z ma si,guida anche i taxi
Bell'intervento, molto obiettivo. Purtroppo ricordo ancora quando, nel 2013, in Erasmus in Portogallo, partecipai a un seminario sul colonialismo tenuto da un docente luso-africano e le conclusioni furono che tutta la colpa dei problemi passati, presenti e futuri, è dell'uomo bianco. Nessun studente o docente intervenne, tutti accettarono a capo chino. Penso che i media continuino con questa versione semplicistica e mistificatoria, che non porta del bene né a noi né a loro.
anche nel vittimismo riconoscono la superiorità dell'uomo bianco! se tutto è sempre colpa sua allora è un genio del male! (sono ovviamente ironico). Il vittimismo è bello, perchè semplifica e permette di far cominciare la storia quando diciamo noi
Analizzare i fatti non porta mai voti, specialmente quando si tratta di riversare argomenti del genere in politica (e lo dico da studente di scienze politiche). Dopotutto ognuno ha qualcosa da guadagnarci, una parte ha la scusa del cattivo passato colonialista dell'uomo bianco generalistico per spingere parte della propria agenda, specialmente verso coloro che diventano cittadini italiani non per nascita, un'altra parte esalta a morte il colonialismo dicendo che in realtà non fu così male, e quelli come noi che guardano sì alla storia ma anche al pragmatismo finiscono con l'essere bersagliati da entrambi. La gente è proprio scema...
@@joemanebeard8011 io non ho fiatato per tre motivi: 1) Non avevo un livello di conoscenza tale della lingua portoghese per poter sostenere un dibattito con un accademico; 2) Non conoscevo (e non conosco) bene la storia del colonialismo lusitano; 3) l'ambiente accademico portoghese ha una linea politica molto chiara (come gran parte dell'opinione pubblica): perchè mettermi i bastoni tra le ruote per una cosa che nemmeno mi riguarda direttamente? Per il resto, credo che puntare sempre il dito contro gli altri non sia un buon modo per migliorare la propria situazione in tutti gli ambiti, ma se per te è giusto sei libero di pensarlo.
Effettivamente gli stessi africani che vorrebbero essere antimperialisti la dovrebbero cambiare narrativa (tra l'altro la propaganda dell'uomo bianco kattivo è proprio diffusa dagli apologeti del moderno imperialismo occidentale di matrice "globalista" ). Pensate ad esempio agli asiatici e alla Cina": hanno subito tantissimo colonialismo da parte dell'Occidente e ora la Cina sta per raggiungere e superare proprio l'occidente in vari settori
@@joemanebeard8011 "noi chi siamo lo diciamo chiaramente"
Ed infatti non ho la più pallida idea di chi tu/voi siate.
A sinistra quando si parla d'Africa il massimo che potete fare è puerile terzo mondismo unito a squallida retorica oicofoba.
Video coraggiosissimo, che nessun politico e nessuna tv potrebbe mai mandare in onda. Ottima analisi
Io, in quanto Africano.
Non voglio sentire dire che "è colpa de la colonizzazione"
Perché non siamo le uniche che abbiamo subito la colonizzazione.
Il complotismo non risolve i problemi.
Dare la colpa agli altri non risolve il problema.
Bravi allora datevi da fare per migliorare le cose nel vostro paese
@@stefanocaliendo2287 avete spremuto l'Africa e adesso cercate il modo di negarlo
Sicuramente noi europei, avevamo buoni obiettivi ma pessima esecuzione di essi. Quindi non possiamo dare la causa al colonialismo della povertà dell'Africa, ma non possiamo neanche negare la sua feroce esecuzione
@@tiryonlannister3783 nessuno di noi ha spremuto un cazzo nè è responsabile del colonialismo, di quello i responsabili vanno cercati secoli fa e sono state pochi ricchi mentre la maggior parte degli europei erano dei morti di fame, quindi la storia della "colpevolezza" è una stronzata retorica, un pò come dire a un romano di oggi:" Sei un pezzo di merda, con Roma imperiale ci avete invasi!"
@@tiryonlannister3783 si e di chi è la colpa? Degli africani che non hanno saputo sfruttare le ricchissime risorse naturali, se sapevano gestire l'economia ora i paesi africani erano come l'Arabia Saudita
C’è l’elefante nella stanza che è spesso trascurato: la geografia africana sembra quasi pensata voler impedire lo sviluppo di una civiltà avanzata: estensione nord sud, l’area est ovest più estesa coperta da deserto, fiumi che invece che scorrere in zone pianeggianti e in clima temperati scorrono attraverso rapide e cascate diventando impossibili alla navigazione, clima equatoriale che porta alla proliferazione di malattia sia umane che animali( Mosca tse tse), barriere naturali che facilitano la suddivisione e impediscono la formazione di entità politiche di un certo che durino nel tempo. Cina e Stati Uniti sono territori Benedetti in un certo senso dalla Geografia, sopratutto per quello che riguarda fiumi navigabili e coste con acque profonde dove costruire porti e grandi città costiere. Ho riscritto un po’ (e probabilmente anche male) le idee di Jared Diamond e di Tim Marshall, autori rispettivamente di armi acciaio e malattie e 10 mappe che spiegano il mondo rispettivamente. Queste caratteristiche spiegano in parte il poco sviluppo rispetto ad Asia e Europa, ma non del tutto il non sviluppo moderno.
Beh, c’è un motivo per cui i nostri antenati sapiens emigrarono dall’africa
C'è un video su TH-cam: how geography doomed Africa.
Ve lo consiglio.
Situazione simile è avvenuta nel continente americano, solo leggermente meno drasticamente.
Diamond è interessante però fa ridere la sua affermazione che grandi imperi siano nati solo in occidente ignorando Mongoli, Cinesi, Persiani, Ottomani, Giapponesi e chi più ne ha più ne metta
@Michal Blaszczak montagne e deserti in Africa e America infatti separano tanti piccoli ambienti con climi diversi, oltretutto con grande differenza di latitudine nord sud, al contrario Europa e Cina hanno latitudini simili, l'India non ha particolari ostacoli naturali o ambientali dal nord al sud.
@Michal Blaszczak
Però converrai che in posti come l’Asia ci siano stati climi più vari che hanno permesso lo sviluppo di civiltà millenarie
Però hai ragione, se fosse la geografia la costante più importante, perché alla fine un continente isolato come l’Europa ha potuto dominare il mondo per secoli?
10:58 "Nel conflitto indo-pakistano E nel Darfur". Parlando velocemente mi sono mangiato la congiunzione, ma non mi sono bevuto il cervello.
Credo che i reali responsabili del basso sviluppo africano siano gli alti livelli di testosterone associati al basso QI (Teoria R-K) e il "gene guerriero" MAO-A nella variante 2R (propensione allo scontro).
@@Nightek1 Sai che l’ho pensato anch’io tante volte secondo me hai ragione tu
A parte quella mezza cazzate ne hai dette tante altre tipo ashanti-mandingo che cazzo è ? Io da africano non l'ho mai sentito.
È da illuminato questo.
È completamente sbagliato fissare dei parametri soggettivi per valutare l'umanità intera
@@Nightek1 cos'è lo sviluppo per te ? Lo schermo sul muro? La BMW, il micro-wave ? Cos'è lo sviluppo se muori di cancro a 30 anni ?
Cos'è lo sviluppo ?
@@Nightek1 ma ba a cagai
Caro Simone, dopo aver visto un paio dei tuoi documentari ho deciso di iscrivermi, dopo averne visti una decina, ho deciso di abbonarmi per dare il mio piccolo contributo perchè la vastità degli argomenti che tratti e l'imparzialità con cui li affronti non ha eguali, lo dimostrano gli insulti e i complimenti che ricevi ogni giorno. Non credevo possibile che qualcuno potesse parlare dell'Africa esprimendo in poco più di 20 minuti le contraddizioni e i paradossi di un continente che potrebbe essere un paradiso e invece nella maggior parte degli stati è un inferno.
Noi europei di disastri in Africa ne abbiamo combinati, ma alcuni conflitti etnici come quello tra Tutsi e Hutu nel Ruanda dimostrano che il razzismo non è solo quello tra bianchi e neri, la storia insegna che i conflitti più feroci sono stati combattuti tra popoli che avevano lo stesso colore della pelle.
Nella mia tesi di laurea sul principio d'uguaglianza avevo provato (quando ho dovuto sfiorare l'argomento immigrazione in Italia) ad esaminare l'argomento delle colpe del colonialismo europeo nella situazione attuale di certi paesi.
Più precisamente avevo tentato di capire se effettiv. la situazione di certi paesi sia frutto delle sole azioni passate (e presenti) da parte dei paesi europei e nn. Ma, ma?
Tranciato di netto l'argomento dalla relatrice al solo tentativo di visione più ampia rispetto alla sola colpa del colonialismo.
Cmq, complimenti x la sua coinvolgente (come sempre) esposizione.
Inevitabili (anche se lasciano scoperto qualche punto x troppa carne al fuoco) le molte domande nonché gli interessanti paragoni tra paesi.
Piacevole.
Da sempre l'Africa è considerata un paese povero, perché? Responsabilità delle varie nazioni colonialiste europee? Che continuano a sfruttarla.?
@@alessandradonnini1194Mah, xche l'Africa sia considerata da sempre un paese povero lo deve chiedere ad altri e nn a me. Figurarsi. È sempre stata ricchissima di risorse. E poi mica ci andavano... 😂.
Da qui appunto il depredaggio delle loro risorse che sottolinea anche lei,giustamente.
Ma il depredaggio (sopratt. negli ultimi decenni) avviene e può avvenire solo grazie anche alla complicità di parte della popolazione che vive in quei territori.
La stessa che svende (e nn solo) la terra e il proprio vicino, pur di stare meglio. Gli sciacalli vanno a braccetto con gli avidi senza scrupoli. Saluti.
Guarda, ti capisco. Ho fatto una tesi di laurea sulla storia contemporanea dell'Iran (dalla fine della dinastia Qajar fino alla morte di Khomeyni) e, dopo l'esposizione, negli ultimi 5 minuti di tempo, mi viene rivolta la domanda "secondo lei, in Iran nel 1979 c'è stata vera e propria rivoluzione?" Io ho risposto che, ponendomi dal punto di vista dei cittadini, c'era stato un semplice cambio di monarchia, con nessun avanzamento significativo. Credo che questa risposta mi sia costata un punto nella valutazione, ma tant'è...purtroppo capita di venire fermati prima di esporre un punto di vista diverso e, magari, più personale.
Scusa se ho sviato il discorso, ci tenevo solo a condividere una mia esperienza.
Dai ad un uomo un pesce e lo Sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo Sfamerai per tutta la vita
Secondo me questo proverbio riassume la storia degli aiuti umanitari sbagliati
Agli africani hanno tolto il pesce con tutto il mare e anche la possibilità di imparare a pescare. Cosa che tra l'altro sapevano fare benissimo da soli.
@@kkuchinich9490 si si
@@kkuchinich9490 oh si certo, perché prima della colonizzazione l'africa era una terra florida e super unita e ora che molte delle influenze negative se ne sono andate si sta proprio riprendendo in fretta... Proprio così...
@@therobb6109 Africa è un intero continente. L'egitto è stato florido tanto quanto i greci per molto tempo per dire.
@@dani.lepore9410 ok, anche la Mesopotamia lo è stata e quindi(odierno Iraq, Siria, Iran) ? Inoltre l'Egitto ha perso molto del suo prestigio già al tempo dei macedoni per non parlare del tempo dei romani. L'africa è un continente, hai detto bene, con culture, nazioni, storie e territori che hanno permesso più o meno ad alcuni popoli di prosperare e di sicuro dato che sono umani di farsi anche la guerra tra loro per stronzate il più delle volte, basta studiare la storia del continente per vederlo.
Pensare che tutti i problemi dell'Africa siano dovuti al colonialismo quando già al tempo degli egizi faide, guerre tra nazioni africane e tribù, deportazioni, genocidi, schiavismo esistevano è pura follia moderna.
Il vostro modo perbenista è semplicemente un coprirvi gli occhi per non vedere la realtà delle cose ma trovare un nemico comune che ha devastato un eden che mi dispiace per voi non è mai esisto. Ormai vi siete tutti convertiti a questa idea che l'uomo bianco ha rovinato il mondo, come se voi foste azzurri e migliori quando in realtà la storia è complessa, le cause della caduta dei vari popoli o la loro prosperità sono diverse e di certo non sono additabili al vostro giudizio superficiale di bianco=schiavista nero=buono sfruttato dato che il colore della pelle è sempre centrato poco visto che non conosco praticamente nazione che per un motivo o un altro non abbia mosso guerra o fatto cose atroci a altre nazioni per motivi storici, anche i popoli che alla fine sono stati sconfitti, sottomessi o sterminati come gli indios d'America o i nativi del nord America, quindi smettetela di ragionare con semplicità e darvi arie come se sapeste tutto( l'africa è un continente? MA DAII? QUANDO MAI AVREI DETTO CHE NON LO È CAPITAN OVVIO?!) E iniziate a capire che il mondo, le persone e le nazioni sono sistemi estremamente complessi dove molte volte chi decide decide solo per una parte di popolazione e che non tutti i bianchi sono merde come non tutti i neri sono stinchi di santo ma ognuno ha le sue ragioni per fare ciò che ha fatto.
Da originario africano lo dico con una parola... "GRAZIE"
Grazie de che? A un tizio che ti dice “ah no ma guarda che il colonialismo non è la vera causa della rovina africana sono i capi di stato che vogliono sia cosi”
@@theboa7525 non dice esattamente questo. Secondo non nego che il colonialismo abbia influito pesantemente e terzo non credi che ci siano molteplici cause?
@@theboa7525 Ma l'hai ascoltato il video? Anche perchè il virgolettato che hai scritto, oltre a non avere senso, non è stato detto.
@@dexterzang Comunque il primo stato che colonizzò l'Africa fu l'Arabia Saudita!
@@af5433 tra l'altro con altrettanto mercato umano
Secondo me ci hai preso in pieno, l'Africa non è sviluppata a causa dei vari fattori che hai descritto ma oltre all'assistenzialismo io vedo determinanti anche:
- la corruzione, probabilmente più alta che nei paesi asiatici citati da te;
- la demarcazione arbitraria dei confini fatta dagli occidentali che ha diviso etnie e unito etnie rivali, diversamente da te penso che quanto meno sia una concausa;
- altra concausa è senza dubbio il clima che rende difficile l'attività agricola, base di qualsiasi civiltà;
- le varie malattie legate al clima, prima fra tutte la malaria.
- la mancanza di vie d'acqua interconnesse che possano facilitare il commercio.
Complimenti per il video, è molto interessante ed illuminante.
Finalmente dopo più di 20 anni qualcuno che tratta l'argomento senza farlo cadere sul semplice "gli europei sono kttv!1!1" non hai idea di quanto mi hai reso felice oggi :)
Ps: Buon compleanno!
D'altra parte, se diciamo che la causa di tutti i mali di [Tizio] proviene da [Caio]... Stiamo dicendo che Caio è intrinsecamente superiore a Tizio, e questa è la definizione di razzismo che troviamo nei dizionari di tutto il mondo.
@@puffolotti"intrinsecamente" is the new "loro hanno le armi più grosse delle nostre"
Credo che i reali responsabili del basso sviluppo africano siano gli alti livelli di testosterone (basso QI) e il gene guerriero MAO-A (propensione allo scontro).
@@Nightek1 Sono le condizioni ambientali ad influire sullo sviluppo delle civiltà. I geni sono conseguenze.
@@TANQ2
Se è un discorso di condizioni climatiche e ambientali, come mai il sud-est asiatico e l'America latina (salvo alcune eccezioni) hanno situazioni migliori rispetto ai paesi africani?
L'Africa potrebbe diventare un grande continente per le immense ricchezze che ha. Ma è un po' come quando uno studente è intelligente e non si applica. La passività della loro popolazione unita al menefreghismo dei leader porterà quest'ultima ad uno status quo perenne. E, come con l'attuale attrito tra tigrini ed etiopi, la situazione invece di migliorare pare che peggiori.
Sono d'accordo con te. Ha molte potenzialità, ma nella sua quasi totalità è guidata male.
Le migliori risorse ad oggi sono i servizi... I quali richiedono capitale umano elevatissimo e un tessuto economico ben sviluppato.
Non vedo menefreghismo nella popolazione,piú che altro ignoranza.La gente non é minimamente istruita e come si fa ad estrarre il cobalto senza le minima formazione? La colpa é dei politici incapaci secondo me
Credo che i reali responsabili del basso sviluppo africano siano gli alti livelli di testosterone (basso QI) e il gene guerriero MAO-A (propensione allo scontro).
Quoto; purtroppo nella maggior parte degli Stati africani, l’istruzione non è gratuita, bensì un lusso per pochi e, guarda caso, paesi che l’hanno resa completamene o parzialmente gratuita ( come Botswana, SudAfrica, Namibia e Kenia) hanno raggiunto una certa stabilità sociale e si avviano ad una graduale ripresa economia
Quando si parla di storia purtroppo si viene sempre etichettati. Caro "scazzo", perdonami ma sono legato a quel nick, aveva ragione Aristotele: "La Storia serve solo alla politica" e chi la fa per passione senza schierarsi viene sempre frainteso. Un abbraccio.
bhè a volte ci sono anche storici onesti ^^, alcuni per forza di cose , come il grande Tucidide , che partigiano di Pericle e inviato come "ammiraglio" a combattere la marina spartana , fallì la missione. Rischiando il linciaggio dovette scappare in Tracia ^^ e lì scrisse La guerra del Peloponneso , uno dei primissimi testi storici onesti e super partes; bhè, qualche sassolino dai sandali se lo tolse ma va capito ^^
Molto interessante e come sempre ben documentato. La questione che secondo me va posta è: il tribalismo ante colonialismo ha anche dato origine, nei periodi storici, a civiltà di grande rilievo. I paesi avanzati hanno alterato pesantemente questa organizzazione sociale inserendo elementi di modernità mal assimilati dalle popolazioni del continente. Siamo davvero certi che l'Africa non sarebbe oggi una realtà più dignitosa e alternativa se avesse potuto tenersi stretta la sua cultura tribale frazionata, conflittuale, etnica, senza necessità di accesso alle risorse del sottosuolo? Sul tema trovo convincenti le tesi di Massimo Fini.
Questo video andrebbe fatto vedere a scuola e in tv, ma tanto non succederà mai...
La scuola deve solo portare i nostri ragazzi a poter cercare da soli questi video. E ci proviamo ogni giorno
Mah, l'Europa è sempre stata in guerra, da sempre, solo adesso qui stiamo vivendo un momento "storico" di pace. Le fonti storiche ci dicono che i Romani dovettero sconfiggere prima le tribù vicine e poi via via i popoli che incontravano per assoggettarli ed assimilarli alla loro cultura. Ovviamente questi popoli appartenevano ad etnie più o meno differenti dalla loro. I Greci ci parlano delle loro guerre infinite fra di loro ed i vicini Persiani. Anche l'Italia era stata divisa in micro comunità perennemente il guerra fra loro (tanto per citarne una piuttosto nota: Meglio un morto in casa, che un Pisano alla porta). Ciò non ha però inficiato lo sviluppo socio-economico degli stati coinvolti. Francia, Spagna, Portogallo ed altre furono tutti stati un tempo colonizzati da una potenza esterna, che a loro volta, fra una guerra e l'altra, evolvettero sino a diventare loro stessi stati colonizzatori. La mia sarà una visione piuttosto semplicistica, ma molto del successo di questi ultimi è dovuto soprattutto ad una classe dirigente ambiziosa. Ovviamente anche le lotte di classe all'interno dei vari stati, che con l'avvento dell'industrializzazione plasmarono gli stessi, ci ha aiutato ad evolvere ed assicurarci un tenore di vita più elevato. E comunque segnali più o meno evidenti ci dicono che anche noi stessi dobbiamo continuare a combattere, se vogliamo tenerci ben strette tutte quelle conquiste che noi riteniamo "ovvi diritti", ma che tali palesemente non sono.
Fonti storiche un piffero, vai ha vedere per le strade d'Italia cosa fanno i Africani. Vendono la droga e amaz... la gente. PS essere buoni va bene ma essere scemi no
Se va avanti cosi fra 50anni l'Italia sarà diventata tutta mussulmana, vi convertono i figli a un altra religione è non fate nulla.
Paolo Eriani
E sia chiaro che la pace che in Europa stiamo vivendo oggi è frutto soprattutto della mancanza di interesse a combattere la guerra in modo tradizionale. Oggi si fa prima con regole imposte d'ufficio, sanzioni decise d'ufficio, bacchettate sulle mani ecc.
Dire che siamo "in pace" mi sembra un'affermazione alquanto opinabile. Diciamo più che altro che siamo in un'epoca in cui non serve sganciare bombe per convincerti a fare qualcosa che non vorresti fare.
@@dodibalaz8574 A parte il fatto che io non capisco l'attinenza fra la mia affermazione su quanto riportato dalle fonti storiche e gli Africani che fanno quel che gli pare in giro per il paese, il quale ha più attinenza con il fatto che l'Italia è un paese politicamente disastrato, dove "tutti" e non solo gli Africani, fanno quel che gli pare impuniti. Io comunque personalmente fra 50 anni non ci sarò più, quindi la cosa poco mi tange. E comunque io non ho abbandonato il cristianesimo per abbracciare una religione persino peggiore, ma perché io ritengo che le religioni (tutte le religioni) siano dannose. E poi, parlando seriamente, io senza la mia adorata Casseoula non vivo, quindi è impossibile per me convertirmi all'Islam.
@@Escara1 Ed io invece ribadisco che, fintantoché nessuno va in giro sganciando bombe o lanciando missili ed amazzando gente, siamo in pace. Se poi vogliamo parlare di libertà individuale e partecipazione popolare alle decisioni che ci coinvolgono nella vita di tutti i giorni, quello è un altro discorso. Ma già quelli erano problemi noti ai tempi dei monarchi, dove c'era il Re che decideva ed imponeva le sue regole (magari alzava le tasse per andare in guerra contro lo Stato confinante) ed i sudditi obbedivano. Ma nessuno certo diceva che per questo fossero in guerra, dicevano che il tizio che li governava era un tiranno od un dittatore.
A me piace molto come esprimi i concetti cosi' delicati. Spero che in futuro avrai anche spazio come divulgatore anche su canali televisivi nazionali.
Bisognerebbe tenere in considerazione anche il PRE COLONIALISMO per smontare la tesi del colonialismo. Video interessante, grazie
“Bisognerebbe tenere in considerazione anche il pre colonialismo” come se i paesi africani prima dell’arrivo dell’uomo bianco vivessero allo sbando, morissero di fame e aspettassero qualcuno che li salvasse dalla loro condizione hahahah si certo.
@@accountcasuale5793 infatti il mio commento vuole far riflettere proprio su questo. L'invasione dei colonialisti era proprio necessaria? Questo video non se lo chiede, come se fosse stato ovvio lo scenario da te descritto al loro arrivo.
È assodato che la situazione africana dipenda da diversi fattori, tra cui le pesanti responsabilità di alcune classi dirigenti africane, ma questo video pecca nel momento in cui utilizza i paragoni senza applicare alcun riguardo alle peculiarità socio-antropologiche del continente, bensì utilizzando un metro europeocentrico per spiegare fenomeni socio-politici completamente a se stanti. Poi la nascita della Liberia è descritta in maniera inesatta. Il paese nacque a seguito di una colonizzazione messa in atto nei primi dell'800 dall' ACS (American Colonization Society) che poi finì in bancarotta, privando il paese del sostegno economico. Per farla breve: il governo nacque sulla base di un intevento bianco e capitalista esterno al paese, con l'idea di rimpatriare gli ex schiavi americani e ad essi, che rappresentavano l'uno per cento della popolazione, finì in mano il paese sotto una crisi economica pesantissima; i nativi per anni non potevano neanche votare. Così nacque la Liberia. A me pare un po' diversa la storia da come l'hai descritta tu, perché d'accordo la sintesi, ma questi non sono dettagli ininfluenti, tutt'altro.
Un esempio migliore della Liberia potrebbe essere l'Etiopia...storicamente fu un regno antichissimo e che in tutta la sua storia ha subito una qualche forma di colonizzazione europea SOLO durante i 5anni in cui il paese fu nelle mani dell'Italia fascista (ma solo per 5 anni)
In pratica l'Etiopia è come se non fosse mai stata colonizzata...
Eppure...nonostante tutto...l'Etiopia non aveva... né nel passato e nemmeno oggi...degli standard di sviluppo molto superiori al resto dell'Africa...ma anzi!
INVECE ci sono paesi, come il Sudafrica...che è totalmente nato durante il colonialismo e che ospita tuttora una minoranza della popolazione bianca di origine europea...e il Sudafrica tuttora è la prima economia africana, nonché uno dei pochissimi paesi ad avere istituzioni abbastanza solide e dei tratti di modernità che in molti paesi mancano completamente!
@@ludovicosicignano6724
Ma ci sono anche altri fattori.
Per esempio la Scizzera non ha mai colonizzato nessun altro paese, ma ha fortemente profittato dal colonialismo europeo.
Invece l'Etiopia... mi sembra difficile di sviluppare un'ecenomia / un paese se sei circondato dei paesi colonozzati...
@@ludovicosicignano6724 E per Sudafrica - sono solo I bianchi che sono ricchi - e loro hanno profittato del colonialismo nel proprio paese (infatto erano I colonizzatori per dicenni...)
@@notto8978 si, ma quei bianchi sudafricani...sono anche stati capaci di progettare e costruire città moderne come Johannesburg, Città del Capo, Pretoria...
Sono stati capaci di progettare e costruire infrastrutture di ogni tipo (strade, ferrovie, reti elettriche, telefoniche e quant'altro)
Sono stati capaci di impiantare la vite e creare degli ottimi vini...di coltivare agrumi...
Di creare industrie e miniere...
Se il Sudafrica è più sviluppato di altri paesi...ci sarà un motivo, no?
@@ludovicosicignano6724 Ma e ovvio che per cause della segregazione/apartheid c'era molto difficulta per gli altri non-bianchi.
Per esempio in questo video (a partire da 6:00) si puo videre com'era la situazione per i cittadini in questo paese: th-cam.com/video/1s5iz6ml-qA/w-d-xo.html
E ovvio che non puoi sviluppare una buona citta se non hai neanche abbastanza a mangiare - se hai sempre paura della polizia ecc.
Anche se i non-bianchi se hanno liberato - la vita e molto piu difficile per loro...
Non hai idea di quanto sono contento che un canale di cultura stia facendo "carriera" su you tube! Continua così.
P.s. figata l'idea dei podcast
Ti sei dimenticato di parlare dello stato africano più sviluppato: il Regno del Wakanda.
🙈🤣🤣🤣
Ahah
👍🤣
c'era mica la tribu dei Wakapuntanga ?
Veramente è Zamunda
Innanzitutto complimenti per il canale as always!
L'oggetto di discussione (Africa) è un campione troppo grande per riuscire a fare qualsiasi tipo di analisi. Il problema è che anche prendendo campioni più piccoli (Niger) o incluso più piccoli (etnie locali Hausa e Zarma per esempio) risulta molto difficile poi estrarre elementi che possano essere estesi e applicati a insiemi più grandi. Il fattore comune, secondo me, rimane pur sempre il colonialismo (anche nel caso della Liberia) o meglio, tutto quell'insieme di politiche economiche mercantiliste che furono usate come strumento per prevaricare su altre popolazioni (colonie sottoposte a embargo; esportazione di modelli estranei al tessuto socio-culturale delle colonie; imposizione di modelli di governo; mantenimento dell'instabilità politica). La ripresa economica per me non è un fattore sufficiente per affermare che un paese si sia lasciato alle spalle il suo passato di colonia (Hong Kong, Corea del Sud) perché, anche se in certi casi si possa ritenere sorprendentemente favorevole, in altri nasconde troppi problemi sociali ormai diventati endemici. Il malgoverno, per esempio, non può essere considerato come una causa, perché amplificato dalle politiche economiche straniere (interesse nel mantenere instabilità; divide et impera). Troppo lungo sto discorso... comunque sia complimentoni di nuovo, keep it up.
Complimenti davvero. Solo un appunto: sembra che Compaoré in Burkina Faso abbia preso il potere con l'appoggio dei francesi dopo un colpo di stato ai danni di Tomas Sankara, uno che stava cercando di portare nel paese proprio quei concetti di uguaglianza, indipendenza economica e sviluppo così necessari a ogni paese e ben esposti in questo video.
Sankarà è uno dei pochi sinistroidi buoni
La bellezza di questo canale è che mi da parecchi punti di vista per poi potere fare le mie valutazioni personali. Grazie. Dovrebbero essere più pubblicizzati canali come questi
sarò sincero: molte delle certezze che avevo le hai tranquillamente sradicate in poche frasi; e di questo te ne sono grato.
Giá
Non andare sicuro, guarda la storia di thomas sankara per rinfrescare le idee. L’Africa è sfruttata e mantenuta sotto caos dagli poteri forti tramite politici fantocci e criminali che creano solo caos e conflitti, invece i politici che volevano paesi indipendenti per ricominciare le riforme in modo indipendente dall’estero e in favore del popolo furono uccisi. Basterebbe investire nell’istruzione e la produzione interna e applicare leggi e l’Africa diventerebbe sviluppata come tutto il resto del mondo, guarda gli afroamericani in usa, nonostante discriminati e chiusi in getto, hanno saputo dare il loro contributo in arte dominando la musica, dando un grande contributo nella cinematografia, dominando gli sport come basketball, boks ecc.
@@EazyIsi
Ne dici di cazzate.
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
@@khalifaezzar5151 è inutile che spammi questo commento inutile ovunque. Nova Lectio ti ha asfaltato e tu non sei riuscito a smentire NULLA di quello che ha detto.
Hanno avuto 1900 anni per svilupparsi da soli e non ce l'hanno fatta. Stiamo parlando di un continente grande 3 volte l'Europa. La colonizzazione non può essere l'unico fattore per cui è rimasto così indietro.
Il tuo canale mi da tanta speranza che la cultura interessi ancora, l’ignoranza è la bestia più tremenda
Comincia con l'accentare il dà,fenomeno.
@@Cicciput ok grammar nazi
"Incolpare gli altri nel passato e nel presente delle proprie sfighe odierne con un atteggiamento vittimistico?" Perché ho pensato ai neoborbonici?
Vengo da Catania e ti do ragione fra
Ottima osservazione
E' un po' diversa la situazione . Qui si sta trattando di stati autonomi ma portati al sottosviluppo dai propri governanti e l'occidente ( o la Cina) ne approfittano ; il sud Italia ha problemi atavici che derivano sia dal mal governo dei dirigenti locali ma anche dal " menfreghismo " dello Stato centrale , portando a una concreta differenza tra nord , centro e sud . I neoborbonici sono una setta che fonda la sua mitologia sul nulla e non vanno presi in considerazione ma non si può negare che la differenza di trattamento negli investimenti pubblici tra nord e sud sia abissale , creando di conseguenza cittadini di serie A e di serie B ( e in alcune province del mezzogiorno anche di serie C ) . Per cui non vedo attinenza tra dei dittatori africani che con la complicità di multinazionali estere non fanno nulla per cambiare le cose e l'Italia ( che è una repubblica democratica ) che ha scelto di propria volontà di rendere meno sviluppato metà del suo paese , poi la mala gestione dei politici locali fa il resto ma ciò non cambia che la spesa pubblica per il sud è la metà di ciò che riceve il centro e 3 volte in meno di quello che riceve il nord !
@@emanuelezazzero4450 ha considerato la differenza tra la produttività delle regioni del nord e quelle delle regioni del sud? Perché mai le regioni del nord dovrebbero avere una produttività dieci volte superiore e una spesa pubblica uguale? Non si scappa: il progresso o è endemico, o non è. Nessuno te lo porta da fuori. Nemmeno se ci prova.
@@emanuelepetrilli90 sono d'accordo ma è un cane che si morde la coda , senza investimenti non c'è sviluppo e di conseguenza produttività e noi non siamo una confederazione come la Germania o il Belgio dove ogni "staterello " pensa per se ma un paese dove c'è un bilancio unico e i soldi non vengono destinati dove c'è maggior bisogno . Inoltre buona parte dei lavoratori al nord sono meridionali , quindi , al sud si spende per formarli ma nelle regioni di provenienza non rientra la spesa . Questo falso federalismo è controproducente per l'intero paese , al sud come al nord , visto che , l'economia e le risorse funzionano quando sono circolari e non fisse . Ripeto , una grande colpa è della classe dirigente locale che non sa amministrare ma , oggettivamente , con pochi soldi è difficile fare molte cose . Ho letto un articolo dove a Napoli e Catanzaro la pressione fiscale è più alta del resto d'Italia perché ricevendo meno spesa pubblica i comuni sono costretti ad aumentare le tasse , ergo , paghiamo anche dei servizi il doppio ma la qualità è inferiore . Una democrazia si dovrebbe basare sull'equità sociale che è garantita anche dalla costituzione e non su chi produce di più . Un esempio su tutti , l'Italia è l'unico paese in Europa dove l'alta velocità taglia fuori metà paese , la linea si ferma a Salerno ... stiamo scherzando? Persino paesi come la Spagna e il Belgio , dove le autonomie regionali e il campanilismo interno sono forse anche più violenti e contraddittori del nostro , hanno le principali città collegate dall'alta velocità indistintamente da nord a sud perché gli investimenti pubblici sono di interesse nazionale e devono comprendere tutta la nazione !
Ecco che la Domenica prende un risvolto positivo❤️
No, non ci siamo. Con il dovuto rispetto e senza assolutamente attaccarti personalmente, avrei da ridire troppo per commentarlo. Mi sembra tu abbia voluto toccare tutto, ma ovviamente senza poterlo fare in modo approfondito. Io ti avrei sconsigliato di affrontare questo tema in un video di 20 minuti, un po’ avventato, visto anche il seguito che hai. La tua analisi è ironicamente molto semplicistica e di parte, e questo perché mi sembra proprio errata la tua comprensione della tesi colonialista, più che altro.
Io consiglio sempre questo libro, si chiama The Divide di Jason Hickel. Non parla direttamente dell’Africa ma più che altro del divario tra Nord e Sud del mondo. Fa un bel background storico e un approfondimento importante sul discorso degli aiuti:)
Mamma in che ginepraio ti sei infilato, coraggioso...
un video su Thomas Sankara, riguardo tutto quello che hai detto, ci starebbe a pennello
@@jonny_037 non l'hai visto?
Sono marocchino, e sto in Italia dal 91,da quando avevo 2 anni.
Parlando con mio padre e mia madre e altri parenti mi son fatto un idea diversa sul colonialismo.
Non sarà sicuramente per tutti uguale, ogni nazione colonizzatrice è colonizzata, avrà sicuramente storie diverse, ma i miei dicono che tutto sommato il Marocco è molto migliorato grazie ai francesi.
Portando nuovo lavoro e modernità e modo di vedere il mondo in maniera diversa, secondo lui han tolto anche quella mentalità di "datore di lavoro/padrone" portando miglioramenti nella Vita Dell operaio medio.
Mi sembra un'analisi molto poco obiettiva perchè fatta da un punto di vista europeo, con un'idea occidentale di cosa sia il progresso e comparando il processo di creazione di nazioni avvenuti in due continenti totalmente diversi, in due situazioni diverse. Abbiamo obbligato un continente organizzato in tribu a dover ripensare completamente il proprio modello di società, mi sembra ovvio che questo non possa portare a buoni risultati. Inoltre nel video si parla di progresso dando per scontato che cosa sia, ovvero il progresso occidentale. Se immaginassimo un mondo utopico in cui gli occidentali non avessero invaso e colonizzato nessun popolo straniero, e non avessero sfruttato la loro terra, miniere, e lavoro schiavile, che livello di progresso occidentale avremmo oggi nel "primo mondo"? Magari nella maggior parte del continente africano non avrebbero mai creato nazioni, nè avrebbero sfruttato i metalli e minerali per l'industria e la tecnologia, nemmeno avrebbero raso al suolo boschi e foreste per far crescere monoculture palma da olio e cacao, e proprio per questo credo che sarebbero un popolo molto piú sviluppato di noi, per continuare a prendersi cura del luogo che abitano senza metterne a rischio i suoi equilibri. Un altro grande errore, dal mio punto di vista, è identificare il paese con il proprio presidente, come se le sue cattive decisioni rappresentassero il volere dei cittadini. Molto spesso, e sicuramente lo sai meglio di me, i presidenti sono leader corrotti, a volte messi al potere proprio da quelle potenze che vogliono assicurarsi il controllo delle sue risorse. Questa volta mi trovo proprio in disaccordo con la tua riflessione.
Concordo.
Perché è ovvio che l'introduzione del concetto di società all'occidentale non possa dare risultati positivi in un contesto tribale o di clan in termini di progresso? Alla fine è stato così per molti popoli. Sfruttamento, sfaldamento degli apparati coloniali post indipendenza e corruzione sono le principali ragioni per cui gli stati africani non sono riusciti (secondo me), e non il fatto che il concetto di stato non fosse adatto a loro. La verità è che niente è ovvio come dici tu, nemmeno cosa sia il progresso. Tuttavia, l'assenza di istruzione e tecnologia (sintomi inequivocabili del progresso) avrebbe comunque, inevitabilmente, ridotto l'Africa ad un continente in balia di forze esterne come colonizzatori, malattie o fame. Secondo me l'analisi è correttissima e tiene conto dei fatti.
Salve, ho guardato con molto interesse il video. Avrei però una domanda: se una delle concause della situazione in Africa è la "cattiva" classe dirigente-politica dei Paesi in questione, non è (anche) colpa delle ingerenze da parte dei Paesi occidentali e delle multinazionali nello "spingere" i candidati a loro più vicini, e la derivante corruzione di questi per facilitare lo sfruttamento delle risorse naturali da parte delle compagnie occidentali? Dopotutto se la classe politica è corrotta, significa che c'è qualcuno che la corrompe. E il fatto che le risorse naturali (dal pterolio al coltan, dai diamanti al legname, dall'oro fino alla terra stessa) siano sistanzialmente sfruttate da multinazionali occidentali, spesso col benestare di interi governi europei, è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che la stragrande maggioranza della ricchezza derivante dallo sfruttamento viene poi trasferita nei soliti Paesi occidentali, lasciando agli Stati africani le briciole (spesso appunto come mazzetta nelle tasche di funzionari e politici).
Mi pare che questo suo intervento non sia altro che la riproposizione della tesi del neo colonialismo che il video si ripromette di confutare. Soprattutto l'ultima affermazione è molto poco limpida: che intende con "la ricchezza viene portata in occidente e all'Africa le briciole"? Se Eni compra il petrolio nigeriano sfrutta la Nigeria? Lo farebbe se ad esempio ottenesse prezzi più bassi del prezzo di mercato magari corrompendo i funzionari. Ma perché si consente questo danno? Perché anche chi comanda è corrotto. E il popolo non lo vede? Anche il popolo è corrotto?
Perché una nazione supposta sfruttata non fa nulla anche se avendo la sovranità potrebbe?
@@emanuelepetrilli90 Non ha riproposto esattamente lo stesso imparte si e imparte no ma comunque è andata a centra impieno il bersaglio dicendo la verità di come sono andate le cose in africa senza se senza ma.
@@fede-HaitiaNAmericAnrimeircs91 mi riferisco al commento, non al video
@@emanuelepetrilli90 ah ok pardon
@@emanuelepetrilli90 per prima cosa, non mi pare che lo scopo del video fosse quello di confutare o confermare delle tesi, bensì quello di fare chiarezza su un fenomeno complesso che spesso, da una parte o dall'altra, viene semplificato troppo e in maniera erronea. Per venire al punto, ho fatto quella domanda proprio perchè, a mio umile avviso, in quel panorama mancava un tassello. Dopotutto anche l'autore del video sostiene che "la malagestione non è la causa dei problemi del Continente, ma E' il problema del continente". Ma poi non spiega le reagioni di questa malagestione, ovvero del perchè le èlite politiche non riescono (o non vogliono) far progredire dal punto di vista economico i propri Paesi. Elite che spesso si formano in contesti occidentali, dove creano contatti e stringono "amicizie" con imprenditori e politici ovviamente occidentali. Elite che spesso sono corrotte (come viene detto sempre nel video), lo dice anche lei, e dove c'è un corrotto, c'è anche un corruttore. E chi corrompe queste èlite? I poveri cristi che non hanno nemmeno da mangiare? O forse le èlite economiche occidentali, che hanno i soldi e i motivi per tale corruzione? Basta seguire il flusso di denaro: chi ha il vero controllo dello sfruttamento delle risorse dell'Africa? Gli africani? Beh, a quanto pare decisamente no. Lo hanno le multinazionali. Un esempio semplicissimo? il Coltan viene pagato ai minatori che lo estraggono pochi dollari al kg, ma poi alle quotazioni di mercato arriva a costare qualche centinaio di dollari al kg. Quindi, di fatto la ricchezza portata dal coltan va per la grandissima parte nelle tasche di chi lo vende in borsa e non di chi lo estrae (in condizioni inumane, tra l'altro). E questo esempio può essere poi portato a tutte le altre materie prime. Petrolio compreso: lei fa l'esempio dell'ENI, ma l'ENI non compra il petrolio, l'ENI paga per poterlo estrarre, che è cosa ben diversa, perchè è poi l'ENI ad essere proprietaria del petrolio. E guarda caso qualche anno fa vertici ENI finirono in tribunale proprio per un caso di corruzione in Nigeria, caso ancora aperto per il quale si parla di tangenti di miliardi di dollari. Perchè, come dice lei, il popolo non fa niente? Beh, la domanda sembra semplice, ma la risposta è sicuramente molto complessa. C'è da prendere in considerazione la bassa scolarizzazione della popolazione (ovviamente una classe politica corrotta non ha interesse a fare uscire dall'ignoranza una popolazione, visto che è molto più facile governare una popolazione ignorante); il fatto che, quando qualcuno protesta, interviene spesso l'esercito e rimette a posto la situazione con la forza; il fatto che quando fai fatica a mettere insieme la cena (o magari l'unico pasto della giornata) hai altro a cui pensare; non ultima l'intromissione di gruppi di guerriglieri che, guarda caso, in Paesi dove si muore di fame sono sempre ben armati. Chi arma questi guerriglieri? Beh, io un'idea ce l'ho, lei dica la sua e vediamo se poi coincidono.
Mai vista un'analisi così lungimirante, completa, onesta e che non scada nei soliti cliché vittimistici all'acqua di rose.
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
"qual'é la causa di tutti i Mali dell'Africa?"
Io sapevo che ce ne fosse uno solo._.
Qual e'?*
@@sandroman_04 il traffico ovviamente
@@matteoc.6162 qual e'* si scrive.
@@matteoc.6162 l'etna
@@sandroman_04 Il Mali
@novalectio, è incredibile il livello di approfondimento che riesci a dare in nemmeno mezz'ora di video, mostrando una ricerca alle spalle davvero certosina. Sei il nuovo "Piero Angela", dovresti avere un tuo programma in TV
Riguardo al Burkina Faso, bisogna menzionare Thomas Sakkara, quando fu al potere , con le Sue Politiche il Paese stava cominciando a crescere ma dava Fastidio a Qualcuno, Non Volevano che ciò accadesse e venne fatto uccidere dal suo migliore amico;
Ehm, Sankara fu ucciso da Compaore che voleva semplicemente prendere il suo posto. Per farlo si è semplicemente venduto ai francesi offrendo loro più vantaggi.
@@Butch1983 certo, e detto in altre parole, forse un po' tendenziose, i francesi hanno approfittato e fomentato instabilità per installare una figura a loro congeniale...
@@stefanopolli761 tendenziose, semplicemente ognuno guarda ai suoi interessi. In tutta l' Africa si contano i paesi che sono riusciti ad esprimere una classe politica/militare in grado di andare oltre il pittoresco dittatore di turno. Questa responsabilità non può essere solo europea
Bell'amico del cazzo.
@@leonardolatini1450 in politica non esistono amici
Non dare peso alle persone che ti offendono con degli aggettivi di cui non sanno il significato..
Sei un grande e fai un lavoro immenso e impieghi il tuo tempo per creare i tuoi video, non sprecare tempo con loro e continua così..
Se puoi, due parole sulla Libia, sul progetto di creazione della banca africana e sulla sua eliminazione da parte dei francesi. Grazie mille
Sarkozy era ebreo
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
Ciao, ho scoperto da poco il tuo canale e non posso più farne a meno, mi chiedo cosa aspettano a farti condurre un programma tv. BRAVISSIMO!!!
Sei davvero molto bravo,in pochi minuti hai chiarito molti aspetti e aperto nuovi scenari da valutare.Lavoro eccellente!
il colonialismo diciamo che è una delle cause, anche principali, ma non l'unica causa dei mali dell'Africa.
Mi è sempre piaciuto studiare quella parte di storia legata ai primi viaggi al di là delle colonne di Ercole, che si pensava fossero il punto limite del mondo conosciuto oltre il quale ci fossero mostri o chissà cosa. C'è da dire anche che i popoli africani non si sono dimostrati nemmeno particolarmente uniti tanto all'inizio dell'epoca coloniale quanto dopo, al di là della facciata ipocrita di tutte le varie organizzazioni e unioni false che si sono create nel tempo
Così come i popoli europei non sono stati uniti... L'Africa è un continente, non un paese.
Quando uscì in Italia lessi la Carità che uccide e su certe cose mi aprì gli occhi. Ero appena uscita dalle superiori e avevo poche basi, che non avrei mai avuto senza una materia sottostimata come Geografia economica.
Ancora oggi reputo quel libro attuale e una lucida lettura della situazione africana, soprattutto in merito alle ingerenze cinesi nel continente.
questo video vuole andare al di là delle semplificazioni, ma a me sembra che semplifichi tutte le singole accuse che cerca di destrutturare. Soprattutto il continuo paragone con altri paesi dicendo "non può essere vero perché anche nel paese x è successo y e non è andata come in africa". Si paragonano sempre situazioni completamente diverse. In più si considera solo il pil e il livello tecnologico di questi paesi, ma molto probabilmente sono indicatori sbagliati per capire l'influenza negativa dell'occidente; per far capire cosa intendo faccio un esempio. Se avessimo lasciato l'america del nord agli indiani d'america senza entrare in contatto con loro, non credo avrebbero formato stati e sistemi economici come il nostro, visto che fino al 1500 erano ben lungi da creare strutture simili. Era un mondo basato su tutt'altri paradigmi. Dal nostro punto di vista si potrebbe dire che sarebbero rimasti "poco sviluppati, poveri". Ma la verità è che sarebbe stata tutta un'altra concezione di mondo in cui questi aspetti non sarebbero manco esistiti. La maggior parte dell'africa è popolata da tribù-etnie che probabilmente non avrebbero preso la via della statalizzazione, per lo meno non nei tempi imposti. E, visto che nel video si fanno di continuo esempi con stati extraafricani, ci sono moltissimi casi di luoghi in cui le differenze etniche e la creazioni di determinati confini hanno creato forti tensioni e instabilità. Noi la statalizzazione l'abbiamo fatta in secoli, gli africani in decenni, e di mezzo c'è stata pure - cosa di cui non si parla nel video - la scoperta del petrolio e altre risorse naturali che hanno creato disquilibri che noi non abbiamo avuto in fase di statalizzazione. Per non parlare della disponibilità delle armi automatiche. Ma ve lo immaginate un medioevo, o forse meglio più indietro, un'Italia pre romana, a cui ad un certo punto entrano in scena armi automatiche e le possibilità di ricchezza date dal petrolio e altro? Io sì, me lo immagino un enorme caos, e io credo che sia uno scenario molto più simile a come si sia trovata l'africa rispetto a vari paragoni fatti nel video. Poi appunto, nel video non si dice nemmeno che le armi che circolano in africa vengono in grandissima parte dall'estero. Vale a dire vendere siringhe e droghe a un drogato... di sicuro è il drogato che compra, ma si può quindi dire che la responsabilità è tutta sua?
E poi alcuni paragoni li ho trovati più infelici di altri; considerare alcuni stati arabi come esempi di come le cose potevano andare bene considerandone solo il Pil mi sembra forviante --> situazioni completamente diverse e tutt'altro che happy ending per la popolazione.
E' vero che il video non vuole dire che l'occidente non abbia responsabilità, e ci sta marcare che "non è tutta colpa dell'occidente", ma secondo me comunque sminuisce troppo le responsabilità che effettivamente ci sono.
Non è un caso che rick dufer dica che questo video sia splendido eheh, lui professa sempre la responsabilità del singolo contro le responsabilità esterne, con questo video ci va a nozze.
questo commento non lo leggerà nessuno perché son passati mesi, ma va beh...
Comunque ho visto altri video del canale e invece mi complimento, molto interessanti e ben fatti. Nessuno è perfetto, non è un dramma, solo che questo video secondo me fa felici molti che in quanto occidentali si sentiranno più contenti nel ribadire che i paesi occidentali non centrano poi più di tanto nell'instabilità del continente africano, e non credo fosse questo il fine del video... poi magari mi sbaglio, speriamo.
La penso come te. Credo sia impossibile fare un video su un problema così complesso su popolazioni ed etnie di un intero continente, senza arrivare alla semplificazione. Continuo a pensare che se avessimo condiviso la nostra cultura con le altre senza conquistare e colonizzare, ci sarebbe stato un assimilamento di tecnologie e conoscenze più sano da parte delle popolazioni africane e si sarebbero sviluppate autonomamente nei loro tempi. Condivisione, commercio magari ma mai conquista e ricordiamoci che trattavano gli africani con umani inferiori per il colore della pelle, schiavizzandoli. Qualcosa di così grosso deve aver lasciato un'impronta nella società. Chissà come sarebbe il mondo ora senza la colonizzazione. Sono sicura avrebbe almeno meno problemi sociali.
Penso però, dando ragione al video, che, riguardo i paesi moderni africani, ci sia stata una risposta attiva alla colonizzazione, e senza politiche populiste e vittimiste ma con qualcuno che al potere voglia davvero cambiare le cose, molti paesi sarebbero in una posizone migliore. Purtroppo è una situazione molto complessa.
Bellissimo commento, letto dopo mesi, uno dei primi video che vedo che trovo incredibilmente eurocentrico, come se lo sviluppo e il progresso di un popolo debba per forza essere legato, di fatto, al capitalismo..quando ho sentito citare illuminismo e Risorgimento come riferimenti mi son venuti i brividi, periodi che hanno visto l'esproprio massivo di terre, l'annullamento del concetto di comunità e soprattutto uno sterminio come quello della caccia alle streghe. Non riusciremo mai a comprenderr altre culture se paragoniamo sempre il progresso al nostro anche perché i danni di questo sviluppo si stanno facendo sentire.
Giacobino👏👏👏👏👏👏👏
Anche io spesso vengo offeso da gente completamente chiusa, manipolata, arrogante e soprattutto ignorante che esalta tutto ciò che va contro la moralità e quindi a cui va bene per esempio quello che fa Putin, eccetera. Ma sono estremamente grato che ci siano persone come te che hanno quelle di Sotto per dire la verità. Grazie 10'000 per lo straordinario lavoro che fai
" ....a cui va bene per esempio quello che fa Putin,". Semmai è la propaganda ufficiale a dipingere Putin come il diavolo in persona; mentre i discorsi di Putin (basta ascoltarlo per capire) sono incentrati sulla famiglia, il ripristino della morale e la difesa dell'identità. Secondo Putin, la famiglia -costituita da un uomo e da una donna- è il nucleo fondamentale della Società; e ancora, il Global(l)ismo è un disegno fallito; discorso ribadito anche a Davos 2021, quando Schwab portava avanti il "Grande RE-SET", dove la gente dovrebbe "Non possedere nulla ed essere felice, tutto quello che ti serve lo prendi in affitto", Putin rispediva il tutto al mittente.
@@Pier-wy6dd è incredibile sentire il modo in cui lei è disposto a giustificare Putin, un terrorista, bugiardo, corrotto e privo di qualsiasi senso morale. Lei parla di famiglia? Putin non difende la famiglia, lo chieda a tutti i capi famiglia che sono stati strappati alle proprie mogli e figli, imprigionati e torturati semplicemente perché non sostengono il suo regime. Cristiani perseguitati perché non ortodossi russi. Lo sa che la traduzione più della bibbia più diffusa al mondo in Russia è considerata un libro estremista? Pensa che un uomo che fa torturare persone pacifiche perché non sostengono la propaganda di governo sia migliore di uno che non ha la sua idea di famiglia? Al tempo di Hitler molte persone credevano che anche Adolf difendesse la società dalla corruzione morale. Io conosco molto bene la bibbia, la studio da più di 30 anni. Putin è un mostro, e quello che fa ai suoi cittadini è ingiustificabile. Non mi interessa della politica, sono neutrale, non sono a favore di nessun governo, ma Putin e la sua cricca... prego che ricevano da Dio la ricompensa per tutte le loro azioni. Le auguro una buona serata.
@@floortechdimelchiondatyler4203 Questi discorsi li ho già sentiti, in Russia per l'appunto.
". Io conosco molto bene la bibbia, la studio da più di 30 anni", i miei rispetti (versione permettendo). Si sa che un padre severo educa un figlio, un padre lascivo prepara la sua tomba.
A proposito di padri (ortodossi), anche Mosca "rompe" con Costantinopoli.
@@Pier-wy6dd Presenti come assunti dei concetti estremamente opinabili: classiche visioni retrograde con contorno di sovranismo, concezione binaria del mondo e della morale, indisponibilità a mettere in discussione lo status quo del patto sociale. MA ANCHE a voler sorvolare, a prescindere dalla presunta nobiltà di intenti di Pooteen, rimane comunque un dittatore, repressore violento, fautore di assassinii di stato e di operazioni censorie. Se per ripristinare i "vAloRi TraDizzzIonali" (leggere con voce da bifolco cattolico) devi tappare la bocca a milioni di cittadini e avvelenarne a campione mi sa che ti sei perso qualcosina per strada.
@@Pier-wy6dd Anche Mussolini faceva discorsi "incentrati sulla famiglia, il ripristino della morale e la difesa dell'identità" e poi che fine ha fatto? Nessuna dittatura o sistema autocratico è da giustificare come fa lei
Grazie amigo! Sono un'amante dell'Africa e le sue culture, adoro osservare e conoscere tutto su di essa.
Complimenti per il video, è fatto molto bene e hai dimostrato (per l'ennesima volta) una grande capacità conoscitiva e di divulgazione.
Dico solo questo, al tempo Thomas Sankara, in un congresso delle Nazioni Africane, chiedeva il sostegno e la vicinanza a tutti gli altri politici, da non lasciare soli i burkinabé e da creare così una vera rivoluzione, tutta l'Africa unita
Stare vicini a Sankara voleva dire anche assumere la sua identità, il sacrificio, prima di tutto personale, verso la propria popolazione nel nome della sua dignità, era sicuramente chiedere troppo...
E infatti si trovò solo spalle girate da parte dei suoi pari delle altre nazioni e l'assassinio da parte del suo braccio destro (il da te già citato Blaise Compaoré)
Ciò che stava apportando Sankara non era perfetto, ma sicuramente, per l'epoca e la cultura, era una cosa grandissima che con buona probabilità avrebbe dato il via ad un vero svezzamento continentale, anche se, ancor più su tutti i paesi, credo sarebbe accaduto con mezzi opinabili (ma purtroppo, come la storia ci insegna, i cambiamenti nazionali e globali hanno sempre dei passaggi di sangue)
Comunque si, ci si può attaccare quanto si vuole alla "questione coloniale", ma c'è anche un problema interno di fondo, un problema che ne contiene tanti altri e che ha piantato radici tanto profonde che ho paura debba passare tanto tanto tempo prima che se ne possa uscire... se ne usciranno mai...
Grazie ancora amigo🙏🏻🌍
Ciao e complimenti per il canale! vedo almeno un video al giorno! sono tutti molto interessanti e ben fatti! Metto da parte i complimenti per dire il mio punto di vista: ho notato nei commenti che si è abusato molto della frase "ognuno è artefice del proprio destino", sicuramente una bellissima frase, facilmente applicabile all'individuo, difficilmente applicabile ad una nazione. Poiché le nazioni sono costituite da individui che formano uno svariato numero di comunità, se tutte queste comunità non lavorano insieme per migliorare la qualità della vita, in maniera collettiva, allora essere artefici del proprio destino (positivamente intendo) diventa un tantino complicato. Prendo come esempio la regione in cui vivo: la Sicilia. Perché è l'esempio che mi viene più facile da studiare. Sul suo sottosviluppo se ne sono dette di tutti i colori (anche tu hai illustrato bene la situazione in un video sulla "questione meridionale"). Il paragone con uno qualsiasi degli stati africani, mi viene abbastanza immediato, poiché tra le cause dell'arretratezza economica della Sicilia, c'è sicuramente l'essere stato da tempo immemore una colonia (anche oggi lo è), possiamo tirare fuori anche la mafia che controlla l'economia e la politica della regione, dal controllo della malavita sul territorio derivano sicuramente la corruzione della classe politica: non ricordo un solo presidente della regione che abbia proposto un rilancio economico, dalla realizzazione di bandi accessibili a tutti, ad incentivi per fiere internazionali per aiutare le PMI, alla realizzazione di vere infrastrutture, al risanamento della sanità pubblica. Ma di sicuro c'è la scarsa propensione dei siciliani nel fare impresa, ormai diventata atavica (anche questa ha dietro una serie di motivazioni), oltre al fatto che l'associazionismo, le imprese che lavorano sul sociale, sono come una goccia nell'oceano, non hanno la forza per rivoluzionare politicamente e culturalmente il malcostume di questa terra. La mancanza di fiducia tra individui e l'incapacità di creare relazioni lavorative sane e costruttive fa il resto. Un mix direi implosivo... per una terra che ha tante risorse e potrebbe rimettersi in piedi da sola. Credo che lo stesso discorso valga per tanti paesi che hanno difficoltà a svilupparsi. Lo sviluppo dal basso è un'utopia, se non c'è un reale sostegno delle istituzioni.
FANTASTICO è uno dei miei argomenti preferiti !!!
Maaaaa a quando il prossimo episodio dell'edda in prosa?
Per quanto mi trovi d'accordo su tutto, penso sia necessario menzionare due eccezioni: Botswana e Rwanda. Entrambi i paesi si stanno risollevando da situazioni di estrema povertà e instabilità paragonabili a quelle dei loro vicini più "vittimisti" in completa autonomia, dimostrando che è possibile uscire dal tunnel della povertà/corruzione/instabilità
Io ti seguo dall’Australia dove ormai vivo da 11 anno...ogni tuo racconto mi riporta ai miei anni di università e alla passione sfrenata per la geopolitica...continua così...a modo tuo mi fai sentire ancora a casa!
GRAZIE!
Un video che aspettavo da anni.... perché sono anni e anni, dai tempi del liceo e dell'università (e oggi ho 33 anni), che ogni volta che affronto con qualcuno l'argomento sulle motivazioni dell'arretratezza atavica del continente africano mi sento sempre dire le stesse cose quasi a sbattere sempre contro un muro: 1- colonialismo, 2- colonialismo, 3-colonialismo.
E tutte le volte che ho provato a dire: "Eh ma era un continente arretrato già prima che arrivassero i coloni europei." mi sono sempre sentito rispondere "eh ma comunque il colonialismo europeo ha aggravato ulteriormente la situazione!"
(Nessuno nega le responsabilità storiche del colonialismo, ma il fatto che fosse un continente arretrato già prima di esso resta.) E non ho mai trovato risposte esaustive da nessuna parte.
Per non parlare delle volte che ho provato a porre l'accento circa i retaggi tribali e le innegabili differenze antropologiche tra Africa ed Europa, mi sentii rispondere: "Eh ma allora fai determinismo culturale, in pratica stai dicendo implicitamente che noi europei siamo superiori e loro inferiori, quindi sei RAZZISTA!" (Ogni volta che me lo sono sentito dire mi è venuto il latte alle ginocchia)
Infine e concludo, le volte che ho posto l'accetto sulla smisuratezza degli aiuti umanitari destinati all'Africa provenienti da tutto il mondo paragonandoli praticamente ad un "assistenzialismo contienentale". Come si può pensare di creare prosperità e prospettive se si continua a vivere di soli aiuti umanitari? Il paragone con un cittadino/famiglia europea comune che vive costantemente di sussidi mensili (reddito di cittadinanza, assegni per i figli, assegno di cura, ecc.) senza però mai lavorare è lo stesso. L'assistenzialismo ti fa vivacchiare, ma ti dà alcuna prospettiva di lungo periodo.
Finalmente questo video affronta il tema in modo lucido.... evviva!
PURTROPPO è di moda il finto buonismo e certe verità sono inaccetabili
Puoi parlare dell'operazione blue moon? Perfavore.. Grazie mille di tutto ciò che mi insegni. Grazie davvero.
Bravissimo come sempre. Secondo me più che il colonialismo in sè, la differenza la fa il TIPO di colonie che furono, ciò influisce sul tipo di cultura e classe dirigente che sviluppano.
Ti espongo la mia teoria ponendo l'esempio della disuguaglianza fra nord e centro/sud America:
All'inizio dell'epoca coloniale la gallina dalle uova d'oro era il centro e sud delle Americhe. UK e Francia avrebbero fatto carte false pur di stare al posto di spagnoli e portoghesi in quelle zone anziché al nord.
Questo perché l'attuale America Latina era piena di risorse di ogni tipo: minerali preziosi, città già sviluppate da poter spremere a suon di tasse, grandi popolazioni indigene da sfruttare facilmente, terre molto fertili piene anzi di nuove coltivazioni sconosciute, foreste e legname in abbondanza, bel clima... Tutto.
Se prendiamo invece il New England cioè la zona del Nord America che oggi corrisponde a vari Stati degli USA, quella dove si insediarono i coloni britannici insomma, era tutt'un'altra storia: terre brulle, aride, poco fertili, nessun giacimento, mancava addirittura il legname, nessuna città già sviluppata, pochi abitanti nativi (comunque alla fine sterminati), clima rigido.
Risultato: nel centro e sud America si è sviluppata una classe dirigente parassitaria, opulenta, oppressiva, sfruttatrice, senza nessun interesse allo sviluppo e all'innovazione, senza neppure un briciolo di meritocrazia, senza bisogno di costruirsi una leadership valida, dedita allo spreco e alla gestione del potere personale, corrotta fino al midollo, succube della "madrepatria" in Europa.
E questa classe dirigente si è protratta anche dopo la decolonizzazione. È la cultura, la mentalità, il sistema che deriva in buona parte da lì, anche perché tutto questo ha portato al sottosviluppo e quindi a un contesto in cui queste dinamiche sono difficili da rompere.
Al nord invece la situazione di partenza così difficile e inospitale ha portato autonomia, (finché non si svilupparono a nessuno in UK importava molto mettere bocca nella gestione degli affari delle colonie, da questo punto di vista la guerra d'indipendenza fu per riconquistare la libertà rispetto alla corona inglese di cui avevano sempre goduto, a differenza dell'America Latina), ma soprattutto una grande mentalità imprenditoriale, leadership basate sull'ingegno e la risoluzione dei problemi, una continua ricerca di innovazione e sviluppo, gestione ottimale delle poche risorse, continui sforzi di migliorarsi, studio di investimenti migliori, analisi di risultati e via dicendo che nel tempo ha portato a un grande sviluppo, mentalità imprenditoriale e alla formazione di una classe dirigente eccellente.
Ecco in Africa è stato/è un tipo di colonialismo sviluppatosi in condizioni simili a quelle del Sudamerica, anzi all'ennesima potenza.
Anche perché la classe dirigente della decolonizzazione proviene da quella che partecipava al colonialismo con gli europei.
Perfetta collocazione !! Io sono brasiliana e ho studiato tantissimo questo che hai detto tu. 👏👏
Molto interessante. La analisi che più mi ha convinto è stata quella che ho trovato in armi acciaio e malattie. Aspetti storici dovuti ancora alla geografia, forte divisione ed identità tribali. Scarsa liberalizzazione e capacità di gestione della classe dirigente.
Bellissimo. Consiglio anche collasso, dello stesso autore, o i libri di yuvahl noah harari
@@alessandrogini5283 già che ci siamo "il mondo fino a ieri" è un librone immancabile
Io penso che tu sia semplicemente onesto, e questo ti rende onore! Continua così! ❤️💝
Non ti preoccupare di quello che ti dicono. Gestisco una pagina umoristica da 50.000 iscritti su FB e puntualmente fioccono critiche alla mia persona senza conoscere la persona stessa. Continua col tuo lavoro e accetta solo le critiche educate e costruttive :)
In Liberia la FIRESTONE esporta per più di 2 miliardi di dollari in gomma da cacciù, i dipendenti guadagnano 30 $ al mese che sono 27€, ogniuno a casa sua e se nascono leader sovranisti che lavorano contro questo neo colonialismo vengono subito etichettati come dittatori terroristi e assassinati come Gheddafi, parliamo del Mali il Mali è storicamente un ricco produttore di oro, il governo maliano non ha riserve d'oro il regime succhiasangue francese ne ha 2000 ton, di recente il popolo maliano ha detto basta e ha fatto una rivoluzione, il regime sionista Francese ha etichettato la liberazione contro il governo asservito maliano di IBK come "coup d'etat" questo mese la dogana maliana ha scoperto i militari francesi che si trovavano in Mali per antiterrorismo che trafficavano tonnellate d'oro nei loro veicoli. OGNIUNO A CASA SUA compresa l'ENEL che succhia tutto il petrolio della tunisia praticamente gratis
Buongiorno
Ho una piccola esperienza in merito
Molto umile, lo premetto
A mio parere c'è un punto sul quale la tesi che esiste una colpa profonda e prioritaria del colonialismo nei mali dell'Africa ha fondamento
Parlo della mancata formazione e scolarizzazione di una classe dirigente
I pochi che poi hanno osato alzare la testa sono poi stati prontamente uccisi e sostituiti da dittatori compiacenti
Un esempio su tutti Lumumba in Congo
Uno spunto interessante è il diario delle avventure di Ernesto Guevara in Congo
Ne escono considerazioni pesanti anche sui dirigenti formati a Mosca e sul padre dell'attuale presidente congolese
In sintesi tutte i colonizzatori europei e ora la cina hanno stroncato in culla la nascita di una classe dirigente
Magari corrotta, ma competente
Finalmente un commento sensato. Quoto in pieno.
Molti leader africani hanno studiato in occidente, questo non mi sembra abbia aiutato un granchè.
È vero che molti hanno studiato in Europa
Per l'Africa francofona penso al gruppo che negli anni 60 scriveva su Jeune Afrique
it.m.wikipedia.org/wiki/Jeune_Afrique
Il problema è che erano mosche bianche e al potere ci sono andati altri
Non basta una generazione per creare una società civile
@@alessandrogiraldi4031
Comunque l'istruzione è spesso privilegio di pochi rampolli delle elites
Non intendo dire che si possa identificare un solo fattore per il mancato sviluppo
Certo che la mancanza di un'assimilazione ha pesato
Poi le eccezioni ci sono
Il Ghana è ben diverso dalla Nigeria
I paesi francofoni hanno una cultura ben diversa da quelli ex britannici
Non ci sono risposte semplici a questioni complesse
Mah....in Zimbabwe, dopo aver ucciso e cacciato gli agricoltori bianchi, espropriando le loro terre, adesso li stanno pregando per tornare....i loro omologhi neri non hanno saputo far prosperare la loro terra....la stessa cosa sta succedendo in Sud Africa.....
Il motivo per cui l’Africa è e sarà sempre arretrata è molto semplice e non è necessario tirare in ballo chissà quali tesi....
Ciao! Come al solito, penso che il problema sia complesso: oltre le varie concause che hai elencato sul sottosviluppo africano, penso ci sia anche la complicazione delle molte varianti locali, che si specificano sia nel senso dell'ex colonizzatore sia nel senso dei trascorsi indigeni ancora precedenti (sociali, religiosi ed eventualmente statali). Poi, il problema della questione è insito nella sua stessa formulazione: è giusto parlare di Africa come un tutt'uno? Ciò non solo per i motivi indicati sopra ma anche per un motivo ancora più banale: se non c'è un paese che in qualche modo procede economicamente e civilmente è impossibile intraprendere un cammino per i vicini. Certo, il caso egiziano dimostra che si tratta di una condizione necessaria ma non sufficiente, anche perchè servirebbero più poli e tra loro connessi: ciò non accade tra Egitto e Nigeria o Maghreb e Sud Africa in quanto tali paesi non fondano il loro sviluppo sull'interrelazione con altre realtà continentali bensì con Asia, Europa e Stati Uniti. Inoltre aggiungerei che la sottovalutazione delle diversità etniche all'interno di confini determinati a tavolino nello spiegare il problema del sottosviluppo tendenziale del continente africano può essere fuorviante: all'interno di molti di questi paesi non c'è un passato solido e di lunga convivenza (se non all'interno delle strutture coloniali) e mancano quegli elementi unificanti (come la religione, la lingua o le esperienze di statalità) che potrebbero costituire una base per una narrazione nazionale davvero appetibile.
Sono piuttosto d'accordo Zephyrus, cercavo proprio un commento simile al tuo. L'Africa è un continente, non solo un paese, ed è enorme, eterogenea e soprattutto frammentata. Penso sia vero che non ci sia un solo fattore determinante della situazione in cui versa oggi, tutti gli elementi di cui si è parlato sfavoriscono un certo tipo di sviluppo. Aggiungerei una riflessione invece sul fatto che un paese non necessariamente deve partecipare al percorso storico e sociale del mondo come forse ci aspettiamo che sia naturale che si faccia. Le comunità penso che possano anche solo svilupparsi in modo concorde al proprio carattere.
Ciao, ottimo video come sempre. Secondo me una buona interpretazione della disparità tra i paesi la dà il libro "Armi acciaio e malattie" di Diamond, che mostra come paesi come quelli europei o dell'estremo oriente a causa dello sviluppo di una agricoltura avanzata hanno creato stati o imperi complessi con una grande stratificazione sociale. Gli stati africani invece non hanno avuto uno sviluppo sufficiente di agricoltura e allevamento (sul libro sono riportate varie ragioni per cui non è successo), dunque in buona parte dell'Africa sono rimasti per millenni in società con struttura tribale. Nell'ultimo secolo sono stati "costretti" dalla storia a formare nazioni come quelle delle società sviluppate, dunque la società è rimasta ancorata ad un modello tribale che forse riuscirà a superare tra qualche generazione. Quindi non definirei una "colpa" l'arretratezza dell'Africa, né degli occidentali né degli africani.
Ahhh il mio libro preferito, grazie per averlo menzionato. Molti geopolitici lo citano spesso. Lo sto rileggendo ora per la terza volta.
Penso che sia un libro che debbano leggere tutti obbligatoriamente.
Interessante come questi discorsi partano sempre da una deresponsabilizzazione. Ogni argomento della situazione africana ha paesi europei o America (e ora anche Cina) come partecipi di essa...
Trovo questo canale molto equilibrato, documentato, e in generale ben fatto. Vai avanti cosi!
Premettendo che sono d'accordo con la maggiorparte di ciò che dici volevo ricordare che purtroppo nello stato e nel periodo attuale gli stati africani, anche volendo, non possono tagliare i ponti con il loro passato e con il colonialismo che a mio avviso è ugualmente la causa principale di tanta arretratezza. Basti pensare all'Egitto di Nasser che solamente nazionalizzando il canale di Suez che si trovava in territorio egiziano ha scatenato le ire di due potenze coloniali che hanno agito come al solito con prepotenza o stessa cosa accaduta anche con la libia di gheddafi che appena diede all'Europa segnali di progresso e accenno ad autonomia economica dalle ex potenze coloniali con progetti panafricani quali una moneta e una compagnia telefonica unica si è sbarazzata in un nano secondo di lui. Purtroppo si percepisce che anche se liberi di scegliere i governi di questi paesi non hanno alcuna scelta, sembra quasi siano costretti con le buone a dover acconsentire alle richieste delle loro ex colonie e di starsene dunque buone. Quindi il peso del colonialismo, a mio avviso, è il problema maggiore. Ad ogni modo bellissimo video e grazie di informare Simone ;)
www.corriere.it/esteri/11_febbraio_26/libia-obama-sanzioni-gheddafi_1ec6f394-4179-11e0-b406-2da238c0fa39.shtml
Adoro il podcast su Spotify.
Anch'io
Che tu sia comunista, fascista o una pornostar poco mi importa. Ho guardato molti tuoi video e da appassionato di storia li adoro, parli di argomenti precisi e riesci in poco tempo a spiegarne molte sfaccettature. Che dire sei un grande! Grazie 👏
pornostar... ah ma quindi sei di destra :D
_“The Sick Man of Africa IS Africa.”_
Piccolo contributo mio: conosco da vicino un ex missionario e degli amici che si son comprati da 10 anni una villa al mare in Africa. I loro racconti mi confermano il tuo concetto di passività ed oltre. C'è un arretratezza socio culturale enorme in Africa che ancora oggi stenta a decollare ed un modus vivendi animista o immanentista x noi occidentali inconcepibile. Due dei racconti tipo dei miei amici: l'Africana che x andare da un villaggio a un altro non si chiede quanto dista, che pericoli ci sono, cosa devo portarmi dietro... prende e va a piedi da sola. Se è stanca durante la strada dorme x terra, se ha fame o sete spera nella pioggia, di trovarla x caso o in un passante. Assurdo. O il ragazzo adottato in loco da italiani: ogni mese gli danno dei soldi facendogli promettere che li investirà in se stesso, studiando, cercandosi un lavoretto, comprandosi qualcosa che potrà servirgli x mantenersi ed invece ogni mese lo ritrovano che ha dilapidato tutto in cazzate inutili (neanche cibo che in qualche modo già ce l"hanno). È chiaro che chi è radicato in culture del genere fai fatica a schiodarlo. E chi si schioda probabilmente emigra o si concentra in pochi centri urbani.
Il fatto è che emigrando va via la parte migliore, ma se il singolo decide di restare per senso sociale, essendo l'unico a restare spreca la sua vita.
È questo il dramma, se uno volesse aiutare, più che fondi per cibo o per materiali dovrebbe creare strutture che possano trattenere i migliori, con loro poi si potrebbe partire.
La base è sempre la formazione, la scuola, non solo tecnica.
@@manliopasquali6860 La vera rivoluzione non sta nel costruire una struttura se a costruirla sono ONU oppure UE, ma che sia il dittatore africano mangiasoldi a provvedere per loro.
Rivedo lo stesso atteggiamento che hai descritto nel primo esempio nel fenomeno delle migrazioni di massa, dove migliaia di africani si mettono nelle mani dei trafficanti per arrivare in Europa, senza chiedersi se sarà pericoloso, cosa faranno in caso di naufragio, a cosa andranno incontro. Il fatto poi che la stragrande maggioranza dei “migranti” sia costituita da uomini giovani e nel pieno delle forze la dice lunga sulla loro volontà di rimanere per migliorare i rispettivi paesi.
@@Francesca314 parlo da ragazza nata qua con origini marocchine e che conosce bene la situazione del Marocco(prendo il Marocco come esempio perchè degli altri paesi ne so poco). Nonostante sia stata 2 volte in vita mia in Marocco, ogni tanto parlando al telefono con mia zia noto che i problemi che c'erano 15 anni fa ci sono tutt'ora. Uno magari dice "ma dopo 15 anni qualcosa sarà cambiato", e invece no.
Il Marocco è il produttore più grande del mondo di fosfato, eppure, cosa che fa anche un po' ridere, se chiedi ad un marocchino se ha mai visto in vita sua il fosfato, ti dirà che non ne ha mai nemmeno sentito parlare, figuriamoci vederlo. Questa potrebbe essere una fonte importantissima per il Marocco e potrebbe anche creare moltissima forza lavoro, ma non viene sfruttato bene. Io tutt'ora non capisco che fine faccia quel fosfato. Conosco tantissimi giovani che vogliono lavorare e mettersi in gioco, ma non possono. Se non hai una laurea non troverai lavoro da nessuna parte. Forse puoi sempre sperare di riuscire a vendere qualche verdura giù al mercato. E' per questo che persino i ragazzini di 13 lavorano già. Sanno di non potersi permettere certe cose e sanno di non essere tutelati dal proprio stato. Il problema vero è anche l'incompetenza dei governi...
Finalmente qualcuno dice le cose come stanno, bravo Nova, vai così!💯
Grazie.
Video molto interessante, grazie!
A tal proposito, secondo me è illuminante il libro 'Armi, acciaio e malattie'
Bell'analisi che dimostra quanto sia inutile andare alla ricerca di risposte troppo dirette a problemi complessi. Mi aspettavo però che si sarebbe parlato di più dei fattori naturali (prei-)storici legati alla conformazione geografica dell'Africa, alle zone climatiche e alla fauna. Anch'essi hanno giocato un ruolo fondamentale nell'inibire lo sviluppo di questo continente, o sbaglio?
Grazie veramente Simo per questa Lectio. Il tema del Colonialismo, come ci hai dimostrato, è realmente complesso e non può essere ridotto a risposte semplicistiche o divisioni tra cattivi e buoni. Seppur le colpe del Colonialismo Europeo sono evidenti, non possiamo continuarci a flagellarci e considerarci la fonte di tutti i mali, come spesso avviene in Occidente su questo tema. Io credo che il Colonialismo sia stata una tappa obbligata del processo di evoluzione storica, come, ad esempio, la rivoluzione industriale. In tutte le civiltà, in ogni parte del mondo, il desiderio di conquista e di sfruttamento del più debole è sempre stato presente: dal concetto di popoli barbari agli stati tributari del ex Impero cinese. Se la storia fosse andata diversamente e ci fosse stata una potenza extraeuropea più progredita tecnologicamente, non stenterei a credere che ci sarebbe stato una versione diversa di Colonialismo. Certamente basato su altre motivazioni e forza propulsiva, ma credo che il tema dello sfruttamento sarebbe rimasto, anche se in modalità diverse.
Per quanto riguarda il tema dei confini, è un’altra tematica che trova il tempo che trova. Seppure il tema dell’ autodeterminazione dei popoli è un valore fondamentale, d’altra parte non è possibile creare uno stato per ogni singolo popolo. Se ci basassimo nel creare uno stato sulla base, per esempio, delle diversità linguistiche, ci troveremo in un mondo con 6000/7000 stati...sarebbe lo sfacelo.
La storia dell’Uomo è un processo evolutivo che mira al miglioramento di noi stessi ed è costellato da eventi terribili che però sono stati fondamentali per il nostro miglioramento. Il Colonialismo, come detto, è stata una tappa dolorosa e necessaria per giungere ai valori e al modo di pensarla di oggi. Certo che continuare ad applicare concetti e valori moderni ad eventi del passato non porta da nessuna parte... Ci sarà molto ancora da dibattere su questo tema, ma la risposta non può e non deve essere una divisione tra buoni e cattivi
"Passività Sociale difronte a dei governi disastrosi" per un attimo mi hai ricordato alla Calabria, ed ai suoi tassi di votanti sempre più bassi.
Gli asiatici secondo me hanno una mentalità diversissima dall'Africa, anche per via delle culture millenarie che vi sono vissute.
Ammiro molto il tuo video per il modo in cui hai esposto la materia storica.
Farai mai un bel video storico sul colonialismo di fine ottocento ?
Certo perché tutti I veri president africani sono stati uccusi e sono rimasti quelli imbecilli che non se fregano del popolo
apron le braccia al moderno sopratutto se il moderno è accompagnato da gustose bustarelle ^^; comunque il tuo tentativo ( anche riuscito ) di spiegare con chiarezza un argomento così enorme è assolutamente degno di plauso
La tua analisi è molto interessante pero credo che c'è un problema di fondo importante. Tutti quanti dovremmo prima di poter parlare di questo tema dovremmo leggere Armi,acciaio e germi di Jared Diamond. Libro super interesante su come gli europei e i loro discendenti hanno dominato il mondo. E forse la cosa più interessante del libro e penso il problema di fondo al tuo discorso è dove prefissiamo i nostri standard di sviluppo. Consideriamo gli stati sviluppato quelli che hanno un potere economico,militare, finanziario ed etc.in risonanza con la società occidentale. Attorno al anno mille Timbuktu, come altri stati africani, era un centro commerciale mondiale, dove donne della classe nobile studiavano in università e in biblioteche, con una classe dirigente e una amministrazione centralizzata.(caso similare degli stati precolombiani, ricordiamoci che nel 1200 la regione più popolosa del mondo era la metropolitana di tenochtitlan) Forse non potente come gli stati europei, pero senza dubbio con potenziali molto più elevati, semplicemente non c'erano le ambizioni o l'intenzione di evolvere come gli stati Europei. Per ciò che sappiamo i conflitti in Africa prima della colonizzazione europea erano piccoli e raramente sfociavano in larghe campagne sanguinose. Solo pochi stati africani sono stati costruiti puramente sulla guerra come per esempio l'impero Zulu. Ad insegnare a fare la guerra veramente sono stati gli europei. Sulla multiculturalità sono d'accordo che non può essere una scusa, pero si sa che nel conflitto tra i Tutzi e Huntu in Ruanda un ruolo importante lo ha giocato il fatto che i belgi per tutta la durata della loro occupazione hanno usato pretesti etnici per dominare la popolazione, usando la vecchia strategia del dividi et impera.
Le frontiere penso che siano un importante fattore invece. Abbiamo definito i nostri confini in Europa attraverso millenni di sanguinosi conflitti. Per molti africani gli sono caduti dal cielo da un giorno al altro, e questo è un problema, vedi Palestina/Israele o la questione Curda. E piccola parentesi che penso sia fondamentale, ricordiamoci che in Africa gran parte della popolazione parla per lo meno come lingua amministrativa una lingua aliena, fattore da non tralasciare se si vuole parlare di identità e sviluppo.
E per finire come punto finale sono un poco dispiaciuto perché seguo il tuo canale di geopolitica. Bisogna ricordarci che il potere può essere forte o debole, militare o economico.
In primis uno dei fattori determinati per avere una proiezione geopolitica è una buona curva demografica e i flussi migratori(si i migranti sono l'essenza del potere di uno stato, vedi Francia 2020 o USA al inizio de secolo scorso) con una buona curva demografica crei un potente esercito, istruisci una classe dirigente,ricchezza una società di consumo. Se consideri che l'Africa per 5 secoli ha avuto la tendenza opposta, ancora non si sa quanti milioni di giovani africani sono stati schiavizzati in America (non va bene prendere la popolazione afroamericana odierna) ciò è sufficiente per capire la povertà del continente. Secoli di incapacita di avere una strategia duratura. Dopodiché avere risorse naturali non è l'unica cosa necessaria, l'Arabia Saudita non si è arricchita perché sono degli abili commerciati, ma perché avevano una importanza(e in parte tutt'ora) geopolitica nella regione per il softpower americano contro l'iran/Urss/Russia Ricordiamoci che i recenti conflitti in Siria e Iraq sono guerre di prossimità tra Iran e Arabia Saudita/Usa, difatti negli Stati Uniti si sta riconsiderando questa scomoda alleanza (basicamente perché gli stati uniti continuano ad essere autosufficienti con i grandi giacimenti di petrolio in Alaska e in Texas)
Il continente africano è incapace di poter avere un potere economico, è troppo importante per la economia mondiale. Tutti gli attori geopolitici hanno un grosso interesse nella arretratezza africana. Se così non fosse il telefono che sto usando in questo momento mi sarebbe costato migliaia di euro, non poche centinaia. Per poter sviluppare la tua economia devi avere un potere geopolitico, per capirci se suoi arrivare al tavolo di trattative devi avere la forza di poter fare la guerra, sennò semplicemente sarai attaccato e sconfitto. La unione Africana che sembra che finalmente possa essere una realtà e un disperato tentativo di alcune nazioni africane di avere una moneta e un potere economico che possa competere, o perlomeno trattare con cinesi, europei e americani. Non è una questione di volontà è una questione che
Softpower geopolitico, gli esempi di Liberia e altri sono questo. E una catena complessa di strategia geopolitica. Il caso più eclatante di quello che voglio dire è la Svizzera. In un principio regione non molto potente economicamente. Pero crea un sistema bancaria determinante(softpower) che gli permette di creare una moneta potente(altro softpower) e di conseguenza creare una economia solida(solo il 5% della economico svizzera e basata sulla finanza). Pero è stato il softpower a permetterlo. L'africa non possiede questo potere. E ultimo e non da tralasciare :Nella storia africana abbiamo molti casi di come il clima ( si il clima è fattore importante, vedi anno 1816 l'anno senza estate) ha avuto una influenza determinate nello sviluppo di intere regioni. E' il colonialismo l'unico male d'Africa? no , pero senza dubbio il più determinate
Grazie per il bel video.
Hai dimenticato di toccare un punto forse importante. Il Clima?
Davvero un bel video ma inevitabilmente superficiale. Si parla dell'Africa tout court e ci si ripropone di trovare delle cause valide per tutti i paesi pur riconoscendone, ad inizio video, l'eterogeneita'. In altre parole per ogni tesi proposta si trova sempre il caso di un paese dove tale tesi viene confutata. Per esempio quando si cita il caso della Liberia ove il colonialismo non e' avvenuto e lo si erge a caso generale da applicarsi all'intero continente. Un altro esempio riguarda la tesi dei confini politici derivanti la conferenza di Berlino di fine 1800. Nel video si dice che in Europa i confini tra stati sono definiti in seguito a "guerre, la geografia, i trattati e i desideri di conquista dei sovrani" cosa ben diversa da cio' che e' avvenuto in Africa. Il periodo di pace in Europa e USA degli ultimi 60 anni e' innegabilmente una conseguenza degli accadimenti della seconda guerra mondiale. Riguardo al neocolonialismo, oltre al vittimismo di Mugawe e affini, viene citata la compiacenza di alcuni governi nell'accettare l'intervento occidentale. Ma non credo che il neocolonialismo possa avvenire soltanto con la forza militare...
Per concludere, alla domanda se e' davvero colpa del (neo)COLONIALISMO se l'Africa e' un FALLIMENTO la risposta e': assolutamente SI. Cio' non toglie che non esistano ANCHE altre cause.
GRAZIE ANCORA PER GLI OTTIMI CONTENUTI che pubblichi.
Ma falla finita di dire cagate che sei grande
@@nel_dubbio_mena bruh
@@marwanitoh... Hu hu hu hu hu
@@alessioberetta2587 in linea di principio potrei anche concordare, ma allora ti chiedo: non esistono quindi oppressori ed oppressi lungo le pagine della storia?? buona domenica
@@alessioberetta2587 non credo
Agli esempi negativi presentati nel video,mi sento di dover menzionare il Rwanda e Botswana,paesi africani con un economia stabile ed in crescita e sistemi democratici,e simbolo di speranza per vedere un Africa moderna ed indipendente.
Di solito faccio un mix
Cit.
No dai... IMHO la causa è che conviene a tutti che l'Africa resti così... D'altronde se diventa Autonoma tocca pagare in modo equo le materie prime; e dove andiamo a scaricare i rifiuti industriali che nessuno vuole?
Sicuramente non è l'unica causa, ma è una delle principali. I continui colpi di stato e guerre civili nel periodo "post coloniale" (si fa per dire) fomentati dalle potenze imperialiste di certo non hanno giovato allo sviluppo del continente.