Giovanni Battista Bugatti, come ricordato nel servizio, morì a 90 anni ed in esercitò la professione fino ad un' età avanzata, per andare poi in pensione con un appannaggio di tutto rispetto, dal momento che era un impiegato statale. Quando lasciava casa sua (a Roma), attraversava il ponte sul Tevere per andare sul posto di lavoro e da qui nacque il detto : "Mastro Titta passa ponte" per indicare che ci sarebbe stata una esecuzione capitale. Mastro Titta non tagliava solo le teste, ma doveva eseguire le condanne come stabilito dai tribunali e, pertanto, era specializzato in diversi tipi di condanne a morte, come avete detto. Complimenti per il servizio su questo nostro illustre correggionario.
Più che per crudeltà, penso che saltare sulle spalle dell impiccato servisse ad accelerare il decesso, evitandogli le convulsioni che provoca lo strangolamento. La chiamerei efficacia nel suo compito
@@anconopoli3651No, quell'adagio proviene da molto più lontano, cioè da quando il Grottamarese papa Sisto V, incaricò i suoi corregionali di svolgere il ruolo di esattori di tasse porta a porta in luogo dei precedenti Romagnoli ke sembrava avessero il vizio di fare la cresta sul riscosso
Se lo era portato a Roma, vista la sua fidata opera ad Ancona, il non tanto meno truce paesano Giovanni Maria Mastai Ferretti, non a caso Senigaja mezza giudia mezza canaja
Ciao Daniele, si esatto, quella fu una delle ultime sedi, tieni conto che la chiesa di San Domenico è del 1778 e Mastro Titta nasce l'anno dopo. Quella zona di Ancona in epoche precedenti era "fuori le mura" quindi l'inquisizione nei 4 o 5 secoli precedenti sicuramente ha avuto in Ancona altre sedi, nella zona appunto "dentro le mura". L'arco di accesso più vicino alla chiesa di San Domenico era la porta San Pietro (o arco di Carola) che è del 1221, Ancona terminava li... Del Tribunale in piazza del Plebiscito ne parla Annalisa Trasatti nella puntata del "Grand Tour Vanvitelliano".
Nel "Marchese del Grillo" la scena della d'eccitazione termina con la scena degli schiaffi. th-cam.com/video/UcvoVu0ZVlE/w-d-xo.html minuto 4.10, c'è la spiegazione del perché
Giovanni Battista Bugatti, come ricordato nel servizio, morì a 90 anni ed in esercitò la professione fino ad un' età avanzata, per andare poi in pensione con un appannaggio di tutto rispetto, dal momento che era un impiegato statale. Quando lasciava casa sua (a Roma), attraversava il ponte sul Tevere per andare sul posto di lavoro e da qui nacque il detto : "Mastro Titta passa ponte" per indicare che ci sarebbe stata una esecuzione capitale.
Mastro Titta non tagliava solo le teste, ma doveva eseguire le condanne come stabilito dai tribunali e, pertanto, era specializzato in diversi tipi di condanne a morte, come avete detto. Complimenti per il servizio su questo nostro illustre correggionario.
Grazie mille Emilio!
Mastro Titta servirebbe anche oggi....bravo Marco ti seguo sempre..grazie che ci fai Conoscere tante cose della ns Ancona
Ciao grande Antò! 🤗
Sempre estremamente interessante
Abbligliamento perfetto per la puntata😂,
@@trudina era freddissimo, abbiamo fatto di necessità virtù! 🤣
GRANDEEEEE ......
Più che per crudeltà, penso che saltare sulle spalle dell impiccato servisse ad accelerare il decesso, evitandogli le convulsioni che provoca lo strangolamento. La chiamerei efficacia nel suo compito
Si giustissimo!
Altra particolaritá sarebbe che le case del guasco sono state tutte bombardate meno che quella del boia e sta cosa aumentava il mistero da piccoli
Porcamiseria è vero! Non ci avevo mai pensato!
I nonni paterni erane de piazza stracca 10
...da qui il detto 'porca boia'!!!
In realtà da qui il detto meglio un morti in casa che un marchigiano alla porta perchè mastro Titta era di Senigallia!
@@anconopoli3651No, quell'adagio proviene da molto più lontano, cioè da quando il Grottamarese papa Sisto V, incaricò i suoi corregionali di svolgere il ruolo di esattori di tasse porta a porta in luogo dei precedenti Romagnoli ke sembrava avessero il vizio di fare la cresta sul riscosso
Non era di Roma ,ma di Senigallia
Se lo era portato a Roma, vista la sua fidata opera ad Ancona,
il non tanto meno truce paesano Giovanni Maria Mastai Ferretti, non a caso Senigaja mezza giudia mezza canaja
Ma la sede del Tribunale dell'Inquisizione (detto anche Santo Uffizio) non si trovava alla dx della Chiesa di San Domenico?
Ciao Daniele, si esatto, quella fu una delle ultime sedi, tieni conto che la chiesa di San Domenico è del 1778 e Mastro Titta nasce l'anno dopo. Quella zona di Ancona in epoche precedenti era "fuori le mura" quindi l'inquisizione nei 4 o 5 secoli precedenti sicuramente ha avuto in Ancona altre sedi, nella zona appunto "dentro le mura". L'arco di accesso più vicino alla chiesa di San Domenico era la porta San Pietro (o arco di Carola) che è del 1221, Ancona terminava li... Del Tribunale in piazza del Plebiscito ne parla Annalisa Trasatti nella puntata del "Grand Tour Vanvitelliano".
Mastro titta abitava roma via del campanile
Emado' mastro Titta 😀😀😀
Era tristo, eh? 🤣
In trasferta? 😂
Nel "Marchese del Grillo" la scena della d'eccitazione termina con la scena degli schiaffi.
th-cam.com/video/UcvoVu0ZVlE/w-d-xo.html minuto 4.10, c'è la spiegazione del perché
Attenti ai Senigalliesi ...mastro Titta e Mastai Ferretti
El Penno', indo' che ce se 'mpicca.