Il mio trisavolo, tutto questo raccontami da mio nonno emigrò in america fine '800 giovanissimo. Sempre molto giovanissimo divenne un membro attivo della così detta mano nera, come veniva soprannominata la criminalità italiana di quel tempo, poi purtroppo dopo il primo arresto e intanto sposato con figli che tornarono in Italia non si seppe più niente. Qualche amico di Calogero tornati dall'america, amici di famiglia rivelarono alla famiglia che entrò a far parte della schiera di Lucky Luciano. Il mio trisavolo come tutta la discendenza era calabrese. Ovviamente della seconda parte della storia, come disse mio nonno, non c'è nulla di certo, perché raccontato da persone che tornarono dalle americhe in italia. Però come diceva il mio amato nonno, tutto questo può darsi che sia anche vero, perche Calogero, soprannominato ú Tiradrittu era un gran figlio di puttana. Comunque sarebbe bello se facessi un approfondimento sul fenomeno della mano nera in america, forse non è proprio ottocentesca, ma nemmeno troppo lontana. Ti seguo e ti adoro, è un piacere ascoltarti come pochi su questa piattaforma. Grazie dell'impegno che metti nella tua opera di divulgazione. Continua così. Sei un grande!♥️chiedo scusa se la storia del mio trisavolo non è una storia di cui l'italia ne debba andare fiera, esempio terribile, però è sempre uno strascico di storia. Chiedo ancora scusa a nome di tutta la mia famiglia
Grazie per il suo commento! Molto, molto interessante. Ammetto che la questione della Mano Nera non è un argomento che ho approfondito. Di solito faccio dei video su ciò che ho studiato o su ciò che posso approfondire in modo originale, sui documenti d'epoca. Dovrei documentarmi, magari potrà essere nel futuro: prima o poi finirò gli argomenti che conosco meglio.
Grazie, un articolo affascinante e commovente, dettagliato e raccontato con cura. Che brutto destino ha avuto il transatlantico Principessa Mafalda, proprio come la princioessa stessa! Io sono nata a Perugia, non ho avuto parenti emigrati, mio fratello dice che avremmo potuto essere noi, perché i nostri nonni facevano parte di una famiglia di benestanti ma solo loro erano i poveri, artigiani del ferro battuto e il mio babbo "pompiere" ora Vigili del Fuoco! Per fortuna siamo qui fra Perugia e Firenze in una Italia fragile ma sempre in piedi e bellissima. Amo la storia tutta e sto seguendo ogni Suo video. Professore, grazie ancora.
Mio Padre dopo la guerra emigrò in Argentina, a Rosario ed entrò in banca. Quando in Argentina il 50 per cento erano italiani. Mio Padre stava bene, ma mia madre volle tornare. E fu' una mossa vincente. Grazie Mamma.
Complimenti! E deve essere tenuto presente il fatto che l'emigrazione continua. I motivi non sono cambiati, per perdurante inadeguatezza di una cieca classe politica e classe dirigente. Buon lavoro
Mio nonno nato nel 1895 emigrò nel 1910 a Scranton (Pensilvania) , iniziò a lavorare nelleomiere di carbone.Mi raccontava condizioni di lavoro indicibili.Nel 1915 ritornò in Italia per partecipare sl conflitto come volontario,raggiunse il hrado di sergente nel terzo nucleo arditi. Terminata la grande guerra tornò a Screnton e lavorò per alcuni anni come cameriere.Lavoro' susseguentemente nelle ferrovie.Ritorno' in paese (Poggio Imperiale) Foggia per sposarsi.Ritorno' in America con la moglie per poi restarci fino al 1935,anno orribile per l'economia mondiale.A causa fel fallimento della banca trust Chase bank perse tutti i suoi risparmi.Dimenticavo scrivere che la nonna lavorava alla manufatti tabacchi.Ritornati in Italia visse con i proventi di terreni acquistati .Durante la seconda guerra mondiale fu interprete presso il comando americano,i primi rudimenti della lingua l'ho appresa da lui per poi perfezionarla pet ragooni fi lavoro.Grazie nonno, grande uomo mi hai dato tutto quello che sono.
Grazie della testimonianza, affascinante racconto. È giusto ricordare i nostri avi. Il mio ricordo è povero di particolari ma ne conservo la memoria comunque. Il mio bisnonno emigrò a Philadelphia come ragioniere, fece un po' di soldi e imparò a vedere il mondo con occhi nuovi. Tornato in Sardegna, a Sassari a fine 800, comprò della terra, amministrava quelle di non so quale conte e mise su una sua attività. Affittava cavalli e carri per i trasporti. Poi si sposò, ebbe tre figlie femmine e le fece studiare tutte nonostante lo stupore generale.
Grazie ! La famiglia del mio nonno è emigrata all'inizio del 1900 verso il Brasile. Sono rimaste e anche fatte fortuna. Oggi abito in Francia e imparo italiano. Sono andata à Barga, provincia di Lucca, per vedere dove sono partite. Molto emozionante ❤ Sempre mi chiedo su la loro storia, non so molta cosa. Ho cercato dappertutto ma, purtroppo, non ancora trovato. ❤❤❤
Le auguro di trovare, un giorno, la storia della sua famiglia. Le origini della propria famiglia sono come un tesoro: uno dei più grandi tesori che ognuno di noi può trovare.
Io sono abruzzese della provincia di Teramo. Mio bisnonno e i suoi due fratelli emigrarono negli Stati Uniti dapprima, andarono in Brasile per tornare negli Stati Uniti...
Il fratello del mio bis nonno tornato dalla prima guerra mondiale partì per gli stati uniti nel 1921 , da allora la famiglia di mia madre non seppe più nulla di lui , l'unica cosa che ci rimane di lui ancora oggi è una sua vecchia foto con la sua divisa da bersagliere.
Uno degli effetti più "belli" della Unità di Italia fu che dal 1860 al 1915 emigrarono (cioè fuggirono per non morire di fame!) 29 milioni di italiani. Ne rimasero 36 milioni (1915). Il Risorgimento ha scacciato dall' ITALIA quasi metà della sua popolazione! 😱😱😱😱
Il risorgimento ha "cacciato" per lo piu' i meridionali e io non li capisco proprio quando parlano dell'Italia con orgoglio, orgoglio di che? Per aver costretto i tuoi avi ad andare via? Io un paese così! Lo disprezzerei, infatti come stato nazionale lo disprezzo.
Uno dei motivi che spinse così tanti italiani a emigrare fu, probabilmente, l'aver voluto applicare una cultura politica di stampo francese, (la famiglia Savoia ne era pregna) estremamente centralizzata, su una realtà , quella italica, estremamente decentralizzata e che aveva una origine millenaria. Peculiarità che venne ulteriormente messa in evidenza con la unità del Paese di recente formazione, e che ancora oggi non è stata risolta.
Negli anni 20 del secolo scorso, mio zio faceva il falegname, aveva moglie e figli a carico. La sua bottega era frequentata da una nutrita clientela perché era ritenuto un bravo artigiano nel fare mobili. Viveva discretamente bene. Un giorno vendette tutto per emigrare in America con tutta la famiglia. Poveretto, secondo me è andato a star male, tutta quella distanza, lontano dai parenti per che cosa? Per qualche soldo in più. Io sarei rimasto nella mia terra con meno denaro ma con una vita tranquilla e serena. L'idea di andarsene senza far mai più ritorno, la considero una forma di pazzia che ha colpito il mio povero zio artista del legno. Conservo ancora oggi tutta la mobilia della camera da letto fatta da lui in occasione del matrimonio di un mio lontano parente.
Bellissimo video Ti suggerisco un focus sull'emigrazione italiana in Sud Africa, località poco discussa ma che ha assorbito migliaia di nostri compatrioti Un piccolo esempio Carlo Gagiano ex capo di stato maggiore dell' aeronautica sudafricana
Mio bisnonno e i suoi fratelli emigrarono agli inizi del 900 negli Stati uniti perché in Abruzzo da cui proviene il mio casato c'era una fame nera. Passarono in Brasile non so per quale motivi per lavoro per tornare negli Stati Uniti..Mio bisnonno Ferdinando non si trovo' bene e torno' in Abruzzo dove si era sposato...
Mio nonno arrivo' a San Paolo il 6-12-1906 insieme a una sorella di 17 anni e un fratello di 15 anni lui ne aveva 23 Andarono ,a lavorare nelle piantagioni di caffè al posto degli schiavi liberati.Suo fratello torno' per la guerra e mori'Sua sorella mori' sulla nave che la riportava a casa per sposarsi Solo lui ritorno' a casa si sposo' ed ebbe 7 figli Sua madre la mia bisnonna aveva avuto 17 figli Solo mio nonno era giunto a una età adulta
Ma all'emigrazione meridionale post unitaria dovuta alle vessazioni dei savoiardi sulle misere popolazioni locali quando dedicherete un approfondimento? Quando la. Scelta era o briganti o emigranti. Grazie.
L'emigrazione non fu solo meridionale: fu di tutta Italia, ed emigrarono sia le popolazioni del sud che quelle del nord per motivi in larga parte simili. Quindi non farò un video tematico sull'emigrazione dal sud, ma dedicherò una puntata (o forse più di una, sto decidendo) al fenomeno del cosiddetto brigantaggio.
@@Giorgioenricocavallo grazie della risposta ma in realtà la mia domanda era un invito a chiarire se secondo la causa specifica dell"emigrazione meridionale siano state le condizioni economiche disastrose in cui si è venuta a trovare la popolazione del regno delle 2 sicilie dopo l"invasione piemontese.
mi riferivo ai governi post unitari che hanno favorito l'emigrazione cominciando dal meridione poi il Veneto infine la Venezia Giulia e l'Istria. Evidentemente era più semplice ed economico vìvacchiare con le rimesse degli emigranti che affrontare il problema in toto. Cosa comunque impossibile per dei montanari quali i Savoia.
Ancora oggi si emigra perché in italia non governano gli italiani e quelli che rimangono pagano ancora la tassa sul " macinato " e li fanno pagare anche da pensionati vedi in bulgaria
😅ti apprezzo moltissimo ma questa puntata è una cagata. Ti è mancato il coraggio di approfondire le cause sociali e conseguentemente hai scagionato i criminali di turno.
Ahinoi, nella storia dell'emigrazione italiana di criminali ne abbiamo quanti ne vogliamo. Eroi, pochi. Disperati, fin troppi. Ma... è necessario che ogni puntata abbia per forza un criminale di turno?
L'Italia sta andando verso la superficialita' (per non dire parolacce) , questo canale ha 1660 iscritti e certi pseudo storici centinaia di migliaia di iscritti, che l'intelligenza sia una merce rara e' risaputo ma fino a sto punto e' follia.
Il mio trisavolo, tutto questo raccontami da mio nonno emigrò in america fine '800 giovanissimo. Sempre molto giovanissimo divenne un membro attivo della così detta mano nera, come veniva soprannominata la criminalità italiana di quel tempo, poi purtroppo dopo il primo arresto e intanto sposato con figli che tornarono in Italia non si seppe più niente. Qualche amico di Calogero tornati dall'america, amici di famiglia rivelarono alla famiglia che entrò a far parte della schiera di Lucky Luciano. Il mio trisavolo come tutta la discendenza era calabrese. Ovviamente della seconda parte della storia, come disse mio nonno, non c'è nulla di certo, perché raccontato da persone che tornarono dalle americhe in italia. Però come diceva il mio amato nonno, tutto questo può darsi che sia anche vero, perche Calogero, soprannominato ú Tiradrittu era un gran figlio di puttana. Comunque sarebbe bello se facessi un approfondimento sul fenomeno della mano nera in america, forse non è proprio ottocentesca, ma nemmeno troppo lontana. Ti seguo e ti adoro, è un piacere ascoltarti come pochi su questa piattaforma. Grazie dell'impegno che metti nella tua opera di divulgazione. Continua così. Sei un grande!♥️chiedo scusa se la storia del mio trisavolo non è una storia di cui l'italia ne debba andare fiera, esempio terribile, però è sempre uno strascico di storia. Chiedo ancora scusa a nome di tutta la mia famiglia
Grazie per il suo commento! Molto, molto interessante. Ammetto che la questione della Mano Nera non è un argomento che ho approfondito. Di solito faccio dei video su ciò che ho studiato o su ciò che posso approfondire in modo originale, sui documenti d'epoca. Dovrei documentarmi, magari potrà essere nel futuro: prima o poi finirò gli argomenti che conosco meglio.
Sempre molto, molto interessante. COMPLIMENTI VIVISSIMI !!
Avvincente la "cronaca" del Mafalda di Massimo Alfano.Complimenti per la storicità! 🤠Antonio
Grazie professore, veramente straordinario il racconto. Poi il colpo di genio della pubblicità 😂. Ahahah!!!
Grazie, un articolo affascinante e commovente, dettagliato e raccontato con cura. Che brutto destino ha avuto il transatlantico Principessa Mafalda, proprio come la princioessa stessa!
Io sono nata a Perugia, non ho avuto parenti emigrati, mio fratello dice che avremmo potuto essere noi, perché i nostri nonni facevano parte di una famiglia di benestanti ma solo loro erano i poveri, artigiani del ferro battuto e il mio babbo "pompiere" ora Vigili del Fuoco! Per fortuna siamo qui fra Perugia e Firenze in una Italia fragile ma sempre in piedi e bellissima.
Amo la storia tutta e sto seguendo ogni Suo video. Professore, grazie ancora.
Mio Padre dopo la guerra emigrò in Argentina, a Rosario ed entrò in banca. Quando in Argentina il 50 per cento erano italiani. Mio Padre stava bene, ma mia madre volle tornare. E fu' una mossa vincente. Grazie Mamma.
ancora oggi gli argentini per metà sono italiani!
Complimenti! E deve essere tenuto presente il fatto che l'emigrazione continua. I motivi non sono cambiati, per perdurante inadeguatezza di una cieca classe politica e classe dirigente. Buon lavoro
ottimo grazie del suo garbo e la profondita degli argomenti prorio un bel lavoro !!!
Sempre molto interessante e condotto con uno stile diverso e molto piacevole. Complimenti
Mio nonno nato nel 1895 emigrò nel 1910 a Scranton (Pensilvania) , iniziò a lavorare nelleomiere di carbone.Mi raccontava condizioni di lavoro indicibili.Nel 1915 ritornò in Italia per partecipare sl conflitto come volontario,raggiunse il hrado di sergente nel terzo nucleo arditi. Terminata la grande guerra tornò a Screnton e lavorò per alcuni anni come cameriere.Lavoro' susseguentemente nelle ferrovie.Ritorno' in paese (Poggio Imperiale) Foggia per sposarsi.Ritorno' in America con la moglie per poi restarci fino al 1935,anno orribile per l'economia mondiale.A causa fel fallimento della banca trust Chase bank perse tutti i suoi risparmi.Dimenticavo scrivere che la nonna lavorava alla manufatti tabacchi.Ritornati in Italia visse con i proventi di terreni acquistati .Durante la seconda guerra mondiale fu interprete presso il comando americano,i primi rudimenti della lingua l'ho appresa da lui per poi perfezionarla pet ragooni fi lavoro.Grazie nonno, grande uomo mi hai dato tutto quello che sono.
La sua bella testimonianza arricchisce anche noi. Grazie per aver condiviso una parte della sua storia di famiglia!
grazie mille per la testimonianza. PS Scranton, gran città per un amante di "the office"
Gli emigrati negli Stati Uniti come alcuni miei avi hanno lavorato anche in Brasile.. Non
@@peeolocittà natale di Joe Biden, peraltro
Grazie della testimonianza, affascinante racconto. È giusto ricordare i nostri avi. Il mio ricordo è povero di particolari ma ne conservo la memoria comunque. Il mio bisnonno emigrò a Philadelphia come ragioniere, fece un po' di soldi e imparò a vedere il mondo con occhi nuovi. Tornato in Sardegna, a Sassari a fine 800, comprò della terra, amministrava quelle di non so quale conte e mise su una sua attività. Affittava cavalli e carri per i trasporti. Poi si sposò, ebbe tre figlie femmine e le fece studiare tutte nonostante lo stupore generale.
Splendido documentario.
Bellissimo video di grande qualità.
Grazie ! La famiglia del mio nonno è emigrata all'inizio del 1900 verso il Brasile. Sono rimaste e anche fatte fortuna. Oggi abito in Francia e imparo italiano. Sono andata à Barga, provincia di Lucca, per vedere dove sono partite. Molto emozionante ❤ Sempre mi chiedo su la loro storia, non so molta cosa. Ho cercato dappertutto ma, purtroppo, non ancora trovato. ❤❤❤
Le auguro di trovare, un giorno, la storia della sua famiglia. Le origini della propria famiglia sono come un tesoro: uno dei più grandi tesori che ognuno di noi può trovare.
Io sono abruzzese della provincia di Teramo. Mio bisnonno e i suoi due fratelli emigrarono negli Stati Uniti dapprima, andarono in Brasile per tornare negli Stati Uniti...
Barga in provincia di Lucca, un decina 😮luogo affascinante con una diga e un lago sotto il quale si trova l'antico paesello. ❤
Grazie professore 😊
grande Giorgio! ti ho scoperto grazie alla Domus Orobica, sono felice di trovare un canale tutto tuo (e con pochi iscritti!!! roba nuova)
Bellissimo questo canale!
Il fratello del mio bis nonno tornato dalla prima guerra mondiale partì per gli stati uniti nel 1921 , da allora la famiglia di mia madre non seppe più nulla di lui , l'unica cosa che ci rimane di lui ancora oggi è una sua vecchia foto con la sua divisa da bersagliere.
Ottocento bella rubrica che ti racconta quello che la scuola non ti dice e ti fa capire molte cose " tutto conduce alla storia basta uscirne " C.L.S.
👍👍👍
Uno degli effetti più "belli" della Unità di Italia fu che dal 1860 al 1915 emigrarono (cioè fuggirono per non morire di fame!) 29 milioni di italiani. Ne rimasero 36 milioni (1915).
Il Risorgimento ha scacciato dall' ITALIA quasi metà della sua popolazione! 😱😱😱😱
Il risorgimento ha "cacciato" per lo piu' i meridionali e io non li capisco proprio quando parlano dell'Italia con orgoglio, orgoglio di che? Per aver costretto i tuoi avi ad andare via? Io un paese così! Lo disprezzerei, infatti come stato nazionale lo disprezzo.
@@annacinieri7932 la maggior parte del Sud? Non credo proprio.
Infatti dal Veneto emigrarono in tantissimi. Tutti cercavano la loro opportunità @@orgogliozeneize
Uno dei motivi che spinse così tanti italiani a emigrare fu, probabilmente, l'aver voluto applicare una cultura politica di stampo francese, (la famiglia Savoia ne era pregna) estremamente centralizzata, su una realtà , quella italica, estremamente decentralizzata e che aveva una origine millenaria. Peculiarità che venne ulteriormente messa in evidenza con la unità del Paese di recente formazione, e che ancora oggi non è stata risolta.
Complimenti per il video molto molto bello....Una domanda ma il debito dei Savoia lo paghiamo ancora?
Non ho molto ma ho tutto nella mia piccola cittadina piemontese, mi ritengo fortunato a non aver dovuto mai pensare di emigrare.
Salve, complimenti per la serie Ottocento. Dove compra quelle giacche bellissime?
Negli anni 20 del secolo scorso, mio zio faceva il falegname, aveva moglie e figli a carico. La sua bottega era frequentata da una nutrita clientela perché era ritenuto un bravo artigiano nel fare mobili. Viveva discretamente bene. Un giorno vendette tutto per emigrare in America con tutta la famiglia. Poveretto, secondo me è andato a star male, tutta quella distanza, lontano dai parenti per che cosa? Per qualche soldo in più. Io sarei rimasto nella mia terra con meno denaro ma con una vita tranquilla e serena.
L'idea di andarsene senza far mai più ritorno, la considero una forma di pazzia che ha colpito il mio povero zio artista del legno. Conservo ancora oggi tutta la mobilia della camera da letto fatta da lui in occasione del matrimonio di un mio lontano parente.
Bellissimo video
Ti suggerisco un focus sull'emigrazione italiana in Sud Africa, località poco discussa ma che ha assorbito migliaia di nostri compatrioti
Un piccolo esempio Carlo Gagiano ex capo di stato maggiore dell' aeronautica sudafricana
Grazie per lo spunto! Gli italiani sono finiti un po' in tutto il mondo, fin negli angoli più remoti
@@Giorgioenricocavallo basta pensare che hanno costruito la città di Ushuaia che è la città più a sud del mondo
Mio bisnonno e i suoi fratelli emigrarono agli inizi del 900 negli Stati uniti perché in Abruzzo da cui proviene il mio casato c'era una fame nera. Passarono in Brasile non so per quale motivi per lavoro per tornare negli Stati Uniti..Mio bisnonno Ferdinando non si trovo' bene e torno' in Abruzzo dove si era sposato...
Mio nonno arrivo' a San Paolo il 6-12-1906 insieme a una sorella di 17 anni e un fratello di 15 anni lui ne aveva 23 Andarono ,a lavorare nelle piantagioni di caffè al posto degli schiavi liberati.Suo fratello torno' per la guerra e mori'Sua sorella mori' sulla nave che la riportava a casa per sposarsi Solo lui ritorno' a casa si sposo' ed ebbe 7 figli Sua madre la mia bisnonna aveva avuto 17 figli Solo mio nonno era giunto a una età adulta
Uruguay, Belgio , Canada .
Ma all'emigrazione meridionale post unitaria dovuta alle vessazioni dei savoiardi sulle misere popolazioni locali quando dedicherete un approfondimento? Quando la. Scelta era o briganti o emigranti. Grazie.
L'emigrazione non fu solo meridionale: fu di tutta Italia, ed emigrarono sia le popolazioni del sud che quelle del nord per motivi in larga parte simili. Quindi non farò un video tematico sull'emigrazione dal sud, ma dedicherò una puntata (o forse più di una, sto decidendo) al fenomeno del cosiddetto brigantaggio.
@@Giorgioenricocavallo grazie della risposta ma in realtà la mia domanda era un invito a chiarire se secondo la causa specifica dell"emigrazione meridionale siano state le condizioni economiche disastrose in cui si è venuta a trovare la popolazione del regno delle 2 sicilie dopo l"invasione piemontese.
mi riferivo ai governi post unitari che hanno favorito l'emigrazione cominciando dal meridione poi il Veneto infine la Venezia Giulia e l'Istria. Evidentemente era più semplice ed economico vìvacchiare con le rimesse degli emigranti che affrontare il problema in toto. Cosa comunque impossibile per dei montanari quali i Savoia.
😁
Mano nera e cosa nostra possibile avere altre indicazioni in America grazie
hai dimenticato il fondatore della bamca di america Genovese
Ancora oggi si emigra perché in italia non governano gli italiani e quelli che rimangono pagano ancora la tassa sul " macinato " e li fanno pagare anche da pensionati vedi in bulgaria
😅ti apprezzo moltissimo ma questa puntata è una cagata. Ti è mancato il coraggio di approfondire le cause sociali e conseguentemente hai scagionato i criminali di turno.
Ahinoi, nella storia dell'emigrazione italiana di criminali ne abbiamo quanti ne vogliamo. Eroi, pochi. Disperati, fin troppi. Ma... è necessario che ogni puntata abbia per forza un criminale di turno?
L'Italia sta andando verso la superficialita' (per non dire parolacce) , questo canale ha 1660 iscritti e certi pseudo storici centinaia di migliaia di iscritti, che l'intelligenza sia una merce rara e' risaputo ma fino a sto punto e' follia.