Luoghi | ROMA | al «Verano» da trisavoli, bisnonni e nonni

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  • เผยแพร่เมื่อ 12 ม.ค. 2025
  • La data odierna, ricorrenza della scomparsa del nonno paterno, è occasione per ripassare al Verano per un restyling di ritocco a vernice sottile sulle incisioni della sua lapide che risale agli Anni '30 essendo già tomba dei trisavoli (quali nonni di mio nonno materno) nati nella seconda metà dell'Ottocento poco prima dell'Unità d'Italia. Il cimitero fu edificato a partire dal 1809 e ampliato nel tempo; proprio questo mio trisavolo, titolare di impresa edile, vi realizzò alcune costruzioni compresa parte del Sacrario Militare edificato tra il 1922 e il 1931 anno della sua scomparsa.
    Il Verano, situato nel quartiere Tiburtino, adiacente alla basilica di San Lorenzo fuori le mura, prende il nome dall'antico terreno appartenuto alla ricca famiglia dei Verani (agro Verano) gens senatoria ai tempi della Repubblica romana. Da allora si è espanso tanto che ai nostri giorni per non perdersi nel vero labirinto delle varie zone numerate, specie se non si è pratici non avendo parenti sepolti, è meglio seguire le mappe esposte su cartelli dislocati in più punti installati lo scorso anno 2023, così come recenti gli interventi di manutenzione straordinaria, alcuni ancora in corso, a partire dal Quadriportico d'ingresso fino ai pannelli vetrati di parapetti e recinti dei singoli riquadri.
    Oggigiorno il Verano è considerato alla stregua di un vero e proprio museo a cielo aperto, dove riposano tanti personaggi illustri della Storia, Arte e Cultura e del più recente mondo dello Spettacolo. Accanto alla cappella di famiglia dov'erano i miei trisavoli (poi trasferiti e mai più utilizzata con 27 posti in profondità) c'è la tomba di Ettore Petrolini: il celebre attore, cabarettista, cantante, drammaturgo, sceneggiatore e scrittore; tomba che fu ricostruita dopo il bombardamento del 19 Luglio 1943 dell'adiacente scalo ferroviario a San Lorenzo che coinvolse il Verano. Un'altra bomba colpì (senza esplodere!) il tetto della cappella dei miei antenati trisavoli (conte Giuseppe Ginanni mancato nel 1919 e della moglie Elisa, 1933) le cui salme vennero subito traslate e il tetto riparato alla buona con una lamiera, ma non fu più usata nemmeno per il figlio mio bisnonno sepolto poi a Rimini dove si era trasferito stabilmente, pur alternandosi con Roma e ben conosciuto perché longevo fino al 1990 quand'io ero già ventenne.
    Nella cappella non ci venne sepolta nemmeno la moglie Clelia, mia bisnonna contessa, che per me fu un'ulteriore nonna perché longeva. A Roma visse fin dalle nozze, prima nella villa a Via Quintino Sella • Luoghi | ROMA | Villa ... poi a Lungotevere Flaminio e ai Parioli. Riposa nel cimitero di Trieste, come da desiderio, quale sua città natale che alla sua nascita era ancora Impero Austroungarico! Aneddoto: a me e mio fratello bambini preparava le Palačinke, ossia le crêpe suzette con ricetta tipica dell'Ungheria, ma in uso ancora in Istria e appunto Trieste ex Impero.
    Anche la loro figlia Susi, mia nonna materna contessa seppur vissuta a Roma, è sepolta a Milano Marittima; località dov'era la villa al mare fin dal 1939 nell'elegante pineta e poi la nuova casa al mare dove divenne residente stabile mancando quasi centenaria nel 2019. La fortuna di aver avuto questa nonna longeva, al pari dei bisnonni, ha bilanciato la mancanza di non aver conosciuto, invece, i due nonni maschi, paterno e materno, scomparsi ancora cinquantenni qualche anno prima e l'anno seguente la mia nascita; che pertanto conosco solo in foto e dai racconti quasi leggendari dei miei fin da bambino quando si veniva in tanti a portar un fiore ed oggigiorno, trascorsi decenni, torno ormai da solo!
    Al Verano, oltre alla sopracitata cappella vuota, ci sono altre tombe. Il loculo di trisavoli, genitori della bisnonna Leda (madre di mio nonno materno) dove fu aggiunto mio nonno paterno di Padova mancato a Roma. Poi il loculo del nonno materno aggiunto alla madre, mia bisnonna; mentre il marito, altro bisnonno, riposa in piccolo loculo poco distante risalente agli Anni '20 della sua scomparsa a soli 33 anni: • Luoghi | ROMA | Chi fu... Sempre al Verano un fiore per le tombe di amici di famiglia: da una compagna di liceo di mio nonno, tale Franca, con statua nel Quadriportico, fino ad una mia compagne di classe, Bianca Pouchain, con cappella al Pincettto, la parte alta del cimitero lato Via Tiburtina.
    L'intero Verano in questo periodo di fine Maggio, con tutte le piante fiorite dai vari colori oltre ai tipici cipressi sempreverdi, appare ben diverso dal cupo scenario invernale della Giornata dei Defunti: • Luoghi | ROMA | Verano... Ricorrenza sentita da noi romani, come ricorda Carlo Verdone parlando del Verano parte della Capitale, una cittadella nella città e ancor più legato chi qui ha congiunti sepolti come i tanti personaggi famosi, ma tutti equivalenti da morti come ammoniva Totò nella sua nota poesia 'A Livella; tra l'altro ispirata parlando di araldica con mio bisnonno Ginanni dal motto di famiglia: Mors Omnia Aequat
    Roma, 27 Maggio 2024

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