Grazie per le tue parole GABRY MARLIN, tema delicato e fondamentale questo, ti invito a visitare il sito della mia nuova scuola on line www.iltempiodellavoce.com potrai trovare esercizi utili per lo sviluppo della tua voce a presto Moreno
Uhm... ci sarebbero però un paio di osservazioni da fare, soprattutto quando si tocca il discorso gain. Dipende tutto dalla situazione in cui si è, e questo per una serie di precetti teorici riguardanti il mondo dell'audio: per definizione, il gain è il livello del segnale audio prima che passi per il preamplificatore, il quale è progettato generalmente per ricevere segnali a bassa potenza in ingresso e restituirli al finale di potenza decisamente più forti. Pertanto, fornire un segnale ad alto volume al preamp lo manda in saturazione, con conseguente distorsione armonica o enarmonica, nei casi peggiori. Alzare il gain può essere molto pericoloso per la qualità del suono, ancor di più in una situazione di studio, dove i microfoni più usati sono generalmente di tipo a condensatore, i quali restituiscono un segnale già lievemente amplificato. Per fare un esempio, pur non essendo io un fonico diplomato, io, nei brani che registro (sia miei sia di altri), nelle parti vocali tengo la manopola del gain a 0: non mi serve alzarlo, si sente tutto benissimo già così e i volunmi in cuffia sono perfetti. Senza contare che alzandolo si rischia di introdurre rumore di fondo dovuto alla circuiteria del preamp e all'elevata sensibilità del microfono. I microfoni dinamici soffrono meno di questo problema ma anche lì io ci andrei moooolto piano con il gain.
Ciao, grazie per la tua valutazione tecnica e puntuale, però occorre precisare che la voce umana si genera in meccanismi fisiologici che sottoposti ad una richiesta pressoria sottoglottide superiore a quella naturale limita la funzionalità. Il problema è esclusivamente live, in studio non si pone perché in cuffia regoli i volumi secondo preferenze e non hai un rullante con frequenze vicine a quelle vocali che produce 120 db a colpo contro gli 80 di una voce umana urlata. L'unica alternativa è un ascolto in ear monitor, ma in ogni caso la voce non può essere trattata come uno strumento preamplificato ne percussivo perché non lo è...
@Marco Squeglia, benvenuto, qualcuno diceva "non è mai troppo tardi" 😊 , e buon viaggio tra i poliedrici aspetti e contenuti di questo canale, se vuoi è possibile visitare il sito www.morenodelsignore.com ed a presto Moreno
Moreno Delsignore riguardo l’argomento nel video l’utilizzo di un buon compressore vocale secondo te potrebbe dare un aiuto in tal senso nonostante il range “interpretativo” potrebbe risentirne?
@@argonauta1968 HELP!!! quello è il punto più delicato perché il compressore salva il fonico dal lavoro di seguire la voce e se usato con poca attenzione uccide la dinamica specie nei cantanti che sanno farne uso. Se a causa del compressore la soglia di parlato diventa probante per la pressione sottoglittica inizia la fatica che poi diventa esponenziale. Il compressore usato bene può aiutare ad arrotondare il suono e a sostenere i momenti di minore fiato ma pochissimi sanno usarlo bene, personalmente non adotto mai compressione live e molto leggera in studio, a presto Moreno
Moreno Delsignore In effetti lo uso poco anch’io e prevalentemente per il gate di chiusura che tengo molto leggero per evitare che sugli attacchi morbidi non mi tagli l’abbrivio della partenza. Grazie per i consigli e per la risposta esaustiva. Ai prossimi video 🎄 e buone feste
eccezionale davvero....finalmente le cose giuste la voce non è uno strumento come gli altri.....varia poi da persona a persona
Buone feste a te, grazie per queste imperdibili lezioni!
@Mamy Mimma, grazie, buone feste anche a te e in arrivo importanti novità per poter studiare insieme, a presto Moreno
Meraviglioso
Grazie per le tue parole GABRY MARLIN, tema delicato e fondamentale questo, ti invito a visitare il sito della mia nuova scuola on line www.iltempiodellavoce.com potrai trovare esercizi utili per lo sviluppo della tua voce a presto Moreno
Ottimi suggerimenti.Grazie e buone feste!Gentiana😊
@Gentiana Golemi, buone feste anche a te a presto con importanti novità per studiare insieme, Moreno
Tanti auguri di buone feste!
Buone feste anche a te e in arrivo importanti novità per poter studiare insieme! A presto Moreno
Uhm... ci sarebbero però un paio di osservazioni da fare, soprattutto quando si tocca il discorso gain. Dipende tutto dalla situazione in cui si è, e questo per una serie di precetti teorici riguardanti il mondo dell'audio:
per definizione, il gain è il livello del segnale audio prima che passi per il preamplificatore, il quale è progettato generalmente per ricevere segnali a bassa potenza in ingresso e restituirli al finale di potenza decisamente più forti. Pertanto, fornire un segnale ad alto volume al preamp lo manda in saturazione, con conseguente distorsione armonica o enarmonica, nei casi peggiori. Alzare il gain può essere molto pericoloso per la qualità del suono, ancor di più in una situazione di studio, dove i microfoni più usati sono generalmente di tipo a condensatore, i quali restituiscono un segnale già lievemente amplificato.
Per fare un esempio, pur non essendo io un fonico diplomato, io, nei brani che registro (sia miei sia di altri), nelle parti vocali tengo la manopola del gain a 0: non mi serve alzarlo, si sente tutto benissimo già così e i volunmi in cuffia sono perfetti. Senza contare che alzandolo si rischia di introdurre rumore di fondo dovuto alla circuiteria del preamp e all'elevata sensibilità del microfono. I microfoni dinamici soffrono meno di questo problema ma anche lì io ci andrei moooolto piano con il gain.
Ciao, grazie per la tua valutazione tecnica e puntuale, però occorre precisare che la voce umana si genera in meccanismi fisiologici che sottoposti ad una richiesta pressoria sottoglottide superiore a quella naturale limita la funzionalità. Il problema è esclusivamente live, in studio non si pone perché in cuffia regoli i volumi secondo preferenze e non hai un rullante con frequenze vicine a quelle vocali che produce 120 db a colpo contro gli 80 di una voce umana urlata. L'unica alternativa è un ascolto in ear monitor, ma in ogni caso la voce non può essere trattata come uno strumento preamplificato ne percussivo perché non lo è...
Ottimo approccio alla materia.. peccato non aver scoperto prima il canale. Auguri man
@Marco Squeglia, benvenuto, qualcuno diceva "non è mai troppo tardi" 😊 , e buon viaggio tra i poliedrici aspetti e contenuti di questo canale, se vuoi è possibile visitare il sito www.morenodelsignore.com ed a presto Moreno
Moreno Delsignore riguardo l’argomento nel video l’utilizzo di un buon compressore vocale secondo te potrebbe dare un aiuto in tal senso nonostante il range “interpretativo” potrebbe risentirne?
@@argonauta1968 HELP!!! quello è il punto più delicato perché il compressore salva il fonico dal lavoro di seguire la voce e se usato con poca attenzione uccide la dinamica specie nei cantanti che sanno farne uso. Se a causa del compressore la soglia di parlato diventa probante per la pressione sottoglittica inizia la fatica che poi diventa esponenziale. Il compressore usato bene può aiutare ad arrotondare il suono e a sostenere i momenti di minore fiato ma pochissimi sanno usarlo bene, personalmente non adotto mai compressione live e molto leggera in studio, a presto Moreno
Moreno Delsignore In effetti lo uso poco anch’io e prevalentemente per il gate di chiusura che tengo molto leggero per evitare che sugli attacchi morbidi non mi tagli l’abbrivio della partenza. Grazie per i consigli e per la risposta esaustiva. Ai prossimi video 🎄 e buone feste