Di quello che io, o visto la mattina prima della disgrazia . Luigi Tenco . e Dalidà ,, camminavano abbracciati, venivano dal Albergo su corso,imperatrice a duecento metri del casinò erano le ore 10 . Dovevano , attraversare le strisce pedonale, mi son fermato ,le offatto passare e mianno detto grazie.Andavo a milano,,la sera mi sono visto il festival in casa degli amici, sono ripartito per rientrare a Sanremo!!La mattina presto sentito la notizia mi sono recato al Casinò all'interno salgo le scale e vedo Lucio Dalla , accovacciato, sulla scalinata con gli occhi lucidi ..!!! prima parte !!!
Caro Giletti, la canzone si riferisce al fatto che lui e' andato via da Ricaldone dove c'era la campagna e dovevano stare a speranza del meteo per evitare di morire di fame in quanto la terra non glia avrebbe dato niente…. e andare a Genova in un mondo nuovo… Questo lo saprai… di certo. MA NON C'ENTRA NIENTE CON IL SUICIDIO CHE TALE NON E' STATO.
... bisogna tenere conto del fatto che, negli anni del boom economico, l'immigrazione dal Sud al Nord (con concetrazione nel cosiddetto "triangolo industriale" Torino-Milano-Genova) era fenomeno sociologico comune e discusso, tant'e' vero che nel 1966 se n'erano occupati anche Lauzi ed Endrigo nella famosa diatriba de "La donna del sud" e de "Il treno che viene dal sud" (e "Ciao amore, ciao" si situa in quel dibattito, proseguendo la discussione cantautorale sul tema). In Tenco, il fenomeno dell'immigrazione si trasforma nel piu' generale contrasto citta'-campagna (presente, come si sa, anche in Pavese), con prospettive piu' disperate e pessimistiche, nel senso che le trasformazioni sociali in atto avevano elevati "costi umani", diremmo oggi: non c'e' ottimismo in questa immigrazione perche' c'e' il rischio di perdersi, di restare sradicati e, per di piu', disoccupati. Difficile trovare un brano piu' moderno e attuale di cosi': non sembra composto negli anni '60, ma negli anni della globalizzazione e dell'economia "liquida" di Bauman. Giletti non si rende conto di questo, e pace! Ma le cose che cita in riferimento ai dilemmi personali di Tenco sono anche improprie: personalmente, mi ha dato sempre piu' da pensare, come riferibile a se' stesso, quel disperato "non saper fare niente / in un mondo che sa tutto". Voglio dire: e' davvero probabile che Luigi stesse vivendo la "crisi dei 30 anni", quella per cui ci si colloca nel mondo, si diventa adulti e ci si trova un lavoro cosiddetto "produttivo". Ma intendiamoci: neanche questa e' una novita' perche' anche altrove Luigi parla delle sue difficolta' a trovare "un posto nel mondo"... Insomma, arrivato a circa 30 anni, non aveva ancora un ruolo professionale preciso: lui aveva da sempre una vocazione profonda per la musica; voleva fare l'artista ma non era riuscito ad affermarsi (e percio' quella tragica notte rimpiangeva di non aver proseguito Ingegneria); a 30 anni circa rischiava percio' di ritrovarsi fuori dal lavoro specializzato e dal "ciclo produttivo" (nonostante i suoi molteplici talenti), vivendo percio' sulla sua pelle il rischio di "non saper fare niente / in un mondo che sa tutto...", appunto! Chi glielo spiega ai complottisti di ogni risma che, per questo, ci si puo' uccidere? Per QUESTO, non per una canzone, cazzo!
Voglio aggiungere che la quarantina di persone che intendo sono quelle facenti parte del mondo musicale. A parte Michele, i Reverberi, De André con la moglie Punny e la già citata Anna Fabbri (moglie all'epoca di Paoli) non c'erano personaggi famosi. Certo, c'erano anche il M° Ezio Leoni, Libano e lo staff della Saar 8la vecchia casa discografica di Luigi, prima della RCA) e molti musicisti ed editori di Galleria del Corso a Milano. Ecco come saltano fuori la quarantina di persone. Comunque, al funerale c'erano amici, parenti, conoscenti della famiglia Tenco per non parlare di tutta Ricaldone. Al funerale, esclusi i preti ei chierichetti, c'erano almeno 500 persone. E non comunque le 10/12 indicate da Paoli e da Mogol che, ripeto, neanche c'erano.
Veramente orribile, come Mogol e Gino Paoli per invidia, abbiano pateticamente, continuato per anni ad infangare la memoria di Luigi Tenco. Senza per altro ottenere i risultati da loro sperati. Veramente orrendo che la RAI e Massimo Giletti abbiano patrocinato una finta intervista di così basso tenore.
Ma quanto è falso Paoli!. Si capisce che odia ancora Luigi solo perché gli ha fatto una telefonata nell'aprile '63 da una camera dell'Hotel Rosa a Milano dicendogli che stava con una nota attrice che poi è famosa perché se la sono passata tutti (basta chiedere nell'ambiente del cinema). Dal '63 al '66 Tenco e Paoli si sono ritrovati a tu per tu 4 volte, 3 volte ha cercato di metterli insieme Nanni Ricordi a Milano ma tra di loro c'è stato solo il saluto e monosillabi. L'ultima volta è stato Lauzi alla Punta dell'est a Santa Margherita nel luglio '66 ma l'incontro al tavolino è durato con i monosillabi non più di due minuti. Infantile Tenco? E Paoli che cos'è? Uno che è stato sbattuto fuori dalla Siae a calci in culo e parla ancora!. Né Mogol né Paoli sono andati al funerale di Tenco. E tutt'e due dicono falsità. Paoli, ipocritamente, ci mandò sua moglie, Anna Fabbri con cui ho avuto una lunga conversazione tanto tempo fa. L'unica cosa vera è che al funerale non c'erano più di una quarantina di persone e non 10/12 come hanno detto.Comunque, i cantautori tra di loro non si amavano. Bindi parlava male di Lauzi, Endrigo di Paoli, ecc. Ho di loro lunghe interviste che conservo. Certo, davanti si facevano vedere amici ma dietro...Ma Danilo Rea lo ha visto almeno lo spartito originale di Se stasera sono qui?
@@marco_crotti Tranquillo, Ste Ferretti sa quel che dice, certo piu' di quanto facciano Paoli e Mogol! Non fosse altro perche' in cio' che dice e' disinteressato, mentre per gli altri due sono moneta sonante anche le mistificazioni e i falsi ricordi!
Quello che dice ste ferretti è molto verosimile: che Bindi parlasse male dei colleghi cantautori è anche possibile, ma era nel suo diritto...Nessuno di loro l'ha mai aiutato, tranne Lauzi...Quando si muore diventano tutti amici generosi! Quanta ipocrisia nell'ambiente musicale: Mogol, poi, è un campione di menzogne e Paoli detestava Tenco (ricambiato) per i noti motivi riguardanti la frequentazione comune della suddetta attrice(tta)...
@@lorettagentili5248 Paoli Mogol autori di un sistema convenzionale in altri Paesiautori del potere. Mogol bugiardo Paoli geloso convenzionale. Io li chiamerei sei Parvenu
Vergognatevi! Vecchi ipocriti! Dopo l'ascolto volevano dimostrare commozione RIDICOLI. Togliete l'audio e guardate le espressioni da lì si capisce tutto Giletti vergogna anche a te
Secondo me le parole del testo parlano di chi proprio come Luigi e come me ha una personalità piuttosto complessa e particolare da non sentirsi del tutto bene e al proprio posto in nessuno dei 2 contesti sociali.Che poi all’epoca erano ancora più marcate le differenze essendo proprio agli antipodi i 2 mondi di paese di campagna e la città.
Tutti falsi mogol Paoli non sono andati al funerale perche facevano parte del sistema corrotto insieme a Dalla Che si e portato nella tomba il segreto di Fatima Tenco e stato ucciso e.tutto l ambience.as.chi e STATO omicidio di Stato
Chi c'era a questo funerale? Qualcuno dice che ci fossero De Andrè e la prima moglie di Paoli, Anna. Pare che Paoli avesse litigato con Tenco per gelosia nei confronti di Stefania Sandrelli. Mah. È peggio di quel film famoso di Kurosawa, Rashomon. Ognuno la vede a modo suo.
Al funerale c'erano: Anna Fabbri (Prima moglie di Paoli), Gian Franco e Gian Piero Reverberi, Fabrizio De Andrè e Michele Maisano (Michele) più centinaia di persone comuni di Ricaldone e paesi limitrofi. Tenco ebbe una breve relazione con Stefania Sandrelli che fu la causa della fine dell'amicizia tra Tenco e Paoli.
a me sembra invece che lo protegga perchè che sia stato ucciso e probabile approfittando della canzone triste ma che lui fosse allegro non ci credo, lo dice anche che non stava bene in quel momento..di Mogol invece non mi fido tanto visto che non era neanche al suo funerale a quanto dicono i parenti di Tenco..
ho sentito un intervista a Giorgio Gaber che diceva le cose che afferma Paoli..Tenco non era un depresso anzi, mia moglie diceva che la faceva ridere più di Alberto Sordi se vuoi sentirla deve andare quith-cam.com/video/ElKg1XHhjFI/w-d-xo.html al minuto 22:18
@@luciasantini2660 Anche tutte queste discussioni sul fatto che Tenco fosse divertente, un compagnone, un barzellettiere, ecc. lasciano il tempo che trovano, in quanto sembrano messe su' apposta per decostruire le mitologie sul ragazzo "fragile e depresso", ecc. Perche' stare a sentire tutte queste voci di seconda mano quando ci si puo' fidare di piu' di cio' che diceva Luigi di se stesso? "Io sono uno" gia' la dice lunga su come lui fosse veramente, ma se non bastasse si puo' sempre ricordare lo scambio di battute con un intervistatore: "Perche' scrivi solo canzoni tristi?" "Perche' quando sono felice, esco!" Piu' chiaro di cosi'?
Nessuno vide Tenco cantare quella sera in tv. Il collegamento televisivo finì tempo prima della sua esecuzione. Perché Mogol dice di averlo visto in tv? Avrà visto come tutti noi le foto scattate sul palco e le ha confuse, nel tempo, per immagini televisive.
Non sò se Mogol abbia visto Tenco quella sera; una cosa però è certa (una volta per tutte) Tenco cantò per ultimo dopo Dalida' e la sua esibizione fu mandata in onda dalla RAI che trasmise tutta la serata del festival, chi dice il contrario è perché non c'era e va a consultare i giornali dell' epoca, in primis Il Radio Corriere TV deve effettivamente sta scritto che la trasmissione sarebbe stata interrotta prima della fine, ma poi non fu così. Succedeva spesso all'epoca.
@@amdelre La Rai occultò la registrazione dell'intero festival di S. Remo 1967; per motivi tutti suoi, la cosa è arcinota, infatti non solo manca il filmato di Tenco ma di tutti i cantanti che si esibirono, compresa la finale, la quale è stata rintracciata da non molto tempo presso una televisione estera (Dopo tanto cercare) ed ora è disponibile, ma la prima e seconda serata al presente non sono state rintracciate. Da cosa dipenda questa mancanza non è mai stata chiarito, si disse che la registrazione era stata distrutta, si parlò di un incendio negli archivi Rai, ma sono tutte voci e la Rai non è mai stata chiara in merito.
Paoli Mongol sono ipocreti la canzone italiana doveva andare a pari politica il loro silenzio in cambio successo Tenco ha scoperto I trucchi e voleva fare una denuncia questi si chiamano omicidi di stato
@@marcomononi6209 la rai non occultò alcuna cosa.la serata finale fu diffusa in Eurovisione,e questo è il motivo per cui è stata trovata all'estero.le serate eliminatorie non vennero trasmesse all'estero,e , probabilmente,non furono registrate per una eventuale conservazione futura
... ma no, ma no! Paoli continua a sostenere da anni che il suicidio di Tenco e' stato qualcosa di accidentale: un evento casuale o una cazzata perche' quella sera era ubriaco o fuori di testa, ecc. In tal modo, sembra minimizzare la radicalita' di quel gesto, mettendolo a confronto col SUO tentativo di suicidio, che invece, a suo dire, sarebbe stato una cosa seria. Diciamo allora che lui ha saputo gestire bene perfino il mito del suo tentato suicidio, quando e' francamente dubbio che si possa sopravvivere con un proiettile nel cuore (al cuore, per far morire la gente, basta molto meno, ve lo assicuro!)
Il gesto di Luigi Tenco è stato involontario
Di quello che io, o visto la mattina prima della disgrazia . Luigi Tenco . e Dalidà ,, camminavano abbracciati, venivano dal Albergo su corso,imperatrice a duecento metri del casinò erano le ore 10 . Dovevano , attraversare le strisce pedonale, mi son fermato ,le offatto passare e mianno detto grazie.Andavo a milano,,la sera mi sono visto il festival in casa degli amici, sono ripartito per rientrare a Sanremo!!La mattina presto sentito la notizia mi sono recato al Casinò all'interno salgo le scale e vedo Lucio Dalla , accovacciato, sulla scalinata con gli occhi lucidi ..!!! prima parte !!!
Vincenzo Augello grazie per questa prima parte del racconto.
Tenco metteva paura era troppo libero e vero come Mia Martini.....ma qual insicuro era troppo avanti x voi ...
Caro Giletti, la canzone si riferisce al fatto che lui e' andato via da Ricaldone dove c'era la campagna e dovevano stare a speranza del meteo per evitare di morire di fame in quanto la terra non glia avrebbe dato niente…. e andare a Genova in un mondo nuovo… Questo lo saprai… di certo. MA NON C'ENTRA NIENTE CON IL SUICIDIO CHE TALE NON E' STATO.
... bisogna tenere conto del fatto che, negli anni del boom economico, l'immigrazione dal Sud al Nord (con concetrazione nel cosiddetto "triangolo industriale" Torino-Milano-Genova) era fenomeno sociologico comune e discusso, tant'e' vero che nel 1966 se n'erano occupati anche Lauzi ed Endrigo nella famosa diatriba de "La donna del sud" e de "Il treno che viene dal sud" (e "Ciao amore, ciao" si situa in quel dibattito, proseguendo la discussione cantautorale sul tema). In Tenco, il fenomeno dell'immigrazione si trasforma nel piu' generale contrasto citta'-campagna (presente, come si sa, anche in Pavese), con prospettive piu' disperate e pessimistiche, nel senso che le trasformazioni sociali in atto avevano elevati "costi umani", diremmo oggi: non c'e' ottimismo in questa immigrazione perche' c'e' il rischio di perdersi, di restare sradicati e, per di piu', disoccupati. Difficile trovare un brano piu' moderno e attuale di cosi': non sembra composto negli anni '60, ma negli anni della globalizzazione e dell'economia "liquida" di Bauman.
Giletti non si rende conto di questo, e pace! Ma le cose che cita in riferimento ai dilemmi personali di Tenco sono anche improprie: personalmente, mi ha dato sempre piu' da pensare, come riferibile a se' stesso, quel disperato "non saper fare niente / in un mondo che sa tutto". Voglio dire: e' davvero probabile che Luigi stesse vivendo la "crisi dei 30 anni", quella per cui ci si colloca nel mondo, si diventa adulti e ci si trova un lavoro cosiddetto "produttivo". Ma intendiamoci: neanche questa e' una novita' perche' anche altrove Luigi parla delle sue difficolta' a trovare "un posto nel mondo"...
Insomma, arrivato a circa 30 anni, non aveva ancora un ruolo professionale preciso: lui aveva da sempre una vocazione profonda per la musica; voleva fare l'artista ma non era riuscito ad affermarsi (e percio' quella tragica notte rimpiangeva di non aver proseguito Ingegneria); a 30 anni circa rischiava percio' di ritrovarsi fuori dal lavoro specializzato e dal "ciclo produttivo" (nonostante i suoi molteplici talenti), vivendo percio' sulla sua pelle il rischio di "non saper fare niente / in un mondo che sa tutto...", appunto! Chi glielo spiega ai complottisti di ogni risma che, per questo, ci si puo' uccidere? Per QUESTO, non per una canzone, cazzo!
Per fortuna che c'è Gino Paoli che chiarisce che la canzone che lui ha scritto non era l'originale testo
Grande artista, ha scritto dei bellissimi brani
Peccato che sia finita così
Apprezzo moltissimo Mogol
molto meno Paoli
Voglio aggiungere che la quarantina di persone che intendo sono quelle facenti parte del mondo musicale. A parte Michele, i Reverberi, De André con la moglie Punny e la già citata Anna Fabbri (moglie all'epoca di Paoli) non c'erano personaggi famosi. Certo, c'erano anche il M° Ezio Leoni, Libano e lo staff della Saar 8la vecchia casa discografica di Luigi, prima della RCA) e molti musicisti ed editori di Galleria del Corso a Milano. Ecco come saltano fuori la quarantina di persone. Comunque, al funerale c'erano amici, parenti, conoscenti della famiglia Tenco per non parlare di tutta Ricaldone. Al funerale, esclusi i preti ei chierichetti, c'erano almeno 500 persone. E non comunque le 10/12 indicate da Paoli e da Mogol che, ripeto, neanche c'erano.
ma perché Paoli e Mogol parlano del funerale se non c erano?
Paoli ha il dente avvelenato per la storia che la sua donna l attrice è stata con Tenco
Sul sito www.lesartistes.it sono pubblicati comunicati ufficiali sull'intera vicenda.
Veramente orribile, come Mogol e Gino Paoli per invidia, abbiano pateticamente, continuato per anni ad infangare la memoria di Luigi Tenco. Senza per altro ottenere i risultati da loro sperati. Veramente orrendo che la RAI e Massimo Giletti abbiano patrocinato una finta intervista di così basso tenore.
ho letto che in quest prg ha detto delle cose mogol che la famiglia tenco non accetto e ora nel 2021 ha avuto il premio tenco avendo molte polemiche
Ma quanto è falso Paoli!. Si capisce che odia ancora Luigi solo perché gli ha fatto una telefonata nell'aprile '63 da una camera dell'Hotel Rosa a Milano dicendogli che stava con una nota attrice che poi è famosa perché se la sono passata tutti (basta chiedere nell'ambiente del cinema). Dal '63 al '66 Tenco e Paoli si sono ritrovati a tu per tu 4 volte, 3 volte ha cercato di metterli insieme Nanni Ricordi a Milano ma tra di loro c'è stato solo il saluto e monosillabi. L'ultima volta è stato Lauzi alla Punta dell'est a Santa Margherita nel luglio '66 ma l'incontro al tavolino è durato con i monosillabi non più di due minuti. Infantile Tenco? E Paoli che cos'è? Uno che è stato sbattuto fuori dalla Siae a calci in culo e parla ancora!. Né Mogol né Paoli sono andati al funerale di Tenco. E tutt'e due dicono falsità. Paoli, ipocritamente, ci mandò sua moglie, Anna Fabbri con cui ho avuto una lunga conversazione tanto tempo fa. L'unica cosa vera è che al funerale non c'erano più di una quarantina di persone e non 10/12 come hanno detto.Comunque, i cantautori tra di loro non si amavano. Bindi parlava male di Lauzi, Endrigo di Paoli, ecc. Ho di loro lunghe interviste che conservo. Certo, davanti si facevano vedere amici ma dietro...Ma Danilo Rea lo ha visto almeno lo spartito originale di Se stasera sono qui?
ste ferretti come fai ad essere certo di queste cose che dici?
@@marco_crotti Tranquillo, Ste Ferretti sa quel che dice, certo piu' di quanto facciano Paoli e Mogol! Non fosse altro perche' in cio' che dice e' disinteressato, mentre per gli altri due sono moneta sonante anche le mistificazioni e i falsi ricordi!
Quello che dice ste ferretti è molto verosimile: che Bindi parlasse male dei colleghi cantautori è anche possibile, ma era nel suo diritto...Nessuno di loro l'ha mai aiutato, tranne Lauzi...Quando si muore diventano tutti amici generosi! Quanta ipocrisia nell'ambiente musicale: Mogol, poi, è un campione di menzogne e Paoli detestava Tenco (ricambiato) per i noti motivi riguardanti la frequentazione comune della suddetta attrice(tta)...
Sono d'accordo!
@@lorettagentili5248 Paoli Mogol autori di un sistema convenzionale in altri Paesiautori del potere. Mogol bugiardo Paoli geloso convenzionale. Io li chiamerei sei Parvenu
L'Autostrada del Sole c'era; è stata inaugurata il 4 Agosto 1964 e Mogol parla di fine 1966 inizio 1967.
Ma Giletti e Mogol che non sapevano che quello non fosse il testo originale? Mah.
Paoli è il solito rompi PON PON, insieme alla Vanoni
Paoli me stai sui maroni
Luigi Tenco è stato ironico però fragile caratterialmente
Ma quante contraddizioni si mettessero a posto con il cervello prima di sparare assurdità
Vergognatevi! Vecchi ipocriti! Dopo l'ascolto volevano dimostrare commozione
RIDICOLI. Togliete l'audio e guardate le espressioni da lì si capisce tutto
Giletti vergogna anche a te
Pessimi in tutti, incommentabili, complici di quell' omertà che lo ha ucciso.
Secondo me le parole del testo parlano di chi proprio come Luigi e come me ha una personalità piuttosto complessa e particolare da non sentirsi del tutto bene e al proprio posto in nessuno dei 2 contesti sociali.Che poi all’epoca erano ancora più marcate le differenze essendo proprio agli antipodi i 2 mondi di paese di campagna e la città.
Ci sono solo ipotesi ci vogliono le certezze
Lui secondo me' è andato in estasi per fragilità caratteriale iscrivendomi al canale da Sostenitore
Mi state confondendo. Posso o meno adorare Luigi?
Sono abbastanza convinta che l' abbiano ucciso
Tutti falsi mogol Paoli non sono andati al funerale perche facevano parte del sistema corrotto insieme a Dalla Che si e portato nella tomba il segreto di Fatima Tenco e stato ucciso e.tutto l ambience.as.chi e STATO omicidio di Stato
,
Chi c'era a questo funerale? Qualcuno dice che ci fossero De Andrè e la prima moglie di Paoli, Anna. Pare che Paoli avesse litigato con Tenco per gelosia nei confronti di Stefania Sandrelli. Mah. È peggio di quel film famoso di Kurosawa, Rashomon. Ognuno la vede a modo suo.
Al funerale c'erano: Anna Fabbri (Prima moglie di Paoli), Gian Franco e Gian Piero Reverberi, Fabrizio De Andrè e Michele Maisano (Michele) più centinaia di persone comuni di Ricaldone e paesi limitrofi. Tenco ebbe una breve relazione con Stefania Sandrelli che fu la causa della fine dell'amicizia tra Tenco e Paoli.
@@marcomononi6209 5
a me sembra invece che lo protegga perchè che sia stato ucciso e probabile approfittando della canzone triste ma che lui fosse allegro non ci credo, lo dice anche che non stava bene in quel momento..di Mogol invece non mi fido tanto visto che non era neanche al suo funerale a quanto dicono i parenti di Tenco..
ho sentito un intervista a Giorgio Gaber che diceva le cose che afferma Paoli..Tenco non era un depresso anzi, mia moglie diceva che la faceva ridere più di Alberto Sordi se vuoi sentirla deve andare quith-cam.com/video/ElKg1XHhjFI/w-d-xo.html al minuto 22:18
@@luciasantini2660 Anche tutte queste discussioni sul fatto che Tenco fosse divertente, un compagnone, un barzellettiere, ecc. lasciano il tempo che trovano, in quanto sembrano messe su' apposta per decostruire le mitologie sul ragazzo "fragile e depresso", ecc. Perche' stare a sentire tutte queste voci di seconda mano quando ci si puo' fidare di piu' di cio' che diceva Luigi di se stesso?
"Io sono uno" gia' la dice lunga su come lui fosse veramente, ma se non bastasse si puo' sempre ricordare lo scambio di battute con un intervistatore: "Perche' scrivi solo canzoni tristi?"
"Perche' quando sono felice, esco!" Piu' chiaro di cosi'?
Guardate che spesso i comici sono depressi !quindi non vuol dire nulla ch'era un compagnone!
"Ciao amore ciao" non è una canzone drammatica? Mogol si conferma superficiale, come al solito.
Ma Gino Paoli che c'è venuto a fare??? Sembra fuori posto infastidito bohhhh
Gino Paoli si atteggia nella sua stitichezza dovuta a tanti anni vissuti nella più totale acidità
Ma le vista la faccia di sto vecchio ten na faccia skifata comm o skif a Gino Paoli ma k re nu cantante
Cera de andre
Nessuno vide Tenco cantare quella sera in tv. Il collegamento televisivo finì tempo prima della sua esecuzione. Perché Mogol dice di averlo visto in tv? Avrà visto come tutti noi le foto scattate sul palco e le ha confuse, nel tempo, per immagini televisive.
Non sò se Mogol abbia visto Tenco quella sera; una cosa però è certa (una volta per tutte) Tenco cantò per ultimo dopo Dalida' e la sua esibizione fu mandata in onda dalla RAI che trasmise tutta la serata del festival, chi dice il contrario è perché non c'era e va a consultare i giornali dell' epoca, in primis Il Radio Corriere TV deve effettivamente sta scritto che la trasmissione sarebbe stata interrotta prima della fine, ma poi non fu così. Succedeva spesso all'epoca.
@@marcomononi6209 e come mai non esiste nemmeno un secondo del video?
@@amdelre La Rai occultò la registrazione dell'intero festival di S. Remo 1967; per motivi tutti suoi, la cosa è arcinota, infatti non solo manca il filmato di Tenco ma di tutti i cantanti che si esibirono, compresa la finale, la quale è stata rintracciata da non molto tempo presso una televisione estera (Dopo tanto cercare) ed ora è disponibile, ma la prima e seconda serata al presente non sono state rintracciate. Da cosa dipenda questa mancanza non è mai stata chiarito, si disse che la registrazione era stata distrutta, si parlò di un incendio negli archivi Rai, ma sono tutte voci e la Rai non è mai stata chiara in merito.
Paoli Mongol sono ipocreti la canzone italiana doveva andare a pari politica il loro silenzio in cambio successo Tenco ha scoperto I trucchi e voleva fare una denuncia questi si chiamano omicidi di stato
@@marcomononi6209 la rai non occultò alcuna cosa.la serata finale fu diffusa in Eurovisione,e questo è il motivo per cui è stata trovata all'estero.le serate eliminatorie non vennero trasmesse all'estero,e , probabilmente,non furono registrate per una eventuale conservazione futura
Paoli sa cosa dice ...lui sa
e tu evidentemente no
... ma no, ma no! Paoli continua a sostenere da anni che il suicidio di Tenco e' stato qualcosa di accidentale: un evento casuale o una cazzata perche' quella sera era ubriaco o fuori di testa, ecc. In tal modo, sembra minimizzare la radicalita' di quel gesto, mettendolo a confronto col SUO tentativo di suicidio, che invece, a suo dire, sarebbe stato una cosa seria. Diciamo allora che lui ha saputo gestire bene perfino il mito del suo tentato suicidio, quando e' francamente dubbio che si possa sopravvivere con un proiettile nel cuore (al cuore, per far morire la gente, basta molto meno, ve lo assicuro!)
Giletti sempre pessimo
Paoli l'unico che sa e che ragiona lì in mezzo.
Giletti fai pena
Tutte balle
ma ...si è suicidato?!..mmm....