Non è ancora chiarito niente, ma personalmente ho vissuto e vivo grandi perplessità sull'accaduto...Ero anche io a Sanremo come giornalista, ed avevo passato qualche ora nel pomeriggio nel teatrino delle prove accanto a Luigi ed alle sue ingombranti scartoffie, che occupavano una poltrona tra di noi. Luigi era lì per assistere alle prove dell'amico Lucio Dalla, ma come fin da subito dichiarai , sembrava molto , troppo distratto in altri pensieri. Fin dal primo momento pensai ad un eccesso di alcoolici, che obiettivamente aveva consumato nel pomeriggio al bar, per opera del caro amico comune Piero Vivarelli. E non ne era abituato. Un po' di stordimento era gustificato, ma la decisione di togliersi la vita mi sembra tutt'ora assurda, ed ho sempre pensato, con la testimonianza di mia madre che mi accompagnava (io allora minorenne), che non fosse stata una sua decisione, ma una vera e propria aggressione per non farlo parlare di cose che aveva scoperto...Non deve finire qui quella storia, ed anche il profondo turbamento di Dalida e le supposizioni dei personaggi come Lucien Morisse ed altri vanno indagate. Vi prego, voi che sapete, dopo tanti anni, nessuno vi tocca, ma questo incubo resta nel mio cuore...
Grazie davvero per la preziosa testimonianza, ma lei il testo del biglietto come lo spiega? A me sembra chiarissimamente il testamento di un suicida. Le sembra verosimile che una persona che viene uccisa abbia appena pochi minuti prima scritto "Faccio questo non perché sono stanco della vita?". Lei stessa testimonia che Luigi aveva bevuto eccessivamente. Possibile che abbia agevolato tanto chi voleva ucciderlo e simularne il suicidio? Personalmente ho il sospetto che nessun reo confesso verrà mai allo scoperto perché non c'è mai stato proprio nessuno che avesse colpe da confessare, almeno nel senso di avere commesso un assassinio.
C'è la foto di Tenco in albergo con il colletto della camicia sporco di sangue, e poi un' altra con il colletto pulito quando lo riportarono. La camera di Tenco distava, 4/5 metri dall'uscita secondaria del Savoy quindi un percorso facile e veloce, lo stesso che fecero quando fu portato via ufficialmente e definitivamente.Per il resto il libro contiene notizie interessanti.
Quindi?.le parole mi hanno veramente stancato.lo hanno ammazzato perché troppo profondo e intelligente.chi ha voluto la sua morte? chi? Italia Paese di parole e di persone che la fanno sempre franca.Luigi nel mio cuore
Luigi como han podido hacerte esto ahora Dalida noera el amor de Luigi el tenía un amor que iba a tener un niño y lo perdió chao amore te recuerdo y te amo tantixxxx mi amigo sabía todo de Luigi Tenco. P J descansar
Condivido personalmente e pienamente la puntata secondo me' Luigi Tenco si è suicidato involontariamente per fragilità caratteriale iscrivendomi al canale da Appassionato
allora perché non rivelare tutto quando ha deciso di uccidersi? la verità e che attorno a sta storia c'è troppa gente che parla a vanvera e poi ricordati che in quei tempi girava di tutto (droghe alcol farmaci) cosa che non aiuta ad essere lucidi. sicuramente è successo qualcosa di strano….è possibile che sia stato ucciso ma tutta sta gente che dice "se potessi parlare" ma non parla mai non mi ispira alcuna fiducia
... ma finitela con questo "dramma della gelosia", che e' soltanto la trama di un giallo scadente! Morisse era un uomo ricco e potente nel panorama discografico francese: figurarsi se non poteva permettersi di assoldare un killer (e figurarsi poi se il killer andava ad ammazzare Luigi proprio quella notte e in quel contesto, anziche' in un altro momento e in qualche posto piu' appartato). E' semplicemente inimmaginabile poi che Morisse abbia potuto affrontare personalmente Tenco, sia perche' Luigi sarebbe stato in grado di difendersi da lui e sia perche' era armato: come sappiamo, non era certo tipo da tirarsi indietro se c'era da menare le mani! Inoltre, di che stiamo parlando? Il matrimonio tra Morisse e Dalida era finito da tempo: lei lo cornificava da anni con artisti giovani e promettenti e, d'altra parte, anche lui, con le possibilita' che aveva nel sottobosco dello spettacolo, le rendeva pan per focaccia! Sicuramente, tra i due doveva sussistere semmai un accordo di facciata: una specie di patto o sodalizio artistico, che conveniva economicamente ad entrambi e che, questo si', non si poteva rompere, almeno fino a un certo punto! Sarebbe piu' logico semmai pensare che Morisse non avrebbe accettato la rottura di questo "patto" d'affari, nell'ipotesi (abbastanza remota, come sappiamo) che Dalida avesse voluto rompere il loro matrimonio e venire a vivere in Italia.
La teoria qui spiegata pur se credibile mi lascia però qualche dubbio. Primo fra tutti mi domando perché le persone che hanno portato il cadavere di Tenco nella stanza d'albergo per mettere in atto questa messa in scena, abbiano deciso di 'infilare' i piedi del cantautore sotto il cassettone: che senso ha un'azione del genere? (Tanto più che costoro avranno dovuto adagiare il corpo con una certa fretta)... E poi, portare un uomo in stanza con una ferita al capo causato da un colpo d'arma da fuoco, non avrebbe dovuto lasciato tracce di sangue lungo il, seppur breve, tragitto dall' esterno alla camera? Qualcosa non mi torna...
Ammesso che tu abbia ragione, ma chi te l'ha detto che non era la sua compagna,forse li conoscevi.Io ho attinto ai fatti dell'epoca e da varie testimonianze e dal dolore vero di Dalida.Ha dei testimoni lei? O forse anche lei si basa su testimonianze di altri.Ma lasciateli riposare in pace.O non va bene nemmeno questo!!!
Senti pensala come vuoi.Nessuno saprà mai la verità.Tenco e Dalida erano due grandi artisti uccisi tutti e due dal Festival.Due persone belle, introverse, indimenticabili. Se e' vero quello che dici tu come mai questa ragazza non si e' mai rivelata in pubblico? Grazie della conversazione.
Dalida era presente… non era presente… Dalida era , allora, una cantante famosissima isola livello internazionale e questo viene detto. Ai primi posti della Hit. Non era SOLO la compagna di Tenco! Quante verità da chi non c’era. Dalida venne tutelata? Sappiamo che dopo l’interrogatorio e dopo aver gridato di fermare il festival venne, gentilmente, allontanata. Lei ebbe una grande carriera dopo Tenco anche se tenterà il suicidio un mese dopo! Le parole dette da Dalida sul caso Tenco furono poche ma significative e, forse, mai capite o volute capire.
Una persona inquietante? Quando si fanno queste supposizioni, a parer mio, bisognerebbe conoscere la persona e non lasciarsi a dare a mere considerazioni.Ovviamemte ognuno e' libero di pensarla come crede.
@@renzopecchioli3271 Renzo ognuno ha le proprie idee.Dalida' si comportò in modo strano in quei giorni.ho riletto tante volte le cose che hanno detto chi la frequentava.
Chiedo scusa non mi è chiaro uno spostamento, cioè negli alberghi non fanno entrare un cadavere! Il trasporto del De Cuius sarebbe stato prelevato dall'auto e trasportato in albergo con cosa? Un montacarichi? Una barella? Una carriola? Anche perché il corpo di un uomo da deceduto pesa il triplo ed è difficile manovrarlo e metterlo in posa senza lasciare una scia di sangue o tracce biologiche su scale o ascensore e sulla strada dall'auto fino in albergo... la foto che lo ritrae sul pavimento mostra i pantaloni sporchi di sangue e reduci da un eventuale collutazione ( sporchi e sgualciti). Altra cosa molto evidente l'arma che si intravede al lato sinistro del fianco a gambe divaricate, non può essere stata impugnata che da una persona sinistroversa....... I dubbi non sono molti era da cercare tra i presenti al momento in albergo un eventuale intruso o comunque un soggetto che usava la mano sinistra e non la destra, fare la prova del guanto di parafina al De Cuius e chiuso il caso. (A meno che non abbiano usato dell'acetone per lo smalto per togliere le tracce di polvere dalle mani o peggio l'acido muriatico.... .
Tenco alloggiava nella dependance dell'hotel Savoy; stanza 219, questa stanza si trovava a 4/5 metri da un uscita secondaria che dava sul retro dell'albergo, vicinissima ad un cancello dal quale entravano le automobili per accedere al parcheggio; quindi una via velocissima e sicura a quell'ora notturna. C'è la testimonianza di un cameriere che udì un bisbigliare indistinto ma non ci fece assolutamente caso. Per quanto riguarda il trasporto, sono due le ipotesi che emergono dalle indagini di valenti giornalisti e da un criminologo e giornalista d'inchiesta. Prima ipotesi: Tenco viene ridotto in coma da un gruppo di delinquenti (clan dei Marsigliesi) in una spiaggia a circa trenento metri dall'albergo, trasportato nel bagagliaio dell'auto e poi trascinato, come un sacco di patate dentro alla sua stanza, si pensa da due persone, (Quindi niente sangue); qui viene finito con un colpo in testa con una pistola munita di silenziatore. Seconda ipotesi: Tenco entra nella sua stanza accompagnato da due persone, almeno una delle due la conosce benissimo e non intuisce il pericolo, una delle due lo colpisce violentemente alla testa, poi l'altra gli spara sempre con pistola munita di silenziatore. In pochi hanno parlato di un posacenere in frantumi sul pavimento, a dimostrazione del fatto che in quella stanza ci furono attimi di grande agitazione o colluttazione. La pistola di Tenco non venne trovata subito nella stanza, lo dimostra il prino verbale di polizia, dove clamorosamente manca l'arma del delitto e manca pure il biglietto d'addio (Poi si saprà che lo aveva portato via Dalidà). Mancando l'arma, per le foto di rito viene messa sotto alla gamba di Tenco un'altra pistola, infatti la pistola di Tenco era a grilletto aperto, cioè un grilletto con dietro uno spazio aperto, mentre la pistola delle foto ha un grilletto chiuso, un corpo unico fin contro alla pistola. Per ultimo, il guanto di paraffina che non venne ordinato dal commissario Molinari in quanto; come disse molti anni dopo, partecipando a una trasmissione di Bonolis; "io le indagini a un certo punto non le ho fatte, perche non mi hanno permesso di farle". Troppe furono le pressioni e la fretta di tutto un ambiente che per vari motivi voleva chiudere al più presto quella vicenda.
@@marcomononi6209 bastava sapere di chi era l'arma finita sotto il femore sin. Del De Cuius per sapere il nome del mandante.... Poi un dubbio mi sorge spontaneo Il FU LUCIO DALLA ERA TITOLARE DI UN'ARMA. ALTRI CANTAUTORI POSSEDEVANO UN'ARMA, IL DE CUIUS AVEVA UN ARMA CHE NON ERA SULLA SCENA DEL DELITTO. Ma scusate andavano per partecipare a un festival della canzone italiana o a girare le scene di UN FILM WESTERN? O peggio ancora a una resa dei conti tra mafiosi della Canzone Italiana? Che schifo! Il
@@mariagraziagiglio1418 L'arma, si dice, la mise la polizia in quanto un'arma ci doveva pur essere; quella di Tenco fu trovata più tardi nella macchina di Luigi, esiste una fotografia scattata attorno alle dieci di mattina dove si vede la pistola appoggiata sulla sua macchina con altri oggetti mentre avrebbe dovuto essere posta sotto sequestro alla scoperta del cadavere. In questo complicato caso c'entra sì la musica ma anche la politica; Tenco era iscritto nella lista nera dei Servizi Segreti ( Alla Pasolini per intenderci). La pistola l'aveva comperata un paio di mesi prima perchè per due volte avevano tentato di buttarlo fuori strada dalle parti di Margherita Ligure ed aveva paura, tanto è vero che quando andò da Roma a Recco e poi a S. Remo prese sempre il treno e lasciò la macchina nel parcheggio della RCA a Roma, salvo poi farsela portare a S. Remo da Dossena. Lucio Dalla aveva a sua volta una pistola e non era il solo, la giustificazione è che il loro lavoro, che li vedeva rincasare quasi all'alba, li esponeva, a furia di girare di notte, ad essere potenziali vittime di malintenzionati.
@@marcomononi6209 nessun emerito imbecille avrebbe messo lì un'arma se non il mandante. Tutti sanno a S. Remo come sono andate realmente le cose, ho saputo da persone conosciute in spiaggia che mi hanno confermato l'omicidio del DE Cuius non avvenuto a S. Remo, ma ad Arma di Taggia dove vicino alla chiesa sul lungomare sul piazzale davanti al bar è avvenuta l'aggressione e il pestaggio ed erano tutti cantanti e pusher....il resto è leggenda.
@@mariagraziagiglio1418Ciò che ti ho scritto l'ho saputo attraverso la lettura di libri, in particolare quelli di Fegatelli Colonna il più grande biografo di Tenco che stà ancora lavorando sul caso. Le vicende di cui mi parli mi sono assolutamente nuove. Che ti devo dire? Ognuno si basa su informazioni avute e se le persone che te le hanno date sono affidabili, io non posso che prenderne atto; mi stupisco di due cose, la prima è che nulla di tutto ciò sia mai trapelato, anche solo a livello di ipotesi da persone serie che da molti anni stanno cercando una soluzione al caso; la seconda (che mi lascia molto perplesso) è che al pestaggio abbiano partecipato anche cantanti. Ti saluto cordialmente.
sono i misteri che non saranno mai svelati veramente.
Non è ancora chiarito niente, ma personalmente ho vissuto e vivo grandi perplessità sull'accaduto...Ero anche io a Sanremo come giornalista, ed avevo passato qualche ora nel pomeriggio nel teatrino delle prove accanto a Luigi ed alle sue ingombranti scartoffie, che occupavano una poltrona tra di noi. Luigi era lì per assistere alle prove dell'amico Lucio Dalla, ma come fin da subito dichiarai , sembrava molto , troppo distratto in altri pensieri. Fin dal primo momento pensai ad un eccesso di alcoolici, che obiettivamente aveva consumato nel pomeriggio al bar, per opera del caro amico comune Piero Vivarelli. E non ne era abituato. Un po' di stordimento era gustificato, ma la decisione di togliersi la vita mi sembra tutt'ora assurda, ed ho sempre pensato, con la testimonianza di mia madre che mi accompagnava (io allora minorenne), che non fosse stata una sua decisione, ma una vera e propria aggressione per non farlo parlare di cose che aveva scoperto...Non deve finire qui quella storia, ed anche il profondo turbamento di Dalida e le supposizioni dei personaggi come Lucien Morisse ed altri vanno indagate. Vi prego, voi che sapete, dopo tanti anni, nessuno vi tocca, ma questo incubo resta nel mio cuore...
Grazie davvero per la preziosa testimonianza, ma lei il testo del biglietto come lo spiega? A me sembra chiarissimamente il testamento di un suicida. Le sembra verosimile che una persona che viene uccisa abbia appena pochi minuti prima scritto "Faccio questo non perché sono stanco della vita?".
Lei stessa testimonia che Luigi aveva bevuto eccessivamente. Possibile che abbia agevolato tanto chi voleva ucciderlo e simularne il suicidio?
Personalmente ho il sospetto che nessun reo confesso verrà mai allo scoperto perché non c'è mai stato proprio nessuno che avesse colpe da confessare, almeno nel senso di avere commesso un assassinio.
se era alterato non vedo perché il suicidio non venga preso in considerazione bastava guardare i suoi occhi inquetanti
complotto?ma dubito
@@marialuisaplos9518 sono. Diventato. Quello. Che. Sono. Ringrazio. Non. Si. Scherza. A. Raccontare. Barzzellette
@@giovannichirico4049 che discorso confuso
C'è la foto di Tenco in albergo con il colletto della camicia sporco di sangue, e poi un' altra con il colletto pulito quando lo riportarono. La camera di Tenco distava, 4/5 metri dall'uscita secondaria del Savoy quindi un percorso facile e veloce, lo stesso che fecero quando fu portato via ufficialmente e definitivamente.Per il resto il libro contiene notizie interessanti.
Ciao Luigi.
su you tube si trova l'intervista di chi ha portato via il corpo e poi lo ha riportato!
perché ti fidi ciecamente del tizio che avrebbe riportato il corpo e non di un giornalista apparentemente preparato e competente?
Se. Chi. Sa. Non. Dice. V e r i t a. Un. Giorno. Può. Crepare. A attento. Quello. Che. Fa
Dalida non era presente
Quindi?.le parole mi hanno veramente stancato.lo hanno ammazzato perché troppo profondo e intelligente.chi ha voluto la sua morte? chi? Italia Paese di parole e di persone che la fanno sempre franca.Luigi nel mio cuore
QUANDO UNA PERSONA DA FASTIDIO LA AMMAZZANO E LA BASTA
Dalida non era la compagna di LUigi.... queste fantasie giornalistiche eliminatele...
esatto
Fin troppo chiaroche Tenco fu ucciso, e basta con tante falsita' forsate per far credere al falso suicidio😮😢
Il titolo originale è: lì vidi tornare, che poi Luigi cambiò in ciao amore ciao (la canzone che, tutti conosciamo).
Questo scrittore sfrutta il suicidio di Tenco, per meri interessi personali: vendere il suo libro!
Che senso poteva avere portare un cadavere da fuori nella stanza? Questo scrittore ha molta fantasia
Ci sono numerose prove che spiegano perché Luigi sia stato assassinato. Le consiglio prima di informarsi per bene prima di trarre le sue conclusioni..
La verità è solo una, e le bugie sono tante.
La verità è che lo hanno ucciso.e nessuno ha pagato.in Italia funziona così
@@Angelo-il1vi BELLO SCHIFOOOO IN ITALIA
@@Angelo-il1vi come sempre
Luigi como han podido hacerte esto ahora Dalida noera el amor de Luigi el tenía un amor que iba a tener un niño y lo perdió chao amore te recuerdo y te amo tantixxxx mi amigo sabía todo de Luigi Tenco. P J descansar
Coprono tutto , invece, di far sapere le cose come sono state!
Condivido personalmente e pienamente la puntata secondo me' Luigi Tenco si è suicidato involontariamente per fragilità caratteriale iscrivendomi al canale da Appassionato
La. Verità. Non. Si. Può. Seppellire. Gran. Rispetti. Per i. Giornalisti
Io peno che sia stato suo marito per gelosia.In un'intervista Dalida' disse: Io so chi è stato ma! non posso parlare.
allora perché non rivelare tutto quando ha deciso di uccidersi? la verità e che attorno a sta storia c'è troppa gente che parla a vanvera e poi ricordati che in quei tempi girava di tutto (droghe alcol farmaci) cosa che non aiuta ad essere lucidi. sicuramente è successo qualcosa di strano….è possibile che sia stato ucciso ma tutta sta gente che dice "se potessi parlare" ma non parla mai non mi ispira alcuna fiducia
... ma finitela con questo "dramma della gelosia", che e' soltanto la trama di un giallo scadente! Morisse era un uomo ricco e potente nel panorama discografico francese: figurarsi se non poteva permettersi di assoldare un killer (e figurarsi poi se il killer andava ad ammazzare Luigi proprio quella notte e in quel contesto, anziche' in un altro momento e in qualche posto piu' appartato). E' semplicemente inimmaginabile poi che Morisse abbia potuto affrontare personalmente Tenco, sia perche' Luigi sarebbe stato in grado di difendersi da lui e sia perche' era armato: come sappiamo, non era certo tipo da tirarsi indietro se c'era da menare le mani!
Inoltre, di che stiamo parlando? Il matrimonio tra Morisse e Dalida era finito da tempo: lei lo cornificava da anni con artisti giovani e promettenti e, d'altra parte, anche lui, con le possibilita' che aveva nel sottobosco dello spettacolo, le rendeva pan per focaccia! Sicuramente, tra i due doveva sussistere semmai un accordo di facciata: una specie di patto o sodalizio artistico, che conveniva economicamente ad entrambi e che, questo si', non si poteva rompere, almeno fino a un certo punto! Sarebbe piu' logico semmai pensare che Morisse non avrebbe accettato la rottura di questo "patto" d'affari, nell'ipotesi (abbastanza remota, come sappiamo) che Dalida avesse voluto rompere il loro matrimonio e venire a vivere in Italia.
Anch'io sono convinto che sia stato il marito
Eb
11.35 ...VERIFICARE SE QUEL CADAVERE ERA EFFETTIVAMENTE DECEDUTO...Ma quel vecchio lì è deficiente...e noi lo stiamo pure ad ascoltare...
La teoria qui spiegata pur se credibile mi lascia però qualche dubbio. Primo fra tutti mi domando perché le persone che hanno portato il cadavere di Tenco nella stanza d'albergo per mettere in atto questa messa in scena, abbiano deciso di 'infilare' i piedi del cantautore sotto il cassettone: che senso ha un'azione del genere? (Tanto più che costoro avranno dovuto adagiare il corpo con una certa fretta)... E poi, portare un uomo in stanza con una ferita al capo causato da un colpo d'arma da fuoco, non avrebbe dovuto lasciato tracce di sangue lungo il, seppur breve, tragitto dall' esterno alla camera? Qualcosa non mi torna...
Dalida non era la compagna di Luigi.
Invece era la sua compagna.
@@renzopecchioli3271 No caro, la sua compagna era un'altra persona.
Ammesso che tu abbia ragione, ma chi te l'ha detto che non era la sua compagna,forse li conoscevi.Io ho attinto ai fatti dell'epoca e da varie testimonianze e dal dolore vero di Dalida.Ha dei testimoni lei? O forse anche lei si basa su testimonianze di altri.Ma lasciateli riposare in pace.O non va bene nemmeno questo!!!
@@renzopecchioli3271 Conoscevo lui e la sua ragazza. Confermatomi poi dalla mamma e dal fratello.
Senti pensala come vuoi.Nessuno saprà mai la verità.Tenco e Dalida erano due grandi artisti uccisi tutti e due dal Festival.Due persone belle, introverse, indimenticabili.
Se e' vero quello che dici tu come mai questa ragazza non si e' mai rivelata in pubblico?
Grazie della conversazione.
Deceduto Luigi, dalida sparisce, mostra tradimento verso colui che dichiarava falsamente che amava.
Queste malignità non si possono ascoltare nemmeno oggi.VERGOGNATEVI
Dalida era presente… non era presente…
Dalida era , allora, una cantante famosissima isola livello internazionale e questo viene detto. Ai primi posti della Hit. Non era SOLO la compagna di Tenco!
Quante verità da chi non c’era.
Dalida venne tutelata? Sappiamo che dopo l’interrogatorio e dopo aver gridato di fermare il festival venne, gentilmente, allontanata.
Lei ebbe una grande carriera dopo Tenco anche se tenterà il suicidio un mese dopo!
Le parole dette da Dalida sul caso Tenco furono poche ma significative e, forse, mai capite o volute capire.
Quante stronzate che dice questo Molteni! E ci ha scritto pure un libro!
Sono d'accordo con te!
Ma quante puttanate!E adesso anche il tentativo di infangare Dalida.A Molina',ma ce sei o ce fai??Ma andate a cagare!!!
Con q canción Luigi Tengo ganó el festival de San Remo en 1967
Con ninguna canción porque no ganó
Participó con la canción: Ciao amore Ciao
Sembra che in Quel albergo Savoi entrava chiunque Dove volesse. Non c'era vigilanza Sui passeggeri.
La coscienza di qualcuno lo sa e quei sucidi strani poi ognuno il suo pensiero io ho il mio comunque poverino era una persona con veri sentimenti
AVETE DETTO UN SACCO DI BALLE !! SOLO PER VENDERE IL LIBRO...VERGOGNA !!!
Forse soffriva di depressione.
Ciao Dalida indimenticabile.
Per me Dalida' è stata sempre una persona inquietante
Angelo Anche per me
Una persona inquietante? Quando si fanno queste supposizioni, a parer mio, bisognerebbe conoscere la persona e non lasciarsi a dare a mere considerazioni.Ovviamemte ognuno e' libero di pensarla come crede.
@@renzopecchioli3271 Renzo ognuno ha le proprie idee.Dalida' si comportò in modo strano in quei giorni.ho riletto tante volte le cose che hanno detto chi la frequentava.
Chiedo scusa non mi è chiaro uno spostamento, cioè negli alberghi non fanno entrare un cadavere! Il trasporto del De Cuius sarebbe stato prelevato dall'auto e trasportato in albergo con cosa? Un montacarichi? Una barella? Una carriola? Anche perché il corpo di un uomo da deceduto pesa il triplo ed è difficile manovrarlo e metterlo in posa senza lasciare una scia di sangue o tracce biologiche su scale o ascensore e sulla strada dall'auto fino in albergo... la foto che lo ritrae sul pavimento mostra i pantaloni sporchi di sangue e reduci da un eventuale collutazione ( sporchi e sgualciti). Altra cosa molto evidente l'arma che si intravede al lato sinistro del fianco a gambe divaricate, non può essere stata impugnata che da una persona sinistroversa....... I dubbi non sono molti era da cercare tra i presenti al momento in albergo un eventuale intruso o comunque un soggetto che usava la mano sinistra e non la destra, fare la prova del guanto di parafina al De Cuius e chiuso il caso. (A meno che non abbiano usato dell'acetone per lo smalto per togliere le tracce di polvere dalle mani o peggio l'acido muriatico....
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Tenco alloggiava nella dependance dell'hotel Savoy; stanza 219, questa stanza si trovava a 4/5 metri da un uscita secondaria che dava sul retro dell'albergo, vicinissima ad un cancello dal quale entravano le automobili per accedere al parcheggio; quindi una via velocissima e sicura a quell'ora notturna. C'è la testimonianza di un cameriere che udì un bisbigliare indistinto ma non ci fece assolutamente caso. Per quanto riguarda il trasporto, sono due le ipotesi che emergono dalle indagini di valenti giornalisti e da un criminologo e giornalista d'inchiesta. Prima ipotesi: Tenco viene ridotto in coma da un gruppo di delinquenti (clan dei Marsigliesi) in una spiaggia a circa trenento metri dall'albergo, trasportato nel bagagliaio dell'auto e poi trascinato, come un sacco di patate dentro alla sua stanza, si pensa da due persone, (Quindi niente sangue); qui viene finito con un colpo in testa con una pistola munita di silenziatore. Seconda ipotesi: Tenco entra nella sua stanza accompagnato da due persone, almeno una delle due la conosce benissimo e non intuisce il pericolo, una delle due lo colpisce violentemente alla testa, poi l'altra gli spara sempre con pistola munita di silenziatore. In pochi hanno parlato di un posacenere in frantumi sul pavimento, a dimostrazione del fatto che in quella stanza ci furono attimi di grande agitazione o colluttazione. La pistola di Tenco non venne trovata subito nella stanza, lo dimostra il prino verbale di polizia, dove clamorosamente manca l'arma del delitto e manca pure il biglietto d'addio (Poi si saprà che lo aveva portato via Dalidà). Mancando l'arma, per le foto di rito viene messa sotto alla gamba di Tenco un'altra pistola, infatti la pistola di Tenco era a grilletto aperto, cioè un grilletto con dietro uno spazio aperto, mentre la pistola delle foto ha un grilletto chiuso, un corpo unico fin contro alla pistola. Per ultimo, il guanto di paraffina che non venne ordinato dal commissario Molinari in quanto; come disse molti anni dopo, partecipando a una trasmissione di Bonolis; "io le indagini a un certo punto non le ho fatte, perche non mi hanno permesso di farle". Troppe furono le pressioni e la fretta di tutto un ambiente che per vari motivi voleva chiudere al più presto quella vicenda.
@@marcomononi6209 bastava sapere di chi era l'arma finita sotto il femore sin. Del De Cuius per sapere il nome del mandante.... Poi un dubbio mi sorge spontaneo Il FU LUCIO DALLA ERA TITOLARE DI UN'ARMA. ALTRI CANTAUTORI POSSEDEVANO UN'ARMA, IL DE CUIUS AVEVA UN ARMA CHE NON ERA SULLA SCENA DEL DELITTO. Ma scusate andavano per partecipare a un festival della canzone italiana o a girare le scene di UN FILM WESTERN? O peggio ancora a una resa dei conti tra mafiosi della Canzone Italiana? Che schifo!
Il
@@mariagraziagiglio1418 L'arma, si dice, la mise la polizia in quanto un'arma ci doveva pur essere; quella di Tenco fu trovata più tardi nella macchina di Luigi, esiste una fotografia scattata attorno alle dieci di mattina dove si vede la pistola appoggiata sulla sua macchina con altri oggetti mentre avrebbe dovuto essere posta sotto sequestro alla scoperta del cadavere. In questo complicato caso c'entra sì la musica ma anche la politica; Tenco era iscritto nella lista nera dei Servizi Segreti ( Alla Pasolini per intenderci). La pistola l'aveva comperata un paio di mesi prima perchè per due volte avevano tentato di buttarlo fuori strada dalle parti di Margherita Ligure ed aveva paura, tanto è vero che quando andò da Roma a Recco e poi a S. Remo prese sempre il treno e lasciò la macchina nel parcheggio della RCA a Roma, salvo poi farsela portare a S. Remo da Dossena. Lucio Dalla aveva a sua volta una pistola e non era il solo, la giustificazione è che il loro lavoro, che li vedeva rincasare quasi all'alba, li esponeva, a furia di girare di notte, ad essere potenziali vittime di malintenzionati.
@@marcomononi6209 nessun emerito imbecille avrebbe messo lì un'arma se non il mandante. Tutti sanno a S. Remo come sono andate realmente le cose, ho saputo da persone conosciute in spiaggia che mi hanno confermato l'omicidio del DE Cuius non avvenuto a S. Remo, ma ad Arma di Taggia dove vicino alla chiesa sul lungomare sul piazzale davanti al bar è avvenuta l'aggressione e il pestaggio ed erano tutti cantanti e pusher....il resto è leggenda.
@@mariagraziagiglio1418Ciò che ti ho scritto l'ho saputo attraverso la lettura di libri, in particolare quelli di Fegatelli Colonna il più grande biografo di Tenco che stà ancora lavorando sul caso. Le vicende di cui mi parli mi sono assolutamente nuove. Che ti devo dire? Ognuno si basa su informazioni avute e se le persone che te le hanno date sono affidabili, io non posso che prenderne atto; mi stupisco di due cose, la prima è che nulla di tutto ciò sia mai trapelato, anche solo a livello di ipotesi da persone serie che da molti anni stanno cercando una soluzione al caso; la seconda (che mi lascia molto perplesso) è che al pestaggio abbiano partecipato anche cantanti. Ti saluto cordialmente.
l'obitorio ha un registro ... entrata e uscita ... o no ? di che si parla ?