Video molto interessanti, soprattutto per la grande competenza teorica che trasmettono. Una ricchezza per la divulgazione corretta di questa materia. Grazie e ne aspettiamo altri!
@@antoniom4232 In generale il polline è necessario in quantitativi più bassi rispetto agli zuccheri. Dipende da quanto le api ne sono carenti. Puoi fare dal 5 al 15% in peso.
Buongiorno e grazie per il video Romano. In base alla tua esperienza e in base alle previsioni meteorologiche, cosa c'è da aspettarsi dalla fioritura del castagno?
Dipende tutto dal meteo: l'umidità nel terreno c'è, se fa bel tempo si può fare un po' di produzione. Sempre che le famiglie siano ancora forti e non siano regredite a causa di una crisi alimentare ...
Buongiorno; La ringrazio per le informazioni. L'alimentazione è effettivamente un tema delicato. Avrei alcuni quesiti: 1. nel periodo estivo, a produzione terminata a cavallo dei trattamenti estivi, ultimamente tra siccità e popolazioni abbondanti è frequentemente necessario supportare le famiglie con alimentazione artificiale. Per praticità la scorsa estate abbiamo nutrito con candito (meno "viaggi" per fornire più zucchero). Il risultato se da un lato non siamo riusciti ad eliminare il saccheggio, anche dal punto di vista dell'apporto non è stato eccellente, questo almeno valutando lo scarso sviluppo delle stesse famiglie. Potrebbe essere stata la siccità a rendere poco disponibile lo zucchero del candito? 2. negli anni passati abbiamo sempre nutrito nel periodo estivo con sciroppo. Alcune famiglie nonostante la crisi alimentare non toccano lo sciroppo e stentano a svilupparsi: potrebbe essere un problema di regina di scarsa qualità o ci sono altre ragioni? 3. alla ripresa primaverile spesso ci si trova in crisi alimentare. Io sono spesso in "crisi" sull'idea di alimentare: ho il terrore che alla ripresa delle importazioni le api mi portino lo sciroppo a melario. Con il candito si riduce il rischio? Grazie Andrea Fasoli
Punto 1: "apporto non è stato eccellente, questo almeno valutando lo scarso sviluppo delle stesse famiglie. Potrebbe essere stata la siccità a rendere poco disponibile lo zucchero del candito?" Io credo che in questo caso il problema sia un altro: se nutri con candito in un momento in cui c'è una forte richiesta di zuccheri perché le colonie sono molto sviluppate e le api non trovano nulla fai una nutrizione "di sopravvivenza" che non consente un buon sviluppo delle famiglie. Punto 2. Questo è un problema molto complesso, le problematiche di scarso sviluppo sono quasi sempre multifattoriali nel senso che molte variabili concorrono a quel risultato deludente: spesso si tratta di colonie con una infestazione da varroasi un po' più alta, magari con un po' di Nosema cerane ... Non è da escludere del tutto il fattore regina, ma non lo metterei di certo ai primi posti. Punto 3 (Sciroppo nel melario). Si con il candito si riduce il rischio di molto perché il consumo dello zucchero del candito è molto più lento e, di conseguenza, le api ne fanno meno scorta. Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che l'effetto di "stimolo allo sviluppo della famiglia" dato dal candito è molto minore. L' alternativa che uso io è quella di sospendere la nutrizione prima di mettere il melario e prima che il nido sia troppo pieno. Questa scelta però richiede molta esperienza e si può attuare solo in caso di bel tempo e fioriture alle porte.
Salve Romano, vorrei chiederle se c'è qualche scritto specifico sulla vita/abitudini delle api in montagna... Per esempio sugli spostamenti che essendo tra boschi e pendenze cambiano, l'altezza di volo, eccc... Grazie mille in anticipo e complimenti x i suoi video!
Video molto interessanti, soprattutto per la grande competenza teorica che trasmettono.
Una ricchezza per la divulgazione corretta di questa materia. Grazie e ne aspettiamo altri!
Quando l'allievo è pronto il maestro arriva. Grazie!
Grazie Sig. Romano aspettiamo altri video.
Complimenti per un argomento così difficile da comprendere in questi periodi di cambiamento climatico 😢
È un piacere ascoltarla, grazie!
Bellissimo e utilissimo video . Utilissimo e complementare al tuo libro che sto rileggendo e ogni volta mi da aiuto e spunti. Grazie Romano
Per capire bene il senso dei video, e inquadrare i temi nel loro contesto generale la lettura del libro è assolutamente necessaria ...
Il web è strapieno di fanfaroni, lei è uno dei pochi di cui fidarsi, le chiedo come prepara lei lo sciroppo, grazie
Io lo preparo con acqua e zucchero 1:1.
Grazie per il video. Come si somministra il polline congelato?
Ci sono vari modi: sciroppo zuccherino con polline, candito con polline o come tale senza miscelarlo nel nutritore senza copeechietto
@@NeslerRomano Grazie! Ma nel periodo di inizio stagione in che percentuale va nello sciroppo o nel candito ?
@@antoniom4232 In generale il polline è necessario in quantitativi più bassi rispetto agli zuccheri. Dipende da quanto le api ne sono carenti. Puoi fare dal 5 al 15% in peso.
👍Grazie
🌹🌹🌹💚👍
Bravo da apicoltore semi professionale sei stato molto chiaro e conciso... continua così che vai alla grande 👍💪👍 ma per curiosità ne vendi di nuclei?
Né vendo, però solo qui localmente in Trentino, non faccio spedizioni.
Si in aprile ne vendo ogni anno
Buongiorno e grazie per il video Romano.
In base alla tua esperienza e in base alle previsioni meteorologiche, cosa c'è da aspettarsi dalla fioritura del castagno?
Dipende tutto dal meteo: l'umidità nel terreno c'è, se fa bel tempo si può fare un po' di produzione. Sempre che le famiglie siano ancora forti e non siano regredite a causa di una crisi alimentare ...
Buongiorno; La ringrazio per le informazioni. L'alimentazione è effettivamente un tema delicato. Avrei alcuni quesiti:
1. nel periodo estivo, a produzione terminata a cavallo dei trattamenti estivi, ultimamente tra siccità e popolazioni abbondanti è frequentemente necessario supportare le famiglie con alimentazione artificiale. Per praticità la scorsa estate abbiamo nutrito con candito (meno "viaggi" per fornire più zucchero). Il risultato se da un lato non siamo riusciti ad eliminare il saccheggio, anche dal punto di vista dell'apporto non è stato eccellente, questo almeno valutando lo scarso sviluppo delle stesse famiglie. Potrebbe essere stata la siccità a rendere poco disponibile lo zucchero del candito?
2. negli anni passati abbiamo sempre nutrito nel periodo estivo con sciroppo. Alcune famiglie nonostante la crisi alimentare non toccano lo sciroppo e stentano a svilupparsi: potrebbe essere un problema di regina di scarsa qualità o ci sono altre ragioni?
3. alla ripresa primaverile spesso ci si trova in crisi alimentare. Io sono spesso in "crisi" sull'idea di alimentare: ho il terrore che alla ripresa delle importazioni le api mi portino lo sciroppo a melario. Con il candito si riduce il rischio?
Grazie
Andrea Fasoli
Punto 1: "apporto non è stato eccellente, questo almeno valutando lo scarso sviluppo delle stesse famiglie. Potrebbe essere stata la siccità a rendere poco disponibile lo zucchero del candito?" Io credo che in questo caso il problema sia un altro: se nutri con candito in un momento in cui c'è una forte richiesta di zuccheri perché le colonie sono molto sviluppate e le api non trovano nulla fai una nutrizione "di sopravvivenza" che non consente un buon sviluppo delle famiglie.
Punto 2. Questo è un problema molto complesso, le problematiche di scarso sviluppo sono quasi sempre multifattoriali nel senso che molte variabili concorrono a quel risultato deludente: spesso si tratta di colonie con una infestazione da varroasi un po' più alta, magari con un po' di Nosema cerane ... Non è da escludere del tutto il fattore regina, ma non lo metterei di certo ai primi posti.
Punto 3 (Sciroppo nel melario). Si con il candito si riduce il rischio di molto perché il consumo dello zucchero del candito è molto più lento e, di conseguenza, le api ne fanno meno scorta. Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che l'effetto di "stimolo allo sviluppo della famiglia" dato dal candito è molto minore. L' alternativa che uso io è quella di sospendere la nutrizione prima di mettere il melario e prima che il nido sia troppo pieno. Questa scelta però richiede molta esperienza e si può attuare solo in caso di bel tempo e fioriture alle porte.
Salve Romano, vorrei chiederle se c'è qualche scritto specifico sulla vita/abitudini delle api in montagna...
Per esempio sugli spostamenti che essendo tra boschi e pendenze cambiano, l'altezza di volo, eccc...
Grazie mille in anticipo e complimenti x i suoi video!
Io non conosco testi specifici in questo senso.