Progetto context, l'unico che può addolcire la domenica pomeriggio ❤ (domani inizia la settimana) grazie per il lavoro che fai e per voler fare conoscere queste verità sui testi antichi e biblici, verità ancora troppo di nicchia❤
Ottima analisi anche in questo caso. Tutte le idee, domande dubbi che mi sono venuti sin dall'infanzia trovano finalmente risposta in questi video esplicativi e non solo su questo canale. Le varie risposte del tipo "mistero della fede", "E' così, non sappiamo veramente cosa vuole dio..." e frasi simili non mi hanno mai convinto. Abbiamo due strade. Credere ad un libro, ai racconti successivi, fidandoci di quanto ci viene detto e basando la nostra vita su di esso senza approfondire, il che può star bene per molto, oppure rafforzare la nostra fede e trovare un riscontro negli scritti che abbiamo a disposizione. Ad ognuno la sua strada, l'importante è che porti ad una certa coerenza e serenità.
Esprimo la mia profonda ammirazione perché bisogna essere veramente forti intellettualmente per fare il percorso che hai fatto. Quasi senza volerlo mi sono imbattuto nel tuo canale e mi sono iscritto. Ti seguirò. Ciao!
Grazie per l'ottimo lavoro. Curioso che quasi nessuno, noti quello che pare un "rigurgito" di animismo, nel passo che menziona l'ammonimento di Gesu' 15:20 a venti e acque, quasi fossero entita' coscienti. Ricorda il comportamento di Serse, che incollerito per la distruzione del suo ponte di barche a causa della tempesta, fece "frustare" il mare dai suoi soldati.
Non e' animismo ,più probabilmente la Consapevolezza che Tutto e' una Manifestazione di un Unica Coscienza...almeno , ne era consapevole chi ha scritto il vangelo..
@WOLF-ci4du Considerando la decisa volonta', di accreditare Gesu' come figlio di Dio, concetto peraltro poco gestibile da ogni punto di vista, credo che agli autori dei vangeli, mancasse del tutto quella idea di non dualita' cui lei fa riferimento, che e' retaggio delle religioni ariane (induismo, jainismo e buddismo). Questa, e' tuttavia piu' presente nella cultura indigena, che in quella vedica degli invasori europei ed ha faticato non poco, per poter riemergere da quel contesto. Ulteriore motivo di perplessita', e' lo stesso rito dell'eucarestia, che rimanda ad un remotissimo passato e alla prassi del "pasto totemico", da parte della comunita'. Riferimenti piu' chiari ed ampi, in Totem e tabu' di Freud.
Un grande parallelo lo si trova nel VT,.....la Genesi, presa dale "Storie" dei Sumeri. Altro che Libro " inspirato da Dio". Tante grazie a te ed a tutti i "Pensatori Liberi", (non faccio moni), per ovvie ragioni pero ugualmente GRANDI.
che Gesù ricordi personaggi della mitologia greca lo afferma anche Giustino martire nella sua apologia dei cristiani indirizzata all'imperatore Antonino Pio, quando afferma che molte caratteristiche del cristo si ritrovavano in Asclepio - per le proprietà taumaturgiche - in Perseo per la nascita "divina" ed altre figure semidivine.
Interessante accostamento. Sebbene molto circoscritto. Qualche settimana fa, questo passaggio della tempesta sedata, mi fece pensare al mito egizio del viaggio del dio nella barca notturna (mesket), per le circostanze crepuscolari, il riferimento alla poppa. Mimesi anche questa? Occorrerebbe vagliare con i criteri da Lei enumerati. Saluti.
buongiorno credo che le somiglianze siano importanti da non sottovalutare la possibile influenza o addirittura copiatura di qualche passo da renderlo credibile al tempo della stesura
La nimesi viene usata sia in campo letterario e musicale abbondantemente,un esempio in cinema è la tempesta perfetta nemesi del mobile Dick,dove si è usata a mio parere la solita tecnica descritta nel video
Emiliano, cosi di consrguenza cade la tesi della tradizione orale e del telefono senza fili e della fonte q. Marco attinge pure dal Satiricon di Petronio scritto nel 60 "ultima cena di Trimalciome", alcuni spostanoo tale opera nel 90 circa per dare la precedenza a Marco, ma in ogni caso questo vangelo potrebbe risalire al ll secolo.
Marco non aveva bisogno di inventarsi storie, Gesù poteva avere il controllo non solo del mare e dei venti, ma anche di guarigione e di profezia. I poemi omerici sono pieni di fantasie inattendibili .
Emiliano sei stimolante in ogni video che proponi. Ho una domanda, ma se l’Odissea é stata scritta dopo il vangelo di Marco,non può essere vero il contrario in questo caso?Cioé l’episodio è copiato dal vangelo?
Odissea: scritta probabilmente nell'VIII secolo AVANTI CRISTO. Sulla base di storie orali PRECEDENTI. Suvvia... Inoltre Gesù è la versione 2.0 di Odisseo. Avrebbe senso fare un downgrade dell'eroe? Suvvia...
l'odissea è stata messa su carta o papiro 8 secoli prima ma....... la versione dell'Odissea che abbiamo oggi non è quella originale, nel senso che non è il testo che Omero, se è mai esistito come singolo autore, avrebbe potuto scrivere. Ecco perché: Composizione orale: L'Odissea, come molte altre opere della letteratura greca antica, è nata come poesia orale, trasmessa di generazione in generazione da aedi (cantori) che la adattavano e arricchivano nel corso del tempo. Trascrizione: Solo in un secondo momento, intorno all'VIII secolo a.C., queste poesie cominciarono a essere trascritte su supporti come papiro o tavolette di argilla. Unificazione: Nel VI secolo a.C., Pisistrato, tiranno di Atene, promosse la raccolta e l'unificazione delle diverse versioni dell'Odissea, creando una sorta di edizione ufficiale. Modifiche nel tempo: Anche dopo la fissazione scritta, il testo dell'Odissea ha continuato a essere copiato e ricopiato, subendo inevitabilmente piccole modifiche e adattamenti. Quindi, cosa leggiamo oggi? Quello che leggiamo oggi è il frutto di un lungo processo di trasmissione orale e scritta, un'opera che ha subito l'influenza di diverse culture e di diversi periodi storici. Nonostante ciò, l'Odissea conserva ancora intatta la sua forza e la sua bellezza, continuando a affascinare e ispirare lettori di ogni epoca.
Però a me sembra che nei vangeli di Matteo e Luca siano riportate più informazioni sulla nascita e infanzia di Gesù rispetto a Marco, da dove le hanno prese se derivano dal vangelo di Marco?
dovunque le abbiano prese le hanno prese da fonti diverse in quanto i due racconti sono diversissimi: -in Matteo Maria e Giuseppe abitano a Betlemme, e Gesù nasce in casa dove giungono i magi (non sono re e non si sa il numero) con i tre dono oro, incenso e mirra, -in Luca Maria e Giuseppe abitano a Nazareth e giungono a Betlemme per un censimento (perché per un censimento debbano andare a Betlemme?), Gesù nasce in una grotta e nella grotta giungono i pastori ma nessun magio in Matteo Gesù, Giuseppe e Maria fuggono in Egitto per salvarsi dalla strage ordinata da Erode, in Luca tutto ciò non avviene - quaranta giorni dopo la nascita in Luca Gesù viene presentato al tempio di Gerusalemme, in Matteo ciò non avviene
Mah... questa mimesi, che non nego in tanti altri casi mi sembra comunque un po' forzata. Che l'analisi narrativa aiuti nell'interpretazione dei testi, non c'è dubbio, ma che il redattore del vangelo di Marco abbia attinto all'Odissea, dalla comparazione presentata, mi sembra una prova debole. È certo però che è sempre esistito un patrimonio culturale condiviso dai popoli di una certa area geografica, nonché un patrimonio di esperienze di vita simili, condivise dai popoli di una stessa area geografica. Ad esempio, i racconti sul mare e le sue vicende saranno probabilmente simili per tutti i popoli che vivono vicino al mare e al tempo stesso sconosciuti ai popoli delle montagne. Poi, l'utilizzo di parole simili, a mio avviso, è da far risalire all'argomento trattato. Se non conosco i termini specifici di un certo tema, attingo a quelli utilizzati da altri altri autori per lo stesso tema...
Dai commenti deduco, anche senza aver visto il video, che sei un sostenitore della teoria anziché un critico. Non dedicherò tempo alla visione perchè queste tesi sono vecchissime e notoriamente inconsistenti. Risalgono ad un tizio che giustamente ha il nome di un clown, McDonald, e vengono smontate in uno dei libri che ti ho consigliato ma che evidentemente non hai letto ancora. In effetti il problema è a monte: lo scopiazzamento dell'Odissea comunque metterebbe in crisi solo la fede di alcuni protestanti, non dei cattolici e degli ortodossi, per motivi che ho già spiegato.
Buongiorno, mi perdoni. Se si va su un canale TH-cam, dove l'oggetto principale sono i video, astenersi dal guardarli è già un errore. Si sta fidando di riscontri di altre persone e la sua esperienza va persa, non può mostrare le sue effettive critiche. In questi video non si sostengono teorie, ma l'opposto. Si fa una analisi di ciò che abbiamo a disposizione per verificare ciò che è stato della vita di Gesù e dei suoi contemporanei. Soprattutto per rafforzare la fede. Inoltre apostrofare uno scrittore come "clown" e non confutare i suoi scritti è una fallacia logica. Attacca inutilmente la persona e non le sue esperienze, le sue conoscenze. Si crede perché si ha voglia di credere, ci si affida a dio sicuri che ci segue, protegge e salva, non perché è scritto da qualche parte. Al di là di quanto scritto, raccontato e tramandato, lei dio lo deve vedere quotidianamente.
Il canale non si occupa di questioni di fede né di promuovere specifiche credenze religiose; si concentra sull'analisi storica e critica delle fonti. È importante evitare di trarre conclusioni senza prima ascoltare ciò che viene effettivamente detto nel video. La critica senza visione rischia di essere superficiale e basata su preconcetti.
Vabbe', è interamente copiato dall'Antico Testamento (come tutto il vangelo di Mc) la camminata sul mare e la tempesta sedata (Marco 6:45-52) proviene dal Salmo 107 (LXX: 106): 23-30 23 Coloro che solcavano il mare sulle navi e commerciavano sulle grandi acque, 24 videro le opere del Signore, i suoi prodigi nel mare profondo. 25 Egli parlò e fece levare un vento burrascoso che sollevò i suoi flutti. 26 Salivano fino al cielo, scendevano negli abissi; la loro anima languiva nell'affanno. 27 Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, tutta la loro perizia era svanita. 28 Nell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. 29 Ridusse la tempesta alla calma, tacquero i flutti del mare. 30 Si rallegrarono nel vedere la bonaccia ed egli li condusse al porto sospirato. 31 Ringrazino il Signore per la sua misericordia e per i suoi prodigi a favore degli uomini. Inoltre questa calmata della tempesta,(Marco 4:35-41) è stata riscritta dall'avventura di Giona, con aggiunte da alcuni Salmi. La base per la storia può essere riconosciuta in Giobbe 1:4-6; 1:15B-16a più Salmo 107:23-29. Il Gerasene Demoniaco (5:1-20) mescola i materiali del Salmo 107:10, 4, 6, 14
@@rainbow0507 Le tesi sono quelle, stravecchie e stranote, vederle rispiegate per l'ennesima volta è solo una noiosa perdita di tempo. McDonald, lo ribadisco, è un clown, come tutti quelli che fanno comparativismo selvaggio sulla base di analogie non significative o forzature. La confutazione non l'ho fatta perché ce n'è una ben fatta in un libro che ho consigliato al proprietario del canale e autore del video. Comunque ecco un estratto: ""Il Vangelo secondo Marco come un mito omerico Dennis R. MacDonald, già membro del Jesus Seminar, ha avanzato l’ipotesi che il Vangelo secondo Marco, sul quale si sarebbero basati Matteo e Luca, non sarebbe altro che un racconto mitologico intenzionalmente modellato sull’Iliade e l’Odissea di Omero.390 Questo studioso asserisce di aver rintracciato diversi parallelismi tra Marco e Omero. La tesi del suddetto, però, va incontro a sei notevoli difficoltà: 1) I parallelismi tracciati tra Marco e Omero sono decisamente molto tenui. Per esempio, MacDonald sostiene che l’episodio della trasfigurazione di Gesù (Mc 9,2 - 10) sarebbe modellato sull’episodio in cui, nell’Odissea, Ulisse rivela la sua identità a suo figlio Telemaco, perché entrambi implicano la rivelazione dell’identità del personaggio principale ed in entrambi gli abiti di questo diventano splendenti. Come si vede il parallelismo è talmente labile da essere molto più probabilmente casuale che non intenzionale. 2) Anche qualora ci fossero degli effettivi parallelismi tra il Vangelo secondo Marco ed Omero, o un qualsiasi altro autore antico, ciò non implicherebbe la loro intenzionalità. Samuel Sandmel (1911 - 1979) ha etichettato in modo molto efficace l’eccessiva tendenza di taluni autori ad ipotizzare influenze storiche mediante vaghi parallelismi con il termine “parallelomania”.391 È molto più probabile che determinate analogie che possono, di tanto in tanto, emergere tra i testi biblici ed altri testi antichi, così come tra tutti i testi di tutte le epoche, siano da farsi risalire al fatto che i vari autori tendono ad organizzare il materiale narrativo secondo schemi ereditati dalla propria tradizione culturale o che, come dicevo sopra, semplicemente si tratti di coincidenze. 3) MacDonald non fornisce alcuna argomentazione in merito al motivo per cui Marco avrebbe dovuto modellare il proprio Vangelo basandosi su Omero, né al motivo per cui questo autore avrebbe dovuto pensare che i suoi “lettori” cristiani avrebbero potuto trovare interessante un Gesù modellato sulla falsariga degli eroi dell’epica greca. Se proprio Marco avesse voluto costruire il suo Vangelo come un mito, avrebbe potuto ispirarsi ad un qualcosa di più prossimo alla cultura dei suddetti “lettori”, magari rifacendosi ad un personaggio dell’Antico Testamento (come, indubbiamente, in parte ha fatto Matteo con Mosè). 4) Non è chiaro che cosa Marco si sarebbe aspettato di ottenere costruendo un mito omerico. Come mostrerò nel dettaglio nel prossimo capitolo, molti studiosi oggi ritengono che il Vangelo secondo Marco fu scritto poco dopo l’anno 64 d.C., quando l’imperatore Nerone (37 - 68) cercò di sradicare il cristianesimo da Roma mediante una durissima persecuzione. A parte questo specifico episodio, i cristiani erano stati perseguitati e continuavano ad esserlo un po’ dovunque e non si capisce che cosa se ne sarebbero fatti costoro di un mito omerico. Chi morirebbe, infatti, in ragione di un mito omerico? 5) Se il Vangelo secondo Marco fu scritto sulla falsariga di un mito omerico, perché nessuno nella Chiesa antica sembra esserne accorto? Luca e Matteo utilizzarono con tutta probabilità questo Vangelo per scrivere i propri e da nessuna parte sembra che lo considerassero come un’opera in qualche modo di fantasia, come un mito. È davvero possibile che per duemila anni il Vangelo secondo Marco sia stato costantemente letto da molte persone che avevano una buona conoscenza delle opere di Omero e che nessuna di queste si sia mai accorta delle analogie che MacDonald dice di avere individuato? 6) MacDonald sembra sottintendere che Marco fosse uno scrittore estremamente sofisticato, il quale si aspettava che i suoi lettori sapessero cogliere i sottili parallelismi tra il suo scritto ed Omero, il che, come ho appena accennato, non sembra essere mai accaduto. Non bisogna dimenticare che il Vangelo secondo Marco, come ho spiegato in precedenza, è stato concepito come un testo orientato verso l’oralità e che è stato inizialmente fruito in un contesto dominato dall’oralità, nel quale il mito omerico non aveva una grande diffusione ed i cui appartenenti non disponevano dei mezzi culturali per cogliere le suddette presunte analogie"
@@brunodemasi381 Il canale si occupa eccome di questioni di fede, suggerisco di vedere il trittico di video in cui l'autore spiega come ha abbandonato la fede per via degli studi biblici e si capisce che il canale l'ha inaugurato per "svegliare" a che altri
I sette criteri che il geniale professore ha identificato sono seguiti da ogni amministratore di condominio nello stendere ogni riunione condominiale. Se cerchi pattern di un brano di vangelo nella sterminata letteratura antica, qualcosa trovi sempre. Ti stai inventando delle correlazioni per motivare le tue convinzioni. Lascia perdere e piuttosto facci sapere chi ti sta pagando l' editing dei tuoi video. Con 2000 abbonati non te lo puoi permettere. Non ce la racconti giusta, qualcosa non quadra e non abbiamo l' anello al naso.
@@robertasalvetti7842 hai detto bene, il desiderio del soprannaturale, ed questo il punto,la fede è la volontà individuale che vuole prevaricare le leggi della natura. È il sogno di chi non accetta di far parte di un grande sistema che è il nostro universo, con le sue leggi e regole,e quindi si butta nel pensiero magico,non è vero?
Progetto context, l'unico che può addolcire la domenica pomeriggio ❤ (domani inizia la settimana) grazie per il lavoro che fai e per voler fare conoscere queste verità sui testi antichi e biblici, verità ancora troppo di nicchia❤
Ottima analisi anche in questo caso. Tutte le idee, domande dubbi che mi sono venuti sin dall'infanzia trovano finalmente risposta in questi video esplicativi e non solo su questo canale.
Le varie risposte del tipo "mistero della fede", "E' così, non sappiamo veramente cosa vuole dio..." e frasi simili non mi hanno mai convinto. Abbiamo due strade. Credere ad un libro, ai racconti successivi, fidandoci di quanto ci viene detto e basando la nostra vita su di esso senza approfondire, il che può star bene per molto, oppure rafforzare la nostra fede e trovare un riscontro negli scritti che abbiamo a disposizione. Ad ognuno la sua strada, l'importante è che porti ad una certa coerenza e serenità.
Complimenti! Gran bel lavoro.
Esprimo la mia profonda ammirazione perché bisogna essere veramente forti intellettualmente per fare il percorso che hai fatto.
Quasi senza volerlo mi sono imbattuto nel tuo canale e mi sono iscritto. Ti seguirò. Ciao!
Grazie per l'ottimo lavoro. Curioso che quasi nessuno, noti quello che pare un "rigurgito" di animismo, nel passo che menziona l'ammonimento di Gesu' 15:20 a venti e acque, quasi fossero entita' coscienti. Ricorda il comportamento di Serse, che incollerito per la distruzione del suo ponte di barche a causa della tempesta, fece "frustare" il mare dai suoi soldati.
Non e' animismo ,più probabilmente la Consapevolezza che Tutto e' una Manifestazione di un Unica Coscienza...almeno , ne era consapevole chi ha scritto il vangelo..
@WOLF-ci4du Considerando la decisa volonta', di accreditare Gesu' come figlio di Dio, concetto peraltro poco gestibile da ogni punto di vista, credo che agli autori dei vangeli, mancasse del tutto quella idea di non dualita' cui lei fa riferimento, che e' retaggio delle religioni ariane (induismo, jainismo e buddismo). Questa, e' tuttavia piu' presente nella cultura indigena, che in quella vedica degli invasori europei ed ha faticato non poco, per poter riemergere da quel contesto. Ulteriore motivo di perplessita', e' lo stesso rito dell'eucarestia, che rimanda ad un remotissimo passato e alla prassi del "pasto totemico", da parte della comunita'. Riferimenti piu' chiari ed ampi, in Totem e tabu' di Freud.
Un grande parallelo lo si trova nel VT,.....la Genesi, presa dale "Storie" dei Sumeri. Altro che Libro " inspirato da Dio". Tante grazie a te ed a tutti i "Pensatori Liberi", (non faccio moni), per ovvie ragioni pero ugualmente GRANDI.
Ottimo lavoro complimenti
Ciao Emiliano, prevedi do realizzare anche dei video che parlano dello spirito santo? Grazie
che Gesù ricordi personaggi della mitologia greca lo afferma anche Giustino martire nella sua apologia dei cristiani indirizzata all'imperatore Antonino Pio, quando afferma che molte caratteristiche del cristo si ritrovavano in Asclepio - per le proprietà taumaturgiche - in Perseo per la nascita "divina" ed altre figure semidivine.
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Interessante accostamento. Sebbene molto circoscritto.
Qualche settimana fa, questo passaggio della tempesta sedata, mi fece pensare al mito egizio del viaggio del dio nella barca notturna (mesket), per le circostanze crepuscolari, il riferimento alla poppa. Mimesi anche questa? Occorrerebbe vagliare con i criteri da Lei enumerati.
Saluti.
Puoi riportare il passaggio?
@Inkdrawing66 mc 4 intorno 35 ss.
buongiorno credo che le somiglianze siano importanti da non sottovalutare la possibile influenza o addirittura copiatura di qualche passo da renderlo credibile al tempo della stesura
La nimesi viene usata sia in campo letterario e musicale abbondantemente,un esempio in cinema è la tempesta perfetta nemesi del mobile Dick,dove si è usata a mio parere la solita tecnica descritta nel video
Moby Dick,maledetto correttore automatico😂😂
Emiliano, cosi di consrguenza cade la tesi della tradizione orale e del telefono senza fili e della fonte q. Marco attinge pure dal Satiricon di Petronio scritto nel 60 "ultima cena di Trimalciome", alcuni spostanoo tale opera nel 90 circa per dare la precedenza a Marco, ma in ogni caso questo vangelo potrebbe risalire al ll secolo.
Anche nel processo di Socrate ci sono somiglianze impressionante..direi uguale..." Porgi l' altra guancia" ecc.😅😅
Ho un motivo in più per abilitare qualsiasi tipo di clero esistente
Interessante. Comunque ci sarebbe da fare un video finalizzato a raffrontare i miracoli del nuovo testamento con la miracolistica pagana.
Ti sfugge una questione cruciale, i Gesù sono due
Ti seguo con interesse ma questo lo trovo Davvero troppo forzato
Potremmo trovare analogie in qualsiasi racconto
Marco non aveva bisogno di inventarsi storie, Gesù poteva avere il controllo non solo del mare e dei venti, ma anche di guarigione e di profezia. I poemi omerici sono pieni di fantasie inattendibili .
Emiliano sei stimolante in ogni video che proponi.
Ho una domanda, ma se l’Odissea é stata scritta dopo il vangelo di Marco,non può essere vero il contrario in questo caso?Cioé l’episodio è copiato dal vangelo?
Odissea: scritta probabilmente nell'VIII secolo AVANTI CRISTO. Sulla base di storie orali PRECEDENTI. Suvvia... Inoltre Gesù è la versione 2.0 di Odisseo. Avrebbe senso fare un downgrade dell'eroe? Suvvia...
l'odissea è stata messa su carta o papiro 8 secoli prima ma....... la versione dell'Odissea che abbiamo oggi non è quella originale, nel senso che non è il testo che Omero, se è mai esistito come singolo autore, avrebbe potuto scrivere.
Ecco perché:
Composizione orale: L'Odissea, come molte altre opere della letteratura greca antica, è nata come poesia orale, trasmessa di generazione in generazione da aedi (cantori) che la adattavano e arricchivano nel corso del tempo.
Trascrizione: Solo in un secondo momento, intorno all'VIII secolo a.C., queste poesie cominciarono a essere trascritte su supporti come papiro o tavolette di argilla.
Unificazione: Nel VI secolo a.C., Pisistrato, tiranno di Atene, promosse la raccolta e l'unificazione delle diverse versioni dell'Odissea, creando una sorta di edizione ufficiale.
Modifiche nel tempo: Anche dopo la fissazione scritta, il testo dell'Odissea ha continuato a essere copiato e ricopiato, subendo inevitabilmente piccole modifiche e adattamenti.
Quindi, cosa leggiamo oggi?
Quello che leggiamo oggi è il frutto di un lungo processo di trasmissione orale e scritta, un'opera che ha subito l'influenza di diverse culture e di diversi periodi storici. Nonostante ciò, l'Odissea conserva ancora intatta la sua forza e la sua bellezza, continuando a affascinare e ispirare lettori di ogni epoca.
Domanda sbagliata perchè l'Odissea precede di qualche secolo il presunto vangelo di Marco
Più passa il tempo e più mi rendo conto che è tutto una favola
Però a me sembra che nei vangeli di Matteo e Luca siano riportate più informazioni sulla nascita e infanzia di Gesù rispetto a Marco, da dove le hanno prese se derivano dal vangelo di Marco?
dovunque le abbiano prese le hanno prese da fonti diverse in quanto i due racconti sono diversissimi:
-in Matteo Maria e Giuseppe abitano a Betlemme, e Gesù nasce in casa dove giungono i magi (non sono re e non si sa il numero) con i tre dono oro, incenso e mirra,
-in Luca Maria e Giuseppe abitano a Nazareth e giungono a Betlemme per un censimento (perché per un censimento debbano andare a Betlemme?), Gesù nasce in una grotta e nella grotta giungono i pastori ma nessun magio
in Matteo Gesù, Giuseppe e Maria fuggono in Egitto per salvarsi dalla strage ordinata da Erode, in Luca tutto ciò non avviene
- quaranta giorni dopo la nascita in Luca Gesù viene presentato al tempio di Gerusalemme, in Matteo ciò non avviene
Mah... questa mimesi, che non nego in tanti altri casi mi sembra comunque un po' forzata. Che l'analisi narrativa aiuti nell'interpretazione dei testi, non c'è dubbio, ma che il redattore del vangelo di Marco abbia attinto all'Odissea, dalla comparazione presentata, mi sembra una prova debole. È certo però che è sempre esistito un patrimonio culturale condiviso dai popoli di una certa area geografica, nonché un patrimonio di esperienze di vita simili, condivise dai popoli di una stessa area geografica. Ad esempio, i racconti sul mare e le sue vicende saranno probabilmente simili per tutti i popoli che vivono vicino al mare e al tempo stesso sconosciuti ai popoli delle montagne.
Poi, l'utilizzo di parole simili, a mio avviso, è da far risalire all'argomento trattato.
Se non conosco i termini specifici di un certo tema, attingo a quelli utilizzati da altri altri autori per lo stesso tema...
ai quali chiede di dargli
Dai commenti deduco, anche senza aver visto il video, che sei un sostenitore della teoria anziché un critico.
Non dedicherò tempo alla visione perchè queste tesi sono vecchissime e notoriamente inconsistenti. Risalgono ad un tizio che giustamente ha il nome di un clown, McDonald, e vengono smontate in uno dei libri che ti ho consigliato ma che evidentemente non hai letto ancora. In effetti il problema è a monte: lo scopiazzamento dell'Odissea comunque metterebbe in crisi solo la fede di alcuni protestanti, non dei cattolici e degli ortodossi, per motivi che ho già spiegato.
Buongiorno, mi perdoni. Se si va su un canale TH-cam, dove l'oggetto principale sono i video, astenersi dal guardarli è già un errore. Si sta fidando di riscontri di altre persone e la sua esperienza va persa, non può mostrare le sue effettive critiche.
In questi video non si sostengono teorie, ma l'opposto. Si fa una analisi di ciò che abbiamo a disposizione per verificare ciò che è stato della vita di Gesù e dei suoi contemporanei. Soprattutto per rafforzare la fede.
Inoltre apostrofare uno scrittore come "clown" e non confutare i suoi scritti è una fallacia logica. Attacca inutilmente la persona e non le sue esperienze, le sue conoscenze.
Si crede perché si ha voglia di credere, ci si affida a dio sicuri che ci segue, protegge e salva, non perché è scritto da qualche parte. Al di là di quanto scritto, raccontato e tramandato, lei dio lo deve vedere quotidianamente.
Il canale non si occupa di questioni di fede né di promuovere specifiche credenze religiose; si concentra sull'analisi storica e critica delle fonti. È importante evitare di trarre conclusioni senza prima ascoltare ciò che viene effettivamente detto nel video. La critica senza visione rischia di essere superficiale e basata su preconcetti.
Vabbe', è interamente copiato dall'Antico Testamento (come tutto il vangelo di Mc)
la camminata sul mare e la tempesta sedata (Marco 6:45-52) proviene dal Salmo 107 (LXX: 106): 23-30
23 Coloro che solcavano il mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
24 videro le opere del Signore,
i suoi prodigi nel mare profondo.
25 Egli parlò e fece levare
un vento burrascoso che sollevò i suoi flutti.
26 Salivano fino al cielo,
scendevano negli abissi;
la loro anima languiva nell'affanno.
27 Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi,
tutta la loro perizia era svanita.
28 Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.
29 Ridusse la tempesta alla calma,
tacquero i flutti del mare.
30 Si rallegrarono nel vedere la bonaccia
ed egli li condusse al porto sospirato.
31 Ringrazino il Signore per la sua misericordia
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
Inoltre questa calmata della tempesta,(Marco 4:35-41) è stata riscritta dall'avventura di Giona, con aggiunte da alcuni Salmi. La base per la storia può essere riconosciuta in Giobbe 1:4-6; 1:15B-16a più Salmo 107:23-29.
Il Gerasene Demoniaco (5:1-20) mescola i materiali del Salmo 107:10, 4, 6, 14
@@rainbow0507
Le tesi sono quelle, stravecchie e stranote, vederle rispiegate per l'ennesima volta è solo una noiosa perdita di tempo. McDonald, lo ribadisco, è un clown, come tutti quelli che fanno comparativismo selvaggio sulla base di analogie non significative o forzature. La confutazione non l'ho fatta perché ce n'è una ben fatta in un libro che ho consigliato al proprietario del canale e autore del video. Comunque ecco un estratto: ""Il Vangelo secondo Marco come un mito omerico
Dennis R. MacDonald, già membro del Jesus Seminar, ha avanzato l’ipotesi che il Vangelo secondo Marco, sul quale si sarebbero basati Matteo e Luca, non sarebbe altro che un racconto mitologico intenzionalmente modellato sull’Iliade e l’Odissea di Omero.390 Questo studioso asserisce di aver rintracciato diversi parallelismi tra Marco e Omero. La tesi del suddetto, però, va incontro a sei notevoli difficoltà:
1) I parallelismi tracciati tra Marco e Omero sono decisamente molto tenui. Per esempio, MacDonald sostiene che l’episodio della trasfigurazione di Gesù (Mc 9,2 - 10) sarebbe modellato sull’episodio in cui, nell’Odissea, Ulisse rivela la sua identità a suo figlio Telemaco, perché entrambi implicano la rivelazione dell’identità del personaggio principale ed in entrambi gli abiti di questo diventano splendenti. Come si vede il parallelismo è talmente labile da essere molto più probabilmente casuale che non intenzionale.
2) Anche qualora ci fossero degli effettivi parallelismi tra il Vangelo secondo Marco ed Omero, o un qualsiasi altro autore antico, ciò non implicherebbe la loro intenzionalità. Samuel Sandmel (1911 - 1979) ha etichettato in modo molto efficace l’eccessiva tendenza di taluni autori ad ipotizzare influenze storiche mediante vaghi parallelismi con il termine “parallelomania”.391 È molto più probabile che determinate analogie che possono, di tanto in tanto, emergere tra i testi biblici ed altri testi antichi, così come tra tutti i testi di tutte le epoche, siano da farsi risalire al fatto che i vari autori tendono ad organizzare il materiale narrativo secondo schemi ereditati dalla propria tradizione culturale o che, come dicevo sopra, semplicemente si tratti di coincidenze.
3) MacDonald non fornisce alcuna argomentazione in merito al motivo per cui Marco avrebbe dovuto modellare il proprio Vangelo basandosi su Omero, né al motivo per cui questo autore avrebbe dovuto pensare che i suoi “lettori” cristiani avrebbero potuto trovare interessante un Gesù modellato sulla falsariga degli eroi dell’epica greca. Se proprio Marco avesse voluto costruire il suo Vangelo come un mito, avrebbe potuto ispirarsi ad un qualcosa di più prossimo alla cultura dei suddetti “lettori”, magari rifacendosi ad un personaggio dell’Antico Testamento (come, indubbiamente, in parte ha fatto Matteo con Mosè).
4) Non è chiaro che cosa Marco si sarebbe aspettato di ottenere costruendo un mito omerico. Come mostrerò nel dettaglio nel prossimo capitolo, molti studiosi oggi ritengono che il Vangelo secondo Marco fu scritto poco dopo l’anno 64 d.C., quando l’imperatore Nerone (37 - 68) cercò di sradicare il cristianesimo da Roma mediante una durissima persecuzione. A parte questo specifico episodio, i cristiani erano stati perseguitati e continuavano ad esserlo un po’ dovunque e non si capisce che cosa se ne sarebbero fatti costoro di un mito omerico. Chi morirebbe, infatti, in ragione di un mito omerico?
5) Se il Vangelo secondo Marco fu scritto sulla falsariga di un mito omerico, perché nessuno nella Chiesa antica sembra esserne accorto? Luca e Matteo utilizzarono con tutta probabilità questo Vangelo per scrivere i propri e da nessuna parte sembra che lo considerassero come un’opera in qualche modo di fantasia, come un mito. È davvero possibile che per duemila anni il Vangelo secondo Marco sia stato costantemente letto da molte persone che avevano una buona conoscenza delle opere di Omero e che nessuna di queste si sia mai accorta delle analogie che MacDonald dice di avere individuato?
6) MacDonald sembra sottintendere che Marco fosse uno scrittore estremamente sofisticato, il quale si aspettava che i suoi lettori sapessero cogliere i sottili parallelismi tra il suo scritto ed Omero, il che, come ho appena accennato, non sembra essere mai accaduto. Non bisogna dimenticare che il Vangelo secondo Marco, come ho spiegato in precedenza, è stato concepito come un testo orientato verso l’oralità e che è stato inizialmente fruito in un contesto dominato dall’oralità, nel quale il mito omerico non aveva una grande diffusione ed i cui appartenenti non disponevano dei mezzi culturali per cogliere le suddette presunte analogie"
@@brunodemasi381
Il canale si occupa eccome di questioni di fede, suggerisco di vedere il trittico di video in cui l'autore spiega come ha abbandonato la fede per via degli studi biblici e si capisce che il canale l'ha inaugurato per "svegliare" a che altri
I sette criteri che il geniale professore ha identificato sono seguiti da ogni amministratore di condominio nello stendere ogni riunione condominiale. Se cerchi pattern di un brano di vangelo nella sterminata letteratura antica, qualcosa trovi sempre. Ti stai inventando delle correlazioni per motivare le tue convinzioni.
Lascia perdere e piuttosto facci sapere chi ti sta pagando l' editing dei tuoi video. Con 2000 abbonati non te lo puoi permettere. Non ce la racconti giusta, qualcosa non quadra e non abbiamo l' anello al naso.
Come al solito, date le scarse informazioni pervenute dagli apostoli, hanno riadattato la narrazione ad episodi di letteratura.
il troppo studio Le ha fatto perdere la bussola, cioè quell'istinto naturale per li vero che non si trova vivisezionando i testi
E dove? Tramite rivelazione divina?
La fede è L’assecondare il desiderio intrinseco dell’umano del soprannaturale, non per tutti ma per molti.
@@giuseppeboccenti4430 anche la troppa fede annebbia la ragione
@@robertasalvetti7842 hai detto bene, il desiderio del soprannaturale, ed questo il punto,la fede è la volontà individuale che vuole prevaricare le leggi della natura. È il sogno di chi non accetta di far parte di un grande sistema che è il nostro universo, con le sue leggi e regole,e quindi si butta nel pensiero magico,non è vero?
Chiaramente chi ha fede non cambia idea nemmeno davanti all'evidenzia più palese, per questo esistono i credenti e non saranno mai portati al sapere