Grazie prof. Ferretti per le sue appassionanti e chiare lezioni! Mia figlia, a causa di un problema di salute, è rimasta assente da scuola per tutto il secondo quadrimestre. Domani sosterrà la verifica di recupero di filosofia e, indipendentemente dal risultato che otterrà, desidero dirle 1000 volte grazie. Seguendo le sue lezioni mia figlia ha cominciato ad amare questa bellissima materia, portandola a riflettere su tanti temi importanti, in un momento per lei molto delicato, in cui riuscire a vedere le cose da vari punti di vista ha costituito un valido aiuto per tentare di risolvere i propri problemi personali. Grazie di cuore! Alessandra Amoroso
Gentile professore nella speranza che questo commento possa contribuire ulteriormente alla sua cresciuta virtuale, ci tenevo a ringraziarla in quanto i suoi video sono stati per me uno slancio fortunato per lo studio di questa meravigliosa materia. Ci vorrebbero più professori come lei nel mondo. Grazie da una studentessa ultremodo grata.
Al liceo ho avuto due docenti di filosofia che non mi hanno fatto appassionare alla materia, tant'è che mi sono un po' spaventata quando ho realizzato, all'inizio del mio percorso triennale in Sociologia, di dover sostenere due esami di filosofia (uno da Kant a Croce e Gentile, mentre l'altro da Husserl a Austin). Grazie a lei, e anche al docente del secondo insegnamento di filosofia, ho iniziato ad apprezzare maggiormente a questa materia: non avevo compreso che, dietro una materia così astratta, potesse celarsi un universo così affascinante. Ho sostenuto e superato, 3 settimane fa, l'esame che trattava i filosofi da Husserl e Austin: devo ammetterlo, sono riuscita a capire diversi argomenti a me ostici grazie ai suoi video e alle sue spiegazioni semplici ma complete. Ora mi tocca affrontare l'altro insegnamento di filosofia (il penultimo esame prima della mia laurea): continuerò ad affidarmi ai suoi video perché sono certa di poter capire ciò che da sola non riuscirei a comprendere; e sono certa che rimarrò molto affascinata dal pensiero dei filosofi che ho già affrontato al liceo, ma che dovrò nuovamente studiare. Spero vivamente che il suo canale arrivi a tutti coloro che ne hanno bisogno. La ringrazio ancora.
Salve prof, grazie mille per questa lezione, chiarissimo in tutto. Grazie a lei sono riuscita a prendere 30 e lode all’esame di storia della filosofia 🥰
la critica della ragion pura è il primo libro di filosofia che da "profano" ho aperto anni fa, l'impatto fu terribile, kant mi spaventò, ovviamente mi mancavano gli "episodi precedenti" di tutta la storia del pensiero, arrivato oggi a doverlo affrontare di nuovo, non nego di essermi sentito intimorito, avermi aiutato a chiarire argomenti che mi sembravano così foschi anni fa e che mi facevano sentire così inadatto, mi ha ridato vigore in tempi, quelli odierni, in cui mi ritrovo a lottare per la conoscenza in mezzo a tutte le difficoltà che una vita poco privilegiata può metterti davanti, infinite grazie per essere una luce qua in mezzo, certe cose che sembrano banali a noi quando le produciamo, possono avere effetti straordinari nel mondo la fuori, in queste parole volevo solo essere una testimonianza di quel mondo di fuori, grazie infinite
Bravo professore. Complimenti. Oggi ascoltandola ho fatto un ottimo ripasso. La prego continui. Soprattutto analizzi gli ultimi filosofi. Mi piacerebbe molto una sua interpretazione del pensiero di Derrida. La saluto. Mario Refatti Bolzano
Arriverà sicuramente, ma ci vorrà del tempo. Sto dando la precedenza agli argomenti che farò a settembre, ottobre e novembre nelle mie classi, e Hume invece si fa più avanti. Ci vorrà ancora qualche mese.
Pirandello, attraverso Anselmo Paleari, nel fù Mattia Pascal riprenderà la teoria degli occhiali blù per spiegare la teoria del lanternino con la differenza che menrre Kant parla di oggettività, Pirandello parla di soggettività..
Spiega il ruolo della distinzione tra fenomeno e noumeno nel complesso della filosofia kantiana, riferendoti soprattutto alla “Critica della ragion pura” e se tale distinzione, oggi, in ambito filosofico e scientifico, secondo te, ha una sua utilità ed applicazione.
La tesi secondo cui Kant è stato un imprescindibile “spartiacque” oltre il quale tutto è cambiato, è una idea tipica della filosofia continentale europea (imbevuta di Storicismo) e italiana in particolare. Gentile e Croce hanno sempre sofferto di una sorta di complesso nei confronti di quella che essi definivano “La Filosofia Classica Tedesca”. Nei paesi Anglosassoni e in altre parti del Globo, grazie a Dio, la figura del professore di königsberg non è stata mai sopravvalutata o mitizzata, e ancora oggi si continua a discutere e confrontarsi con Aristotele e Tommaso D’Aquino.
Caro prof, mi perdoni se la disturbo, vorrei chiederle che cosa si intende, nella definizione di criticismo, per "possibilità" e "legittimità", utilizzati da molti manuali che ho consultato. L'Abbagnano-Fornero li definisce in una maniera per me incomprensibile; riuscirebbe a farmi uscire dal mio "stato di minorità"?
Con "possibilità" riguardo al criticismo, si intende che Kant vuole sottoporre a critica alcune forme dell'esperienza umana, per capire se sono forme possibili, ovvero se è possibile averle, farle. Nel caso della conoscenza, questo significa che bisogna chiedersi se si può conoscere, a quali condizioni si può conoscere. Ad esempio, nel caso della matematica, la domanda sarà: la matematica è possibile? Si possono usare i numeri, le operazioni eccetera, oppure no? Con "legittimità" (o "validità") si intende che, una volta stabilito che l'esperienza è possibile, bisogna anche vedere se è legittima o valida. Sempre per fare un esempio, io posso anche magari stabilire che la matematica sia possibile, ma questo non implica automaticamente anche che i risultati della matematica siano validi. Bisogna verificarlo. Legittimità significa dunque cercare di capire quali condizioni o criteri rendono valida quell'esperienza, la rendono legittima. In genere questa "triade" si chiude con il discorso sui limiti, nel senso che una volta che ho stabilito che un'esperienza è possibile e valida, bisogna vedere anche fino a che punto è valida (perché certe esperienze o forme di conoscenza sono valide in certi ambiti, ma non in tutti).
@@scrip79 Buongiorno prof, mi scusi se le rispondo solo ora ma non uso molto i social. La ringrazio infinitamente per la spiegazione! Se tutti aiutassimo gli altri anche quando non siamo costretti a farlo, esattamente come fa lei, davvero il mondo sarebbe un posto migliore, al di là di ogni retorica. Buona giornata prof e buon weekend!
L'esposizione dell'oggettività della conoscenza non giunge alle conclusioni corrette ed il professore non lo ha messo in luce, infatti non solo si può dimostrare l'intenzionalità della conoscenza come ha fatto Brentano, contro Kant, ma anche che se fosse vero che l'uomo abbia una conoscenza non intenzionale nel modo descritto da Kant, allora non potrebbe neanche sapere se esistono altri uomini, perché per saperlo dovrebbe fare esperienza dell'Io penso degli altri uomini. L'Io penso tuttavia, come afferma Kant nella Dialettica trascendentale, non è oggetto di esperienza, perché non è rappresentabile dai sensi, per cui, a maggior ragione, non è possibile sapere se esiste l'Io penso nelle rappresentazioni dei sensi da parte del conoscente di ciò che appare come uomo. Senza la conoscenza dell'Io penso nelle rappresentazioni dei sensi, ciò che appare come uomo, potrebbe essere un animale irrazionale mosso dall'istinto e non invece dal suo Io penso. Per cui bisogna concludere che, secondo la prospettiva kantiana, solo Kant può sapere di essere uomo, ma che è impossibile dimostrare che ne esistano altri, tanto più affermare che abbiano tutti l'intelletto uguale (l'Io penso). Kant, come si dice a Roma, è una sola e tutta la filosofia continentale: Fichte ... Heidegger, etc... è totalmente inconsistente.
Esempio facile ma forse mi sbaglio : ragion pura nella sua modalità " di meccanismo a priori" del sistema conoscitivo mi fa pensare al software del computer quale strumento di analisi del contenuto in file immesso a posteriori
Qualcosa non mi quadra. Vero che tutti gli uomini percepiscono con i sensi le cose nello stesso modo, ma poi quelle cose acquistano significato completamente diverso proprio perché invece quelle caselle postali cerebrali non sono assolutamente innate e pre-esistenti ma vengono create proprio dall'esperienza. Se io già so che quella è una tazza e a cosa serve quel che io ricevo è completamente diverso da quel che riceve chi non ha mai visto una tazza né sa cosa sia, che riceve solo l'immagine di un oggetto di una certa forma o colore ma che resta privo di senso fino a che non sarà associabile all'idea di tazza. Ma questo vale per tutto, anche per il linguaggio. Non esistono idee innate e la reminiscenza (in senso platonico) esiste relativamente a idee precedentemente apprese ma sempre recepite attraverso i sensi, non innate. Inclusa la matematica. 5+7 fa 12 "anche per me" ma solo perché qualcuno a suo tempo mi ha insegnato e io ho appreso le regole matematiche (poco in realtà 😃) Ma questo vale anche per i "giudizi analitici a priori" che sono analitici ovvero infecondi dopo, forse, ma che a suo tempo sono stati giudizi sintetici a posteriori fecondi, insegnandomi che quella cosa che viene definita triangolo ha necessariamente e sempre tre lati e tre angoli. Altrimenti prima di sapere che quello si chiamasse triangolo e quale fosse il comune denominatore tra due forme entrambe definibili triangolo per me non c'era proprio nulla di implicito e venire a sapere che triangolo significa quello è stata eccome conoscenza e per nulla infeconda e assolutamente non a priori visto che attraverso i sensi, ascoltando, guardando l'ho dovuto a suo tempo apprendere.
Non sono molto d'accordo che la matematica sia ragionamento visto che è la mera applicazione pratica di regole prestabilite e nemmeno che sia "sintetico" visto nel 5+7 è già implicito che faccia 12 per definizione anche qualora io non lo intuissi subito allo stesso modo in cui nella definizione di corpo è implicita l'estensione.
Perché non può essere conosciuto attraverso i sensi. Quindi non si può essere certi che esista; e in ogni caso se esistesse sarebbe, appunto, un noumeno.
Con i giudizi sintetici a posteriori non è che abbia scoperto chissà cosa... Che la matematica era affidabile l'aveva già detto Platone e tanti dopo di lui.
Mi rendo conto che è difficile capire la mia osservazione poiché la gente è condizionata da una cultura secolare a pensare in un determinato modo. Come fa questa persona a esprimere il pensiero di un altro, vi rendete conto dellassurdita. Lo stesso pensiero proprio espresso da un soggetto è una proiezione limitata e deformata dalla realtà interna del soggetto e questo pretende di esprimere un pensiero di un altro. Dici almeno di narrare secondo il tuo punto di vista quanto dello da quell'altro. Non solo e un atto evidente di presunzione ma anche disonesto, incapace di esprimere un proprio pensiero che non sia la copia o imitazione di un'altro. Questo comportamento è frequente a parte qualche eccezione in quella categoria che si definisce intellettuale.
Grazie prof. Ferretti per le sue appassionanti e chiare lezioni!
Mia figlia, a causa di un problema di salute, è rimasta assente da scuola per tutto il secondo quadrimestre. Domani sosterrà la verifica di recupero di filosofia e, indipendentemente dal risultato che otterrà, desidero dirle 1000 volte grazie. Seguendo le sue lezioni mia figlia ha cominciato ad amare questa bellissima materia, portandola a riflettere su tanti temi importanti, in un momento per lei molto delicato, in cui riuscire a vedere le cose da vari punti di vista ha costituito un valido aiuto per tentare di risolvere i propri problemi personali.
Grazie di cuore!
Alessandra Amoroso
Grazie a lei, Alessandra, e un caro saluto anche alla ragazza. Spero che la filosofia continuerà ad interessarle ancora a lungo
8
Q
Gentile professore nella speranza che questo commento possa contribuire ulteriormente alla sua cresciuta virtuale, ci tenevo a ringraziarla in quanto i suoi video sono stati per me uno slancio fortunato per lo studio di questa meravigliosa materia. Ci vorrebbero più professori come lei nel mondo. Grazie da una studentessa ultremodo grata.
Al liceo ho avuto due docenti di filosofia che non mi hanno fatto appassionare alla materia, tant'è che mi sono un po' spaventata quando ho realizzato, all'inizio del mio percorso triennale in Sociologia, di dover sostenere due esami di filosofia (uno da Kant a Croce e Gentile, mentre l'altro da Husserl a Austin).
Grazie a lei, e anche al docente del secondo insegnamento di filosofia, ho iniziato ad apprezzare maggiormente a questa materia: non avevo compreso che, dietro una materia così astratta, potesse celarsi un universo così affascinante. Ho sostenuto e superato, 3 settimane fa, l'esame che trattava i filosofi da Husserl e Austin: devo ammetterlo, sono riuscita a capire diversi argomenti a me ostici grazie ai suoi video e alle sue spiegazioni semplici ma complete.
Ora mi tocca affrontare l'altro insegnamento di filosofia (il penultimo esame prima della mia laurea): continuerò ad affidarmi ai suoi video perché sono certa di poter capire ciò che da sola non riuscirei a comprendere; e sono certa che rimarrò molto affascinata dal pensiero dei filosofi che ho già affrontato al liceo, ma che dovrò nuovamente studiare.
Spero vivamente che il suo canale arrivi a tutti coloro che ne hanno bisogno.
La ringrazio ancora.
Bravissimo. Molto chiaro e didattico. Grazie di condividere questo bel corso
Fantastico, l'unico che é riuscito a farmelo capire
Grazie mille per questa lezione
Complimenti per la chiarezza dell’esposizione.
Salve prof, grazie mille per questa lezione, chiarissimo in tutto. Grazie a lei sono riuscita a prendere 30 e lode all’esame di storia della filosofia 🥰
che bello sentire spiegazioni chiare.
complimenti 😊
Complimenti mai avuta un introduzione a Kant così semplice e chiara
Ottima lezione, chiara e appassionante, l'amore per la filosofia ha trovato risposta
Grande lezione su Kant! professionale, chiara ed esaustiva. Grande professore. Grazie.
sei molto chiaro, grazie
Grazie professore, una bellissima lezione.
la critica della ragion pura è il primo libro di filosofia che da "profano" ho aperto anni fa, l'impatto fu terribile, kant mi spaventò, ovviamente mi mancavano gli "episodi precedenti" di tutta la storia del pensiero, arrivato oggi a doverlo affrontare di nuovo, non nego di essermi sentito intimorito, avermi aiutato a chiarire argomenti che mi sembravano così foschi anni fa e che mi facevano sentire così inadatto, mi ha ridato vigore in tempi, quelli odierni, in cui mi ritrovo a lottare per la conoscenza in mezzo a tutte le difficoltà che una vita poco privilegiata può metterti davanti, infinite grazie per essere una luce qua in mezzo, certe cose che sembrano banali a noi quando le produciamo, possono avere effetti straordinari nel mondo la fuori, in queste parole volevo solo essere una testimonianza di quel mondo di fuori, grazie infinite
Grazie totali professore Ferretti.
Professore, ho seguito con interesse la sua lezione. Grazie e complimenti.
Complimenti , rendi semplice anche ciò che semplice non è 👏👏
è proprio vero che bisogna avere l'arte di saper insegnare. questo professore ne è l'esempio. incredibile, complimenti davvero per quello che fa
Bellissima lezione. Grazie mille
Super lezione, bravo.
Grazie,le sue lezioni sono poesia
Sempre eccellente
Molto chiaro. Bravo prof.
Bravo professore. Complimenti. Oggi ascoltandola ho fatto un ottimo ripasso. La prego continui. Soprattutto analizzi gli ultimi filosofi. Mi piacerebbe molto una sua interpretazione del pensiero di Derrida. La saluto. Mario Refatti Bolzano
Complimenti per l'eccellente spiegazione professore :D
Grazie 👏.
Sono una specializzanda in psichiatria e per l’esame di etica devo studiare Kant e l’etica deontica.. posso solo dire GRAZIE per questi video!
Grazie mille, prof.!
Bellissima lezione, grazie
Ottima lezione!
Grazie professore
Professo’…si gruoss 😊 come si fa a non capire dopo le vostre spiegazioni??? Grazieee
Dopo queste lezioni, amo un po' più Kant!
grazie
Great!!
È ancora un po dura comprendere tutto su questo autore, ma siamo già sulla buona strada con te. Vedremo i prossimi video
Vorrei proseguire, ma non trovo il video sulla critica della ragion pura
Qui c'è la playlist su Kant, con tutti i video in ordine (Ragion pura, Ragion pratica ecc.): th-cam.com/play/PLFRYVVEHvMSyx7xUlicm4pmpxfkJBtAIH.html
È in previsione un video su Hume? Grazie.
Arriverà sicuramente, ma ci vorrà del tempo. Sto dando la precedenza agli argomenti che farò a settembre, ottobre e novembre nelle mie classi, e Hume invece si fa più avanti. Ci vorrà ancora qualche mese.
Grazie ancora, buona serata.
Molto bravo
Pirandello, attraverso Anselmo Paleari, nel fù Mattia Pascal riprenderà la teoria degli occhiali blù per spiegare la teoria del lanternino con la differenza che menrre Kant parla di oggettività, Pirandello parla di soggettività..
Spiega il ruolo della distinzione tra fenomeno e noumeno nel complesso della filosofia kantiana, riferendoti soprattutto alla “Critica della ragion pura” e se tale distinzione, oggi, in ambito filosofico e scientifico, secondo te, ha una sua utilità ed applicazione.
Caro Scrip ammetto di averti allegramente evitato negli scorsi mesi e me pento perché sei fortissimo!
Ottima lezione
La tesi secondo cui Kant è stato un imprescindibile “spartiacque” oltre il quale tutto è cambiato, è una idea tipica della filosofia continentale europea (imbevuta di Storicismo) e italiana in particolare. Gentile e Croce hanno sempre sofferto di una sorta di complesso nei confronti di quella che essi definivano “La Filosofia Classica Tedesca”.
Nei paesi Anglosassoni e in altre parti del Globo, grazie a Dio, la figura del professore di königsberg non è stata mai sopravvalutata o mitizzata, e ancora oggi si continua a discutere e confrontarsi con Aristotele e Tommaso D’Aquino.
ma quale sarebbe il video successivo a questo?
La playlist su Kant, con i video tutti in ordine, è qui: th-cam.com/play/PLFRYVVEHvMSyx7xUlicm4pmpxfkJBtAIH.html
@@scrip79 è possibile fare un video su pomponazzi?
Caro prof, mi perdoni se la disturbo, vorrei chiederle che cosa si intende, nella definizione di criticismo, per "possibilità" e "legittimità", utilizzati da molti manuali che ho consultato. L'Abbagnano-Fornero li definisce in una maniera per me incomprensibile; riuscirebbe a farmi uscire dal mio "stato di minorità"?
Con "possibilità" riguardo al criticismo, si intende che Kant vuole sottoporre a critica alcune forme dell'esperienza umana, per capire se sono forme possibili, ovvero se è possibile averle, farle. Nel caso della conoscenza, questo significa che bisogna chiedersi se si può conoscere, a quali condizioni si può conoscere. Ad esempio, nel caso della matematica, la domanda sarà: la matematica è possibile? Si possono usare i numeri, le operazioni eccetera, oppure no?
Con "legittimità" (o "validità") si intende che, una volta stabilito che l'esperienza è possibile, bisogna anche vedere se è legittima o valida. Sempre per fare un esempio, io posso anche magari stabilire che la matematica sia possibile, ma questo non implica automaticamente anche che i risultati della matematica siano validi. Bisogna verificarlo. Legittimità significa dunque cercare di capire quali condizioni o criteri rendono valida quell'esperienza, la rendono legittima.
In genere questa "triade" si chiude con il discorso sui limiti, nel senso che una volta che ho stabilito che un'esperienza è possibile e valida, bisogna vedere anche fino a che punto è valida (perché certe esperienze o forme di conoscenza sono valide in certi ambiti, ma non in tutti).
@@scrip79 Buongiorno prof, mi scusi se le rispondo solo ora ma non uso molto i social. La ringrazio infinitamente per la spiegazione! Se tutti aiutassimo gli altri anche quando non siamo costretti a farlo, esattamente come fa lei, davvero il mondo sarebbe un posto migliore, al di là di ogni retorica. Buona giornata prof e buon weekend!
Sehr Gut!!
L'esposizione dell'oggettività della conoscenza non giunge alle conclusioni corrette ed il professore non lo ha messo in luce, infatti non solo si può dimostrare l'intenzionalità della conoscenza come ha fatto Brentano, contro Kant, ma anche che se fosse vero che l'uomo abbia una conoscenza non intenzionale nel modo descritto da Kant, allora non potrebbe neanche sapere se esistono altri uomini, perché per saperlo dovrebbe fare esperienza dell'Io penso degli altri uomini.
L'Io penso tuttavia, come afferma Kant nella Dialettica trascendentale, non è oggetto di esperienza, perché non è rappresentabile dai sensi, per cui, a maggior ragione, non è possibile sapere se esiste l'Io penso nelle rappresentazioni dei sensi da parte del conoscente di ciò che appare come uomo. Senza la conoscenza dell'Io penso nelle rappresentazioni dei sensi, ciò che appare come uomo, potrebbe essere un animale irrazionale mosso dall'istinto e non invece dal suo Io penso. Per cui bisogna concludere che, secondo la prospettiva kantiana, solo Kant può sapere di essere uomo, ma che è impossibile dimostrare che ne esistano altri, tanto più affermare che abbiano tutti l'intelletto uguale (l'Io penso).
Kant, come si dice a Roma, è una sola e tutta la filosofia continentale: Fichte ... Heidegger, etc... è totalmente inconsistente.
Esempio facile ma forse mi sbaglio : ragion pura nella sua modalità " di meccanismo a priori" del sistema conoscitivo mi fa pensare al software del computer quale strumento di analisi del contenuto in file immesso a posteriori
Qualcosa non mi quadra. Vero che tutti gli uomini percepiscono con i sensi le cose nello stesso modo, ma poi quelle cose acquistano significato completamente diverso proprio perché invece quelle caselle postali cerebrali non sono assolutamente innate e pre-esistenti ma vengono create proprio dall'esperienza. Se io già so che quella è una tazza e a cosa serve quel che io ricevo è completamente diverso da quel che riceve chi non ha mai visto una tazza né sa cosa sia, che riceve solo l'immagine di un oggetto di una certa forma o colore ma che resta privo di senso fino a che non sarà associabile all'idea di tazza. Ma questo vale per tutto, anche per il linguaggio. Non esistono idee innate e la reminiscenza (in senso platonico) esiste relativamente a idee precedentemente apprese ma sempre recepite attraverso i sensi, non innate. Inclusa la matematica. 5+7 fa 12 "anche per me" ma solo perché qualcuno a suo tempo mi ha insegnato e io ho appreso le regole matematiche (poco in realtà 😃) Ma questo vale anche per i "giudizi analitici a priori" che sono analitici ovvero infecondi dopo, forse, ma che a suo tempo sono stati giudizi sintetici a posteriori fecondi, insegnandomi che quella cosa che viene definita triangolo ha necessariamente e sempre tre lati e tre angoli. Altrimenti prima di sapere che quello si chiamasse triangolo e quale fosse il comune denominatore tra due forme entrambe definibili triangolo per me non c'era proprio nulla di implicito e venire a sapere che triangolo significa quello è stata eccome conoscenza e per nulla infeconda e assolutamente non a priori visto che attraverso i sensi, ascoltando, guardando l'ho dovuto a suo tempo apprendere.
Bellissima lezione.
MA DIETRO HAI DEI LIBRI TI MONSTER ALLERGY? La mia stima per te: ↗️↗️↗️🕺
Certo! Gran fumetto!
Il mio preferito? È lei prof, !
Grande - ma c’è una musica di sottofondo???
Non sono molto d'accordo che la matematica sia ragionamento visto che è la mera applicazione pratica di regole prestabilite e nemmeno che sia "sintetico" visto nel 5+7 è già implicito che faccia 12 per definizione anche qualora io non lo intuissi subito allo stesso modo in cui nella definizione di corpo è implicita l'estensione.
prof, scusi una cosa, perché Dio e una cosa in sé per Kant?
Perché non può essere conosciuto attraverso i sensi. Quindi non si può essere certi che esista; e in ogni caso se esistesse sarebbe, appunto, un noumeno.
Con i giudizi sintetici a posteriori non è che abbia scoperto chissà cosa... Che la matematica era affidabile l'aveva già detto Platone e tanti dopo di lui.
Mi rendo conto che è difficile capire la mia osservazione poiché la gente è condizionata da una cultura secolare a pensare in un determinato modo. Come fa questa persona a esprimere il pensiero di un altro, vi rendete conto dellassurdita. Lo stesso pensiero proprio espresso da un soggetto è una proiezione limitata e deformata dalla realtà interna del soggetto e questo pretende di esprimere un pensiero di un altro. Dici almeno di narrare secondo il tuo punto di vista quanto dello da quell'altro. Non solo e un atto evidente di presunzione ma anche disonesto, incapace di esprimere un proprio pensiero che non sia la copia o imitazione di un'altro. Questo comportamento è frequente a parte qualche eccezione in quella categoria che si definisce intellettuale.
Ci interessa il oensiero di kant...non altre cose ..no cinteressa
Secondo me la mente quando nasciamo è vuota. Una tabula rasa. Tant'é vero che spesso resta una tabula rasa 😂
2021.01.08 V
TH-cam yt
Ujj
Molto bravo
grazie
Bravissimo Prof. !!!!! Grazie
Grazie
Grazie