Aggiungerei un particolare: i maestri dei bambini erano maschi e quelli delle bambine donne ; le maestre potevano insegnare in una classe maschile solo in prima, seconda e terza elementare, dalla quarta in su si riteneva che per i maschi fosse necessaria l'autorevolezza di un maschio.
Sono toscana, a 10 anni trasferita a S.frediano a7(Pi) in quinta elementare la maestra tutti i giorni mi diceva: accidenti al treno che ti ha portato qua',era meglio se deragliava. Era considerata una brava maestra,andava sempre in chiesa. La odio ancora xla sua cattiveria.
Ogni tempo ha avuto cose belle e cose meno belle.... Però penso che al giorno d'oggi stiamo perdendo molto soprattutto nelle relazioni: i giovani fanno difficoltà a relazionarsi, primo perché la famiglia soprattutto quella numerosa era una scuola di vita, veniva insegnato il rispetto per l'autorità e per chi era anziano; inoltre il cellulare sempre in mano crea una barriera fisica con le persone che ti trovi attorno. Ieri ero in metropolitana, tutti guardavano il cellulare e appena si liberava un posto i giovani si sedevano continuando a guardare il telefono e non guardando assolutamente chi c'era attorno e così una signora anziana si è fatta un lungo tratto in piedi. Ormai non esiste nessuno attorno ... è desolante....
Stavo bene nel mio banco tutto ti legno massiccio. Sporco di inchiostro e con tanti segni fatti dai bambini che si erano seduti anni prima. Era una bella memoria. Erano doppi, perciò io ero sempre seduta accanto a un'altra compagna. Il mio banco mi dava calore e sicurezza. Poi in quinta elementare, con dolore, trovai banchi singoli di metallo e formica di colore verde. Erano freddi, dove erano finiti quei vecchi banchi? Bisognava diventare moderni, non importa se meno felici!
Sento tanta nostalgia questo è il mio passato che non potrà mai tornare ero nella mia felicità e semplicità che non tornerà mai più.❤❤❤
Aggiungerei un particolare: i maestri dei bambini erano maschi e quelli delle bambine donne ; le maestre potevano insegnare in una classe maschile solo in prima, seconda e terza elementare, dalla quarta in su si riteneva che per i maschi fosse necessaria l'autorevolezza di un maschio.
Sono toscana, a 10 anni trasferita a S.frediano a7(Pi) in quinta elementare la maestra tutti i giorni mi diceva: accidenti al treno che ti ha portato qua',era meglio se deragliava. Era considerata una brava maestra,andava sempre in chiesa. La odio ancora xla sua cattiveria.
Ogni tempo ha avuto cose belle e cose meno belle.... Però penso che al giorno d'oggi stiamo perdendo molto soprattutto nelle relazioni: i giovani fanno difficoltà a relazionarsi, primo perché la famiglia soprattutto quella numerosa era una scuola di vita, veniva insegnato il rispetto per l'autorità e per chi era anziano; inoltre il cellulare sempre in mano crea una barriera fisica con le persone che ti trovi attorno.
Ieri ero in metropolitana, tutti guardavano il cellulare e appena si liberava un posto i giovani si sedevano continuando a guardare il telefono e non guardando assolutamente chi c'era attorno e così una signora anziana si è fatta un lungo tratto in piedi.
Ormai non esiste nessuno attorno ... è desolante....
Stavo bene nel mio banco tutto ti legno massiccio. Sporco di inchiostro e con tanti segni fatti dai bambini che si erano seduti anni prima. Era una bella memoria. Erano doppi, perciò io ero sempre seduta accanto a un'altra compagna. Il mio banco mi dava calore e sicurezza. Poi in quinta elementare, con dolore, trovai banchi singoli di metallo e formica di colore verde. Erano freddi, dove erano finiti quei vecchi banchi? Bisognava diventare moderni, non importa se meno felici!