Jean-Pierre Lebrun: Il Nome del Padre L'INSEGNAMENTO DI JACQUES LACAN

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 พ.ย. 2024

ความคิดเห็น • 11

  • @paolabargigli8397
    @paolabargigli8397 3 ปีที่แล้ว +1

    Grazie a voi per aver messo in rete questo incontro con Lebrun che non avevo potuto ascoltare, grazie a lui stesso per la interessantissima relazione !

  • @francescogelmini74
    @francescogelmini74 3 ปีที่แล้ว +2

    Stupenda lezione - l interesse della psicoanalisi lacaniana francese per le identità trans non binarie e in between non deve tradursi in collusione verso un fanatismo dell' autodeterminazione totale . Il soggetto umano non e' in grado di auto - porsi da solo nel mondo ma viene posto nel mondo da altri - l integralismo dell' auto nominazione, dell' auto determinazione e dell' auto attribuzione trova un limite nel Nome del Padre e nella nominazione . Non ci si può auto battezzare ma si viene battezzati, non ci si può auto nominare ma si viene nominati - i deliri megalomanici di autodeterminazione totale vanno rifiutati perché esprimono un rifiuto delirante della condizione umana . No al trans umanesimo no ad un post umanesimo scatenato . Condivido il desiderio di Recalcati di stabilire legami tra la bibbia e la psicoanalisi - sul filo rosso dell' iniettare del Due della relazione nell' Uno dell' irrelato - aspetto che clinicamente si incarna nella pratica di Michele Rugo con le anoressiche ( si sta in stanza in due per imparare a reggere la relazione ) . La psicoanalisi lacaniana non deve radicalizzarsi sul c' e' dell' Uno o sul c' è del trans perché la realtà e' che ci sono degli Uni in relazione . Non esiste per l' essere umano la possibilità di essere il demiurgo assoluto di se' stesso - come ben dovrebbe ricordare Di Ciaccia date le sue reminescenze di ex prete . Massimo Recalcati - stella polare . Le istituzioni con l' aiuto della grazia aiuteranno gli uomini a convertire la forza della pulsione nell' ordine etico del desiderio . Le istituzioni sono creature stupende e belle - sono capaci di tenere dentro di sé gli eretici - i maestri e i nuovi alunni che scriveranno i nuovi seminari di Lacan . Nel giorno del giudizio tutti saremo salvati .

  • @mariacristinacorti3669
    @mariacristinacorti3669 3 ปีที่แล้ว +2

    Estrarre dal biologico, come apertura verso una nuova prospettiva, é riconsegnare un ruolo al padre, una referenza che lo collega alla madre e costruisce l'apertura al mondo come meraviglia, oltre l'io del bambino.

  • @polittaforaboschi6419
    @polittaforaboschi6419 3 ปีที่แล้ว +1

    Interessantissimo per l'apertura antropologica

  • @zigzag2510
    @zigzag2510 ปีที่แล้ว

    Il ruolo del linguaggio in psicoanalisi ne costituisce il pregio e il limite. Io vedo nel fallimento dichiarato da Lacan nel Seminario XXIII, per non aver scoperto "nemmeno un lembo di Reale", la più nobile e confortante delle ammissioni.

  • @mariacristinacorti3669
    @mariacristinacorti3669 3 ปีที่แล้ว +1

    Non è la sensazione di F.C. ma un dato di fatto che i due incontri hanno consentito di entrare in un nuovo mondo di consapevolezza.

    • @francescogelmini74
      @francescogelmini74 3 ปีที่แล้ว +1

      Consiglio anche le conferenze di Ali Roma in cui tante psicoanaliste affrontano vari aspetti della psicoanalisi lacaniana . Strumenti veramente preziosi

  • @donatellavignali4820
    @donatellavignali4820 3 ปีที่แล้ว

    La donna nel biologico, il padre nel simbolico???

    • @joaosantiagosantiago7675
      @joaosantiagosantiago7675 3 ปีที่แล้ว

      La donna è chiamata a facilitare il processo ... consegnare il bambino o bambina al non del padre.....guarda...non sono psicanalista e scrivo dal Brasile

  • @donatellavignali4820
    @donatellavignali4820 3 ปีที่แล้ว

    Volete dire che la madre non ha niente a che fare con l'introduzione del bambino al linguaggio??!!

    • @lorenzo_bo
      @lorenzo_bo 3 ปีที่แล้ว +1

      ?? è la madre che introduce il bambino al linguaggio. il problema è che non può far passare il limite. cioè nella coppia madre bambino (se rimane chiusa su se stessa) rimane la fantasia che tutto possa fare senso, che si possa fare un uso onnipotente del linguaggio. un esempio classico di linguaggio senza limite è il pensiero magico e quello superstizioso.