TEATRO E CARCERE Amleto indagine sulla vendetta Rai3 Blob Dicembre 2007 2di2

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  • เผยแพร่เมื่อ 6 ก.ย. 2024
  • Parte 2 di 2 del servizio di "Blob" (realizzato da Fabio Masi e trasmesso su Rai 3 il 24 Dicembre 2007) sullo spettacolo teatrale "Amleto indagine sulla vendetta" in scena presso il Teatro della C.C. Roma Rebibbia N.C. .
    Interpreti: Compagnia dei Liberi Artisti Associati, con la partecipazione di Daniela Marazita nel ruolo di Gertrude e Valentina Esposito nel ruolo di Ofelia.
    Adattamento di Fabio Cavalli e Cosimo Rega
    Regia: Fabio Cavalli
    Assistente alla regia: Paola Ermenegildo
    Musiche di scena: Maestro Franco Moretti
    Disegno luci: Valerio Peroni
    Foto di scena: Alessandra Cavalli, Andrea Grossi
    Supervisione Artistica: Laura Andreini Salerno
    Note di regia
    In tutta lopera di Shakespeare si ritrovano temi e trame che hanno radicali attinenze con i problemi che dominano il contesto carcerario. Se al centro della Tempesta cè lattesa della Libertà, lAmleto è dominato dal principio della Vendetta.
    NellAmleto il giovane principe, chiamato dalla voce del sangue, dal fantasma del padre, vittima di una faida dinastica, indaga implacabilmente sui colpevoli, con lo scopo di compiere la vendetta.
    Amleto è il killer obbligato. Secondo la lucida visione di Carlo Emilio Gadda, in quel contesto, il ristabilimento dellordine violato non può compiersi altrimenti che nel sangue della strage finale, nella quale innocenti e colpevoli sono ugualmente sacrificati in un atto di purificazione distruttiva. Solo Orazio resta testimone vivente, incaricato di ricordare ai posteri il rischio mortale che comporta la violazione dellordine al vertice di una comunità .
    NellAmleto si rispecchiano i destini di molti degli attori della Compagnia. E i destini di tutti noi. Se cè del marcio nellantica Danimarca, come ce la passiamo, oggi, fra Roma, Napoli e Reggio Calabria? (Con la sponda delle finanziarie del Nord). Quali faide, tradimenti e lotte fra clan, coprono di sangue le strade delle città, fino a schizzare i palazzi di un potere lontano ed oscuro?
    Dalla Fortezza di Elsinore al Maschio Angioino il salto spazio-temporale è quasi impercettibile.
    Nella parola scarnificata dei detenuti-attori, lAmleto è cronaca di oggi ed emblema universale della dialettica fra Vendetta e Giustizia.
    LA REPUBBLICA 21 DICEMBRE 2007
    Amleto Principe di Camorra
    detenuti-attori a Rebibbia per Shakespeare napoletano
    Buio, gli attori entrano in scena seguendo il percorso di una drammaturgia antica che allimprovviso ha parole dei nostri giorni più disperati, entrano in scena e la forza del loro recitare crea subito la giusta tensione, lincanto. Tutti al primo incontro con il teatro. Eppure hanno passione e tempi da attori consumati [] Amleto parla ai nostri giorni, come fosse stato pensato oggi da Shakespeare. Magia del teatro, che vince il tempo di uomini rinchiusi a scontare una pena e sanno trovare parole nuove per loro
    Giulio Baffi

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