Il fotovoltaico off-grid è legale in Italia?

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[@user-sz7vy3fm3i]

Buongiorno. Argomentazione esaustiva, completa e chiarissima. Ho un po' di anni e nel mio lavoro ho visto situazioni simili evolversi in modo imprevedibile. Anni 60-70 avere un generatore era reato e quelli autorizzati andavano normati collaudati e controllatissimi e installati solo in casi particolari. Adesso tutte le ferramenta li vendono e senza tante storie. Fino anni 80 avere una ricetrasmittente era reato punibile - alternativa era patentino con esame e ridottissimi spazi di trasmissione. Poi sono arrivati i CB e lo stato ha dovuto prendere atto che facevano quello che pareva loro e quindi ha messo qualche paletto es. max 5 Watt ecc... ma da allora fine sanzioni, almeno in pratica.
Telefonia : questa l'ho vissuta personalmente a livello professionale. Fino anni 80 GUAI ad aprire una scatola telefonica domestica o aggiungere 1 apparecchio telefonico, non parliamo di radiotelefoni cordless che erano vietatissimi. Poi un bel giorno fine di tutto questo e la SIP di allora ci faceva posare cavi interni e collegare telefoni e accessori, e questo perchè hanno dovuto prenderla persa visto che tutti facevano di tutto. Ci sarebbero altri esempi ma la chiudo qui e deduco : non è la normativa ( specialmente questo capitolo della CEI 0-21 che non sarebbe di competenza loro, visto che non riguarda la SICUREZZA degli impianti ma solo la fonte di energia utilizzata, che chiaramente viene identificata come quella che lo Stato ti vuole dare per forza ) non è questa parte della normativa che farà la differenza tra il lecito e l' illecito ma saranno le installazioni REALI che produrranno sul territorio e saranno sempre in maggior numero, visto l'abbassarsi dei prezzi e l'aumentare spropositato del costo dell'energia che ci costringono ad acquistare.
Ti chiedo scusa per la prolissità dell'argomentazione ma dovevo pur dirlo e consiglierei agli OFF-GRID di non preoccuparsi troppo : sono sicuro che fra qualche anno saranno perfettamente in regola, non fosse altro per il numero incontrollabile degli stessi che farà cambiare opinione OBTORTO COLLO al legislatore. Complimenti per il blog. Gigi

[@a.p.kybalion5167]

Salve Gigi , beh che dire non si può opinare nulla perché sono tutte parole sante le sue comprese le storie delle radio , dei telefoni e dei primi generatori......credo che questo commento possa dare molta voga e speranza a chi ha un off grid in attesa che si avveri un cambiamento legislativo che poi autorizzi tali impianti magari fino ad una taglia bassa di potenza e con tutte le sicurezze del caso che potrà regolarizzare tutti... grazie a lei del gradito intervento e della speranza che forse da a molti amici "off-griisti"....👏👏😊😊🙏🙏🙏🙏🙏

[@domenicogiordano1126]

da quasi completamente digiuno in materia mi chiedo e ti chiedo: ma gli impianti solari con accumulo venduti (cari) e certificati che oltretutto danno diritto al rimborso del 50% su 10 anni, sono contemplati (in quel caso l'eccesso di produzione viene riversato in rete, lo so, ma un impianto ben proporzionato, con un accumulo importante riversa pochissimo on grid)? Alla fine l'off grid è tale sia che venga costruito in autonomia sia che se ne occupi un'azienda, o no?

[@PieroSalino]

Leggere è indispensabile ma .....prima di tutto è CAPIRE COSA CE SCRITTO

[@salvatoremaugeri1980]

Un impianto fotovoltaico propriamente a isola (in inglese off-grid stand-alone), del tutto scollegato dalla rete elettrica nazionale, per scelta o per impossibilità, è sempre ammesso.
Su questo punto la normativa CEI 0-21 è sufficientemente chiara:
"Funzionamento in isola: possibilità di alimentare una rete in isola da parte di un impianto di produzione. Il funzionamento in isola si distingue in:
a) su rete dell’Utente (ammessa in qualsiasi condizione), ovvero quando l’impianto di produzione dell’Utente alimenta l’intera propria rete, o parte di essa, quando è separata dalla rete del Distributore;
b) su rete del Distributore (non è mai ammessa, salvo casi regolamentati su specifica richiesta del Distributore), ovvero quando l’impianto di produzione dell’Utente alimenta l’intera rete o parte dalla rete del Distributore."

[@salvatoremaugeri1980]

Secondo me si può fare

[@a.p.kybalion5167]

Ciao, prova a vedere gli altri commenti , ci sono dei richiami importanti oltre la comunicazione del CEI del 2016 un altra direttiva UE (richiamata anche dalla CEI) che autorizza l'uso di off grid separato dalla rete solo in caso di assenza o guasto dell'alimentazione pubblica e , articolo 2 punto 43 del regolamento UE 2016/631 , alimentazione ad isola esclusivamente in caso di guasto alla rete con distacco fisico ed elettrico obbligatorio , vedi un po' 👍

[@salvatoremaugeri1980]

@@a.p.kybalion5167 scusa posso utilizzare una Power Station per alimentare una lavatrice Se sì ho una lavatrice ho la casa è sempre un utilizzatore

[@a.p.kybalion5167]

@salvatoremaugeri1980 , se segui alla lettera la nota CEI del 2016 e i dettami dell' Autorità dell'energia e indirettamente la CEI 021 (sistemi collegati in rete) direi di no in quanto risulta un produttore di energia (non UPS) e in presenza di rete è vietata la volontarietà di alimentare un carico , se c'è corrente Enel , da un'altra fonte ....se manca l'Enel puoi usare un sistema che si stacca autonomamente dalla rete e non per fini di autoconsumo ma di alimentazione di emergenza per alimentare solo dei carichi critici fintanto che torna l'Enel , ma la Power station non è un UPS e non rispetta il distacco totale dalla rete e non puoi comunque usarlo se c'è linea Enel....detto questo comunque mi pare che gli enti citati poi in pratica non mettano il fiato sul collo agli utenti che li usano a loro rischio e pericolo ovviamente ....mi pare siano tolleranti per ora ....😊

[@gianlucafigus4097]

Basta utilizzare la linea Enel come backup con un quadro di scambio certificato tipo generatori a gasolio come ho fatto io.

[@a.p.kybalion5167]

Se segui la normativa alla virgola non potresti fare ciò che dici (ho già citato norme e regolamenti in altri video forse non li hai visti)

[@pellicciafabio]

Grazie per le sue informazioni. Siccome anche io ho dei dubbi in merito, ho scaricato la CEI 021 e ho cercato di informarmi leggendola attentamente. Leggendo a pagina 13 al punto 3.29 lettera A e B, che specifica il funzionamento in isola, la mia conclusione è stata "forse sbaglio" che si può installare e certificare, anche perché sono stati già certificati impianti ad isola. Nello specifico nel punto A, che è ammesso in qualsiasi condizione, mettendo un contattore che stacca le due fasi che provengono dal contatore la normativa lo permette da come è scritta. Potrebbe cortesemente verificare e darmi un suo giudizio? La ringrazio.

[@a.p.kybalion5167]

Salve grazie a lei di guardare i video🙏🙏 la nota del CEI specifica bene il senso secondo me, la rete ad isola è intesa nel caso di non presenza di rete pubblica e quindi è perfettamente ammessa e certificabile mentre in caso di emergenza ossia di black-out della rete pubblica l'articolo 2 punto 43 del Regolamento UE 2016/631 specifica (come fa il CEI) che l'alimentazione ad isola in caso di presenza di rete pubblica è ammessa in caso di assenza momentanea della stessa e non per l'alimentazione normale dei carichi, ossia unicamente in "casi di guasti della rete"

[@seman2412]

Ero interessato all'off grid. Adesso che so che lo stato non vuole, sono ancora più interessato. Magari con un bluetti portatile così da poterlo staccare quando voglio, è vedere la faccia di chi vorrebbe contestarmelo.

[@a.p.kybalion5167]

@@seman2412 Beh ognuno fa ciò che pensa sia giusto per sé 👍

[@FabrizioFringuelli]

Di base il discorso elettrodomestico ha una spina e non devi farti tu impianti, come il FV da balcone.. ha solo spinotti e colleghi. Tutto ciò che monti "tu" deve essere fatto e certificato da professionista. Cmq la CEI credo sia una normativa, non una legge.

[@a.p.kybalion5167]

Ciao esattamente....ma i FV da balcone non sono off grid ma on grid e sempre generatori di energia sono , e sono omologati e abilitati a interfacciarsi con la rete esterna quindi in regola , non sono ad isola

[@matematto2.0]

Ciao. Appena posso cercherò di argomentare meglio il mio punto di vista in merito, ma nel frattempo, se posso, ti faccio una domanda.
Un Bluetti, un Ecoflow, una Power station insomma, in cosa differisce da un inverter ibrido? Ed è "legale" a questo punto?
Grazie
PS in ufficio ho un UPS Riello con batterie a 48V chiaramente sempre collegato in rete (esattamente come un inverter ibrido con delle LiFePO4) per ricaricarle quando interviene: è"legale" a questo punto?

[@a.p.kybalion5167]

Ciao, in pratica la nota CEI del 2016 distingue bene i dispositivi di generazione energetica a scopo di aumentare il proprio autoconsumo (inverter e batterie ) dai sistemi che sono veri e propri UPS che non hanno il fine di alimentare un carico ai fini della massimizzazione dell'autoconsumo ma di non farti spegnere un dispositivo che non può essere disalimentato e tra l'altro lo fa in automatico senza un tuo intervento volontario e scollegandosi nel frattempo dalla rete esterna...per cui il tuo UPS è perfettamente legale in quanto funziona da UPS non da impianto off grid....tutti gli altri sistemi non sono UPS e non intervengono per alimentarti un carico in emergenza ma il loro fine è farti risparmiare non attingendo dalla rete pur essendo essa operativa....per cui tutti quelli che hai citato li potresti eventualmente usare in caso di assenza rete (ma non saresti in regola perché non sono UPS e non sono certificati CEI per il distacco certificato ...

[@steve01cor92]

@@a.p.kybalion5167 buongiorno , siamo un po tutti alla ricerca del risparmio o della continuità elettrica anti blakout, ma le fa riferimento alla cei 2016 che è superata dalla cei 2021 e sara superata dalla prossima cei 2024 o 25 .
è anche vero che si determina ce in una proprietà privata tutto cio che s istalla a parte la fabricazione di armi bellici ed attivita illecite si possono auto istallare dei pannelli solari ,ben diverso se l istallazione è su superfici condominiali o pubbliche.
tornando alla cei 2021 su impianti non connessi alla rete da si delle normative di certificazione dell impianto di casa che si presume sia certificato , come un eventuale linea dal sezionatore all inverter , ma nessuna norma parla di collegamenti a bassissima tensione (sotto i 50v) quindi pannelli regolatori ecc, altresi un generatore già certificato nessuno vieta di un utilizzo giornaliero a parte altre normative riguardo ai rumori e le interfacce elettriche ..
inoltre negli scorsi anni 2022-23 sono stati normati l istallazioni in edilizia libera di pannelli solari e locali tecnici .
ciò nonostante c è molta confusione tante normative che s intrecciano e rendono un anarchia diffusa sia per impianti legali che non .
e da evidenziare che ogniuno a casa propria fa un po quello che crede , deve sempre sapere che qulsiasi incidente che lede altri soggetti ha comunque delle conseguenze legali , una cosa certificata o no la legge troverà sempre un posteriore in cui affondare i suoi artigli .
scusami se sono stato lunghissimo ma questo è un tema che occorrerebbero dei corsi di diverse ore per capire qualcosa .
grazie comunque per le spiegazioni riflessive che esponi.
saluti Stefano

[@matematto2.0]

Eccoci qua.
A mio parere il primo aspetto da considerare è che le norme CEI NON sono “legge” ma, appunto, norme tecniche e quindi la questione è relativa al loro valore giuridico e vincolatività.
Non è una questione semplice (come sempre in Italia…) ma in sostanza (cito la D.ssa Anna Guardavilla),
Ripeto, non essendo una questione semplice, relativamente a tale aspetto mi fermo qua e piuttosto cerco di affrontare quello tecnico; ma sul fatto che la CEI decida quali carichi posso o non posso utilizzare a casa mia non credo sussistano dubbi…
così come non ce ne sono neanche sul fatto che un inverter ibrido se configurato come caricatore di un pacco batteria sia un “elettrodomestico collegato ad una spina”, un grande caricabatteria appunto, con un primario isolato galvanicamente da un secondario.
Ma c’è, ovviamente, l’inghippo e quindi la preoccupazione di chi sa che un inverter può anche essere un generatore che, nel momento in cui è interfacciato alla rete e configurato come ibrido, può farvi fluire corrente: hai voglia a settare cessione zero, se stai prelevando un carico (con una quota della potenza che viene dalle batterie perché c’è una nuvola che scherma la produzione FV ad esempio) quando la nuvola si diraderà la potenza FV salirà repentinamente e per qualche istante avrai un surplus di corrente che il sistema manderà per forza in rete, pochi watth certo, ma ci sono (e li paghi pure…).
Quindi basta configurare l’inverter come off-grid puro (prelevo il carico sempre e solo con potenza batterie+FV: l’inverter utilizzerà la rete solo per caricare le stesse batterie quando si raggiunge il SOC critico)? Si, ma come esserne sicuri?
E qui ci ricolleghiamo alla vera questione di fondo che quasi tutti i canali che affrontano l’off grid secondo me non considerano: la semplificazione, far credere che con il semplice “fai da te” tutti possano risolvere il bilancio energetico di un’abitazione.
Siamo sicuri che con il fai da te tutti possano affrontare la questione di esser assolutamente certi di non immettere potenza in rete (perché in tal caso la CEI o chi per esso ha perfettamente ragione a sindacare su cosa posso fare o meno) o, in generale, di avere un impianto adeguatamente protetto?
Fai un sondaggio: vediamo in quanti conoscono, non dico il valore della resistenza di terra del loro impianto ma almeno di che tipologia ed in che condizioni sia visto che è a lui che affidano la “sicurezza” ed a cui l’ormai famoso inverter ibrido collega il suo neutro…
Per non parlare del fatto che pare sia la cosa più semplice di questo mondo installare 3-400 V di tensione sul tetto (per stringa…), tanto bastano due fili e se devo spegnere stacco il magnetotermico del quadro DC !
Eppure è da quando siamo piccoli che ci hanno detto che con la corrente non si scherza ma pare ce ne stiamo dimenticando :-)

[@a.p.kybalion5167]

@matematto2.0 , ci sono molte questioni da vedere, come dici, ma sintetizzando il tutto la CEI categorizza come generatori elettrici tutti gli inverter ogg grid e tutte le batterie per cui è difficile trovare scappatoie.
Inoltre le norme anche se puoi contestarle non credo si possano aggirare anche perché la sicurezza di tutt gli impianti è dettata dalle norme a cui tutti devono sottostare o non verrà rilasciata la dichiarazione di conformità, poi il buon senso dovrebbe sempre prelevare ...soprattutto ricordandoci che con la corrente non si scherza ...👏👏👍

[@a.p.kybalion5167]

Grazie te del tuo apporto👍🙏, per quanto riguarda l'edilizia libera è vero ma devi garantire l'inclinazione dei pannelli uguale all'inclinazione del tetto e non deve essere una zona sotto vincolo se no devi fare richiesta specifica al comune 👍

[@antoniodiserio7338]

Il limite di potenza dai pannelli a 800 watt, come rientra in tutto questo ? Se ricordo bene, fino a 800watt di potenza solare, si può installare l'impianto senza certificazione. Quindi, off grid con scelta autonoma della sorgente di energia.

[@a.p.kybalion5167]

Salve può mettere il plug e play (350W) o il mini-fotovoltaico (da 350 a 800 W) sono sempre inverter on-grid certificati CEI 021 che immetteranno in rete l' energia in più non usata in casa e occorre installare una presa adatta e dedicata a quel dispositivo con linea dedicata e segnalata fino al quadro elettrico di casa, la procedura autorizzativa è semplificata e molto semplice , le potenze sono ridottissime però...max 800W

[@dorianotami3558]

Ma se uno vuole allacciare un gruppo elettrogeno in teoria non lo potrebbe fare in presenza del contatore Enel

[@a.p.kybalion5167]

Ciao, se segui la legge alla virgola no...., potresti usarlo solo in caso di black- out della rete pubblica staccandolo fisicamente ed elettricamente da essa solo per alimentare dei carichi critici finché la linea pubblica non torni in servizio...