Come Lupo, anche Cantelli Annibaldi sembra uscito da un fumetto di Andrea Pazienza. Peraltro Penthotal ed altri racconti di Andrea Pazienza sono ancora perfetti per inquadrare il mondo delle droghe in Italia tra gli anni 70 e gli '80.
Ho in mente una vignetta straziante di lui al telefono coi genitori, nel quale promette di non farsi più, di rigare dritto, di andare al mare con loro come quand'era piccolo e lasciare che sua madre gli compri le camicie. Questo senso di prigionia continua, che inizia in società e prosegue nel tentativo di evadere attraverso gli stupefacenti mi è rimasto sempre addosso, da quando l'ho vista in poi. Trainspotting ne è un esempio più conosciuto. Grazie Andrea Pazienza e grazie a te di averlo ricordato
Penso che Cantelli sia riuscito a salvarsi dalla sua situazione grazie anche alla cultura e al fatto di avere degli interessi come la lettura che l hanno portato a una consapevolezza di sé e di quello che stava facendo. Molti purtroppo provenendo anche da situazioni disagiate e magari da famiglie di basso ceto sociale non sono riuscite a salvarsi. Forse per lui la droga é stata una sperimentazione, in certi tratti dell intervista mi ha ricordato un po' William S. Borroughs.
In un'altra intervista infatti lo ha detto che la sua fortuna è stata l'aver trovato la sua passione nella scrittura.prima di cominciare con l'eroina. Le passioni salvano e hanno anche il potere di farti risalire, anche se piano piano, nel momento del bisogno.
Sei un grande Fabio! Comunque la roba d oggi non è pura come quella anni 80... Cioè vale poco e costa poco soprattutto la Brown ora.. cioè non si può paragonare
testimonianza molto interessante. io personalmente percepisco meno di quanto si parli il rischio di dipendenza su grandi numeri. dipende senz'altro dai contesti che si vivono, io noto che la maggior parte delle persone intorno a me ne fa un uso sporadico e distratto, senza troppo amore per l'atto in se, anche di droghe più pesanti (eccetto eroina). ci si droga per spingere al massimo una serata solitamente al giorno d'oggi. è quello il contesto più pop. quindi sarebbe da approfondire la comunicazione dei rischi sull'utilizzo alche saltuario, più che del rischio di dipendenza perlomeno su canali del genere per il tipo di pubblico che suppongo abbia. ma ogni esperienza, soprattutto così consapevole e carismatica vale molto.
Però c'è modalità e modalità di fare riduzione del danno e soprattutto ci sono esigenze di vario tipo da parte di chi fa uso di sostanze e motivi di vario genere per cui una persona fa uso di sostanze, è molto riduttivo come punto di vista ( così esposto) allego un sito di riduzione del danno secondo me molto ben riuscito! Fare riduzione del danno vuoi dire creare spazi sicuri, spazi di vita, e sensibilizzare su cosa si sta consumando senza imporre il proprio giudizio a chi sta consumando, poi ovviamente avere un esperienza diretta con le sostanze aiuta a comprendere certamente meglio alcuni aspetti dell'utilizzo e della dipendenza ( in caso di dipendenza) ma non è l'unico strumento che abbiamo per interfacciarci con chi fa uso di sostanze!
Un appunto sull'uso dell'alcool. Ho 38 anni e non avendone fatto grande uso fino a 3/4 anni fa, non sapevo che, a seconda dello stato d'animo che si prova al momento dell'assunzione, questo può essere amplificato. Mio padre, anno '48 beveva un bicchiere di vino ogni giorno (mi ricordo soprattutto a pranzo) e non l'ho mai visto avere problemi con l'alcool. Penso che negli anni '70, se anche se ne faceva più uso di ora, la gente avesse meno "problemi psicologici", mentre ora anche molti già da bambini ne hanno e se ora l'alcool viene demonizzato addirittura da certi soggetti più della cocaina e degli psichedelici bisogna stare attenti a quello che si dice. L'alcool modula le nostre emozioni e al giorno d'oggi nessuno ha più voglia di gestirle col proprio intelletto o le proprie passioni. Questo è il più grande problema
Molto interessante quello che dice, ma non sono d'accordo sul suo discorso riguardo alla riduzione del danno. Capisco il suo punto di vista, ma è il suo punto di vista dato dalla sua esperienza in quegli anni tragici e con una droga così dannosa. La riduzione del danno punta all'informazione rispetto all'ignoranza, alle precauzioni che possono fare differenze abissali. Non esistono solo i tossicodipendenti, un'enorme fetta dei consumatori fa un uso di droghe esclusivamente ricreativo e occasionale.Testare le droghe, conoscere i dosaggi per minimizzare il danno, sapere quanto è bene aspettare tra un dosaggio e un altro per non creare una tolleranza, sono tutti aspetti fondamentali e da non ignorare. Le droghe gli esseri umani le consumano a prescindere, tanto vale "ridurre il danno" il più possibile
Arrivo con un ritardo di un mese, però devo dire che io, invece, nel momento in cui ha bloccato sul nascere il discorso un po' troppo naive della ragazza sulla "riduzione del danno", bollandolo come idilliaco, ho iniziato ad applaudirlo. La rdd è auspicabile e porta tutta una serie di benefici, ma allo stesso tempo, qualsiasi persona che abbia avuto a che fare con la tragedia della dipendenza da una droga come la ero, sa bene che non c'è rdd che tenga. Quindi sì, bene la riduzione, ma stiamo attenti a non far passare messaggi ambigui, cioè l'idea che la rdd possa in qualche modo rendere l'esperienza di essere un tossico di ero come proattiva e controllabile. Sono discorsi idioti, fatti da persone che non sanno quanto possa essere oscuro il baratro della dipendenza, che più di cercare di aiutare i tossici, vogliono puntare il dito sul politicante di destra di turno. La vita vera è un'altra storia.
È grave però non parlare dell'uso improprio dei medicinali presenti a casa da parte dei ragazzini. L'uso improprio fa si che non si possono conoscere le reazioni. I genitori dovrebbero cercare negli zaini dei figli e fare attenzione alla loro presenza senza motivazioni
Scusate ma qui pare che gli unici che hanno voce in capitolo siano a sx e l'atteggiamento "proviamo a capire qualcosa e formulare una interpretazione intelligente per il nostro pubblico" con nonchalance dei due a dx è... fuoriluogo. Ci vado io a fare quel lavoro se è così semplice
Avere conosciuto un centinaio di tossico dipendenti non la dovrebbe rendere in grado di dire che sia (cito) "un fatto fisiologico" che gli stimolanti ti portino all"eroina. C'è una valanga di semplicismo in tutto ciò. Capisco ce ognuno risponda in base alla propria esperienza personale, ma l'esperienza personale non è la fisiologia umana.
Ciò che lui ha detto è che gli stimolanti portano ad una iper-eccitazione del sistema nervoso simpatico e che questa cosa condiziona l'organismo. Progressivamente avviene un neuro-adattamento tale da caratterizzare persistentemente uno stato di attivazione. Questo ha un sacco di conseguenze e fra questa, ovviamente, c'è il non dormire, l'essere sempre in tensione mentale. Il suo ragionamento quindi è stato: considerando ciò il dipendente vuole calmarsi e sedarsi, e il sedativo principe è l'eroina.
quando si parla di droga la colpa è sempre degli altri, delle mafie che la vendono, dello stato che non fa i controlli, dello stato che lascia indietro parti di paese, dei giornali che non ne parlano, della poca educazione a scuola ecc... siamo sinceri, questo può valere per una canna, se ti fai di eroina la colpa è tua e solo tua e di nessun'altro, mi ha sempre fatto schifo e sempre lo farà proprio perché c'è una sorta di repulsione sociale verso l'eroina che credo sia attualmente il deterrente più forte al suo utilizzo, parlarne così tranquillamente come se fosse una cosa normale e colpa degli altri beh, mi fa ribrezzo
Altri presenti quando parlano non si capisce nulla, questo fatto mi irrita assai. C'è da chiedersi : perché le persone vogliono parlarne a tutti costi? Suggerisco di imparare a parlare e se neanche col tempo vi viene meglio statene zitti. Da chi dovremmo imparare? Potrebbe qualcuno opporsi... per esempio da Fabio!!!!
avrei continuato ad ascoltarlo ancora per 3 ore, super interessante!
Fabio Cantelli è una persona estremamente sensibile e interessante. Molto molto bella questa puntata!
Uno dei video più interessanti che abbia visto recentemente, su un argomento di cui sapevo veramente poco o niente. Grazie mille.
Grazie ragazzi quando se ne parla con cognizione di causa come in questo caso è assolutamente un piacere ascoltarvi
Complimenti super interessante e adoro l'entusiasmo e la preparazione di Ludovica : )
Interessantissimo, vi ascolterei per ore✨
Come Lupo, anche Cantelli Annibaldi sembra uscito da un fumetto di Andrea Pazienza.
Peraltro Penthotal ed altri racconti di Andrea Pazienza sono ancora perfetti per inquadrare il mondo delle droghe in Italia tra gli anni 70 e gli '80.
Ho in mente una vignetta straziante di lui al telefono coi genitori, nel quale promette di non farsi più, di rigare dritto, di andare al mare con loro come quand'era piccolo e lasciare che sua madre gli compri le camicie. Questo senso di prigionia continua, che inizia in società e prosegue nel tentativo di evadere attraverso gli stupefacenti mi è rimasto sempre addosso, da quando l'ho vista in poi. Trainspotting ne è un esempio più conosciuto.
Grazie Andrea Pazienza e grazie a te di averlo ricordato
Penso che Cantelli sia riuscito a salvarsi dalla sua situazione grazie anche alla cultura e al fatto di avere degli interessi come la lettura che l hanno portato a una consapevolezza di sé e di quello che stava facendo. Molti purtroppo provenendo anche da situazioni disagiate e magari da famiglie di basso ceto sociale non sono riuscite a salvarsi. Forse per lui la droga é stata una sperimentazione, in certi tratti dell intervista mi ha ricordato un po' William S. Borroughs.
In un'altra intervista infatti lo ha detto che la sua fortuna è stata l'aver trovato la sua passione nella scrittura.prima di cominciare con l'eroina. Le passioni salvano e hanno anche il potere di farti risalire, anche se piano piano, nel momento del bisogno.
WILLIAM S. BURROUGHS
canali così sono da proteggere
Le droghe mi interessano tanto quanto mi terrorizzano a morte.
Il finale mi ha fatto venire i brividi, bellissimo video
Bellissima puntata, grazie!
Avrei continuato ad ascoltarlo per ore
Video interessantissimo!!!grazie ragazzi!
Continuate così!!
Credo che fino agli anni 70 l'alcolismo non fosse nemmeno considerato come una piaga sociale.
Sei un grande Fabio! Comunque la roba d oggi non è pura come quella anni 80... Cioè vale poco e costa poco soprattutto la Brown ora.. cioè non si può paragonare
Adoro questo canale
Che persone splendide
Molto interessante il racconto di Fabio!
testimonianza molto interessante. io personalmente percepisco meno di quanto si parli il rischio di dipendenza su grandi numeri. dipende senz'altro dai contesti che si vivono, io noto che la maggior parte delle persone intorno a me ne fa un uso sporadico e distratto, senza troppo amore per l'atto in se, anche di droghe più pesanti (eccetto eroina). ci si droga per spingere al massimo una serata solitamente al giorno d'oggi. è quello il contesto più pop. quindi sarebbe da approfondire la comunicazione dei rischi sull'utilizzo alche saltuario, più che del rischio di dipendenza perlomeno su canali del genere per il tipo di pubblico che suppongo abbia. ma ogni esperienza, soprattutto così consapevole e carismatica vale molto.
Molto interessante complimenti 💫
Molto interessante!
che bomba sto video 👏🏼
brave, bravi. e anche cool.
♥️
Che bel video 🤍
Peccato che il video sia stato così breve, fatene altri perché di droga se ne parla troppo poco
Bhe, like per soffermarci sulla somiglianza tra Fabio e Franco Battiato
Però c'è modalità e modalità di fare riduzione del danno e soprattutto ci sono esigenze di vario tipo da parte di chi fa uso di sostanze e motivi di vario genere per cui una persona fa uso di sostanze, è molto riduttivo come punto di vista ( così esposto) allego un sito di riduzione del danno secondo me molto ben riuscito!
Fare riduzione del danno vuoi dire creare spazi sicuri, spazi di vita, e sensibilizzare su cosa si sta consumando senza imporre il proprio giudizio a chi sta consumando, poi ovviamente avere un esperienza diretta con le sostanze aiuta a comprendere certamente meglio alcuni aspetti dell'utilizzo e della dipendenza ( in caso di dipendenza) ma non è l'unico strumento che abbiamo per interfacciarci con chi fa uso di sostanze!
Un appunto sull'uso dell'alcool. Ho 38 anni e non avendone fatto grande uso fino a 3/4 anni fa, non sapevo che, a seconda dello stato d'animo che si prova al momento dell'assunzione, questo può essere amplificato. Mio padre, anno '48 beveva un bicchiere di vino ogni giorno (mi ricordo soprattutto a pranzo) e non l'ho mai visto avere problemi con l'alcool. Penso che negli anni '70, se anche se ne faceva più uso di ora, la gente avesse meno "problemi psicologici", mentre ora anche molti già da bambini ne hanno e se ora l'alcool viene demonizzato addirittura da certi soggetti più della cocaina e degli psichedelici bisogna stare attenti a quello che si dice. L'alcool modula le nostre emozioni e al giorno d'oggi nessuno ha più voglia di gestirle col proprio intelletto o le proprie passioni. Questo è il più grande problema
fabio cantelli mi sono innamorata di te
Quindi è ancora il caso di condannare chi chiede una legalizzazione dei cannabinoidi?
Molto interessante quello che dice, ma non sono d'accordo sul suo discorso riguardo alla riduzione del danno. Capisco il suo punto di vista, ma è il suo punto di vista dato dalla sua esperienza in quegli anni tragici e con una droga così dannosa. La riduzione del danno punta all'informazione rispetto all'ignoranza, alle precauzioni che possono fare differenze abissali. Non esistono solo i tossicodipendenti, un'enorme fetta dei consumatori fa un uso di droghe esclusivamente ricreativo e occasionale.Testare le droghe, conoscere i dosaggi per minimizzare il danno, sapere quanto è bene aspettare tra un dosaggio e un altro per non creare una tolleranza, sono tutti aspetti fondamentali e da non ignorare. Le droghe gli esseri umani le consumano a prescindere, tanto vale "ridurre il danno" il più possibile
Arrivo con un ritardo di un mese, però devo dire che io, invece, nel momento in cui ha bloccato sul nascere il discorso un po' troppo naive della ragazza sulla "riduzione del danno", bollandolo come idilliaco, ho iniziato ad applaudirlo. La rdd è auspicabile e porta tutta una serie di benefici, ma allo stesso tempo, qualsiasi persona che abbia avuto a che fare con la tragedia della dipendenza da una droga come la ero, sa bene che non c'è rdd che tenga. Quindi sì, bene la riduzione, ma stiamo attenti a non far passare messaggi ambigui, cioè l'idea che la rdd possa in qualche modo rendere l'esperienza di essere un tossico di ero come proattiva e controllabile. Sono discorsi idioti, fatti da persone che non sanno quanto possa essere oscuro il baratro della dipendenza, che più di cercare di aiutare i tossici, vogliono puntare il dito sul politicante di destra di turno. La vita vera è un'altra storia.
"faccio la domanda da borghese" lupo
16:26 chi/cosa cita Sofia?
Molto interessante. Mariagrazia
lo amoooooooooo
Invitate QuloBrando
È grave però non parlare dell'uso improprio dei medicinali presenti a casa da parte dei ragazzini. L'uso improprio fa si che non si possono conoscere le reazioni. I genitori dovrebbero cercare negli zaini dei figli e fare attenzione alla loro presenza senza motivazioni
Scusate ma qui pare che gli unici che hanno voce in capitolo siano a sx e l'atteggiamento "proviamo a capire qualcosa e formulare una interpretazione intelligente per il nostro pubblico" con nonchalance dei due a dx è... fuoriluogo. Ci vado io a fare quel lavoro se è così semplice
Sul metadone (mantenimento) esistono anche esperienze positive
Anche no il figlio di papà borghese con le scarpe da ginnastica lerce 😂🎉
Caro Fabio da vecchio (meno di te) ti posso assicurare che l'eroina a 5 euro non è eroina ma taglio.
E non Campi più 8 ore figurati una giornata ....
Cosa servono le droghe che hanno un effetto sul sistema nervoso diretto se esistono gli integratori? Non siamo più nel 1400
Avere conosciuto un centinaio di tossico dipendenti non la dovrebbe rendere in grado di dire che sia (cito) "un fatto fisiologico" che gli stimolanti ti portino all"eroina. C'è una valanga di semplicismo in tutto ciò. Capisco ce ognuno risponda in base alla propria esperienza personale, ma l'esperienza personale non è la fisiologia umana.
Ciò che lui ha detto è che gli stimolanti portano ad una iper-eccitazione del sistema nervoso simpatico e che questa cosa condiziona l'organismo. Progressivamente avviene un neuro-adattamento tale da caratterizzare persistentemente uno stato di attivazione. Questo ha un sacco di conseguenze e fra questa, ovviamente, c'è il non dormire, l'essere sempre in tensione mentale. Il suo ragionamento quindi è stato: considerando ciò il dipendente vuole calmarsi e sedarsi, e il sedativo principe è l'eroina.
Vado subito a drogarmi, grazie!
Franco Battiato! Ti ho scoperto! Ma come ti sei ridotto? 🤣🤣
quando si parla di droga la colpa è sempre degli altri, delle mafie che la vendono, dello stato che non fa i controlli, dello stato che lascia indietro parti di paese, dei giornali che non ne parlano, della poca educazione a scuola ecc... siamo sinceri, questo può valere per una canna, se ti fai di eroina la colpa è tua e solo tua e di nessun'altro, mi ha sempre fatto schifo e sempre lo farà proprio perché c'è una sorta di repulsione sociale verso l'eroina che credo sia attualmente il deterrente più forte al suo utilizzo, parlarne così tranquillamente come se fosse una cosa normale e colpa degli altri beh, mi fa ribrezzo
Belli quei pelazzi sotto le ascelle..complimenti
Grande Fabio, la biondina ricciola che fa la femminista alternativa, rivendicando il suo diritto di non depilarsi le ascelle anche no... 😅😂
Ma il ragazzo chi è? Non sa niente e il poco che sa lo esprime male. Peccato. Cantelli profondo e inteso come sempre
Il problema è che per il gran parte del tempo sei fatto
Altri presenti quando parlano non si capisce nulla, questo fatto mi irrita assai. C'è da chiedersi : perché le persone vogliono parlarne a tutti costi? Suggerisco di imparare a parlare e se neanche col tempo vi viene meglio statene zitti. Da chi dovremmo imparare? Potrebbe qualcuno opporsi... per esempio da Fabio!!!!